venerdì 31 luglio 2020

L'INTERVENTO DEL COMITATO INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO ALLA GUERRA POPOLARE IN INDIA

Nella giornata di informazione e azione per la liberazione dei prigionieri politici

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Documento del Partito Comunista dell'India (Maoista) sulla Settimana dei Martiri della Rivoluzione 28 luglio - 3 Agosto


Settimana dei Martiri della Rivoluzione 28 luglio - 3 agosto
Comitato Centrale
Divisione Regionale Orientale
P.C.I. (Maoista)
Compagni e messe rivoluzionarie,

Sapete tutti che la prossima settimana, dal 28 luglio al 3 agosto, come ogni anno osserviamo la settimana dei martiri. La via che ci hanno mostrato i grandi maestri del proletario internazionale, il compagno Marx, il compagno Frederick Engels, il compagno Lenin, il compagno Stalin, il compagno Mao Zedong, i fondatori del nostro partito e maestri del proletariato del nostro di paese, compagno Charu Majumdar e il compagno Kanai Chatterjee, è segnato dal sangue dei martiri della rivoluzione che hanno dato la vita per la causa dell'instaurazione di una società senza classi. Sono nostra fonte di ispirazione ogni giorno. Vivono nei nostri ricordi, vivono nei nostri sogni e perciò osserviamo questa settimana come la settimana dei martiri. L'ideologia che li ha guidati nel loro sogno di issare la bandiera rossa del proletariato e offrire la vita per la causa della rivoluzione davanti ai proiettili del nemico; in questa settimana sosteniamo tra le masse quell'ideologia, quel sogno con tanta più determinazione. Ogni compagno di partito, simpatizzante, attivista di organizzazioni di massa rivoluzionarie, ogni combattente del PLGA, della milizia, i membri di comitati rivoluzionari e le masse che partecipano ai movimenti partecipano numerosi al nostro programma. Rinnovano il giuramento di avanzare nella lotta e lavorano duramente per realizzarlo. Al di là di ogni dubbio, supereremo tutti gli ostacoli, la repressione di Stato e le difficoltà, per ricordare i nostri amati martiri e coinvolgeremo le masse nel movimento rivoluzionario secondo il nostro programma.
Compagni, osserviamo la nostra settimana dei martiri in un momento in cui nel nostro paese e in tutto il mondo ha luogo un'epidemia molto grave. Questa epidemia è il capitale globale o imperialismo. Negli ultimi decenni abbiamo visto che l'imperialismo è in crisi. È la crisi della sua economia di mercato; della sua produzione; del capitale finanziario; crisi del suo controllo sul mondo. Neppure dopo due guerre mondiali non sono riusciti a superare la loro crisi, anzi, essa si è aggravata. La ricaduta di questa crisi è scaricata sulle masse oppresse e sfruttate del mondo. Hanno usato tattiche raffinate per spacciare la crisi come modello di "sviluppo". Qualunque cosa facciano, è per il bene dello "sviluppo"! Anche quando parlano di "Stato sociale", dietro la vuota promessa di politiche a favore dei cittadini l’obiettivo principale è organizzare il loro "mercato". È un tentativo di reprimere il socialismo, di trasformare in merce il benessere del popolo e usare il potere dello Stato per far uscire il capitalismo dalla sua crisi. Per questo, per le loro esigenze, lo spacciano come il loro modello di "sviluppo". Ancora una volta, quando parlano di libertà economica, propongono un'inversione di marcia dalle politiche pro-popolari e propongono un nuovo modello. Il modello di liberalismo-privatizzazione-disinvestimento. Seguendo questa via si creano ancora crisi (come quella dei sub-prime in America), e allora ripropongono riforme del vecchio modello di sviluppo. Così, affrontiamo nuove forme di crisi di modelli ispirati al capitalismo. In realtà, tutti questi modelli di sviluppo sono anti-popolari. Inseguendo il loro "sviluppo", costringono le masse alla miseria. Le file di giovani disoccupati continuano ad ingrossarsi, perché inseguendo lo "sviluppo" posti di lavoro sono persi a causa dell'automazione. A causa dello “sviluppo” i lavoratori perdono il lavoro, lavori stabili vengono sostituiti da contratti temporanei. "Per lo sviluppo" aumenta la giornata lavorativa, da 8 fino a 12 ore. Questo "modello di sviluppo" spinge i contadini a indebitarsi e a morire di suicidio. "Per lo sviluppo" s chiude la strada all'autodeterminazione e si mantiene intatto il sistema delle caste, per rendere immediatamente disponibile manodopera a basso costo. Il loro "modello di sviluppo" distrugge le foreste, inquina l'acqua e l'aria. Il cancro della povertà si è diffuso in tutto il mondo. Fame-malnutrizione-disuguaglianza-disoccupazione-carestia-siccità-alluvione-corruzione-etnocentrismo avvelenano l'intero tessuto sociale. Combattono tra loro come cani per il controllo dell'economia di mercato. Di conseguenza, da un lato, il capitale globale in alleanza con il compradori, le forze reazionarie, sono complici nel saccheggio del nostro paese e, dall'altro, estendono le loro tattiche oppressive contro la classe operaia. Dunque si acutizzano la contraddizione tra i paesi imperialisti e le masse oppresse del mondo, la contraddizione tra capitale e lavoro e la contraddizione tra le nazioni imperialiste. A causa della contraddizione tra i paesi imperialisti abbiamo già assistito a due guerre mondiali. La storia ne è testimone. E le guerre tra le potenze imperialiste ancora non cessano. Conflitti regionali, controversie sui confini, guerra fredda, "guerra al terrore" - che in realtà è l'aggressione dell'America in Medio Oriente - le varie forme di guerra commerciale e le esercitazioni militari congiunte sono fondamentalmente dei preparativi di guerra. Per frenare la resistenza popolare, le agenzie di intelligence dei paesi imperialisti come CIA, FSB, Mossad supportano le classi dominanti per condurre una guerra contro il popolo. Questo in realtà dimostra ciò che già il compagno Lenin aveva indicato "L'imperialismo significa guerra". In questo contesto, assistiamo alla disputa di confine tra India e Cina, che è sostanzialmente un conflitto tra l'imperialismo cinese e l'alleato dell'imperialismo USA, l'India. Soldati stati uccisi da entrambe le parti. Cresce di giorno in giorno la resistenza popolare contro l'oppressione statale, le atrocità implacabili, le disuguaglianze. Dalla Francia alla Grecia; dall'Italia alla Spagna; dall’Algeria al Cile; in Palestina e in Siria; dalle richieste di autodeterminazione dei curdi al nazionalismo delle masse in kashmir; in Sudan, Iraq, Iran, Afghanistan, Turchia, El Salvador, Perù, Brasile, Nepal-India-Bangladesh e persino in Pakistan il popolo occupa le strade. Poco tempo fa, durante il lock-down per il coronavirus, i comunisti rivoluzionari di diversi paesi come Francia, Italia e Grecia hanno organizzato proteste. In America durante il lock-down i comunisti rivoluzionari hanno organizzato un gran numero di persone per partecipare alle manifestazioni del Primo Maggio. Nel vicino Bangladesh, gli studenti sono scesi in piazza per protestare. In Pakistan contadini con in pugno la bandiera rossa hanno partecipato a una storica lunga marcia. In piena crisi coronavirus in America la polizia ha brutalmente ucciso un uomo di colore. I manifestanti hanno dato fuoco stazioni di polizia. Hanno attaccato la polizia. Diverse fonti riferiscono che migliaia di persone hanno circondato la Casa Bianca, residenza ufficiale del Presidente USA. Le manifestazioni sono state tanto forti che il presidente americano si è dovuto rifugiare in un bunker. Nella città di Seattle, i manifestanti hanno occupato una parte della città e cacciato la polizia. Sotto l'immensa pressione delle proteste, l'amministrazione di Minneapolis ha deciso riforme all'interno della polizia e ha consegnato la sicurezza nelle mani delle masse. In tutto il mondo le masse hanno mostrato solidarietà con la lotta del popolo americano. In Francia il movimento di solidarietà ha assunto un carattere violento. I movimenti di solidarietà si sono estesi dal vicino Canada, alla Francia,l’Italia, la Germania, l’Inghilterra e altri paesi europei. In Inghilterra, è diventato un festival distruggere le statue di reazionari. Il movimento si è diffuso anche in Africa e in America Latina. Mentre questo movimento era in corso, in Messico sono scoppiate le proteste dopo che una persona in custodia di polizia per non aver indossato la mascherina contro l'epidemia è stata brutalmente assassinata. Un'esplosione così intensa che i manifestanti hanno dato fuoco a un poliziotto. Anche in Libano, Cile ed Equador, a fronte della crisi economica causata dal lock-down è esplosa la protesta. In Libano lemasse si sono scontrate con la polizia, cercando di assaltare la banca centrale. Già prima dell'epidemia di coronavirus le strade e le università del nostro paese erano scosse da proteste di massa. Proteste militanti erano scoppiate in particolare contro il National Register of Citizens (NRC) e Citizenship Amendment Act (CAA), e le masse vi hanno partecipato in gran numero. In tutto il paese, durante il lock-down imposto dopo lo scoppio dell’epidemia ci sono state proteste contro le carenze di cibo e servizi sanitari. Centinaia di lavoratori migranti, lasciati senza alcun aiuto dal governo, si sono dovuti battere contro le atrocità della polizia e percorrere centinaia di miglia per tornare ai luoghi d’origine. In città come Mumbai, Surat, Bangalore, Delhi, Hyderabad, Vishakapattanam sono scoppiate le proteste militanti dei lavoratori migranti per ottenere cibo e alloggio. Durante il blocco, centinaia di studenti e giovani si sono schierati al loro fianco. Dal lato della lotta popolare si dimostra l'importanza di ciò che diceva il grande maestro del proletariato Mao Zedong: "i paesi vogliono l'indipendenza, le nazioni vogliono la liberazione e il popolo vuole la rivoluzione".
L'epidemia di coronavirus ha dimostrato ancora una volta che la classe dominante compradora è contro la classe operaia e dalla parte dei ricchi. Prima del blocco, sono stati speso milioni di soldi pubblici in voli per far rientrare in India indiani della classe medio-alta. E al ritorno non sono stati neppure sottoposti a misure preventive. Al contrario, il governo è stato riluttante a fornire assistenza per riportare a casa i lavoratori migranti bloccati in altri stati. All'inizio del blocco, il governo ha annunciato che i lavoratori avrebbero ricevuto un congedo retribuito ma non ha mosso un dito quando i privati hanno licenziato i lavoratori. Quando dei funzionari del dipartimento delle entrate hanno proposto di tassare maggiormente i super ricchi, questi sono stati oggetto di sanzioni amministrative. Ma questa richiesta è assolutamente giustificata dato che nel 2019 l'utile netto delle 15 maggiori aziende in India è stato di 4750 miliardi di rupie. Le prime 500 società hanno realizzato un utile netto di oltre 100.000 miliardi. Va sottolineato che è l’utile netto, dopo il pagamento delle tasse. Se il governo adottasse un'imposta del 25% sull'utile netto, sarebbe possibile ottenere 24.000 miliardi. Questi soldi avrebbero potuto essere usati per sfamare i poveri e l'isolamento dall'epidemia di coronavirus avrebbe avuto successo. Ma per la classe dirigente gli interessi delle aziende sono più importanti del benessere delle masse. Al contrario, il governo sta tagliando gli stipendi dei suoi dipendenti, sperperando il loro fondo pensioni, in questo periodo di inflazione e aumento dei prezzi, hanno bloccato qualsiasi adeguamento. Il governo ha anche avviato il disinvestimento in settori pubblici come le ferrovie, BSNL, banche, bima, miniere, difesa e altri ancora, per cederli a privati. Non solo le masse colpite dalla povertà si trovano ad affrontare la crisi economica, insieme all'offensiva fascista di Modi-Shah, anche i ceto medio è diventato bersaglio dell'attacco. In questo scenario di pandemia, ogni nazione imperialista affronta la recessione economica. Una parte degli economisti ritiene che questa recessione sarà peggiore di quella degli anni '30. Per far fronte a questa situazione di crisi, le classi dirigenti hanno adottato misure repressive che spingono lo Stato verso il fascismo. Approfittando del lock-down, le classi dominanti hanno rafforzato le loro posizioni. In India, invocando la legge sulla gestione delle catastrofi, è stato imposto lo stato di emergenza. Per sfuggire all'epidemia, la classe dirigente propone il "distanziamento sociale" invece che il "distanziamento fisico" proposto da scienziati e ricercatori, allo scopo di rompere la solidarietà tra il popolo. Ciò viene fatto con piena consapevolezza. I media sponsorizzati dalle aziende stanno seguendo le orme della classe dirigente e invece di aiutare il popolo a conoscere la verità scientifica sull'epidemia, contribuiscono alla manovra seminando confusione e terrore. La maggior parte dei ricercatori ha affermato che il lock-down non è la soluzione scientifico per contrastare l'epidemia di coronavirus, che l'epidemia deve essere affrontata socialmente per aumentare l'immunità della popolazione. Per affrontare il problema, i ricercatori hanno anche proposto di identificare i focolai, mettere in quarantena gli ammalati e l'area di residenza. Il governo dovrebbe anche prendere l'iniziativa per la distribuzione di prodotti essenziali come maschere, disinfettanti, sapone, cibo e altri prodotti sanitari e garantire le infrastrutture.
L'epidemia di corona virus ha messo in luce la faccia di decadenza e repressione del capitalismo. In questo periodo nel nostro paese la disoccupazione è aumentata di 3 volte e mezzo. L’economica aveva già pagato lo scotto della crisi prima dello scoppio dell’epidemia e ora a causa del blocco è in grave recessione. Nei primi 5 anni di governo Modi la sua promessa di "Aache Din" è stata smentita. Qualche tempo fa NSSO nel suo rapporto riferiva che da luglio 2017 a giugno 2018 il potere d'acquisto della popolazione delle aree rurali è diminuito dell'8,8%. È la prima volta dal 1972 che il potere d'acquisto della popolazione rurale diminuisce. Tenendo conto della popolazione urbana e rurale, il potere d'acquisto è diminuito del 13%. Secondo il World Inequality Database, nel 2017 il 9% della popolazione aveva controllo del 58% delle risorse. Nel 2018 la quota è aumentata al 73% e ora è salita al 76%. Dall'altro lato, il reddito del 91% della popolazione è diminuito. Secondo il rapporto di Credit Swiss, durante il governo Modi in India è stato raggiunto il più alto livello di disuguaglianza degli ultimi 80 anni. Il Global World Health Report indica che l'India è al secondo posto in termini di disuguaglianza tra ricchi e poveri. Il 60% della popolazione possiede solo il 4,8% delle risorse. Negli ultimi 5 anni oltre 700.000 fabbriche sono state chiuse. Nel periodo 1980-1981 la quota dei salari dei lavoratori era il 28,5%, nel periodo 2012-2013 si è ridotta all'11%. Poi è ulteriormente calata al 9% (fonte: ILO, serie Asia Pacific Working Paper) .In altre parole, la classe capitalista acquisisce il 90% del valore estratto dalla forza lavoro. Questa disuguaglianza sta effettivamente spingendo l'economia di mercato verso una grave recessione. Sebbene il governo Modi stia facendo del suo meglio per dare agli Ambani-Adani l’opportunità di fare affari senza intralci, molti industriali stanno delocalizzando dall'India. Lo slogan "un paese una tassa" è stato adottato per imporre la tassa generale sugli scambi, che ha provocato la distruzione totale delle piccole e medie imprese e perfino le industrie si sono allontanate dagli investimenti in India. Questo "terrore fiscale" ha costretto al suicidio perfino il proprietario della catena Coffee Day . D'altra parte, approfittando del blocco, Ambani ha incrementato il suo patrimonio. Se questo è lo scenario economico, è ovvio che per mantenere tale sistema l'aggressività della classe dominante sarà inevitabile e si spingerà verso il fascismo. Da quando Manmohan-Chidambaram iniziò la politica di liberalizzazione economica, lo Stato indiano sta lentamente diventando sempre più fascista. Movimenti di massa reazionari marcia hanno dato un esempio di un terrore senza precedenti. E il governo è diventato sempre più corrotto. Poi è arrivato l'avatar Modi. Salito al potere, il governo Modi iniziò a battere la grancassa dell’"Acche Din" e lanciato il grido di guerra di "Na Khaunga na Khane Dunga" (non cederò alla corruzione né permetterò a nessun di farlo). Ma ha fatto esattamente il contrario. Lo scenario politico indiano divenuto preda di estremisti reazionari, assassini, teppisti. Ha iniziato approvando leggi draconiane per frenare le voci di dissenso, per incarcerarle per prendere il controllo su tutto, i servizi segreti sono stati usati perfino contro l’opposizione parlamentare. Ciò che rimaneva della struttura federale è stato completamente distrutto e i governi regionali sono diventati solo delle marionette, senza alcun potere reale. Poi hanno iniziato a diffondere tensione tra le comunità, con campagne quali ghar-wapsi, love jihad, la protezione delle mucche e altre politiche brahmaniche per distruggere il tessuto della pace intercomunitaria. Vittime degli attacchi sono stati i Dalit, le minoranze musulmane, gli Adivasi e le donne. Anche laici, democratici e tolleranti sono diventati un bersaglio. Da un lato sono stati assassinati laici come Narendra Achyut Dabholkar, Govind Pansare, Gauri Lankesh, dall'altro intellettuali democratici come Varavara Rao, Sudha Bharadwaj, Anand Teltumbde e altri sono stati bollato come "Urban Naxals" e messi in prigione usando il draconiano UAPA. Durante il lock-down il governo ha usato l'epidemia di corona virus come copertura per arrestare attivisti che avevano avuto un ruolo importante nel movimento in corso contro NRC-CAA-NPR. Nelle nostre aree di resistenza hanno modificato il modello della "Operazione Green Hunt" di Chidambaram per lanciare un offensiva ancora più brutale col nome in codice di "Missione Samadhan". Abbiamo continuato la nostra lotta, consolidando politicamente, organizzativamente e ideologicamente le masse e insieme il nostro programma militare.
Il governo di Modi e Sangh Parivar, usando tecniche goebbelsiane di odio e divisione, sono riusciti polarizzare una parte della popolazione. Non si sono limitati a uccidere laici con inclinazioni scientifiche, hanno continuato la loro caccia alle streghe per la distruzione di idee e opinioni scientifiche. Hanno iniziato a diffondere nel popolo idee anti-scientifiche. Strane affermazioni pseudoscientifiche, come "Pegasus era in realtà un aeroplano dell'età vedica, inventato dal saggio Bharadwaj", "La divinità Ganesh, con testa di elefante, dimostra che nell'antica India c'erano già interventi di chirurgia plastica", "Karna, il figlio di Kunti, dimostra che già nell'antica India c'erano mezzi per procreare un bambino in provetta”,“ La meccanica quantistica è già menzionata nei Veda”,“Le mucche inalano anidride carbonica ed espirano ossigeno, aumentamo la quantità di ossigeno nell'ambiente”,“L'urina di mucca può curare il corona virus e altre malattie","L'urina di mucca contiene oro","Durante l'età di Mahabharat esisteva internet, altrimenti come avrebbe potuto Sanjay dare a Djitarashtra un resoconto dettagliato di sulla battaglia", ecc. Saggi di questo tenore sono presentati perfino a convegni scientifici internazionale venivano presentati, con massima umiliazione  per la comunità scientifica indiana di fronte al mondo. Con l'aiuto delle loro cellule si Internet hanno diffuso l'islamofobia e in una certa misura sono riusciti a creare confusione in una vasta parte della popolazione. Insieme alla diffusione dell'odio etnocentrico, hanno iniziato a creare tensione tra gli abitanti del Nord-Est e i bengalesi. Hanno creato odio e divisione anche tra Adivasi e non Adivasi, specie nella comunità Mahato, tra Adivasi cristiani e non cristiani, tra due nazionalità oppresse. Avendo prodotto tali disunione e divisione tra la gente, il lock-down ha dato alla classe dominante la opportunità perfetta per imporre il "distanziamento sociale". Ne hanno approfittato propagandare che "il corona virus è colpa dei musulmani" incolpando la minoranza. Ma proprio come nessuno può fermare i raggi del sole usando le mani, le bugie e voci non possono impedire alla verità di emergere. E durante questa epidemia è venuto alla luce il ruolo estremamente regressivo del governo Modi. Le masse hanno risposto anche scendendo in piazza in gran numero.
Amici, dalla fine del XX secolo, con la caduta della Cina rossa socialista, l'aggressività delle forze imperialiste è cresciuta enormemente. Il capitale finanziario imperialista, per le sue stesse leggi, è caduto in una grave crisi. Il compagno Lenin ci ha già insegnato che questa crisi è permanente. Fonti di questa crisi sono la sovra-produzione, il fallimento dell'economia di mercato, l’importazione di capitale, il controllo sui mercati. È impossibile per il capitalismo superare questa situazione. Mentre aggressioni, guerre e distruzione sono lo accompagnano costantemente. La sua crisi è diventata così profonda che non può nemmeno fingere di essere dalla parte del popolo. Per di più, non esiste più un solo paese socialista, un paese sotto il dominio del proletariato, quindi non è necessario alcuna solidalarieta con la classe lavoratrice. Così la maschera è caduta e ha rivelato la vera natura dell'imperialismo. I diritti guadagnati conquistati dalla classe operaia attraverso tante lotte hanno subito gravi arretramenti. Il campo capitalista è esultato vedendo il fallimento temporaneo del socialismo e ha proclamato che "il socialismo è un'ideologia obsoleta". Nonostante ciò, guardando la crisi del capitalismo, le masse hanno di nuovo iniziato ad armarsi dell'idea di socialismo e marxismo. Sicuramente, il temporaneo arretramento del socialismo ha creato confusione tra le masse. Il primato dei saperi scientifici specializzati sulla scienza di base, fondamentale per imporre la propria visione e promuovere la tecnologia a fini di profitto ha creato ostacoli alla comprensione della situazione mondiale attuale da una prospettiva adeguata. Approfittando della situazione, i capitalisti e gli intellettuali da loro sponsorizzati hanno imposto l'idea dell'economia di libero mercato, sradicando tutto ciò che fosse di ostacolo sulla via del capitale. Si sono alleati con loro agenti quali Manmohan-Chidambaram-Amit Shah per dominare economicamente regioni di Asia-Africa-America Latina investendo capitale per saccheggiarne le risorse e trasformare anche le istituzioni pubbliche in agenzie d’affari. Il risultato ovvio di tutto ciò sono disordini di massa in tutto il mondo e, come reazione, il processo dell'offensiva fascista. La natura fascista dello stato dipende totalmente dall'economia di libero mercato. Per questi motivi, i modelli economici liberali e neoliberali stanno guadagnando influenza, costruendo il luogo comune che "non esiste alternativa al capitalismo" "abbiamo raggiunto la fine della storia" "abbiamo raggiunto la fine della scienza", "la globalizzazione dal volto umano”. Politicamente, queste idee neoliberiste sono base del fascismo. Queste idee, da un lato rafforzano il fascismo, dall'altro cercano di creare confusione all'interno del movimento rivoluzionario. In questa era contemporanea neofascista il loro fondamento ideologico si basa sul post-strutturalismo, post-modernismo, post-verità ecc. che sono fondamentalmente di natura metafisica e agnostica non riconoscono la verità oggettiva. Se osserviamo la verità da una prospettiva idealista, vedremo che la verità è assoluta. Poiché la dinamica di una materia cambia costantemente, sembra che non ci sia verità, ma si giunge a questa conclusione solo supponendo che la verità sia assoluta. Ma se prendiamo in considerazione la natura dinamica della materia, secondo la definizione di Lenin: “La materia è una categoria filosofica che denota la realtà oggettiva che viene data all'uomo dalle sue sensazioni e che viene copiata, fotografata e riflessa dalle nostre sensazioni, mentre esiste indipendentemente da esse", ciò significa che la realtà ha un'esistenza al di là della nostra coscienza. In altre parole, ciò che è inesistente o non esiste al di là dei nostri sensi, semplicemente non è vero. Il compagno Lenin indicava anche che: “Non c'è niente al mondo che non sia materia in movimento, e la materia in movimento non può muoversi se non nello spazio enel  tempo". Che cosa diventa, allora, la verità? Guardare la materia in modo dialettico rispetto allo spazio e al tempo ha definito la "verità" in una nuova luce. Gli idealisti era soliti considerare la verità come inesistente o come qualcosa di assoluto o in modo metafisico. Questi due punti di vista sono stati confutati dall'approccio materialista dialettico. Innanzitutto, il materialismo dialettico ha stabilito la verità oggettiva della materia e, d’altra parte, rifiutando il concetto di verità assoluta, ha mostrato che anche la verità è relativa e dipende dallo spazio e dal tempo. Se guardiamo alla nostra società, vedremo che è divisa in classi. La società è composta da classi diverse e perciò esiste la lotta di classe. Se lo guardiamo dal punto di vista dello spazio e del tempo, ci renderemo conto che non era questa la realtà delle società comuniste primitive, quando non esisteva la divisione in classi. In questa prospettiva, per  Engels esiste una verità oggettiva. Menziona la morte di Napoleone e dice che sebbene sia accaduta nel passato, è vera. Sappiamo anche che la vera natura della materia è l'unità degli opposti: anche questa è una verità oggettiva. Lenin ammetteva il concetto di verità assoluta ma non da un punto di vista idealista. Lenin ha dimostrato che la verità dipende dallo spazio e dal tempo ed è relativa, ma la verità esiste anche al di là della nostra interpretazione. Così che Lenin ha tracciato un discrimine tra l'interpretazione idealista della verità e la comprensione dialettica della verità. In altre parole, Lenin mostrò che una verità può essere relativa e assoluta. Molti potrebbero restare confusi pensando a quando la verità può essere definita relativa e quando può essere definita assoluta. Secondo il leninismo, dobbiamo comprendere che la verità non è assoluta e che la verità assoluta non è assoluta per sempre. Lo indichiamo come assoluta perché esiste indipendentemente dall'interpretazione individuale. La sua esistenza non dipende dal fatto che la conosciamo o no. In questo senso, è assoluta, e poiché è anche dinamica, è anche relativa. In questa prospettiva, Lenin ricordava a Machines ciò che Engels aveva detto circa a legge di Boyle: “facciamo l'esempio della legge di Boyle (il volume di un gas è inversamente proporzionale alla sua pressione). Il "grano della verità" contenuto in questa legge è verità assoluta solo entro certi limiti." Questo è il punto di vista marxista sulla verità (relativa e assoluta). È qui che ci distinguiamo  ideologicamente dai post modernisti. Questi non accettano affatto la verità. Quindi non sono che la nuova forma dei vecchi agnostici. Non accettano la realtà oggettiva di sessuna cosa, secondo loro i sovrani, i potenti e le le entità dominanti (non accettano il concetto di classe) selezionano i discorsi con la nostra "lingua" e "struttura" e noi li semplicemente interpretiamo in quel modo. Per loro non c’è l'esistenza della materia, ma solo l'esistenza della "narrativa". La scienza non è uno strumento per comprendere la materia e il mondo, è solo parte della "grande narrativa" delle entità dominanti. Anche del marxismo hanno un’idea simile. Attuare la dittatura del proletariato conducendo la lotta di classe e stabilendo una società senza classi, senza sfruttamento, secondo loro è solo una "grande narrazione" o "discorso primario". Credono che non si possa stabilire la società senza classi e perciò è necessario prendere iniziative limitate per contribuire ad espandere i limiti dei diritti democratici. Si limitano a questo. Di conseguenza, nella loro concezine dominano forme di lotta anarchiche - lotta per il salario ma mai costruire un'organizzazione. Ma anche per prendere iniziative li mitate è necessaria un'organizzazione. Hanno poi l'idea di una diversa forma di organizzazione, che potrebbe sembrare un concetto nuovo ma in realtà non è diversa da ciò di cui si dibatteva tra Marx-Engels e gli anarchici prima della comune di Parigi. Non è che vino vecchio in una bottiglia nuova. Rifiutano totalmente la struttura piramidale dell'organizzazione, che sviluppa comitati dai livelli più alti ai più bassi, il centralismo democratico, prendendo le decisioni assumendo opinioni in modo unitario, ecc. In una parola, abbracciano le idee neo-metafisiche di individualismo, consumismo e di certo nichilismo. Nella struttura organizzativa abbracciano l'anarchismo. Fondamentalmente, le idee postmoderne sono emerse con il neoliberalismo, analogamente a livello organizzativo ha preso piede il neo-anarchismo. Nel campo della arte e della letteratura la fondazione Ford, la fondazione Rockefellar e la CIA hanno finanziato centinaia di migliaia di ONG che a loro volta hanno finanziato numerosi scrittori, artisti e intellettuali in tutto il mondo. La letteratura e l’arte sviluppatesi per effetto dei movimenti operai, della rivoluzione proletaria, delle iniziative prese dai paesi socialisti rappresentava la crisi socio-economica e la lotta per raggiungere l'emancipazione. In una parola, questo tipo di letteratura e arte poneva l'accento sulla società nel suo insieme piuttosto che sull’individuo, al di là delle questioni socio-economiche. D'altra parte, le ONG finanziate dai paesi imperialisti hanno dato molta più importanza alla forma d'arte e inclinazioni individuali. Hanno promosso l'individualismo e l'idea che la lotta collettiva non ha senso. Ciò ha dominato l'intero campo della letteratura e arte. Oltre a ciò, anche Internet e i social media hanno contribuito a promuovere il consumismo e l'individualismo a livello culturale. Il concetto borghese di "proprietà privata" dà la massima importanza alla libertà individuale e, allo stesso modo, la base economica del neoliberalismo è promossa dai post modernisti in una forma neo anarchica che a sua volta sta rafforzando il fascismo. I movimenti relativi ai diritti delle donne, contro il razzismo, le caste, l’etnocentrismo sono tutti legati al punto di vista di classe e alla lotta di classe, ma i postmodernisti rifiutano un tale approccio scientifico e cercano di separare questi movimenti dalla prospettiva di classe e dai movimenti della classe operaia. Così indeboliscono complessivamente tutti i movimenti. Così dunque, sostenendo tali ideologie, l'imperialismo opera per frenare i movimenti operai in tutto il mondo. Ciò ha anche un’influenza sul nostro partito. Specie nei movimenti studenteschi, nel movimento delle donne, nel movimento per i diritti, nel movimento dei lavoratori e su altri fronti intellettuali soffre di questo problema. Di conseguenza, si può notare che l'individualismo, il patriarcato e le tendenze consumistiche hanno acquisito influenza nel nostro movimento. Oltre a ciò, a livello psicologico il nemico conduce una guerra a bassa intensità. Questi problemi aiutano indirettamente il nemico a condurre la guerra psicologica. L’atteggiamento egocentrico, l’individualismo estremo, non accettare l'opinione della maggioranza, fondare un'organizzazione diversa senza risolvere il dibattito, non riconoscere il centralismo democratico – sono direttamente o indirettamente effetto delle tendenze post moderniste che stanno indebolendo internamente la nostra organizzazione. Ovviamente ciò sta indebolendo anche i movimenti. Si può osservare che anche tra i membri del nostro partito le tendenze post moderniste sono straordinariamente evidenti negli scritti politici, nei discorsi, ecc. in misura importante di cui non sono neppure consapevoli. Ciò sta avendo effetto anche sulla loro pratica. Ciò può essere contrastato solo da un'approfondita comprensione del marxismo-leninismo-maoismo, della pratica del centralismo democratico, della bolscevizzazione del partito e servendo la rivoluzione contadina attraverso la guerra popolare di lunga durata.
Amici, sappiamo che dopo la morte del compagno Mao Zedong, la cricca revisionista di Deng Xiaoping ha preso il potere e schiacciato i rivoluzionari. Questi seguaci della via capitalista hanno lentamente trasformato la Cina socialista in un'economia di mercato. Perciò non esiste più al mondo un solo paese socialista. Ma dagli anni '70 alla metà degli anni '80 fino a quando l'Unione Sovietica non si è dissolta, ci sono state due potenze imperialiste in competizione. Uno era l'imperialismo americano e l’altra l'Unione Sovietica social-imperialista. Tra questi due paesi c'è stata la guerra fredda. Alla fine degli anni '80, dopo la caduta dell'Unione Sovietica, il mondo è stato dominato da una sola potenza imperialista. Per un certo periodo di tempo gli imperialisti americani in crisi hanno imposto il loro potere in tutto il mondo. Ma oggi il suo dominio si va riducendo di giorno in giorno. Da un lato si osserva la decadenza della potenza americana nelle relazioni internazionali con l'Unione Europea e altri paesi, dall'altro si vede l'ascesa della potenza social-imperialista cinese. Siamo quindi ancora di fronte alla minaccia di una nuova guerra fredda. L'epidemia di corona virus ha gettato il mondo in una situazione molto strana in cui la contraddizione tra potenze imperialiste si è acutizzata e sono sorte anche numerose possibilità di situazione rivoluzionaria. È anche vero che il movimento comunista a livello mondiale è soggettivamente debole. Il nemico ha imparato dalla rivoluzione russa, dalla rivoluzione cinese, dalle guerre di liberazione dell'Indocina come frenare la situazione rivoluzionaria. La guerra popolare di lunga condotta dal nostro partito è stata il bersaglio delle classi dominanti del nostro paese, attraverso la loro politica di guerra a bassa intensità. Hanno messo a punto tattiche per contrastare militarmente il partito ma anche per condurre una guerra psicologica per indebolire la forza soggettiva del partito. Stanno sfruttando molte tendenze e deviazioni non proletarie degli operai del partito per spezzare la nostra organizzazione. Anche alcuni compagni stanno cadendo nella loro trappola. Per sconfiggere questo attacco, la direzione del nostro Comitato centrale ha adottato il programma di bolscevizzazione. Oggi, se osserviamo il movimento socialista mondiale, capiamo che non esiste un paese socialista. Di conseguenza, ci troviamo di fronte a condizioni simili a prima della rivoluzione russa. Naturalmente, il proletariato internazionale è al nostro fianco, per aiutare la rivoluzione nel nostro paese, ma non esiste un solo paese socialista che ci aiuti. Abbiamo imparato dalla storia che non può esserci una ripetizione esatta dello stesso evento. Prima della rivoluzione russa i comunisti rivoluzionari dei Soviet avevano l'esperienza della Comune di Parigi. Possiamo imparare dalla Comune di Parigi, dalla rivoluzione socialista in Russia, dalla rivoluzione di nuova democrazia in Cina, dalla rivoluzione socialista, dalle guerre di liberazione indo-cinesi, dalla grande rivoluzione culturale proletaria, dalla guerra contro il fascismo guidata dal compagno Stalin e dalla la grande lotta di operai e contadini sotto la bandiera di Naxalbari ecc. che possono arricchire la nostra esperienza. La realtà oggettiva della rivoluzione socialista, prodotta dalle condizioni materiali della decadenza del dominio delle nazioni imperialiste, e insieme dalla lotta delle masse dalla nazione oppressa ci ha fornito un'ottima opportunità. Se notiamo, vedremo che negli ultimi 53 anni dalla rivolta di Naxalbari la resistenza armata non si è fermata un solo giorno. Le classi dirigenti reazionarie di questo paese hanno definito i comunisti rivoluzionari come la "principale minaccia alla sicurezza interna". Nonostante la repressione, la nostra lotta rivoluzionaria si sta diffondendo. Molti compagni hanno dato la vita per far avanzare questa rivoluzione. A parte la nostra lotta, movimenti di autodeterminazione in altre parti dell'India hanno intrapreso una resistenza armata contro lo stato. Specie in Kashmir e nel Nord-Est, i movimenti di liberazione nazionale stanno conducendo la  lotta armata. Durante il dominio Modi-Shah, i dalit e le minoranze partecipano ai movimenti insieme alle masse democratiche. Il lock-down approfondirà ancora di più la crisi economica e di conseguenza si svilupperà ulteriormente il movimento operaio-contadino, che a sua volta favorirà la guerra popolare di lunga durata. In questa prospettiva il nono Congresso del Partito (Primo Congresso) ci ha posto alcuni compiti. Sviluppare la guerra di guerriglia in guerra popolare di lunga durata con la prospettiva di costruire il PLA, per trasformare le zone di guerriglia in basi d’appoggio, trasformare il PLGA in PLA. La situazione rende ora molto più possibile realizzare questi 3 compiti. Approfittiamo di questa situazione e sviluppiamo la rivoluzione contadina a un livello superiore e realizziamo i sogni dei nostri martiri facendo la rivoluzione nuova democrazia. Sia questo il nostro rispettoso tributo ai nostri martiri.

Con saluti rivoluzionari,
Comitato centrale
Ufficio Regionale Orientale
P.C.I. (Maoista)

L'ambasciata indiana rifiuta di incontrare la delegazione... allora verremo in tanti!


giovedì 30 luglio 2020

Palermo: continua la solidarietà e campagna a sostegno dei prigionieri politici in India

Anche in questi giorni in piazza continua la campagna per la liberazione del Prof. Saibaba e del poeta rivoluzionario Varavara Rao e di tutti i prigionieri politici in India tra le lavoratrici e in lavoratori in lotta


centinaia di compagne e compagne partecipano al mailing bombing per la liberazione dei compagni indiani


Posted on 30/07/2020
uno dei messaggi inviati
CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DEL PROF. SAIBABA E DEL POETA-SCRITTORE VARAVARA RAO
E DI TUTTI I PRIGIONIERI E LE PRIGIONIERE POLITICHE
sara conti

martedì 28 luglio 2020

Successo internazionale della giornata del 28 luglio per la liberazione dei prigionieri politici in India - ICSPWI



L'Aquila per la liberazione dei prigionieri politici in India nella giornata di lotta del 28 luglio

Nella giornata internazionale per la libertà di Varavao e Saibaba e tutti i prigionieri politici in India, affissione e controinformazione da L’Aquila

Dopo la pubblicazione dell’evento su Osservatorio Repressione, appello e materiali sono stati inviati a mailing list, pagine FB che si occupano di carcere e repressione (no al gabbione, rete evasioni ecc.), oltre che in vari gruppi FB, molti dei quali lo hanno pubblicato e condiviso (Bollettino delle lotte, presidi ecc, Lotta continua, chi colpisce una donna..,Yairaiha onlus, Si Amnistia Indulto – L’Italia viola i diritti umani)
Affissione di manifesti in centro e distribuzione di appello e materiali presso lo spazio occupato di Case Matte a L’Aquila
Inviato materiale anche a Repubblica e Adnkronos

Ondata di striscioni a Taranto per la liberazione dei prigionieri politici in India nella giornata del 28 luglio

In tanti punti della città decine di striscioni, manifesti
Le lavoratrici in lotta, intellettuali partecipano alla circolazione dei materiali 
e al mailing bombing
Durante l'affissione interesse e richiesta di informazione da parte di persone, 
soprattutto donne e ragazze

Bergamo giornata di mobilitazione per la libertà di Varavarao-Saibaba e per tutti i prigionieri politici in India

VASTA AFFISSIONE DI LOCANDINE E INFORMAZIONE TRA I LAVORATORI

STRISCIONI ZONE POPOLARI E FABBRICHE

 OPERAI DELEGATI SLAI COBAS PER LA LIBERAZIONE DI VARAVARAO E SAIBABA

L'INTERVENTO DEL COMITATO INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO ALLA GUERRA POPOLARE IN INDIA

Nella giornata di informazione e azione per la liberazione dei prigionieri politici

ascolta la registrazione

A Ravenna: solidarietà internazionalista e di classe nella giornata internazionale per la libertà di Varavao e Saibaba e tutti i prigionieri politici in India

Ravenna

L’India per Marcegaglia e l’India per gli operai

Marcegaglia è presidente dell’Associazione Italia-India. E questo non è insignificante per gli operai, perché è anch’esso terreno della lotta di classe.
Si vuole forse, attraverso questa Associazione, fare conoscere le condizioni dei rispettivi popoli per una politica di cooperazione volta al loro progresso? No di certo! I padroni agiscono solo per accrescere i loro profitti sulla pelle degli operai e dei popoli.
Con l’obiettivo dichiarato dall’Associazione di “promuovere un deciso rafforzamento nelle relazioni fra Italia e India” dando vita a “uno strumento di soft power italo-indiano, operante in entrambi i paesi e capace di contribuire ad allargare le basi della conoscenza reciproca, correggere percezioni errate e far pervenire segnali di attenzione utili ad esercitare maggiore ascolto ed influenza”, l’Associazione presieduta da Marcegaglia da un lato punta ai profitti suoi e degli altri padroni italiani, invadendo maggiormente l’enorme mercato indiano con l’export e influenzando per questo la politica estera del governo italiano, e dall’altro presentare sotto una luce positiva quello che, invece, è tutto il marcio di quella che la stampa asservita ai padroni chiama “la più grande democrazia del mondo”, oggi governata da un fascista che si chiama Modi! L’Associazione rafforzerà la campagna propagandistica dei padroni, forte dell’alleanza con il padrone dell’ILVA, Mittal, e, nel propagandare l’ascesa di questa potenza regionale, non denuncerà di certo la guerra e il terrore che gli ultimi governi stanno scatenando contro il loro stesso popolo, la perdita del lavoro per 3 milioni di lavoratori causata dalla pandemia, la miseria che dilaga tra le masse, il sistema sanitario al collasso anche perché il governo ha venduto all’imperialismo USA, da cui dipende, dispositivi di protezione, le attrezzature respiratorie e i farmaci. La propaganda dal punto di vista padronale non denuncerà le deportazioni forzate, gli arresti di intellettuali, studenti, comunisti maoisti, di attivisti di organizzazioni democratiche che riempiono le galere, i figli migliori di un popolo che si oppone a un governo al servizio delle multinazionali, tra cui quelle italiane. L’Associazione di cui è a capo la Marcegaglia non ci parlerà di certo di disuguaglianze economiche, della fame delle masse, della crisi economica, della libertà di espressione soffocata da una repressione fascista e della lotta armata che illumina la speranza dell’India che lotta per una società diversa.
Se la politica dei padroni si muove a livello internazionale tessendo alleanze, noi che lottiamo contro i padroni di casa nostra dobbiamo unirci con chi li combatte in tutti gli angoli del mondo. In India una guerra popolare diretta dai comunisti maoisti è in corso, dove i lavoratori, le donne, i fuori-casta e le masse povere sono i protagonisti, con le armi in pugno rappresentano la speranza di tutto un popolo.

Il nemico di classe è lo stesso, in Italia come in India, se avanzano gli operai e le masse indiane gli operai in Italia saranno più forti.
Per questo come Slai Cobas per il sindacato di classe raccogliamo l’appello del Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India che ha lanciato la mobilitazione internazionale per il 28 luglio di informazione, azione e solidarietà, in sintonia con la “giornata in cui si sviluppa la vasta azione dei maoisti e dei combattenti della guerra popolare nella settimana dei martiri della rivoluzione”.
Dove governano i fascisti, i reazionari, la pandemia (che è un prodotto di questo sistema economico-sociale basato sul profitto dei padroni capitalisti) dilaga e fa strage tra le masse. In India il governo Modi usa la repressione poliziesca e il lockdown contro il suo popolo, dentro le carceri la situazione è drammatica e gli oppositori al regime sono a rischio della loro stessa vita.
Dall’Appello del Comitato: “Il Partito Comunista dell’India (Maoista) ha chiesto la liberazione immediata di Varavara Rao, artista intellettuale rivoluzionario, conosciuto e apprezzato dalle masse indiane, che risulta positivo al virus, del Prof. Saibaba figura preminente dell’opposizione democratico rivoluzionaria al regime Modi e al sistema indiano asservito all’imperialismo. La lotta contro la repressione e la liberazione di questi prigionieri politici è parte della resistenza delle grandi masse popolari in lotta”.
Alle menzogne propagandistiche dei padroni come Marcegaglia, gli operai devono opporre la lotta e la solidarietà internazionalista con le masse dell’India che hanno intrapreso la guerra popolare contro i loro padroni e contro tutto il sistema imperialista!

Convochiamo a Ravenna per martedì 28 luglio alle ore 18
un’ incontro
presso il punto libreria Metropolis in via Sant’agata, 15

in cui saranno messi a disposizione dei lavoratori materiali e documenti 
per conoscere la realtà dell’India.

Slai Cobas per il sindacato di classe-Ravenna
tel. 339/8911853

India anche a Taranto solidarietà di classe e internazionalista - 28 luglio GIORNATA DI INFORMAZIONE PER LA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI

Streaming solidale il 28 luglio per la giornata internazionale di informazione, azione e solidarietà con i prigionieri politici in India

Link streaming

28 luglio ore 17


28 july h. 18

solidarietà e informazione a Palermo nella giornata per la liberazione dei prigionieri politici


Alle 16,30 presso la sede di Via del Duca 4 Palermo
Informazioni, documenti e materiali vari sulla situazione attuale delle masse popolari e dei prigionieri politici, dal Prof. Saibaba al poeta rivoluzionario Varavara Rao

Galizia 28 luglio la campagna per la liberazione dei PP in India

GALIZA: Campaña del 28 julio de información, acción y solidaridad con Varavara Rao, GN Saibaba y todos los presos políticos en India.


Tras la llamada del Comité Internacional de Apoyo a la Guerra Popular en la India para una jornada el 28 de julio, de información, acción y solidaridad con Varavara Rao, GN Saibaba y todos los presos políticos en la India, el Comité Galego llevó a cabo una intensa actividad de información. y propaganda en los actos realizados el 25 de julio, Día de la Patria Galega.
Após a chamada do Comitê Internacional de Apoio à Guerra Popular na Índia, por uma jornada o 28 de julho, de informações, ações e solidariedade com Varavara Rao, GN Saibaba e todos os presos políticos na Índia, o Comitê Galego realizou uma intensa atividade de informação e propaganda nos eventos realizados o 25 de julho, dia da Pátria Galega.

Following the call of the International Committee in Support of the People's War in India for a day July 28, of information, action and solidarity with Varavara Rao, GN Saibaba and all political prisoners in India, the Galician Committee carried out an intense information activity and propaganda in the acts realized the 25 of July, Day of the Galician Mother country.

giovedì 23 luglio 2020

28 luglio giornata di mobilitazione in italia e in altri paesi del mondo per la liberazione di Varavarao e Saibaba e di tutti i prigionieri politici in India

appelli in italiano - spagnolo e inglese del  
Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India

Chiediamo la massima diffusione circolazione!


 Si espande in India la pandemia. E’ il terzo paese al mondo dopo Usa e Brasile. Nelle ultime ore i contagi sono stati 30mila e crescono quotidianamente, i casi complessivi sono oltre 1milione e i morti sono oltre 24mila. Gli Stati più colpiti sono il Maharashtra e il Tamil Nadu, segue il Karnataka. Il nuovo lockdown deciso dal regime fascista tocca 12 Stati, tra cui il Bihar. Si tratta degli Stati più poveri. Nello stesso tempo viene colpta anche Bangalore che è il centro tecnologico più sviluppato dell’India dove si trovano le sedi di Microsoft, Apple e Amazon. Oltre 3 milioni di lavoratori hanno perso il lavoro e stanno raggiungendo i loro villaggi.
Il sistema sanitario in India mostra tutta la sua arretratezza per tanta massa di popolazione e assenza di ogni assistenza sanitaria reale.
Il Partito Comunista dell’India (Maoista) sin da aprile si sta battendo per difendere le condizioni delle masse. Il portavoce del Comitato Centrale ha definito il coronavirus un’”arma biologica” che trova le sue radici nelle politiche imperialiste. Ha richiesto che almeno il 10”% del prodotto interno lordo venga destinato all’alimentazione e alla salute delle masse; ha denunciato come il governo Modfi non ha esitato a proseguire nell’esportazione pro imperialista anche di farmaci chimici verso gli Usa, nonostante i bisogni drammatici delle masse indiane.
E’ in questo quadro che uin dramma nel dramma è costituito dai prigionieri politici che oltre ad essere vittime della repressione fascista del governo, rischiano la loro vita e la loro salute nelle prigioni del regime.
Il PCIM ha chiesto la liberazione immediata di Varavara Rao, artista intellettuale rivoluzionario, conosciuto e apprezzato dalle masse indiane, che risulta positivo al virus, del Prof. Saibaba figura preminente dell’opposizione democratico rivoluzionaria al regime Modi e al sistema indiano asservito all’imperialismo.
La lotta contro la repressione e la liberazione di questi prigionieri politici è parte della resistenza delle grandi masse popolari in lotta, e nello stesso tempo è parte della denuncia del governo che usa la forza poliziesca, utilizzando il lockdown, verso le masse e che nulla fa per la sicurezza dei medici, dei lavoratori della sanità, dei lavoratori e lavoratrici della salute.
Per questo è necessario oggi più che mai sviluppare la denuncia del governo Modi, intensificare la solidarietà con le masse indiane in lotta e in armi, allargare in tutti i paesi la rivendicazione della liberazione immediata di Varavara Rao e di Saibaba.

Il Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India è da sempre impegnato in questa battaglia e oggi chiama urgentemente ad una nuova fase della mobilitazione. Attraverso la repressione di questi due intellettuali si colpisce un numero impressionante di militanti, professori, studenti e artisti, membri di organizzazioni democratiche; si pratica il terrorismo di Stato contro al libertà di stampa, di opinione in un paese in cui il regime approva leggi razziste e discriminatorie, come le ultime sulla cittadinanza che colpiscono milioni di musulmani.
Lo sviluppo della pandemia trasforma, inoltre, le carceri in trappole mortali.
Il Comitato chiama quindi ad una nuova giornata internazionale di informazione, azione e solidarietà per il 28 luglio, giornata in cui si sviluppa la vasta azione dei maoisti e dei combattenti della guerra popolare nella settimana dei martiri della rivoluzione.
Il Comitato fa proprio per questa giornata i numerosi documenti che circolano in India e nel mondo a sostegno di questa battaglia.
Oltre 130 rinomati intellettuali hanno firmato un appello sostenendo che il deterioramento delle condizioni di salute del Prof. Saibaba e di Varavara Rao e lo scoppio del Covid nelle carceri mette in pericolo la loro vita e ne chiede il rilascio immediato su cauzione. Documenti della stessa natura sono firmati nel Bangladesh e da gruppi di deputati nello stesso parlamento indiano.e altri
Il Comitato alla luce di questo invita ad alcuni obiettivi immediati:
diffondere questi documenti con tutti i mezzi in internet;

organizzare per la giornata del 28 un mail-bombing inviato alla stampa internazionale, alle ambasciate indiane, ai ministri degli Esteri e della Giustizia del maggior numero di governi, al parlamento europeo, alla Corte di Giustizia internazionale ecc;
organizzare  il 28 e nei giorni successivi, assemblee, presidi e ogni tipo di azione , approvare messaggi di solidarietà, e ogni altra iniziativa che permetta di allargare il fronte della mobilitazione; in particolare per quest’ultimo compito facciamo un appello a tutte le organizzazioni politico-sociali che si occupano di carcere, repressione, solidarietà internazionale e internazionalista.

Si tratta di iniziative già in corso in alcuni paesi in questi mesi. Quello che si chiede a partire dalla giornata internazionale è una loro concentrazione, socializzazione che possa servire a sviluppare una campagna prolungata con l’obiettivo di ottenere risultati concreti nell’arco di questi mesi caratterizzati dalla pandemia.

Comitato di sostegno internazionale alla 
guerra popolare in India
csgpindia@gmail.com
luglio 2020


La pandemia se está expandiendo en India. Es el tercer país del mundo después de Estados Unidos y Brasil. En las últimas horas, ha habido 30 mil infecciones, el total de casos es de 1 millón y las muertes son de 24 mil. Los estados más afectados son Maharashtra y Tamil Nadu, seguidos de Karnataka. El nuevo bloqueo decidido por el régimen fascista afecta a 12 estados, incluido Bihar. Estos son los estados más pobres. Al mismo tiempo, Bangalore también se ve afectado, que es el centro tecnológico más desarrollado de la India, donde se encuentran las oficinas centrales de Microsoft, Apple y Amazon. Más de 3 millones de trabajadores han perdido sus empleos y están llegando a sus aldeas.
El sistema de salud en la India muestra todo su atraso para una gran población y la ausencia de atención médica real.
El Partido Comunista de la India maoísta ha estado luchando desde abril para defender las condiciones de las masas. El portavoz del Comité Central calificó al coronavirus como un "arma biológica" que tiene sus raíces en las políticas imperialistas. Solicitó que al menos el 10% del producto interno bruto se destinara a la nutrición y la salud de las masas; Denunció que el gobierno de Modi no dudó en continuar la exportación proimperialista de medicamentos químicos a los Estados Unidos, a pesar de las dramáticas necesidades de las masas indias.
Es en este contexto que un drama en el drama está compuesto por presos políticos que, además de ser víctimas de la represión fascista del gobierno, arriesgan sus vidas y su salud en las cárceles del régimen.
El PCI(Maosita) pidió la liberación inmediata de Varavara Rao, un artista intelectual revolucionario, conocido y apreciado por las masas indias, ydel profesor Saibaba, una figura prominente de la oposición democrática revolucionaria al régimen de Modi y al sistema indio servidordel imperialismo.
La lucha contra la represión y la liberación de estos prisioneros políticos es parte de la resistencia de las grandes masas populares en lucha, y al mismo tiempo es parte de la denuncia del gobierno de que usa la fuerza policial, usando el lockdown, en contra de las masas y que nada hace por la seguridad de los médicos, trabajadores y trabajadoras de la salud.
Por esta razón, hoy más que nunca es necesario desarrollar la denuncia del gobierno de Modi, intensificar la solidaridad con las masas indias que luchan y han tomados las armas, ampliar la demanda de la liberación inmediata de Varavara Rao y Saibaba en todos los países.
El Comité Internacional de Apoyo para la Guerra Popular en India siempre ha estado involucrado en esta batalla y hoy llama urgentemente a una nueva fase de movilización. A través de la represión de estos dos intelectuales, un número impresionante de militantes, profesores, estudiantes y artistas, miembros de organizaciones democráticas se ven afectados; El terrorismo de estado se practica contra la libertad de prensa, de opinión en un país donde el régimen aprueba leyes racistas y discriminatorias, como la última sobre ciudadanía que afecta a millones de musulmanes.
El desarrollo de la pandemia también convierte las cárceles en trampas mortales.
Por lo tanto, el Comité pide un nuevo día internacional de información, acción y solidaridad para el 28 de julio, el día en que se desarrolla la gran acción de los maoístas y los luchadores de la guerra popular durante la semana de los mártires de la revolución.
El Comité hace conocer propio en este dia los numerosos documentos que circulan en India y en todo el mundo en apoyo de esta batalla.
Más de 130 intelectuales de renombre han firmado una apelación alegando que el deterioro de las condiciones de salud del profesor Saibaba y Varavara Rao y el brote de Covid en las cárceles ponen en peligro sus vidas y exigen su libertad inmediata bajo fianza. Documentos de la misma naturaleza están firmados en Bangladesh y por grupos de diputados en el mismo parlamento indio.
En vista de esto, el Comité pide algunos objetivos inmediatos:
difundir estos documentos por todos los medios en internet;
organizar un mail bombing para el día 28 enviado a la prensa internacional, a las embajadas indias, a los ministros de asuntos exteriores y de justicia del mayor número de gobiernos, al Parlamento Europeo, a la Corte Internacional de Justicia;
organizar asambleas, manifestaciones y todo tipo de acciones que, junto con mensajes de solidaridad, permitan ampliar el frente de movilización; En particular, para esta última tarea hacemos un llamamiento a todas las organizaciones políticas y sociales que se ocupan de la prisión, la represión, la solidaridad internacional e internacionalista.
Estas son iniciativas que ya están en marcha en algunos países en los últimos meses. Lo que se pregunta en el día internacional es su concentración, socialización que puede desarrollar una campaña prolongada con el objetivo de obtener resultados concretos durante estos meses caracterizados por la pandemia.

Comité Internacional de Apoyo para la Guerra Popular en India
csgindia@gmail.com
julio 2020

ICSPWI : Call for 28th july day of information,action, solidarity for freedom Varavara Rao,Saibaba and all political Prisoners in India!



The pandemic is expanding in India. It is the third country in the world for contagions, after the US and Brazil. In the last hours, there were 30,000 infections, the total cases are 1,000,000 and the deaths are 24,000. The most affected states are Maharashtra and Tamil Nadu, followed by Karnataka. The new lock-down ordered by the fascist regime affects 12 states, including Bihar. They are the poorest states. Bangalore, which is the most developed technology center in India where the headquarters of Microsoft, Apple and Amazon are located, is also hit. More than 3 million workers have lost their jobs and are going back to their villages.
The health system in India shows all its backwardness for such a large mass of population and the absence of any real health care.
The Communist Party of Maoist India has been fighting since April to defend the conditions of the masses. The Central Committee spokesperson defined the corona virus a "biological weapon" that has its roots in imperialist policies, requested that at least 10% of the GDP is allocated to the food and health of the masses; denounced how the Modi government had not hesitate to continue the pro-imperialist export of drugs to the US, despite the dramatic needs of the Indian masses.
It is in this context that a drama in the drama is that of political prisoners who, in addition to being targets of the government's fascist repression, risk their lives and health in the regime's jails.
The PCI(Maoist) has called for the immediate release for Varavara Rao, a revolutionary intellectual and artist, wellknown and appreciated by the Indian masses, for Prof. GN Saibaba, eminent figure of the revolutionary democratic opposition to the Modi’s regime and the Indian system subservient to imperialism.
The struggle against the repression and for the liberation of these political prisoners is part of the resistance of the people’s masses in struggle, and at the same time it is part of the exposure of government's policies which uses police force, even the lock-down, against the masses and does nothing for the safety of doctors and health workers.
For this reason it is necessary today more than ever to condemn the Modi government, intensify solidarity with the Indian masses in struggle and arms, extend the campaign for the immediate release of Varavara Rao and GN Saibaba in all countries.
The International Committee in Support to the People's War in India (ICSPWI) has always been committed to this battle and today urgently calls for a new stage of mobilization. Beside the repression of the aforesaid intellectuals an impressive number of militants, teachers, students and artists, members of democratic organizations are targeted; State terrorism is implemented against the press and opinion freedom, in a country where the regime adopts racist and discriminatory laws, such as the latest Citizenship Act, affecting millions of Muslims.
The pandemic also turns prisons into deadly traps.
Therefore, the ICSPWI calls for a new international day of information, action and solidarity, on 28 July, a day on which the vast action of the Maoists and people’s war fighters also develops as part the week of the martyrs of the revolution.
The ICSPWI endorses the many documents circulating in India and around the world in support of this struggle.
Over 130 renowned intellectuals have signed a call complaining that the deteriorating health conditions of Prof. GN Saibaba and Varavara Rao and the outbreak of CoVid19 in prisons endanger their lives and urging their immediate release on bail. Similar petitions have been signed in Bangladesh and by groups of Indian PMs.
In light of this, the ICSPWI calls for some immediate actions:
·         disseminate these documents by all means on the Internet;
·         organize a mail-bombing, on July 28, to the international press, the Indian embassies, the foreign and justice ministers of the largest number of governments, the European Parliament and the International Court of Justice;
·         organize meetings, rallies and any types of actions which, spreading messages of solidarity, allow to extend the mobilization front. For this latter task, we specially call all political and social organizations that deal with prison, repression, international and internationalist solidarity.
These are initiatives already underway in some countries in recent months. What is asked on the international day is to concentrate and generalize them, so to develop a protracted campaign aimed to concrete results, during these months marked by the pandemic.

International Committee in Support to the People's War in India (ICSPWI)
csgpindia@gmail.com