domenica 29 luglio 2018

Comincia la settimana dei martiri - Sahid Saptah

Ieri i maoisti hanno rilasciato un audio chiedento agli abitanti dei villaggi di osservare la Settimana dei Martiri (Sahid Saptah) – dal 28 luglio al 3 agosto – per commemorare i quadri del partito uccisi dalle forze di sicurezza dello stato.


Si terranno manifestazioni culturali, incontri e momenti di aggregazione da parte dei maositi durante tutta la settimana.

Diversi servizi pulmann del Governo sono stati fermati oggi a Malkangiri in occasione della Settimana.


Un manifesto maoista è stato trovato vicino Midiapanga - controllata dalla polizia di Baliguda nel distretto di Kandhamal - che chiede agli abitanti dei villaggi di unirsi all'Esercito Popolare Gerrigliero di Liberazione (People’s Liberation Guerrilla Army -PLGA) contro l'operazione ‘Green Hunt’.

Altri posters and striscioni sono stati affissi anche vicino Sohela nel distretto di Bargarh e a Chitrakonda nel distretto di Malkangiri di invito al popolo ad osservare la Settimana dei Martiri dei maoisti.
Sources/images: OdishaTV, OdishaSunTimes

martedì 24 luglio 2018

Manifesti del PCI (maoista) trovati nel distretto di Malkangiri denunciano la polizia locale perché spinge alla coltivazione di canapa


Malkangiri: Dopo alcuni giorni la paura del rosso si è diffusa di nuovo nel blocco di Chitrakonda nel distretto di Malkangiri domenica, dopo che un certo numero di manifesti maoisti sono riapparsi in luoghi diversi.

I poster sono stati visti nei villaggi di Papluru e Kurmanur da alcuni locali al mattino, che hanno chiamato e informato la polizia.
I manifesti pubblicati in nome del PCI (maoista), considerato bandito dal governo, protestavano con veemenza contro la coltivazione di canapa nel distretto. Accusano la polizia di Malkangiri di sostenere segretamente i coltivatori di canapa nel distretto; i ribelli attraverso i loro manifesti hanno avvertito la polizia di terribili conseguenze nel caso in cui continuasse a farlo.
"Mentre la polizia locale prende Rs 1 lakh (100.000 rupie – circa 1.250 euro) di incentivazione dai coltivatori di canapa, l'importo arriva a Rs 3 lakh al livello distrettuale. Allo stesso modo, i funzionari del Dipartimento delle accise prendono anche loro una bustarella di Rs 5 lakh da ciascun allevatore di canapa. Questa pratica deve finire immediatamente e l'amministrazione distrettuale dovrebbe incoraggiare gli agricoltori della zona a coltivare riso e miglio invece", dicono i manifesti maoisti.
La polizia non aveva ancora raggiunto il villaggio mentre stilavamo questo resoconto.


notizie tratte dalla stampa borghese online

lunedì 23 luglio 2018

LE COMMESSE ORA POSSONO SEDERSI...

Una battaglia vinta per la protesta portata avanti dalle donne. 
Ma quello che succede in India è tanto lontano dalla condizione in Italia di tante commesse? Pensiamo di NO. E allora facciamola anche qui questa battaglia. "Ditelo a noi" -
Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe.

"Il 4 luglio il governo dello Stato del Kerala, nel sud ovest dell'India, ha introdotto una norma che riconosce alle lavoratrici il diritto di sedersi durante l'orario di lavoro. Come scrive il Guardian, nel Kerala: "la maggior parte dei proprietari di negozi al dettaglio vieta alle donne, che formano la maggioranza del personale, in questo tipo di attività, di sedersi e perfino di appoggiarsi al muro. Inoltre la pausa pranzo è di appena trenta minuti, le interruzioni per andare al bagno sono fortemente limitate e parlare ad una collega può costare una trattenuta in busta paga". La modifica della legge, aggiunge il quotidiano, è frutto di una protesta condotta da un sindacato, l'Amtu, che si batte per queste lavoratrici rimaste finora senza rappresentanza". 

"L'Amtu è stato fondato da Viji Penkoot, un'attivista per i diritti delle donne, quando ha capito che questa battaglia non avrebbe mai trovato ascolto nei sindacati tradizionali.". Penkoot ha cominciato a battersi per i diritti delle commesse dei negozi otto anni fa, quando una dipendente di un negozio di abiti ricevette una multa di cento rupie (circa 1,2 euro) perchè si era appoggiata al muro mentre un cliente esaminava la merce. La nuova legge introduce un salario minimo di 124 euro al mese e un orario lavorativo di otto ore al giorno, con pausa pranzo e pausa pomeridiana per il te". (da L'Internazionale).

domenica 15 luglio 2018

India - nuovo importante libro in uscita a settembre - per richieste/presentazioni/diffusioni csgpindia@gmail.com

presentazione

Questo libro è il primo che esce in Italia che analizza e mette in luce la grave situazione della democrazia, dei diritti umani in India, dove da diversi anni è in corso un massacro dei maoisti e delle popolazioni che si ribellano.
Tuti i comunisti, i rivoluzionari, gli antimperialisti, i democratici e i solidali con le lotte dei popoli hanno bisogno di usarlo, di impegnarsi anche nel nostro paese per far conoscere questa realtà e mobilitarsi, come in tante altre parti del mondo avviene.

L’operazione Green Hunt (Caccia verde) nasce però in risposta da parte del regime dello Stato indiano, asservito all’imperialismo, dei suoi governi, oggi del fascista indù Modi, per fermare la straordinaria guerra di popolo che in questo paese si sviluppa ormai da 50 anni e che mette a rischio gli interessi delle classi dominanti indiane e dell’imperialismo mondiale in un paese che il secondo più popolato al mondo.

L’autore, però, ha fatto molto dio più che un libro di denuncia, perché ha analizzato in maniera affinata e raffinata le basi culturali, storiche, ideologiche di questa operazione e dimostra come essa è dentro alle categorie del genocidio che hanno attraversato il dominio dell’imperialismo e delle classi dominanti nel mondo.

Il Comitato di solidarietà con le masse indiane in lotta è grato all’autore, e pensiamo lo saranno tutti i lettori, per il lavoro di un sociologo che ha unito al lavoro analitico e teorico un impegno diretto e personale nel suo paese come in Europa perché il libro sia un’arma pratica.

mercoledì 4 luglio 2018

Varavara Rao e Arundhati Roy condannano in un grande meeting i genocidi fascisti di Tuticon e Gadricholi e la caccia alle streghe contro attivisti e movimento

Storico rally in Barnala Punjab
La  torcia della resistenza al regime fascista di Modi rappresenta la voce delle masse oppresse dell'India

Un grande evento di importanza mondiale
forte condanna del complotto per uccidere i maoisti
massimo sostegno agli sforzi del Fronte Democratico nella lotta contro l'operazione 'Green Hunt
Varavara Rao mette in luce i brutali massacri di maoisti e popolazione adivasi Gadricholi e quello delle masse in lotta, con tanti contadini a Tuticon e analizza la repressione in Telengana e Dandkaranya.
15 mila compagni in prigione e in attesa di processi. Denuncia le
leggi speciali come l'articolo 160 per rafforzare la polizia e il suo dispiegamento in tutte le aree,
Denunciala politica dei 'falsi scontri' per massacrare a sangue freddo maoisti e attivistiIl governo massacra e deporta al servizio dell'insediamentto delle multinazionali, nessuna riforma della terra viene impiantata e si opera per sopprimere ogni possibile resistenza delle popolazioni adivasi
Arundhati Roy denuncia come viene introdotta la repressione capillare in ogni aspetto della vita delle masse e viene negato il lavoro a milioni di persone
Ella fa appello alle masse a resistere al 'microfascismo' nella vita quotidiana nelle fabbriche e nelle campagne. Denuncia l'assassinio fascista di attivisti e giornalisti in Kashmir e come il regime fascista domini in tante regioni
Ella invita a intensificare la lotta di classe e la resistenza paziente in ogni luogo e in ogni campo
Un corteo è seguito al meeting che ha accompagnato Varavara Rao e Arundhati Roy fino alla stazione

martedì 3 luglio 2018

Libertà per SAIBABA - se ne occupano ora anche esperti di diritto delle Nazioni Unite


GIURISTI ONU SOLLECITANO L’INDIA A RILASCIARE IL PROFESSORE DELLA DELHI UNIVERSITY DETENUTO G.N. SAIBABA PER I MOLTI PROBLEMI DI SALUTE DI CUI SOFFRE


Saibaba è stato arrestato nel 2014 per presunti legami con i maoisti e lo scorso anno è stato condannato all’ergastolo.

Giovedì scorso giuristi delle Nazioni Unite hanno esortato l'India a rilasciare il professore in carcere di Delhi, GN Saibaba, poiché soffre di diversi problemi di salute.
L'accademico, costretto su una sedia a rotelle era stato arrestato nel maggio 2014, in seguito alle accuse della polizia di Gadchiroli, Maharashtra, di avere legami con i maoisti. Nel marzo 2017 è stato condannato all'ergastolo e da allora è detenuto nella prigione centrale di Nagpur.
"Ci preoccupano i rapporti che riferiscono le tante patologie, più di 15, di cui Saibaba soffre, alcuni delle quali portano complicazioni potenzialmente mortali" hanno dichiarato i giuristi in una dichiarazione congiunta a Ginevra.
Tra questi i relatori speciali Catalina Devandas, Michel Forst, Dainius Pūras e Nils Melzer e l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Raad Al Hussein. "La salute di Saibaba si sta progressivamente deteriorando a causa delle condizioni carcerarie e di personale non addestrato, non in grado di assistere adeguatamente detenuti con disabilità", hanno aggiunto, concludendo che c’è "urgente bisogno" di cure mediche adeguate.
"Vogliamo ricordare all'India che qualsiasi rifiuto di una sistemazione ragionevole per persone con disabilità in detenzione non è solo discriminatoria, ma può anche costituire maltrattamento o perfino una tortura", hanno detto. "In particolare, l'isolamento dovrebbe essere proibito quando questa misura aggrava le condizioni di detenuti con disabilità".


L'ufficio del Commissario per i diritti umani ha definito Saibaba "un difensore di lunga data dei diritti di varie minoranze in India contro gli interessi delle multinazionali". Ha dichiarato che la sentenza di condanna contro Saibaba " manca di indicare anche una sola circostanza in cui Saibaba abbia cospirato per commettere violenza o fornire supporto logistico ad atti di violenza".

dopo lo sciopero di 24 ore il 25 giugno a Bhavanipatna, indetta a livello nazionale una settimana di mobilitazione contro la repressione

Bhawanipatna.
Bhawanipatna