sabato 30 ottobre 2010

VOGLIONO ARRESTARE ARUNDATHI ROY!




DICHIARAZIONE DI ARUNDHATI ROY

Scrivo questo da Srinagar, Kashmir. I giornali di questa mattina dicono che io potrei essere arrestata con l'accusa di sedizione per quello che ho detto al
pubblico nei recenti incontri sul Kashmir. Ho detto ciò che milioni di persone
qui dicono ogni giorno. Io ho detto ciò che altri commentatori hanno detto e scritto per anni.
Chiunque si prenda cura di leggere le trascrizioni dei miei discorsi vedrà che essi sono fondamentalmente una richiesta di giustizia. Ho parlato di giustizia per il popolo del Kashmir che vive sotto una delle più brutali occupazioni militari del mondo; per i pandit del Kashmir che vivono la tragedia di essere stati buttati fuori dalla loro terra; per i soldati Dalit morti in Kashmir le cui tombe ho visitato sotto mucchi di rifiuti nei loro villaggi a Cuddalore;
per gli indiani poveri che pagano il prezzo di questa occupazione in maniera
sostanziale e che ora devono imparare a vivere nel terrore di quello che sta diventando uno stato di polizia.
Ieri mi sono recata a Shopian, la città/mela nel Sud del Kashmir che è rimasta chiusa per 47 giorni l'anno scorso per protestare contro iL brutale stupro e
l'assassinio di Asiya e Nilofer, le giovani donne i cui corpi sono stati trovati
in un ruscello poco profondo vicino alle loro case e i cui assassini non sono
ancora stati assicurati alla giustizia. Ho incontrato Shakeel, che è il marito
di Nilofer e il fratello di Asiya. Ci siamo seduti in un cerchio di gente
impazzita per il dolore e la rabbia che aveva perso la speranza di poter mai
ottenere 'insaf' -giustizia- dall'India, e ora crede che Azadi -libertà- sia
la loro unica speranza. Ho incontrato giovani "tiratori di pietre" che erano stati
colpiti da spari attraverso i loro occhi. Ho viaggiato con un giovane che ha mi
detto come tre dei suoi amici, adolescenti del distretto di Anantnag,erano stati arrestati e cui avevano strappato le loro unghie come punizione per aver lanciato pietre.
Nei giornali qualcuno mi ha accusato di fare "discorsi pieni d'odio", per spezzare l'India. Al contrario, ciò che dico viene da amore e orgoglio.
Viene dal fatto che non si vuole che le persone vengano uccise, violentate, imprigionate o cui si strappino le unghie per costringerli a dire che
sono indiani. Viene dal desiderio di vivere in una società che si sforza di essere
giusta.
Pietà per quella nazione che deve ridurre al silenzio i suoi scrittori che esprimono i propri sentimenti.
Pietà per la nazione che ha bisogno di incarcerare chi chiede giustizia, mentre gli assassini comunitaristi, gli assassini di massa, i manager delle aziende veri truffatori, i saccheggiatori, gli stupratori, e quelli che riducono in schiavitù i più poveri dei poveri, vivono in libertà.

Arundhati Roy
26 Ottobre 2010

traduzione e diffusione a cura
comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India
sede italiana - csgpIndia@gmail.com

A PALERMO NASCE IL COMITATO LOCALE!


A Palermo sabato 24 Settembre, serata di presentazione della campagna pro guerra popolare in india.

Presenti una ventina di partecipanti:

giovani di red block,immigrati tamil, studentesse-i del collettivo accademia, giovani militanti di movimento area collettivo 20luglio/labz, giovani rifondazione altri ragazzi, lavoratori e lavoratrici dirigenti slai cobas per il sindacato di classe e movimento femminista proletario rivoluzionario.

L'assemblea si è aperta con un quadro generale fatto dal compagno che si occupa del lavoro internazionale per red block scorrendo le immagini commentate e integrate se necessario.
E' seguita subito una cena solidale con il cibo tamil fatti in casa.
Si è ripreso con la relazione del compagno del comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare che ha presentato la campagna india e parlato in generale della Guerra Popolare nei suoi vari aspetti (militare, resistenza popolare, donne, sviluppo nelle città, connessioni tra guerra popolare in India e sistema imperialista mondiale, i legami nel settore auto tra fiat/tata ecc).
Poi è stato proiettato il video da peacereporter con l'intervento della nota scrittrice indiana arundathy roy, solidale e attenta alla guerra popolare guidata dal Partito comunista maoista delll'India maoista e per questo perseguitata.

Al termine del video ci sono stati interventi su diversi aspetti: sulle forme di lotte pacifiche/violente, sul ruolo della lotta delle donne, e altri approfondimenti.

In conclusione si è ufficializzata la nascita del Comitato a Palermo definendo il suo funzionamento e la sua attività.
l'aspetto più positivo è stata la partecipazione dei giovani che sono rimasti colpiti dalla qualità dell'iniziativa e tutti sono rimasti interessati dalla questione. Un immigrato tamil ha detto di aver rivisto in molte immagini il suo paese. L'iniziativa è stata totalmente autofinanziata.
Tutti i compagni hanno fatto la loro parte per la riuscita dell'iniziativa sia a livello politico che organizzativo.
Il comitato lavorerà di più per favorire una maggior partecipazione dei lavoratori, ancora poco presenti all'assemblea.

E' stato sottoscritto dai partecipanti il seguente appello per la formazione del comitato locale a sostegno della guerra popolare in India:

Oggi 25 Settembre 2010 a Palermo, Sicilia, Italia si è formato il Comitato di sostegno alla Guerra Popolare in India nella’ambito della costruzione di altri comitati locali nel nostro Paese come parte integrante del Comitato di Sostegno alla Guerra Popolare in India-Italia.
Il sistema imperialista mondiale attacca i proletari, i lavoratori e le masse popolari sia nei paesi oppressi dall’imperialismo sia all’interno dei paesi imperialisti.
Per questo motivo noi lavoratori, donne, studenti e proletari coscienti siamo solidali con la Guerra Popolare che in India si sviluppa contro la borghesia compradora indiana ed i suoi rappresentanti e servi, ci opponiamo fermamente al genocidio portato avanti dal governo indiano sotto il nome di “Operazione Green Hunt” e sentiamo come nostre le vittorie che la Guerra Popolare conquista quotidianamente.
Come comitato locale ci impegniamo a sostenere le iniziative nazionali e internazionali a sostegno della Guerra Popolare in India e a livello locale ci impegneremo per portare a conoscenza dei lavoratori, delle donne, dei proletari e degli studenti quello che sta avvenendo in India tramite volantinaggi di massa, videoproiezioni, e manifestazioni di piazza.

Viva la Guerra Popolare in India!
Stop immediato all’operazione genocida Green Hunt!

Comitato di Sostegno alla Guerra Popolare in India- Palermo

NASCE IN ITALIA IL COMITATO DI SOSTEGNO ALLA GUERRA POPOLARE IN INDIA!


Comunicato stampa

Il circolo di Milano di proletari comunisti, nell'ambito di un appello
internazionale, invita la stampa alla presentazione e promozione di un
Comitato di Sostegno alla guerra popolare in India, che si terrà a Villa
Pallacini 3 -angolo Meucci- alle ore 15.
Di seguito una sintesi delle ragioni dell'iniziativa:

"Da anni in India si sviluppa impetuosa una guerra di popolo, guidata dal
Partito Comunista dell'India-maoista. Non certo una semplice guerriglia di
qualche migliaio di armati, espressione delle caste e realtà tribali delle
più arretrate e remote zone dell'India, come amano ripetere molti
commentatori occidentali, ma una vera lotta di "speranza dei senza speranza",
che coinvolge e gode dell'appoggio di milioni di contadini poveri, donne,
masse di "intoccabili", che stanno combattendo per la loro liberazione e già
oggi controllano vaste regione attraverso una decina di stati della
confederazione indiana.
Contro questa guerra popolare da mesi lo Stato Indiano, con l'appoggio dei
Paesi occidentali, ha scatenato una gigantesca operazione repressiva
chiamata "Green Hunt" - Caccia Verde -. Una vera e propria caccia all'uomo
in cui le masse povere dell'India sono trattati come animali da sterminare.
Una campagna di guerra condotta dal regime indiano contro il suo stesso
popolo, che con l'obiettivo di seminare il terrore nei villaggi, pratica
distruzioni indiscriminate- stupri e assassini di massa-eliminazioni
selettive-arresti e sparizioni.
Nel silenzio/assenso dei governi di Usa, Europa, Russia e dei mass-media, la
criminale azione del governo indiano ha trovato, già al suo interno, un
ampio fronte di intellettuali e attivisti in ogni paese del mondo, che l'hanno
smascherata e si sono mobilitati per fermarla. Tra questi vi è l'eminente
figura del movimento antiglobalizzazione mondiale, la scrittrice Arundhati
Roy, che proprio per le sue denunce è bersaglio della repressione del
governo indiano"

Circolo proletari comunisti Milano
prolcom.mi@tiscali.it ;

APPELLO PER LA COSTRUZIONE DI UN COMITATO DI SOSTEGNO ALLA GUERRA POPOLARE IN INDIA

VERSIONE ITALIANA

A sostegno della Guerra popolare in India


In India si sviluppa impetuosa una guerra di popolo contro la borghesia indiana e l'imperialismo
Essa si estende e si diffonde sempre più sempre più in quasi un terzo dei distretti del Paese-continente.
E non è certo una semplice guerriglia di qualche migliaio di armati, espressione delle caste e realtà tribali delle più remote e arretrate dell'India, come ripetono i commentatori occidentali, ma una vera guerra di popolo, guidata dal partito della classe operaia indiana, il Partito Comunista dell'India - maoista, che coinvolge e gode dell'appoggio di milioni di contadini poveri, donne, masse di "intoccabili", che stanno combattendo per la loro liberazione e già oggi controllano vaste regioni attraverso una decina di stati della confederazione indiana.
Una guerra di popolo iniziata nelle regioni dove più profonde sono le radici della rivolta, miseria, sfruttamento capitalistico e tribale, più acute sono le contraddizioni prodotte dal turbolento sviluppo di saccheggio di
risorse, oppressione di casta e sfruttamento da parte del capitalismo indiano legato all'imperialismo: Una guerra di popolo che sta conquistando masse di giovani, studenti e intellettuali democratici e rivoluzionari anche nelle città del paese e che ottiene sempre più interesse e sostegno in tutto il mondo:
Contro questa guerra popolare da mesi lo Stato Indiano, con l'appoggio dell'imperialismo ha scatenato una gigantesca operazione repressiva chiamata "Green hunt" - Caccia Verde - una vera e propria caccia all'uomo in cui le masse povere dell'india sono trattati come animali da sterminare. Una campagna di guerra condotta dal regime indiano contro il suo stesso popolo, con ampio impiego di truppe superarmate, polizia e milizie paramilitari, che punta a seminare terrore e genocidio nei villaggi, con incursioni, distruzioni indiscriminate, stupri e assassini di massa, eliminazioni selettive, arresti e sparizioni - come era stato fatto recentemente in Sri Lanka, contro il popolo Tamil e il suo movimento di liberazione nazionale.
Tutto nell'illusione di annegare nel sangue la lotta di un popolo per la liberazione.
Nel silenzio assenso dei governi imperialisti USA,Europa,Russia e dei loro mass-media la criminale azione del governo indiano ha trovato l'opposizione già al suo interno un ampio fronte di intellettuali e attivisti in ogni
paese del mondo che l'hanno smascherata e si sono mobilitati per fermarla, tra cui l'eminente figura del movimento antiglobalizzazione mondiale, la scrittrice Arundhati Roy, e una campagna di denuncia e solidarietà è stata lanciata da.... ma occorre andar oltre la denuncia dei crimini della controrivoluzione in
India.
Le masse indiane dirette dal Partito Comunista dell'India maoista, stanno scrivendo una pagina storica nello scontro di classe nel mondo che vede da un lato l'imperialismoe le borghesie reazionarie, dall'altro il proletariato e i popoli del mondo
Lo sviluppo della guerra popolare in India è la nuova dimostrazione, che è la rivoluzione oggi la tendenza principale nel mondo
E' la nuova affermazione che il maoismo, marxismo-leninismo della nostra epoca, è al comando e guida della nuova ondata della rivoluzione mondiale contro l'imperialismo in crisi i proletari avanzati devono comprendere che l'avanzamento della guerra di popolo in India mette seriamente in discussione i rapporti di forza non solo nella regione sud-asiatica, crocevia geo-strategico degli assetti attuali dell'intero sistema imperialista mondial ma in tutto il mondo per questo lanciamo come partiti e organizzazioni maoiste e rivoluzionarie una grande campagna di sostegno, chiamando alla costruzione di un Comitato
Internazionale di Sostegno, per organizzarla con conferenze, assemblee, manifestazioni nel maggior numero dei paesi del mondo e in particolare nel ventre della bestia imperialista
Con la guerra popolare in India, verso la sua vittoria !

PCm-Italia, PCm Francia, PCm-Turchia/NordKurdistan, PCR-Canadà, PCIndia(ml)Naxalbari

VERSIONE INGLESE/ENGLISH VERSION

support people's war in India


In India an impetuous people’s war against the Indian bourgeoisie and the imperialism is developing and spreading more and more in nearly one third of the districts of the country. It is not simply a guerilla waged by few thousands of fighters, coming from the castes and tribal areas of the country. It is a real people’s war,led by the Party of the proletariat of India,the Communist Party of India (Maoist), in which are involved – or is supported by – millions of poor peasants, women, "untouchables," fighting to free themselves and it has already took big areas throughout a dozen of states of the Indian Federation.

The people’s war began where the root of the riot, the poverty, the tribal and capitalistic exploitation, the caste oppression, the plundering of the natural resources were deeper and therefore the contradictions brought by the Indian capitalism ruled by the imperialism were sharper. Today this people’s war is winning masses of young people, students, democratic and revolutionary intellectuals also in the cities and gains attention and support over the world.

Against the people’s war, the Indian State,supported by the imperialists, launched a giant repressive offensive called "Green Hunt," a real manhunt that hits the poor masses in India as animals to exterminate. The Indian State launched an internal military offensive against the people, waged by hi-tech-armed troops,police units and paramilitary militias, in order to spread terror and genocide in the villages, with raids, crop destroying, massive rapes and killings, selective murders, mass detentions and disappearing – like the recent genocide offensive occurred in Sri Lanka against the Tamil people and liberation movement.

All this with the illusion to drown in blood the struggle of the people for their liberation, with the silent/consent of the imperialist governments of US, Europe, Russia, and their mass-media. The crimes of the Indian State found the internal opposition of a wide front of intellectuals – including the prominent bepresentative of the world anti-globalization movement, the writer Arundhati Roy. And in all countries of the world political activists denounced those crimes and mobilized to stop "Green Hunt."

A world campaign of information and solidarity has been launched by ICAWPI (International Campaign Against War on the People in India).But we need more than the condemnation of the crimes of the counter-revolution in India. The masses led by the Communist Party of India (Maoist) are writing a historical chapter of the class clash in the world between, on one side,the imperialism and the reactionary bourgeoisies and, on the other side, the proletariat and the people of the world. The development of the people’s war in India is a new proof that the revolution is the main tendency in the world today.

It shows again that Maoism, the Marxism-Leninism of our era, is the command and guide of the world revolution against the imperialism in crisis.

The vanguard proletarians must understand that the advance of the people’s war in India seriously questions the strength balance, not only in the South-Asian region but also on a world scale. That is why we, Maoist and revolutionary parties and organizations, launch a big campaign of support and call to form an International Committee of Support to organize conferences, meetings, demonstrations in various countries, particularly in the heart of the imperialist beast.

With people’s war in India towards the victory!

Maoist Communist Party – France
Maoist Communist Party – Italy
Maoist Communist Party – Turkey/North Kurdistan
Revolutionary Communist Party – Canada
PCIndia(ml)Naxalbari


VERSIONE FRANCESE

SOUTIEN A LA GUERRE POPULAIRE EN INDE!

En Inde une impétueuse guerre populaire contre l’impérialisme et la bourgeoisie indienne progresse et s’étend de plus en plus dans presque un tiers des districts du pays. Ce n’est pas une simple guérilla conduite par quelques milliers de combattants issus des castes et des régions tribales du pays. Il s’agit d’une guerre populaire, dirigée par le Parti Communiste d’Inde (Maoïste), une guerre qui implique et est soutenue par des millions de paysans, de femmes, « d’intouchables » qui se battent pour leur libération. Elle s’est déjà emparée de vastes régions dans une douzaine d’états de la Fédération Indienne.

La guerre populaire a commencé là où la révolte, la pauvreté, l’exploitation tribale et capitaliste, l’oppression de caste, le pillage des ressources naturelles étaient les plus profondément enracinés et donc là où les contradictions générées par le capitalisme indien sous la direction de l’impérialisme étaient les plus aiguës. Aujourd’hui la guerre populaire est également en train de rallier la jeunesse, les étudiants, les intellectuels démocrates et révolutionnaires dans les villes et d’attirer l’attention et gagner un soutien dans le monde entier.

Contre la guerre populaire, l’Etat indien, avec le soutien de l’impérialisme, a déclenché une immense offensive de répression appelée « Green Hunt », une véritable chasse à l’homme qui s’attaque aux masses pauvres en Inde, les poursuivant comme des animaux pour les exterminer. L’Etat Indien vient de lancer une offensive militaire nationale contre la population, guerre menée par des troupes high-tech, des unités de police et des milices paramilitaires, dans le but de semer la terreur et le génocide dans les villages, par des raids, des destructions de récoltes, des tueries et des viols de masse, des assassinats ciblés, des arrestations et des disparitions massives, -prenant exemple, sur la récente offensive génocidaire qui s’est déroulée au Sri Lanka contre le mouvement de libération du peuple Tamoul.

Tout cela dans l’illusion de noyer dans le sang la lutte du peuple pour sa libération, tout cela avec le consentement tacite des gouvernements impérialistes des USA, de l’Europe, de la Russie, et de leurs médias. Contre les crimes de l’Etat Indien, s’est levée une opposition interne d’un vaste front d’intellectuels –y compris l’éminent représentant du mouvement anti-globalisation, l’écrivain Arundhati Roy. Et dans le monde entier, des militants politiques ont dénoncé ces crimes et se sont mobilisés pour arrêter cette « Green Hunt ».

L’ICAWI (Comité International Contre la Guerre anti-Populaire en Inde) a lancé une vaste campagne d’information et de solidarité. Mais nous avons besoin de davantage que la condamnation des crimes de la contre-révolution en Inde. Le peuple indien, sous la direction du Parti Communiste d’Inde (Maoïste), est en train d’écrire un nouveau chapitre de l’histoire de la lutte de classes dans le monde, entre, d’une part, l’impérialisme et la bourgeoisie réactionnaire et, de l’autre, le prolétariat et les peuples du monde. Le développement de la guerre populaire en Inde est une nouvelle preuve que la révolution est la tendance principale dans le monde aujourd’hui.

Il est dans l’intérêt des travailleurs et des masses populaires de comprendre que l’avancée de la guerre populaire en Inde remet sérieusement en question le rapport de forces, pas seulement dans la région de l’Asie du Sud mais à l’échelle mondiale, et qu’il faut donc la soutenir.

C’est la raison pour laquelle nous, Comité de Soutien à la Révolution en Inde, membre du Comité International de Soutien à la Guerre Populaire en Inde, lançons une campagne de soutien et appelons tous les partis, organisations et individus à nous contacter pour participer à nos activités, organiser des conférences, des meetings, des manifestations à travers tout le territoire. Grâce au Comité International, ces actions seront coordonnées au niveau international.

Avec la guerre populaire en Inde, en avant pour la victoire !

Comité de Soutien à la Révolution en Inde