giovedì 19 settembre 2013

I MAOISTI RIFLETTONO SULLA TATTICA DEL RAPIMENTO

Riceviamo, traduciamo e pubblichiamo dalla pagina fb "lal salaam"

Il Times of India del 19 settembre ha scritto che il Partito Comunista dell'India - Maoista (CPI-Maoist) pianifica di limitare l'uso del rapimento come tattica per creare pressioni al Governo per ottenerne benefici politici o il rilascio dei loro compagni in carcere. 
I rapiti dovranno essere scelti con cura affinché portino alla resa del Governo. 
Il rapito non dovrà essere tenuto in ostaggio per troppo tempo e non sarà rilasciato se il governo non darà risposta alle richieste degli estremisti di sinistra.
L'ostaggio dovrà essere ucciso rapidamente, dopo il suo rapimento. 
Ciò è stato deciso al recente quarto meeting del Comitato Centrale (CC)  avutosi dopo un periodo di due anni. Nelle risoluzioni del meeting del CC, i Maoisti affermano: "Quando vogliamo ottenere il rilascio di importanti leaders, noi scegliamo il soggetto (nemici della classe) che potrebbe portare il governo ad arrendersi. Non dobbiamo dare un sacco di tempo al governo per soddisfare la domanda, e ritirarsi dalla nostra area di lotta "

I maoisti hanno anche deciso di non nominare mediatori per le negoziazioni con il governo per loro conto. La risoluzione del meeting del CC dice: "Se ne sentiamo la necessità,sarebbe meglio non nominare democratici liberali (come B.D. Sharma, Hargopal ecc)". I maoisti credono che i mediatori che lavorino con loro vengano poi "marchiati" e "potrebbero affrontare limitazioni nel lavoro con altri settori intellettuali e democratici".

Inoltre, questi mediatori sarebbero vulnerabili di molestie dalla polizia e agenti di sicurezza. 
I documenti del meeting del CC rivelano che i maoisti hanno ammesso che i rapimenti hanno intaccato la loro immagine e fatto andare molti contro di loro. 
I Maoisti hanno anche deciso che i leader di partito maggiori debbano essere coinvolti in tutti i rapimenti e debbano assumersene la responsabilità.

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