Ravenna
L’India per Marcegaglia e l’India per gli operai
Marcegaglia è presidente dell’Associazione Italia-India. E questo non è insignificante per gli operai, perché è anch’esso terreno della lotta di classe.
Si vuole forse, attraverso questa Associazione, fare conoscere le condizioni dei rispettivi popoli per una politica di cooperazione volta al loro progresso? No di certo! I padroni agiscono solo per accrescere i loro profitti sulla pelle degli operai e dei popoli.
Con l’obiettivo dichiarato dall’Associazione di “promuovere un deciso rafforzamento nelle relazioni fra Italia e India” dando vita a “uno strumento di soft power italo-indiano, operante in entrambi i paesi e capace di contribuire ad allargare le basi della conoscenza reciproca, correggere percezioni errate e far pervenire segnali di attenzione utili ad esercitare maggiore ascolto ed influenza”, l’Associazione presieduta da Marcegaglia da un lato punta ai profitti suoi e degli altri padroni italiani, invadendo maggiormente l’enorme mercato indiano con l’export e influenzando per questo la politica estera del governo italiano, e dall’altro presentare sotto una luce positiva quello che, invece, è tutto il marcio di quella che la stampa asservita ai padroni chiama “la più grande democrazia del mondo”, oggi governata da un fascista che si chiama Modi! L’Associazione rafforzerà la campagna propagandistica dei padroni, forte dell’alleanza con il padrone dell’ILVA, Mittal, e, nel propagandare l’ascesa di questa potenza regionale, non denuncerà di certo la guerra e il terrore che gli ultimi governi stanno scatenando contro il loro stesso popolo, la perdita del lavoro per 3 milioni di lavoratori causata dalla pandemia, la miseria che dilaga tra le masse, il sistema sanitario al collasso anche perché il governo ha venduto all’imperialismo USA, da cui dipende, dispositivi di protezione, le attrezzature respiratorie e i farmaci. La propaganda dal punto di vista padronale non denuncerà le deportazioni forzate, gli arresti di intellettuali, studenti, comunisti maoisti, di attivisti di organizzazioni democratiche che riempiono le galere, i figli migliori di un popolo che si oppone a un governo al servizio delle multinazionali, tra cui quelle italiane. L’Associazione di cui è a capo la Marcegaglia non ci parlerà di certo di disuguaglianze economiche, della fame delle masse, della crisi economica, della libertà di espressione soffocata da una repressione fascista e della lotta armata che illumina la speranza dell’India che lotta per una società diversa.
Se la politica dei padroni si muove a livello internazionale tessendo alleanze, noi che lottiamo contro i padroni di casa nostra dobbiamo unirci con chi li combatte in tutti gli angoli del mondo. In India una guerra popolare diretta dai comunisti maoisti è in corso, dove i lavoratori, le donne, i fuori-casta e le masse povere sono i protagonisti, con le armi in pugno rappresentano la speranza di tutto un popolo.
Il nemico di classe è lo stesso, in Italia come in India, se avanzano gli operai e le masse indiane gli operai in Italia saranno più forti.
Per questo come Slai Cobas per il sindacato di classe raccogliamo l’appello del Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India che ha lanciato la mobilitazione internazionale per il 28 luglio di informazione, azione e solidarietà, in sintonia con la “giornata in cui si sviluppa la vasta azione dei maoisti e dei combattenti della guerra popolare nella settimana dei martiri della rivoluzione”.
Dove governano i fascisti, i reazionari, la pandemia (che è un prodotto di questo sistema economico-sociale basato sul profitto dei padroni capitalisti) dilaga e fa strage tra le masse. In India il governo Modi usa la repressione poliziesca e il lockdown contro il suo popolo, dentro le carceri la situazione è drammatica e gli oppositori al regime sono a rischio della loro stessa vita.
Dall’Appello del Comitato: “Il Partito Comunista dell’India (Maoista) ha chiesto la liberazione immediata di Varavara Rao, artista intellettuale rivoluzionario, conosciuto e apprezzato dalle masse indiane, che risulta positivo al virus, del Prof. Saibaba figura preminente dell’opposizione democratico rivoluzionaria al regime Modi e al sistema indiano asservito all’imperialismo. La lotta contro la repressione e la liberazione di questi prigionieri politici è parte della resistenza delle grandi masse popolari in lotta”.
Alle menzogne propagandistiche dei padroni come Marcegaglia, gli operai devono opporre la lotta e la solidarietà internazionalista con le masse dell’India che hanno intrapreso la guerra popolare contro i loro padroni e contro tutto il sistema imperialista!
Convochiamo a Ravenna per martedì 28 luglio alle ore 18
un’ incontro
presso il punto libreria Metropolis in via Sant’agata, 15
in cui saranno messi a disposizione dei lavoratori materiali e documenti
per conoscere la realtà dell’India.
Slai Cobas per il sindacato di classe-Ravenna
tel. 339/8911853
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