venerdì 8 aprile 2022

Report sulla campagna internazionale

Il meeting internazionale del 29/30 gennaio dell’ICSPWI aveva assunto un piano e impegni dei Comitati e dei Partiti e Organizzazioni sostenitori della guerra popolare partecipanti, di dare continuità, dopo la grande giornata di lotta internazionale del 24 novembre 2021 al grande, indispensabile, decisivo per i popoli e il Movimento comunista internazionale, sostegno alla guerra popolare in India guidata dal PCI (Maoista).

Questi compiti sono stati assolti.

Il 10 febbraio,  un manifesto internazionale a difesa della gp e dell’espansione, rafforzamento degli organi del potere popolare, i Comitati popolari rivoluzionari è stato realizzato e diffuso in diversi paesi del mondo, in tre lingue (inglese, spagnolo, italiano)

Il 23 marzo è stata decisa una giornata internazionale essenzialmente centrata sulla liberazione dei prigionieri politici in India.

Per questa scadenza è stato preparato un manifesto internazionale in particolare nei paesi in cui esistono già Comitati permanenti.

Nel corso della preparazione di questa campagna sono sopraggiunti due fatti di grande importanza: l’invasione russa dell’Ucraina con l’acutizzarsi delle contraddizioni tra masse ucraine e l’invasore russo e le contraddizioni interimperialiste tra Usa/Nato/UE e imperialismo russo che ha catturato l’attenzione e la mobilitazione di proletari, masse popolari, forze antimperialiste e pacifiste di tutto il mondo, e il sopraggiunto appello del PCI (Maoista) per estendere la giornata dal 23 al 29 marzo per rafforzare il carattere antimperialista generale di essa e il sostegno alle guerre popolari da estendere alle Filippine per l’anniversario del NPA.

L’appello è stato accolto dai Comitati e dalle forze sostenitrici della guerra popolare in India.

Così come si è fatto lo sforzo complesso in alcuni paesi per radicarlo nella situzione determinata dalla guerra.

Va tenuto conto, inoltre, che i compagni sostenitori del TKP/ml avevano già promosso una giornata internazionale per la liberazione dei prigionieri politici di tutto il mondo per il 18 marzo e hanno assolto all’impegno assunto del meeting del ICSPWI di dare grande evidenza e risalto alla battaglia per la liberazione dei prigionieri politici in India, portandola in tutte le manifestazioni nei diversi paesi da organizzate dai compagni turchi e caratterizzando in particolare una importante manifestazione di Bruxelles.

In altri paesi la campagna ha avuto due caratteristiche: da un lato azioni con  manifesti affissi in diverse città e in diversi luoghi delle masse popolari, dall’altro dando vita a presidi e manifestazioni pubbliche con striscioni, bandiere e volantini di grande impatto nei paesi in cui si sono svolte.

In Galicia la campagna ha toccato diverse città e diverse associazioni, continuando la sua estensione e punto di riferimento per tutto lo stato spagnolo.

In Colombia: “ICSPWI ha per questo chiamato a realizzare in questa settimana azioni in tutto il mondo e in Colombia siamo qui oggi in questa zona industriale di Bogotà per portare questo messaggio agli operai”

In Austria: si è tenuta un presidio davanti all'ambasciata indiana a Vienna. Era parte di una campagna mondiale per la difesa e liberazione dei prigionieri politici in India... gli interventi di Partizan Austria, del Comitato di sostegno alla guerra popolare in India, del KomIntern e della Lega Internazionale della Lotta dei Popoli hanno parlato della resistenza popolare, del grande sciopero generale nazionale e della lotta antimperialista e rivoluzionaria, nonché la crescente repressione e della situazione dei prigionieri politici in India. Molti passanti si sono fermati ad ascoltare i discorsi.

In Brasile una campagna molto intensa è stata realizzata per iniziativa del Cebraspo.

In Italia due sono state le questioni messe in rilievo, la grande ed estesa mobilitazione del Movimento femminista proletario rivoluzionario, che dall’8 al 26 marzo ha realizzato una mostra documento-denuncia-informazione e solidarietà con le prigioniere politiche in India e il loro criminale e inumano trattamento da parte del regime fascista di Modi; la continuità dell’organizzazione e della lotta dei lavoratori migranti indiani che dopo la grande e combattiva manifestazione del 29 gennaio, mentre erra in corso il meeting, sono tornati a riunirsi in assemblea e a manifestare nelle piazze,l in contemporanea con lo sciopero generale del 28/29 marzo in India appoggiato dal PCI (Maosta).

Significativa è stata la presenza e la solidarietà con i prigioniere politiche dell’India nel corso delle manifestazioni contro la guerra in diverse città e nella grande manifestazione di 25mila operai, lavoratori, studenti, movimento Friday For Future, tenutasi a Firenze il 26 marzo, nella giornata nazionale di lotta dei migranti di tante nazionalità, tra cui indiani e sud Asia, realizzata in diverse città italiane il 31 marzo, in particolare nella manifestazione di Roma.  

In altri paesi le forze sostenitrici hanno utilizzato questa campagna per discutere al loro interno e fare i preparativi per la nascita di Comitati locali per realizzare future iniziative alle ambasciate (Madrid, Tunisi, Roma,  ecc.) o azioni verso governi e industrie che forniscono armi all’India.

l’ICSWPI considera la campagna dei prigionieri politici una emergenza che richiede ulteriori iniziative tempestive che possano essere efficaci e incidere anche nei risultati, e nello stesso tempo una campagna prolungata fino ad una nuova giornata internazionale  il 13 settembre.

LAL SALAAM!

ICSPWI

aprile 2022

Nessun commento:

Posta un commento