domenica 31 marzo 2019

India - Libertà per Saibaba - lettera della moglie all'opinione pubblica indiana e internazionale


Con grande delusione e inesprimibile dolore, informo tutte le forze e democratiche e la comunità accademica che oggi la Corte Superiore di Nagpur ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione per mio marito, il Dr. GN Saibaba, professore inglese all'Università di Delhi, detenuto in una cella di Anda negli ultimi due anni.

Saibaba è fisicamente disabile al 90%, costretto su una sedia a rotelle, soffre di 19 diverse patologie, alcune delle quali potenzialmente mortali, che richiedono un intervento medico immediato. Quando due anni fa fu condannato per una montatura giudiziaria, era in trattamento presso un’unità di terapia intensiva. Tuttavia, da cittadino che rispetta la legge, si consegnò in Tribunale e fu trasferito in prigione.

Da allora la sua salute è peggiorata a causa della mancanza di corrette diagnosi e trattamenti. Lo stato non gli ha fornito l’assistenza necessaria a soddisfare i suoi bisogni elementari quotidiani, neppure la sua cella non è adeguata a una persona disabile come Saibaba. Non solo, ogni volta che il personale di polizia lo porta in ospedale, non avemdo la professionalità per trattare i disabili, lo sollevano a gettano sulla sedia a rotelle come un bagaglio, il che gli ha causato un danno permanente alla mano sinistra.
Attualmente, a causa della salute deteriorata, soffre di paralisi parziale, e non riesce più a muoversi come prima. È è una grave violazione dei suoi diritti umani, della sua dignità e una grave minaccia alla sua stessa vita.

Ogni volta, prima di un’udienza, la polizia mette in scena la commedia in cui finge di tentare di fornire a Saibaba un trattamento adeguato. Ma, in realtà, lo portano sempre in ospedali che non hanno competenze, strutture e personale necessario a diagnosticare e trattare efficacemente le sue
malattie. Il finale di questa commedia è un ennesimo rapporto sommario fabbricato apposta della polizia per mostrare al Tribunale che Saibaba ha ricevuto il trattamento adeguato e che non c'è pericolo per la sua vita.

In realtà, Saibaba è già mezzo morto, perché molti suoi organi vitali (pancreas, prostata, cistifellea, vescica, muscoli, sistema nervoso ecc) sono disfunzionali. Risultato della vita insopportabile cui è stato costretto nella sua cella Anda nella prigione centrale di Nagpur. Se questa situazione persiste, è ben chiaro che non c'è possibilità che sopravviva a lungo.

Rifiutando a Saibaba la libertà su cauzione per cure mediche, credo che lo Stato stia pianificando la sua lenta e dolorosa morte in prigione. E voglio informare la gente di questo paese e del mondo che, con questo rifiuto di libertà su cauzione, il diritto fondamentale alla vita di Saibaba è stato ristretto.

Il solo motivo per cui la vita di Saibaba è oggi minacciata è la sua lotta incessante per i diritti delle caste, delle classi e delle nazionalità oppresse. Ancora una volta, faccio appello a tutte le istituzioni democratiche, alle organizzazioni per i diritti umani e civili, agli studenti, docenti e scrittori perché facciano sentire la loro voce contro la grave violazione dei diritti umani commessi contro Saibaba ed esigano il suo rilascio immediato.

Grazie!

Vasantha Kumari

29 marzo a Bologna Presentazione libro della grande Anuradha Ghandy

mercoledì 27 marzo 2019

solidarietà proletaria con il prof.Saibaba India

Nuova campagna  di solidarietà e azione per la liberazione del Prof Saibaba e di tutti e tutte le prigionieri/e politici repressi in India dal governo fascista Modi, promossa dal Comitato Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India.


Palermo 28 marzo dall'assemblea di lavoratrici e lavoratori precari  Palermo

... Come lavoratori e lavoratrici precari in lotta contro chi ci opprime quotidianamente per cancellarci non solo come lavoratori ma anche come persone, per cancellare diritti primari quali il lavoro e la dignità della nostra vita, il governo fascio-populista-razzista attuale, questo Stato Borghese, è  dovere di classe continuare a sostenere queste campagne...  
anche se tra i paesi del mondo ci sono delle differenze geografiche, di cultura ecc questo sistema sociale capitalistico si fonda sulla stessa base per tutti i lavoratori, operai, precari, disoccupati... lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, l'oppressione di un pugno di borghesi ricchi e dominanti sulla  maggioranza dei lavoratori, dei proletari. 
Il nostro sindacato è un sindacato che lotta per la costruzione del sindacato di classe e che ha come una delle basi costitutive l'internazionalismo operaio e proletario; l'operaio indiano, il lavoratore indiano subisce la stessa oppressione capitalista che subisce l'operaio o il lavoratore italiano, seppur in forme diverse... lavoratori di paesi imperialisti come il nostro ancora ricevono dal governo italiano i cosiddetti "zuccherini" per tenerci buoni (cassa integrazione, sussidi di disoccupazione, oggi l'indegno reddito di cittadinanza ecc) grazie anche allo sfruttamento dei lavoratori in paesi oppressi come l'India dove i padroni dei paesi imperialisti come il nostro vanno a "delocalizzare"  le fabbriche, a rubare le risorse e materie prime , dove alla popolazione dei villaggi viene imposta con la forza e la violenza l'espropriazione delle terre, gli levano le case ecc... 
Siamo della stessa classe, abbiamo gli stessi nemici di classe... un filo/ponte ci unisce sempre ai lavoratori e proletari di paesi oppressi come l'India dove la popolazione sta facendo in un'ampia parte del paese la guerra popolare guidata dal Partito comunista dell'India (maoista) contro il regime fascista e genocida di Modi...I
In India i sindacalisti vengono uccisi, gli operai sono messi in carcere con l'ergastolo ma questi stessi operai lottano contro i padroni fino a bruciarli per quello che subiscono... 
Persone come il Prof Saibaba, che ha incentrato la sua vita nel mettersi al servizio dei più deboli in difesa dei diritti primari degli oppressi devono avere il nostro pieno sostegno così tutti i prigionieri politici che sono proletari come noi che lottano per una società più giusta e veramente diversa..


Libertà per il Prof Saibaba e  per tutti i prigionieri e prigionieri politici indiani...

Slai Cobas per il sc 

martedì 19 marzo 2019

CAMPAGNA PER LA LIBERAZIONE DI AJITH, DIRIGENTE DEL PCI(M) - IL MESSAGGIO DEL PCm Italia


Ieri, 18 marzo, in diverse città italiane e in molti altri paesi si sono svolte iniziative di solidarietà, nella giornata internazionale per la liberazione del compagno Konnath Muraleedharan, nome di battaglia Ajith, dirigente del Partito Comunista Maoista dell’India, in carcere dal 2015, insieme al compagno Ismail Hamza.

MESSAGGIO DEL PARTITO COMUNISTA maoista - Italia
Chi è il grande compagno Ajith

L’unico crimine commesso dal compagno Ajith è aver dedicato tutta la sua vita all’instancabile lotta contro l’oppressione. Oppressione di classe, oppressione di casta, oppressione genere, oppressione nazionale, contro l’oppressione imperialista che le genera tutte e per la rivoluzione e la giustizia sociale.
Ebbene sì! Il compagno Ajith ha fatto tutto ciò, dedica la sua vita alla lotta implacabile contro il sistema che sfrutta, opprime, stritola e succhia i sangue di centinaia di milioni di dannati della terra!

Il compagno Ajith è un grande internazionalista che ha lavorato sempre per unire i comunisti di tutto il mondo in un’unica organizzazione mondiale, prima nella lotta per elevare l’unità e linea ideologica
e politica del MRI, poi, dopo il collasso di questo, nei continui sforzi per dare al proletariato mondiale una nuova organizzazione internazionale fondata sul MLM e sulla lotta alle posizioni revisioniste che avevano liquidato il MRI.
Ajith ha lavorato per l'unità dei proletari dei paesi imperialisti con i popoli oppressi nei paesi oppressi dall'imperialismo, contro ogni posizione equivoca di “internazionalismo imperialista”, dando, con i sui saggi teorici e i risultati pratici del suo lavoro, un importante contributo.

Il compagno Ajith ha lavorato per l'unità dei comunisti in India in un unico Partito, dai tempi della sua lotta per opporsi, resistere e infine sconfiggere liquidare la linea opportunista affermatasi nella direzione suo stesso Partito alla fine degli anni 80 fino alla vittoriosa conclusione, nel 2014, della fusione del PCI(M-L) [Naxalbari] di cui era segretario con il PCI(Maoista). Il suo lavoro ha portato un importante contributo sia pratico, all'avanzamento ed estensione della guerra popolare, che teorico e ideologico, per sviluppare una strategia e tattica che la porti la guerra popolare alla vittoria.

Ha lavorato sempre a sostegno alle lotte di liberazione e alle lotte proletarie contro fascismo e imperialismo, tanto nei paesi oppressi quanto nei paesi imperialisti, indicando sempre con precisione chi sono i veri e falsi amici di queste lotte e su quale linea delimitare il nostro campo.

Il compagno Ajith è un grande teorico marxista-leninista-maoista che ha sempre combattuto il revisionismo, l'opportunismo e l'estremismo infantile nel movimento comunista in tutto il mondo. Esemplari sono la sua critica dell’Avakianismo e l’acuta analisi del processo che ha interrotto la rivoluzione in Nepal, delle cause della degenerazione revisionista.

Il compagno Ajith è sempre stato un forte sostenitore sin dal primo momento, della costituzione costruzione del Partito comunista in Italia e di noi maoisti italiani che lo stiamo facendo, senza mai farci mancare il suo autorevole supporto e preziose indicazioni.
Per tutte queste ragioni, Ajith è un nostro compagno che vogliamo venga strappato dalle grinfie dello stato fascista indiano e dell'imperialismo, perché ritorni al suo posto e al suo impegno di grande comunista marxista-leninista-maoista e di rivoluzionario internazionalista autentico.

Fin dalla sua cattura si è sviluppata nel mondo una campagna per difenderlo e ottenerne la liberazione, cui hanno aderito, oltre che rivoluzionari di ogni continente, tanti organismi di difesa dei diritti umani e dei prigionieri politici e notissime personalità della cultura mondiale. Di recente l’Alta Corte di Mumbay ha riconosciuto al compagno Ajith il beneficio della libertà su cauzione, ma ha sospeso questa decisione, per dare ai suoi persecutori il tempo di preparare l’appello.
È tempo che si faccia sentire ancora e sempre più forte il grido “libertà per Ajith e tutti i prigionieri politici in India!”

Libertà per Ajith!
Viva la guerra popolare!
Viva l'internazionalismo proletario!
Viva la rivoluzione proletaria mondiale!
Laal salam!

Azioni della guerra popolare...


6 militari della polizia (CRPF) feriti in imboscata naxalita in Chhattisgarh

Raipur: sei militari della polizia (CRPF) sono rimasti feriti in un'imboscata di naxaliti nel distretto di Dantewada, nel Chhattisgarh, lunedì socrso.
Una squadra del 231° battaglione della CRPF, insieme a un'unità della polizia di stato, era in servizio di sicurezza stradale nella zona di Aranpur quando un ordigno di tipo artigianale è esploso e sui militari si è abbattuto il fuoco dei maoisti, come hanno detto.
Sei membri della polizia CRPF sono rimasti feriti nell'esplosione e dalla sparatoria che ha avuto luogo intorno alle 16.30 vicino al posto di Kamal della forza paramilitare nel distretto di Dantewada, ha riferito un alto funzionario.
Che ha detto, anche, che i feriti vengono trasportate in elicottero per essere curati

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lunedì 18 marzo 2019

Bergamo: LIBERTA' PER AJITH! LIBERTA' PER TUTTI I PROGIONIERI POLITICI IN INDIA!, APPOGGIARE LA GUERRA POPOLARE!

PARTE IL BOICOTTAGGIO ELETTORALE MAOISTA

IL PARTITO COMUNISTA DELL'INDIA MAOISTA FA APPELLO AL BOICOTTAGGIO DELLE ELEZIONI NEL BLOCCO Lanjigarh DEL DISTRETTO DI KALAHANDI

dalla stampa indiana online

Il PCI maoista fa appello al boicottaggio delle elezioni generali nel dipartimento di Lanjigarh, distretto di Kalahandi

BHAWANIPATNA: I maoisti hanno fatto appello al boicottaggio delle prossime elezioni generali nel dipartimento di Lanjigarh, distretto di Kalahandi.
Manifesti maoisti sono apparsi a Balabhadrapur nel dipartimento, venerdì, in cui gli estremisti del Comitato Divisionale Baghuna del gruppo PCI (maoista) esortano i locali a non votare e a unirsi alla loro rivoluzione armata. Hanno scritto che chiunque parli di andare a votare è un "portavoce dell’imperialismo".
Un giorno prima, nella zona erano stati trovati manifesti simili che chiedevano il rilascio incondizionato dell'attivista di Niyamgiri, Lingaraj Azad, arrestato di recente per essersi opposto alla creazione di un campo della polizia (Central Reserve Polizia Force) a Trilochanpur ai piedi del Niyamgiri.
Il dipartimento di Lanjigarh è diventato un rifugio sicuro per i maoisti, che sono entrati nell'area sostenendo le proteste dei locali contro la Vedanta. Tale è ora la situazione che gli estranei non sono in grado di entrare nell'area. Le fonti hanno riferito che anche se gli abitanti delle colline sono privati ​​dei piani di sviluppo del governo, non sono in grado di parlare apertamente perché temono un attacco maoista.
Negli ultimi quattro anni, Kalahandi ha visto diverse uccisioni di "informatori della polizia" da parte dei maoisti. Inoltre, molti lavori per lo sviluppo, tra cui la costruzione di strade nelle zone interne di Lanjigarh, Thuamul Rampur, M Rampur, Ampani, sotto il dipartimento di Koksara e Bhawanipatna, si sono bloccati, perché gli appaltatori temono la violenza maoista. Per portare la situazione sotto controllo, il governo ha deciso di creare un campo della polizia (Central Reserve Police Force) a Trilochanpur, ma ciò non è stato possibile a causa della protesta dei sostenitori dei maoisti.
Nel frattempo, le amministrazioni distrettuali e di polizia stanno elaborando strategie per una condotta più morbida per le elezioni nelle aree colpite dai maoisti.
Il distretto ha 1.405 cabine elettorali di cui 220 sono cabine critiche, compreso 174 cabine vulnerabili per la presenza maoista. In queste cabine verranno installate le telecamere a circuito chiuso e il processo del voto verrà filmato.
L’ispettore di polizia B Gangadhar di Kalahandi ha detto che la polizia sta acquistando fiducia nel prendere misure nelle zone colpite dai maoisti per garantire che le persone votino. La sicurezza sarà rafforzata in tutti i seggi elettorali critici durante le elezioni, ha riferito.

http://www.newindianexpress.com/states/odisha/2019/mar/17/elections-under-red-shadow-1952215.html

PALERMO: LIBERTA' PER AJIT E TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI IN INDIA



mercoledì 6 marzo 2019

comunicato del Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India - info csgpindia@gmail.com

Dopo il meeting di Milano è stata realizzata la settimana internazionale di azione e sostegno dal 21 al 27 gennaio. - sul meeting e la campagna è stato realizzato un bollettino internazionale che può essere richiesto e diffuso  - info csgpindia@gmail.com
L’informazione nella/della settimana 21/27 gennaio è stata vasta ed estesa in numerosi paesi dei quattro continenti, e ha rappresentato un segnale importante e un appello ad una mobilitazione in tutti i paesi del mondo.
Iniziative significative in Europa ci sono state in Italia, Austria, Germania, Galizia. Mentre in numerosi altri paesi è proseguita la discussione per decidere l’intera campagna per quest’anno. Diverse proposte sono all’attenzione e saranno concentrate e ufficializzate alla conclusione del dibattito, dello scambio di opinioni in corso
Nel frattempo ogni comitato o gruppo solidale nel mondo ha deciso di andare avanti nella realizzazione delle proposte nel proprio paese. Quello che è importante è che ci sia informazione  internazionale sulle iniziative e la loro condivisione comune nelle forme possibili.
I compagni italiani comunicano la promozione da parte del MFPR- aderente al Comitato - di assemblee di donne nella settimana dell’8 marzo e per tutto marzo con la presentazione del libro di Anuradha Gandhy. I compagni operai dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto poi preparano la realizzazione e la diffusione nazioanle nelle fabbriche di un dossier sulla multinazionale indiana ArcelorMittal, molto legata al governo fascista indù di Modi, e bersaglio anche dell’azione della guerra popolare, che vedrà una mobilitazione concreta a Taranto degli operai italiani di solidarietà e collegamento con le masse popolari in India.
I compagni austriaci lavorano per un seminario sul boicottaggio elettorale nell’esperienza storica del movimento naxalita.
I compagni italiani e galiziani daranno seguito alla campagna per investire il parlamento e i governi europei, anche nei prossimi mesi in cui c’è una campagna elettorale europea.
Prosegue la discussione tra comitato e porganizzazioni comuniste turche per organizzare una giornata comune Turchia-India contro le operazioni repressive e genocide dei governi di Erdogan e di Modi.
E’ prevista in autunno una manifestazione internazionale in Grecia, in occasione della settimana per l’India che il governo e lo stato greco realizzano.
Tutti i comitati, i compagni, realtà solidali, possono inviare le loro proposte, commenti, interventi all’indirizzo pubblico del Comitato.
Una riunione dei rappresentanti dei diversi paesi si terrà in primavera per unificare le proposte e contribuire a trasformarlae in una forte avanzata della  campagna di solidarietà e sostegno.

Comitato di sostegno internazionale alla Guerra Popolare in India
csgpindia@gmail.com
febbraio 2019

RICHIEDI I documenti del Partito Comunista dell'India (Maoista) editi dal comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare - info csgpindia@gmail.com

Verso un 8 marzo proletario femminista rivoluzionario internazionalista - dedichiamolo alle eroiche combattenti dell'esercito guerrigliero popolare in India

INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' A TARANTO

8 marzo internazionalista a Taranto - oggi India

Oggi alla libreria Ubik - il pianeta donne in India con presentazione libro verso l'8 marzo dello sciopero delle donne nel mondo