venerdì 26 febbraio 2016

Appello per una Settimana Internazionale di Azioni: 2-9 Aprile 2016

Libertà incondizionata per tutti i politici in India !
Solidarietà con tutti i prigionieri politici del mondo!
Stop Green Hunt, stop la Guerra e gli attacchi aeri contro il popolo!
Sostenere la guerra popolare in India!
In India sono più di 10.000 i prigionieri politici che languiscono nelle carceri. Sono dirigenti, quadri e membri del PCI (maoista) e del dell’Esercito Popolare Guerrigliero di liberazione (PLGA), abitanti dei villaggi adivasi che hanno resistito all’evacuazione forzata; contadini che hanno lottato contro i protocolli di intesa firmati da governi e multinazionali per sfruttare il popolo e continuare il saccheggio imperialista delle risorse naturali; attivisti delle minoranze nazionali organizzati contro la minaccia crescente del fascismo indù; intellettuali come il Dr Saibaba, artisti, studenti e membri di altre organizzazioni democratiche, colpevoli di stare dalla parte del popolo a fronte della guerra al popolo scatenata dallo Stato indiano; donne del popolo, femministe unitesi per ribellarsi contro la galoppante escalation di stupri, spesso commessi da forze armate e di polizia e squadre fasciste paramilitari spalleggiate dallo Stato. Nelle prigioni i detenuti subiscono ogni tipo di abuso, torture, negazione della libertà su cauzione, condizioni di vita disumane, trasferimenti arbitrari, aggressioni brutali e le punizioni in isolamento totale, e sempre più spesso le detenute sono violentate.
Nonostante le feroci condizioni di detenzione, prigionieri resistono e lottano con spirito rivoluzionario e trasformano le oscure galere in cui sono rinchiusi in un fronte di lotta contro l’ascesa del fascismo in India e il regime indiano.
La lotta per la loro liberazione incondizionata è un compito urgente per tutte le forze di solidarietà ed è parte integrante del sostegno, per la vittoria della guerra di liberazione.

mercoledì 24 febbraio 2016

Lo Stato contro le donne, scatena la repressione con la polizia che violenta, distrugge case e uccide in nome della guerra ai maoisti

Riportiamo uno dei tanti casi che vede protagoniste molte organizzazioni di donne che si oppongono a questa barbarie

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Hyderabad: protesta lampo contro l’attacco a Soni Sori e la repressione in Bastar
Pubblicato da icspwi
22 febbraio 2016

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21 febbraio (Maxim News): ...la gente spontaneamente si è riunita per protestare contro l'attacco contro l’attivista adivasi Soni Sori, nonché per condannare gli stupri di donne adivasi e i falsi scontri contro cui Soni Sori protesta senza sosta, qui domenica a Tankbund.
Erano presenti i rappresentanti di “Donne contro la violenza sessuale e la repressione di Stato”, Sandhya della “Organizzazione progressista delle donne”, le attiviste femministe Sajaya e Vanaja, i Prof. Laxman, Suresh, Raju e Narayana del “Comitato per le libertà civili”, i Prof. Padmaja Shaw, Prof. Harjinder Singh (Laltu ), Prof. KY Ratnam, Prof. G. Vijay della Rete degli Insegnanti Democratici”, e numerosi docenti e studenti delle Università di Hyderabad e EFLU per Soni Sori, leader adivasi locale e coordinatrice Aam Aadmi per la Divisione del Partito del Bastar, che è stata attaccata da tre sicari mentre tornava a casa il 20 febbraio a Geedam alle 11 di sera.
Soni Sori ha comunicato che gli aggressori le hanno lanciato una sostanza chimica sul viso e l'hanno minacciata dicendo "smettila di lamentarti contro l’Ispettore Generale, smettila di sollevare la questione di Mardum. Se non si comporti bene, lo faremo pure a tua figlia". È stata anche messa in guardia rispetto al tentativo di presentare di nuovo una denuncia contro l'IG della polizia.

lunedì 22 febbraio 2016

Guerra popolare - Boicottaggio elettorale - Movimento di lotta contro Green Hunt per la liberazione dei prigionieri politici

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Resort manager kidnapped by Maoists in Wayanad

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Chikkamagaluru: Naxals put up posters, warn villagers against voting12718364_1505443003096884_7087721074513226998_n

COMMITTEE FOR THE RELEASE OF POLITICAL PRISONERS

mercoledì 17 febbraio 2016

in corso lo sciopero di 48 ore indetto dai maoisti in Bihar e Jaarkhand



I Maoisti fanno appello ad uno sciopero (bandh) di 48 ore
Pubblicato da icspwi 14 febbraio 2016

Ranchi: il Comitato di Stato del Bihar del PCI maoista ha esteso l'appello allo sciopero totale (bandh) di 48 ore in Bihar e Jharkhand che ha avuto inizio domenica a mezzanotte. L'appello dello sciopero è stato esteso per protestare contro l'uccisione di un importante membro del Comitato speciale di zona di Purvi Bihar Paschimottar -Jharkhand, Chirag Da, alias Pramod alias Ramchandra Mahto nel distretto Jamui del Bihar. Chirag Da, nativo della zona di Nawadih del distretto di Bokaro in Jharkhand era stato determinante nel porre solide fondamenta del movimento maoista in Bihar e Jharkhand. Era anche responsabile per il coordinamento interstatale e tutte le operazioni effettuate attraverso il confine. Il portavoce maoista del comitato di stato del Bihar, Avinashji, ha detto che la polizia è stata brutale nel trattare con il movimento maoista e che il loro leader è stato ucciso a sangue freddo.



"Da un lato le forze dello Stato hanno gli abitanti dei villaggi e sostengono il movimento armato di gruppi scissionisti e d'altra parte, stanno prendendo di mira i leader maoisti che sono stati in lotta per i poveri ei contadini", ha detto. Il comitato dello Stato del Bihar ha anche chiesto alla sua controparte in Jharkhand di aderire al bandh per protestare contro lo scontro di Bokaro in cui uno dei loro quadri è stato ucciso e una donna, quadro del partito, è stata arrestata. Subito dopo lo scontro a Jamui, i maoisti si sono riuniti nelle foreste di Dandra ai piedi della collina Jhumra, sotto il blocco Gumia del distretto Bokaro.

martedì 9 febbraio 2016

il PCI maoista smaschera il regime di Modi sui falsi scontri, in realtà assassini mirati, e denuncia le bande paramilitari del Salva Judum 2

Comunicato stampa del Comitato Speciale di Zona del Dandakaranya del PCI-maoista sui falsi scontri messi in scena dalla polizia in Bastar tra il 26 settembre 2015 e il 4 gennaio 2016. Condanna le pratiche della polizia fatte di violenza sessuale e di propaganda intimidatoria.

I ribelli maoisti mettono in guardia contro il rilancio di Salwa Judum in Bastar

RAIPUR: Il Partito Comunista dell'India (Maoista), dichiarato fuorilegge dal governo, ha affermato che la polizia sta cercando di far rivivere un "Salwa Judum" come movimento tribale nella regione di Bastar del Chhattisgarh organizzando poche persone per organizzare manifestazioni e proteste contro i maoisti della regione. I ribelli hanno avvertito che ci saranno azioni di ritorsione della guerra popolare contro quello che hanno descritto come "Salwa Judum-II". In opuscoli diffusi in diverse parti della regione tribale del Bastar, lo Stato e la polizia avevano montato diverse organizzazioni sotto il nome di Bastar Vikas Samiti Sangharsh e Samajik Ekta Manch per organizzare manifestazioni e proteste contro il movimento rivoluzionario. La dichiarazione del PCI(M) dice che la polizia ha scatenato la propaganda che dà il nome a questo anno come l’anno della "Missione 2016" per eliminare i maoisti.
I maoisti sostengono che quelli che in questo momento sono in prima linea in tali manifestazioni e proteste hanno fatto parte anche parte del controverso Salwa Judum, un movimento anti-naxalita costituito nel Bastar tra il 2005 e il 2008. L'opuscolo maoista dice che le forze di sicurezza hanno scatenato il terrore nella regione tribale commettendo atrocità sui poveri tribali in nome delle operazioni anti-Naxalite. I maoisti hanno ribadito che le azioni delle forze di sicurezza avevano, infatti, lo scopo della distribuzione delle vaste risorse naturali del Bastar alle imprese multinazionali.
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lunedì 8 febbraio 2016

Il regime fascista indù di Modi uccide, arresta tortura massacra il suo stesso popolo, vedi le popolazioni adivasi e criminalizza intellettuali, scrittori e artisti che non vogliono tacere!



i nazionalisti indù hanno molti modi per mettere a tacere gli scrittori.
La scrittrice Roy sta affrontando un processo penale per oltraggio alla corte in India. Naturalmente, il governo di Narendra Modi non ha lasciato impronte chiare su questa scena del crimine contro l'arte e il pensiero

venerdì 5 febbraio 2016

Lotte operaie in India: Rivolte, occupazione di fabbriche, scioperi selvaggi…

Nella zona industriale di Gurgaon, una zona alla periferia della capitale Delhi, le lotte operaie sono tantissime e significative. C’è in corso una riflessione sulle forme organizzative e sul rapporto con le organizzazioni sindacali ufficiali. Gli operai che curano la rivista Gurgaon News le riportano e le analizzano con attenzione mettendole in collegamento con altre lotte, in particolare con quelle degli stessi settori dei paesi imperialisti.


Rivolte e proteste di massa spontanee:
* Rivolte nelle aree industriali di NOIDA e Okhla, February 2013
* Blocco di massa spontaneo delle fabbriche, Faridabad, January 2014
* Rivolta di Orient Craft, Gurgaon, March 2014
* Proteste di massa spontanee nel Complesso della Zona Industriale NOrd, Faridabad,
September 2014
* Rivolta di Udyog Vihar, Gurgaon, February 2015
* Rivolta di Orient Craft, Gurgaon, June 2015
Occupazione di fabbriche e scioperi selvaggi:
* Vertenza dell’Auto di Napino, Manesar, 2010 to April 2014
* Munjal Kiriu, Manesar, December 2013 - January 2015
* Shriram Piston, Pathredi, January 2014 – May 2014
* Jay Ushin / JNS, Manesar, February 2014 - September 2014
* Asti Electronics, Manesar, February 2014
* Baxter, Manesar, February 2014
* Bajaj Auto, Gurgaon, February 2014
* Track Components, Manesar, April 2014
* Subros, Manesar, May 2014
* Autoliv, Manesar, June 2014
* Wearwell, Okhla, September 201
* Orient Electric, Faridabad, October 2014
* Premium Moulding, Gurgaon, October 2014 to June 2015
Questo è solo un elenco parziale delle lotte; in questo articolo ne riportiamo alcune e altre le approfondiremo in seguito.

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GurgaonWorkersNews no.64 - November 2015 –
Materiale per il dibattito sulla 'classe operaia globale' e l’organizzazione
*** … le condizioni dei lavoratori sono sempre più simili: essere nuovo in città, non trovare posti di
lavoro a tempo indeterminato, vivere di salario minimo, condividere le camere per essere in grado di pagare l'affitto, lavorare su turni di 12 ore, non trovare una soluzione nei tradizionali sindacati, ricercare i modi per organizzarsi nelle condizioni di mobilità forzata e volontaria.

martedì 2 febbraio 2016

NUOVA CAMPAGNA INTERNAZIONALE 2-9 APRILE

NELL'INCONTRO INTERNAZIONALE DEL COMITATO DI SOSTEGNO ALLA GUERRA POPOLARE IN INDIA E' STATA DECISA UNA GRANDE E STRAORDINARIA CAMPAGNA PER LA LIBERTA' DEI PRIGIONIERI POLITICI IN INDIA E IN SOLIDARIETA' CON TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI DEL MONDO CON UNA SETTIMANA INTERNAZIONALE DI AZIONI DAL 2 AL 9 APRILE

APPELLO E POSTER SARANNO DISPONIBILI NELLE PROSSIME SETTIMANE

IL BLOG INTERNAZIONALE VIENE RIATTIVATO

ICSPWI
GENNAIO 2016
csgpindia@gmail.com