domenica 17 febbraio 2013

I MAOISTI LAVORANO PER RIVITALIZZARE IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO AL CONFINE TRA L'ANDHRA PRADESH E L'ODISHA



Dal The Times of tndia del 10/02/13

VISAKHAPATAM: il Partito Comunista dell’India (maoista), l’organizzazione naxalita illegale, sta lavorando tranquillamente su una strategia per riconquistare il terreno perduto e resuscitare il movimento nei distretti di Visakhapatnam e East Godavari. Capi maoisti di alto livello hanno imparato a sfarinare seriamente piani per riprendere il controllo sull’ AOB (Confine tra Andhra Pradesh e Odisha) che serve come un ponte per lo spostamento dei maoisti tra il Chattisgarh e l’Odisha e l’Andhra Pradesh settentrionale.
Una volta un luogo sicuro per i maoisti, AOB è diventato un terreno ostile negli scorsi tre anni a causa della forte collaborazione delle forze di sicurezza che ha portato alla vulnerabilità e chiusura dei loro nascondigli, magazzini di armi e centri medici.
Con centinaia di rese e arresti di quadri, molti della milizia (la base dell’organizzazione illegale), ha posto un pericolo alla loro sopravvivenza, i capi maoisti stanno provando a rivitalizzare le vecchie squadre per fronteggiare la crescente azione della polizia nella regione.
Fonti hanno detto, che  inizialmente pianificano di resuscitare le vecchie squadre con 5 o 6 membri e rinforzarle gradualmente con quadri di altre parti dell’AOB per mostrare la loro presenza in ogni angolo dell’East Division e rispondere alle assunzioni del governo che il movimento sta scomparendo.
“Invece di trasportare grosse armi, le squadre saranno equipaggiate con piccole armi e proveranno a distrarre l’attenzione delle forze di sicurezza con piccoli diversivi per aiutare il movimento dei ribelli senza problemi,” ha detto una fonte dell’Agenzia dell’area.
Queste squadre resuscitate inizieranno anche “una campagna di guerra” contro le forze di sicurezza e le loro “atrocità” contro i tribali. I maoisti stanno anche pianificando di resuscitare i comitati locali di bauxite dando cariche di comandanti alla milizia attiva di educare i tribali e infiammare agitazioni contro le proposte di miniere di bauxite e per i diritti dei tribali sulle piantagioni di caffè, che sono sotto il controllo della Corporazione di Stato per lo Sviluppo della Foresta.
Secondo fonti attendibili, anche se non sono stati visibili nel distretto di Visakhapatnam negli scorsi sei mesi, i Rossi hanno già incominciato a mandare messaggi ai membri attivi dei Comitati Popolari Rivoluzionari (RPC) nei villaggi, della milizia e ai simpatizzanti nell’area per unirsi ai loro ranghi e file e sono stati condotti tranquillamente incontri in diversi villaggi nelle scorse tre settimane.
Hanno anche tenuto un incontro a Rachakota nell’agenzia di Visakha circa cinque giorni fa per utilizzare la loro milizia per raccogliere informazioni circa la presente condizioni nella zona tribale.
Nei primi anni 80, i maoisti, allora il Gruppo Guerra Popolare (PWG), era entrato nei distretti di East Godavari e Visakhapatnam con piccole squadre di cinque membri guidate dall’attuale capo della Commissione Militare Centrale Namballa Kesava Rao alias Ganganna alias Basava Raju e andarono a costruire forti squadre quali Yallavaram, Tandava, Nagulakonda, Sabari, Maredmilli, e Gurtedu, prima che i comitati di area vennero stabiliti all’inizio del 2000.
Ma, dopo il 2005, queste squadre scomparirono a causa della forte azione delle forze di sicurezza, mancanza di corretto reclutamento tra le classi istruite e un cambio di mentalità delle giovani generazioni.
Tuttavia, le autorità di polizia hanno detto che hanno sentito circa lo spostamento, niente di concreto è successo finora. “ Non abbiamo informazione circa la rivitalizzazione delle squadre. Hanno perso terreno drasticamente a Visakhapatnam e stanno operando solo in un comitato di area a Korukonda. Con l’arresto e la resa di centinaia di membri della milizia, hanno quasi perso terreno a Galikonda. La gente adesso sta venendo nelle stazioni di polizia senza paura. Anche se loro provano a rivitalizzare le vecchie squadre, non avranno i risultati aspettati perché c’è una carenza di quadri e capi,” ha detto un ispettore di polizia rurale ed esperto di anti-insurrezione di Visakha, G Srinivas.
Poliziotti hanno intensificato ultimamente gli sforzi per penetrare nelle roccaforti maoiste e stabilire il loro circuito di intelligence nei suoi interni come in Gunukurai, Budaralla, Gorrelametta, Annavaram and Kannavaram e hanno anche intrapreso un 'Sadhbavana Yatra' per raggiungere la gente nell’interno e indurre le famiglie dei quadri in clandestinità di cedere le armi anche se il governo da premi in denaro per i quadri clandestini.

sabato 16 febbraio 2013

LA GUERRA POPOLARE IN INDIA SI SVILUPPA IN NUOVE AREE, LO STATO INDIANO CERCA DI FERMARLA CON TUTTI I MEZZI

Poliziotto ucciso durante un incontro con i maoisti
Giridih Jharkhand, 5 Febbraio 2013

Un poliziotto è stato ucciso in un incontro con i maoisti vicino il villaggio di Matrukha del distretto, ha detto oggi la polizia.
Il militare del distretto è morto dopo aver ricevuto ferite d'arma da fuoco durante un incontro con i ribelli la scorsa notte, ha detto il soprintendente di polizia A V Homkar.
Un maoista è stato arrestato dopo la battaglia, ha detto.
I maoisti hanno attaccato la squadra di polizia la scorsa notte quando arrivava nel villaggio in cerca di un estremista implicato nell'attacco al convoglio carcerario nel quale alcuni maoisti sono stati liberati il nove novembre dello scorso anno, ha detto.

Ricerca di sospetti maoisti nelle foreste del Kerala.
Kannur 13 Febbraio.

Ricerche sono state condotte nella foresta di Pulingom al confine tra Kerala e Karnataka nel distretto, dalla polizia del Kerala in risposta a notizie della presenza di maoisti nell'area.
Le ricerche, condotte ieri, erano basate da notizie della popolazione locale a Pulingom e Magandi  di aver visto un gruppo di persone al confine, sospettate di essere maoisti, ha detto la polizia.
C'erano notizie circa quattro mesi fa sulla presenza di maoisti al confine tra Kerala e Karnataka dopo che alcuni scolari avevano visto persone sospette nell'area, ha detto la polizia.
la polizia sta rimanendo vigile sulle aree del confine in seguito alle notizie.

Robot droni per aggiungere altri mezzi nelle operazioni contro i maoisti
India: lo stato cerca disperatamente droni spia e robot che leggono la mente per annientare la ribellione popolare.

Kharagpur: Dopo i missili droni dell'esercito statunitense, robot droni andranno in aiuto delle forze di sicurezza indiane nelle operazioni anti-insurrezionali. i robot sono stati sviluppati nell'istituto di ricerca Karol Bagh di Delhi, che ha già sviluppato un altro robot di sorveglianza terrestre e un robot do rilevamento mentale che può leggere la mente umana.
Una volta pronto, il robot drone può essere usato come un effettivo strumento di sorveglianza dalle forze armate e di sicurezza impegnate nelle operazioni anti-maoiste.
il robot può spiare su una zona di battaglia mentre vola su di essa. Posizioni nemiche, campi e anche soldati o ribelli nascosti dietro cespugli nel raggio di 50 Km possono essere catturati dal suo obiettivo che ha anche una visione notturna. "Le informazioni mandate dal robot possono aiutare le forze di sicurezza a pianificare le loro operazioni con maggiore precisione," ha detto Diwakar Vaish, capo del centro di ricerca e robotica con sede a Delhi A- Set Institute of Training and Research, che sta lavorando sul progetto.
il lavoro sullo sviluppo del robot è ad uno stadio avanzato all' A-Set Institute. A parte il drone, Vaish dall'istituto attivo da 20 anni ha mostrato molti altri robot nella tre giorni KSHIT, festa che è incominciata a IIT-Kharagpur venerdì.
Tra questi ci sono robot ragno, un altro robot di sorveglianza sviluppato dalla A-Set, che ha sviluppato la robotica tre anni fa.
il robot ragno assomiglia a un ragno e può operare in terreni inospitali come colline, foreste e praterie e può collezionare informazioni entro un raggio di due km intorno. "A differenza del robot drone che volerà, il robot ragno si muove sulla superficie," ha detto Vaish.
Il robot ragno è molto utile per le forze di sicurezza operanti nelle zone maoiste, ha aggiunto lo scienziato. il robot si muove come un ragno mentre spia i territori ostili. il costo di questo robot è 100.000 rupie indiane (1.380€ n.d.r.). Vaish ha anche detto che sono iniziate trattative tra l'A-set e i ministeri degli interni e della difesa per il trasferimento della tecnologia.
Oltre questi robot di sorveglianza, A-Set ha anche sviluppato quello che chiama un robot che leggono la mente, ha detto Vaish. Questo robot può leggere certe sfaccettature della mente umana come i nervi sensoriali di una persona. Ha anche mostrato robot umanoidi sviluppati dall'istituto.







mercoledì 13 febbraio 2013

SQUADRE D'AZIONE RAPIDA PER AFFRONTARE I MAOISTI

DAL THE TIMES OF INDIA DEL 09 FEBBRAIO


Due piccole squadre d'azione rapida (SAT) sono state costituite venerdì nel distretto per contenere le attività naxalite nel distretto, su consiglio del consigliere del governatore Vijav Kumar, ha detto l'ispettore di polizia Manoj Kaushik. Queste squadre saranno sviluppate sulla linea dei Grey Hounds del governo dell'Andra Pradesh per combattere la minaccia rossa e minimizzare la dipendenza dalla Forza Centrale di Riserva di Polizia (CRPF) e altre forza paramilitari.
L'ispettore ha detto che la squadra dovrebbe essere selezionata sulle basi delle attitudini e allenamento previsto nella guerra nella giungla e capacità di fuoco in modo che possano affrontare operazioni autonomamente, operazioni continue e possano inseguire i naxaliti continuamente. 
La loro area di operazione sarà nelle aree di foresta profonda, i nascondigli dei ribelli. "abbiamo fornito alcuni privilegi ai membri SAT in termini di componenti e sollievo addizionali in modo che possano avere strutture abitative su basi prioritarie nelle linea di polizia. inoltre, gli saranno date addestramento e capacità per maneggiare le armi più sofisticate e all'avanguardia durante  l'operazione nella foresta densa sulle basi dei loro campi d'interesse".
il SAT sarà equipaggiato con munizioni ed equipaggiamento di sicurezza, ha detto Kaushik . 
"Saranno anche addestrati in una maniera in cui possano essere pronti per le operazioni in 15 minuti" ha aggiunto. 
Le squadre saranno usate o schierate solo per il compito specifico di combattere i naxaliti. Saranno spostate solo quando l'ultimo allenamento sullo sviluppo delle capacità sarà raggiunto.

martedì 12 febbraio 2013

LA BORGHESIA GENOCIDA INDIANA STRILLA CONTRO LA GUERRA POPOLARE

Dal giornale borghese "The times of india" del 06/02/13 che titola: "I maoisti promettono di continuare a mettere bombe nei corpi dei morti". Per capire all'episodio a cui si riferisce l'articolo rimandiamo al precedente post su questo blog: http://guerrapopolare-india.blogspot.it/2013/01/una-donna-guidava-lattacco-maoista-i.html .
Non aggiungiamo nessun commento all'impostazione di questo articolo limitandoci a segnare in grassetto le dichiarazioni abbastanza chiare ed esplicative di un portavoce maoista contenute in un comunicato riportato dal presente articolo che di per sè smascherano l'ipocrisia di media e governo che spesso strillano strumentalmente.


New Delhi: In quello che potrebbe diventare una grande preoccupazione per il ministro degli interni e le forze di sicurezza che si confrontano con i Naxaliti (termine utilizzato in India per i maoisti n.d.r.), i maoisti hanno dichiarato che continueranno con la tattica di impiantare bombe nei corpi del personale di sicurezza uccisi come hanno fatto recentemente a Latehar in Jharkhand. In una dichiarazione scritta datata 16 Gennaio a nome della Commissione Speciale Militare Area Bihar-Jharkhand-North Chhattisgarh dell'Esercito Guerrigliero di Liberazione Popolare, il portavoce del Partito Comunista dell'India (Maoista) Toofan ha detto che fin quando gli attacchi delle forze di sicurezza contro i maoisti non seguiranno nessuna "regola di guerra", anche loro andranno oltre le regole.
Mentre i "media e il governo hanno etichettato "inumano" la strategia di impiantare bombe dentro i corpi morti del personale di sicurezza", non hanno visto il modo "inumano" in cui le forze di stato uccidono e attaccano i maoisti, ha detto il portavoce.
il comunicato parlava anche circa il trattamento "inumano" nel quale i maoisti morti erano trattati dalle forze di sicurezza durante gli incontri (scontri a fuoco n.d.r.) e ha dichiarato che spesso, neanche venivano informate le famiglie del defunto e ritornati i corpi ad esse.
Sul fatto di impiantare bombe nel corpo di un paramilitare, il comunicato del Partito Comunista dell'India (Maoista) dice, "Non abbiamo problemi ad ammettere che i combattenti dell'Esercito Guerrigliero di Liberazione Popolare hanno messo una bomba a tempo nel suo addome. I Combattenti dell'EGLP, in ogni caso, non hanno mai torturato un paramilitare che è sopravvissuto. Infatti, abbiamo trattato i paramilitari arrestati come prigionieri di guerra rilasciandoli anche. Se mettere una bomba in un corpo morto è irrispettoso del morto, sarebbe anche un crimine quello commesso dai medici che conducono l'autopsia. La verità è che il solo scopo di impiantare una bomba nell'addome del paramilitare (a Latehar) era di causare il massimo danno alle ostili forze centrali. " Per Opporci alle atrocità delle forze centrali in Chhattisgarh, jharkhand e Bengala, continueremo a farlo (impiantare bombe nei corpi morti.)".
Il comunicato aggiunge, " l'EGPL vuole rendere chiaro che le bombe impiantate nel corpo del paramilitare era una bomba a tempo a circuito molto semplice che è stata impiantata in una maniera tale che sarebbe dovuta esplodere al momento o quando il corpo morto è stato portato via. I dottori non erano il nostro obiettivo come e stato detto di essere. Era un circuito ordinario che si è disinnescato perchè vi è penetrata dell'acqua".








domenica 10 febbraio 2013

I maoisti ritornano nel Jangalmahal

La stampa borghese indiana esprime preoccupazione per il ritorno dei maoisti a Lalgarh, e tentano naturalmente con le affermazioni dei dirigenti dei partiti al potere e dei militari di sminuirne la portata.
Qui sotto uno degli articoli apparsi sulla stampa online borghese indiana. 



Lalgarh: i maoisti si stanno raggruppando verso la zona di Jangalmahal del Bengala Occidentale, dove la pace ha prevalso per più di un anno dopo che il loro leader Kishenji è stato ucciso e diversi alti funzionari del partito sono stati arrestati, secondo i Servizi di Intelligence dello Stato.

Jangalmahal, che comprende i tre distretti di West Midnapore, Bankura e Purulia, dove assassini e scontri tra maoisti e le forze di sicurezza erano quasi all'ordine del giorno dal 2008, ha visto una relativa pace a partire dalla metà del 2011. Ma gli ultimi rapporti dell’Intelligence dicono che gli estremisti in piccoli gruppi stanno cercando di riorganizzarsi nella zona e ricostruire il loro movimento da zero. “Abbiamo notizie particolari che i maoisti stanno cercando di riorganizzarsi nella regione. Le squadre dei leader maoisti, Bikash nel settore di Lalgarh (Midnapore Occidentale), nelle colline Ranjit di Ayodhya (Purulia), Madan Mahato in Jambani, Akash e Jayanto stanno cercando di riorganizzarsi e reclutare nuove persone,” ha detto SIB ADG, Banibrata Basu. Un motivo per cui i maoisti sono pronti a tornare in zona è la topografia della zona che con le sue foreste e terreni collinari fanno da sfondo ideale per la loro attività clandestina. Un altro fattore a loro favore è la fonte immediata di quadri tra i popoli tribali, sfruttati da lungo tempo, di tutta la regione, che è poco sviluppato in termini di disponibilità di posti di lavoro e delle infrastrutture. Anche il terreno è adatto ai loro metodi di guerriglia quando attaccano le forze di sicurezza e di polizia.

L'area, che ha registrato 350 omicidi nel 2010-11, non ne ha visto nessuno nel 2012. Secondo le fonti, Tara, la moglie del comandanti maoista Bikash, la moglie di Madan, Jaba e Jayanto sono impegnati nel far rivivere il movimento e ricostruire la base di sostegno tra i tribali. L’ispettore generale di polizia del settore occidentale Gangeshwar Singh, ha detto che le forze di sicurezza sono ben preparate per combattere ogni rinascita della rivolta maoista nella zona.

"Bikash, Akash, Madan, Ranjit si stanno muovendo con piccole squadre nella zona di Junglemahal. Stanno cercando di riorganizzarsi e stabilire un contatto con la gente del luogo," ha detto Singh in una agenzia di stampa. In reazione a questo sviluppo, l’ideologo maoista Vervara Rao ha detto: "E' il processo naturale di un movimento armato. Una volta che ti ritiri il raggruppamento e la ritirata sono parte del movimento di guerriglia. Se lo sviluppo promesso non avviene nel Jangalmahal, la gente della zona di nuovo si solleverà nella rivolta."

Sin dagli anni Novanta, il movimento maoista nel Bengala, che è la discendenza ideologica della rivoluzione di Naxalbari degli anni '60 e primi anni '70, aveva una base flebile nel Jangalmahal e una presenza ideologica solo tra una parte di studenti e intellettuali di Calcutta. Ha preso slancio nel 2007, durante la protesta contro l’acquisizione della terra a Nandigram che alla fine ha visto il regime del Fronte di Sinistra estromesso nelle elezioni per l’Assemblea del 2011. L'attacco mortale al convoglio dell'ex primo ministro Buddhadeb Bhattacharya presso Salboni nel distretto di West Midnapore, nei pressi di Lalgarh, nel novembre 2008, dai maoisti ha dato luogo a un movimento spontaneo tribale conosciuto come il movimento di Lalgarh.

Il movimento si è diffuso rapidamente nei distretti adiacenti di Purulia e Bankura sotto la bandiera del Comitato popolare contro le atrocità della polizia (PCAPA), un’organizzazione sostenuta dai maoisti guidata da Chattradhar Mahato, che è attualmente in carcere. Ma le redini del movimento rapidamente hanno cambiato mani e all'inizio del 2009, i maoisti, che hanno sempre tenuto conto della rabbia delle masse contro l'oppressione dello Stato e il sottosviluppo, hanno dirottato l'intero movimento. I maoisti con le loro tattiche di guerriglia e una crescente base di massa hanno rapidamente trasformato varie parti del Jangalmahal in zone liberate, azione cui ha fatto seguito l’uccisione dilagante di quadri del CPI (M)[Marxista, partito di governo], e personale di sicurezza della zona.

Il leader del CPI (ML) ed ex naxalita Rana Santosh ha detto: "L'intero movimento maoista non aveva alcuna linea di classe. L'uccisione indiscriminata di tribali poveri con l'unico scopo di rimuovere il CPI (M) da Jangalmahal ha dimostrato di essere la loro nemesi. Il movimento tribale era un movimento popolare distrutto dai maoisti." Il governo Mamata Banerjee dopo aver assunto il potere nel 2011, ha annunciato un pacchetto di riabilitazione per i maoisti e proposto colloqui di pace, ma i colloqui sono falliti, ciò che ha dato il via ad un altro giro di assassinii nella regione.

Questa volta i quadri del Trinamool [partito di governo dello Stato del West Bengal] erano alla fine. Gli interlocutori, tuttavia, hanno accusato il governo per il fallimento dei colloqui. L'attivista per i diritti umani Sujato Bhadra, che era l'interlocutore principale, accusava: "Il governo non ha mai fatto sul serio sui colloqui di pace. Da un lato proponevano colloqui e dall'altro erano impegnati a propagandare la resa dei maoisti." I maoisti, che stavano rapidamente perdendo terreno, hanno ricevuto un duro colpo quando Kishenji è stato ucciso in uno scontro con le forze di sicurezza nel novembre 2011.

L'assassinio è stato seguito da arresti e rese di diversi leader maoisti come Suchitra Mahato, Jagori Baske, Abhishek, S. Ramakrishna e Bikram, che ha rotto la spina dorsale di tutto il movimento. Nel solo 2012 più del 50 maoisti sono stati arrestati o si erano arresi. Il pacchetto di sviluppo di Banerjee per Jangalmahal, che comprendeva l'assunzione di giovani locali nelle forze di polizia e la fornitura di riso sovvenzionato, ha dato una battuta d'arresto al movimento maoista. Tuttavia, l'ex Naxailta, Ajijul Haque, è ottimista circa la rinascita del movimento popolare nella zona se lo sviluppo, promesso da Banerjee, non sarà attuato.

"Si raggrupperanno lì e il movimento popolare è destinato a crescere se lo sviluppo promesso non avviene nella zona, ha detto Haque ad una agenzia di stampa. Il leader del CPI (M) Mohammed Salim ritiene che la battaglia maoista è lunga ed estenuante, "non scemerà così presto. Il leader del TMC Suvendu Adhikary è di opinione diversa, sostenendo che il movimento non potrà mai rivivere nel Jangalmahal dato che il problema principale del sottosviluppo della zona è stato affrontato.

mercoledì 6 febbraio 2013

GALIZIA- INIZIATIVA DI INFORMAZIONE SULLA GUERRA POPOLARE IN INDIA

Lo scorso 24 gennaio si è tenuta una conferenza-convegno sulla rivoluzione popolare in India, nella biblioteca Home Entertainment. Un  membro del Comitato per il supporto alla guerra popolare in India-Galizia, ha fatto un discorso in cui ha informato il pubblico, una ventina di persone sulla Conferenza internazionale di Amburgo e la realtà rivoluzionaria in India, sottolineando la necessità di fare un'azione informativa contro il silenzio dei mass media della borghesia su questa storica lunga guerra popolare che ha avuto inizio nel villaggio Naxalbari negli anni '60. Un colloquio vivace ha chiuso questo nuovo atto di propaganda internazionalista.

lunedì 4 febbraio 2013

NON POSSIAMO TOLLERARE GLI INFORMATORI DELLA POLIZIA, DICE UN COMANDANTE MAOISTA


Jamui: I maoisti hanno smentito le affermazioni che avevano chiesto un riscatto in cambio di 7 lavoratori che erano stati rapiti da un sito di costruzione di un ponte in Bihar il 26 Gennaio.
Hanno detto che si stavano opponendo alla costruzione del ponte sul fiume Badaldih e pertanto, hanno portato via 7 uomini che erano impegnati nel lavoro. "Possiamo rilasciare gli uomini rapiti quando il lavoro di costruzione è stato fermato", un comandante maoista ha detto a Dainik Bhaskar.
Ha detto che tutti quelli che erano tenuti in ostaggio sono salvi fin quando la polizia prenderà qualsiasi iniziativi contro i ribelli armati.
Accusando la polizia di colpire innocenti nel nome dei maoisti, ha detto, "poveri abitanti di villaggio sono stati tenuti dietro le sbarre su false accuse. La polizia deve fermare ciò". Quando gli è stato chiesto se il ponte non dovrebbe essere costruito, ha detto che non hanno nessun problema con questa costruzione ma alcune persone locali influenti hanno fatto centinaia di migliaia di rupie dall'imprenditore del ponte nel nome dei Maoisti. " Avevamo dato chiare istruzioni che fin quando i colpevoli non saranno identificati e arrestati, il lavoro di costruzione non incomincerà. Ma queste istruzioni sono state ignorate e ci hanno costretto a rapire i lavoratori,"ha detto.
Koda ha detto che loro non colpiscono mai la povera gente. "La povera gente e i lavoratori sono nostri fratelli. ma non possiamo tollerare gli informatori della polizia," ha detto.
I lavoratori hanno anche confermato che sono salvi e che i maoisti si stanno prendendo cura di loro.
i Maoisti hanno portato via 7 lavoratori dal villaggio di Badaldih nel distretto di Jamui del Bihar nella notte del 26 Gennaio. Avevano ripetutamente richiesto un'estorsione di 150.000.000 rupie. Il rifiuto di pagarli si è tradotto nel rapimento dei lavoratori.






domenica 3 febbraio 2013

LE DONNE MAOISTE PROMETTONO SICUREZZA ALLE RAGAZZE TRIBALI


Libera traduzione dal The Times of India del 2 Febbraio:

Ranchi: “ le ragazze tribali che vanno nelle città in cerca di lavoro vengono stuprate al ritorno e/o tornano a casa in cinta, o con bambini e malattie,” si legge in un poster dell’ala delle donne del Partito Comunista dell’India (maoista), Nari Mukti Sangh (NMS) un’organizzazione di fronte dei ribelli. 
Alcune ragazze tribali non sono fortunate abbastanza di ritornare a casa, invece i loro corpi arrivano ai loro villaggi, si legge in un altro poster.

I poster, recuperati da Pitambar Mahato, ovvero Pritam ovvero Lambu, un aiutante del comandante di sub-zona del PCI(M), Kundan Pahan, ha detto: “NMS si impegnerà di garantire la sicurezza delle donne durante le celebrazioni del Giorno Internazionale delle Donne l’otto Marzo.” Mahato è stato arrestato dalla polizia del distretto Mercoledì.
I programmi speciali delle donne del NMS continueranno fino al 31 Marzo in tutto lo stato. “ Se supporterai il nostro movimento e avrà successo, il risultato sarà l’emancipazione delle donne”, recita un altro poster.
Cifre ufficiali suggeriscono che il crimine contro le donne continua a crescere incontrollato in Jharkhand. Secondo il Centro Nazionale di Ricerca del Crimine, il crimine contro le donne è cresciuto da 2490 casi nel 2002 a 3132 casi nel 2011 nello stato. 
NMS ha rivendicato che il governo non è stato capace di fare niente per controllare i crimini contro le donne. I poster, che hanno anche dettagli delle atrocità sulle donne tribali nelle mani del CRPF (Forza di Polizia di Riserva Centrale, il principale corpo paramilitare utilizzato nell’operazione militare contro-rivoluzionaria Green Hunt n.d.r.) e la polizia di distretto in Chhatisgrah, sono stati ampiamente diffusi.
“ Nonostante il Mahila Mukti Andolan (l’agitazione per liberare le donne) è intensificato, le donne continueranno ad essere sotto attacco,” dicono i poster. 
Ha esortato le donne tribali, lavoratori, organizzazioni delle donne, tra gli altri di supportare la loro causa.
Invece di lavorare per assicurare la sicurezza delle donne, la polizia sta lavorando per arrestare i nostri membri, sembravano suggerire i poster.

 Le compagne Shila, Namita, Akansha, Parshila, Shweta e molte altre sono state arrestate sotto falsa accusa. Il Sopraintendente di polizia di Ranchi Saket Kumar Singh ha detto che il NMS celebra il Giorno Internazionale delle Donne ogni anno. “ Fanno sempre questo tipo di dichiarazioni per fare il lavaggio del cervello agli abitanti dei villaggi innocenti”, ha aggiunto.

Comunicato del comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in india


Si è tenuta  in italia il 19 gennaio la riunione del comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India per fare un bilancio della grande riuscita della Conferenza Internazionale di sostegno fatta ad Amburgo il 24 novembre scorso.
Alla riunione hanno partecipato e dato il sostegno in diverse forme tutte le forze che fanno parte del Comitato a cui si sono aggiunte altre realtà importanti dalla Spagna e dal Brasile.
La riunione dopo esposizione, dibattito e interventi, ha preso diverse decisioni in tutti i campi che saranno contenute e proposte alla discussione internazionale, nel resoconto in preparazione che sarà inviato direttamente a tutte le forze partecipanti e interessate. Le prime di esse sono:
1) Uscita entro questo mese dell'opuscolo con gli interventi alla Conferenza in inglese, italiano e spagnolo e nel prossimo mese in francese, spagnolo; in altre lingue (turco, hindi, arabo ecc.) questo è a cura delle forze che vogliano assolvere a questo compito.
2) Partecipazione del Comitato nei diversi paesi alle iniziative internazionali per 8 marzo e 1 maggio.
3) Promozione di una nuova combattiva giornata internazionale di lotta in primavera da tenersi in forma coordinata con il Comitato, nel maggior numero di paesi del mondo, la cui data sarà concordata dopo la conclusione della consultazione con tutte le forze della Conferenza internazionale.
La riunione fa appello a tutte le forze e tutti i compagni di unirsi sempre di  più nelle file e nei ranghi del comitato internazionale sulle parole d'ordini e con lo spirito della grande Conferenza di Amburgo

comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India
gennaio 2013
csgpindia@gmail.com