lunedì 28 dicembre 2015

Comitato per la Difesa e Liberazione del Dr GN Saibaba - India. Campagna internazionale e in Italia

Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India . info materiali,contatti, iniziative  csgpindia@gmail.com 347-1102638

Comitato per la Difesa e Liberazione del Dr GN Saibaba

È stato uno shock leggere la notizia che l’istanza per libertà su cauzione permanente del dottor GN Saibaba è stata oggi respinta dalla sezione di Nagpur dell’Alta Corte di Bombay. Ciò che più indigna è che l'Alta Corte ha inoltre l’ordine di libertà su cauzione a termine di Saibaba (Criminal Application No.785/2015), emanato dalla sezione della Corte Suprema di Bombay presieduta dal giudice Mohit affiancato dal giudice Shukre del 30/06/2015 che gli aveva la liberta provvisoria poi prorogata dalla stessa Sezione fino al 31 dicembre 2015, per i trattamenti necessari per le sue gravi condizioni di salute. Solo dopo che tante voci di democratici avevano gridato l’allarme per il precipitare delle
condizioni di salute di Saibaba, l'Alta Corte di Bombay è intervenuta sulla base di una lettera indirizzata al presidente della Corte Suprema da un attivista di nome Purnima Upadhyay. Quella lettera, suo moto convertita dall'Alta Corte in un Contenzioso di Interesse Pubblico, ha ottenuto che al dottor Saibaba fosse concessa la libertà provvisoria su cauzione. Interrompendo i trattamenti in corso, la nuova sentenza del giudice unico della Sezione di Nagpur dell'Alta Corte di Bombay ha disposto il rientro in carcere del dottor Saibaba entro 48 ore! L'ordinanza precisa inoltre che nel caso si rifiuti di farlo, sarà arrestato dalla polizia.

il regime fascista indù di Modi rilancia la criminalizzazione di Arundhati Roy

India : Arundhati Roy perseguita per oltraggio criminale in seguito ad un articolo recente a difesa del Dr Saibaba, accusato di legami con la guerriglia maoista, apparso sulla rivista Outlook

L'ACCUSA È CHE ROY FA DEGLI SCRITTI CHE TURBANO L'ORDINE STABILITO 

Arundhati Roy

lunedì 21 dicembre 2015

Sciopero generale totale dei maoisti contro il governo che vuole imporre le miniere di bauxite nelle foreste, e i tribali si armano per difendere le loro terre

Riportiamo un paio di articoli della stampa borghese indiana online che continuano ad illustrare le manovre genocide del governo indiano contro le popolazioni locali che si oppongono allo scempio delle vite e dell'ambiente. Ma mostrano anche la forza e la determinazione del popolo indiano che non si fa intimidire dalle minacce e dalle varie cacce agli oppositori in nome dello "sviluppo" e della "salvaguardia dell'ambiente"; quanto il governo indiano ci tenga a tutto questo lo ha dimostrato lo stesso Modi con la sua posizione alla riunione mondiale sull'ambiente!



I Maoisti indicono uno sciopero totale (Bandh) nell’Area

dell’Ente governativo il 26 dicembre


VISAKHAPATNAM: Il Comitato Speciale di Zona del confine Andhra/Odisha (AOBSZC - la sigla in inglese) ha fatto appello ad uno sciopero totale per le zone di confine tra l’Andhra e l’Odisha per il 26 dicembre e ha esortato gli appartenenti alle varie tribù a partecipare alla settimana di protesta, dal 21 al 27 dicembre, contro l'estrazione di bauxite proposta dall’Ente governativo di Visakhapatnam.

In una lettera che è stata inviata ai media presso l’Ente di Visakhapatnam dal portavoce ufficiale del Comitato, Jagabandhu, si chiede ai tribali di combattere contro quei leader che si oppongono all’estrazione di bauxite, ma continuano a fare i dirigenti dei partiti politici. Jaganbandhu ha chiesto ai leader di dimettersi dai partiti, in caso contrario, ha suggerito che il popolo li cacci via dalle zone dell’Ente. L'estremista ha affermato che il governo ha stretto accordi con aziende private e sta cercando di trarre beneficio da ciò colpendo la vita dei tribali.

venerdì 18 dicembre 2015

DONNE TRA LE FILE MAOISTE "SONO NATA NEL PARTITO"

(da un articolo della stampa)


"Kursenga Motibai alias Radhakka, la prima donna in Andhra Pradesh/Telangana ad entrare nelle file dei Naxaliti del Partito Comunista dell'India (Maoista), è stata rilasciata su cauzione il 12 dicembre 2015. Una donna della tribù Gond del distretto di Adilabad, Stato del Telangana; è stata in clandestinità per 28 anni, e rivestiva la carica di Segretario del Comitato di Divisione del Bastar al momento del suo arresto nel distretto di Khammam. Radhakka ha detto: "Sono nata nel partito". I suoi genitori si sono conosciuti in clandestinità e si sono sposati. Lei nacque qualche anno più tardi. Ha studiato in scuole gestite dal Dipartimento Welfare del governo e andava a visitare i suoi genitori durante le vacanze. Alla fine, anche lei, entrò in clandestinità. Gli sforzi coscienti dell'organizzazione maoista in Dandakaranya per porre fine a varie forme di patriarcato ha anche aiutato le donne o ad entrare in clandestinità o nelle organizzazioni di massa....

mercoledì 9 dicembre 2015

maoisti in azione dal 2 all'8 dicembre durante la settimana di commemorazione indetta dall'Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione



Di seguito alcune delle azioni, in parte riprese dalla stampa borghese online, messe in atto in occasione della settimana di commemorazione dei dirigenti maoisti assassinati dal governo fascista-indù

Manifesto Naxalita crea agitazione in Kagaznagar

Un poster presumibilmente incollato da naxaliti sul cavalcavia all'incrocio di Battupalli in Kagaznagar, giovedì scorso, ha creato agitazione nei settori interessati della società, non solo per la sua tempistica, ma per il suo contenuto. L'apparizione del poster di stoffa, che contiene un monito per i politici e funzionari corrotti, coincide con la settimana di commemorazione dei maoisti indetta dall'Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione (People’s Liberation Guerrilla Army – PLGA) e con il primo giorno della settimana Anticorruzione organizzata dal governo dello Stato. Scritto in rosso, il manifesto afferma innanzi tutto che l'avvertimento è la lotta per i poveri.
È stato scritto in nome della Guerra Popolare, una fazione del PCI-ML che si è unito con il PCI (Maoita) nel 2004. Il contenuto cita funzionari delle Entrate che cercano tangenti per risolvere i problemi dei contadini poveri, come la questione dei “patta” (documenti di proprietà) sulle terre. Tra i politici che sono avvertiti di andare incontro ad azioni rigorose se non cessano le pratiche di corruzione ci sono i membri degli uffici distrettuali oltre ai reggenti dei villaggi. "Stiamo verificando l'autenticità del manifesto", ha detto il sovrintendente di Kagaznagar Gummi Chakradhar al quotidiano The Hindu. Il poster sembra sia stato incollato nel posto molto trafficato in qualche momento durante la notte precedente.

I Maoisti accusano KCR, Kavitha per i falsi scontri armati

Warangal: Una lettera, presumibilmente scritta dai maoisti, ha creato agitazione al villaggio Bachannapet in Warangal, venerdì scorso, in quanto vi si accusa il primo ministro K Chandrasekhar
Rao e sua figlia, e Nizamabad MP K Kavitha di essere la mente degli scontri nel Telangana. Le due pagine scritte a mano del manifesto, incollato su un albero, è stato firmato da 'Viplav Kumar Mao', che sostiene essere membro del comitato centrale dei maoisti. Il volantino invita anche il popolo a partecipare e celebrare la Settimana dell'Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione che ha avuto inizio il 2 dicembre.
Il volantino da un lato critica il governo dello stato, e dall'altro invita il popolo ad impedire che il governo dello Stato continui a perpetrare atrocità sui poveri, e si invitano anche i giovani ad unirsi all'esercito popolare … Il documento dice che il governo TRS (partito regionale del Telangana) non ha mantenuro le promesse, cioè di lavorare per il benessere dei poveri da quando è salito al potere lo scorso anno.
Inoltre, vi è scritto che lo scontro di settembre tra polizia e maoisti a Warangal in cui due maoisti, Shruti e Vidyasagar, sono stati uccisi ha mostrato tutta la brutalità che il governo TRS è pronto ad infliggere a coloro che lottano per i diritti del popolo. "Non una parola di condoglianza è stata rilasciata da alcuno, anche dopo che Shruti è stata violentata, il suo corpo bruciato con l'acido e poi è stata uccisa dalla polizia, dicono i maoisti nel volantino...

I Maoisti si riuniscono a Gilagondi

Il secondo giorno dell'annuale settimana di commemorazione del PLGA, il PCI (Maoista)... come riferito ha tenuto un incontro pubblico al villaggio Gilagondi, nei pressi di Gunukurayi nel distretto GK Veedhi giovedì scorso, come parte del suo sostegno alla campagna dei Girijans (abitanti originari) contro il piano dello Stato e dei governi centrali che prevede lavori per l'estrazione di bauxite presso il distretto dell'Agenzia. Persone provenienti da villaggi vicini alla zona Jerrela, per la quale il Ministero per le Foreste dell'Unione ha dato il permesso per l'estrazione di bauxite, e il governo dello Stato ha emesso un'ordinanza (GO, n.97) il mese scorso, hanno, come è stato riportato, partecipato alla riunione che è stata organizzata dal comitato di zona Korukonda del PCI(Maoista).
Il partito, nel corso della riunione, ha ribadito il suo appello ai Girijans ad intensificare l'agitazione contro il progetto minerario della bauxite e costringere il governo ad annullare tutti i permessi e le autorizzazioni per l'estrazione e ha chiesto ai rappresentanti e dirigenti di tutti i partiti politici ad unirsi all'agitazione. Durante l'incontro i maoisti, come viene riportato, hanno chiesto informazioni sull'ex sindaco di Jerrela, S. Venkata Ramana, durante il cui mandato sembra aver approvato una risoluzione che dà il consenso all'estrazione di bauxite, come ha osservato il primo Ministro N. Chandrababu Naidu nel dossier che ha pubblicato sulle miniere di bauxite. L'ex sindaco sembra attualmente risiedere a Narsipatnam.

I Maoisti danno alle fiamme un autobus in vista delle elezioni panchayat (assemblee locali)

In vista della terza fase delle elezioni panchayat, i maoisti hanno dato alle fiamme un bus a Posa, località sotto il controllo della stazione di polizia Panki nel distretto Palamau, giovedì, come ha riferito la polizia. Circa una dozzina di militanti del PCI(Maoista) hanno intercettato il bus lungo il tragitto da Ranchi verso Medininagar e hanno chiesto ai passeggeri e all'autista di scendere; dopo hanno versato prodotti infiammabili e gli hanno dato fuoco, come ha detto l'ispettore di polizia, Saket Kumar Singh. L'incidente è avvenuto appena due giorni prima della terza fase delle elezioni panchayat che ne prevede quattro. Tenendo d'occhio i sondaggi, l'amministrazione del distretto ha preso sul serio l'incidente e ha lanciato una caccia massiccia per fermare i colpevoli, fuggiti dopo aver commesso il delitto. "Abbiamo chiuso le aree di confine e condotto operazioni di ricerca per rintracciare le persone coinvolte nell'incidente", ha aggiunto Singh. PTI

martedì 8 dicembre 2015

La lotta degli operai della Maruti continua e chiede giustizia! con il sostegno degli studenti in lotta

Delhi: incontro di solidarietà per chiedere giustizia per i lavoratori della Maruti
25 Novembre
Unisciti a noi per un incontro di solidarietà per chiedere giustizia per gli operai della Maruti
con il Comitato Provvisorio, con il sindacato dei lavoratori Maruti Suzuki presso il sito Occupyugc il 25 novembre, dalle 17:00 in poi per la 'Mazdoor Nyay Adhikar Convention' del 27 novembre organizzata dal comitato provvisorio.
{Come tutti sapete dal 18 luglio 2012 nello stabilimento Maruti di Manesar-Haryana-India, a causa del nesso direzione aziendale-polizia-amministrazione-governo, i lavoratori della Maruti hanno dovuto affrontare la mano pesante dell’ingiustizia e della repressione, che continua fino a oggi. 215 lavoratori sono sottoposti ad accuse infondate fabbricate ad arte, 147 lavoratori sono stati incarcerati,
2300 lavoratori sono stati licenziati tra cui 546 lavoratori a tempo indeterminato. Oggi, più di tre anni dopo, 35 lavoratori continuano a languire in carcere senza poter pagare la cauzione. Le ultime tappe del dibattito sul processo si stanno avvicinando. Il management della società e lo stato sono in piena preparazione per dare l'esempio emettendo una sentenza più dura per i lavoratori, affinché i lavoratori temano di alzare la voce con la lotta. Nell’ultimo mese è in corso una campagna in tutta l’India per la giustizia per i lavoratori della Maruti. Programmi di solidarietà, manifestazioni, raduni, incontri, seminari sono stati organizzati da diversi sindacati di lavoratori, organizzazioni e sezioni progressiste della società. I lavoratori Maruti in lotta hanno viaggiato in diverse parti del paese per far avanzare questa campagna. Incontri e manifestazioni fino ad ora sono stati organizzati in diverse cinture industriali e città come Pune, Mumbai, Bangalore, Chennai, Delhi, Jind, Kaithal, Gohana ecc}
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Noi, studenti in lotta di diverse università che hanno occupato l’UGC (Organo di gestione dell’Università) per più di un mese, abbiamo marciato verso il MHRD (Ministero dello Sviluppo delle risorse umane) a centinaia, affrontato le brutali cariche con i bastoni e abbiamo messo in discussione e resistito al modello educativo anti-studentesco. Queste richieste, queste voci di dissenso di diverse lotte non solo cresceranno più forti, ma devono anche unirsi su diversi punti.

martedì 1 dicembre 2015

Appello per la liberazione di Kobad Gandhy - dirigente comunista PCI maoista in serie condizioni di salute - campagna nazionale e internazionale

Richiesta di Kobad Ghandy per un Appello urgente per il suo rilascio su cauzione - sostenere l'appello in tutti i modi
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Venerdì 27 nov 2015
Per motivi di età e gravi condizioni di salute

Richiesta di Kobad Ghandy per un Urgente appello per il suo rilascio su cauzione

Kobad Ghandy ha scritto la seguente nota in data 10 novembre 2015 e l’ha inviata a noi per la pubblicazione nei principali mezzi di informazione al più presto. Ci è arrivata il 21 novembre 2015. La pubblichiamo immediatamente nel nostro ultimo numero con la speranza che i lettori rispondano urgentemente alla sua richiesta. -Editor

Proprio oggi, in risposta a un RTI (Richiesta di informazioni sulla persona), mi è stata inviata una copia del FIR (inizio indagini) dello Jharkhand. A quanto pare, dopo il mio arresto nel 2009, il mio nome è stato aggiunto a questo caso che dice che una folla di circa 500 persone sconosciute ha attaccato un accampamento della polizia a Bokaro nel 2007. Questa è la prima volta che ho sentito parlare di questo attacco, per non parlare dell’essere parte di esso. Che non sono mai stato mai a Bokaro/Jharkhand nella mia vita è un altro discorso. Nessun FIR è stato emesso contro di me quando è avvenuto l'incidente. E ora la polizia dello Jharkhand viene ad arrestarmi nove anni dopo il fatto.
In Andhra Pradesh la polizia ha fatto ricorso al metodo di tirare fuori una confessione falsa (in Telugu, una lingua che non conosco), e su questa base ha aggiunto il mio nome a circa 15 casi dagli anni ‘90 al 2005. Ma nemmeno tale 'confessione' è stata presa in considerazione dalla polizia dello Jharkhand per aggiungere il mio nome a questo caso. La legittimità di questo è discutibile.

Lo stesso è per il caso del West Bengal (non ho ancora ricevuto il FIR) e i casi Patiala e Surat. Nel caso Patiala, due persone in apparenza hanno visto una persona sconosciuta fare un discorso 'incendiario' presso l’università del Punjab (non menzionano la lingua e io non conosco il punjabi), mentre passeggiavano nella mattinata. A quel tempo nessun FIR è stato emesso contro alcun 'sconosciuto'. Ma un FIR è stato emesso contro di me nel febbraio 2010, cinque mesi dopo che ero stato nel Tihar. Eppure, queste accuse gravi sono state emesse senza alcuna prova, solo per semplici dicerie.

E poiché l’LG (Lieutenant-Governor – Capo della capitale) di Delhi ne ha emesso 268 su di me, non posso presenziare a questi processi fino a quando quello di Delhi non sarà finito, sottraendomi il diritto costituzionale al processo rapido. Nessuno di questi processi è nemmeno cominciato dopo sei anni di carcere.
Ora, una volta che il processo di Delhi sarà finito, dovrò affrontare processi in serie – e questo all’età di 69 anni con problemi di cuore, reni e artriti gravi. Il cardiologo considera seriamente che potrei aver bisogno di un pace-maker se le mie pulsazioni continuano a scendere al di sotto di 40.
Anche se il processo di Delhi sta per concludersi, il giudice, nel mese di settembre 2015, ha considerato le mie condizioni di salute così gravi da concedermi tre mesi cauzione provvisoria. Lasciamo stare il fatto che non ci si può avvalere di questa cauzione per ottenere un trattamento adeguato (impossibile in carcere), adesso sarò portato da un tribunale/carcere all’altro in tutto il paese, che non è altro che un tentativo di uccidermi.

Dato che tutti i "casi" di cui sopra (ad eccezione di quello di Delhi) si fondano su norme legali discutibili, e dato che mi è stato negato il diritto costituzionale ad un processo veloce, e, cosa più importante, data la mia età e la salute precaria, chiedo che venga prodotto un appello da inviare con urgenza al governo affinché mi rilasci su cauzione per motivi umanitari e di salute. Si prega di considerare questo come urgente.

Kobad Ghandy
Tihar Jail 3
Reparto pazienti ad alto rischio
Hari Nagar
Nuova Delhi-110064
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