martedì 24 settembre 2013

Lo Stato indiano può importare armi per le forze di polizia direttamente contro la guerra popolare

Lo Stato del Karnataka può importare armi per le forze di polizia direttamente
Il Ministro degli Interni è andato a Nuova Delhi per chiedere l'autorizzazione del Centro

Il Ministro degli Interni K.J. George, martedì scorso, ha detto che il governo del suo Stato potrebbe chiedere il permesso al governo centrale di importare direttamente armi per il suo programma di modernizzazione dell'armamento della polizia se dovesse continuare il ritardo da parte del Ministero degli Interni dell'Unione su questo tema. Parlando ai giornalisti qui, Mr. George ha detto che avrebbe visitato Nuova Delhi la prossima settimana per discutere, tra le altre cose, il programma di modernizzazione dell'armamento. Egli ha detto che il governo ha fondi sufficienti, forniti dal Governo dell'Unione, per procurarsi le armi. Per quanto riguarda le vecchie armi, il governo sta valutando la possibilità di un aggiornamento delle stesse invece di eliminarle.

Ha detto poi, che un team di esperti si recherà in visita allo Stato ben presto per guidare il dipartimento. Durante la visita, il signor George discuterà del rafforzamento della sicurezza delle coste e inviterà il Ministro degli Interni dell'Unione, Mullapally Ramachandran, per l'inaugurazione di tre stazioni di polizia costiere nel distretto di Udupi.

Mr. George ha detto che il governo avrebbe continuato a fare pressioni sul Centro, affinché il Karnataka, venisse dichiarato uno Stato colpito dai Naxaliti. "Non si tratta di dimostrare che lo Stato è infestato dai Naxaliti, ma solo di riprendere il lavoro di sviluppo nei quattro distretti colpiti e infondere lo sviluppo economico" ha detto. Inoltre, aggiunge che il governo è aperto ai colloqui con i Naxaliti ma allo stesso tempo non ha fermato le operazioni anti-Naxaliti. La situazione è completamente sotto controllo, ha detto, e ha aggiunto che il governo ha stanziato 90 milioni di Rupie [ca. 1 milione di euro] per aggiornare 13 accampamenti della Forza Anti-Naxalita.

Il governo è pronto per l'inizio di un progetto pilota per la riabilitazione dei popoli tribali all'interno della superficie forestale, fornendo loro formazione professionale. Inoltre, saranno emesse norme in materia di standard fisici per il reclutamento delle popolazioni tribali nelle di forze di polizia. Il gruppo Tata si è offerto di fornire formazione professionale e anche un posto di lavoro a queste persone, ha detto.


Quanto alla sicurezza delle prigioni, il dipartimento ha costituito un comitato, guidato dal Direttore Generale della Polizia (Criminal Investigation Department) Bipil Gopalakrishna, per rivedere il sistema di sicurezza in otto prigioni centrali dello Stato, sulla scia della fuga dal carcere dello stupratore seriale Jaishankar (che nel frattempo è stato catturato). Il comitato, che comprende il DGP Aggiunto (Crime) N.S. Megharikh, e il Commissario Congiunto di Polizia (Legge e Ordine – parte Occidentale) di Bangalore, S. Ravi, dovrebbe presentare la sua relazione entro tre settimane sul rafforzamento del sistema di sicurezza nelle carceri centrali di Bangalore, Mysore, Belgaum, Bijapur, Gulbarga, Dharwad, Tumkur e Bellary. Nel frattempo, il Capo Segretario Aggiunto (degli'Interni), S.K. Pattanayak, che ha indagato sull'evasione dal carcere, dovrebbe presentare la sua relazione in un paio di giorni, ha infine detto Mr. George.

giovedì 19 settembre 2013

I MAOISTI RIFLETTONO SULLA TATTICA DEL RAPIMENTO

Riceviamo, traduciamo e pubblichiamo dalla pagina fb "lal salaam"

Il Times of India del 19 settembre ha scritto che il Partito Comunista dell'India - Maoista (CPI-Maoist) pianifica di limitare l'uso del rapimento come tattica per creare pressioni al Governo per ottenerne benefici politici o il rilascio dei loro compagni in carcere. 
I rapiti dovranno essere scelti con cura affinché portino alla resa del Governo. 
Il rapito non dovrà essere tenuto in ostaggio per troppo tempo e non sarà rilasciato se il governo non darà risposta alle richieste degli estremisti di sinistra.
L'ostaggio dovrà essere ucciso rapidamente, dopo il suo rapimento. 
Ciò è stato deciso al recente quarto meeting del Comitato Centrale (CC)  avutosi dopo un periodo di due anni. Nelle risoluzioni del meeting del CC, i Maoisti affermano: "Quando vogliamo ottenere il rilascio di importanti leaders, noi scegliamo il soggetto (nemici della classe) che potrebbe portare il governo ad arrendersi. Non dobbiamo dare un sacco di tempo al governo per soddisfare la domanda, e ritirarsi dalla nostra area di lotta "

I maoisti hanno anche deciso di non nominare mediatori per le negoziazioni con il governo per loro conto. La risoluzione del meeting del CC dice: "Se ne sentiamo la necessità,sarebbe meglio non nominare democratici liberali (come B.D. Sharma, Hargopal ecc)". I maoisti credono che i mediatori che lavorino con loro vengano poi "marchiati" e "potrebbero affrontare limitazioni nel lavoro con altri settori intellettuali e democratici".

Inoltre, questi mediatori sarebbero vulnerabili di molestie dalla polizia e agenti di sicurezza. 
I documenti del meeting del CC rivelano che i maoisti hanno ammesso che i rapimenti hanno intaccato la loro immagine e fatto andare molti contro di loro. 
I Maoisti hanno anche deciso che i leader di partito maggiori debbano essere coinvolti in tutti i rapimenti e debbano assumersene la responsabilità.

venerdì 13 settembre 2013

COMUNICATO DEL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA DELL'INDIA (MAOISTA) SULLA QUESTIONE SIRIANA

Partito Comunista dell’India (Maoista)
Comitato Centrale

Comunicato
5 Settembre 2013

Guerrafondaio Obama, giù le mani dalla Siria!
Il diritto di decidere il futuro della Siria spetta solo al popolo siriano, non agli imperialisti né a nessun altro!
Opponiamoci con forza all’aggressione neonazista alla Siria capeggiata dall’imperialismo USA!

Gli imperialisti guidati dagli USA neonazisti hanno stretto la loro morsa intorno Siria e sono solo in attesa di sferrare il colpo. Come le armi di distruzione di massa furono propagandate come la “ragione” per attaccare l'Iraq, oggi l'uso di armi chimiche (gas velenoso) è presentato dagli US neofascisti come “ragione” per colpire la Siria. Gli Stati Uniti sostengono di avere la prova che le armi chimiche sono stati utilizzati dal governo al-Assad Bashar sul popolo della Siria provocando la morte di più di 1400 siriani e sanno mortali di molti altri. Una squadra di ispettori ONU sia è recato in Siria per indagare su queste accuse, ma prima ancora che la loro relazione potesse essere presentata (occorrerebbero almeno altre tre settimane), Obama sta già facendo i preparativi per la guerra.
Obama è arrivato al punto di dire che non è in gioco il suo prestigio, ma quello degli Stati Uniti e del suo Congresso, se non attaccare la Siria! Infatti! Sarebbe in gioco il prestigio di massacratore n.1 di masse del mondo assassino se non si mantiene il record del massimo numero di civili uccisi in attacchi aerei. Ancor prima del ritorno della squadra di ispettori ONU il segretario di stato USA John Kerry è andato urlando di avere tutte le prove che sono state utilizzate armi chimiche e che era stato il governo di Assad che le aveva utilizzate.
Dunque, agli occhi degli imperialisti USA, tutti i paesi e le persone che nel mondo chiedevano prove certe sono solo degli sciocchi e il signore imperiale non deve rispondergli! Si noti che i preparativi comprendono sempre la confezione di bugie sufficienti a ingannare la gente nel mondo sulla “necessità” di colpire. La Commissione Esteri del Senato USA aveva già dato al Presidente l'autorizzazione per un attacco limitato alla Siria per un periodo di due mesi, estensibile per un altro mese ma soggetto ad alcune condizioni. Si dice che non devono essere impiegate truppe di terra.
È ovvio che questo attacco “limitato” non sarà in nessun modo “limitato” e cesserà solo dopo aver spezzato strategicamente la spina dorsale del regime del Bashar e depredato tutto il territorio, provocando la morte di un incalcolabile di civili e danni inestimabili a cose e alla vita del popolo. Gli imperialisti americani vogliono paralizzare il governo di Assad, distruggendone le installazioni militari ed economiche strategiche cruciali, per portare al potere quelle forze che meglio servirebbero i loro interessi in Siria, come hanno già fatto in Libia.
Damasco è una delle più antiche città popolate del mondo, ora Obama è dannatamente determinato a distruggerla coi bombardamenti aerei, proprio come Bush in Iraq ha prodotto danni irreparabili all’ eredità di una delle più antiche civiltà del mondo. La Russia si sta opponendo duramente a questo piano e pretende ampie prove dagli Stati Uniti. Putin ha cautamente dichiarato che se è dimostrato oltre ogni dubbio che il governo di Assad aveva davvero usato armi chimiche, allora qualsiasi attacco contro la Siria dovrebbe avere l'autorizzazione delle Nazioni Unite.
Ma se Obama attacca senza l'autorizzazione delle Nazioni Unite, ha dichiarato, sarebbe illegale. Ha avvertito che qualsiasi piccolo missile che colpisca la centrale nucleare di Damasco potrebbe provocare un’emergenza nucleare e le radiazioni potrebbero interessare una vasta area e una grossa popolazione civile per generazioni. Ha anche avvertito che questo aggraverebbe la crisi finanziaria mondiale in cui sono impantanati. La Cina ha dichiarato che ogni decisione dovrebbe essere presa dopo i risultati dell’inchiesta ONU e solo sotto l’egida delle Nazioni Unite. Anche la Germania, per ora, è su questa posizione anche questo stand. Con le più avanzate navi da guerra USA, in grado di sparare dal mare fino a terra missili a lunga gittata, che muovono verso la Siria e navi spia Russe che entrano nel Mediterraneo, la situazione in tutto il Medio Oriente e il mondo è molto tesa.
David Cameron ha chiesto il voto del Parlamento britannico per la partecipazione all’attacco alla Siria insieme agli Stati Uniti. Non l’ha ottenuto, ma non si può prevedere che la sua intenzione di attaccare la Siria svanisca. L’autorizzazione delle Nazioni Unite o di qualsiasi altro pretesto possono cambiare la situazione in qualsiasi momento. La Francia del neofascista Francois Holland ha dichiarato, nonostante il rifiuto del Parlamento britannico di condurre una guerra, che è pronta a partecipare all’attacco punitivo contro il regime di Bashar al-Assad.
Inoltre, il motivo dell'opposizione britannica alla proposta di attacco, è stato la mancanza di ampia prova che il governo di Assad abbia usato il gas, vale a dire, una prova che possa legittimare l'aggressione e unire gli alleati. Lo stesso vale per i democratici e repubblicani negli Stati Uniti. Governo e partiti di opposizione (capitalisti monopolisti e le loro marionette) nei paesi imperialisti non hanno alcun forte dissenso sul loro “diritto di colpire” qualsiasi paese. Non si è mai argomentato  che è solo il popolo di un paese che ha il diritto di decidere il proprio futuro, non altri paesi e potenze.
E, come sempre, i capi di stato imperialisti ignorano la grande espressione di opinione pubblica contraria e l’opposizione alle guerre di aggressione nei loro paesi e del mondo ma insistono aggressivamente nei loro piani. L’ONU, come al solito, si premura di fornire foglie di fico a pretesto per la distruzione della Siria. Fin dalla sua nascita, la lista delle complicità con tutte le guerre di aggressione imperialiste è lunga. La sua imparzialità è un velo che è da tempo caduto e lacerato, mettendone a nudo il servilismo verso gli imperialisti, in particolare USA. Questa istituzione dovrebbe garantire l'attuazione dei cinque principi nelle relazioni tra paesi con differenti sistemi sociali: rispetto reciproco dell'integrità territoriale e sovranità; reciproca non aggressione; non ingerenza negli affari interni; uguaglianza di mutuo vantaggio; e co-esistenza pacifica.
È preposto alla salvaguardia dei diritti umani, a prevenire guerre di aggressione e a risolvere le controversie tra le nazioni con la diplomazia e altri mezzi. Secondo le stesse regole e norme che i paesi del mondo, compresi i paesi imperialisti, hanno formulato dopo la seconda guerra mondiale e che l’ONU è tenuta a rispettare per evitare guerre mondiali e risolvere le controversie regionali o guerre locali, dovrebbero essere usati tutti i mezzi diplomatici, negoziali e politici per risolvere crimini odiosi come l'uso di armi chimiche. Ma questo organismo internazionale, formato principalmente per assicurare la pace nel mondo, non sta facendo quasi nulla per fermare l'aggressione, salvo blande dichiarazioni che si dovrebbero usare mezzi politici e diplomatici per risolvere “la crisi siriana” e invitare Obama ad aspettare l’autorizzazione ONI all’attacco.
La spudoratezza con cui Obama sta spingendo i suoi piani di aggressione rende difficile anche al presidente ONU Ji Huzoor giustificarne la forma spudorata! Paradossalmente, mentre ne gli Stati Uniti si celebra il 50 ° anniversario del discorso di Martin Luther King “Ho un sogno”, e con un Presidente vincitore del “Nobel per la Pace”, l’assassino assetato di sangue e distruttore di esseri umani e di civiltà abbaia che la Siria deve essere attaccata. Se non altro, Obama ha almeno il merito di aver dimostrato oltre ogni dubbio che avere un afro-americano alla Casa Bianca in sé non può soddisfare i 'sogni' degli oppressi, neppure quelli dei neri.
La proposta di attacco alla Siria dovrebbe aprire altri occhi su questa realtà. Obama sta perseguendo l' agenda imperialista di egemonia mondiale delle classi dominanti statunitensi con uguale se non maggiore zelo e vigore di altri presidenti bianchi che prima di lui hanno distrutto nazioni oppresse e macellati milioni di oppresso nel mondo, raso al suolo innumerevoli città e villaggi durante il loro mandato. Per le classi dominanti USA è sicuramente più “utile” di un bianco per ingannare il popolo, anche se solo per breve tempo.
Fin dal 1986 e in particolare dopo l'attacco dell'11 settembre alle torri gemelle gli USA hanno ripetutamente accusato degli stati, anche la Siria, di essere una minaccia per sicurezza globale in quanto sostenitori di gruppi “terroristi”, tenendoli continuamente in un modo o l'altro sotto tiro. Da due anni e mezzo la Siria è diventata terreno di contesa tra le potenze imperialiste. C’è una rivolta che infuria e chiede la cacciata di Assad. Ci sono stati innumerevoli scontri armati tra forze “ribelli” e forze di governo che hanno provocato la perdita di centinaia di migliaia di vite, distruzioni materiali su una vasta scala e milioni di profughi.
Gli imperialisti guidati dagli Stati Uniti e i loro regimi fantoccio nel mondo arabo hanno manipolato diplomaticamente e politicamente, aiutato finanziariamente, militarmente e tecnicamente, armato pesantemente, addestrato e guidato in diverse forme l'opposizione. Hanno provato più che chiaramente che vogliono che Assad se ne vada e che i loro fantocci prendano in consegna la Siria. Russia e Cina hanno finora costantemente sostenuto il governo di Assad e si sono opposte a qualsiasi tipo di intervento imperialista armato o attacco alla Siria. Anche i media ufficiali hanno dovuto a malincuore ammettere che anche Assad ha un notevole sostegno tra i siriani. Questo è uno dei motivi per non hanno ancora attaccano la Siria, oltre che il supporto, fondamentale per Assad, da parte di Russia, Cina, Libano e Iran, nonostante lo volessero da tempo, come già fatto in Libia. In realtà, si è avuta notizia che di recente che le forze di Assad hanno preso il sopravvento sui ribelli nelle loro roccaforti, e questo è uno dei motivi della fretta di attaccare la Siria.
Il nostro partito, il PCI (Maoista) ha sempre sostenuto che solo il popolo di un paese che ha il diritto di mantenere o rovesciare un dato regime nel loro paese. Spetta al popolo della Siria decidere se vogliono che Assad stia al potere o no. Hanno tutto il diritto di ribellarsi e di determinare il loro futuro. Ma il futuro del paese è già stato messo in grave pericolo a causa dell'ingiusto intervento degli imperialisti negli affari interni della Siria, e forse non sarà nelle mani dei siriani per lungo tempo a venire. I recenti avvenimenti in paesi arabi come l'Egitto, dopo la primavera araba, indicano precisamente come gli imperialisti , in particolare gli USA, tentino di instaurare regimi fantoccio.
Nonostante fosse pronto al compromesso, Morsi è stato estromesso senza tanti complimenti e messo in carcere dai militari appena si è opposto alle mosse di politica estera degli Stati Uniti. Ogni giorno si commettono massacri di gente che protesta contro il regime militare. La poderosa sollevazione di massa e il processo formalmente democratico che ha portato Morsi al potere, quali che possano esserne i difetti, è stato calpestato sotto il tallone di ferro dei militari sostenuti dagli Stati Uniti e dalle forze dell'ex presidente. In quasi tutti i paesi che hanno rovesciato i vecchi dittatori durante la primavera araba, hanno preso il potere fantocci filo-imperialisti o forze concilianti, malgrado le aspirazioni democratiche del popolo. Questo dovrebbe servire da lezione per tutte le forze che cercano di sfidare e cambiare i regimi dittatoriali nei loro paesi.
Non si deve mai fare il gioco degli imperialisti. Ciò si traduce nella sostituzione di un dittatore con un altro, e, se non peggiore, il sostituto sarà sicuramente al servizio degli imperialisti. Tutte le forze che vogliono una vera democrazia e si oppongono ai regimi dittatoriali dovrebbero farlo in modo autonomo, basandosi sulle proprie forze, mobilitando le masse e cercando il sostegno dei popoli del mondo. Non si collabora con gli imperialisti. Altrimenti i popoli sono di nuovo costretti a combattere con altre forze al servizio dell'imperialismo - come sta accadendo ora in Egitto e in altre parti del mondo .
Dopo la seconda guerra mondiale e fino alla vittoria della guerra di liberazione nazionale in Vietnam, il pretesto principale per le guerre di aggressione degli USA è stato il contrasto alla “diffusione del comunismo”. Dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica, la scusa spesso usata è la “violazione dei diritti umani” o il “terrorismo”, o entrambi. A volte sono state coperte dal “ripristino della democrazia” o dalla “garanzia della libertà”. Ma sempre la vera ragione era ed è la contesa per l'egemonia mondiale.
Questo è stato anche il motivo che stava dietro le diverse guerre di aggressione da parte di Francia , Gran Bretagna o dell’'ex superpotenza sovietica. L'uso di armi chimiche, addotto come ragione dell'attacco è stato negato con forza dal governo di Assad, che ha affermato che sono stati i ribelli ad averne fatto uso. Nessuno potrebbe appoggiare l'uso di armi chimiche, né da parte del governo né dei ribelli. Se è vero che i ribelli le hanno utilizzate, allora, non c’è dubbio che è l'imperialismo che avevano fornito loro il gas venefico Sarin. Se è vero che in più di due anni Assad non è stato ancora sconfitto la spiegazione più plausibile per l'uso di Sarin può essere che gli imperialisti americani lo hanno fornito ai suoi agenti in Siria per in modo che potessero usarlo come scusa per un attacco immediato.
Se si tiene presente che Obama aveva a suo tempo ammonito la Siria a non attraversare la “linea rossa”dell’uso di armi chimiche, si può facilmente capire che avrebbero usato proprio quella “linea rossa” come pretesto. Ma ciò che sconcerta è il modo in cui gli imperialisti USA stanno gridando “crimine”! Come tutti sanno, è l'imperialismo USA che detengono il triste record di uso di armi chimiche estremamente distruttive (napalm, agente arancio, fosforo bianco, per citarne alcuni), in Vietnam, Iraq e altrove. La terribile guerra chimica del 1915-1918 portò la Società delle Nazioni ad adottare la Convenzione di Ginevra del 1925, che ha vietato l' uso di armi chimiche e biologiche.
Nonostante Stati Uniti abbiano proposto e contribuito a redigere quel trattato, nel 1926 il Senato USA rifiutò di approvare la ratifica. Nel 1970 il trattato è stato ripresentato al Senato, che lo ha approvato solo quattro anni più tardi. Questa è la doppia morale tipica fino a oggi degli Stati Uniti in tutte le questioni relative al controllo delle armi! Finora gli Stati Uniti e le altre grandi potenze imperialiste non sono state disposte a vietare tutti i tipi di armi di istruzione di massa, come le bombe a grappolo, armi chimiche, biologiche e nucleari. Perché allora se ne parla per la Siria? Il perché può essere solo l’interesse a utilizzare armi di distruzione di massa contro la Siria o in qualsiasi parte del mondo. È l'imperialismo guerrafondaio che sviluppa, apertamente o clandestinamente, le armi chimiche per venderle ai loro lacchè e dittatori dei paesi oppressi per usarle contro gente comuni e i paesi nemici o per fornirle alle forze controrivoluzionarie per dei cambi di regime.
Oltre ad utilizzare indiscriminatamente le ADM sulla gente comune, gli imperialisti, in particolare USA e Israele non hanno esitato a usare armi chimiche e biologiche, nel tentativo di assassinare capi di stato o di organizzazioni che non si piegavano ai loro diktat. Se qualcuno deve essere processato per la distruzione causata da armi chimiche e biologiche in tutto il mondo, i primi sono gli imperialisti USA e tutta banda di banditi imperialisti da loro capeggiati o in combutta con loro. È evidente che USA, Gran Bretagna, Francia, Israele e Turchia vogliono portare al potere in Siria un regime fantoccio che ne favorisca gli interessi geopolitici in Medio Oriente, data la sua posizione strategica, e permetta loro di mettere le mani sulle risorse naturali della Siria, soprattutto il petrolio.
Ciò spianerebbe la strada alla penetrazione nei paesi dell'Asia centrale che un tempo erano parte dell’URSS/CSI, per controllare il petrolio e le altre ricche risorse di quei paesi. Ciò rappresenterebbe una grande sfida per la crescente influenza di Russia e Cina e contribuirebbe a imporre ulteriormente l'egemonia del suo socio minore Israele in Asia occidentale. È Israele che in Siria ha occupato le alture del Golan dopo la guerra dei sei giorni del 1967 e vi si è stabilito in permanentemente dalla guerra arabo-israeliana del 1973. Pretende di mantenerle, mentre è la Siria, tradita dagli accordi di Camp David, chiede la restituzione incondizionata delle alture del Golan. La Siria mantenuto la sua opposizione agli interventi imperialisti USA- Israele e ai loro disegni in Asia occidentale. La Siria ha anche sostenuto continuamente la causa palestinese. Il supporto di Hezbollah (Libano) ad Assad e alla causa palestinese e la sua dura opposizione a Israele è un'altra spina che gli imperialisti vogliono togliersi con questo attacco.
Allo stesso modo, l’attacco rappresenterebbe ancora una volta una grave minaccia per l'irriducibile Iran, anch’esso ostinato nella sua opposizione agli interessi egemonici di USA e Israele nella regione e che attualmente si oppone duramente a qualsiasi tentativo di attacco alla Siria – altri due piccioni con una fava. La devastazione causata in una data regione durante la prima o seconda guerra mondiale è minore rispetto alla devastazione causata dalle guerre imperialiste di aggressione o dalle guerre per interposta istigate e sostenute dai blocchi imperialisti rivali dopo la seconda guerra mondiale. La strategia di uso di missili a lungo raggio dal mare e i bombardamenti aerei da alta quota distruggono tutto - sia umani che cose - sul terreno delle zone colpite.
L' uso indiscriminato di droni ogni giorno molti più danni sulla popolazione civile che in qualsiasi altra epoca storica. Queste guerre di aggressione distruggono non solo l'inestimabile patrimonio di civiltà passate e le vite delle generazioni presenti, ma anche il futuro di molte generazioni a venire. Il danno è in molti casi irreparabile. Il neo-Hitler Obama versa lacrime di coccodrillo e non può tollerare le donne innocenti, bambini e civili uccisi in Siria da gas velenosi. Naturalmente, l’uccisione di innocenti, non è tollerabile. Ma è semplicemente logico che lo stesso vale per le innumerevoli donne innocenti, bambini e civili uccisi dai quotidiani attacchi dei droni americani in Pakistan, Yemen, Afghanistan, ecc? E che dire delle centinaia di migliaia di persone innocenti uccisi in Iraq, Afghanistan o Palestina negli ultimi decenni, per non parlare delle innumerevoli atrocità perpetrate in passato dagli imperialisti nei paesi oppressi durante e dopo l’epoca coloniale? Perché c'è sempre un silenzio complice su questi? È un crudele paradosso che gli USA, che hanno scorte di armi talmente enormi, comprese armi nucleari, da distruggere più volte tutta la terra (e non hanno esitato a usarle ovunque e ogni volta che volevano) abbiamo attaccato l'Iraq col pretesto delle armi di distruzione.
Un'altra incongruenza è che gli USA, che hanno fatto esplodere la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone, oggi strillino contro il possibile sviluppo di armi nucleari da parte dell'Iran. Gli imperialisti non si sono neppure presi la briga di mostrare una parvenza di nessuna “ragione” per l'attacco alla Libia e l'uccisione di Gheddafi. Va ricordato che ADM non sono mai state trovate in Iraq e che l'Iran ha tutto il diritto di fabbricare armi nucleari, anche se il suo governo ha ripetutamente chiarito di non avere alcuna intenzione di produrre armi nucleari, e che il governo siriano continua a negare con forza di aver usato armi chimiche .
Viene in mente la favola popolare dell'agnello destinato ad essere divorato dal lupo comunque, sia che beva l’acqua a monte o a valle. Essere nato agnello è un sufficiente per essere divorato. Ed essere paese ricco di risorse o semplicemente essere situato in una posizione geografica strategica è motivo sufficiente per essere occupato. Non è altro che la fame imperialista di sempre per l’egemonia mondiale coperta dalla legge del giungla dei lupi. I popoli del mondo devono comprendere che tutti i pretesti di violazioni dei diritti umani gettateci in faccia a giustificazione di guerre di aggressione da parte di neonazisti non sono altro che fandonie per coprire la fame di risorse insaziabile degli imperialisti e la sfrenata contesa per l'egemonia mondiale. Il sistema capitalista mondiale è impantanato in una crisi finanziaria generale. Si ricorre a guerre di aggressione anche salvarsi da essa e aumentare la spietata razzia di risorse nei “arretrati” del mondo, che ne sono ricchi. Ma tutti questi tentativi per uscire dalla crisi stanno solo spingendo il sistema ancora più a fondo.
Gli imperialisti pensano che stanno accumulando ricchezze, ma ciò che in realtà stanno accumulando in abbondanza con ogni loro azione di aggressione e rapina è l'odio e la rabbia delle masse oppresse del mondo. Questi imbecilli non hanno imparato nessuna la della storia che le guerre di aggressione porteranno al loro rovesciamento. La guerra di aggressione alla Siria non potrà mai aiutarli a superare le crisi economiche e politiche in cui da lungo tempo affondano fino al collo, li farà sprofondare in crisi ancora peggiori. È già dimostrato in tutto il mondo dai prezzi del petrolio alle stelle e dai mercati diventati estremamente volatili, per non parlare della rapida svalutazione delle monete di diversi paesi oppressi, tra cui la nostro rupia che è in caduta libera .
Il presidente della Siria Bashar al-Assad ha dichiarato che combatteranno con le unghie e con i denti ogni aggressione imperialista al loro paese. Il ministro degli Esteri siriano ha dichiarato orgoglioso che sono pronti a combattere l'aggressione imperialista e non faranno un passo indietro fino alla sconfitta degli aggressori, anche ciò provocasse una terza guerra mondiale. Il governo siriano ha anche ripetutamente fatto appello all’ONU a opporsi all'attacco militare USA e risolvere la crisi pacificamente. Il popolo della Siria è in fermento e si prepara a combattere gli assalitori fino alla morte. Anche se Assad dichiara che contrasterà ogni tipo di aggressione imperialista, potrà riuscirci solo lo farà mobilitando il popolo e facendo affidamento su di esso. È altrettanto vero che nessun regime può mobilitare il popolo e ottenerne sostegno contro l'aggressione imperialista quando il popolo non goda di democrazia. Hafez al Assad, padre di Bashar e già presidente della Siria, aveva inviato truppe in Iraq nel 1991, partecipando all’aggressione imperialista. La Siria ha tenuto truppe in Libano fino al 2005, quando ed è stata denunciata dai libanesi di ingerenza nei loro affari interni. In questo contesto, ancora una volta, i regimi dei paesi oppressi dovrebbero aver compreso che nessun paese ha il diritto di interferire o inviare truppe in altri paesi per i propri interessi o piegandosi alle pressioni imperialiste.
Solo una fiera intransigente opposizione all’intervento e all'aggressione imperialista in qualsiasi paese come nel proprio paese può ottenere il sostegno del proprio popolo e dei popoli di tutto il mondo nell’opposizione agli imperialisti. Il governo indiano ha dichiarato che occorre aspettare che gli ispettori delle Nazioni Unite dichiari i risultati della loro inchiesta prima di prendere qualsiasi decisione per l'attacco. In realtà non hanno alcuna obiezione contro l’attacco alla Siria se c'è l’autorizzazione delle Nazioni Unite. La realtà è che lo Stato indiano non vuole inimicarsi né gli Stati Uniti né la Russia e così sta comodamente appollaiato sul recinto pronto a saltare, in un campo o nell’altro. Non si oppone inequivocabilmente a qualsiasi tipo di intervento militare in Siria, con o senza l'autorizzazione dell'ONU, da parte un qualsiasi paese aggressore o qualsiasi alleanza.
Non richiedendo senza equivoci che si fermino tutti i tentativi di attaccare la Siria, in realtà, sta aiutando gli imperialisti nella loro cospirazione per distruggere la Siria. Considerato il ruolo servile verso gli imperialisti o di spettatore passivo svolto nelle occasioni precedenti in cui sono state intraprese guerre di aggressione, ciò non sorprende affatto, fa solo disgusto e rabbia. Il CC del  CPI (Maoista) condanna inequivocabilmente qualsiasi tentativo da parte degli imperialisti americani di attaccare la Siria ed esige la fine immediato di tutti i preparativi. Estende il suo sostegno e solidarietà a ogni tipo di resistenza del popolo siriano contro l'intervento imperialista e proposito di guerra di aggressione.
Vediamo la loro resistenza come parte dell’ampia la gamma dei vari tipi di resistenze che i popoli e le nazioni oppresse del mondo oppongono a tutti i tipi di intervento, aggressione e controllo imperialista. Affermiamo con forza che è dovere di ogni democratico del mondo opporsi in modo inequivocabile e condannare il proposito di attacco alla Siria guidato dagli Stati Uniti. Le forze anti-imperialiste di tutto il mondo stanno esprimendo il loro dissenso contro l’imminente attacco americano in Siria e scendono in piazza per chiedere la fine di tutti questi tentativi. Il nostro CC saluta tutte queste proteste e presta la sua voce a sostegno di tutte queste forze antimperialiste.
Il nostro partito chiama a raccolta le sue file per unire le mani di tutte le forze che si oppongono alla guerra in Siria e trasformarlo in un movimento di massa e militante contro tutti i tipi di intervento e di guerre di aggressione. I nostro CC chiama tutte le forze e organizzazioni antimperialiste e partiti proletari del nostro paese e del mondo a condannare i palesi tentativi degli imperialisti guidati dagli Stati Uniti di attaccare la Siria. È necessario costruire sostegno internazionale alla resistenza del popolo siriano contro questa guerra di aggressione. La resistenza agli imperialisti nei loro paesi giocherebbe un ruolo fondamentale nella sconfitta dei loro odiosi piani di occupazione e saccheggio di altri paesi.
Il nostro CC saluta l'opposizione alla guerra in Siria, che si versa nelle strade degli Stati Uniti e di paesi imperialisti. Si rivolge in particolare al popolo degli Stati Uniti, della Francia e degli altri paesi imperialisti, delle Turchia e dei regimi fantoccio in Asia occidentale, come Qatar e Arabia Saudita, che si preparano a partecipare all'attacco sulla Siria, per opporsi ai tentativi dei loro governi di distruggere la Siria e rafforzare la lotta unita delle nazioni oppresse e dei popoli del mondo contro l'imperialismo. La guerra di aggressione alla Siria potrebbe rivelarsi la proverbiale paglia sulla schiena del cammello per l' imperialismo degli Stati Uniti che è già impantanati in Iraq e in Afghanistan.
Ma il gigante dai piedi d'argilla dell'imperialismo non collasserà mai da solo, nonostante le innumerevoli debolezze. Occorrono duri colpi da parte tutti i popoli oppressi di tutto il mondo per cancellarlo dalla faccia della terra. Se gli imperialisti oseranno attaccare la Siria, la strenua resistenza del popolo orgoglioso della Siria, con la sua gloriosa storia di resistenza agli interventi imperialisti, e il sostegno dei popoli del mondo alla loro resistenza fisserebbe uno degli ultimi chiodi nella bara dell'imperialismo. Le condizioni materiali per formare un vasto fronte antimperialista contro il braccio di ferro, l'intervento, il controllo, lo sfruttamento, l'oppressione e le guerre di aggressione degli imperialisti sulle nazioni e popoli oppressi di tutto il mondo stanno maturando rapidamente.
Solo tale ampio, militante e inclusivo fronte antimperialista sarebbe in grado di combattere la dominazione l’intervento imperialista e tutte le guerre di aggressione in campo sociale, economico, culturale ecc. Ciò aprirebbe finalmente la strada al loro rovesciamento. Saremo in grado di realizzare una vera democrazia, il progresso e la pace nel mondo solo attraverso questa lotta unitaria per abbattere l'imperialismo e ogni tipo di reazionari. Fin dal secolo scorso gli imperialisti hanno fatto ricorso al fascismo e alla guerra per superare le loro crisi finanziarie e i popoli hanno fatto ricorso alla resistenza e alla rivoluzione per opporsi e sconfiggerli. In tutto il mondo, le condizioni materiali si stanno facendo sempre più favorevoli alla la rivoluzione e il nostro partito invita il popolo del nostro paese e del mondo a fare delle rivoluzioni di vincenti. Solo con la rivoluzione, noi  rivoluzionari possiamo porre fine a tutte le guerre imperialiste e ingiuste e garantire la pace nel mondo

(Abhay)
portavoce,

Comitato centrale, PCI (Maoista)