domenica 6 ottobre 2013

Giù le mani da Jayeeta Das, Hem Mishra, da tutti gli studenti e intellettuali indiani progressisti!

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India condanna fermamente l’arresto degli studenti e attivisti culturali  Hem Mishra, Pandu Narote e Mahesh Tirki e del giornalista Prashant Rahi da parte delle forze di polizia indiane lo scorso 23 Agosto.
Lo stato  indiano sta costruendo una campagna mediatica di criminalizzazione contro lo studente Hem Mishra della Jawaharlal Nehru University (JNU) di Dehli e membro del Comitato per il Rilascio dei Prigionieri Politici, dell’Unione degli Studenti Democratici e inoltre particolarmente attivo nel Fronte Culturale Rivoluzionario dedito nella denuncia dell’oppressione di casta, delle atrocità sui dalits (gli intoccabili), i suicidi trai i contadini e delle atrocità da parte dello stato indiano contro gli Adivasi (popolazioni tribali) nell’ambito della guerra contro il popolo chiamata Operazione Green Hunt (battuta di caccia), diretta contro il movimento rivoluzionario maoista attivo in oltre 1/3 del subcontinente indiano, in cui forze paramilitari indiane commettono atroci crimini contro queste popolazioni come stupri, incendi di villaggi e uccisioni sommarie.


Proprio per questa denuncia che Hem conduceva attivamente all’interno dell’università mostrando le prove di questi massacri raccolte “sul campo” nei suoi viaggi in queste zone lontane dalla capitale migliaia di Kilometri, adesso è accusato dalla polizia di essere un maoista e quindi un terrorista secondo l’equazione che usa fare lo stato indiano contro i movimenti rivoluzionari.

Subito dopo il suo arresto varie organizzazioni studentesche, docenti dell’università di Delhi e intellettuali hanno organizzato conferenze stampa e manifestazioni chiedendo l’immediato rilascio di Hem.
Manoranjan Mohanty un docente in pensione ha dichiarato che questi arresti sono una chiara indicazione che “adesso l’Operazione Green Hunt sta avendo luogo anche nelle università e nelle aree urbane”.
La nota scrittrice e attivista Arundathy Roy  ha dichiarato che questo arresto “è un palese tentativo di criminalizzare azioni innocue” e legittime in uno stato sedicente democratico.

Già lo scorso 2 Agosto Jayeeta Das, un’attivista per i diritti del popolo in West Bengal era stata arrestata dai Servizi Segreti senza mandato a Calcutta, perquisendole la casa e minacciando i familiari presenti forzandoli a firmare carte in bianco.
Spesso i media e le istituzioni accademiche di tutto il mondo definiscono  l’India  la “più grande democrazia del mondo”. Davanti a questi arresti, all’Operazione Green Hunt un vero e proprio genocidio di uno stato contro il suo stesso popolo, come si fa a parlare di grande democrazia?


Facciamo appello a tutti gli studenti ai loro collettivi e organizzazioni studentesche, ai docenti e agli intellettuali progressisti di mostrare un segno di solidarietà verso gli studenti e i docenti arrestati e criminalizzati dallo stato Indiano diffondendo questo comunicato. Smascheriamo la falsa democrazia dello stato indiano che criminalizza ogni opposizione e tutte le organizzazioni studentesche che lottano contro l'Operazione Green Hunt e che sono al fianco alle masse popolari che lottano in armi contro il regime indiano oppressore e 
affamatore!

Sosteniamo la lotta di liberazione delle masse popolari contro lo stato fascista indiano!
Il maoismo non è terrorismo, il vero terrorista è chi uccide, tortura e incarcera il popolo!


Comitato di sostegno guerra popolare in India                                                     Red Block blog

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