domenica 17 aprile 2022

Il 15 aprile l'esercito ha scatenato attacchi aerei nel Dandakaranya (Sud Bastar). Ferma condanna e appello alla ribellione del PCI (Maoista)


Condanniamo fermamente gli attacchi aerei del 15 aprile 2022 nel Dandakaranya (Sud Bastar)!

Che il popolo alzi la voce per protestare contro questo fatto!

Alziamo la voce contro gli attacchi perpetrati congiuntamente dalla polizia, dai paramilitari e dalle forze militari!

Villaggi come Bottam, Rasam, Erim, Mettagudem, Sakiler, Madpa Duled, Kannemarka, Pottemangum, Bottam, ecc. nel sud di Bastar sono stati bombardati da droni militari tra il 14 e il 15. Condanniamo fermamente questi attacchi.

Lavoratori, agricoltori, studenti, giovani, intellettuali progressisti e democratici, organizzazioni per i diritti umani, organizzazioni sociali, partiti e organizzazioni maoiste di tutto il mondo, tra cui il Chhattisgarh, devono manifestare contro questo orribile attacco, che fa parte di un'offensiva congiunta di forze paramilitari e militari. Chiediamo a tutti i lavoratori di espandere la loro presenza.

Più di 50 bombe sono state sganciate su alcuni dei villaggi e delle foreste menzionate. Il resoconto completo deve ancora arrivare. Ma, avendo preso precauzioni, le nostre forze dell'Esercito Guerrigliero popolare di liberazione (PLGA) sono sopravvissute al bombardamento questa volta. Il nostro partito non solo sostiene, ma guida le persone che vivono nelle giungle dell'India centrale e che combattono per la loro acqua, le loro foreste e i loro diritti al ijjat (potere popolare).

Mentre questi attacchi continuano, il governo fascista brahmanico Hindutva a livello Centrale, gli elementi antipopolari e anti-tribali del Chhattisgarh, la campagna di annientamento Nghera-Dalao (Coro) viene condotta sotto il mandato delle autorità guidate dal governo del Congresso contro il nostro partito, l'Esercito guerrigliero di liberazione (PLGA) e i comitati popolari rivoluzionari. I loro preparativi sono in corso dal mese scorso. I campi di polizia a Palmira, Cherla, Basaguda, Dornapal a Jagarguda e Silangar hanno già schierato un gran numero di truppe aggiuntive su larga scala di almeno 5-6 mila membri. Queste forze armate governative hanno anche un numero significativo di personale militare schierato in varie stazioni di polizia e campi sotto le spoglie di DAG (gruppi di difesa) e STF (task force speciali).

Anche i Levrieri (forze speciali di polizia) degli stati di Telangana e Andhra Pradesh partecipano all'evento su larga scala. Nei campi di Palmed, Wimpa e altri sono stati schierati diversi droni. Decine di camion hanno portato munizioni nei campi. Elicotteri all'avanguardia, droni, aerei leggeri, ecc., volano sopra le teste delle forze dell'Esercito Popolare di Guerriglia di Liberazione (PLGA) giorno e notte.

Le forze armate non permettono ai tribali che vivono nelle foreste di entrarvi. Il Mahua Binne, un'importante fonte di reddito per i tribali, viene perso a causa dei bombardamenti aerei. Il nostro partito chiede nuovamente a tutte le forze progressiste, democratiche e rivoluzionarie del paese e del mondo di costruire un movimento di protesta contro questi orribili attacchi aerei sul nostro partito e sull'Esercito Popolare Guerrigliero di Liberazione Popolare (PLGA) da parte delle istituzioni pubbliche e delle élite dominanti che sfruttano il popolo.

Il Comitato Speciale di Zona invita i lavoratori del partito, le forze dell'Esercito Guerrigliero di Liberazione Popolare (PLGA), i comandanti, i comitati pubblici rivoluzionari e le persone che hanno resistito a questi attacchi per cinque anni, a unirsi al popolo con coraggio e combattere nella guerra popolare, e a resistere all'assalto delle forze armate del governo.

Vikalp,

Portavoce

Comitato Speciale di Zona Dandakaranya,

Partito Comunista dell'India (Maoista)

venerdì 8 aprile 2022

Report sulla campagna internazionale

Il meeting internazionale del 29/30 gennaio dell’ICSPWI aveva assunto un piano e impegni dei Comitati e dei Partiti e Organizzazioni sostenitori della guerra popolare partecipanti, di dare continuità, dopo la grande giornata di lotta internazionale del 24 novembre 2021 al grande, indispensabile, decisivo per i popoli e il Movimento comunista internazionale, sostegno alla guerra popolare in India guidata dal PCI (Maoista).

Questi compiti sono stati assolti.

Il 10 febbraio,  un manifesto internazionale a difesa della gp e dell’espansione, rafforzamento degli organi del potere popolare, i Comitati popolari rivoluzionari è stato realizzato e diffuso in diversi paesi del mondo, in tre lingue (inglese, spagnolo, italiano)

Il 23 marzo è stata decisa una giornata internazionale essenzialmente centrata sulla liberazione dei prigionieri politici in India.

Per questa scadenza è stato preparato un manifesto internazionale in particolare nei paesi in cui esistono già Comitati permanenti.

Nel corso della preparazione di questa campagna sono sopraggiunti due fatti di grande importanza: l’invasione russa dell’Ucraina con l’acutizzarsi delle contraddizioni tra masse ucraine e l’invasore russo e le contraddizioni interimperialiste tra Usa/Nato/UE e imperialismo russo che ha catturato l’attenzione e la mobilitazione di proletari, masse popolari, forze antimperialiste e pacifiste di tutto il mondo, e il sopraggiunto appello del PCI (Maoista) per estendere la giornata dal 23 al 29 marzo per rafforzare il carattere antimperialista generale di essa e il sostegno alle guerre popolari da estendere alle Filippine per l’anniversario del NPA.

L’appello è stato accolto dai Comitati e dalle forze sostenitrici della guerra popolare in India.

Così come si è fatto lo sforzo complesso in alcuni paesi per radicarlo nella situzione determinata dalla guerra.

Va tenuto conto, inoltre, che i compagni sostenitori del TKP/ml avevano già promosso una giornata internazionale per la liberazione dei prigionieri politici di tutto il mondo per il 18 marzo e hanno assolto all’impegno assunto del meeting del ICSPWI di dare grande evidenza e risalto alla battaglia per la liberazione dei prigionieri politici in India, portandola in tutte le manifestazioni nei diversi paesi da organizzate dai compagni turchi e caratterizzando in particolare una importante manifestazione di Bruxelles.

In altri paesi la campagna ha avuto due caratteristiche: da un lato azioni con  manifesti affissi in diverse città e in diversi luoghi delle masse popolari, dall’altro dando vita a presidi e manifestazioni pubbliche con striscioni, bandiere e volantini di grande impatto nei paesi in cui si sono svolte.

In Galicia la campagna ha toccato diverse città e diverse associazioni, continuando la sua estensione e punto di riferimento per tutto lo stato spagnolo.

In Colombia: “ICSPWI ha per questo chiamato a realizzare in questa settimana azioni in tutto il mondo e in Colombia siamo qui oggi in questa zona industriale di Bogotà per portare questo messaggio agli operai”

In Austria: si è tenuta un presidio davanti all'ambasciata indiana a Vienna. Era parte di una campagna mondiale per la difesa e liberazione dei prigionieri politici in India... gli interventi di Partizan Austria, del Comitato di sostegno alla guerra popolare in India, del KomIntern e della Lega Internazionale della Lotta dei Popoli hanno parlato della resistenza popolare, del grande sciopero generale nazionale e della lotta antimperialista e rivoluzionaria, nonché la crescente repressione e della situazione dei prigionieri politici in India. Molti passanti si sono fermati ad ascoltare i discorsi.

In Brasile una campagna molto intensa è stata realizzata per iniziativa del Cebraspo.

In Italia due sono state le questioni messe in rilievo, la grande ed estesa mobilitazione del Movimento femminista proletario rivoluzionario, che dall’8 al 26 marzo ha realizzato una mostra documento-denuncia-informazione e solidarietà con le prigioniere politiche in India e il loro criminale e inumano trattamento da parte del regime fascista di Modi; la continuità dell’organizzazione e della lotta dei lavoratori migranti indiani che dopo la grande e combattiva manifestazione del 29 gennaio, mentre erra in corso il meeting, sono tornati a riunirsi in assemblea e a manifestare nelle piazze,l in contemporanea con lo sciopero generale del 28/29 marzo in India appoggiato dal PCI (Maosta).

Significativa è stata la presenza e la solidarietà con i prigioniere politiche dell’India nel corso delle manifestazioni contro la guerra in diverse città e nella grande manifestazione di 25mila operai, lavoratori, studenti, movimento Friday For Future, tenutasi a Firenze il 26 marzo, nella giornata nazionale di lotta dei migranti di tante nazionalità, tra cui indiani e sud Asia, realizzata in diverse città italiane il 31 marzo, in particolare nella manifestazione di Roma.  

In altri paesi le forze sostenitrici hanno utilizzato questa campagna per discutere al loro interno e fare i preparativi per la nascita di Comitati locali per realizzare future iniziative alle ambasciate (Madrid, Tunisi, Roma,  ecc.) o azioni verso governi e industrie che forniscono armi all’India.

l’ICSWPI considera la campagna dei prigionieri politici una emergenza che richiede ulteriori iniziative tempestive che possano essere efficaci e incidere anche nei risultati, e nello stesso tempo una campagna prolungata fino ad una nuova giornata internazionale  il 13 settembre.

LAL SALAAM!

ICSPWI

aprile 2022

martedì 5 aprile 2022

Oggi sciopero generale indetto dal PCI (Maoista) in quattro Stati contro repressione, torture nei confronti di dirigenti e quadri maoisti da parte del regime fascista hindutva di Modi

sostegno alla lotta proletaria e popolare in India – sostegno alla guerra popolare guidata dai maoisti – libertà per tutti i prigionieri politici /campagna internazionalista promosso da ICSPWI – Italia csgpindia@gmail.com

In risposta all'arresto da parte della polizia dell'Assam il mese scorso di Arun Kumar Bhattacharya alias Kanchan Da, membro del Comitato Centrale del PCI (Maoista) e dell'Ufficio Regionale Orientale, il PCI (Maoista) ha lanciato l’appello per uno sciopero generale (bandh) di un giorno in Bihar, Bengala Occidentale, Jharkhand e Assam, il 5 aprile.

I maoisti hanno affermato che la polizia sta trattando Bhattacharya in modo disumano e che, in nome dell'inchiesta, non solo veniva torturato, ma gli venivano anche negate adeguate cure mediche. I maoisti hanno chiesto che gli venisse concesso lo status di prigioniero politico e che rilasciato incondizionatamente.

... la polizia del Jharkhand ha rilasciato un allarme a livello statale in vista del bandh. Inoltre, il quartier generale della polizia del Jharkhand ha ordinato ai funzionari di aumentare la vigilanza nei distretti colpiti dai maoisti.

L’Ispettore Generale (delle Operazioni), Amol Vinukant Homkar ha detto che il bandh imposto dai maoisti inizierà a mezzanotte di lunedì. Ha anche affermato che le forze di polizia si concentreranno sulle aree in cui i maoisti sono attivi durante il bandh. Tra questi, un'attenzione particolare sarà prestata nei distretti di Parasnath, Jhumra e le aree colpite dai maoisti di Ranchi, Latehar, Garhwa, Palamu, la divisione Kolhan, Seraikela-Kharsawan e Gumla ... importanti operazioni contro i maoisti sono attualmente in corso in diverse località in tutto il Jharkhand e saranno potenziate in vista del bandh.

domenica 3 aprile 2022

Iniziative per la settimana antimperialista e per l’internazionalismo proletario del 28/29 marzo

Nella “Settimana antimperialista nello spirito dell’internazionalismo proletario” del 28/29 marzo secondo l’appello lanciato dal Partito Comunista dell’India (maoista) [qui], e rilanciato dal Comitato di sostegno alla guerra popolare in India, nel nostro Paese sono state messe in atto diverse iniziative anche nel contesto più generale delle manifestazioni e assemblee contro la guerra in corso in Ucraina e intrecciate con la campagna di solidarietà con le prigioniere politiche (accompagnata da una mostra fotografica e da un dossier sulle terribili condizioni che vivono in carcere).

Dalle affissioni di locandine, striscioni e cartelli nei centri cittadini, alle università e portate alle manifestazioni pubbliche, dai volantinaggi agli interventi in diverse assemblee e manifestazioni contro la guerra e con una nuova mobilitazione dei lavoratori indiani in Italia in solidarietà/unità con i lavoratori italiani, in occasione dello sciopero generale in India contro il governo Modi del 28/29 marzo, perché la lotta dei lavoratori contro il capitalismo e lo sfruttamento è internazionale.

Bergamo


Taranto

Palermo




L'Aquila




Milano





Roma

Presidio per i documenti a lavoratrici e lavoratori immigrati





Firenze