giovedì 3 novembre 2011

Seppellire l'1 con il 99!

Appello del Partito Comunista dell'India (Marxista-Leninista) Naxalbari

Seppellire l'1 con il 99!

Un'onda di rabbia e agitazione si vede in tutto il mondo. I giovani sono nelle strade - protestando, resistendo, cominciando a reagire. Sono sostenuti e ad essi si uniscono persone provenienti da un ampio spettro sociale. Dittatori, che schiacciano il soffio vitale della libertà; governanti, che scaricano tutte le difficoltà della crisi sulle spalle del popolo; squali miliardari, che speculano e fanno profitti sulla fame e su coloro che non hanno casa; politici, che saccheggiano i fondi pubblici - il tutto viene preso di mira. Questo è meraviglioso!

In alcuni paesi arabi il popolo ha ottenuto una vittoria iniziale mettendo fine a regimi dittatoriali. In Europa, potenti esplosioni di furia popolare hanno costretto i governanti ad un passo lento nei loro piani tesi a soffocare le masse con tagli alla spesa pubblica. E in mezzo a tutto questo, la protesta di massa è scoppiata in tutti gli Stati Uniti, il centro del sistema imperialista mondiale. Gli slogan lanciati dai movimenti “Occupy”, iniziati da Occupy Wall Street, catturano i sentimenti anti-capitalisti e i desideri di cambiamento delle grandi masse in tutto il mondo. Le occupazioni si replicano in tutto il mondo e l’appello risuona con forza sempre maggiore.

È giusto, il 99 per cento non può più tollerare l'avidità e la corruzione dell’1 per cento. Vi si deve mettere fine. Ma diciamola tutta. Dobbiamo andare fino in fondo, se questo sogno deve essere realizzato. Ed è l’unico modo per tenere l’1 nel mirino. Essi sono infatti inferiori di numero, ma quell’1 significa inganno e morte. Li abbiamo appena visti dirottare la lotta del popolo in Libia. Hanno trovato una scusa per bombardare a modo loro e impostare un regime flessibile abbastanza per soddisfare i loro bisogni. La loro abilità nella via non violenta, democratica si può ben vedere in Tunisia ed Egitto. Un Ben Ali viene rimpiazzato con un Hamadi Jebali, un Mubarak con un Tantawi - e gli affari procedono come al solito per l’1. Essi sono anche abili a promuovere la protesta, come una sorta di valvola di sicurezza e di distrazione, come stanno tentando in India. Anna Hazare ottiene visibilità nei media in prima serata; la rabbia del popolo contro la corruzione è diffusa. Nel frattempo intensificano la loro guerra contro il popolo, scatenano l'esercito e i droni forniti dagli statunitensi, e vanno sparati contro l'attuale rivoluzione armata dei diseredati, la guerra popolare guidata dai maoisti. Oh sì, questo 1 farà di tutto pur di rimanere aggrappato al potere.

È per questo che abbiamo bisogno di andare alle radici. Strapparle via. Demolire il potere che li protegge. Rimuovere il terreno affinché il nuovo possa germogliare. Questo è l'unico modo per porre fine ad una umanità che viene divorata, all'avidità del capitalismo che distrugge l’ambiente, del sistema imperialista mondiale. Abbiamo bisogno di porre fine alle distinzioni di classe, casta, sesso, razza ed etnia. Abbiamo bisogno di strappare via i rapporti economici e sociali su cui poggiano. Abbiamo bisogno di una pulizia a fondo di tutte le idee marce che a questi si accompagnano. E quando si arriva a questo è del comunismo che stiamo parlando, un modo totalmente nuovo di pensare, un modo totalmente nuovo di vivere, per noi e per questo mondo.

Rivoluzione, fino in fondo!
Il capitalismo è un vicolo cieco! C’è un futuro nel comunismo!
2 novembre 2011

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