venerdì 31 gennaio 2014

Dopo la grande Giornata del 25 Gennaio, Il comitato Internazionale a sostegno della Guerra Popolare in India fa appello a continuare in ogni paese la campagna "Libertà per prigioneri politici in India" per tutto il mese di febbraio

Appello a sostenere lo sciopero della fame a oltranza dei detenuti della prigione di Nagpur, inziato il 30 gennaio





Fermiamo la repressione


Libertà per tutti I prigionieri politici



Cari amici,
Il 30 gennaio 2014 i detenuti della Prigione Centrale di Nagpu, Maharashtra hanno inziato uno sciopero della fame a oltranza. Partecipano allo sciopero non meno di 177 prigionieri in attesa di giudizio, tra cui 7 donne, quelli incriminati secondo l’Ulawful Activities Prevention Act (UAPA) [Legge di Prevenzione delle attività illegali, ndt], il Maharashtra Control of Organized Crime Act Legge di Contrasti al Crimine Organizzato, ndt], per omicidio, ecc .
Si tratta di un principio giuridico consolidato ed è anche direttiva della suprema corte di questo paese che “la libertà su cauzione è la regola, e la prigione l’eccezione”.
Eppure, nonostante le ripetute direttive della Suprema Corte a concedere rapidamente la libertà su cauzione e per cui la gravità dell’accusa non deve essere motivo di pregiudizio per considerare la cauzione, nella pratica si applica l’esatto contrario.
La popolazione carceraria cresce a causa del crescente numero di detenuti in attesa di giudizio che languiscono mentre fuori del carcere familiari e amici li attendono invano.
Attraverso il rinvio indeterminato delle decisioni sulla cauzione, il rinvio dei processi e i dibattimenti in videoconferenza, i prigionieri in attesa di processo sono privati del diritto costituzionale alla libertà provvisoria, alla presenza fisica nei tribunali e a un processo equo e rapido.
Il passaggio ai processi a distanza per telecamera tiene lontani i prigionieri dai loro avvocati, dal tribunale, esclude la possibilità presenziare alla loro causa. Serve solo a mantenerli sotto sequestro nelle carceri.
Per queste ragioni, noi detenuti del carcere Nagpur non vediamo altra alternativa che proseguire uno sciopero della fame a oltranza fino a quando le nostre richieste saranno accolte.

Il 20 gennaio 2014, attraverso il Sovrintendente della Prigione Centrale di Nagpur, memorandum contenti le seguenti richieste sono state inviate a all’Onorevole Primo Giudice dell’Alta Corte di Mumbai (sezione Nagpur) ed ad altri:
1. Le direttive della Onorevole Suprema Corte che “la cauzione è la la regola e la prigione l’eccezione” deve essere come un principio in materia di libertà su cauzione e la cauzione deve essere concesso entro un periodo di tempo definito.
2. Una volta registrata l’imputazione, anche agli accusati di presunti gravi reati deve essere concessa la cauzione.
3. Per garantire il diritto a un processo equo e rapido. La sentenza dovrebbe essere data entro un periodo di tempo relativamente certi e ragionevole. Se il casi resta pendente per qualche causa di forza maggiore, deve essere garantita la libertà su cauzione, in particolare a quei detenuti in attesa di giudizio a cui la cauzione è stata rifiutata in precedenza.
4. La prassi del processo per videoconferenza non può garantire il diritto ad un processo, quindi questa non deve essere un’opzione durante il processo e i detenuti processati devo essere fisicamente presenti davanti ai rispettivi giudici durante il processo.

Amici,
ci siamo impegnati a restare in sciopero della fame a tempo indeterminato fino a che le nostre richieste saranno accolte. La vittoria della nostra lotta non si può essere raggiungere senza la vostra solidarietà e il sostegno attivo dall’esterno.
Quindi, con umiltà e fiducia facciamo appello a voler estendere il vostro sostegno a nostro favore.
Vi chiediamo di di inviare lettere e messaggi fax alle seguenti autorità, sollecitandole a soddisfare le nostre giuste ed eque richieste.
Prigione Centrale di Nagpur:
Fax 0712-2420679
Cancelleria, Alta Corte di Mumbai, sezione Nagpur:
Fax 0712-2560280
Email: hcnag.mah @ nic.in
Stato del Maharashtra Commissione dei Diritti Umani:
Tel, e Fax 91 22 22092857
Email: mshrc2000@yahoo.in

Cordialmente:
1] Sudhir Dhawale
2] Diwakar Jha
3] Gautam Pillewan e altri prigionieri in attesa di giudizio di della Prigione Centrale di Nagpu.

lunedì 20 gennaio 2014

VERSO IL 25 GENNAIO- A BRESCIA LAVORATORI IMMIGRATI APPOGGIANO LA CAMPAGNA DI SOSTEGNO E SOLIDARIETA' AI PRIGIONIERI POLITICI INDIANI


Oggi si è tenuto un'importante incontro a Brescia degli operai della logistica per riprendere l'iniziativa di lotta per migliori condizioni di lavoro e diritti nelle cooperative che gestiscono gli appalti della grande distribuzione.
Alla presenza di lavoratori indiani, pakistani si sono uniti anche tutti i lavoratori filippini (che in precedenza avevano ceduto ai ricatti del padrone), ricostruendo la forza necessaria per ottenere risultati concreti per tutti.

Inoltre si è discusso della situazione politica nazionale di attacco ai lavoratori su tutti i fronti da parte dei governi e dell'esempio  che gli operai immigrati stanno dando a tutta gli operai italiani per ricostruire la propria forza autonoma sindacale e politica per cambiare lo stato di cose esistente, contro le leggi fasciste sulla rappresentanza sindacale, deroghe ccnl e gli attacchi mafiosi come il pestaggio ai dirigenti dei Cobas che organizzano le lotte dei lavoratori delle logistiche.

Tutto questo in piena sintonia col carattere di classe dello slai cobas che mette al centro la solidarietà e l'internazionalismo proletario, contro la repressione delle lotte e dei movimenti di liberazione dei popoli, come sta succedendo in India, vera e propria prigione dei popoli, ma dove il popolo risponde con la guerra popolare,  e proprio per questo lo stato indiano risponde con la repressione più brutale del popolo,
per questo e altri motivi il nostro sindacato partecipa alla giornata internazionale di solidarietà a sostegno ai prigionieri politici indiani, come parte della stessa classe oppressa che non ha altra strada che spezzare le catene del sistema di miseria e sfruttamento dei padroni in ogni angolo del mondo.

la riunione si è conclusa con la consegna delle locandine della campagna India e con l'appuntamento per domenica 26 alla sede per un necessario approfondimento attraverso video e materiali informativi del comitato di sostegno internazionale e con l'affissione al centro sociale Magazzino47 Brescia.

venerdì 17 gennaio 2014

VERSO IL 25 GENNAIO- Il sostegno ai maoisti all'estero allarma il governo indiano






Libera Traduzione di 
un articolo apparso oggi sul "The Times of India".


NAGPUR: Gruppi di sinistra all'estero hanno aumentato il sostegno al movimento maoista indiano e alla loro cosiddetta Guerra Popolare. Alcuni recenti sviluppi, incluso la formazione del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (CISGPI), hanno costretto il governo a sedersi e a prendere atto con i servizi di sicurezza che questo potrebbe peggiorare la situazione già grave.

Si è appreso che la conferenza del CISGPI dello scorso anno ad Amburgo in Germania  ha generato molto sostegno per i guerriglieri indiani nell'arena internazionale dato che i partecipanti hanno definito l'India come "prigione dei movimenti popolari". La Conferenza, presumibilmente presenziata dal professore di Delhi GN Saibaba, adesso sotto l'attenzione della polizia, ha anche deciso di osservare il 25 Gennaio di quest'anno una giornata internazionale di solidarietà e lotta.

Il comitato internazionale ha deciso di chiedere il rilascio incondizionato dei prigionieri politici in India il 25 Gennaio. Saibaba, interrogato dai poliziotti lo scorso anno, ha ammesso di aver partecipato a molte conferenze internazionali a favore dei maoisti e di organizzazioni internazionali dopo essere stato "invitato". Le agenzie di sicurezza hanno visionato diversi documenti, che sono stati sequestrati durante le operazioni, hanno anche confermato la presenza di qualcuno identificato come "Prakash" rappresentanto i maoisti indiani.

E' noto che Saibaba era presente in quelle conferenze insieme a Prakash. Saibaba ha negato di conoscere alcun Prakash ancor più di averlo incontrato. "Pensiamo che Saibaba e Prakash siano la stessa persona," ha detto un ufficiale.

E' anche noto che il Capo del movimento maoista Ganapathy, segretario generale del Partito Comunista dell'India (maoista), ha salutato gli sforzi di vari organismi in differenti parti del mondo verso la sua organizzazione contro le forze governative. Ganapathy si era appellato ad una mutua cooperazione ed estensione di questa solidarietà.

Il vice ispettore generale di polizia, deputato ai maoisti, Ravindra Kadam ha dichiarato che il Partito Comunista dell'India (maoista) sta provando a stabilire relazioni fraterne con gli estremisti di sinistra stranieri. "Uno sforzo è stato fatto per unire le forze maoiste nel mondo e creare una piattaforma uniforme per condurre una guerra contro le forze governative," ha detto Kadam.

In Svezia, il movimento a sostegno dei ribelli è stato guidato da una pensatrice di sinistra moglie di Jan Mydal, Eva che è alla guida della "Campagna contro la guerra al popolo in India". E' noto che il movimento adesso si sia diffuso nella vicina Norvegia.

Le agenzie di intelligence indiana hanno diverse prove della visita di Jan nel bastione maoista "Abhujmadh" in Chhattisgarh. La visita lo aveva ispirato a riportare la sua esperienza in un libro "Stella Rossa sull'India" che è stato pubblicato in Svezia. E' noto che Saibaba era uno degli invitati alla presentazione del libro.

Il vice ispettore di polizia Kadam ha detto che una tale alleanza non potrebbe minacciare adesso ma potrebbe avere maggiori implicazioni in futuro. "I maoisti indiani stanno provando a costruire un rapporto con le organizzazioni estreme di sinistra e i neri" che sono volenterosi di una tale alleanza.

La presenza di molti maoisti di alto livello alle conferenze di organizzazioni pro-maoiste e di estrema sinistra in America Latina prova anche che uno sforzo è in corso per costruire la solidarietà anche in quella parte del mondo," ha detto Kadam.


martedì 14 gennaio 2014

Verso il 25 gennaio - Il governo elabora nuove "procedure segrete" contro il rilascio dei prigionieri politici rivoluzionari e la salvaguardia dei VIP

[dalla stampa indiana borghese online]

Il governo ha formulato una procedura operativa standard (POS) per trattare i rapimenti di politici e vip da parte dei naxaliti, che chiedono il rilascio dei loro compagni in armi che si trovano in carcere


NEW DELHI: Per evitare gravi ricadute nel trattamento ad hoc di crisi degli ostaggi, il Centro [governo centrale] venerdì scorso ha informato la Corte Suprema che ha formulato una procedura operativa standard (POS) per occuparsi dei rapimenti di politici e vip da parte dei maoisti per chiedere il rilascio dal carcere dei loro compagni in armi.


Il procuratore generale aggiunto KV Vishwanathan ha detto al tribunale TS Thakur e Vikramjit Sen che il POS recentemente programmato delinea il modo di gestire le crisi degli ostaggi.


Vishwanathan ha definito il POS un 'documento segreto' e si è rifiutato di condividere il SOP con il Maggiore Generale (in pensione) Gagandeep Bakshi, che aveva chiesto con una petizione al tribunale conto e ragione al governo di Odisha e al Centro il perché del loro soccombere al ricatto dei maoisti che abitualmente rapiscono persone importanti per ottenere il rilascio dei loro quadri in carcere.


Ma il tribunale ha chiesto all’ufficiale giudiziario di portargli in un 'plico sigillato' una copia della POS sulla gestione delle crisi degli ostaggi per conoscenza della corte.


Oltre ai sequestri dei maoisti che sia per il riscatto o il rilascio dei loro quadri in carcere, c’è stata una richiesta proveniente da tutte le parti per la formulazione di una POS per la gestione di tali situazioni. Nel 2012, la corte suprema aveva emesso un avviso al Centro sul PIL (contenzioso di pubblico interesse) di Bakshi, che si era concentrato sulle tattiche di rapimento dei maoisti.



Bakshi aveva fatto riferimento al rilascio di 27 quadri in carcere del PCI(Maoista) da parte del governo di Odisha nell'aprile 2012 per garantire il rilascio del deputato del BJD Jhina Hikaka e di un turista italiano Paolo Bosusco dalle grinfie di maoisti.

lunedì 13 gennaio 2014

VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA' DEL 25 GENNAIO- LIBERTA' IMMEDIATA PER I 3 MAOISTI ARRESTATI RECENTEMENTE!

Riceviamo e rigiriamo dalla pagina fb "Lal Salam". Lo stato fascista indiano arresta altri 3 rivoluzionari, libertà immediata per tutti i prigionieri rivoluzionari!

Madhya Pradesh, 3 maoisti sono stati arrestati domenica durante un'operazione di ricognizione a Balaghat, il solo distretto dello stato colpito dai Maoisti. Gli arrestati sono Sabnu Masram (26), Anjor Sirsam (27) e Kewal Singh (45), residenti nei villaggi di Lamra, Lachanjheria e Kasibehra.

Il sopraintendente di polizia Gaurav Tiwari ha detto che i 3 erano ricercati per almeno 3 dozzine di casi, inclusi un recente episodio nel quale avevano dato fuoco ad un camion carico di bamboo vicino l'area di Daverveli a Balaghat. Gli incriminati hanno detto di essere membri del Tanda Dalam (milizia popolare a difesa dei villaggi n.d.t.) quando sono stati interrogati.








giovedì 9 gennaio 2014

VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO DEL 25 GENNAIO- E adesso rilasciare anche Hem e Prashanth Rahi



Gli investigatori contano più di  20.000 lettere che parlano dell'attivista culturale Hem Misra e del giornalista Prashanth Rahi.

Il funzionario incaricato alle indagini (IO) dei casi contro lo studente dello JNU Hem Mishra e del giornalista Prashant Rahi, che sono stati arrestati dalla polizia di Gadchiroli ad agosto-settembre dello scorso anno, si sta ritrovando in un'opportunità filatelica.

Finora ha ricevuto oltre 20.000 lettere provenienti da tutto il mondo che dichiarano Mishra e Rahi "attivisti innocenti" e che richiedono il loro rilascio. Con il diluvio di lettere ancora in corso al ritmo di 40-50 ogni giorno, l'investigatore arringato ora sta trovando la possibilità di raccogliere francobolli di vari paesi. "Inizialmente, mi dava fastidio quando ho cominciato a ricevere 300-500 lettere ogni giorno. Ora, sto cercando di superare ciò, confortandomi con il pensiero che in realtà è un'opportunità per me per raccogliere francobolli di tanti paesi diversi", Suhas Bawche ha detto a The Indian Express.

Le lettere provengono da quasi tutte le parti del mondo, incluse Europa e Stati Uniti, con la maggior parte delle lettere, circa 60 cartoline, mandate dai Paesi Bassi. Alcune vengono anche dalla Cina, Afghanistan, Pakistan e Bangladesh.

"I contenuti sono generalmente gli stessi con poca differenza. Gli scrittori dicono che i due sono attivisti innocenti e onesti. Dicono che Rahi è stato arrestato nel 2007 ed è stato torturato in carcere. Gli scriventi mi hanno esortato a non fargli del male in alcun modo nella loro custodia ", ha detto Bawche.

La bozza della lettera è stata effettivamente pubblicata su un sito web chiamata Counter Current.org. Questo sito ha invitato gli scrittori a scrivere la lettera con quella forma a Bawche.

"Il giornalista detenuto Prashant Rahi è a rischio di tortura in India", dice un titolo sul sito web con un sottotitolo di Amnesty International sotto, e invitando le persone a scrivere con urgenza una lettera all'investigatore.


Bawche ha finora risposto solo a due delle lettere - una di Amnesty International e l'altra della Commissione Nazionale dei Diritti Umani (NHRC). "Abbiamo spiegato loro che abbiamo ampie prove contro i due e che sono stati trattati in modo equo nella custodia", ha detto. Alla domanda sul perché il diluvio di lettere proviene dai Paesi Bassi, Bawche ha detto: "non abbiamo alcun indizio."

mercoledì 8 gennaio 2014

VERSO IL 25 GENNAIO, PRIMA ASSEMBLEA A PALERMO PER L'ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO

Ieri Martedì 07 Gennaio si è tenuta a Palermo un'assemblea politico-organizzativa in vista della Giornata Internazionale di Sostegno e Supporto ai prigionieri politici indiani che avrà luogo il prossimo 25 Gennaio.

La composizione dell'assemblea è stata abbastanza composita e variegata: lavoratori, studenti medi e universitari, militanti politici (Circolo proletari comunisti, Fronte della Gioventù Comunista, MFPR e Comitato siamo tutti No Muos) che hanno arricchito con i loro interventi l'introduzione iniziale e fatto proposte in vista della campagna stessa.

Dopo l'introduzione che ha focalizzato lo stato attuale della repressione da parte dell'imperialismo contro le lotte sociali e politiche che si sviluppano in tutto il mondo, si è entrati nel merito del tipo di campagna internazionale lanciata dal Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India, in un contesto in cui la borghesia indiana è molto preoccupata dall'attività di solidarietà internazionalista verso la Guerra Popolare in generale e dall'attività del Comitato Internazionale in particolare, tant'è che recentemente l'ambasciatore dell'Unione Indiana ha incontrato gli ambasciatori dei singoli paesi dell'Unione Europea per esprimere preoccupazione per queste le mobilitazioni in corso nel vecchio continente in particolare dopo la Conferenza Internazionale di Amburgo del novembre 2012.

Intanto registriamo i primi risultati positivi delle mobilitazioni internazionali: l'attivista indiana Jayeeta è stata scarcerata pochi giorni fa, ciò ci da uno slancio ulteriore per battere questa strada.

Inoltre la Guerra Popolare sta aprendo nuovi fronti di guerriglia nel sud e nel nord-est e aumenta la propria presenta nelle città del subcontinente aumentando le preoccupazioni del governo indiano che risponde con ulteriore repressione e verso i rivoluzionari maoisti e verso attivisti sociali, culturali e sindacali ecc nelle città.

Necessaria quanto mai una campagna che punti alla questione specifica della liberazione immediata e incondizionata delle decina di migliaia di prigionieri politici e rivoluzionari.

In questa assemblea i presenti hanno iniziato a ragionare sulle attività da mettere in campo a Palermo da qui al 25, in particolare nelle settimane precedenti a quella del 25 sarà fatto un lavoro prettamente di propaganda e informativo tramite l'utilizzo di tutti i mezzi mediatici e non.

La pagina dell' evento facebook dove è presente l'appello della giornata (https://www.facebook.com/events/241671376001044/?ref_dashboard_filter=upcoming) sarà utilizzata come una vera e propria bacheca nazionale da aggiornare quotidianamente circa gli sviluppi organizzativi della campagna non solo a Palermo ma anche nel resto delle città italiane e del mondo.

I lavoratori presenti si sono impegnati a diffondere l'appello sui propri posti di lavoro e non solo.
In particolare si interverrà tra la classe operaia dato il legame che c'è tra sviluppo del movimento rivoluzionario in India e disincentivo dei padroni italiani a delocalizzare in quel paese al ribasso a spese degli operai sia indiani che italiani. Bisogna puntare sulla comprensione che la classe operaia è internazionale e ha lo stesso interesse di classe che va perseguito con una lotta unitaria che travalica i confini nazionali.

Anche all'università sarà fatto un intervento di informazione come proposto da uno studente del Collettivo Universitario Rivoluzionario presente all'assemblea e tenendo conto anche dell'ottima esperienza dell'assemblea che il Comitato Internazionale ha tenuto lo scorso dicembre al Liceo Cannizzaro Occupato di Palermo e l'interesse dimostrato dagli studenti medi, che in quell'occasione hanno anche dato dei contributi alla campagna internazionale.

Le compagne dello MFPR daranno il proprio contributo alla campagna ricche dell'esperienza del riuscito sciopero delle donne dello scorso 25 Novembre arricchendo la campagna internazionale del legame che c'è tra le donne e proletarie in particolare in lotta contro il moderno medioevo sia in Italia che in India che alle donne riserva, seppur in forme diverse, lo stesso trattamento a cui le donne reagiscono lottando con un doppio spirito ribelle.

La presenza del compagno del Comitato Siamo Tutti No Muos è stata un'ulteriore occasione per sottolineare le analogie tra l'interesse strategico che ha  l'imperialismo statunitense in India la cui borghesia compradora riceve sostegno economico-militare dagli USA per la guerra contro-rivoluzionaria e l'altrettanto interesse strategico dell'imperialismo USA in Sicilia dove è fortemente presente militarmente da decenni a cui si aggiunge la costruzione del Muos quale strumento dell'imperialismo stesso.

Più in generale la settimana antecedente al 25 l'intera città sarà informata della campagna con banchetti nelle piazze, affissioni e quant'altro.

L'assemblea non ha deciso l'iniziativa specifica che sarà messa in campo a Palermo il 25 nell'ottica di concentrarsi sul lavoro di propaganda dei prossimi giorni e di non escludere nessun tipo di iniziativa che sia la più incisiva possibile.

Tutti i presenti hanno sottolineato l'importanza di sostenere questa campagna e che questo sostegno si allarghi tra le masse popolari in particolare lavoratori e studenti e al movimento politico rivoluzionario cittadino. Nello spirito generale della campagna internazionale, si auspica che ciò avvenga nei prossimi giorni al servizio del raggiungimento dell'obiettivo che la giornata internazionale ha: la liberazione dei prigionieri politici e rivoluzionari in India.



VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO DEL 25 GENNAIO- ARRESTATO LEADER MAOISTA IN UTTAR PRADESH

Rigiriamo tradotto dalla stampa borghese indiana la notizia di un nuovo arresto da parte delle forze repressive di un importante leader maoista nello stato federato dell'Uttar Pradesh. 
Alla risposta repressiva dello stato fascista indiano la risposta della Guerra Popolare è una continua espansione in nuove zone del paese, nelle città e un avanzamento nell'organizzazione generale come si evince da questo articolo.
VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO, LIBERTA' IMMEDIATA PER IL COMPAGNO CHANDAN RECENTEMENTE ARRESTATO!

Uttar Pradesh: l'arresto del leader maoista rivela la rete dei ribelli in Uttar Pradesh 

L'arresto di un importante comandante maoista nell' Uttar Pradesh ha messo a nudo i piani dei naxaliti per impostare le basi nei centri urbani dello stato più popoloso del paese. Chanarik Das alias Chandan, comandante del Partito Comunista dell'India (Maoista), zona centrale, è stato arrestato dalla Special Task Force (STF) in una stazione degli autobus a Meerut lunedì scorso. Chandan è stato coinvolto nell'attacco del 19 ottobre 2012 contro una squadra di polizia nella zona Dumariya di Gaya, dove era riuscito a uccidere sette addetti alla sicurezza innescando una mina. Il leader maoista è stato arrestato due giorni dopo che il magistrato distrettuale e il sovrintendente della polizia di Mirzapur hanno ricevuto lettere identiche, presumibilmente scritte dal gruppo Naxalita, in cui vi era la minaccia di far saltare istituzioni pubbliche. 
Dopo l'arrivo delle lettere il sabato, è stata rafforzata la sicurezza nei confronti di entrambi i funzionari. 
Un alto funzionario di polizia dello Uttar Pradesh ha detto che la squadra dei banditi stava lavorando per espandere la sua base nei centri urbani dell'Uttar Pradesh, dopo aver trovato un punto d'appoggio nelle aree tribali di Sonbhadra, Mirzapur e Chandauli. Secondo l'ufficiale, le basi nelle città sono previste come "rifugi sicuri" per procurarsi armi e munizioni per gestire la propria macchina da guerra. 
L'ispettore generale dell'Uttar Pradesh, Amarendra Kumar Sengar, ha detto che Chandan, nativo del villaggio di Salaitand nel distretto di Gaya del Bihar, si nascondeva nel Muzaffarnagar da diversi mesi. 
La polizia ha affermato che Chandan era in contatto con i trafficanti di armi per la fornitura di armi, esplosivi e cartucce per i maoisti nel Bihar. 
L'interrogatorio a Chandan sta continuando e la polizia spera di raccogliere maggiori informazioni sui piani dei maoisti nello stato. I maoisti, infatti, sono attivi nello stato da diverso tempo, dando "notti insonni" alle forze di sicurezza e le agenzie di intelligence. 
Un paio di mesi fa, la polizia era riuscita ad arrestare undici membri del CPI (maoisti) di Allahabad, Kanpur e Gorakhpur. Durante l'interrogatorio, i funzionari di polizia hanno scoperto che i maoisti hanno stabilito legami con il fornitore di armi locale e sono stati gli autori del contrabbando di armi e munizioni per quadri del People's Liberation Guerrilla Army (PLGA) nel Bihar, Jharkhand, Chattisgarh e Madhya Pradesh. 
Il PLGA è il braccio armato del CPI (maoista). Circa sei trafficanti d'armi sono stati presi in custodia. 
Quello che è diventato una preoccupazione importante per il governo è il modo in cui i maoisti sono riusciti a "infiltrarsi" nell'armeria della polizia. Il 15 giugno dello scorso anno il STF ha fermato tre poliziotti nel distretto di Hamirpur coinvolti nel contrabbando di armi e cartucce. 
Due carabine, un fucile e le cartucce sono state recuperate dal loro possesso. Nel corso dell'inchiesta è emerso che i poliziotti vendevano le armi da fuoco e le cartucce appartenenti al rifornimento dell'armeria ai maoisti in Uttar Pradesh e negli stati confinanti.

martedì 7 gennaio 2014

VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO DEL 25 GENNAIO- UNA BUONA NOTIZIA, AVANTI COSI'!


Congratulazioni a tutti quelli che sono rimasti uniti nella lotta per la liberazione dell'attivista Jayeeta Das. E' stata rilasciata su cauzione 2 giorni fa (3 n.d.t.). la lotta per la sua completa assoluzione, e per il rilascio del compagno Hem e di tutti i prigionieri politici continua!

traduzione dalla pagina fb "lal salam"






VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO DEL 25 GENNAIO- ANCORA PERSECUZIONI GIUDIZIARIE CONTRO IL PROF SAIBABA!



L'ufficiale investigativo che deve interrogare il Dr. GN Saibaba, Mr. Suhas P. bawache, il 6 Gennaio alle 16:40 ha informato che l'interrogatorio è da riprogrammare. Questo cambiamento all'ultimo minuto e l'insistenza sull'interrogatorio entro il prossimo week-end adesso deve essere visto come parte di un tentativo di continuare a porre pressione sul Dr. Saibaba e intensificare la persecuzione sulla sua famiglia. In Luce di ciò, sollecitiamo chiunque ad esprimere solidarietà al Dr. Saibaba e continuare a stare vigile. La nuova data per convergere alla sua residenza sarà presto resa nota. Per favore diffondete largamente questo messaggio.

tradotto dalla pagina fb "lalsalam"