martedì 3 luglio 2018

Libertà per SAIBABA - se ne occupano ora anche esperti di diritto delle Nazioni Unite


GIURISTI ONU SOLLECITANO L’INDIA A RILASCIARE IL PROFESSORE DELLA DELHI UNIVERSITY DETENUTO G.N. SAIBABA PER I MOLTI PROBLEMI DI SALUTE DI CUI SOFFRE


Saibaba è stato arrestato nel 2014 per presunti legami con i maoisti e lo scorso anno è stato condannato all’ergastolo.

Giovedì scorso giuristi delle Nazioni Unite hanno esortato l'India a rilasciare il professore in carcere di Delhi, GN Saibaba, poiché soffre di diversi problemi di salute.
L'accademico, costretto su una sedia a rotelle era stato arrestato nel maggio 2014, in seguito alle accuse della polizia di Gadchiroli, Maharashtra, di avere legami con i maoisti. Nel marzo 2017 è stato condannato all'ergastolo e da allora è detenuto nella prigione centrale di Nagpur.
"Ci preoccupano i rapporti che riferiscono le tante patologie, più di 15, di cui Saibaba soffre, alcuni delle quali portano complicazioni potenzialmente mortali" hanno dichiarato i giuristi in una dichiarazione congiunta a Ginevra.
Tra questi i relatori speciali Catalina Devandas, Michel Forst, Dainius Pūras e Nils Melzer e l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Raad Al Hussein. "La salute di Saibaba si sta progressivamente deteriorando a causa delle condizioni carcerarie e di personale non addestrato, non in grado di assistere adeguatamente detenuti con disabilità", hanno aggiunto, concludendo che c’è "urgente bisogno" di cure mediche adeguate.
"Vogliamo ricordare all'India che qualsiasi rifiuto di una sistemazione ragionevole per persone con disabilità in detenzione non è solo discriminatoria, ma può anche costituire maltrattamento o perfino una tortura", hanno detto. "In particolare, l'isolamento dovrebbe essere proibito quando questa misura aggrava le condizioni di detenuti con disabilità".


L'ufficio del Commissario per i diritti umani ha definito Saibaba "un difensore di lunga data dei diritti di varie minoranze in India contro gli interessi delle multinazionali". Ha dichiarato che la sentenza di condanna contro Saibaba " manca di indicare anche una sola circostanza in cui Saibaba abbia cospirato per commettere violenza o fornire supporto logistico ad atti di violenza".

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