giovedì 23 dicembre 2021

Intensificare il movimento di solidarietà internazionale per il rilascio dei prigionieri politici! Nuovo appello del PCI (Maoista)

(dal blog https://proletaricomunisti.blogspot.com/2021/12/internazionalismo-india-nuovo-appello.html)



PARTITO COMUNISTA D’INDIA (MAOISTA)  Comitato Centrale

Dichiarazione Stampa

16 dicembre 2021

Intensificare il movimento di solidarietà internazionale per il rilascio dei prigionieri politici!

Condannare con forza le leggi draconiane dello Stato indiano!

Protestiamo e lottiamo per l’archiviazione del caso Bhima Koregaon!

Cari compagni e amici della rivoluzione indiana!

 Vi esprimiamo la nostra gratitudine e saluto rivoluzionario al vostro apprezzato movimento e agli sforzi compiuti negli ultimi 8 anni in solidarietà a livello internazionale internazionale per la liberazione dei prigionieri politici che languono nelle prigioni indiane. In una situazione di aggravamento della crisi finanziaria, economica e politica dell’imperialismo, si intensificano gli attacchi fascisti contro le masse rivoluzionarie, i dirigenti e gli attivisti dei movimenti rivoluzionari, di liberazione nazionale, democratici, laici, patriottici e antimperialisti. Il Comitato Centrale del nostro Partito fa appello ai compagni e agli amici internazionali del movimento rivoluzionario indiano, in particolare all'organizzazione in solidarietà con la guerra popolare indiana, a denunciarla con forza e a lottare con ancora più energie per la liberazione delle voci di dissenso imprigionate con false accuse in diversi processi.

Negli ultimi anni avete costruito il movimento di solidarietà per il rilascio incondizionato del leader del Fronte Democratico Rivoluzionario (RDF), il compagno professor Saibaba, per l’intellettuale Prof. Anand Teltumbde, per il compagno scrittore rivoluzionario Varavara Rao e i tanti altri attivisti ingiustamente imputati nel caso Bhima Koregaon (BK-16). Come sapete, il 5 luglio lo Stato Hindutwa ha assassinato , padre Stan Swamy, uno degli accusati nell’infame montatura BK-16, negandogli l’accesso alle cure mediche. Il 13 novembre il compagno Milind Teltumbde, membro del nostro Comitato Centrale, ha versato il suo sangue per la Rivoluzione di Nuova Democrazia insieme ad altri 26 compagni guerriglieri, combattendo eroicamente contro la polizia in uno scontro a Gadchiroli, Maharashtra. Il compagno Milind era accusato di essere il principale responsabile degli incidenti di Bhima Koregaon e del piano per uccidere Modi. Una montatura per proteggere gli interessi dei politici Hindutwa al potere e coprire i criminali fascisti. I governanti Hindutwa stanno cospirando per uccidere anche gli altri compagni implicati. È nostra responsabilità proteggerli tutti. Tutti loro stanno combattendo senza sosta per la democrazia e per gli oppressi di comunità sociali quali i dalit, le minoranze tribali e religiose, le donne. Il nostro Partito fa appello a lottare fermamente per proteggerli dalle cospirazioni dei fascisti, intensificando il movimento popolare per la loro liberazione.

Il compagno Varavara Rao, ottantenne, è stato rilasciato su cauzione per motivi di salute, ma il tribunale non gli ha concesso di vivere insieme alla sua famiglia nella sua residenza. Non è che un altro tipo di detenzione. Gowtam Navlakha e Sudha Bharadwaj soffrono di diversi problemi di salute e hanno chiesto la libertà su cauzione ma il tribunale si è pronunciato a favore della polizia e non gliel’ha concessa. Giuristi di tutto il paese e all’estero lo hanno criticato definendolo la decisione niente di meno di un insulto alla Costituzione indiana. Il nostro partito dichiara che la pronuncia della corte per cui le 17 false accuse formalizzate dalla polizia contro Anand Teltumbde sarebbero corrette non è altro che un soccorso alla polizia. È un’ingiustizia. In questa situazione, tutte le forze democratiche internazionali devono intraprendere la lotta per la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli imputati e per la caduta della monatura giudiziaria contro di loro. Il nostro partito chiede alla magistratura indiana di arrestare immediatamente l'insegnante Hindutwa Milind Ekbote e Anil Bhide inizialmente indiziati e indagati, di accelerare le indagini e l'inchiesta del Maharashtra SIT e pubblicarne i risultati e punire severamente le forze Hindutwa che hanno attaccato centinaia di migliaia di persone.

mercoledì 15 dicembre 2021

Comunicato/report sulla Giornata Internazionale d'Azione del 24 novembre in sostegno alla guerra popolare in India - ICSPWI (dal blog: proletaricomunisti.blogspot.com)

  


La giornata internazionale di azione a sostegno della guerra popolare in India e del PCI (maoista) contro la nuova operazione genocida ‘Prahaar 3’ è stata un successo.

Sulla base dell’appello lanciato dai Comitati di sostegno di Galizia e Italia, entrambi parte da sempre del Comitato internazionale di sostegno, è stato raccolto in diverse forme in un gran numero di paesi.

L’informazione sulla giornata, data la varietà di organizzazione e forme è ancora in corso, tenendo anche conto che le iniziative sono andate già ben oltre il 24 novembre.

La guerra popolare in India che sviluppa un processo di liberazione delle classi oppresse, vera speranza per il proletariato e gli oppressi del mondo non è sola. Il PCI (maoista) resiste e combatte, e come ha sconfitto l’operazione ‘Green Hunt’, sconfiggerà l’infame operazione ‘Prahaar 3’!

La solidarietà internazionale e internazionalista è un’arma!

I martiri della rivoluzione indiana sono immortali e il 24 novembre 2021 è stato un tributo internazionale all’immortale compagno Kishenji, vilmente assassinato 120 anni fa.

L’offensiva del governo Modi, con l’operazione ‘Prahaar 3’ è contrastata, e lo sarà sempre di più, a livello nazionale e internazionale. Questo con il 24 novembre diventa effettivamente una battaglia internazionale, una campagna prolungata che fa paura e sempre più lo farà al regime del fascista e genocida Modi e ai suoi padrini imperialisti nel mondo.

Questo è stato detto nelle centinaia di iniziative che si sono sviluppate.

Dall’Italia, dove l’ambasciata indiana a Roma è stata sanzionata e il Consolato di Milano attaccato con un presidio rivolto ai tanti migranti indiani presenti in Italia. Ma il Comitato ha fatto anche altro. Ha raccolto in un’assemblea i rappresentanti dei lavoratori indiani già organizzati nel sindacato di classe perché facessero il punto della situazione, e lo hanno fatto esprimendo la loro solidarietà alle masse contadine in lotta e alle masse in armi sotto la guida del PCI (maoista).

Di grande importanza, e per la prima volta in un paese imperialista, le lavoratrici e i lavoratori dello Slai cobas per il sindacato di classe in assemblee hanno approvato il 24 novembre una mozione di solidarietà alla guerra popolare in India. In Italia, inoltre, la campagna era già cominciata in occasione del G20, con Modi presente a Roma, e ha esteso la sua presenza nella grande manifestazione di 100mila donne del 27 novembre

Tutte le città della Galizia sono state toccate dall’agitazione del Comitato di questo paese.

Ma per la prima volta l’appello a sostegno della guerra popolare è stato raccolto nello Stato spagnolo con iniziative in diverse città, organizzate da giovani marxisti leninisti maoisti.

In Germania, assemblee, grandi scritte, striscioni in numerose città.

Così come in Irlanda, in Gran Bretagna, in Danimarca, in Finlandia, in Svezia, in Norvegia, in Austria, in Francia, in Canada. Un’azione combattente, che il Comitato saluto con entusiasmo, si è sviluppata in Svizzera.

I blog solidali del Comitato internazionale Datze bao Rojo, Maoist Road, documentano con testi e immagini la campagna.

Grande la celebrazione di sostegno dei combattenti turchi nei campi di battaglia del nord Kurdistan e Siria. Altri compagni turchi hanno mandato un forte e grande saluto alla guerra popolare in India; così come hanno fatto i Filippini, da sempre le guerre popolari nelle Filippine e in India marciano insieme.

In America Latina da una delle basi rosse della rivoluzione mondiale, il Brasile, è venuta forte la solidarietà alla guerra popolare in India. Manifestazioni e iniziative di vario tipo, saluti solidali si sono svolte in Colombia, Messico, Cile, Equador.

Nel continente africano la rossa bandiera del sostegno alla guerra popolare è stata innalzata in Tunisia, aprendo in questo grande continente il sostegno che è anche un’indicazione per tracciare ed aprire il cammino della guerra popolare in tutta l’Africa.

In Asia il vento della solidarietà internazionale è passato per Afghanistan, Nepal, e in diverse forme il messaggio è arrivato in numerosi altri paesi.

Nel ventre dell’imperialismo americano, nemico principale dei popoli del mondo er delle guerre popolari, in India come in altri paesi, grande sponsor di Modi, si è alzata forte la solidarietà nelle mani dei compagni maoisti di diverse città degli Usa.

Una giornata importante!

 


Alimentata in maniera forte e chiara dall’appello del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’India (maoista): “Facciamo della giornata internazionale del 24 novembre… un grande successo”.

In questo appello il PCI (maoista) ha dato risalto ai 10 anni di sostegno del Comitato internazionale e alla grande decisione di dare vita alla giornata del 24. Il PCI maoista ha raccolto questo appello e lo ha lanciato ai simpatizzanti rivoluzionari di tutto il paese, alle organizzazioni di sinistra, democratiche e patriottiche, alle forze laiche anti indutva, ai proletari, contadini, studenti, intellettuali, donne, Dalid, Adivasi.

Un ponte rivoluzionario e solidale si è stabilito tra proletari e masse antimperialiste tra l’India e il resto del mondo. Questo ponte ha assestato un colpo al regime di Modi e all’imperialismo.

 

Certo, tutte le forze maoiste, rivoluzionarie, antimperialiste, avrebbero voluto e potevano fare di più. Ma le condizioni attuali, oggettive e soggettive, non lo hanno permesso adeguatamente.

Ma il 24 novembre, compagni e compagne, non è che l’inizio!

Limiti ideologici, politici e organizzativi si possono e si devono superare.

Il 24 novembre ‘21 è il nuovo inizio della campagna internazionale!

Forti della sua iniziale riuscita, forti della chiarezza dell’indicazione, ora faremo di più!

Ambasciate, Consolati, padroni dell’economia, dell’industria e della finanza che sviluppano affari e profitti col regime indiano, Istituzioni internazionali che volgono gli occhi dall’altra parte di fronte ai crimini del regime di Modi contro intellettuali, studenti, donne, masse popolari, grandi masse contadine, lavoratori di tutti gli Stati dell’India, non devono dormire sonni tranquilli.

La stampa del regime indiano e dell’imperialismo ha prima parlato allarmata e poi ha silenziato la campagna con la censura, in India e nel mondo.

Questo dimostra quanto essi la temono e quanto sia importante svilupparla.

Il primo punto per dare forza e continuità alla campagna è organizzare Comitato di sostegno in tutti i paesi che vi hanno partecipato, unirli in un unico Comitato internazionale, largo, aperto, rappresentativo, fondato sulla denuncia, l’azione in tutte le forme, l’informazione e il legame tra le masse proletarie e le masse in lotta in ogni paese, il combattimento politico e militante.

Questo non è solo nell’interesse della guerra popolare in India ma si intreccia ed è fortemente legato alla situazione internazionale nel mondo.

Le masse indiane stanno scrivendo una pagina storica nello scontro di classe attuale nel mondo, lo sviluppo della guerra popolare in India conferma che è possibile questa via per tutti i paesi oppressi dall’imperialismo.

Il proletariato mondiale comprende e comprenderà sempre di più che l’avanzamento della guerra popolare in India e negli altri paesi in cui essa si sviluppa a diversi stadi mette in discussione i rapporti di forza non solo nella Regione sud-asiatica ma in tutto l’assetto del sistema imperialista mondiale.

Forti di questa convinzione, una riunione internazionale a fine gennaio 2022, sulla base di un’attenta analisi della situazione e raccogliendo tutti i rappresentanti possibili di questa campagna, deciderà nuove giornate di lotta, nuove forme di iniziative solidali e rafforzerà i legami tra i Comitati nei diversi paesi e la guerra popolare guidata dai maoisti.

FERMARE LA MANO FASCISTA E GENOCIDA DELLA CAMPAGNA MILITARE PRAHAAR 3!

SOSTENERE LE MASSE IN LOTTA E LE MASSE IN ARMI IN INDIA!

VIVA LA GUERRA POPOLARE!

VIVA IL PCIM IN INDIA!

INSIEME CON I COMPAGNI INDIANI “COMBATTIAMO FINO ALL’ULTIMO E OTTERREMO LA VITTORIA FINALE”!

VIVAA L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO

Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India

Dicembre 2021

Allegati:

- Comunicato del CC del Partito Comunista dell’India maoista – 7 novembre ‘21

- Comunicato del Comitato di sostegno Galizia – 5 dicembre ‘21

 

Buona parte dell’informazione sulla giornata del 24 novembre si può trovare sui blog:

ICSPWI

Datze bao Rojo

Maoist Road

sabato 27 novembre 2021

24 novembre internazionalista - Bergamo - nei quartieri proletari e altrove solidali con la guerra popolare in India

  

24th internationalist - Italy - Bergamo - proletarians suburbs



24 novembre internazionalista - Milano incontro solidale con l'india

 disponibile a richiesta lar egistrazione

24th november internationalist - Italy - Milan Social Center Via dei Transiti

24 novembre internazionalista - Taranto - forte azione 'dentro' Arcelor Mittal di solidarietà con le masse indiane

 









casa occupata Città Vekkia

 

24 novembre internazionalista - Bergamo importante assemblea con i lavoratori indiani

 


Nell’assemblea, aperta da bella ciao nella versione panjabi, operai e giovani per l’internazionalismo proletario, già protagonisti delle mobilitazioni a sostegno della grande lotta dei contadini, gli interventi hanno fatto il punto sulle condizioni attuali nel paese, salutando il ritiro delle tre leggi sull’agricoltura, come una prima vittoria della grande mobilitazione di massa, denunciando il governo fascista indu di Modi, al servizio dell’imperialismo che svende e devasta il paese, levando la terra agli Adivasi sradicando intere popolazioni per farne i nuovi schiavi, per lo sfruttamento delle enormi risorse del paese svendute agli imperialisti;

una politica che si regge sul fascismo, che usa fortemente la religione indu come controllo divisione e repressione dei diritti, delle libertà, delle rivendicazioni delle masse;

una politica repressiva che oggi ha messo al centro il piano militare Prahaar 3, nuova fase degli sforzi del governo per soffocare la guerra popolare che dalla rivolta di Naxalbari si è sviluppata nel paese, in particolare nella zona denominata ‘corridoio rosso’. sotto la direzione del Partito Comunista, oggi CPI Maoista.

Prahaar 3, un piano sanguinario contro la Guerra Popolare e la sua direzione politica dichiarati come il principale pericolo per la tenuta del governo e degli interessi imperialistici in India.

Un piano a cui sono state destinate enormi risorse finanziarie, mentre ancora pesantissimi nel paese sono gli effetti della pandemia aggravati dalla criminale gestione sanitaria voluta da Modi, per armare ulteriormente polizia esercito, bande paramilitari, con il compito, centrale per un anno, di battere le aree di sviluppo della guerra popolare per sradicare i ribelli maoisti, colpire la popolazione e i lavoratori mobilitati e impegnati nella costruzione del potere popolare.

Una politica repressiva che si muove, con forme specifiche, costantemente su di un doppio binario, interno ed esterno verso le grandi comunità che sono emigrate, presenti anche in Italia con numeri importanti anche al nord.

L’assemblea ha denunciato come questa politica repressiva venga attuata in proprio dagli spioni di Modi, come quelli che costantemente hanno seguito le mobilitazioni di quest’anno per i contadini, facendo una ‘lista nera’ degli attivisti, arrivando a delle minacce dirette rivolte allo Slai Cobas sc, o tramite la Digos, che in occasione del G20 e della venuta di Modi in Italia ha pianificato decine di perquisizioni nelle case degli oppositori a Modi proprio nei giorni precedenti il 30 ottobre.

Un lavoratore della zona, denunciato ‘per terrorismo’ ha portato il suo caso direttamente in assemblea.

L’assemblea, nella piena condanna del governo Modi e della sua politica antipopolare e repressiva, si è chiusa con l’impegno a raccogliere quanto uscito, continuare e rafforzare la lotta, a migliorare l’organizzazione per meglio unire e allargare la partecipazione di giovani e operai.

24 novembre internazionalista Milano - forte azione di denuncia e solidarietà al consolato indiano che nulla e nessuno può impedire

 

24 novembre internazionalista - una grande giornata internazionale a sostegno della guerra popolare in India in tanti paesi del mondo - leggi il blog maoistroad.blogspot. com

 

24 novembre Internazionalista - Palermo - assemblea delle lavoratrici e lavoratori e mozione/messaggio solidale con la guerra popolare in India

 


 Le lavoratrici e i lavoratori aderenti allo Slai Cobas sc, in lotta da anni per l’affermazione dei propri diritti, riuniti in assemblea

si uniscono alle denunce delle politiche contro le masse popolari indiane, messe in atto dal governo Modi che vanno dall’economia messa al servizio delle multinazionali che arricchisce i padroni e impoverisce ogni giorno di più le masse popolari; alle diverse “operazioni” repressive che si trasformano di fatto in veri e propri massacri contro contadini, Adivasi, Dalit (gli intoccabili!), intellettuali, lavoratrici e lavoratori, donne e bambini;

solidarizzano con la vera opposizione che si sviluppa nel Paese, cioè con la lotta delle masse in corso in India in particolare la Guerra di popolo condotta dal Partito Comunista dell’India (maoista) che liberando zone del Paese dall’oppressione genocida crea le condizioni affinché le masse possano esercitare il potere attraverso i Comitati Popolari Rivoluzionari;

inviano saluti solidali alle masse indiane dimostrando al governo fascista e genocida di Modi che non sono sole nella loro lotta come non lo è il Partito Comunista dell’india e la guerra popolare che dirige.

Palermo, 24 novembre ’21

Contro l'imperialismo italiano che arma l'India del fascista/genocida Modi

 

Contro l'imperialismo italiano che arma l'India del fascista/genocida Modi


startmag 23 Novembre 2021

Le prossime mosse di Leonardo (ex Finmeccanica) in India 

L’embargo decretato dal governo Indiano nei confronti anche dell’Italia è stato tolto e ciò permetterebbe a Leonardo di siglare un ricchissimo contratto per fornire siluri ai sottomarini indiani di classe Scorpène.

Le figure chiave di questo accordo sono da un lato istituzionali e dall’altro invece informali ma assolutamente decisive. I personaggi chiave sul piano istituzionale sono stati naturalmente l’ambasciatore italiano in India Vincenzo de Luca e il ministro degli esteri indiano Harsh Vardhan Shringla.

Le figure invece non istituzionali ma che dietro le quinte hanno svolto — e non certo da oggi — un ruolo determinante sono da un lato il gruppo Gautam Adani e dall’altro Sudhir Choudhrie.

Se poi ci domandiamo le ragioni di questo embargo queste non possono che essere rintracciate nelle indagini del Central Bureau of Investigation nei confronti della ex Finmeccanica.

Contro l'imperialismo italiano che arma l'India del fascista/genocida Modi startmag 23 Novembre 2021 Le prossime mosse di Leonardo (ex Finmeccanica) in India L’embargo decretato dal governo Indiano nei confronti anche dell’Italia è stato tolto e ciò permetterebbe a Leonardo di siglare un ricchissimo contratto per fornire siluri ai sottomarini indiani di classe Scorpène. Le figure chiave di questo accordo sono da un lato istituzionali e dall’altro invece informali ma assolutamente decisive. I personaggi chiave sul piano istituzionale sono stati naturalmente l’ambasciatore italiano in India Vincenzo de Luca e il ministro degli esteri indiano Harsh Vardhan Shringla. Le figure invece non istituzionali ma che dietro le quinte hanno svolto — e non certo da oggi — un ruolo determinante sono da un lato il gruppo Gautam Adani e dall’altro Sudhir Choudhrie. Se poi ci domandiamo le ragioni di questo embargo queste non possono che essere rintracciate nelle indagini del Central Bureau of Investigation nei confronti della ex Finmeccanica. startmag 14 novembre Secondo fonti stampa indiane, Nuova Delhi ha revocato il ban sul gruppo della difesa e aerospazio guidato da Alessandro Profumo. Dal 2014 l’ex gruppo Finmeccanica era estromessa dal paese a causa del caso giudiziario che ha coinvolto la controllata di Leonardo, Agusta Westland. I vertici erano stati accusati di corruzione internazionale per presunte tangenti pagate proprio in India riguardo la fornitura di 12 elicotteri AW 101 VIP/VVIP al governo Indiano del valore complessivo di 560 milioni di dollari circa. A causa della vicenda, nel 2016 il governo indiano cancellò l’ordine da 300 milioni di dollari per i siluri Black Shark per la Marina indiana da Wass, ora di proprietà dell’ex Finmeccanica. La decisione segue l’incontro tra il premier indiano Narendra Modi con il presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione del G20 di Roma, confermano le fonti di The Hindu. La revoca del divieto porterebbe a un “rilancio” dei legami tra i due Paesi, sottolinea il quotidiano indiano. Una decisione, comunque, soggetta a determinate condizioni, tra cui l’impossibilità per la società di intentare una causa civile contro il governo indiano per operazioni precedenti. Se confermata, “Leonardo potrebbe vendere a Delhi siluri Black Shark, missili Mbda, cannoni navali, veicoli subacquei «unmanned»”, riporta Il Sole 24 Ore, riprendendo fonti indiane. LE CARATTERISTICHE DEL SILURO BLACK SHARK Black Shark è il siluro pesante di punta della produzione della divisione Elettronica di Leonardo. Sviluppato in accordo alle esigenze operative della Marina Militare Italiana, Black Shark è un’arma multi bersaglio estremamente avanzata sia dal punto di vista tecnologico che operativo. Progettato per essere utilizzato da diverse piattaforme di lancio e più nello specifico da sommergibili, unità di superficie e stazioni a terra. Concepito per contrastare le minacce tecnologicamente più moderne, siano esse bersagli di superficie o subacquei, è un siluro filoguidato tramite un cavo in fibra ottica attraverso il quale il mezzo lanciante rimane in comunicazione per trasmettere e ricevere i dati necessari per il buon esito della missione. Black Shark è lungo circa 6 metri, è molto silenzioso e può operare in modalità di autoguida nell’ultima fase della missione. Nella sua versione più innovativa, viene equipaggiato con una nuova batteria Litio – Polimeri. L’ORDINE CANCELLATO NEL 2016 La Marina indiana aveva già messo infatti gli occhi sui Black Shark. Tuttavia, a seguito del contenzioso legale per la vicenda Agusta Westland nel gennaio 2016 il il ministero della Difesa indiano aveva cancellato l’ordine per i 98 siluri prodotti da Wass. I CANNONI VULCANO Inoltre, la Difesa indiana potrà riprendere in considerazione i cannoni di Leonardo. Un’altra commessa italiana saltata “è la fornitura da 200 milioni di euro di tredici cannoni navali Vulcano da 127 mm” ricordava il Fatto quotidiano nel 2016. I cannoni, fabbricati dalla Oto Melara di La Spezia (del gruppo Leonardo) erano destinati alle fregate e ai cacciatorpediniere della marina indiana. L’ex Finmeccanica aveva vinto il bando nel dicembre 2014. I MISSILI MBDA Infine, con la revoca del bando di Leonardo, Nuova Delhi punterà di nuovo anche ai missili navali anti-aerei a corto raggio VL-Mica prodotti dal consorzio europeo Mbda (partecipato da Leonardo al 25%) per le corvette della Marina indiana.

 

From Tunisia for 24 november international day to support the People’s War – 

A declaration and a new poster

يوم عالمي لمناصرة الحرب الشعبية في الهند‎ ‎‏ في الهند حرب شعبية عمرها سنوات وقد حققت انتصارات متتالية وهي في طريقها ‏إلى تحقيق النصر الكبير واليوم تحاول الرجعية الهندية مدعومة بالإمبرياليين القضاء ‏عليها وهي تجرّب حملة إبادة ثانية ضدها بعد حملة الصيد الأخضر‎.‎‏ وفي عديد البلدان ينظم هذا اليوم الشيوعيون الماويون والثوريون من أحزاب ‏ومنظمات وشخصيات مختلفة حملة دعم ومناصرة للحرب الشعبية في الهند وهناك ‏لجان دولية ومحلية للغرض‎.‎‏ لقد رسمت الحرب الشعبية في الهند طريق الحرية لشعوب الهند وأيضا للبروليتاريا ‏والشعوب والأمم المضطهَدة عبر العالم في وقت تعتقد فيه الامبريالية أنّها اغلقت نهائيا ‏طريق الحروب الشعبية ودفنت الشيوعية الثورية إلى غير رجعة‎.‎‏ وفي الوطن العربي يحتاج الثوريون إلى قراءة الحرب الشعبية في الهند بتمعن ‏والتعلم من دروسها والنسج على منوالها لهزيمة الامبريالية والصهيونية والرجعية ‏والتخلص من أوهام السلام مع الكيان الصهيوني والتنافس الانتخابي مع الرجعية ‏والتعايش مع الامبريالية وهي الأوهام التي تروّج لها الإصلاحية والانتهازية التي ‏أضرّت بحركة التحرر الوطني الديمقراطي العربية‎.‎عاشت الحرب الشعبية في الهند ‏‎!‎يسقط نظام مودي الرجعي ‏‎!‎لنتعلم من الحرب الشعبية في الهند ‏‎!‎

Journée mondiale des partisans de la guerre populaire en IndeEn Inde, une guerre populaire de plusieurs années a remporté des victoires successives et est en route vers la grande victoire. Aujourd’hui, le rétrograde indien, soutenu par les impérialistes, tente de l’éradiquer en essayant une deuxième campagne de génocide contre elle après la campagne de pêche verte.Dans de nombreux pays, les communistes maoïstes et les révolutionnaires de partis, organisations et personnalités organisent une campagne de soutien et de soutien à la guerre populaire en Inde et il y a des comités internationaux et locaux à but.La guerre populaire en Inde a tracé la voie de la liberté pour les peuples de l’Inde et aussi pour la prolétaria, les peuples et les nations persécutées à travers le monde à un moment où l’impérialisme pense avoir définitivement fermé la route des guerres populaires et enterré irréversiblement le communisme révolutionnaire.Dans le monde arabe, les révolutionnaires ont besoin de lire attentivement la guerre populaire en Inde et de tirer des leçons de ses leçons et de tissage pour vaincre l’impérialisme, le sionisme et le rétrograde et l’élimination des illusions de paix avec l’entité sioniste et la compétition électorale avec rétrograde et Coexistence avec l’impérialisme, illusions promues par la réforme et l’opportunisme qui ont nui au mouvement de libération nationale démocratique arabe,.,Vive la guerre populaire en Inde,!,À bas le système rétrograde Modi,!,Apprenons de la guerre populaire en Inde!

24 novembre internazionalista - India Nilambur (Kerala) International Day of support to People’s War in India

 (Kerala) – for the International Day of support to People’s War in India

Stop fake encounters… Stop Operation Prahar 3 – 24 november: Comrade Kuppu Devaraj, Comrade Ajith, Comrade Kishanji, Remember the martyrs.

Campaign the pictures showing in Nilambur town

Pubblic Meeting today at Nilambur Chandahhunnu bus station at 17:00

Introduction from Comrade Gajendri (comrade of life of Kuppu Devaraj)

Speech from Comrade M N Ravunni