lunedì 31 dicembre 2012

ANCORA STUPRI NELL'UNIONE INDIANA- IL PARTITO COMUNISTA MAOISTA DEL MANIPUR INTENDE PERSEGUIRE GLI STUPRATORI


Libera traduzione dal “The Times of India” del 30/12/12

IMPHAL:  l’organizzazione militante Partito Comunista Maoista Manipur ha detto che darà “adeguata punizione” ai tre giovani accusati di aver molestato una studentessa sedicenne quando stava ritornando dal suo villaggio per celebrare il Natale nel distretto collinare di Senapati in Manipur il 24 Dicembre.

Una dichiarazione del PCMM, datato il 27 Dicembre e fatto pervenire alla stampa Domenica, ha detto che il crimine commesso dai tre giovani è stato “imperdonabile” dato che il loro atto non è stato solo oltraggioso ma è stato anche inteso a portare ad una spaccatura tra gli indigeni delle colline e della valle in Manipur.

Fonti ufficiali hanno detto che i 3 giovani, Angom Chandra, Khaidem Kunjo and Tensubam Amitkumar, tutti dall’età di 21 anni, sono stati arrestati con l’accusa di aver molestato una ragazza nell’area di Napet Palli nel distretto orientale di Imphal mentre la vittima, insieme ad amici, stavano ritornando al loro villaggio, Risophung, vicino Napet Palli nel distretto di Senapati il 24 Dicembre.

La polizia ha detto che i 3, si sono offerti di scortare la ragazza presentandosi come membri di un’organizzazione militante, adesso sono nella stazione di polizia di Lamlai per ulteriori investigazioni.

Diverse organizzazioni sociali, incluse L’Unione degli Studenti di Tutto il Manipur (AMSU), Comitato Manipur Unito (UCM) e l’Avanzamento di Solidarietà e Pace Internazionale (IPSA), hanno condannato con forza l’incidente e chiesto una punizione esemplare per i 3.

Le organizzazioni, in dichiarazioni separate, hanno detto che lo stato sta affrontando una serie di agitazioni, incluso uno sciopero generale da molte organizzazioni sociali contro il presunto atto di molestia di un’attrice cinematografica del Manipur da un militante NAGA del  NSCN-IM, identificato come Livingstone Anal, in pubblico durante un concerto musicale nel distretto di Chandel il 18 Dicembre e l’incidente del 24 Dicembre aveva gettato benzina sul fuoco.

La polizia ha visto la minaccia del MSCP “molto seriamente” dato che potrebbe significare sparare a morte gli accusati da parte dei militanti. Passi sono stati fatti per velocizzare l’investigazione nel caso di perseguire i 3 per come prevede la legge, ha detto la polizia.

sabato 29 dicembre 2012

India: "vorrei trasformare le lacrime in pallottole"

Dal blog "femminismorivoluzionario.blogspot.it

India, è morta la ragazza stuprata da branco

"Dolce rivoluzione vorrei che le mie lacrime di donna si trasformassero in pallottole"
(una compagna)



Con le donne in India piangiamo amare e infuriate lacrime per la morte della ragazza stuprata.

Le imponenti manifestazioni sono la risposta alle ipocrite dichiarazioni del primo Ministro, che mentre promette azioni concrete contro gli stupri, l'unica vera azione in corso è quella delle violente cariche della sua polizia.


La strada per un futuro migliore che noi compagne come i genitori della ragazza uccisa vogliamo per le donne in tutta L'India e di ogni paese del mondo la stanno indicando proprio in India le donne combattenti delle guerra popolare diretta dai maoisti, la più grande nel mondo, che mentre sviluppano la rivoluzione contro il regime indiano, portano avanti la rivoluzione per spezzare le triple catene che tengono soggiogate le donne.



MFPR

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NEW DELHI - E' morta la giovane 23enne vittima di uno stupro di gruppo, che ha suscitato un'ondata di reazioni in tutta l'India: ricoverata in un ospedale di Singapore, le sue condizioni erano disperate. Era stata violentata, picchiata e torturata su un autobus di New Delhi lo scorso 16 dicembre. A causa della violenza subita, aveva riportato un arresto cardiaco, infezioni ai polmoni e all'addome, oltre a un grave trauma cranico. Ieri una ragazza di 17 anni si è tolta la vita, dopo aver subito uno stupro di gruppo il 13 novembre scorso.


"i genitori sperano che la morte della figlia porterà un futuro migliore per le donne a New Delhi e in tutta l'India".




Dicendosi "profondamente addolorato" per la morte della ragazza e porgendo le condoglianze ai familiari "a nome di tutta l'India", il primo ministro Manmohan Singh ha assicurato che farà il possibile per tradurre le emozioni in azioni concrete. Il caso ha generato "energie" nei giovani indiani che vogliono cambiamenti nella società, ha affermato Singh. E "sarà un omaggio vero alla sua memoria se saremo capaci di canalizzare queste emozioni ed energie in un corso di azioni costruttivo. Spetta ora a tutti noi provare che la sua morte non è stata vana"…




Nel timore di proteste violente, la polizia di New Delhi ha rivolto un appello alla calma e ha applicato un articolato piano di sicurezza che prevede il blocco di alcuni quartieri e di tutte le strade che portano all'India Gate, dove nei giorni scorsi si sono svolte manifestazioni, la mobilitazione di migliaia di agenti a protezione degli edifici pubblici e la chiusura di una decina di stazioni della metropolitana…



Al via campagna arruolamento donne in polizia. Il governo federale indiano ha avviato una campagna per l'arruolamento di un significativo numero di donne nei ranghi della polizia. Si tratta di una prima risposta alle proteste che si sono svolte in tutto il Paese. Il basso numero di donne poliziotto viene considerato come una delle cause principali degli scarsi risultati prodotti dalle indagini sui crimini a sfondo sessuale, molto frequenti in India, soprattutto nella capitale…

COSA INDOSSAVA... rabbia e lotta delle donne indiane - manifestazioni anche oggi contro stupri e violenza


A migliaia in India le donne, ma non solo, stanno scendendo nelle piazze, da New Delhi ad altre città indiane, contro gli stupri a seguito dell'ennesimo brutale caso di violenza sessuale contro una giovane donna, una studentessa 23enne, ora ricoverata in ospedale e in pericolo di vita.


Manifestazioni davanti ai palazzi del potere, alle questure accusando le autorità e le forze di polizia di ignorare o essere complici della violenza subita dalle donne di qualsiasi età e a vari livelli - dalla violenza domestica alle molestie sui luoghi di lavoro, alle aggressioni e stupri, mantenendo a livello sociale uno stato di cose che permette una pesante condizione di oppressione per le donne.
«La violenza contro le donne ha sempre la tacita approvazione della società», diceva l'attrice e attivista sociale Shabana Azmi di recente a Mumbai, durante un incontro di gruppi anti-violenza.

Queste mobilitazioni stanno vedendo una tale ondata di protesta e indignazione che se da un lato le istituzioni, fino al primo ministro indiano Singh, hanno promesso provvedimenti come l'aumento delle pene dall'altro nelle piazze sono scoppiati diversi scontri tra le masse popolari e le forze di polizia che sono arrivate a vietare le proteste che invece continuano. Tra i tanti striscioni delle donne in piazza molti riportano scritte come "non diteci come dobbiamo vestirci, dite a loro di non stuprarci"

Tutto questo accade in questi giorni mentre nel nostro paese un prete cattolico fascio/integralista aizza dal pulpito della "sua" chiesa i fedeli contro le donne colpevoli di essere violentate e addirittura uccise dagli uomini perchè troppo provocanti "con i loro abiti a tal punto succinti" che scatenano gli istinti maschili "...facciano un sano esame di coscienza: forse se la sono andata a cercare".

Contro questa società che ci vuole sottomesse, oppresse fino allo stupro e alla morte
la rivoluzione nella rivoluzione di noi donne

mfpr

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Cosa

India... la vera causa della violenza contro lo donne è lo Stato borghese

Quanto ipocriti e falsi risuonano “gli interventi” del primo ministro indiano Manmohan Singh e della leader del partito del Congresso, Sonia Gandhi, in merito all’ennesimo brutale episodio violenza sessuale contro una giovane donna accaduto a Delhi, in India.

Il ministro Singh , la Gandhi, nonostante sulla carta l’India sia definita “la più grande democrazia del mondo”, rappresentano invece uno dei governi borghesi tra i più reazionari del mondo che da anni sta mettendo in atto un vero e proprio genocidio contro il suo stesso popolo, un miliardo e duecento milioni di abitanti, di cui la maggioranza vive con circa 50 centesimi al giorno mentre le grandi ricchezze sono concentrate in pochi uomini della grande borghesia e dei latifondisti. E’ un governo che permette il massiccio sfruttamento e rapina delle risorse e materie prime del paese da parte delle “multinazionali” dei paesi imperialisti libere di operare in esso senza vincoli, che costringe milioni di persone allo stato di profughi nel loro paese, espulsi dalla terra dove i loro antenati hanno sempre vissuto, ad una condizione di pesantissima oppressione e cancellazione dei diritti anche più basilari, che in particolare per le donne si trasforma in una tripla, quadrupla oppressione, di classe, di genere, di casta, religiosa… di cui la violenza sessuale è la piaga più tragica.

Ma di contro da anni contro tutto questo il più grande partito rivoluzionario del mondo, il partito comunista maoista indiano, guida una grande “guerra di popolo” per mettere fine a questa barbarie che si traduce in continui morti per fame, suicidi e uccisioni da parte di polizia ed esercito governativi contro chi si ribella, una guerra popolare in cui le donne, le compagne maoiste, partecipano a migliaia, donne per le quali in molteplici casi la violenza e gli stupri subiti, usati dal governo come arma di repressione di stato, si sono trasformati in leva per ribellarsi e unirsi ad una guerra di popolo che avanza giorno dopo giorno, come la più grande parte della generale corrente rivoluzionaria che infine rovescerà l’attuale sistema sociale capitalista e imperialista.
 
Movimento femminista proletario rivoluzionario
 

giovedì 13 dicembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: Messaggio del Comitato di Fondazione del Partito Comunista (maoista) - Austria



Saluto alla Conferenza internazionale a sostegno della guerra popolare in India
Amburgo 24 novembre 2012

Il subcontinente indiano trema! Perché in aree sempre più ampie dell'India, i naxaliti consolidano il potere rosso. I naxaliti, cioè ora in particolare il Partito Comunista dell'India (Maoista). Esso e l'Esercito Guerrigliero di Liberazione Popolare (PLGA) da esso guidato, stanno nella tradizione delle insurrezioni Naxalbari, che al tempo in cui Mao era vivo le compagne e i compagni cinesi, tra l'imperversare della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, nel quotidiano Osservatore di Pechino del 5 luglio 1967 veniva descritta speranzosamente "tempesta di primavera sull'India." Questa tempesta primaverile, la guerra popolare e la conseguente mobilitazione delle masse, non hanno smesso fino ad oggi.

La rivoluzione indiana nel suo lungo viaggio ha già ottenuto molte vittorie, ma ha anche vissuto momenti di sconfitta e di dolore, momenti in cui era debole e si poneva un sacco di compiti che non potevano pienamente essere portati a termine. Ma la lotta è continuata. Compagni come Charu Mazumdar e Kanhai Chaterjee trassero le giuste conclusioni e iniziarono duri scontri nella lotta ideologica e politica contro il revisionismo. Hanno combattuto per la linea rossa per ricostruire il partito e lo sviluppo della guerra popolare. Hanno messo non solo una base importante per l'ulteriore sviluppo del maoismo in India, ma anche creato le armi con le quali è stata spezzata la spina dorsale del revisionismo e dell'opportunismo in India. Il frutto più grande e più importante delle loro battaglie, la loro eredità immortale, è l'unione del Partito Comunista dell'India (Marxista-Leninista) Guerra popolare con il Centro Comunista Maoista dell'India nel Partito Comunista dell'India (Maoista) durante il 9° Congresso/Congresso dell'unità. Questo Congresso è stato un punto di svolta nella guerra popolare, era, come affermò il compagno Ganapathi "un evento di portata storica per le masse oppresse dell'India e di tutti i popoli del mondo." Nei paesi in cui il movimento comunista è debole e frammentato, impariamo oggi dall'esempio delle compagne e dei compagni indiani, che la lotta ideologica e la lotta per la nascita di una linea rossa politicamente corretta sono i principi fondamentali con cui la lotta per la costruzione del Partito Comunista maoista proletario, deve essere portata avanti. Questo è un insegnamento universale del Marxismo-leninismo-maoismo e quindi un principio per la costruzione del partito comunista.

Le classi dominanti dell'India si dibattono furiosamente di fronte al sempre più forte movimento dei naxaliti. Essi sono sempre più consapevoli che i loro giorni sono contati, perché la guerra popolare, le masse in lotta e il PCI (Maoista) sta procedendo nel suo cammino storico della nuova rivoluzione democratica a passi da gigante! I reazionari imperialisti e i loro fantocci in India scatenano un genocidio. Organizzano l'Operazione Green Hunt, costituiscono bande paramilitari fasciste indù e reprimono sempre di più le masse sfruttate dell'India. Non deve passare sotto silenzio il ruolo vergognoso dei revisionisti, che stanno al loro fianco. L'esempio indiano mostra a tutti i comunisti e ai rivoluzionari di tutto il mondo con forza che non ci deve essere unità e nessuna posizione di concessione al revisionismo, a questi socialfascisti. L'inconciliabilità nella lotta contro il revisionismo e l'opportunismo è una posizione generale, di principio del marxismo-leninismo-maoismo. Questa posizione è una parte importante del grande bandiera rossa della rivoluzione proletaria mondiale. In un momento in cui il revisionismo mascherato da "maoista" gioca un ruolo sempre più dannoso (Avakian, Prachanda, ...), è perciò ancora più importante affermare ciò in  modo e combattivo. Se questa posizione non viene afferrata, la costruzione del partito comunista maoista non è possibile. Il Partito Comunista dell'India (Maoista) ci dimostra come importante esempio, che si possono raggiungere grandi risultati se su tale questione si ha una linea corretta.

La rivoluzione indiana è una parte importante della rivoluzione proletaria mondiale. Con tutte le sue tante particolari caratteristiche, ma è di importanza particolare: la vittoria della guerra popolare in India, un paese con 1,2 miliardi di persone, non solo metterebbe sotto sopra le condizioni di tutta l'India, ma ridefinirebbe piuttosto anche il rapporto globale tra le nazioni oppresse e l'imperialismo. Questo ci mostra da un lato la grande responsabilità che hanno le compagne e i compagni indiani. Dall'altro lato, anche il movimento comunista internazionale deve riconoscere, che ha una responsabilità particolare in questa materia. Perciò salutiamo con favore tutte le iniziative per sostenere la rivoluzione e la guerra popolare in India, come la conferenza ad Amburgo del 24 Novembre, che consideriamo passo molto importante e significativo. Deve essere parte di tali campagne anche il fatto che tutti i partecipanti e simpatizzanti riflettano su come far avanzare nel modo migliore la rivoluzione nel proprio paese. Il compito principale è spesso proprio quello della costruzione di veri partiti comunisti, dato che in particolare nei paesi imperialisti questi sono spesso sviluppati solo molto debolmente o non esistono ancora – come per esempio in Germania. Come comuniste e comunisti nei paesi imperialisti dobbiamo fare di tutto per rafforzare il fronte della rivoluzione proletaria mondiale nei paesi imperialisti. Con la costruzione di partiti comunisti qui, nel più stretto collegamento con i popoli oppressi dall'imperialismo che lottano per la loro liberazione, serviamo la rivoluzione indiana nel modo più deciso. Perciò, per noi, la conferenza di Amburgo è espressione di internazionalismo proletario, del legame più stretto dei proletari rivoluzionari, dei marxisti-leninisti-maoisti dei paesi sfruttati dai paesi imperialisti e di quelli nei paesi imperialisti – senza intrecciare questo legame fermamente non sarà possibile – come insegan i lcompagno Lenin - la vittoria della nostra causa comune, la vittoria della rivoluzione proletaria mondiale.

La guerra popolare in India è un importante punto di riferimento comune per tutti noi, è un bastione rosso per il movimento comunista internazionale. Sosteniamolo con tutte le nostre forze. Facciamo della Conferenza di Amburgo del 24 Novembre una grande vittoria dell'internazionalismo proletario, facciamo di essa il punto di partenza per ulteriori, più importanti, successi della solidarietà rivoluzionaria internazionale!

Viva il PCI (Maoista) e l'EGPL (PLGA)!

Per la vittoria della guerra popolare in India - Per la vittoria della rivoluzione di nuova democrazia!

Viva la rivoluzione proletaria mondiale!

Viva la solidarietà internazionale!


Comitato Fondatore del Partito Comunista (Maoista)
Austria, Novembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: dichiarazione della Lega Lavoratori in Lotta - Austria



Dichiarazione di solidarietà ai movimenti democratico, popolare e operaio dell’India della Militant Workers League - Austria

Le lotte democratiche in India sono degli esempi brillanti per le lotte della classe operaia e delle masse oppresse in Austria. La classe operaia, i contadini poveri e senza terra, le minoranze nazionali oppresse, le donne e gli Adivasi, in breve tutto il popolo indiano, combattono una lunga ed eroica lotta contro lo sfruttamento e l’oppressione dell'imperialismo e dei suoi lacchè.
Noi lavoratori del kommite kämpferischer Arbeiter / innen dichiariamo la nostra solidarietà alle lotte democratiche e sindacali della classe operaia e delle masse oppresse in India, in particolare ai sindacati di classe (ad es. la Maruti-Suzuki-employees-Union ) e al RDF (Fronte Democratico Rivoluzionario).

Le lotte sindacali in India sono un esempio per le lotte in Austria, per tanti motivi. Migliaia di lavoratori hanno compreso che devono organizzarsi da sé per combattere per i loro interessi. Hanno costruito sindacati indipendenti e li usano come strumenti nelle loro lotte per i diritti economici e democratici. Non si fidano più dei vecchi sindacati ufficiali, che spesso sono finanziati dai capitalisti e hanno una sola linea di difesa degli interessi dei capitalisti. I lavoratori in India combattono contro la repressione dei padroni e il supersfruttamento. Lottano contro la violazione permanente dei loro diritti costituzionali. Rivendicano il diritto a condizioni migliori e per i diritti sindacali. Lo Stato indiano, fascista, sottomesso, capitalistica-burocratico è al servizio imperialisti. Lo stato fa da cane da guardia contro attivisti sindacali e le forze democratiche, progressiste e rivoluzionarie. A migliaia sono imprigionati, torturati e le donne violentate. Condanniamo questo terrore fascista, che ha le sue radici in imperialismo. Anche l'imperialismo austriaco ha i suoi interessi in India, tutelati da questo terrore fascista e l'imperialismo austriaco sostiene i fascisti indiani contro classe operaia e le masse popolari. Condanniamo gli accordi imperialisti col capitale austriaco.

La nostra solidarietà va ai lavoratori in lotta e alle masse oppresse dell’India e contro classi dominanti indiane burocratico-capitalistiche e dipendenti dal l'imperialismo. Va alle giuste lotte della classe operaia in India, agli operai in lotta nell'industria e negli altri settori della produzione, alle lotte dei contadini poveri e senza terra, alle lotte democratiche degli Adivasi e degli settori del popolo nelle campagne e nelle città. Condanniamo chiunque prenda parte direttamente al terrore fascista o lo sostenga in qualsiasi modo. Costoro stanno dalla parte dei fascisti e sono contro gli interessi della classe operaie e delle masse oppresse.


Lavoratori e masse oppresse unitevi e lottate insieme!
Viva la solidarietà internazionale!
Libertà per i sindacalisti, i democratici e progressisti imprigionati!
Contro lo sfruttamento, la repressione e il terrore fascista, costruiamo il fronte unito dei lavoratori!
Avanti nella lotta per i diritti della classe operaia e delle masse oppresse!

Conferenza Internazionale di Amburgo: messaggio del Gruppo di Lavoro Culturale - Austria



Relazione del gruppo di lavoro culturale

Negli ultimi mesi, come una parte della campagne internazionale "Sostenere la guerra di popolo in India" noi, il gruppo di lavoro culturale, abbiamo studiato e discusso sulle organizzazioni rivoluzionarie culturali in India, su come funzionano e lottano e anche su che tipo di lavoro di solidarietà possiamo fare qui in Austria come gruppo di lavoro. La nostra attenzione è concentrata sul fronte della cultura. Con questo obiettivo, cerchiamo di popolarizzare anche in Austria la guerra popolare perché la gente qui la conosca e vi rifletta. I nostri obiettivi, come Gruppo di lavoro Culturale, era di informare prima noi stessi e discutere, per poi essere in grado di informare la gente per diffondere solidarietà. Perciò ci siamo concentrati e abbiamo lavorato sulla parte principale del nostro lavoro di solidarietà, l'organizzazione di una festa di solidarietà a sostegno della guerra popolare in India. Ci domandavamo qual sia il significato del lavoro culturale rivoluzionario in India, che è parte della lotta e di come possiami raggiungere le masse qui.

In questo senso abbiamo preparato una relazione cintrata su come l’organizzazione culturale Chetna Natya Manch svolge il proprio lavoro e combatte una parte imporfrtante della Guerra popolare.

Come passo successivo, ci siamo concentrati e discusso sullo Stato indù-fascista indiano e sulla repressione che utilizza per sopprimere i progressisti, rivoluzionari e democratici, comprese le organizzazioni culturali e i loro attivisti. È ad esempio, il caso dell’ Adivasi Uttpal Baski, illegalmente arrestato dalla polizia nel maggio 2012. Abbiamo potuto vedere chiaramente da questo esempio quale pericolo sia per lo Stato indiano il lavoro culturale progressista e quanto liberatorio e importante esso possa essere per il popolo. Su questa base, abbiamo orientato il n ostro lavoro con la parola d’ordine "L'arte è un'arma".

Fino ad allora eravamo concentrati per la mobilitazione e organizzazione di eventi di solidarietà. Altrettanto importante per il nostro lavoro è stato il lavoro comune con persone che non sono in alcuna organizzazione, per interessarle. Non abbiamo del tutto raggiunto questo obiettivo, ma siamo riusciti a interessare gente nuova grazie allo slogan "Creiamo una solida per una cultura superiore per le larghe masse". Con l’agitazione, incontri e affissioni abbiamo cercato di attirare l'attenzione per la Campagna internazionale a sostegno della guerra popoli in India. Quantitativamente, l’iniziativa non è stata un grosso successo, ma si sono viste tante facce nuove, con cui abbiamo discusso e festeggiato collettivamente.

In conclusione, è stata una sfida difficile conquistare persone a fare del lavoro di solidarietà per le lotte progressive, a volte è stata dura, ma pensiamo di essere riusciti a fare alcuni piccoli passi in avanti nel conoscere che cosa è il lavoro culturale rivoluzionario e come diffonderlo, nella solidarietà coi movimenti progressisti in generale e con la guerra popolare in India in particolare. Non vediamo l'ora di riavviare l’attività del gruppo di lavoro culturale, all’interno della prossima campagna internazionale.

mercoledì 12 dicembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: messagio dai compagni nelle Isole Britanniche



 Messaggio da:

Movimento 26 marzo - Isole Britanniche
Pan-Afrikan Voice – Londra
Democracy and Class Struggle – Galles
Great Unrest Group 2012 - Galles

 Salutiamo la Conferenza di Amburgo del 24 novembre 2012 a sostegno della guerra popolare in India
Le nostre organizzazioni e pubblicazioni saluta la vostra Conferenza di Amburgo del 24 novembre 2012 e vi auguriamo di avere successo mella lotta per elevare il sostegno e la conoscenza della guerra popolare in India in tutta Europa e nel mondo.
La zona del centro e del nord-est dell'India dal Bihar, al confine con il Nepal, all’Andhra Pradesh costituiscono il “Corridoio Rosso” dei nostri compagni rivoluzionario maoisti dell’India, circa il quaranta per cento dell'India rurale.
È questa la zona più ricca boschi e giungla dell'India e si dà il caso che l'area in cui vivono nella fame i più poveri dell'India, in quelle che secondo Binyak Sen e Arundhati Roy dovrebbero essere dichiarate dal governo indiano zone di carestia.
Ma il governo indiano ha scelto di fare del cibo un’arma di guerra per combattere la ribellione maoista e gli adivasi.
Si da il caso che questa area del Corridoio Rosso sia anche ricca di risorse minerarie, quali carbone, minerale di ferro, bauxite, oro e diamanti. Il governo indiano e le amministrazioni Usa hanno firmato centinaia di protocolli d'intesa (MoU) tra multinazionali e compradori indiani di vendita la terra e le risorse sotto il suolo in cui i popoli indigeni vivono.
In questa area i nostri compagni maoisti operano da decenni, all’inizio come 2 gruppi separati quali “People’s War”, Party Uniti” e MCC”, e hanno condotto una lunga battaglia a difesa degli indigeni Adivasi.
Nel 2004, unificatisi nel PCI(Maoista) hanno lanciato una nuova campagna contro le multinazionali e i compradori indiani.
In vaste aree dell'India i coraggiosi compagni maoisti stanno difendendo il popolo Adivasi contro l'attacco genocida del governo indiano, la Operazione Green Hunt.
Un governo indiano che sarebbe ben lieto di far morire di fame la sua stessa popolazione Adivasi, per poter rubare i minerali e le risorse a vantaggio di multi nazioni e compradori.
Abbiamo assistito all'assassinio da parte dello Stato indiano compradora di compagni rivoluzionari come il compagno Azad, il compagno Kinshinji - i loro nomi sono già scritti nella lunga storia della liberazione in India che va vanti, e saranno onorati dalle generazioni future, mentre i nomi di Manmohan Singh e Chidambaram saranno insultati disprezzati per il loro tradimento nazionale e sociale del popolo indiano.

Vittoria per la Conferenza di Amburgo;

Vittoria per la guerra popolare in India.


Movimento 26 marzo - Isole Britanniche
Pan-Afrikan Voice – Londra
Democracy and Class Struggle – Galles
Great Unrest Group 2012 - Galles

Conferenza Internazionale di Amburgo: il saluto di Revolutionary Praxis - Gran Bretagna


Solidarietà con la Guerra Popolare in India

La solidarietà con la guerra popolare in India deve consistere in qualcosa di più che semplici dichiarazioni di sostegno o tante più parole su internet.
Una reale solidarietà dovrebbe consistere di diversi tipi di sostegno pratico.

Dovremmo consultare i compagni indiani su quale tipo di supporto necessitano. Potrebbe essere sostegno finanziario, fornitura di materiali (ad esempio, medicinali), invio di personale specializzato o mobilitazioni verso delle imprese dei paesi imperialisti che opprimono e sfruttano il popolo indiano.

Ai tempi di Mao, quando viaggiavano in Cina e chiedevano che cosa potevano fare per aiutare la rivoluzione cinese, gli rispondevano: tornare al proprio paese e fare la rivoluzione!.

Il modo migliore in cui possiamo aiutare i compagni indiani è quello di intensificare i nostri sforzi per fondare e costruire movimenti rivoluzionari MLM, ovunque ci troviamo.

Revolutionary Praxis - Gran Bretagna

martedì 11 dicembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: il messaggio del Partito Comunista maoista, Manipur

Messaggio alla Conferenza internazionale a sostegno della Guerra Popolare in India

Non si può raggiungere nessun risultato sostanziale senza realizzare l'unita tra le masse oppresse e i partiti rivoluzionari dell'India. Sarebbe un approccio opportunista e organizzativista se un partito rivoluzionario negasse e trascurasse il movimento storico sviluppatosi nel cuore delle Regioni a Sud-Est dell'Himalaya, oggi sotto dominazione coloniale indiana. Non si può prendere alla leggera la coraggiosa lotta rivoluzionaria del movimento comunista in Manipur rappresentata a suo tempo dal compagno Hijam Irabot. Quel movimento è un capitolo sconosciuto e poco letto della storia movimento comunista mondiale, che si è sviluppato in piccole remote regioni di questo mondo come movimento di liberazione nazionale del Manipur, che si estende al Nagaland, Assam, Tripura, Mizoram, Meghalaya, Punjab e anche Kashmir. L’India può essere definito propriamente come un modello di “prigione delle nazioni”. Se il movimento comunista mondiale vuole realmente sostenere la guerra popolare in India, come può disconoscere il movimento comunista Manipuri, che di recente si è sviluppato ulteriormente grazie alla verità universale del marxismo, del leninismo, e del maoismo. Cogliamo l'occasione per portare alla vostra attenzione quanto segue.
Il Movimento comunista Manipur ha una sua storia di 70 anni. Il compagno Irabot diresse le masse contro il Manipur feudale e colonia britannica, contro il Manipur semi-feudale e semi-coloniale colonia indiana. Combatte insieme al movimento popolare contro il la feudalità e intraprese una rivoluzione agraria armata contro l'espansionismo indiano dal 1948 al 1951. Dopo la morte del compagno Irabot il Partito Comunista dell'India (PCI) disorientò la linea politica dei comunisti in Manipur e deviò le loro posizioni rivoluzionarie verso il revisionismo mondiale. Solo pochi compagni non vollero accettare l'influenza delle linee revisioniste del PCI e continuarono il movimento armato. Nel 1980 un gruppo di compagni generosi ma senza linea politica fondò Partito Comunista del Kangleipak (PCK). Il nostro giudizio viene da uno studio obiettivo dello sviluppo organizzativo, del sistema politico e dello stile di lavoro del Partito Comunista Kangleipak fin dalla sua fondazione. Dopo la morte del compagno Irabot, il movimento comunista nel Manipur si separò in due-tre sezioni. La maggior parte dei compagni seguì la linea revisionista del Partito Comunista dell'India (PCI) e pochi altri compagni presero il nome di comunisti senza aderire alla vera ideologia politica comunista.
Nel 2009, un gruppo di giovani Manipuri prese la decisione di iniziare un movimento rivoluzionario in Manipur. Abbiamo formato il Partito comunista Kangleipak (maoista) come un nuova formazione rivoluzionaria, non legata al vecchio PCK del Manipur. La formazione del PCK (maoista) era allora la necessità posta dalla situazione concreta della situazione politica in Manipur, non come la continuazione della deviazione ideologica del PCK, ma come una continuazione del movimento comunista del popolo Manipuri. È un nuovo inizio per giungere ad una nuova forza comunista in Manipur. Infine, il 10 agosto 2011, abbiamo adottato il marxismo, leninismo e maoismo come principio guida del nostro partito e fondato il Partito Comunista maoista, Manipur. Il Partito Comunista maoista, Manipur è in assoluto l'unico partito rivoluzionario che l’ha adottato nella storia del movimento rivoluzionario in Manipur e anche nel contesto della parte nord-orientale dell’attuale India.
Abbiamo invitato il Partito Comunista dell'India (Maoista) e il Partito Comunista dell'India Marxista-Leninista (Naxalbari) a formare un fronte unito rivoluzionario tra PCI (maoista), CPI-ML (Naxalbari) e Partito Comunista maoista, Manipur. Come Partito Comunista maoista, Manipur facciamo appello a tutti i compagni in questa conferenza e in tutto il mondo ad analizzare e comprendere la realtà storica del movimento comunista Manipuri nella lotta contro l'espansionismo imperialista coloniale indiano.
La Operazione Green Hunt è anche un estrema repressione reazionaria contro l’umanità e lo rmed Forces Special Powers Act-1958 è anche un legge razzista imposto solo sugli stati a popolazione mongola nella Regione nordorientale dell’attuale India, stati che sono stati forzatamente annessi all’India imperialista. L’esercito indiano ha ucciso migliaia di persone e centinaia di donne sono state violentate.
14 marzo 1984: strage di Heirangoi-thong. Migliaia di persone assistevani una partita di pallavolo al Heirangoithong Volley Ground di Imphal. Tredici persone furono uccise e 31 ferite sotto un fuoco proseguito per mezz'ora.
10 luglio 1987: Operazione Blue Bird a Oinam. Tre mesi di terrore ad opera degli Assam Rifles in 30 villaggi. Quattordici civili stati uccisi e molti altri sono morti di fame, malnutrizione e torture nei campi di concentramento, costretti assistere alla tortura di familiari. Un infame esempio dell'operazione: una donna fu costretta a partorire il suo bambino in pubblico all’aperto, mente le truppe fischiavanoa.
25 marzo 1993: massacro di Tera Bazar. Giovani non identificato spararono contro forze di polizia a Tera Keithel, in Imphal uccidendo 2 uomini. Per rappresaglia, i poliziotti si precipitarono per le strade e spararono indiscriminatamente. Cinque civili furono stati uccisi e molti altri feriti dei proiettili. Fino ad oggi non è stata disposta nessuna inchiesta.
7 Gennaio 1995: massacro al Regional Medical College (RMC). La mattina del 7 gennaio 1995, uomini della Central Reserve Police Force (CRPF) uccisero nove persone innocenti nel RMC di Imphal, in rappresaglia per gli attacchi subiti per mano di un gruppo di opposizione armata. Shri.DM Sen, Giudice emerito dell’alta Corte di Calcutta ha condotto un'inchiesta che ha confermato gli spari intenzionali e indiscriminati da parte del CRPF. Si è saputo che uno del CRPF poco prima di aprire il fuoco ha gridato “Hanno ucciso dei nostri, andiamo a massacrarli”. Dopo aver ucciso due dello staff medico del CRPF andarono verso l’ingresso del RMC e gridarono contro i trainato di risciò cominciando a sparare contro di loro. Uno trainatore di risciò, Mohammed Zakir, quando fu ferito gridò 'Allahu Akbar'. Un poliziotto gli urlò, 'kya Allah?' E gli sparò ancora. Zakir cadde e morì sul posto. Cinque traina tori di risciò furono uccisi.
2 novembre 2000: massacro di Malom. Un convoglio di Assam Rifles convoglio fu attaccato dagli insorti nei pressi di Malom, Manipur. Per rappresaglia, le truppe spararono contro i civili in attesa ad una vicina fermata del bus, lasciando 10 morti tra cui una donna di 60 anni e un ragazzo cui era stato assegnato un premio al coraggio dall'ex primo ministro Rajiv Gandhi. Seguì una feroce operazione rastrellamento. Il celebre sciopero della fame di Irom Sharmila ebbe inizio in seguito a questo episodio.
5 novembre 2000: Irom Chanu Sharmila, la donna di ferro. Ha combattuto contro le uccisioni inumana e l’imposizione coloniale in Manipur dell’ Armed Forces Special Powers Act (1958). Digiuna per protesta, in questi giorni da 12 anni.
Come Partito Comunista maoista, Manipur abbiamo fatto appello a tutti i compagni in tutto il mondo a sostenere la guerra popolare diretta dal Partito Comunista maoista, Manipur contro l' espansionismo imperialista coloniale indiano.

Uniamoci e riaffermiamo il ruolo del CCOPMSA. Chiamiamo tutti i Partiti maoisti del Sud Asia a unirsi su una base comune. 

Il Partito Comunista maoista, Manipur appoggia con forza la campagna e la conferenza a sostegno della guerra popolare in India.

Viva la Rivoluzione!
Viva il marxismo,il leninismo, il maoismo!

Compagno Yaibeelen
Presidente, Partito Comunista maoista, Manipur.
2012/11/11

Conferenza Internazionale di Amburgo: il messaggio dell'Organizzazione dei Lavoratori di Afghanistan MLM principalmente Maoista

Viva la guerra popolare di lunga durata in India!

Avanti! Avanti, compagni! Incontro al sole che sorge!

L'organizzazione dei lavoratori dell'Afghanistan (MLM, principalmente maoista) saluta la gloriosa Conferenza Internazionale a sostegno della guerra popolare in India.
Purtroppo, essendo fortemente concentrati in Afghanistan, non abbiamo la possibilità di inviare rappresentanti alla gloriosa conferenza del 24 novembre, ma con il cuore e da compagni siamo lì, col saluto che inviamo dal nostro paese, un paese da lungo tempo vittima dell'imperialismo mondiale, ma in prima nella lotta anti-imperialista.
La nostra organizzazione saluta tutti i partecipanti alla conferenza internazionale e si unisce alla chiamata a raccolta internazionalista di partiti maoisti, organizzazioni e individui a sostegno della guerra popolare in India.
Le sorti della guerra popolare in India, senza dubbio, determineranno le sorti delle lotte che attualmente si conducono nella regione. Perciò, un sostegno pieno e internazionalista è e sarà l'unica scelta corretta per aprire la strada allo scatenamento alla guerra popolare mondiale. La nostra organizzazione nella fase della preparazione dell’inizio di una lotta che porterà ad iniziare la guerra popolare in Afghanistan. Perciò, per il destino della guerra popolare in Afghanistan che è strettamente legato, dobbiamo sostenere pienamente la guerra popolare in India. Perché, senza internazionalismo proletario, non ci sarà guerra popolare, e se non ci sarà la guerra popolare, non ci sarà il comunismo.
Questo è il motivo per cui ripetiamo ad alzare la bandiera e parola d’ordine “guerra popolare fino al comunismo!”
Cari compagni,
assumiamo la guerra popolare in India, come premessa per un passo concreto verso la costruzione di un nuovo "MRI". In questi giorni di tradimento degli avakianisti e prachandisti, sosteniamo, difendiamo e applichiamo il maoismo. Non ci sarà maoismo senza un organizzazione internazionale che lotta per il comunismo mondiale, conducendo più guerre popolari fino al comunismo! Perciò noi insistiamo a lottare per un centro internazionale maoista.

Cari combattenti delle brillanti trincee della rivoluzione proletaria mondiale!
sostenere, difendere e applicare il maoismo, principalmente maoismo! Questo è ciò che il Presidente Gonzalo ci ha insegnato! Questo è ciò che richiede la rivoluzione proletaria mondiale! Questo è quello che rappresenta il comunismo. Questo è ciò che gli anti-revisionisti affermano! E, infine, questo è ciò di cui le masse rivoluzionarie di tutto il mondo hanno bisogno!
La nostra organizzazione invita anche tutte le organizzazioni e partiti maoisti a prestare maggiore attenzione alla rivoluzione peruviana e a stare con il PCP. Questi sono tra i giorni più difficili che il PCP ha dovuto affrontare.
Il sostegno internazionalista da parte dei maoisti del mondo è la chiave per sostenere la guerra popolare in Perù.
Salutiamo anche grandine tutte le lotte armate combattute dai popoli del mondo per la loro libertà, e salutiamo tutti i partiti che stanno dirigendo guerre popolari e anche quei partiti e organizzazione che stanno preparando l’inizio della guerra di popoli nei loro paesi.

Viva la guerra popolare mondiale!
Viva la guerra popolare in India, Perù, Filippine, Turchia, Nepal e ovunque!
Viva Partito Comunista dell'India (Maoista)!
Viva il marxismo-leninismo-maoismo, principalmente maoismo!

Organizzazione dei lavoratori di Afghanistan (MLM, principalmente Maoista)

Conferenza Internazionale di Amburgo: il messaggio del Movimento Comunista Maoista - Tunisia

La nostra bandiera rossa Sventola sull’India

Cari compagni,
1 - Ringraziamo gli organizzatori della conferenza di Amburgo per averci invitato, ma purtroppo non siamo in grado di essere presenti e dobbiamo limitare la nostra partecipazione a questo breve saluto, di testimonianza della nostra solidarietà proletaria.
2 - Portiamo il nostro sostegno incrollabile a questa iniziativa coraggiosa alla quale auguriamo ogni successo e speriamo che sia utile per tutta il movimento rivoluzionario. Apprezzare anche tutti gli sforzi compiuti per la ricostruzione di una internazionale comunista basata sul marxismo-leninismo-maoismo.
3 Siamo orgogliosi dei progressi realizzati dal PCI (Maoista), soprattutto a partire dal 2004, data della sua creazione e ci congratuliamo con i militanti e combattenti che, grazie alla loro tenacia e coraggio sono riusciti a liberare il 1/3 del territorio "indiano" e fondato il potere popolare, il potere della nuova democrazia.
4 Denunciamo i crimini, le torture e i massacri (ad es.la operazione "Green Hunt",) perpetrati dalle forze governative reazionarie che da un lato utilizzano le stesse tattiche che i nazisti impiegarono contro i partigiani e, dall'altro, sono assistiti da forze speciali USA addestrati dal Mossad al sabotaggio della guerriglia.
5 - affermiamo che la guerra popolare in India è la nostra guerra, perché l'imperialismo ei suoi lacchè fanno guerra ai lavoratori sfruttati e ai popoli oppressi di tutto il mondo e di fronte a questa violenza di Stato reazionaria, solo la guerra popolare diretta dal Partito comunista maoista può portare la vittoria, la liberazione e la costruzione del potere popolare, la nuova democrazia, aprendo la strada al socialismo.
6 - La nostra bandiera rossa sventola su una piccola parte del globo, il territorio di 1/3 della "India", ma sapendo che questo paese conta più di 1,2 miliardi di abitanti, questa parte assume importanza capiamo la ferocia dell'imperialismo e dei suoi servi contro il movimento rivoluzionari e la guerra popolare in particolare, capiamo perché hanno fatto di tutto per trasformare le insurrezioni nei paesi arabi a loro favore, queste insurrezioni spontanee senza direzione rivoluzionaria non potevano andare lontano, anche se le masse continuano a combattere con le unghie e con i denti.
7 – Chiamiamo tutti i militanti comunisti a vigilare, a portare avanti la lotta tra le due linee, tra marxismo e revisionismo di qualsiasi tipo, a trarre lezioni dall'esperienza in Perù poi in Nepal, perché se il nemico non riesce ad abbattere la guerra popolare, esso si avvale dei servigi dell’opportunismo. L’opportunismo di ogni genere predica la convivenza pacifica, la "transizione democratica" e le "elezioni trasparenti" ... per salvaguardare il vecchio Stato reazionario e impedire così la costruzione di uno Stato di nuovo sotto il direzione del proletariato, che porti l'intera umanità verso la realizzazione dell'ideale comunista, una società senza classi.

Sosteniamo la guerra popolare in India!
Viva la lotta dei lavoratori e dei popoli oppressi!
Viva il marxismo-leninismo-maoismo!

Lavoriamo per la ricostruzione della internazionale comunista maoista!

Movimento Comunista Maoista - Tunisia
Novembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: il messaggio dell'Organizzazione Comunista Maoista - Tunisia

Cari compagni,
Come organizzazione comunista maoista in Tunisia avremmo voluto partecipare a questa conferenza internazionale per esprimere il nostro sostegno alla guerra popolare in India guidata dai nostri compagni del Partito Comunista dell’Indiano (maoista).
Auguriamo ogni successo a questa Conferenza Internazionale, che riunisce partiti e organizzazioni MLM, sulla base della pratica dell’internazionalismo proletario e della solida unità tra il movimento rivoluzionario nei paesi imperialisti e la lotta per la rivoluzione nazionale democratica e popolare nei paesi semi-coloniale e semi-feudali.
Riteniamo che questa lotta comune contro l'imperialismo e il sionismo e i loro lacchè si consoliderà ed estenderà ad altri paesi se rafforzeremo l'unità del movimento comunista maoista internazionale ed espanderemo il fronte globale anti-imperialista e anti-sionista a tutte le forze che combattono questi nemici feroce e sanguinari.
Il nostro popolo arabo in Palestina, Libano e Iraq sta conducendo una eroica lotta armata contro gli occupanti e contro tutte le cospirazioni che cercano di mettere a tacere la voce della lotta armata.
Il nostro dovere di comunisti maoisti arabi è quello di costruire il nostro partito attraverso una lotta ideologica e politica senza esitazioni contro tutti i progetti revisionisti, riformisti e trotskisti che diffondono tra le masse l’illusione di una “transizione pacifica" e la compartecipazione insieme ai reazionario per abortire le conquiste delle insurrezioni nei paesi arabi.
Armati del MLM e del programma della rivoluzione nazionale democratica e popolare, siamo uniti con tutti i nazionalisti e le forze islamiche della resistenza in un grande fronte unito contro l'imperialismo, il sionismo e i reazionari arabi, imparando dalle esperienze del glorioso movimento comunista internazionale.
Ci auguriamo di poter partecipare alla prossima riunione internazionale per esporre ai nostri compagni le nostre opinioni sulla situazione internazionale e la situazione nella nostra nazione araba.

Gloria alla rivoluzione e alla guerra popolare in India!
Viva la lotta armata in Palestina!
Abbasso l'imperialismo, il sionismo e i reazionari!
Viva la lotta dei lavoratori, dei popoli e delle nazioni oppresse!

M.C.O.T
Tunisia
novembre2012

lunedì 10 dicembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: intervento di Revolutionarer Aufbau - Austria



La campagna in Austria a sostegno della guerra popolare in India:

Come organizzazione, Costruzione Rivoluzionario (RA), ha lanciato la campagna all'inizio di settembre con un’iniziativa alla festa politica della sinistra tradizionale a Vienna. Insieme alla RKJV (Lega della Gioventù Comunista Rivoluzionaria) e alla AIL (lega Anti-imperialista), che fanno parte della RA, abbiamo distribuito volantini e raccolte firme per la liberazione di tutti i prigionieri politici in India, per fermare la "Operazione Green Hunt" e contro il bando del Fronte Democratico Rivoluzionario (RDF). Questa raccolta firme ha accompagnato la nostra azione durante tutta la campagna, nelle manifestazioni, incontri, distribuzioni di volantini e in ogni ambiente di frequentazione e di lavoro. Abbiamo raccolto firme per una mobilitazione più ampia possibile, per l'agitazione e per ricevere donazioni. Questo ha funzionato. Abbiamo avuto tantissime discussioni, donazioni e finora abbiamo ottenuto circa 1000 firme.
Il comitato di sostegno alla guerra popolare in India si è formato durante una seconda riunione, a fine di settembre. Ci sono state relazioni, discussioni, abbiamo lavorato insieme in piccoli gruppi, pianificato le nostre azioni future e definito il programma di lavoro del comitato. Abbiamo anche costituito gruppi di lavoro sulle questioni della lotta delle donne, del movimento culturale, per il giornale e per il movimento dei lavoratori. È stato un inizio con tanta azione da parte di ognuno di noi, pieno di energia rivoluzionaria e gusto per l'azione!
Il 29 settembre, giornata internazionale di solidarietà, abbiamo fatto una dichiarazione in solidarietà con gli attivisti Anti-AKW in India e con Antony Samy, assassinato dalla polizia. In totale abbiamo tenuto 7 riunioni con presentazioni, video e discussioni sulla situazione economica in India, la "Operazione Green Hunt", la guerra popolare e la sua crescita, i prigionieri politici, l'RDF, della lotta dei lavoratori nelle industrie automobilistiche, la lotta delle donne, la lotta nella cultura e gli esempi di organizzazione di massa dirette dal PCI (Maoista). Abbiamo tenuto un incontro anche in un altra città in Austria. Il gruppo di lavoro per il giornale ha pubblicato due numeri durante la campagna e fatto molte di traduzioni. In collaborazione con la unità di diffusione di "Partisan" sono stati tradotti e pubblicati per la prima volta in tedesco "Documenti e risoluzioni del 9° Congresso / Congresso di unità del PCI (Maoista) ". il gruppo di lavoro sulla lotta delle donne ha realizzato alcuni manifesti per una piccola mostra e il gruppo di lavoro sul movimento operaio ci ha informato regolarmente sulle lotte operaie in India. Il gruppo di lavoro sulla lotta culturale ha organizzato una festa di solidarietà. Abbiamo fatto una manifestazione davanti l'ambasciata indiana, che dovrebbe essere ripetuto a chiusura della campagna. Inoltre la AIL ha organizzato la proiezione di un film di Bollywood sulla guerra popolare in India. Durante la campagna abbiamo distribuito 5000 volantini, inviato circa 15 e-mail newsletter e creato una home page per il comitato per sostenere la guerra popolare in India.
Il lavoro dei compagni di RA è stato molto importante soprattutto all'inizio per mettere in moto la campagna, dopo compagni della AIL, della YDG (Nuova Gioventù Democratica) e singoli sono stati sempre più coinvolti nel lavoro. Molto sostegno è stato dato dai membri della RKJV.
Nella campagna è stato molto interessante osservare la reazione della gente per strada. Quasi nessuno sa della guerra popolare e del terrorismo di Stato in India. Questo dipende dagli interessi della classe dominante austriaca complice del terrore contro il popolo in India. I principali media non dicono nulla su questo e fanno credere agli austriaci che non hanno nulla a che fare col popolo indiano. Purtroppo non c'è stati quasi nessun sostegno alla campagna da parte del "arco della sinistra". Ciò è espressione dello sciovinismo ed "eurocentrismo" che vi domina. Proprio per questo fare propaganda a sostegno della guerra popolare e controinformazione sul terrorismo dello Stato indiano e dell'imperialismo è un compito importante. Ed è anche molto importante portare la posizione dell’internazionalismo proletario tra le masse e anche nella "sinistra". La nostra lotta per la liberazione è internazionale, è strettamente collegate alle lotte nei paesi dipendenti. Senza la liberazione dei paesi dipendenti, non ci sarà alcun progresso della rivoluzione nei centri imperialisti.
Abbiamo anche ottenuto alcune vittorie. Ad esempio, la partecipazione è stata sempre maggiore rispetto alle campagne degli ultimi anni. Grazie alla campagna siamo riusciti ad attrarre nuove persone al nostro ambiente politico, ad attivizzare alcune di queste e ci siamo legati più strettamente ai nostri compagni della YDG.
Con le raccolte di firme, i volantini e l’informazione si siamo riusciti a fare un passo in avanti verso un fronte più ampio e composito a sostegno della guerra popolare in India. Molti si sono interessati e hanno mostrato solidarietà, con la loro firma e donazione. È stato un piccolo passo, ma c'è ancora molto lavoro da fare. Per la prossima campagna, è molto importante attivare e organizzare più persone. Quest'anno abbiamo fatto l’errore di pianificare troppe cose per la campagna. C'erano popoli meno compagno a lavorare che a organizzare. La maggior parte dei compagni impegnati sono membri di altre organizzazioni e hanno molto da fare per altre attività politiche. Soprattutto tra i lavoratori in questi mesi abbiamo avuto un sacco di attività. Ma a causa di questo errore che a volte c’è stata confusione e non abbiamo rispettato i tempi, quindi ci scusiamo anche se le nostre relazioni non sono arrivate in tempo.
Dobbiamo analizzare il nostro lavoro nel tempo, ma possiamo già dire qualcosa che abbiamo imparato: dobbiamo formare nuovi compagni che possano fare il lavoro politico e dobbiamo sostenere l'iniziativa di altri più di quanto abbiamo fatto. Questo è necessario per costruire un ampio fronte di solidarietà con la guerra popolare in India e per dare alle masse una prospettiva rivoluzionaria per mobilitarle anche per le lotte in Austria.


Combattere l’imperialismo!
Viva la vittoria della Guerra Popolare!

RA (Austria), Comitato a sostegno della Guerra Popolare in India
Novembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo: intervento di Red Action - Croazia




Dichiarazione di Red Action (Croazia) alla Conferenza Internazionale a sostegno della guerra popolare in India
Amburgo, 24 novembre 2012

Il mondo in cui viviamo è in continuo cambiamenti e dinamica. Un mondo pieno di contraddizioni. Secondo noi la sinistra in generale non riesce a dare spiegazioni valide dei processi in cui siamo coinvolti oggi e ad avere un programma vincente per superare le contraddizioni in cui siamo costretti a vivere. È anche vero, però, che nulla del mondo di oggi può essere spiegato senza comprendere imperialismo.
L'imperialismo è senza dubbio la fonte delle principali contraddizioni. La sua corsa per salvaguardare il margine di profitto forza il capitale imperialista non solo a creare tutti i conflitti e le guerre con sempre maggiore frequenza in questi anni di crisi, ma anche ad essere costantemente in guerra contro la classe operaia e dei popoli del mondo. Possiamo osservare questa guerra costante negli attacchi ai salari e condizioni di vita della classe operaia nei paesi imperialisti, negli attacchi razzisti del sistema contro i migranti e i giovani, nella distruzione della classe operaia industriale e nell’ aggressivo processo di privatizzazione nei paesi dipendenti dell'Europa orientale e in altri paesi europei di "periferia". È oggi della massima importanza ricordare anche a noi stessi quello che avrebbe dovuto avere imparato un secolo fa: che l'imperialismo non è una politica di un paese per interferire negli affari di un altro, esso è una fase del capitalismo i capitali monopolisti non possono esistere senza provocare regolarmente delle guerre tra di loro, ma anche facendo una guerra continua contro i popoli del mondo.
Queste guerre non sono una scelta del capitale, che non può esistere senza queste guerre, né del proletariato, contro cui la guerra è già in corso. La presenza della lotta armata non dipende da quanto "democratico" è uno Stato, ma da quanto forte è la resistenza dei popoli contro il capitale. Solo una forte della resistenza popolare costringe gli Stai ad usare il fascismo, nel senso in cui siamo abituati ad intenderlo: una dittatura aperta delle forze più reazionarie del capitale finanziario; l’opposto della dittatura nascosta che conosciamo come parlamentarismo. Dunque, gli attacchi armati aperti contro il popolo sono una parte inevitabile dei tentativi della dittatura del capitale di mantenere il suo dominio, quando di confronta con un movimento rivoluzionario popolare.
L'India è il nostro più forte fronte di lotta contro la dittatura del capitale. Non è così solo per questo o quello sviluppo storico specifico dell’India, ma anche e soprattutto grazie a un movimento rivoluzionario in grado di comprendere le contraddizioni in cui è costretto ad agire. La campagna genocida scatenata dalla dittatura del capitale contro il popolo dell'India è il risultato della capacità del movimento rivoluzionario di aprire un fronte di resistenza a questa dittatura. In questo senso, la guerra popolare in India è una lezione estremamente importante e attuale per la sinistra che, purtroppo, è incapace di comprenderla.
Questa resistenza alla guerra imperialista genocida contro i popoli dell'India non è meno importante della guerra di Liberazione del Popolo in Vietnam nel secolo scorso. Tuttavia, il livello di sostegno per questa giusta lotta del movimento rivoluzionario indiano da parte della sinistra non è neanche lontanamente al livello del sostegno che fu dato al movimento rivoluzionario vietnamita negli anni Sessanta e Settanta. Gran parte della sinistra, specie nei paesi imperialisti, è ignora del tutto la guerra o è impegnata in ridicole settarie e dogmatiche critiche al grande movimento rivoluzionario indiano o si rifiuta di analizzarne l'importanza al di fuori delle proprie categorie predeterminate. La relativa assenza di sostegno alla guerra popolare in India  è uno dei segni più chiari della debolezza del movimento rivoluzionario mondiale oggi.
L'importanza della guerra Popoli in India non sta solo nelle sue dimensioni enormi e il conseguente livello di genocidio e atrocità perpetrate dell'imperialismo contro il popolo dell'India, sta anche nel suo potenziale. Le contraddizioni nell’India di oggi, che è al tempo stesso un paese dipendente ma anche un esportatore rilevante di Capitale, che ha uno dei più alti tassi di crescita economica del mondo ma dove una gran parte della popolazione vive in condizioni pre-moderne, che è una potenza nucleare ma non riesce a controllare il proprio territorio; rendono oggi l'India in un potenziale "anello debole dell'imperialismo". La vittoria delle forze rivoluzionarie cambierebbe irreversibilmente tutto il mondo.
Perciò, il sostegno alla guerra popolare in India non è l’ avventurismo di una sinistra occidentale romantica che guarda ad altri paesi perché è incapace di lottare nel proprio paese, non è solo una espressione formale di solidarietà internazionale, si tratta di un obbligo per chiunque riesca a comprendere le contraddizioni del mondo in cui viviamo, e sia disposta a sfidare realmente la dittatura imperialista del capital.

Saluto rosso alle nostre truppe in India!
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Red Action, Croazia  

domenica 9 dicembre 2012

Conferenza Internazionale di Amburgo:intervento del Partito Comunista delle Filippine


Messaggio di solidarietà alla Conferenza Internazionale a Sostegn o della Guerra popolare in India

Cari compagni,
Il Partito Comunista delle Filippine e il popolo filippino esprimono i loro saluti rivoluzionari ai partecipanti della Conferenza Internazionale a sostegno della guerra popolare in India. Ci congratuliamo con il Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India (CSGP India) per l'organizzazione di questa Conferenza in Germania. Ci incoraggia la presenza di tante organizzazioni militanti e rivoluzionarie, e i messaggi di solidarietà da tanti altri gruppi rivoluzionari che non sono stati in grado di partecipare.
L'India è un paese dotato di ricche risorse naturali, ma è un inferno sulla terra per il popolo indiano, specie per gli operai, i contadini, i dalit e gli adivasi, che insieme costituiscono più del 90 per cento della popolazione. La ricchezza delle famiglie più ricche è pari a circa un terzo del PIL del paese, mentre circa l'80% della popolazione deve sopravvivere con meno di 50 centesimi di euro al giorno. Quasi due milioni di bambini muoiono di fame e malnutrizione ogni anno.
Acclamata come la più grande democrazia del mondo, le classi dominanti dell’ India mantengono l’ oppressivo sistema delle caste. La stragrande maggioranza della popolazione subisce l’estremo sfruttamento, povertà, abbandono e la totale mancanza di potere politico. Le popolazioni minoritarie sono regolarmente bersaglio di discriminazione e oppressione nazionale. Milioni di famiglie sono espropriate con la forza della terra dove vivono e si guadagnano da vivere. Nel frattempo, le classi dominanti locali e i monopoli capitalisti stranieri saccheggiano le risorse naturali del paese e traggono enormi profitti da lavoratori che ricevono salari da schiavi.
Ma il popolo indiano sta combattendo, sta conducendo una nuova rivoluzione democratica. Sotto la direzione del Partito Comunista dell'India (Maoista), la guerra popolare in corso sta costruendo migliaia di organizzazioni popolari e di Comitati popolare rivoluzionaria nelle campagne. Nelle città, le organizzazioni di massa guidate dal PCI (Maoista) lanciano vaste campagne di azioni e di protesta di massa, scuotendo dalle fondamenta il potere statale reazionario.
Il popolo filippino guidato dal Partito Comunista delle Filippine ribadisce il suo più caloroso sostegno al popolo indiano guidato dal Partito Comunista dell'India (Maoista), nella loro continua lotta per la liberazione nazionale e sociale. Ci uniamo al resto del mondo nel salutare le vittorie della guerra popolare in India, e attendiamo con ansia la vittoria totale della nuova rivoluzione democratica e un futuro socialista per l’India e il resto dell'Asia meridionale.


Partito Comunista delle Filippine

Conferenza Internazionale di Amburgo:intervento di Indiasolidaritet – Norvegia


Cari compagni, fratelli e sorelle,
Jan Myrdal, famoso intellettuale progressista svedese e amico dei maoisti indiani, ha detto in un suo discorso importante che la lotta del popolo indiano è la lotta del popolo svedese. Questa verità deve essere fondamentale per il nostro movimento a sostegno della guerra di popoli in India.
Il nostro movimento è un movimento di solidarietà, non carità. La contraddizione di base tra solidarietà e carità è la questione dell’unità. Nella solidarietà, si dà la mano a un compagno,a qualcuno cui si è uniti. Si percorre insieme una strada, con gli stessi obiettivi.
Dobbiamo combattere tutte le tendenze a trasformare la solidarietà in carità. Dobbiamo combattere tutti i tentativi estremisti di dividere i popoli del mondo e trattare un lavoratore occidentale come nemico del popolo indiano. Piuttosto dobbiamo trasmettere l'idea di una causa comune, un nemico comune dei popoli del mondo.
I compagni indiani fanno grandi sacrifici. La Guerra popolare ci mostra il vero significato di mettere il collettivo prima dell'individuo. Essi non solo antepongono a sé stessi gli adivasi, le cast inferiori, i contadini e proletari dell’India prima di loro stessi. Essi antepongono la fiducia dell'umanità, e il futuro dei popoli dei lavoratori di tutto il mondo, alla loro stessa vita.
La nostra lotta deve mobilitare a sostegno di questi sacrifici in modo che sia un aiuto sia per la guerra popolare, sia per le lotte dei popoli in tutti i paesi.
La solidarietà con la guerra dei popoli deve essere pratica e politica.
Occorre tanto aiutare i compagni indiani in modo concreto, quanto aggregare sostegno politico. Vogliamo essere di aiuto ai fratelli e alle sorelle che hanno messo in gioco le loro vite. Vogliamo propagare il loro esempio e la loro ideologia nel nostro popolo. La guerra popolare deve essere un faro per un movimento rivoluzionario più forte, più militante e più attivo anche qui in Europa.
Vogliamo ringraziare gli organizzatori di questa conferenza per averci riunito nella solidarietà. Siamo loro grati e ci auguriamo che essa rafforzi la solidarietà con il popolo indiano, e le sue organizzazioni di lotta.

India Solidarity Norvegia saluta la conferenza ed i suoi partecipanti.
Salutiamo i compagni indiani e la loro lotta.


Vittoria per la guerra popolare!


Lal salam!

Conferenza Internazionale di Amburgo:intervento del Movimento Ottobre – Svezia

Compagni,
Come Movimento Ottobre siamo lieti di essere rappresentati qui oggi, vi portiamo dalla Svezia il saluto rivoluzionario dei nostri compagni, il nostro pieno sostegno al movimento naxalita, alla guerra popolare in India e la nostra speranza nel ripristino della dignità del movimento comunista mondiale in generale. La lotta di classe e la battaglia contro l'imperialismo sono due fronti della stessa guerra. La guerra contro ogni oppressione di classe.
Il movimento ottobre è nato in seguito al tradimento revisionista del cosiddetto partito comunista e della sua federazione giovanile. Scopo del nostro movimento è farci carico e intensificare la lotta di classe in Svezia, in legame con la lotta per la rivoluzione mondiale. In questo sforzo, uno dei nostri maggiori armi e ispirazione è la guerra popoli in India, che mostra al proletariato svedese che la rivoluzione comunista non solo è necessaria, ma possibile.
Quindi vorremmo ringraziare tutti voi per questa grande iniziativa e per aver reso questo giornata una realtà.

Viva la guerra popolare !

Viva il comunismo!