lunedì 4 novembre 2013


Ferma condanna per l'arresto e la montatura architettata ai danni del Segretario Generale del Fronte Democratico Rivoluzionario, Rajkishore Singh!

Vogliamo il rilascio immediato e senza condizioni di Rajkishore Singh!

Rajkishore Singh, Segretario Generale del Fronte Democratico Rivoluzionario è stato arrestato oggi presso la sua residenza nel Bihar dalle forze di polizia e successivamente trasferito nel distretto Madhuban per affrontare le accuse riguardanti un caso del 2005 in cui sarebbe coinvolto il Partito Comunista dell’India (maoista). L'ultrasettantenne Rajkishore Singh, uno dei leader dei movimenti popolari contro le politiche antipopolari del governo, era tornato al suo villaggio natale in Bihar dopo un lungo periodo di cura – circa due mesi – sia presso l'ospedale che il pronto soccorso AIIMS di Delhi, dove era rimasto per non venir meno alle responsabilità affidategli in qualità di segretario generale del Fronte Democratico Rivoluzionario (FDR).

Le suddette cure presso i due ospedali riguardavano serie patologie del cuore e del cervello che hanno portato Singh ad una serie di svenimenti. Un paio di mesi fa, fu vittima di una brutta caduta causata da un malore che gli provocò la frattura della mandibola e gravi danni interni ad entrambe le orecchie. I medici non avevano ancora abbozzato un piano di cura a lungo termine per i suoi gravi problemi di salute, Singh era pertanto tornato a casa, su consiglio del personale medico e spinto anche dal desiderio di passare un po' di tempo con la sua famiglia  – anche perchè i dottori gli avevano consigliato di assumere solo liquidi per via dei forti dolori causati dall'assunzione di cibi solidi e per facilitare la guarigione della frattura.

Arrestarlo ed incastrarlo oggi per un caso risalente al 2005 non è altro che una vendetta politica e una deliberata persecuzione verso i leader e attivisti popolari che hanno osato mettersi contro le politiche antipopolari dello stato. Non va dimenticato che Rajkishore Singh è stata una delle voci in primo piano nella protesta contro la guerra dello stato indiano contro le popolazioni del subcontinente, che egli aveva percorso in lungo e in largo per mobilitare la gente contro queste politiche del saccheggio e del furto. Fare deliberatamente di lui un bersaglio proprio in questo momento  così delicato per la sua salute, in cui necessita di cure ed assistenza costanti anche per svolgere le più semplici azioni quotidiane non è che la prova di quanto lo stato e la polizia senza scrupoli vogliano disperatamente la morte prematura di questi leader e delle loro convinzioni politiche.

Incarcerare Rajkishore Singh, oltretutto con una congiura ai suoi danni per incastrarlo in svariati casi giudiziari, potrebbe veramente metterlo in pericolo di vita, specialmente in un momento in cui è affetto da gravi disturbi cardiologici e neurologici. La polizia e i servizi segreti hanno a dir poco violato ogni legge nella foga di arrestare un leader popolare ammalato, oltre ad aver palesemente ignorato il nuovo programma di leggi a tutela degli anziani, strumenti legali atti a tutelare gli ultrasessantenni del subcontinente indiano da ingiusti coinvolgimenti legali.

Naturalmente l'insieme di tali leggi e strumenti legali sono diventati la protezione dei politici corrotti e criminali, mentre gli attivisti del popolo e i loro leader in un modo o nell'altro finiscono sempre per venire incarcerati. Inutile dire che qualunque futura grave conseguenza sulla salute di Rajkishore Singh, le cui condizioni sono già critiche, sarebbe da imputare alle azioni arbitrarie ed arroganti della polizia e dei servizi segreti. Alla luce delle nuove leggi riguardanti gli anziani la polizia non può sottrarsi alla propria responsabilità di applicare suddette leggi e norme a tutela dei cittadini anziani del subcontinente. Il CRPP richiede il rilascio immediato e senza condizioni di Rajkishore Singh!

Con solidarietà,

Presidente SAR Geelani

Segretario Generale Amit Bhattacharva


Segretaria Rona Wilson, Pubbliche Relazioni

Nessun commento:

Posta un commento