giovedì 2 febbraio 2023

OPPORSI ALLA CORPORATIVIZZAZIONE, ALLA MILITARIZZAZIONE E ALL'INDUIZZAZIONE

 OPPORSI ALLA CORPORATIVIZZAZIONE, ALLA MILITARIZZAZIONE E ALL'INDUIZZAZIONE

(AFFARI INTERNAZIONALI del CC, CPI (MAOISTA))

Cari compagni, amici e sostenitori della rivoluzione indiana, saluti rossi.

L'11 gennaio 2023 sarà ricordato per sempre nella storia della rivoluzione indiana. Nella storia rivoluzionaria indiana non c’erano stati attacchi con elicotteri in precedenza contro il nostro popolo e i rivoluzionari nello stato del Chhattisgad, nella foresta del Bastar. Anche se i nostri guerriglieri dell’EGPL hanno resistito ferocemente e ferito 5 commandos Garuda e un membro dello staff tecnico dell'aeronautica indiana. Questo è un grande risultato nel nuovo anno. Lo stesso giorno, in un'altra parte nello stato di Jharkhand, la giungla di Saaranda, le forze CoBRA delle forze paramilitari indiane hanno iniziato un'enorme campagna di operazioni di rastrellamento. Lì i nostri guerriglieri dell’EGPL hanno reagito eroicamente e ferito gravemente 6 commandos. In questa coraggiosa rappresaglia abbiamo perso una delle nostre amate compagne guerrigliere, Gangi. Rendiamo i nostri grandi tributi rivoluzionari alla martire. Il nostro CC, Partito Comunista dell'India (Maoista), chiede a voi di condannare questi brutali attacchi contro gli indigeni del Bastar e del Saaranda e di organizzare manifestazioni di protesta davanti alle ambasciate indiane nella cosiddetta Festa della Repubblica Indiana, cioè il 26 gennaio in tutto il mondo.

Dallo scorso ottobre, le classi dominanti indiane sfruttatrici, in particolare le forze Hindutva, si sono concentrate pesantemente sul movimento rivoluzionario indiano. Sotto la guida del ministro dell'Interno indiano Amit Sha è stato fatto un incontro speciale a Surajkund, Haryana. In quell'incontro il primo ministro indiano si rivolse alla polizia e agli ufficiali dell'intelligence e ordinò loro di eliminare i maoisti, sia che imbraccino le armi o che impugnino le penne. Negli ultimi anni una nuova frase introdotta in India dalle forze Hindutva è naxalita urbano. Ora il Primo Ministro ha usato di nuovo la stessa frase, ma nel suo stile di discorso satirico Kalamdhari (impugnatori di penne). Quindi, questo indica che il Primo Ministro indiano e il Ministro degli Interni sono entrambi molto desiderosi di eliminare il movimento rivoluzionario indiano per realizzare i loro sogni Make in India.

L'11 dicembre il ministro dell'Interno indiano ha fatto un incontro cruciale di alto livello con ufficiali dell'intelligence indiana a Nuova Delhi e ha chiarito il suo piano in quell'incontro. Ha detto che le forze di polizia sono pronte ad entrare nella zona di Maad del distretto di Narayanpur, Chhattisgad per portarla sotto il loro controllo.

Il 7 gennaio la stessa persona, il ministro dell'Interno indiano Amit Sha, ha tenuto un incontro pubblico a Korba, un centro industriale dello stato di Chhattisgad. In quell'incontro ha dichiarato che il loro governo creerà una Maoist Free India [India libera dai maoisti, ndt] prima delle elezioni generali del 2024. Nel frattempo numerosi incontri sono stati fatti a livello locale con gli agenti di polizia per un migliore coordinamento delle forze statali e centrali nelle prossime operazioni militari.

Alla fine, sono state avviate le operazioni di eradicazione maoista al confine della foresta del distretto di Sukma, Bijapur e Dantewada, che è l'area adiacente allo stato di Telangana. In questa sempre più grande operazione hanno partecipato NSG (National Security Guards – Guardie di Sicurezza Nazionale), Gray Hounds, CoBRA e tante altre famigerate forze di polizia armate centrali insieme ai commando Garuda dell'aeronautica indiana. Ma i guerriglieri dell’EGPL hanno contrattaccato fortemente con il pieno sostegno del popolo rivoluzionario locale.

Le classi dominanti indiane e i loro governi, a livello statale che dei singoli stati, hanno molta fretta di eliminare il movimento rivoluzionario indiano. Perché è il principale ostacolo al loro saccheggio, e bottino, delle ricche risorse del paese. Un altro lato del perché il popolo indigeno dell'India sta lottando per le proprie giuste richieste. Stanno lottando per i loro diritti legali sulle loro foreste. Sono contrari allo sfruttamento delle foreste. In questo contesto, i governi più reazionari a livello Centrale e dello Stato [del Chattisgarh] che lavorano a beneficio delle grandi multinazionali lanciano nuove e più alte forme di attacchi contro il popolo. Quindi, il nostro CC ancora una volta chiede a voi di condannare questi attacchi e alzare la voce contro le forze fasciste Hindutva.

Nel nostro paese gli intellettuali democratici e rivoluzionari, i patrioti, gli attivisti per i diritti, gli studenti, i giovani, i laici, gli scrittori, gli artisti, gli avvocati, i sostenitori delle popolazioni indigene, le forze antimperialiste amanti della pace e gli ambientalisti si oppongono strenuamente alla corporativizzazione, alla militarizzazione delle foreste e in particolare all'induizzazione del paese. Questo perciò, è il momento più favorevole per sviluppare e consolidare il movimento di solidarietà rivoluzionario indiano a sostegno della guerra popolare in tutto il mondo.

Amrut I/C Affari Internazionali,

CC, PCI (Maoista)