domenica 23 marzo 2025

il regime fascista e pro imperialista di Modi si arma sempre più per prepararsi alla guerra esterna mentre procede con la guerra interna fatta di massacri e repressione

 


 7- 12 aprile settimana internazionale di azione 

qui l'appello

https://guerrapopolare-india.blogspot.com/2025/03/settimana-di-azione-internazionale-e.html

India, titoli della difesa in rialzo dopo che il governo approva un piano 6,25 miliardi di dollari

I principali titoli della difesa indiana sono saliti venerdì dopo che il Consiglio per la Difesa del Paese ha approvato progetti per 540 miliardi di rupie (circa 6,25 miliardi di dollari). Il piano del governo prevede investimenti in motori potenziati per i carri armati T-90 dell’esercito, siluri per sottomarini e velivoli di allerta precoce. Hindustan Aeronautics (produttore di jet da combattimento) è salita fino al 2,38%, segnando il quinto giorno consecutivo di rialzi. Bharat Dynamics, specializzata in munizioni e missili, è cresciuta fino al 5,67%. (riproduzione riservata) 

Le forze armate indiane in piena attività contro i maoisti della guerra popolare

 


La polizia afferma di aver ucciso 30 maoisti in diversi scontri con il personale di sicurezza nella divisione Bastar

Distretto di Raipur, 20 marzo 2025: Almeno 30 persone che la polizia sostiene essere quadri del PCI (maoista) sono state uccise in due scontri separati giovedì nella divisione di Bastar, nello stato di Chhattisgarh, secondo quanto ha annunciato oggi alla stampa un funzionario di polizia.

Secondo il funzionario di polizia, una squadra congiunta di forze di sicurezza ha lanciato un'operazione anti-maoista basata su input dell’intelligence. Intorno alle 7 del mattino, è scoppiato uno scontro nelle fitte foreste lungo il confine inter-distrettuale di Bijapur e Dantewada, dove sono stati uccisi almeno 26 presunti maoisti, aggiungendo che durante lo scambio a fuoco, è stato ucciso un jawan [soldato] della Guardia della Riserva Distrettuale (DRG).

In una dichiarazione alla stampa, il ministro dell'Interno Vijay Sharma ha confermato che finora sono stati recuperati 18 corpi, mentre le operazioni di ricerca sono ancora in corso, aggiungendo che diverse armi ed esplosivi sono stati sequestrati dal luogo dello scontro.

Secondo un rappresentante della polizia distrettuale, in un altro scontro in corso nel distretto di Kanker, divisione Bastar, una squadra congiunta di personale della Border Security Force (BSF) e del DRG ha ucciso quattro presunti maoisti vicino alla giungla di Abujhmad nel distretto di Narayanpur, aggiungendo che nessun personale di sicurezza è rimasto ferito nell'operazione e che si attendono ulteriori dettagli.

Secondo i funzionari di polizia, Bijapur, Dantewada, Kanker e Narayanpur rimangono tra i sette distretti più colpiti dai maoisti nello stato di Chhattisgarh.

mercoledì 12 marzo 2025

Settimana di azione internazionale e internazionalista dal 7 al 12 aprile - Per una campagna lunga un anno da aprile 2025 a marzo 2026


La campagna mondiale contro la Operazione Kagaar, che continua, ha denunciato e colpito gli imperialisti e il governo Modi, che avevano posto l’obiettivo di cancellare il movimento democratico, popolare e rivoluzionario e la guerra popolare diretta dal PCI (Maoista), che sono la reale alternativa politica per i proletari e il popolo dell’India.

Tutte le campagne lanciate negli anni scorsi dal regime fascista di Modi , dalla “Operazione Green Hunt” in poi hanno fallito l’obiettivo posto dal regime.

Oggi Modi dichiara che spazzerà via la guerra popolare, il movimento rivoluzionario e il PCI(Maoista) entro marzo 2026.

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) chiama tutti i partiti e organizzazioni marxiste-leniniste-maoiste, i partiti rivoluzionari, le forze antimperialiste a raccogliere la sfida lanciata dal governo Modi con una campagna lunga un anno da aprile 2025 a marzo 2026.

È a un anno di mobilitazione e sostegno alla rivoluzione indiana a cui il ICSPWI fa appello, a partire da una settimana internazionale e internazionalista di azione dal 7 al 12 aprile.

Il PCI(Maoista) e le masse popolari stanno resistendo e respingendo con determinazione ed eroismo la operazione Kagaar.

In ogni settore dell’economia il regime sta scaricando sulle masse la crisi prodotta dall’imperialismo, dai suoi lacchè e dalle politiche al servizio dei grandi capitalisti, come Adani, Ambani ecc, e latifondisti indiani.

Modi è stato il primo capo di stato accorso a incontrare e rendere omaggio al nuovo capo dell’imperialismo USA, Trump. I due si sono incontrati il 12 febbraio per ribadire l’importanza del loro rapporto nel contesto delle alleanze all’interno del sistema imperialista mondiale, in particolare nei settori dell’energia e della difesa.

Nel settore dell’energia Trump chiede all’India di essere sempre più il principale acquirente del settore petrolifero americano, che di recente è stato indebolito anche per effetto dell’invasione russa dell’Ucraina. Modi si è impegnato con Trump a raggiungere l’obiettivo di portare gli scambi tra i due paesi nel settore energetico dagli attuali 15 a 25 miliardi di dollari entro i prossimi 5 anni.

Nel settore della difesa l’India è il maggiore importatore mondiale di armi, che compra anche dalla Russia e diversi altri paesi. Nel suddetto incontro, Modi ha aperto a ulteriori acquisti dagli USA e Trump ha offerto di vendere all’India gli F35. Infine, come parte del controllo strategico delle rotte commerciali, la grande novità portata dall’incontro è stata la decisione di rilanciare il progetto del “corridoio India-Medio Oriente-Europa” una via di scambio di merci, dati ed energia dall’India a Israele all’Italia, fino agli USA. Un progetto che esisteva già ma che l’attacco della resistenza palestinese e le contraddizioni causate da esso tra Israele e i paesi arabi avevano bloccato. In questo incontro Trump e Modi hanno rilanciato il progetto.

Questo incontro Trump/Modi dovrebbe rendere evidente a tutti il legame indissolubile tra l’imperialismo americano e i suoi servi e il regime indiano.

Il regime indiano è uno dei più importanti sostenitori di Netanyahu e della sua offensiva genocida in Palestina. Per questo motivo l’ICSPWI chiama a unire durante la settimana di azione la solidarietà con la resistenza del popolo palestinese alla campagna contro il regime di Modi e l’imperialismo.

L’ICSPWI fa appello a intensificare la mobilitazione contro la Operazione Kagaar, fatta di massacri, deportazioni, assassinii di gente dei villaggi e dirigenti delle masse tribali, attivisti sociali e dirigenti rivoluzionari, con anche la persecuzione dei giornalisti e attivisti dei diritti umani che vi si oppongono.

L’ICSPWI assume con forza l’appello dei compagni indiani e sostenere il popolo di Maad, che si sta opponendo risolutamente alla decisione di usare le loro terre e foreste per le manovre militari della genocida guerra al popolo chiamata Operazione Kagaar.

Sostenere la guerra popolare in India e il Partito Comunista dell’India (Maoista) è uno dei compiti fondamentali dei movimenti antifascista, antimperialista, comunista del mondo.

Il Partito Comunista dell’India (Maoista) dirige la guerra popolare per fare la rivoluzione di Nuova Democrazia, per liberare il paese e le masse lavoratrici da sfruttamento e oppressione e marciare, unito ai proletari e alle masse popolari del mondo, verso la rivoluzione socialista mondiale.

Per questa ragione, è dovere di tutti fermare l’imperialismo, il regime di Modi e le loro mani genocide come parte della lotta globale contro l’imperialismo, che porta a guerre, fascismo, povertà e oppressione dei popoli.

L’ICSPWI chiama tutti ad aderire alla settimana internazionale di azione, dal 7 al 12 aprile decidendo ognuno iniziative e forme di lotta secondo la situazione concreta. Da parte sua, l’ICSPWI fa appello a:

  • una grande giornata di mobilitazione verso i lavoratori, nelle fabbriche e posti di lavoro

  • manifestazioni pubbliche di ogni tipo verso ambasciate e consolati

  • Assemblee di sostegno del PCI(maoista) e studio dei suoi documenti, in particolare Messaggio per il 20o anniversario della fondazione del Partito

STOP OPERAZIONE KAGAAR!

CONTRO LA REPRESSIONE DI REGIME PER LA LIBERAZIONE DI TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI IN INDIA!

LOTTIAMO CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA E IN SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE!

CON LA GUERRA POPOLARE E IL PCI (Maoista) FINO ALLA VITTORIA!

VIVA L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!

ICSPWI

International Committee to Support the People's War in India.

Comitato Internazionale di sostegno alla Guerra Popolare in India 

https://icspwindia.site/

csgpindia@gmail.com

venerdì 7 marzo 2025

Il governo del fascista hidutva Modi continua la campagna di arresti a tutto campo contro gli oppositori, dai partiti socialdemocratici agli adivasi, tutti etichettati come MAOISTI!


IL CASR [CAMPAGNA CONTRO LA REPRESSIONE DI STATO] CONDANNA FERMAMENTE L'ARRESTO DEL DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI DEL BASTAR ED EX PRESIDENTE DEL MOOLWASI BACCHAO MANCH RAGHU MIDIYAMI

SMETTETELA DI FARE LA GUERRA CONTRO GLI ATTIVISTI PER I DIRITTI DEGLI ADIVASI!!

REVOCARE IL DIVIETO SU MOOLWASI BACCHAO MANCH!!

L'importante leader adivasi Raghu Midiyami è stato arrestato il 27 febbraio dalla NIA a Dantewada, dove si stava riprendendo dalle gravi ferite riportate in un incidente motociclistico. Raghu è stato arrestato ai sensi del FIR RC-02/2023/NIA/ Raipur. In questo caso, la NIA aveva già arrestato Gajendra Madavi, un ex portavoce della Moolwasi Bacchao Manch e Laxman Kunjam. La NIA ha affermato che Raghu sta ricevendo fondi dal partito maoista che distribuisce tra le persone che stanno guidando la protesta nell'area di Adivasi del Bastar. Raghu Midiyami (23 anni) è un giovane leader adivasi popolare ed ex presidente dell'ormai bandito Moolwasi Bachao Manch, un'organizzazione ombrello formata dai contadini Adivasi per chiedere l'attuazione del PESA [Nota dell'editore: legge che garantisce l'autogoverno nelle aree a predominanza indigena] e del 5° Allegato [Nota dell'editore: diritti costituzionali relativi alla protezione dei popoli indigeni], l'arresto delle attività minerarie e degli sfollamenti, la cessazione delle uccisioni di massa da parte delle forze di sicurezza e la militarizzazione dilagante del Bastar.

È importante ricordare che Raghu è stato coinvolto nel coordinamento pacifico di quasi 30 sit-in di protesta in tutto il Bastar per resistere al saccheggio delle multinazionali, alla militarizzazione dilagante e alla repressione statale. L'arresto di questi giovani leader adivasi, che hanno avanzato le loro richieste democraticamente all'interno del quadro costituzionale, suggerisce che lo stato è deciso a peggiorare le condizioni, e non è in alcun modo interessato a risolvere la questione dei contadini adivasi, ma solo determinato a rimuovere tutti gli ostacoli, siano essi armati o disarmati, per intensificare ulteriormente il saccheggio delle risorse del paese da parte delle multinazionali straniere e nazionali.

L'anno scorso, a ottobre, il governo del Chhattisgarh ha bandito il Moolwasi Bacchao Manch e in seguito ha iniziato la caccia alle streghe degli attivisti associati all'organizzazione e ha arrestato molti attivisti della stessa organizzazione, tra cui Suneeta Pottam e Sarju Tekam.

L'intensificarsi della repressione da parte del governo fascista Hindutva BJP-RSS nell'India centrale indica chiaramente che lo stato indiano desidera spazzare via tutti i movimenti di resistenza per la protezione di Jal-Jangal-Jameen. Gli arresti sotto l'UAPA e le uccisioni in falsi scontri sono molto comuni nel Bastar.

Esortiamo tutte le organizzazioni democratiche e progressiste e i singoli individui a unirsi e ad alzare la voce contro gli arresti, le intimidazioni, i falsi scontri e i bagni di sangue in corso nell'India centrale.

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IL CASR CONDANNA FERMAMENTE L'ARRESTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL'SDPI M. K. FAIZY DA PARTE DELLA DIREZIONE PER L'ESECUZIONE DELLA DRACONIANA LEGGE PMLA

Il 3 marzo, intorno alle 22, la DE ha arrestato il presidente nazionale dell'SDPI M K Faizy ai sensi della draconiana legge PMLA all'aeroporto di Nuova Delhi, e ieri è stato portato nel tribunale di Patiala House, Delhi e condannato a 6 giorni di detenzione. Il mese scorso, il 28 febbraio, anche la sua casa è stata perquisita dalla DE in Kerala.

L'arresto di M.K. Faizy fa parte di una più ampia repressione dei musulmani indiani e delle loro organizzazioni, sia i partiti politici, le organizzazioni per i diritti civili, le istituzioni educative delle minoranze o qualsiasi altro organismo che cerca di proteggere i diritti della minoranza anche nel quadro democratico attraverso mezzi costituzionali. Tutti i tipi di sforzi sono stati brutalmente schiacciati dallo Stato fascista brahmanico Hindutva.

In un comunicato stampa emesso dalla DE, si afferma che l'SDPI [NdR: Partito Socialdemocratico dell'India] è finanziato dal PFI [NdR: Fronte Popolare dell'India, organizzazione bandita in India] e da un gruppo politico del PFI. Come sappiamo, nel settembre 2022 il PFI, insieme a 8 organizzazioni, è stato bandito dal governo centrale. In base alla legge UAPA in quel periodo, vari dirigenti degli uffici dell'SDPI sono stati perquisiti dalla NIA e da altre agenzie per garantire che, in futuro, useranno qualsiasi mezzo, per dire che l'SDPI è anche un gruppo politico che utilizza il finanziamento del terrorismo. L'agenda dello stato Hindutva e dei servizi è chiaramente visibile ora: stanno cercando di costruire un ambiente per garantire che, in futuro, bandiranno anche il Partito Politico Socialdemocratico dell'India.

Dopo il divieto del PFI e di altre 8 organizzazioni nel 2022, la società civile indiana e coloro che sostenevano di sollevare la questione dei diritti democratici del popolo senza discriminazioni non sono riusciti a costruire una campagna contro questo divieto arbitrario e illegale e hanno chiesto il rilascio di tutti gli attivisti associati al PFI e ad altre organizzazioni. Questo fallimento ha dato forza allo stato fascista Hindutva, così altre organizzazioni sono state etichettate e più persone sono state arrestate in questo caso costruito di cospirazione del PFI.

Il CASR ha anche esortato tutte le organizzazioni democratiche e progressiste a unirsi e costruire una campagna contro la continua caccia alle streghe degli attivisti in corso in tutta l'India sotto le leggi draconiane.

Abbiamo anche chiesto l'immediato rilascio del presidente nazionale dell'SDPI M K FAIZY.

CAMPAGNA CONTRO LA REPRESSIONE STATALE

Team Organizzativo

(AIRSO, AISA, AISF, APCR, ASA, BASF, BSM, Bhim Army, bsCEM, CEM, COLLECTIVE, CRPP, CSM CTF, , DISSC, DSU, DTF, Forum contro la repressione Telangana, Fraternità, IAPL, Innocence Network, Karnataka Janashakti, LAA, Mazdoor Adhikar Sangathan, Mazdoor Patrika, NAPM, NAZARIYA, Nishant Natya Manch, Nowruz, NTUI, People's Watch, Rihai Manch, Samajwadi Janparishad, Smajwadi lok manch, Bahujan Samjavadi Mnach, SFI, United Peace Alliance,  WSS,Y4S)

mercoledì 12 febbraio 2025

Il governo fascista indù di Modi scatena il terrorismo contro gli studenti dell’Università JNU di Delhi


Nel mirino del governo fascista indù di Modi ci sono praticamente tutti i settori sociali che osano ribellarsi alle politiche di svendita delle risorse naturali del paese alle multinazionali locali e internazionali e che soprattutto denunciano il genocidio in corso in diversi stati delle popolazioni tribali che vivono nei territori che fanno gola alle multinazionali.

E il governo etichetta chiunque si ribelli di essere “maoista”, e questo accade anche nell’episodio di questi giorni che riportiamo sotto.

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Dichiarazione del Fronte Studentesco Rivoluzionario contro l'arresto degli studenti all'Università Jawaharlal Nehru e il terrorismo fascista Hindutva

Questa mattina la polizia di Delhi ha arrestato quattro studenti del campus della Jawaharlal Nehru University (JNU) per aver fatto delle scritte sui muri del campus di condanna del recente genocidio degli indigeni a Bijapur, nel Chattisgarh. Tutti loro sono membri del Bhagat Singh Chhatra Ekta Manch (BSCEM). I poliziotti li hanno picchiati prima di trascinarli via su sei o sette veicoli. La colpa dei compagni è stata quella di aver scritto democraticamente sul muro per protestare contro il continuo

sfruttamento di “Jal Jungle Jameen” da parte degli interessi multinazionali nel Bastar, Chhattisgarh.

Sono passate dodici ore dall'ultima volta che sono stati visti. I loro telefoni cellulari sono stati confiscati. I compagni della BSCEM sono stati falsamente informati dalla polizia che erano stati rilasciati, ma in realtà i compagni detenuti sono stati portati alla stazione di polizia di Vasant Kunj. E non sono ancora stati rilasciati. La polizia li ha aggrediti illegalmente. Il compagno Gaurang sanguinava dall'orecchio mentre veniva torturato dalla polizia. Dopo l'arresto, vengono interrogati. Anche l'organizzazione terroristica dello stato NIA è stata coinvolta.

Possiamo osservare come il terrorismo di stato stia colpendo gli attivisti di tutti i movimenti democratici, progressisti e rivoluzionari a livello nazionale. Quando qualcuno si pronuncia contro il saccheggio delle multinazionali nazionali e straniere, a beneficio del popolo del paese, lo Stato si infuria. I sicari dello stato stanno uccidendo i manifestanti in falsi scontri e con i più vari pretesti. Le uccisioni di massa stanno avvenendo sotto il nome di Operazione Samadhan, Prahar e Kagar. Il 1° febbraio, otto tribali sono stati uccisi nel distretto di Tolimata, nel Chhattisgarh, dopo essere stati etichettati come "maoisti". E quando si protesta contro una cosa del genere, viene coinvolta un'organizzazione terroristica come la NIA.

Noi, il Fronte Studentesco Rivoluzionario, chiediamo l'immediato rilascio di tutti i compagni della BSCEM detenuti. Allo stesso tempo, condanniamo fermamente gli attacchi dello Stato fascista contro i manifestanti in tutto il paese. Esortiamo gli individui e le organizzazioni democratiche progressiste a unirsi contro il regime fascista e i suoi teppisti prezzolati.

Febbraio 4, 2025

lunedì 27 gennaio 2025

Proteste degli scrittori rivoluzionari contro lo stato fascista indù guidato da Modi per la guerra al proprio popolo

 

L’India è attualmente il paese più popoloso al mondo, oltre 1 miliardo e 400 milioni di persone, e vede al suo governo il fascista indù Modi che ha scatenato in tutti questi anni di governo una vera e propria guerra contro il proprio popolo.

In diversi stati del paese federale, soprattutto in quello che viene definito “corridoio rosso”, le lotte popolari sono dirette dai maoisti del Partito Comunista dell’India (Maoista) che sono diventati il principale bersaglio politico-ideologico del governo.

Contro questa guerra popolare in corso il governo attuale (erede in questo senso dei governi precedenti) ha scatenato diverse “operazioni” dai nomi più fantasiosi, da Greenhunt a Kagar, tutte con l’intento di mettere fine per sempre a queste lotte e ai maoisti che le dirigono, e avere mani libere così sulle immense ricchezze naturali da mettere a disposizione delle multinazionali del paese e di quelle straniere.

Ma la brutalità fascista degli attacchi del governo Modi, che sta portando avanti un vero e proprio genocidio, ha messo in moto tantissimi settori della società, dal nord al sud, che si uniscono man mano non solo alla lotta ma alla denuncia delle atrocità del fascismo indù.

L’articolo che riportiamo qui sotto è di un giornalista che ha seguito uno dei tanti incontri delle associazioni che si oppongono a tutto questo.

Per essere informati sugli avvenimenti e per sostenere la guerra popolare segnaliamo (oltre a questo blog), il blog in italiano: https://guerrapopolare-india.blogspot.com/ e quello in inglese: http://icspwindia.site/

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L'Operazione Kagar rappresenta il tentativo intensificato dello Stato indiano di schiacciare senza pietà le lotte e le aspirazioni degli Adivasi

Gennaio 26, 2025

L'Operazione Kagar rappresenta il tentativo intensificato dello Stato indiano di eliminare il maoismo, che dice di incarnare le lotte e le aspirazioni degli Adivasi. Criminalizzati dallo Stato, i maoisti sono stati dipinti come una minaccia, e con l'Operazione Kagar mette in atto strategie che mettono a repentaglio le loro attività. Questa operazione intreccia motivi economici, culturali e politici, presumibilmente con attacchi di droni alle case degli Adivasi.

L'Associazione degli Scrittori Rivoluzionari (Virasam) ha compilato un opuscolo sull'Operazione Kagar, affermando di voler denunciare i brutali sforzi del governo indiano per scacciare gli Adivasi dalle loro terre, dalle loro foreste. L'opuscolo parla dell'Operazione Kagar come di una più ampia strategia del fascismo brahmanico, evidenziando l'interazione tra corporativizzazione, militarizzazione e Hindutva. Colloca l'operazione all'interno di un quadro più ampio, tracciando parallelismi con le proteste degli agricoltori di Delhi del 2020.

Il Dandakaranya, una regione con una ricca storia di lotta rivoluzionaria, è ora l'epicentro di una violenza implacabile. Per decenni ha sopportato un'oppressione senza precedenti. Nell'ambito dell'Operazione Kagar, più di 100.000 forze paramilitari, supportate da droni e sorveglianza satellitare, sono state dispiegate per schiacciare i maoisti, che hanno base tra gli adivasi.

Storicamente, lo stato indiano ha emarginato gli adivasi per sfruttare la ricchezza forestale e le risorse naturali. Nonostante il loro ruolo vitale nel sostenere l'economia, il loro stile di vita tradizionale è stato sottovalutato. Oggi, gli Adivasi continuano a resistere, lottando per proteggere le loro terre e i diritti costituzionalmente garantiti.

Il ministro dell'Interno Amit Shah ha apertamente dichiarato che il maoismo è il più grande ostacolo allo sviluppo, inquadrando l'operazione come un mezzo per "liberare" la ricchezza del paese, presumibilmente per interessi corporativi. Questa retorica giustifica il dispiegamento di migliaia di forze di sicurezza nella regione. Il BJP, dopo la sua ascesa al potere, ha spinto politiche volte a sradicare il maoismo, spianando la strada alle multinazionali.

L'India centrale è stata testimone di diverse lotte di massa negli ultimi tre anni, con gli adivasi che resistono allo sfollamento e alla distruzione ambientale. La strategia dello Stato prevede la privatizzazione dell'estrazione mineraria del settore pubblico e il rilascio di nuove licenze per l'estrazione mineraria. Ciò ha portato a una maggiore militarizzazione, poiché progetti infrastrutturali come strade e ferrovie aprono la strada all'espansione aziendale.

Dal 2013, il governo del Chhattisgarh ha firmato centinaia di memorandum d'intesa con le multinazionali, con l'obiettivo di sfruttare le grandi ricchezze minerarie della regione. Si dice che questi accordi abbiano spesso ignorato le protezioni costituzionali, come quelle previste dal Quinto e dal Sesto Allegato, portando a diffuse violazioni dei diritti umani.

Le radici di questo sfruttamento risalgono agli anni '90, quando le politiche di globalizzazione hanno rimodellato la struttura federale dell'India. La creazione di stati più piccoli come il Chhattisgarh ha facilitato l'accesso delle aziende alle risorse. In risposta sono emersi movimenti in regioni come il Jharkhand e il Bastar, opponendosi sia alle forme coloniali che a quelle moderne.

 

Strategie statali repressive

Dagli anni '90, lo stato ha impiegato varie tattiche di contro-insurrezione, tra cui uccisioni extragiudiziali, sfollamenti forzati e attacchi alle libertà civili. Il piano Jan Jagran Abhiyan dei primi anni '90 e il piano successivo, Salwa Judum, hanno esemplificato questi metodi brutali. Gli adivasi erano costretti a denunciare i maoisti.

Nonostante un ordine della Corte Suprema nel 2007 di sciogliere attività incostituzionali come il Salwa Judum, lo Stato ha aggirato questo problema introducendo l'Ordinanza sulle Forze di Polizia Armate Ausiliarie del Chhattisgarh, legittimando il ruolo degli Agenti di Polizia Speciali. Nel 2009, l'Operazione Green Hunt ha segnato un'altra escalation nella repressione statale.

Sotto il governo Modi, questi sforzi si sono intensificati. L'Operazione Samadhan nel 2017 ha cercato di eliminare i maoisti, ma non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi. Nel 2024, l'Operazione Kagar aveva intensificato ulteriormente la violenza per distruggere il maoismo dalle sue radici.

L'Operazione Kagar, credono i maoisti e i loro simpatizzanti, incarna la guerra dello Stato indiano contro il proprio popolo, guidata dagli interessi delle multinazionali e dell'Hindutva. Nonostante l'implacabile repressione, la resistenza in Dandakaranya e oltre continua a sfidare questo nesso. La lotta degli Adivasi funge da faro di sfida, esortando i democratici e i progressisti a opporsi a questo assalto ai diritti democratici.

La convention del Fronte Democratico contro l'Operazione Greenhunt a Barnala è stata una risposta appropriata alla spietata Operazione Kagar a Bastar-Harsh Thakor

Il Fronte Democratico contro l'Operazione Green Hunt, Punjab, ha organizzato una "Convenzione provinciale contro la repressione" a Tarksheel Bhawan a Barnala il 19 gennaio. La convention, è stata convocata da Buta Singh, Parminder Singh e AK Maleri e dall'eminente attivista e ricercatore per i diritti tribali Bela Bhatia, nonché da Narvsharan Kaur; ha raccolto leader, intellettuali e attivisti di diverse sfere che hanno discusso di questioni riguardanti i diritti tribali e la repressione statale e si sono uniti in una piattaforma comune.

La cosa più impressionante è stato assistere a una confluenza di circa 500 persone, tra cui persone di diversi strati, che si tratti di agricoltori, lavoratori agricoli, insegnanti, operai industriali e intellettuali. C’è stata la partecipazione di ogni parte del contingente comunista rivoluzionario e democratico del Punjab, a parte il CPI(ML) Nuova Democrazia. Un'espressione molto qualitativa della coscienza democratica del popolo che fermenta a un punto di ebollizione e una testimonianza della capacità delle masse di organizzarsi contro il terrore di stato.

Nell'attuale scenario di pro-fascismo che ribolle in crescendo nel Bastar e in India, è stato un raduno piuttosto tempestivo e accogliente, che simboleggiava la resistenza di massa del popolo contro la tirannia del fascismo corporativo e dell'Hindutva. È stata denunciata l'Operazione Kagar, andando davvero fino in fondo alla sua radice e base, per sezionare le erbacce velenose da cui è nata.

Durante l'evento, i relatori hanno raccontato delle politiche dello stato indiano, che difende le prospettive dei capitalisti aziendali nazionali e stranieri e mette a repentaglio il benessere delle comunità tribali e di altre comunità emarginate. C’è stato il riassunto di come le leggi che salvaguardano i diritti naturali dei popoli indigeni sulle foreste vengano abrogate per promuovere il monopolio delle multinazionali e la tirannia, mentre il governo mostra disprezzo per le leggi esistenti per procurarsi le terre tribali.

I relatori hanno anche condannato il modo in cui la legge è stata trasformata in un'arma per sopprimere le proteste, raccontando che intellettuali, scrittori, avvocati, artisti e attivisti che propagandano i diritti tribali o che criticano le "politiche antipopolari" vengono sempre più etichettati come "naxaliti urbani" e imprigionati.

È stato posto l'accento sul collegamento tra l'oppressione nel Bastar e gli attacchi ai diritti democratici della nazione nel suo complesso. La convenzione ha chiesto una coerente opposizione pubblica a queste azioni repressive, prevedendo che tali attacchi mettano in pericolo ogni movimento nel paese che rappresenti i diritti e gli interessi delle persone, del popolo.

Buta Singh ha presieduto la conferenza, sollevando il morale della folla in ogni frangente, infondendo spirito democratico rivoluzionario.

Anche il dottor Parminder e il professor AK Maleri si sono rivolti all'assemblea e sono stati onorati con ricordi con una fotografia storica di Shaheed Bhagat Singh.

La conferenza ha annunciato l'opuscolo sull’"Operazione Kagar" di Virasam e sul "Marxismo e rivoluzione delle caste" di N. Ravi.

 

Risoluzioni

Le risoluzioni approvate durante la convenzione includevano richieste per l'immediata rimozione dei campi di sicurezza e delle forze speciali dalle regioni tribali, lo sradicamento dei modelli economici favorevoli alle multinazionali che portano allo sfollamento, il rispetto dei diritti tribali su acqua, foreste e terra e l'abrogazione di leggi come l'UAPA. La convenzione ha anche chiesto il rilascio di tutti i prigionieri che hanno scontato la loro pena e ha condannato a gran voce la repressione degli agricoltori da parte del governo del Punjab e altre lotte.

Inoltre, la convenzione ha richiesto un adeguato risarcimento e posti di lavoro per le famiglie colpite da tragici incidenti stradali. All'evento hanno partecipato leader, attivisti, scrittori, giornalisti, razionalisti e altre figure democratiche di varie organizzazioni.

La conferenza ha annunciato l'opuscolo sull’"Operazione Kagar" di Virasam e sul "Marxismo e rivoluzione delle caste" di N. Ravi.

 

Interventi

Bela Bhatia ha attaccato profusamente l'abuso dei diritti umani nel Bastar, riferendosi a questioni di stupro, tortura, arresti incostituzionali, emarginazione dei tribali che sono stati privati dei diritti fondamentali di sostentamento, penetrazione di pratiche di casta brahmaniche o filo-indù. Ha raccontato diversi casi di come siano state falsamente fabbricate prove per interrogare innocenti adivasi o civili come maoisti, di come i bambini e le donne siano stati spesso rimaste senza aiuto durante gli attacchi della polizia, di come alcuni villaggi o caseggiati siano stati trasformati in zone che hanno reso gli abitanti totalmente asserviti alla giurisdizione delle forze di polizia, della spietata soppressione del giornalismo investigativo per denunciare la violazione dei diritti,  e la rottura di ogni resistenza collettiva.

Bela ha penetrato il modo in cui il BJP ha patrocinato le aziende, dando loro la licenza di saccheggiare le risorse naturali come mai prima d'ora, e le procedure legali per salvaguardare gli Adivasi o i diritti civili che hanno toccato il fondo. Allo stesso tempo, ha anche visto in prospettiva come il coraggio e lo spirito implacabile dei tribali siano saliti a livelli ineguagliabili, essendo vittime degli attacchi di stato più mortali sin dall'indipendenza. Ha riassunto come lo schema Surajand, sponsorizzato dai fascisti del BJP-RSS, fosse un miscuglio di corporativizzazione, militarizzazione e Hindutva, che ha estinto senza pietà qualsiasi forma di resistenza democratica al saccheggio delle multinazionali e alla fabbricazione di forze democratiche. In sintesi, ha illustrato come la situazione dei diritti umani sia precipitata a un livello abissale.

Bela ha aderito all'idea che il fascismo brahmanico fosse stato il fattore determinante nel genocidio nel Bastar. Narvsharan ha coperto uno spettro più ampio. Ha abbracciato l'aspetto della repressione sulle donne in particolare, riempiendo le regioni del Punjab, del Manipur e del Kashmir e ha toccato la corda tra l'ideologia Hindutva e la sottomissione delle donne. Ha anche approfondito la cospirazione lanciata dallo stato pro-Hindutva, nel caso Bhima Koregaon. Ha parlato di come la brigata Hindutva abbia colpito i diritti di tutti i settori della società e abbia spogliato i civili dei diritti umani fondamentali nel Manipur e nel Kashmir. Navasharan ha parlato di come l'attuale genocidio nel Chattisgarh potrebbe allargarsi o diffondersi in altre regioni dell'India. A suo avviso, il movimento degli agricoltori ha recentemente insegnato innumerevoli lezioni su come affrontare la potenza della repressione statale.

Parminder Singh si è concentrato su come l'oppressione o il saccheggio neofascista imitino il saccheggio coloniale o imperialista e la natura socio-economica dell'India che non è stata sradicata nel 1947, con il capitale straniero ancora in circolazione e che detta l'economia. Ha affermato che il marcio dell'ascesa del fascismo Hindutva era nelle condizioni economiche di sfruttamento che prevalevano, che sostenevano il latifondismo, il capitalismo e l'imperialismo. Ha espresso la crescente ammirazione per i sacrifici delle forze maoiste e ha sottolineato come sia proprio la necessità del momento di far nascere un movimento democratico di massa per combattere l'offensiva dell'oppressione statale e come il movimento per i diritti democratici debba essere collegato a condizioni socio-economiche oppressive.

AK Maleri ha concluso la conferenza sottolineando il compito imperativo di far convergere tutte le sezioni o le lotte oppresse in un'unica piattaforma, che si tratti di agricoltori, lavoratori agricoli, lavoratori industriali, studenti, giovani, insegnanti, ecc. Ha fornito esempi di collegamento tra la repressione degli operai Maruti e il movimento degli agricoltori. Ha sottolineato la necessità di sconfiggere l'approccio settario per costruire un movimento di ampia base.

Debolezza

Un possibile difetto dell'incontro è stato quello di non porre sufficiente enfasi sul tema del rapporto tra il fascismo Hindutva e la tirannia corporativa o di tracciare un legame tra l'ideologia Hindutva e la subordinazione oppressiva delle masse da parte delle classi sfruttatrici. C'è stata una differenza tra gli oratori e le forze partecipanti sull'analisi del fascismo brahmanico e sulla valutazione del movimento maoista.

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Harsh Thakor è un giornalista freelance che ha partecipato a questa convention del Fronte Democratico contro l'Operazione Greenhunt a Barnala ed è stato in stretto contatto con il movimento democratico del Punjab per 13 anni, visitando il Punjab innumerevoli volte. Harsh Thakor è un giornalista freelance che si occupa di libertà civili e del movimento Adivasi, traendo spunti dall'opuscolo di Virasam sull'Operazione Kagar

sabato 21 dicembre 2024

IL CASR CONDANNA FERMAMENTE LA MESSA AL BANDO DELL'ORGANIZZAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLE POPOLAZIONI ADIVASI MOOLWASI BACHAO MANCH

Il governo del fascista indù Narendra Modi continua, nel silenzio dell'informazione internazionale, con lo sterminio delle popolazioni tribali per spianare la strada alle multinazionali e permettere il saccheggio delle risorse naturali e dell'immensa quantità di materie prime di cui è ricco il paese. Usa sempre l'accusa di "appartenenza ai maoisti" nei confronti di chiunque si opponga a questi piani, applicando leggi liberticide
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Il 30 ottobre 2024, il Ministero dell'Interno del Chhattisgarh ha emesso una circolare in cui si afferma che Moolwasi Bachao Manch è un'organizzazione illegale e anti-sviluppo ed è stata bandita ai sensi della draconiana Legge speciale di pubblica sicurezza del Chhattisgarh (CSPSA), senza citare alcuna ragione concreta per lo stesso.

Moolwasi Bachao Manch è un'organizzazione democratica di massa di contadini adivasi del Bastar che lottano contro il saccheggio delle multinazionali e la militarizzazione, in particolare, hanno combattuto contro la costruzione di campi militari e sono stati in prima linea nel movimento anti-campi. Questi campi militari vanno a beneficio solo dello Stato e non degli adivasi-contadini, in quanto spianano la strada ai capitalisti per saccheggiare le risorse del paese. Per questo motivo, lo Stato ha continuamente molestato e soppresso l'organizzazione che fa sentire le voci democratiche del popolo. L'organizzazione ha esercitato il suo diritto fondamentale alla libertà di parola e di espressione e ha lottato contro le attività dello Stato che danneggiano lo stile di vita, i mezzi di sussistenza e la cultura degli adivasi. Negli ultimi 6 mesi, numerosi attivisti dell'organizzazione sono stati rapiti con il pretesto della detenzione. Inoltre, molti attivisti associati all'organizzazione, tra cui Sarju Tekam e Suneeta Pottam, sono stati arrestati con la falsa accusa di essere membri del PCI Maoista. Numerosi attivisti sono stati torturati durante la detenzione illegale dello Stato.

Questo fa parte del tentativo dello Stato di sciogliere completamente Moolwasi Bachao Manch e di reprimere il diritto democratico al dissenso degli Adivasi. La messa al bando dell'organizzazione fa parte della campagna intensificata dello Stato contro Moolwasi Bachao Manch. Mettendo al bando l'organizzazione, lo Stato troverà più facile reprimere gli attivisti che si battono per i diritti e la voce dei gruppi sfruttati e oppressi come gli adivasi con ulteriore impunità. Mettendo al bando l'organizzazione, lo Stato è in grado di esercitare i poteri straordinari della draconiana legge sulla sicurezza.

Lo Stato ha anche etichettato tutti questi attivisti come maoisti, nel tentativo di criminalizzare le voci che dicono la verità al potere. Le tattiche intimidatorie dello Stato e il tentativo di reprimere il dissenso sono contrari ai diritti costituzionali che ogni cittadino ha in questo paese. Lo Stato sta attaccando quegli attivisti che utilizzano i diritti esistenti per garantire la protezione degli Adivasi. Queste sono le persone che parlano dell'uccisione degli Adivasi e della violenza di stato sugli Adivasi e, attaccando le voci che parlano della repressione, cercano di assicurarsi il silenzio degli Adivasi. Il CASR esorta tutte le persone e le organizzazioni democratiche a unirsi e condannare questo attacco fascista all'organizzazione per i diritti degli Adivasi.

CAMPAGNA CONTRO LA REPRESSIONE dello STATO

Comitato Organizzatore

(AIRSO, AISA, AISF, APCR, ASA, BAPSA BBAU, BASF, BSM, Bhim Army, bsCEM, CEM, COLLECTIVE, CRPP, CSM CTF, DISSC, DSU, DTF, Forum contro la repressione Telangana, Fraternità, IAPL, Innocence Network, Karnataka Janashakti, LAA, Mazdoor Adhikar Sangathan, Mazdoor Patrika, NAPM, NAZARIYA, Nishant Natya Manch, Nowruz, NTUI, People's Watch, Rihai Manch, Samajwadi Janparishad, Samajwadi Lok Manch,  Bahujan Samjavadi Manch, SFI, Alleanza per la pace unita, WSS, Y4S)

venerdì 6 dicembre 2024

Il saluto del PCI(Maoista) al Prof. Saibaba

 allegata copia in inglese

PARTITO COMUNISTA

 DELL’INDIA (MAOISTA)

Comitato Centrale

comunicato stampa

Diamo il nostro saluto rivoluzionario al dirigente del movimento

popolare, poeta, intellettuale, scrittore e docente della Delhi

 University Prof. G.N. Saibaba.

Il leader del movimento popolare rivoluzionario, attivista sociale, difensore dei popoli indigeni e professore dell'Università di Delhi, il dr. Gokarkonda Naga Saibaba, è stato sequestrato, implicato in diversi casi montati, incarcerato per 10 anni in condizioni disumane in una cella "Anda" di una prigione in India dal regime fascista brahmanico hindutva. Le bestie feroci in corpi umani, i funzionari delle carceri indiane, avevano ricevuto dallo stato fascista hindutva l'ordine di non fornirgli strutture e servizi sanitari previsti per le persone con disabilità fisiche dalle leggi internazionali e dagli stessi regolamenti delle carceri indiane. A causa della lunga detenzione in cella Anda, il dr. Saibaba è stato colpito da numerose gravi complicazioni di salute. Il 12 ottobre 2024 Saibaba è spirato, dopo essere stato rilasciato in quanto riconosciuto innocente. Lo stato fascista brahmanico hindutva, le leggi repressive per le quali Saibaba è stato processato e i giudici che lo avevano condannato all'ergastolo sono gli unici responsabili della prematura scomparsa del dr. Saibaba. Quella di Saibaba non è semplicemente una morte. È in realtà è un brutale assassinio pianificato dallo stato fascista brahmanico hindutva.

Aveva 57 anni. Per la sua opera disinteressata al servizio degli oppressi dell'India e alle comunità sociali oppresse, il suo lavoro per i movimenti democratici, la sua ferma fiducia nell'obiettivo di un cambiamento radicale della società e la consapevolezza del sacrificio mostrata durante la sua inumana prigionia di 10 anni, nel riconoscere tutti questi sforzi e contributi del dr. GN Saibaba il comitato centrale del PCI (maoista) china la testa e gli rende omaggio rivoluzionario. Esprime la sua solidarietà alla moglie, Compagna Vasanta, alla figlia, Compagna Manjeera, ai suoi amici nel paese e in

tutto il mondo, ai docenti, agli studenti, al personale dell’Università e agli avvocati che hanno lottato ininterrottamente per la sua liberazione e a tutte le organizzazioni che hanno condotto campagne di massa per la sua liberazione. Fa appello tutti quanti hanno sostenuto Saibaba a lavorare per ciò per cui Saibaba ha combattuto fino al suo ultimo respiro.

Il professor GN Saibaba era nato nell'ex distretto di East Godavari, nel villaggio di Amalapuram, in Andhra Pradesh, da una famiglia di contadini poveri di una comunità oppressa. Colpito da poliomielite, era disabile al 90 percento fin dall'età di 5 anni. Si muoveva trascinandosi per terra o su una sedia a rotelle. Conseguì la laurea al Konaseema Banoji Ramsar college (SKBR), completò poi il suo master in inglese presso l'Università di Hyderabad, e infine conseguì il dottorato con "Scrittura indiana in inglese e creazione della nazione: lettura della disciplina". Al momento del suo arresto, Saibaba lavorava da lungo tempo come docente di inglese al Ramlal College dell'Università di Delhi.

Negli anni '90 Le classi dominanti del nostro paese iniziarono ad applicare pesantemente le politiche imperialiste di liberalizzazione-globalizzazione-privatizzazione. Subito diverse organizzazioni democratiche e rivoluzionarie formarono l'All India People's Revolutionary Resistance Forum (AIPRF) per opporsi e costruire movimenti contro le multinazionali imperialiste, la borghesia compradora e il latifondo feudale. Per più di dieci anni, fin dalla nascita di questa organizzazione e per più di un decennio, il compagno Saibaba ha lavorato per essa, collaborando alla sua direzione, operando con diversi intellettuali progressisti e democratici, con il loro supporto e partecipazione. Ha dato preziosi contributi all’edizione della rivista dell'organizzazione, entrando a far parte della redazione, rilasciando dichiarazioni stampa e interviste.

Il dr. Saibaba ebbe un ruolo chiave nell'organizzazione del seminario internazionale sulla questione della nazionalità a Delhi nel 1996 sotto l’egida dell'AIPRF. Per la rivendicazione di uno Stato di Telangana, il popolo di quella regione aveva lanciato una seconda ondata di movimento con cui esigeva un Telangana democratico e fu adottata la "Dichiarazione di Warangal". Saibaba è stato uno degli oratori di quell'incontro. Nel 2004 a Mumbai, a fronte del World Social Forum (WSF), Saibaba lavorò con successo all’organizzazione del "Mumbai Resistance 2004", con la leadership di oltre 310 organizzazioni politiche progressiste, democratiche e rivoluzionarie, e in seguito, alla formazione del People's Democratic Forum of India (PDFI) con diverse organizzazioni di massa, dove svolse un ruolo di primo piano. È stato rappresentante dell'AIPRF nella "International League of People's Struggles" (ILPS). Con la direzione dell’AIPRF Prima e poi del Revolutionary Democratic Front (RDF), sono stati organizzati diversi convegni, seminari e incontri sul fascismo hindutva, sulla questione delle nazionalità, sulla violenza di Stato, sui problemi dei dalit e dei lavoratori e poi per la promozione del "movimento contro la deportazione per lo sviluppo popolare" (VVJVA). Saibaba vi svolse un ruolo gigantesco, producendo molti articoli e dichiarazioni per questi programmi e organizzazioni. Immensi sono i contributi di Saibaba alla formazione del RDF e in seguito alla sua direzione per un decennio. Nei diversi movimenti, seminari e incontri organizzati dal RDF in tutto il paese il ruolo di Saibaba è stato cruciale. Contro il movimento popolare e le masse in lotta le classi dominanti indiane schierarono le forze armate e di polizia centrali e di diversi stati, scatenando una dura repressione. In questo contesto, furono lanciate diverse campagne di terrore bianco controrivoluzionarie, quali "Salwajudum" in Dandakaryana, "Sendra" in Jharkhand, "Harmad Vaahini" nel Bengala Occidentale e "Peace March" in Odisha. Il compagno Saibaba, insieme e con il supporto di organizzazioni democratiche e progressiste, intellettuali, studenti, levarono la loro voce contro di essa e promossero movimenti nel paese e in molte altre parti del mondo. Quando nel 2009 lo stato indiano lanciò la Operazione "Green Hunt", con l’intenzione di cancellare il movimento rivoluzionario democratico dal paese, Saibaba fu una delle voci contrarie. Allo stesso tempo, fu tra i tanti che sostennero la resistenza del popolo di Lalgarh e svolse un ruolo cruciale nella costruzione di movimenti a sostegno di essa. Diede il suo prezioso contributo ai movimenti in tutto il paese nel 1990 e nel 2000. Dato che il RDF era il centro di diversi movimenti in tutto il paese, nell'agosto 2012 il governo dell'Andhra Pradesh lo mise al bando. Successivamente, anche il governo centrale, insieme ai governi di diversi stati indiani, mise al bando l'RDF in tutto il paese.

Su ordine del governo centrale indiano, nel maggio 2014 la National Investigating Agency (NIA) imbastì contro il Prof. Saibaba, due dirigenti di organizzazioni democratiche di Delhi e tre adivasi di Gadchilori e Bastar inchieste montate ai sensi delle leggi draconiane dello stato del Maharashtra, dell'UAPA e di diverse altre norme repressive della legge indiana, accusandoli di aver avuto legami con il PCI (maoista). Negando ripetutamente la libertà su cauzione, lo stato indiano ha pianificato di uccidere Saibaba, disabile al 90 percento, dentro una prigione. Grazie al duro lavoro dei suoi avvocati e dei movimenti per il suo rilascio promossi da diverse organizzazioni democratiche, studenti, intellettuali, scrittori, e causa del peggioramento della sua salute, nel giugno 2015 l'Alta corte di Mumbai gli concesse la libertà su cauzione. Ma nel dicembre 2015 fu nuovamente incarcerato. Saibaba, disabile al 90 percento, costretto sulla sedia a rotelle, fu ritenuto dai giudici una minaccia per la sicurezza dell'India. Ne uscì nell'aprile 2016, quando la Corte Suprema gli concesse di nuovo la libertà su cauzione. Nel maggio 2017, nonostante l’assenza di prove fondate, il tribunale distrettuale di Gadchilori dichiarò Saibaba e gli altri 6 colpevoli ai sensi dell'UAPA. Uno di loro fu condannato a 10 anni di carcere duro e gli altri all'ergastolo. Uno di loro, uno degli adivasi, il Compagno Pandu Naroti, morì di influenza suina perché non ricevette cure mediche adeguate. Il 29 marzo 2017 il comitato centrale del CPI (Maoista) proclamò uno sciopero nazionale per il rilascio del Prof. Saibaba e degli altri coimputati. Il 30 aprile 2020, l'OHCHR delle Nazioni Unite riferì che una commissione speciale aveva fatto appello allo Stato indiano per il rilascio immediato di Saibaba a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Ma il 28 luglio 2020 l'Alta Corte di Mumbai respinse la richiesta di libertà su cauzione per 45 giorni per motivi medici. Quando sua madre morì di cancro a 74 anni, a Saibaba non fu nemmeno concesso il permesso di partecipare al funerale. Iniziò poi uno sciopero della fame a oltranza per la rimozione della telecamera di sorveglianza installata nel suo bagno, che interruppe Ha ritirato lo sciopero il 22 ottobre 2020, quando la telecamera a circuito chiuso fu stata rimossa. Il 14 ottobre 2022 l'Alta Corte di Mumbai dichiarò Saibaba e altri 5 imputati non colpevoli per assenza di prove valide ed emise ordine di scarcerazione. Annullò anche la sentenza di ergastolo del tribunale distrettuale di Gadchilori. Ma la Corte Suprema ordinò la sospensione della decisione dell'Alta Corte di Mumbai in forza del ricorso dello stato del Maharashtra. Ordinò allora all'Alta Corte di Mumbai di riconsiderare la sua sentenza. Infine, le false prove prodotte non hanno retto e il 7 marzo 2024 l'Alta Corte di Mumbai ha rilasciato Saibaba e gli altri 5 che insieme a lui sono stati rilasciati da innocenti dopo 10 anni di carcere duro.

Uscito di prigione, ha rilasciato diverse interviste a media e giornalisti, in cui ha denunciato come le prigioni distruggano i valori umani. Ha dichiarato che la Costituzione indiana non è rispettata nelle prigioni indiane, le atrocità nelle prigioni sono più frequenti che all’esterno, dilagano le discriminazioni di casta, addirittura nel manuale carcerario è scritto che il lavoro verso i prigionieri deve essere svolto secondo le loro caste e per protestare contro tutte queste ingiustizie nelle prigioni non c'è altro modo se non lo sciopero della fame. Ha affermato che è fondamentale il sostegno dato dall'esterno a chi lotta nelle prigioni. Ha sottolineato che i boss della malavita e la maggior parte dei leader politici borghesi che finiscono in carcere ottengono la libertà su cauzione e sono rilasciati rapidamente, mentre per i dirigenti del movimento democratico è estremamente difficile ottenere la libertà su cauzione. Ha raccontato che nella prigione del Maharashtra è stato colpito da paralisi, che ha gravemente danneggiato i suoi polmoni e che oltre a ciò ha dovuto lottare contro 21 nuove patologie. Ha denunciato che è stato l’aver alzato la voce insieme alle organizzazioni democratiche contro la Operazione Green Hunt e la repressione dei popoli indigeni la ragione per cui è stato sequestrato a Delhi, portato davanti la corte di Gadchilori e mandato in prigione per una montatura. Ha anche rivelato che è stato persino imputato nel caso di Bhima Koeregaon quando era già in prigione. Con giusta rabbia ha sottolineato che nelle prigioni i detenuti vengono torturati fisicamente e mentalmente. Ha raccontato di essere stato costretto in una cella Anda, dove un essere umano non può vivere. Gli è stato persino negato di vedere sua madre in una bara ai suoi funerali. Ai media ha ribadito che nonostante qualsiasi avversità, avrebbe continuato a lavorare per gli oppressi come attivista per i diritti umani e come docente.

Durante l'incontro con la stampa in Telangana, esprimendo la sua gratitudine, ha affermato che è stata la terra di Telangana a farlo crescere come essere umano, che dal movimento popolare in Telangana ha imparato e preso consapevolezza, che è stato da qui (Telangana) che ha ricevuto incoraggiamento a combattere la Operazione Green Hunt. Ha inoltre affermato che tutti coloro che hanno lottato giorno e notte per la sua liberazione nel paese e all'estero sono stati fonte di ispirazione per lui, spingendolo a combattere contro lo stato indiano anche all'interno della prigione.

Quando la polizia lo ha arrestato il 14 maggio 2014, i sostenitori del fascismo hindutva all'università lo sospesero dal lavoro e nell'aprile 2021 fu rimosso dal suo incarico. Quando è stato rilasciato dalla prigione da innocente, diversi docenti hanno avanzato la richiesta di reintegrare Saibaba.

La vita per il movimento del compagno Saibaba è un modello. Era un buon amico per i colleghi e un buon insegnante per i suoi studenti. Ogni sua azione nei movimenti era piena di spirito e coraggio. Nonostante soffrisse una disabilità fisica al 90 percento, non ha permesso che questa rappresentasse un ostacolo per nella sua vita privata e nei movimenti popolari. Ha prodotto diversi scritti ispiranti ai grandi poeti Gurujada Apparao, Sri Sri e al poeta keniano Ngugi Wa Thiong'o. Il suo primo scritto in telugu fu pubblicato sulla rivista "Srujana". Le sue poesie in carcere, che infondevano speranza in un futuro migliore, sono state pubblicate in forma di libro.

La prematura scomparsa del compagno Saibaba è una grande perdita gli oppressi, le comunità sociali oppresse, le diverse nazionalità, i movimenti democratici nel paese e all'estero. Dagli anni '90 ha lavorato duramente per il movimento popolare democratico rivoluzionario. Oltre ai suoi familiari, gli hanno dato pieno sostegno i suoi amici, studenti e organizzazioni. La sua forza nell’affrontare la dura repressione proveniva dalla sua lotta per gli oppressi. Il lavoro che ha svolto per gli oppressi e per un cambiamento qualitativo nella società, mettendo a frutto tutto il suo potenziale mentale e fisico, rimarrà sempre un ideale per le forze democratiche, progressiste e rivoluzionarie. È stato un vero dirigente della vera democrazia, dei dalit e degli oppressi, della libertà e della giustizia sociale. In un momento in cui il regime fascista brahmanico hindutva ha scatenato contro il movimento popolare la "Operazione kagaar", in particolare nell'India centrale e orientale, allo scopo di eliminare il partito maoista che guida quei movimenti, la scomparsa improvvisa del compagno Saibaba è una grande perdita per il movimento popolare. Ma il coraggio da lui dimostrato animerà sempre i movimenti democratici per i diritti degli oppressi.

Il Comitato centrale del PCI (maoista) fa appello a tutte le forze e organizzazioni democratiche, progressiste, laiche, patriottiche e rivoluzionarie a trarre ispirazione dal compagno Saibaba e a intensificare e diffondere i movimenti democratici in tutto il paese. 

Abhay

portavoce Comitato Centrale


IMPORTANT - COMMUNIST PARTY OF INDIA (MAOIST) Central Committee On demise of Saibaba - Press Release - ICSPWI call for maximum diffusion!


12 October, 2024
Let us give revolutionary salute to leader of the people's

movement, poet, intellectual, writer and lecturer of Delhi

University Prof. Dr. G.N. Saibaba.

 
Revolutionary people's movement leader, social activist, well-wisher of indigenous people, and professor of Delhi University Dr. Gokarkonda Naga Saibaba was kidnapped, booked in several foisted cases, incarcerated for 10 years in inhuman conditions in 'Anda' cell of the Indian prison by the brahmanic hindutva fascist regime. The wild beast in the human form- the officers of the Indian prison houses- were ordered by the hindutva fascist state to not provide required facilities and health services given to physically-handicapped people as per the international provisions and Indian jail manuals. Due to incarceration in Anda cell for long duration, Dr. Saibaba got affected with several serious
health complications. 

After his release as innocent, Saibaba took his last breath on 12 October, 2024. The brahmanic
hindutva fascist state, repressive laws under which Saibaba was charged, and the judiciary that sentenced Saibaba tolife-imprisonment are solely responsible for the untimely demise of Dr. Saibaba. 

The death of Saibaba is not simply a death. In fact it is an well-organized brutal murder of Saibaba by the brahmanic hindutva fascist state. He was 57 years old. His selfless services to India's oppressed people and oppressed social communities, his work for democratic movements, his firm belief in the goal of fundamental change of society, and his consciousness for sacrifice shown during his inhuman incarceration 10 years period, the central committee of CPI (Maoist), while upholding all these
efforts and contributions of Dr. GN Saibaba bow its head and pays revolutionary homage to him. 

It expresses its solidarity to his wife Com. Vasanta, daughter Com. Manjeera, friends in the country and across the world, professors of universities, students, staff, and the lawyers who worked day and night for his release, and all organizations that carried out mass campaigns for his release. It gives call to all those people who stood with Saibaba to work for what Saibaba stood for till his last breath.
Professor GN Saibaba was born in the erstwhile East Godavari District, Amalapuram village of Andhra Pradesh in a poor peasant family in oppressed community. Being affected with polio, he was 90 per cent physically-handicapped at the age of 5. He always used to crawl on ground or used to be on wheelchair. He topped in his graduation in Konaseema Banoji Ramsar (SKBR) college. Afterwards, he completed his MA in English from University of Hyderabad. After that he did his Ph. D in 'Indian writing in English and Nation making: Reading the Discipline'. Before his arrest, Saibaba worked as lecturer of English for long-time at Ramlal college at Delhi University.
The ruling classes of our country started implementing intensively in 90's imperialist policies of liberalization-globalization-privatization. Immediately, All India People's Revolutionary Resistance Forum (AIPRF) was formed by several democratic and revolutionary organizations to oppose and build movements against imperialist-MNCs, comprador bourgeois and feudal landlords. Working with the leadership of this organization, working with several
progressive and democratic intellectuals, with their support and participation, Comrade Saibaba worked right fromthe first day of the organization for more than one decade. He gave valuable contributions to bring out the organization's magazine by being part of its editorial board, releasing press-statements and interviews. Dr Saibaba played a key role in organizing international seminar on Nationality Question at Delhi in 1996 under the banner of AIPRF. For the demand of the Telangana state, the people of that region launched second-phase of the movement in which the demand for a democratic Telangana was raised and 'Warangal Declaration' was released. Saibaba was one of the speakers in the meeting. In 2004 in Mumbai in direct opposite to World Social Forum (WSF), with more than 310 progressive, democratic and revolutionary political organizations leadership Saibaba worked to successfully organize 'Mumbai Resistance 2004' and afterwards, in the formation of People's Democratic Forum of India (PDFI) with several mass organizations, Saibaba played a prominent role. He was a representative of AIPRF in 'International League of People's Struggles' (ILPS). First AIPRF and then in the leadership of Revolutionary Democratic Front (RDF), several workshops, seminars and meetings were organized on hindutva fascism, Nationality Question, State-violence, dalit and workers' problems and afterwards in the formation of 'Anti-Displacement and people's development movement' (VVJVA), Saibaba played a gargantuan role. For these programs and organizations,he wrote many articles and statements. 

In the formation of RDF and later on giving leadership to it for a decade, Saibaba's contributions are immense. In the movements organized by RDF across the country, seminars and several
meetings, Saibaba's role was crucial. The Indian ruling classes deployed central armed police forces and several state armed forces and launched severe repression on the people's movement and the masses. In this background, several anti-revolutionary white-terror campaigns were launched for example, 'Salwajudum' in Dandakaryana, 'Sendra' in Jharkhand, 'Harmad Vaahini' in West Bengal and 'Peace March' in Odisha. Then Comrade Saibaba along with democratic, progressive organizations, intellectuals, students and with their support raised voice against it and launched movements in the country and in many other parts of the world. When the Indian state launched operation "Green Hunt" in 2009 with ill-conceived thought to eliminate the democratic revolutionary movement from thecountry then Saibaba was one of the voices against it. At the same time, he was one amongst many who stood in the
support of Lalgarh people's resistance and played a crucial role in building movements in support of it. 

He gave hisvaluable contributions to the movements across the country in 1990 and 2000. As RDF was the center of several movements across the country, the Andhra Pradesh government banned it in Aug, 2012. Whereas along with several state governments, the central government banned RDF all over the country.
Following the order of the central government of the Indian state, the National Investigating Agency (NIA) inMay 2014, booked fabricated charges under draconian Maharashtra State laws, UAPA and several other repressive provisions of the Indian law on Prof Saibaba, two democratic organizations leaders from Delhi, and three adivasi people from Gadchilori and Bastar for having links with CPI (Maoist). By denying bails on number of occasions, the Indian state planned to kill 90 percent physically-handicapped Saibaba inside the jail. Due to hard labour by his lawyers, and movements build for his release by several democratic organizations, students, intellectuals, writers and his deteriorating health, he was granted bail in June 2015 by the Mumbai High Court. But in December 2015, he was again sent to jail. 90 per cent physically-challenged Saibaba who was confined to wheelchair was perceived as a threat to
the India's security by the Judiciary. Again, he came out in April 2016 when the Supreme Court granted bail to him. In spite of not having proper evidences, in May 2017, Gadchilori district court held Saibaba and 6 others as guilty under UAPA. One was sentenced to 10 years rigorous imprisonment and rest of them were sentenced to life-imprisonment.
Among them, one of the adivasi person Com. Pandu Naroti lost his life because he failed to get proper medicaltreatment for Swine flu.

 For the release of Prof. Saibaba and other co-accused, the central committee of CPI (Maoist)
gave a call for a country-wide strike on 29 March, 2017. On 30 April 2020, the United Nations OHCHR related one special panel appealed Indian state to immediate release of Saibaba on the ground of his deteriorating health conditions. But the Mumbai High Court rejected the petition for bail on medical grounds for 45 days on 28 July 2020. When his 74 years old mother passed away due to cancer, Saibaba was not even granted permission to participate in her funeral. He began indefinite hunger-strike for the removal of CCTV camera installed in his toilet. He took his strike back on 22 October, 2020 when the CCTV camera were removed from his toilet. On 14 October, 2022 the Mumbai High Court declared Saibaba and other 5 persons as innocents as there were no evidences against them and gave order
for their release. It also turned down the Gadchilori district court judgement of life-imprisonment. But the Supreme Court gave stay order on the decision of the Mumbai High Court on the appeal of Maharashtra state. It ordered the Mumbai High Court to re-think its judgement. At last, the false evidences couldn't stand and the Mumbai High Court released Saibaba and other 5 persons on 7 March 2024. Along with him other persons were released as innocents from jail after spending 10 years of rigorous imprisonment.

After coming out from jail he gave several interviews to media channels and journalists, where he stated how jails destroys human values. He also stated that the Constitution of India is not valued in the jails of India, atrocities are more in jails than in the outside world, caste discriminations are rampant, even in the jail manual it is written that work should be given in jail according to the castes of the prisoners, to protest against all these injustices in jails apart from hunger-strike there is no other way. He also stated it is vital to give support from the outside to the struggling
people in the jails. He pointed out that the underworld dons and most of the bourgeoisie political leaders who come to jail get bails and are quickly released, whereas the leaders of the democratic movement find extremely difficult to get even bails. He said that in Maharashtra jail he was affected from Paralysis that severely affected his lungs, not only this, he was struggling from 21 types of new health ailments. He stated that raising voice against operation green hunt and repression on the indigenous people along with democratic organizations were the reasons for which he was kidnapped from Delhi, brought to Gadchilori court and sent to jail in a fabricated case. He also brought to notice that he was even booked in the Bhima Koeregaon case when he was inside the jail. His anger is justified when he pointed out that in jails the inmates are physically and mentally tortured. He narrated how he was pushed in the Anda cell
where a normal human being cannot live. He was even denied to see her mother's dead body on her funerals. To the media he pointed out that in spite of whatever circumstances, he will continue to work for the oppressed people as human rights activist and as a teacher.
In Telangana press meet, while expressing his gratitude he stated that, it was the land of Telangana that
developed him as a human being, from the people's movement in Telangana he was taught and became aware, He stated that it was from here (Telangana) he got encouragement to fight against operation green hunt. He further stated that all those who struggled day and night for his release in the country and abroad was inspiration for him that made him to fight against the Indian state inside the jail.
When police arrested him on 14 May 2014, supporters of hindutva fascist in the University suspended him
from his job and in April 2021 he was removed from his job. When he was released from jail as innocent, several professors raised the demand to reinstate Saibaba to his former job.

Comrade Saibaba's movements life is ideal. He was a good friend to his colleagues and a teacher to his
students. His entire behavior in the movements was full of spirit and courageous. In spite of suffering from 90 per cent physically-disability, it could not become hurdle for him in his private life and in the people's movements. He wrote several writings by getting inspired from great poets Gurujada Apparao, Sri Sri and the Kenyan poet Ngugi Wa Thiong'o.
His first Telugu writing was published in 'Srujana' magazine. His jail poems that pins hope for a better future was published in a book form.

The untimely demise of Comrade Saibaba is a great loss for the oppressed people, oppressed social
communities, people of distinct nationality, democratic movements in the country and abroad. He laboriously workedfor the revolutionary democratic people's movement from 1990s. Apart from his family members, his friends,students, and organizations gave full support to him. His power to face severe repression was derived from his struggle for the oppressed people. The work that he has done for the oppressed people and for the qualitative change in society by putting all his mental and physical potential will always remain an ideal for democratic, progressive, and revolutionary forces. He was a true leader of genuine democracy, dalit and oppressed people, freedom and social justice. 

At a time when the brahmanic hindutva fascist regime has unleashed "operation kagar" on the people's
movement, especially in the central and eastern India with the aim to eliminate the Maoist party that is giving leadership to those movements the sudden demise of Comrade Saibaba is a great loss for the people's movement. But the courage shown by him will always encourage the democratic movements for the rights of the oppressed people.

The Central Committee of CPI (Maoist) appeals to all democratic, progressive, secular, patriotic, revolutionary forces and organizations to get inspire from Comrade Saibaba and intensify and spread the democratic movements across the country.


Abhay,
Spokesperson,
Central Committee,
CPI (Maoist)