giovedì 23 dicembre 2021

Intensificare il movimento di solidarietà internazionale per il rilascio dei prigionieri politici! Nuovo appello del PCI (Maoista)

(dal blog https://proletaricomunisti.blogspot.com/2021/12/internazionalismo-india-nuovo-appello.html)



PARTITO COMUNISTA D’INDIA (MAOISTA)  Comitato Centrale

Dichiarazione Stampa

16 dicembre 2021

Intensificare il movimento di solidarietà internazionale per il rilascio dei prigionieri politici!

Condannare con forza le leggi draconiane dello Stato indiano!

Protestiamo e lottiamo per l’archiviazione del caso Bhima Koregaon!

Cari compagni e amici della rivoluzione indiana!

 Vi esprimiamo la nostra gratitudine e saluto rivoluzionario al vostro apprezzato movimento e agli sforzi compiuti negli ultimi 8 anni in solidarietà a livello internazionale internazionale per la liberazione dei prigionieri politici che languono nelle prigioni indiane. In una situazione di aggravamento della crisi finanziaria, economica e politica dell’imperialismo, si intensificano gli attacchi fascisti contro le masse rivoluzionarie, i dirigenti e gli attivisti dei movimenti rivoluzionari, di liberazione nazionale, democratici, laici, patriottici e antimperialisti. Il Comitato Centrale del nostro Partito fa appello ai compagni e agli amici internazionali del movimento rivoluzionario indiano, in particolare all'organizzazione in solidarietà con la guerra popolare indiana, a denunciarla con forza e a lottare con ancora più energie per la liberazione delle voci di dissenso imprigionate con false accuse in diversi processi.

Negli ultimi anni avete costruito il movimento di solidarietà per il rilascio incondizionato del leader del Fronte Democratico Rivoluzionario (RDF), il compagno professor Saibaba, per l’intellettuale Prof. Anand Teltumbde, per il compagno scrittore rivoluzionario Varavara Rao e i tanti altri attivisti ingiustamente imputati nel caso Bhima Koregaon (BK-16). Come sapete, il 5 luglio lo Stato Hindutwa ha assassinato , padre Stan Swamy, uno degli accusati nell’infame montatura BK-16, negandogli l’accesso alle cure mediche. Il 13 novembre il compagno Milind Teltumbde, membro del nostro Comitato Centrale, ha versato il suo sangue per la Rivoluzione di Nuova Democrazia insieme ad altri 26 compagni guerriglieri, combattendo eroicamente contro la polizia in uno scontro a Gadchiroli, Maharashtra. Il compagno Milind era accusato di essere il principale responsabile degli incidenti di Bhima Koregaon e del piano per uccidere Modi. Una montatura per proteggere gli interessi dei politici Hindutwa al potere e coprire i criminali fascisti. I governanti Hindutwa stanno cospirando per uccidere anche gli altri compagni implicati. È nostra responsabilità proteggerli tutti. Tutti loro stanno combattendo senza sosta per la democrazia e per gli oppressi di comunità sociali quali i dalit, le minoranze tribali e religiose, le donne. Il nostro Partito fa appello a lottare fermamente per proteggerli dalle cospirazioni dei fascisti, intensificando il movimento popolare per la loro liberazione.

Il compagno Varavara Rao, ottantenne, è stato rilasciato su cauzione per motivi di salute, ma il tribunale non gli ha concesso di vivere insieme alla sua famiglia nella sua residenza. Non è che un altro tipo di detenzione. Gowtam Navlakha e Sudha Bharadwaj soffrono di diversi problemi di salute e hanno chiesto la libertà su cauzione ma il tribunale si è pronunciato a favore della polizia e non gliel’ha concessa. Giuristi di tutto il paese e all’estero lo hanno criticato definendolo la decisione niente di meno di un insulto alla Costituzione indiana. Il nostro partito dichiara che la pronuncia della corte per cui le 17 false accuse formalizzate dalla polizia contro Anand Teltumbde sarebbero corrette non è altro che un soccorso alla polizia. È un’ingiustizia. In questa situazione, tutte le forze democratiche internazionali devono intraprendere la lotta per la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli imputati e per la caduta della monatura giudiziaria contro di loro. Il nostro partito chiede alla magistratura indiana di arrestare immediatamente l'insegnante Hindutwa Milind Ekbote e Anil Bhide inizialmente indiziati e indagati, di accelerare le indagini e l'inchiesta del Maharashtra SIT e pubblicarne i risultati e punire severamente le forze Hindutwa che hanno attaccato centinaia di migliaia di persone.

mercoledì 15 dicembre 2021

Comunicato/report sulla Giornata Internazionale d'Azione del 24 novembre in sostegno alla guerra popolare in India - ICSPWI (dal blog: proletaricomunisti.blogspot.com)

  


La giornata internazionale di azione a sostegno della guerra popolare in India e del PCI (maoista) contro la nuova operazione genocida ‘Prahaar 3’ è stata un successo.

Sulla base dell’appello lanciato dai Comitati di sostegno di Galizia e Italia, entrambi parte da sempre del Comitato internazionale di sostegno, è stato raccolto in diverse forme in un gran numero di paesi.

L’informazione sulla giornata, data la varietà di organizzazione e forme è ancora in corso, tenendo anche conto che le iniziative sono andate già ben oltre il 24 novembre.

La guerra popolare in India che sviluppa un processo di liberazione delle classi oppresse, vera speranza per il proletariato e gli oppressi del mondo non è sola. Il PCI (maoista) resiste e combatte, e come ha sconfitto l’operazione ‘Green Hunt’, sconfiggerà l’infame operazione ‘Prahaar 3’!

La solidarietà internazionale e internazionalista è un’arma!

I martiri della rivoluzione indiana sono immortali e il 24 novembre 2021 è stato un tributo internazionale all’immortale compagno Kishenji, vilmente assassinato 120 anni fa.

L’offensiva del governo Modi, con l’operazione ‘Prahaar 3’ è contrastata, e lo sarà sempre di più, a livello nazionale e internazionale. Questo con il 24 novembre diventa effettivamente una battaglia internazionale, una campagna prolungata che fa paura e sempre più lo farà al regime del fascista e genocida Modi e ai suoi padrini imperialisti nel mondo.

Questo è stato detto nelle centinaia di iniziative che si sono sviluppate.

Dall’Italia, dove l’ambasciata indiana a Roma è stata sanzionata e il Consolato di Milano attaccato con un presidio rivolto ai tanti migranti indiani presenti in Italia. Ma il Comitato ha fatto anche altro. Ha raccolto in un’assemblea i rappresentanti dei lavoratori indiani già organizzati nel sindacato di classe perché facessero il punto della situazione, e lo hanno fatto esprimendo la loro solidarietà alle masse contadine in lotta e alle masse in armi sotto la guida del PCI (maoista).

Di grande importanza, e per la prima volta in un paese imperialista, le lavoratrici e i lavoratori dello Slai cobas per il sindacato di classe in assemblee hanno approvato il 24 novembre una mozione di solidarietà alla guerra popolare in India. In Italia, inoltre, la campagna era già cominciata in occasione del G20, con Modi presente a Roma, e ha esteso la sua presenza nella grande manifestazione di 100mila donne del 27 novembre

Tutte le città della Galizia sono state toccate dall’agitazione del Comitato di questo paese.

Ma per la prima volta l’appello a sostegno della guerra popolare è stato raccolto nello Stato spagnolo con iniziative in diverse città, organizzate da giovani marxisti leninisti maoisti.

In Germania, assemblee, grandi scritte, striscioni in numerose città.

Così come in Irlanda, in Gran Bretagna, in Danimarca, in Finlandia, in Svezia, in Norvegia, in Austria, in Francia, in Canada. Un’azione combattente, che il Comitato saluto con entusiasmo, si è sviluppata in Svizzera.

I blog solidali del Comitato internazionale Datze bao Rojo, Maoist Road, documentano con testi e immagini la campagna.

Grande la celebrazione di sostegno dei combattenti turchi nei campi di battaglia del nord Kurdistan e Siria. Altri compagni turchi hanno mandato un forte e grande saluto alla guerra popolare in India; così come hanno fatto i Filippini, da sempre le guerre popolari nelle Filippine e in India marciano insieme.

In America Latina da una delle basi rosse della rivoluzione mondiale, il Brasile, è venuta forte la solidarietà alla guerra popolare in India. Manifestazioni e iniziative di vario tipo, saluti solidali si sono svolte in Colombia, Messico, Cile, Equador.

Nel continente africano la rossa bandiera del sostegno alla guerra popolare è stata innalzata in Tunisia, aprendo in questo grande continente il sostegno che è anche un’indicazione per tracciare ed aprire il cammino della guerra popolare in tutta l’Africa.

In Asia il vento della solidarietà internazionale è passato per Afghanistan, Nepal, e in diverse forme il messaggio è arrivato in numerosi altri paesi.

Nel ventre dell’imperialismo americano, nemico principale dei popoli del mondo er delle guerre popolari, in India come in altri paesi, grande sponsor di Modi, si è alzata forte la solidarietà nelle mani dei compagni maoisti di diverse città degli Usa.

Una giornata importante!

 


Alimentata in maniera forte e chiara dall’appello del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’India (maoista): “Facciamo della giornata internazionale del 24 novembre… un grande successo”.

In questo appello il PCI (maoista) ha dato risalto ai 10 anni di sostegno del Comitato internazionale e alla grande decisione di dare vita alla giornata del 24. Il PCI maoista ha raccolto questo appello e lo ha lanciato ai simpatizzanti rivoluzionari di tutto il paese, alle organizzazioni di sinistra, democratiche e patriottiche, alle forze laiche anti indutva, ai proletari, contadini, studenti, intellettuali, donne, Dalid, Adivasi.

Un ponte rivoluzionario e solidale si è stabilito tra proletari e masse antimperialiste tra l’India e il resto del mondo. Questo ponte ha assestato un colpo al regime di Modi e all’imperialismo.

 

Certo, tutte le forze maoiste, rivoluzionarie, antimperialiste, avrebbero voluto e potevano fare di più. Ma le condizioni attuali, oggettive e soggettive, non lo hanno permesso adeguatamente.

Ma il 24 novembre, compagni e compagne, non è che l’inizio!

Limiti ideologici, politici e organizzativi si possono e si devono superare.

Il 24 novembre ‘21 è il nuovo inizio della campagna internazionale!

Forti della sua iniziale riuscita, forti della chiarezza dell’indicazione, ora faremo di più!

Ambasciate, Consolati, padroni dell’economia, dell’industria e della finanza che sviluppano affari e profitti col regime indiano, Istituzioni internazionali che volgono gli occhi dall’altra parte di fronte ai crimini del regime di Modi contro intellettuali, studenti, donne, masse popolari, grandi masse contadine, lavoratori di tutti gli Stati dell’India, non devono dormire sonni tranquilli.

La stampa del regime indiano e dell’imperialismo ha prima parlato allarmata e poi ha silenziato la campagna con la censura, in India e nel mondo.

Questo dimostra quanto essi la temono e quanto sia importante svilupparla.

Il primo punto per dare forza e continuità alla campagna è organizzare Comitato di sostegno in tutti i paesi che vi hanno partecipato, unirli in un unico Comitato internazionale, largo, aperto, rappresentativo, fondato sulla denuncia, l’azione in tutte le forme, l’informazione e il legame tra le masse proletarie e le masse in lotta in ogni paese, il combattimento politico e militante.

Questo non è solo nell’interesse della guerra popolare in India ma si intreccia ed è fortemente legato alla situazione internazionale nel mondo.

Le masse indiane stanno scrivendo una pagina storica nello scontro di classe attuale nel mondo, lo sviluppo della guerra popolare in India conferma che è possibile questa via per tutti i paesi oppressi dall’imperialismo.

Il proletariato mondiale comprende e comprenderà sempre di più che l’avanzamento della guerra popolare in India e negli altri paesi in cui essa si sviluppa a diversi stadi mette in discussione i rapporti di forza non solo nella Regione sud-asiatica ma in tutto l’assetto del sistema imperialista mondiale.

Forti di questa convinzione, una riunione internazionale a fine gennaio 2022, sulla base di un’attenta analisi della situazione e raccogliendo tutti i rappresentanti possibili di questa campagna, deciderà nuove giornate di lotta, nuove forme di iniziative solidali e rafforzerà i legami tra i Comitati nei diversi paesi e la guerra popolare guidata dai maoisti.

FERMARE LA MANO FASCISTA E GENOCIDA DELLA CAMPAGNA MILITARE PRAHAAR 3!

SOSTENERE LE MASSE IN LOTTA E LE MASSE IN ARMI IN INDIA!

VIVA LA GUERRA POPOLARE!

VIVA IL PCIM IN INDIA!

INSIEME CON I COMPAGNI INDIANI “COMBATTIAMO FINO ALL’ULTIMO E OTTERREMO LA VITTORIA FINALE”!

VIVAA L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO

Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India

Dicembre 2021

Allegati:

- Comunicato del CC del Partito Comunista dell’India maoista – 7 novembre ‘21

- Comunicato del Comitato di sostegno Galizia – 5 dicembre ‘21

 

Buona parte dell’informazione sulla giornata del 24 novembre si può trovare sui blog:

ICSPWI

Datze bao Rojo

Maoist Road