mercoledì 23 settembre 2015

la polizia tortura e uccide i maoisti - denuncia il poeta rivoluzionario Varavara Rao

il poeta con i familiari dei compagni uccisi

Revolutionary poet Varavara Rao with the relatives of slain naxals at Mgm Mortuary in Warangal on Wednesday. Photo: M. Murali
Il poeta rivoluzionario Varavara Rao ruppe in pianto e si lamentava inconsolabilmente abbracciando le sorelle dei maoisti assassinati Sruthi alias Mahitha presso la camera mortuaria dell’ospedale MGM.
Dicendo che quello di cui parla la polizia è un “falso scontro”, il poeta rivoluzionario Varavara Rao ha affermato che la polizia ha torturato brutalmente e ucciso entrambi i naxaliti del Partito maoista - Sruthi e Vidyasagar Reddy.

Egli ruppe in pianto e si lamentava inconsolabilmente abbracciando le sorelle dei maoisti assassinati Sruthi alias Mahitha presso la camera mortuaria dell’ospedale MGM.

Esigendo che il governo dello Stato si assuma la responsabilità, egli ha detto che i giovani vengono attratti dal movimento rivoluzionario poiché il governo di KCR non è riuscito a mantenere le sue promesse per non parlare dell'attuazione delle rivendicazioni del Partito maoista, di cui ha tanto parlato. "Nessuno gli ha chiesto di attuare le rivendicazioni del partito maoista. Lui stesso ha sostenuto che lo avrebbe fatto. Noi tutti vogliamo che il governo funzioni per come previsto dalla Costituzione - dare ai cittadini la possibilità di parlare, esprimersi e dissentire," ha detto.

Secondo i rapporti dei servizi segreti, un totale di 36 persone si sono unite al Partito maoista da quando si è attuata la separazione del Telangana. Decine di giovani sono stati delusi dalle promesse e dal funzionamento del governo TRS. Il signor KCR aveva promesso un Telangana privo di scontri.

"KCR aveva promesso un paradiso e non meno di questo. Quello che sta accadendo nel Telangana tutti lo possono vedere. Nel solo distretto di Warangal, quasi 1.500 acri di terra sono stati trasformati in miniere dagli appaltatori. I tribali stavano chiedendo spiegazioni al governo e giovani guidati da ideali si sono messi al fianco di questi tribali innocenti. Perciò essi sono stati uccisi in falsi scontri", ha detto Varavara Rao.

Revolutionary poet Varavara Rao broke down and wailed inconsolably holding sisters of slain Maoist Sruthi alias Mahitha at the MGM Hospital mortuary.
Dubbing the encounter as `fake’, revolutionary poet Varavara Rao alleged that police tortured brutally and killed both the Maoist party naxals – Sruthi and Vidyasagar Reddy.
He broke down and wailed inconsolably holding sisters of slain Maoist Sruthi alias Mahitha at the MGM Hospital mortuary.
Demanding the State Government own up the responsibility, he said that youth were being attracted to the revolutionary movement as the KCR’s Government failed to keep up its promises leave alone implementing the much-talked Maoist party agenda. “None asked him to implement Maoist party agenda. He himself claimed it. We all want the Government to function as per Constitution – giving people a chance to speak, express and differ,” he said.
According to intelligence reports, a total of 36 persons joined the Maoist party since the separate Telangana was formed. Scores of youth were disillusioned with the promises and functioning of the TRS Government. Mr. KCR promised a Telangana free from encounters.
“KCR promised a heaven and nothing short of it. What is happening in Telangana is visible to all. In Warangal district alone, nearly 1,500 acres of land is being illegally mined by contractors. The tribals were questioning the government and young men driven by ideals are standing by these innocent tribals. Hence they are being killed in fake encounters,” Mr. Varavara Rao said.

Proteste popolari per l'assassinio di compagni, che la polizia fa passare falsamente per scontri

mercoledì 9 settembre 2015

INDIA: L'ATTIVISTA CULTURALE E STUDENTESCO HEM MISHRA FINALMENTE FUORI DAL CARCERE DOPO DUE ANNI DI PRIGIONIA.


Dopo il prof. Saibaba anche lo studente Hem Mishra è stato scarcerato in regime di libertà provvisoria. Ciò dimostra che le accuse di "terrorismo" da parte del regime fascista hindu indiano di Modi sono false e hanno l'obiettivo di colpire gli attivisti politici e sociali "scomodi" per la "democrazia più grande del mondo".
Intanto la Guerra Popolare in India diretta dal Partito Comunista dell'India (maoista) avanza, con l'obiettivo di portare a termine una Rivoluzione di Nuova Democrazia...


DALLA STAMPA BORGHESE ONLINE INDIANA
TRADUZIONE DA THEHINDU.COM

IL MIO ARRESTO E' STATO UN TENTATIVO PER TERRORIZZARE LA COMUNITA' STUDENTESCA, DICE HEM MISHRA

"Il nostro sistema ha paura di coloro che alzano la voce contro la sua ingiustizia. E ( il sistema) ha paura della voce del popolo.

Studenti e attivisti, che denunciano i fallimenti dei governi, sono visti come una minaccia per il governo e lo Stato vuole distruggere questa minaccia ", ha detto il signor Hem Mishra, uno studente della prestigiosa Università di Jawaharlal Nehru dopo il suo rilascio dalla prigione centrale di Nagpur martedì.

Il signor Mishra è stato arrestato dalla polizia di Maharashtra nel mese di agosto 2013 con l' accusa di essere un corriere maoista. Il Tribunale di Nagpur dell' Alta Corte di Bombay gli ha assegnato la libertà provvisoria la settimana scorsa. Si definisce un "attivista culturale e studentesco" e dice che è stato una vittima della "insicurezza del governo" a causa delle denunce contro l'ingiustizia che rendono bersaglio coloro che espongono i suoi fallimenti.

"Non sono mai stato arrestato da Gadchiroli come sostenuto dalla polizia. Loro (la polizia) con la forza mi hanno arrestato alla stazione ferroviaria di Ballarashah nel distretto di Chandrapur del Maharashtra il 20 agosto 2013 e mi hanno tenuto in detenzione illegale per 80 ore.Mi torturarono in maniera disumana per i successivi 27 giorni e mi costrinsero ad accettare un racconto creato da loro. Stavo andando al villaggio di Hemalkasa per incontrare il dottor Prakash Amte. Non ho legami con i maoisti ", ha detto il signor Mishra al The Hindu dopo il suo rilascio dal carcere.

'Inquietante tendenza'

Quando gli è stato chiesto il motivo per cui la polizia lo bolla come maoista, lo studente della JNU ha detto: "Stiamo assistendo a una tendenza in India in questi giorni. Chi alza la voce contro l'ingiustizia o contro le atrocità del governo, viene bollato maoista. Ogni protesta, sia contro lo sgombero (forzato di interi villaggi n.d.t.), la deforestazione o le atrocità, è stato schiacciato ed etichettato come manovrato dai maoista. Nel mio caso, sono stato tenuto in carcere negli ultimi 2 anni e 19 giorni, perché ho espresso il mio disaccordo con l'ingiustizia attraverso le mie canzoni e le proteste degli studenti ".

Egli ha inoltre affermato che colpendo lui, lo Stato ha voluto inviare un segnale alla comunità studentesca in India, che è il cardine di molte proteste.

"Il motivo principale dietro il mio arresto era quello di terrorizzare la comunità studentesca in India", ha detto Mishra. Alla domanda sul suo futuro corso d'azione che comprende una lunga battaglia legale e completare un corso di lingua cinese al JNU, l'attivista culturale si è detto fiducioso di essere assolto.

"Per quanto riguarda la protesta contro l'ingiustizia, credo che non ci sia nulla di illegale in questo. Ogni cittadino deve alzare la voce contro l'ingiustizia e continuerò a farlo ", ha aggiunto Mr. Mishra, che è stato detenuto in una cella nel carcere centrale di Anda  nel Nagpur per più di un anno.

lunedì 7 settembre 2015

SCIOPERO GENERALEin India -- Corrispondenza - info e contatti slaicobasta@gmail.com - csgpindia@gmail.com

Migliaia e migliaia di operai di fabbrica e lavoratori di diverse categorie hanno partecipato a tante assemblee e si sono riversati nelle strade in occasione dello sciopero generale del 2 settembre.

Come riportato dai comunicati, tra cui quello del Centro di Solidarietà Operaia (Gurgaon-Bawal), centinaia di lavoratori della cintura industriale di Gurgaon-Manesar-Dharuhera-Bawal  - cintura industriale nei pressi della capitale Delhi - hanno partecipato attivamente ad una assemblea generale di lavoratori provenienti da quattro fabbriche della Maruti Suzuki, ovvero Maruti Suzuki di Manesar, Maruti Suzuki Gurgaon, Suzuki Moto, Suzuki Powertrain hanno partecipato alla manifestazione. Molti lavoratori provenienti dalla
Honda, Hero MotoCorp, Bajaj Motors, ASTI Elettronica, Baxter, Munjal Kiriu, Autofit, Bellsonica, Premium Moulding, Endurance e molte altre fabbriche hanno partecipato ad una dimostrazione di un’unica volontà per far riuscire lo sciopero... Si tratta per lo più fabbriche che hanno visto di recente importanti lotte operaie.
L’iniziativa ha avuto inizio con un incontro di massa dei lavoratori presso il Kamla Nehru Park, Gurgaon, dove è stata fortemente sottolineata la volontà di lotta contro i contratti precari, il peggioramento delle condizioni di lavoro, continui licenziamenti e tagli ai posti di lavoro mentre aumentano i margini di profitto dei padroni, non si rivedono e non si applicano i salari minimi e altre forme di sfruttamento crescente. Significativamente sono stati presenti e attivi durante la manifestazione militante molti lavoratori del settore non organizzato e dell'industria dell'abbigliamento non sindacalizzati. I rappresentanti dei lavoratori hanno presentato un memorandum di protesta al primo ministro Narendra Modi attraverso la DC, Gurgaon, dove la manifestazione si è conclusa nel pomeriggio.
Come si vede le masse operaie protestano contro le leggi sul lavoro che il governo Modi ha approvato e che nella sostanza rendono quasi impossibile organizzarsi in sindacato. Sindacato di cui gli operai hanno bisogno per le rivendicazioni più essenziali come il salario innanzi tutto, che è tra i più bassi del mondo (un operaio specializzato ha un salario di circa 10.000 rupie  - 130 euro circa al mese - e le richieste sono di portarlo almeno a 15.000). Come ha detto un operaio "Prendiamo solo rs 10000 sebbene siamo lavoratori a tempo pieno ed esperti. Il sindacato è un sindacato dell’azienda e non ci rappresenta veramente. Se passano le proposte in esame, diventerà ancora più difficile la lotta per un salario dignitoso ". E un altro lavoratore: “Il compagno Vijayakumar ha parlato del cosiddetto sviluppo negli ultimi 68 anni dall'indipendenza dell'India che è stata buona solo per un piccolo strato della società. Ha parlato dei cambiamenti nella legislazione del lavoro, come l'aumento del limite del numero di lavoratori che possono essere licenziati collettivamente portato a 300 e che è già stato attuato nel Rajasthan.”
Tutti gli oratori hanno espresso la volontà di unirsi per combattere il clima di costante repressione dello stato, che con l’impiego della polizia prova pure ad ostacolare i volantinaggi, scatenata sulle richieste legittime dei lavoratori della cintura industriale, come quelle della Maruti Suzuki di Manesar o Sriram Pistons per finire alla Asti Electronics. I rappresentanti di Jan Sangharsh Manch- Haryana, IMK (Inqlabi Mazdoor Kendra), KNS (Krantikari Naujawan Sabha), PUDR (Popoli dell'Unione Democratica per i diritti Delhi), AITUC, HMS, CITU e altri hanno partecipato in solidarietà.
Lo sciopero si è esteso dal nord al sud del paese: “Da una parte all'altra della città diChennai, migliaia di lavoratori provenienti da aziende del settore pubblico, nonché industrie private e lavoratori precari hanno lasciato oggi il lavoro oggi condannando lemodifiche proposte ai diritti e norme del lavoro e chiedendo che il governo cambi il suo atteggiamento che è contro i lavoratori.  In un mare di bandiere rosse… hanno lottato contro le riforme del lavoro filoaziendali del governo centrale guidato dal BJP. Lavoratori autonomi, conducenti di auto, lavoratori edili e lavoratori provenienti da MRF, Ashok Leyland, Hinduja e fabbriche Eveready in Nord Chennai si sono uniti per fermare le riforme anti-sindacalizzazione e hanno chiesto sicurezza sociale per tutti i lavoratoriLavoratori provenienti da CITU, AITUC, LPF, MRF Employees Union, Hinduja Employees Union, Ashok Leyland Workers Union, Eveready Workers Union, Manual Loaders Workers Union, Unorganized Sector Workers Union, Barber Workers Union hanno tutti partecipato allo sciopero. Il motivo dello sciopero è stato espresso nelle parole del lavoratore MRF "Le leggi esistenti, e la loro stessa applicazione, non sono sufficientemente efficaci per proteggere i lavoratori. I sindacati e i lavoratori stanno lottando per garantire che queste leggi vengano applicate nei luoghi di lavoro. In questo contesto, l'atteggiamento del governo Modi è quello di considerare queste leggi non necessarie perché ostacolerebbero l’aumento dei profitti dei capitalisti e il loro capitale. Come precursore, il Rajasthan ha già adottato una serie di emendamenti e questi ora saranno estesi a livello nazionale. Se questo passa, il lavoro a tempo indeterminato diminuirà e saranno possibili solo lavori a contratto, lavori precari per i lavoratori, e la sindacalizzazione sarà annullata. Sono questi i temi per i quali siamo venuti a combattere oggi”.
Mettiamo fine al regime di sfruttamento-repressione in nome delle riforme del diritto del lavoro!
Viva l'unità e la lotta dei lavoratori!