venerdì 9 marzo 2012

"la guerra popolare ha mandato in frantumi le esitazioni delle donne..."


Ricordando Anuradha Gandhy: "La guerra popolare ha mandato in frantumi le esitazioni delle donne del Dandakaranya!"

[Anuradha Gandhy, un membro di spicco del Partito Comunista dell'India (Maoista), era al tempo stesso intellettuale e attivista che ha scritto sul movimento delle donne rivoluzionarie in India, movimento da lei organizzato, ha sviluppato la teoria sul rapporto tra movimento delle donne e il movimento dei dalit nel contesto della più complessiva lotta rivoluzionaria, e ha dato molti altri contributi significativi. La sua vita è stata stroncata da una morte prematura a causa di una malattia nel 2008. Ma il suo spirito e le sue parole continuano a guidare l’attuale movimento rivoluzionario. Mentre si avvicina l’8 marzo, Giornata internazionale delle donne, offriamo questa intervista ad "Anu" del 2001. - Frontlines ndr].

Intervista con la compagna Janaki (Anuradha Gandhy) nell’edizione del marzo 2001 di Poru Mahila, l'organo della Krantikari Adivasi Mahila Sanghatan, DandaKaranya.

La Guerra popolare ha mandato in frantumi le esitazioni delle donne di Dandakaranya!
(In questo numero di Poru Mahila stiamo presentando ai nostri lettori la compagna Janaki che aveva lavorato nel movimento urbano ed era venuta nel Dandakaranya per osservare il movimento contadino adivasi e partecipare ad esso. La compagna Janaki aveva diretto le squadre di guerriglia direttamente come membro del comitato divisionale del Sud Bastar dal 1997 al 2000. Poru Mahila ha fatto una chiacchierata con lei sulle sue esperienze nel movimento urbano e nel movimento contadino Adivasi. Riportiamo qui gli aspetti principali di questa conversazione -. Editor, Poru Mahila)

Po. Ma: Compagna Janaki, vuoi per prima cosa spiegarci l'oppressione che subiscono le donne di città?

Com. J: Anche se tutte le donne in India subiscono l'oppressione feudale, capitalista, imperialista e patriarcale, ciò avviene in varie forme in diverse aree, urbane e rurali. Le donne della classe operaia e le donne della classe media nelle aree urbane hanno alcuni problemi specifici.
In primo luogo, se guardiamo ai problemi all'interno della famiglia, anche nelle aree urbane le donne sono oppresse dalla cultura feudale.
Nonostante l'oppressione di questa cultura possa essere meno grave, la maggior parte delle ragazze giovani e le donne non hanno il diritto di prendere decisioni importanti per quanto riguarda la loro vita in famiglia. Le ragazze non sposate sono sotto pressione per sposare un uomo della stessa casta e religione in base alle decisioni della famiglia. Se una ragazza decide di sposare un uomo di sua scelta di un'altra casta o religione, sarà sottoposta ad un sacco di pressione. Dovrà affrontare la dura opposizione della famiglia. Anche se una donna vuole lavorare fuori casa dovrà ottenere il permesso di suo padre, fratello o marito. Persone di alcune caste e religioni (ad esempio i musulmani e Kshatriyas) non vedono con favore che la loro donna faccia questo tipo di lavoro. Così diventa inevitabile per le donne combattere anche per l'indipendenza economica.
Inoltre poiché i valori capitalistici si sono ampiamente diffusi anche le relazioni uomo-donna sono diventati commercializzati e le donne si trovano ad affrontare gravi problemi. La dote e gli altri oggetti che si devono dare alla famiglia degli sposi prima e dopo il matrimonio sono diventati un grosso problema per i genitori che hanno dato alla luce ragazze. In aggiunta a questo, era diventato comune a tutte le comunità il fatto di molestare le donne per la dote sia fisicamente che mentalmente. Quando la vita della moglie può essere misurata in denaro e oro ucciderla per questi non è molto difficile. Questa situazione terribile la si può trovare in molte famiglie nelle aree urbane, oggigiorno. Specialmente negli ultimi 25-30 anni l'India può essere divenuta l'unico paese al mondo in cui il nuovo crimine dell’uccisione delle spose bruciandole per la dote è diventato di moda.
Una cosa che dobbiamo osservare è che una parte di donne appartenenti alla classe operaia e alle classi medie non ha l'opportunità di uscire e ottenere un posto di lavoro. Tutto il loro tempo è speso nel lavoro di casa e lavorare per la famiglia. Come risultato, esse dipendono dagli altri per la loro vita. Socialmente esse dipendono dai loro mariti. Ecco perché non provano a fare qualcosa in maniera indipendente. Ci sono così tante restrizioni su di loro che impediscono di avventurarsi fuori anche della soglia di casa. E se guardiamo alle donne che si prendono cura degli studi dei loro figli, si vede che è quasi come una macchina. Tutto il suo lavoro ruota attorno al marito, agli studi dei bambini e mandarli a lezione privata.

Le condizioni della classe operaia nelle aree urbane sono pietose. Il motivo principale è la gravità del problema di non avere un posto dove stare. Così i poveri sono costretti a mettere su casa illegalmente in luoghi aperti. Molti di loro costruiscono una capanna sui lati delle strade, dei binari ferroviari e delle fogne (anche sopra le fogne). Nei vicoli stretti e ai lati delle strade centinaia di famiglie vivono con la costruzione di baracche. Non c'è nemmeno un centimetro di spazio per costruire un bagno o un luogo che può essere definito una veranda.
Mentre le città si espandono le baraccopoli continuano ad aumentare ai lati delle strade, sui luoghi rocciosi e sulle piccole colline all'interno della città. Non hanno servizi igienici e impianti idrici. Sovraffollamento, ambiente inquinato e mancanza di servizi di base - le donne fanno il loro lavoro affrontando tutti questi problemi. La lotta per l'acqua è una vista comune. In tuguri come questi i prepotenti e le loro molestie sono un altro problema che devono affrontare. Ma soprattutto il problema più grande è la demolizione di questi tuguri da parte delle autorità municipali e del governo con la scusa che sono illegali. Di solito tocca alle donne a opporsi a queste demolizioni. Perché quando gli ufficiali vengono di giorno con la polizia e i bulldozer sono di solito le donne e i bambini che sono a casa. Il sistema capitalista non riconosce il diritto di avere una casa come un diritto fondamentale.

Le donne nelle aree urbane hanno molte opportunità per uscire di casa e lavorare. Ottengono posti di lavoro in fabbriche, uffici, scuole, ospedali e negozi. Ma in molti posti di lavoro non sono pagate allo stesso modo degli uomini. Oppure gli stipendi sono così bassi che non possono mantenere una famiglia. Molte donne operaie lavorano nel settore delle costruzioni con gli appaltatori. Molte donne lavorano come cameriere. Tutti questi lavori rientrano nel settore non organizzato. Questi non hanno alcuna garanzia di lavoro o di stipendio.

In cima a tutto questo esse devono fronteggiare le vessazioni da parte degli appaltatori e degli uomini per i quali lavorano. Ciò avviene in molte forme. Non solo le donne della classe operaia, ma anche le donne istruite della classe media si trovano ad affrontare tali intimidazioni. Le donne sono molestate con tali tattiche di pressione come le minacce di licenziamento, non dare loro lavoro, trasferimento, con annotazioni negative sui loro registri, ecc. Pochissime donne sono in grado di condividere queste cose con gli altri.

Oggi nelle grandi città le industrie elettroniche degli imperialisti si sono imposte su larga scala. Le ragazze sono impiegate in molte di esse. Ma i problemi di maggior lavoro, meno salari e il divieto di organizzazione sono presenti in questi settori. Perciò esse devono lottare anche per il diritto fondamentale di formare sindacati.
In passato alcuni settori come la produzione di beedi [piccole sigarette] e incenso era diffusa tra le famiglie. Ora anche molte nuove aziende danno la maggior parte del lavoro da fare a casa. Le casalinghe povere che occupano questi posti di lavoro pensano di poter guadagnare un po’ pur essendo a casa. C'è molto sfruttamento in questo lavoro. Anche se lavorano tutto il giorno con l'aiuto dei loro familiari è difficile per loro guadagnare perfino 20 rupie. La forza lavoro delle donne povere è pagata molto meno. Voglio dire che sono molto sfruttate.
Infine, un altro punto è che l'influenza della cultura imperialista è molto grande sulle donne urbane. Non solo sono influenzate dal consumismo, ma ne sono anche vittime. Questo aumenta di giorno in giorno. Invece dei valori umani si dà più importanza alla bellezza e ai prodotti di bellezza. La conseguenza è che vi è un ambiente di insicurezza a causa di atrocità e molestie nelle aree urbane. Le giovani donne si trovano ad affrontare un sentimento di insicurezza ad uscire di casa. Nella vita urbana le donne stanno soffrendo di molti problemi di questo tipo. Ma ci sono poche organizzazioni che lottano contro di essi al momento.

Po.Ma: Raccontaci delle varie tendenze del movimento delle donne.

Com.J: intorno agli anni ‘80 ci fu uno scoppio spontaneo del movimento delle donne in molte parti del paese, in particolare nelle città. Questo movimento era l'indicazione della crescente consapevolezza democratica e contro la coscienza patriarcale tra le donne. Dopo il movimento Naxalbari diede un duro colpo al sistema semi feudale e semi coloniale dell’India, ci fu uno scoppio dei movimenti della classe operaia e dei movimenti studenteschi e ci fu l'Emergenza e le crisi sociali, economiche e politiche delle classi dominanti - i movimenti delle donne sono nati su questo sfondo.

Anche a livello internazionale c'era l'influenza dei movimenti degli studenti e delle donne. Per lo più gli studenti, le donne della classe media e le professioniste hanno partecipato attivamente a questi movimenti. Al di fuori di questi movimenti spontanei sono nati anche molte piccole e grandi organizzazioni democratiche di donne. Ma negli ultimi 20 anni ci sono stati molti cambiamenti nel movimento delle donne, nel loro carattere politico e in queste organizzazioni. In seguito il movimento di liberazione delle donne dipendente dalle donne della classe media urbana si è diviso in varie correnti politiche e ideologiche. Nei movimenti per le nazionalità, in particolare nella lotta del Kashmir per l’autodeterminazione la partecipazione attiva delle donne è aumentata notevolmente. Le donne stanno giocando un ruolo di primo piano nel denunciare le atrocità inumane della polizia e dell'esercito.
Sotto la guida del partito il movimento rivoluzionario delle donne si è sviluppato anche nelle zone rurali, soprattutto nel Dandakaranya e Nord Telengana. Perfino il BJP e RSS hanno riconosciuto la forza delle donne e stanno prestando attenzione alla diffusione di valori sociali decadenti e politica corrotta tra di esse.

Molte donne che hanno spontaneamente partecipato ai movimenti contro le uccisioni per la dote, la sati [la pratica di bruciare le vedove insieme ai mariti] e le molestie che attirano l'attenzione della nazione verso tali problemi si erano ritirate dal movimento. Ma molte di loro si sono fatte un nome come ricercatrici e ideologhe sulle questioni femminili sia in India che all'estero. Molte di esse hanno fondato organizzazioni di volontariato (ONG). Ottengono fondi da parte delle agenzie internazionali per gli studi sulle donne e l'emancipazione delle donne.

Ma hanno un punto di vista femminista e una ideologia femminista. Ora sono diventate propagandiste a favore del femminismo, dicendo che dato che il patriarcato è il problema principale delle donne, dobbiamo lottare solo contro il patriarcato. Ma il patriarcato ha le sue radici nella società di classe. In tutte le società esso viene perpetuato dalle classi sfruttatrici, vale a dire dal feudalesimo, dal capitalismo e dall'imperialismo. Così combattere il patriarcato significa lottare contro queste classi sfruttatrici. Ma le femministe questo non lo riconoscono. Esse credono che la condizione della donna in questa società può essere cambiata politicamente facendo pressioni sui governi e solo con la propaganda. In realtà questa corrente femminista oggi rappresenta la prospettiva di classe e gli interessi di classe della borghesia e delle donne alto borghesi del paese.

Le organizzazioni delle donne dei partiti revisionisti come PCI, PCM e Liberation stanno lavorando attivamente in alcune città. Guidano movimenti su temi sociali e politici delle donne. Insieme alle questioni di oppressione delle donne si occupano anche di fare cortei e dharnas processioni religiose] su problemi come l'aumento dei prezzi, ecc. Sono diversi dalla corrente femminista, perché non danno importanza solo alle lotte contro il patriarcato. Ma sono anche organizzazioni completamente riformiste.

A causa della loro politica revisionista non collegano la liberazione delle donne con la rivoluzione e stanno lavorando con la convinzione che cambiando i governi saranno in grado di migliorare le proprie condizioni all'interno di questo quadro sociale esistente. Per esempio, negli ultimi 2-3 anni hanno concentrato tutte le loro attività nel conquistare il diritto al 33 per cento dei posti per le donne in parlamento. In realtà la gente comune ha perso da lungo tempo la fiducia nel sistema parlamentare corrotto. E' stato inoltre dimostrato che chiunque venga eletto al parlamento servirà sempre le classi dominanti sfruttatrici e non lavora per i diritti delle donne o quelli dei poveri.
Ci sono alcune organizzazioni nelle aree urbane che si stanno adoperando attivamente basandosi sull'analisi marxista, che vedono le radici dello sfruttamento e dell'oppressione della donna nella società di classe, riconoscendo il legame tra la liberazione delle donne e la rivoluzione sociale. Da circa un decennio lavorano tra la classe operaia, gli studenti e le donne impiegate. In particolare stanno lavorando molto bene in Andhra Pradesh e Karnataka. Non solo dirigono i movimenti contro l'oppressione delle donne e altri problemi, ma fanno anche propaganda su vasta scala tra le donne sui loro diritti e lo sfruttamento e l'oppressione perpetuata su di esse.

Un fenomeno allarmante per i movimenti democratici e rivoluzionari delle donne è la notizia che le forze dell'Hindutva [organizzazioni fasciste] stanno lavorando anche tra le donne. Cercano di ripristinare vecchi valori feudali in nome dell'opposizione alla cultura occidentale. In nome della tradizione indù e Bharat Mata [Madre India] stanno sopprimendo la crescente consapevolezza delle donne. Non solo, stanno portando tra di esse la propaganda feroce contro le minoranze religiose. Le stanno anche addestrando militarmente in nome di Nari Shakthi.
In breve, il movimento delle donne si divide in varie correnti ideologiche in tutto il paese. Dobbiamo studiare e costruire un forte movimento delle donne, combattendo contro le tendenze ideologiche sbagliate.

Po.Ma: Ma le persone che ne sono al di fuori quanto conoscono il movimento delle donne rivoluzionarie? Qual è il suo impatto?

Com.J: il movimento delle donne adivasi emergente nel Dandakaranya nell'ultimo decennio ha un sacco di rilievo nella storia del movimento femminile contemporaneo in India. Il vigore e l'iniziativa delle donne del Kashmir è maggiore che in altre parti del paese. Migliaia di donne stanno scendendo nelle strade per opporsi alla crudele repressione dell'esercito e tutti i tipi di atrocità. Dopo l'attivismo politico delle donne del Kashmir sono le donne adivasi contadine del Dandakaranya che stanno giocando un ruolo attivo socialmente e politicamente. Sono organizzate su larga scala in numerosi villaggi. Esse si oppongono alle antiche tradizioni patriarcali all'interno della società Adivasi Gond.
Esse partecipano alla lotta armata contro il governo sfrutatore e il suo esercito e nelle campagne politiche. Questa è una grande vittoria del Krantikari Adivasi Mahila Sanghatan.
Ma è molto triste che molto poco di tutto questo è disponibile al di fuori sull'estensione del Kams e sulle sue attività. I membri e i simpatizzanti del PCI(ML) (Guerra Popolare) in altri stati sanno poco. Il partito ha fatto alcuni sforzi per questo. Il documento scritto per il seminario di Patna (è stato pubblicato in Telugu e hindi), il libro sulle donne martiri e alcuni racconti e brevi storie hanno aiutato nella diffusione di esso. Ma l'informazione su questo rivoluzionario movimento delle donne non sta andando avanti regolarmente. Anche la vostra rivista 'Poru Mahila' è vista al di fuori molto raramente. E' necessario pianificare la sua distribuzione anche al di fuori delle aree del movimento.
Tuttavia anche se ottengono poche informazioni, quelli appartenenti alle organizzazioni democratiche e rivoluzionarie sono molto entusiaste al riguardo. Esse sono sempre influenzate dalla determinazione e dal coraggio dimostrato da parte delle donne adivasi. L'ampia propaganda diffusa circa il Kams e le sue attività è molto necessaria. Attraverso essa possiamo dare una giusta risposta alla brutta propaganda governativa sull'approccio dei partiti rivoluzionari nei confronti della questione femminile.

Po.Ma: Raccontaci la tua esperienza nel DK.

Com. J: Prima di venire nel DK ho letto articoli e relazioni sul movimento delle donne. Ma non pensavo che fosse così diffuso. Ecco perché sono stata molto felice di vedere la dimensione di questo movimento. Devo dirti una cosa. Nelle lezioni insegnate all'università sulle società tribali si dice che la società Gondi è molto liberale. Ma dopo aver osservato le popolazioni Muria, Madia e Dorla da vicino ho capito quanto anche la società tribale fosse patriarcale. Ho capito quanto sia importante studiare il problema dell'oppressione delle donne in maniera profonda. Anche se la partecipazione delle donne contadine adivasi nel processo di produzione è molto alta il patriarcato ha frenato i loro diritti.
Mentre scriveva sul movimento delle donne durante la guerra per la nuova società democratica in Cina Jack Beldon, lo scrittore e giornalista americano aveva scritto, 'Il Partito comunista cinese ha ottenuto la chiave per la vittoria della rivoluzione. Ha conquistato la parte più oppressa della società cinese '. Quando ho visto il movimento delle donne in DK queste parole di Beldon mi sono venute subito in mente. In effetti, dopo la rivoluzione cinese è stato il movimento rivoluzionario in Dandakaranya che ha dimostrato che dove c'è una guerra di popolo, dove c'è la lotta armata contro il sistema imperialista, feudale, compradore per la vittoria della Nuova Rivoluzione Democratica, le donne della classe operaia partecipano attivamente su larga scala per l'emancipazione di tutta la società, nonché per la loro emancipazione.

La guerra popolare aveva frantumato le esitazioni delle donne. Essa ha raddoppiato la loro forza. Ha mostrato il percorso per la liberazione delle donne. C'è un nesso tra la società semi feudale, semi coloniale e l'oppressione delle donne. E' stato dimostrato ancora una volta da questa vittoria del partito nel DK che il principio marxista che possiamo portare avanti la lotta contro il patriarcato solo con la lotta per porre fine a questo sistema è corretto.
Ovunque il partito lavora in modo sistematico, possiamo vedere che la partecipazione delle donne è maggiore in tutte le attività e movimenti politici. Nel 1998 a causa delle condizioni di grave carestia nel Sud Bastar molte donne erano emigrate nell'Andhra Pradesh per il lavoro a giornata. C'erano anche membri del Kams anche tra di loro. Ma quando abbiamo chiesto loro di venire agli incontri per l'8 marzo, in un posto in 700 e in un altro in 450 hanno partecipato. Prima di ciò nei raduni contro le condizioni di carestia avevano partecipato in migliaia. Quando ero lì le donne venivano reclutate nel PGA su larga scala. In alcuni luoghi il reclutamento di giovani donne è stato maggiore che per i giovani.
La cosa che mi ha influenzato di più è stato il fatto che le mogli dei compagni sposati che erano già nelle squadre venivano anch'esse reclutate. Molte di loro avevano dato anche i loro bambini ai loro parenti e sono diventate guerrigliere nell'attuale grande guerra popolare per cambiare questa società. E ho visto molte compagne fermamente con la guerra popolare, senza guardare indietro, anche se in pochi mesi i loro mariti erano morti in scontri con la polizia o in qualche altro incidente. In rottura con i tradizionali, tristi, ristretti confini della famiglia ad esse piace di più questa nuova vita anche se è piena di pericoli. In tal modo la loro vita e la loro esistenza acquista significato. Ho visto molti compagni addestrarsi e assumersi nuove responsabilità.
Costruire unità Kams in ogni villaggio, elezione dei loro comitati, elezione dei comitati di zona nelle conferenze di zona, inviare membri dell'unità nei villaggi per le campagne di propaganda, partecipare agli scioperi generali e ad altre attività di protesta, dando loro l'addestramento militare - tutte queste sono vittorie di questo movimento. Ma quello che ho osservato nella mia esperienza è che, poiché i membri dell'AC sono impegnati senza sosta in vari tipi di responsabilità e a causa di un certo tipo di lavoro di routine, il lavoro del Kams viene trascurato. Dobbiamo pensare a nuovi metodi per coinvolgere le donne anziane dei villaggi. Le donne e i loro figli si trovano ad affrontare una serie di problemi di salute. Aumentando la loro comprensione in questa materia e con particolare attenzione al loro benessere si può aumentare il loro entusiasmo. Dobbiamo aumentare la loro partecipazione alle riunioni a livello di villaggio. Molte persone pensano al Kams come un'organizzazione di giovani donne. Ampliare la loro conoscenza ristretta della società è un'altra sfida per noi.
Vi è anche la necessità di dare speciale formazione sociale e politica alle donne che sono nelle squadre e nei plotoni. Dobbiamo pianificare la loro formazione continua delle conoscenze scientifiche per quanto riguarda i problemi di salute. Anche se ci sono discussioni su questi argomenti, per mancanza di tempo e a causa dell'essere immersi in vari lavori, queste vengono posticipate. Siamo in grado di sbarazzarci della loro inferiorità, dando loro conoscenze scientifiche e facendo loro assorbire ampiamente il pensiero sociale.

Po.Ma: Qual è il tuo messaggio alle donne che lavorano nelle squadre e nel Kams in DK?

Com.J: Le nostre compagne adivasi in DK stanno costruendo una nuova storia oggi. Anche se è la zona più arretrata del paese, essa è al primo posto nel movimento delle donne in corso nel paese. Stanno rispondendo alle armi della polizia in modo adeguato combattendo alla pari con i compagni uomini nella lotta armata per liberare questo paese dalla morsa crudele dell'imperialismo, del feudalesimo e della borghesia compradora. Nei villaggi si ribellano per i propri diritti di fronte alle minacce e pressioni degli anziani del villaggio. Esse stanno indebolendo il patriarcato nella cultura adivasi Gondi.
Anche se si stanno contrapponendo a tali grandi nemici e forze, la timidezza e il senso di subordinazione, i cui i resti sono ancora presenti, sono anch'essi i loro grandi nemici che ostacolano il loro sviluppo. Il complesso di inferiorità viene fuori da questi. Le sue radici sono molto profonde. Quello che voglio dire ai miei colleghi del Kams è che dovrebbero aumentare la loro fiducia in se stessi. Devono combattere contro i nemici che si trovano dentro di sé. Nei prossimi giorni il Kams dovrà affrontare molte grandi sfide. La repressione dello Stato è già lì.
Oltre a questo, il governo cercherà di mantenere la società e la cultura Adivasi nell'arretratezza con l'aiuto degli anziani del villaggio e attraverso i leader adivasi. Diventerà necessario per il Kams affrontarli politicamente. Allo stesso modo il Kams deve tenersi pronto a portare avanti la sua comprensione per quanto riguarda la vera liberazione della donna intervenendo nel movimento delle donne che sta andando avanti nella forma di varie correnti nel paese. Per affrontare tutte queste sfide le nostre compagne dovrebbero raggiungere la maturità politica e ideologica e avere fiducia in se stessi.

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