giovedì 7 aprile 2016

Prigionieri politici indiani indicono sciopero della fame nella sezione speciale del carcere di Bhanjanagar

 A Berhampur cinque prigionieri in attesa di giudizio, di cui tre donne, detenuti nella sezione speciale del carcere di Bhanjanagar, distretto di Ganjam, accusati di coinvolgimento in attività dei maoisti venerdì hanno lanciato uno sciopero della fame. I detenuti chiedono un processo più rapido o il rilascio su cauzione. Hanno anche richiesto il riconoscimento dello status di prigioniero politici.
Fonti ufficiali hanno identificato i detenuti come Kandra Dalabehera, Kadam Bajali, Telem Soni, Malati Majhi e K Anita.
Tutti sono in prigione da più di quattro anni, dicono le stesse fonti. Il processo è rallentato dai testimoni, per lo più gli agenti di polizia, che non si presentano. Su ognuno di loro pendono dagli otto ai dodici casi, dicono le fonti.
Hanno rifiutato la colazione e il pranzo. “Stiamo cercando di convincerli a prendere il cibo”, ha detto il sovrintendente U K Mohapatra. Ha aggiunto che le loro richieste sono state trasmesse al tribunale locale.
Secondo le fonti, la maggior parte dei prigionieri in sciopero sono state trasferiti alla sezione speciale di Bhanajangar dal carcere di Berhampur. Già il 6 maggio dello scorso anno, avevano fatto ricorso uno sciopero della fame nella stessa sezione speciale, sospeso dopo 3 giorni dietro assicurazione delle autorità che avevano assicurato di soddisfare le loro richieste.
Narendra Mohanty e Biswapriya Kannungo, promotore e consigliere della ONG dell’Odisha “campagna contro le montature poliziesche”, hanno espresso solidarietà ai detenuti in attesa di giudizio in sciopero, esigendo la liberazione incondizionata dei cinque.

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