lunedì 12 marzo 2012

il PCI maoista condanna gli arresti e torture di attivisti maoisti in Kolkata e Mumbai


Condannare gli arresti e la tortura sugli attivisti maoisti a Kolkata e Mumbay!

Comunicato stampa.

Nell’ultima settimana del febbraio 2012 la polizia ha arrestato degli attivisti del nostro Partito, tra cui alcuni quadri anziani di Kolkata e Mumbai. Su imbeccata dei servizi segreti assassini APSIB, forze congiunte di polizia di AP, Maharastra e West Bengala hanno fatto irruzione nei rifugi dei nostri compagni nei sobborghi di Kolkata Mumbay e arrestato almeno 9 compagni, tra cui due donne. I compagni Sadanala Ramakrishna, Deepak Kumar Pargania, Sukumar Mandal, Bapi Mudi e Sambhu Charan sono stati arrestati a Kolkata mentre i compagni Dinesh Wankhede, Aasimkumar Bhattacharya, Suman Gawde e Paru Patel sono stati prelevati a Thane in Maharashtra. I compagni Sadanala Ramakrishna alias Santosh (62) e Aasimkumar Bhattacharya (65) sono gli anziani tra gli arrestati. Il compagno Sadanala Ramakrishna lavora per la rivoluzione da quarant’anni, da molti anni soffre di gravi problemi si salute. Ingegnere meccanico laureatosi al prestigioso Regional Engineering College (REC) di Warangal, lo stesso da cui sono usciti altri dirigenti caduti come Surapaneni Janardhan and Azad, emersi come grandi rivoluzionari dell’epoca, il compagno Ramakrishna ha rinunciato alla sua vita brillante per la causa della liberazione degli oppressi.

Entrambe le compagne arrestate, Vijaya e Suman, da tempo stavano ricevendo cure mediche e perciò si trovavano in rifugi fuori delle zone di lotta. In particolare la compagna Vijaya soffriva di seri problemi cardiaci.

Le forze di polizie, famigerate per crudeltà di ogni genere, hanno torturato mentalmente e fisicamente questi compagni mentre erano i custodia. Contro di questi sono state montate false accuse tali che potrebbero tenerli dietro le sbarre a vita.

Da una parte le classi dominanti dichiarano che questi arresti sono una grande vittoria per loro e, dall’altra, cercano di dipingere i nostri compagni come pericolosi criminali, dicendo di aver recuperato ingenti quantità di denaro e materiali per fabbricare armi.

Questi arresti non sono altro che parte della operazione Green Hunt, cioè della “guerra contro il popolo” che prosegue dal 2009. Le classi dominanti compradore in combutta con i loro padroni imperialisti, in particolare l’imperialismo USA, hanno scatenato questa brutale guerra di annientamento nelle parti più povere dell’India per eliminare ogni ostacolo alle politiche neoliberiste di saccheggio delle risorse. In particolare stanno prendendo a bersagli la dirigenza rivoluzionaria, per eliminarla. Come ha recentemente dichiarato lo stesso Pentagono, forze speciali USA non solo sono attivamente coinvolte ma assistono sul campo i loro partner indiani nelle operazioni antisovversive volte ad eliminare i dirigenti rivoluzionari. Questo fatto dimostra anche che gli USA hanno patrocinato l’Operazione Green Hunt facendosi beffe di valori quali libertà. Indipendenza e sovranità del nostro paese. Gli sfruttatori al potere nel nostro paese sognano ad occhi aperti se credono di potere sopprimere questo movimento cancellando la sua direzione.

Il movimento rivoluzionario non si può spezzare con arresti e assassini. Le sbarre delle loro celle non possono fermare il diffondersi tra le masse delle idee rivoluzionarie.

Il CC del PCI(Maoista) condanna con forza questi arresti e le inumane torture inflitte ai prigionieri. Esigiamo l’immediata e incondizionata liberazione di questi compagni, e di tutti i prigionieri politici rinchiusi nelle carceri in ogni angolo della nostra terra. Richiediamo anche il ritiro di tutte le false accuse montate contro questi compagni.


(Abhay)

Portavoce, Comitato Centrale, PCI (Maoista)

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