venerdì 29 maggio 2015

Murali Kannambally e il suo aiutante in custodia fino al 9 giugno

PUNE: Lunedì una sessione speciale tribunale ha prolungato il fermo di polizia per il dirigente del PCI (maoista) Murali Kannambally e del suo compagno, Ismail Hamja CP, fino al 9 giugno, accogliendo la richiesta della Anti-Terrorism Squad (ATS), che si è riservata la facoltà di chiedere di proseguire ulteriormente la custodia per interrogarli in seguito di nuove informazioni emerse dall’inchiesta a loro carico. Murali (61) e il suo compagno sono stati arrestati dalla ATS a Talegaon Dabhade, presso a Pune, l'8 maggio e sono accusati di diversi reati, tra cui falsificazione e uso di documenti falsi e sostituzione di persona e dei reati ai sensi dell’UA(P)A, attività anti-nazionali e promozione di attività e diffusione dell’organizzazione del bandito PCI (maoista).
Dopo l’arresto e prima di quest’ultima proroga, l'ATS aveva già ottenuto proroghe della loro custodia prima fino al 15 maggio, poi fino al 21 maggio e ancora fino al 25 maggio, in totale 16 giorni. Nell'udienza la ATS aveva informato il giudice di voler arrestare un sospetto chiave a Thane, che ha fornito ai due denaro e supporto logistico e di aver anche effettuato il test del DNA di Murali a causa delle numerose identità false da lui fornite fino al suo arresto. Un funzionario ATS ha detto: "Abbiamo informato il giudice sugli ulteriori progressi della nostra indagine ma abbiamo anche richiesto la proroga della custodia per i due imputati, perché possiamo aver bisogno di interrogarli in custodia in un successivo momento, quando saranno stati effettuati altri arresti".
L'avvocato di Murali, Rahul Deshmukh, ha detto: "Il rapporto della ATS di lunedì non ha prodotto alcuna rivelazione significativa, salvo che sono sulle tracce di un sospetto chiave a Thane. La ATS ha prelevato un campione di sangue di Murali e ha convocato il fratello per confrontare la corrispondenza del DNA. Una volta che avremo copie autenticate di tutti i documenti rilevanti, potremo presentare istanza di libertà su cauzione".


Roopesh e Shyna trasferiti a Perumbavoor

PERUMBAVOOR: il leader maoista Roopesh e sua moglie Shyna, accusati di aver fornito un nascondiglio al membro del comitato centrale maoista Mallaraja Reddy e al capo della cellula femminile del gruppo People’s War Beecha Jaganna (Suguna), sono stati portati segretamente a Perumbavoor per un incidente probatorio. Il confronto, durato 20 minuti, ha avuto luogo in una casa di proprietà Kanjirakkad Amampilli Murali, che Roopesh aveva preso in affitto sotto falso nome. A. Anil Kumar, funzionario della divisione sicurezza interna, ha detto che Roopesh ha ammesso di aver preso in la casa affitto per organizzare un nascondiglio per Mallaraja e che questi ha abitato con loro. Il proprietario della casa ha riconosciuto Roopesh e Shyna.
Nell’affittare la casa, Roopesh aveva detto di venire da Engandiyur Sumesh e che sua moglie era un’insegnante. Dato che i fatti risalgono all’agosto-dicembre 2007, non c’era alcuna prova materiale di raccogliere sul posto. Da tempo un'altra famiglia ha affittato in quella casa. C'è già stato un altro procedimento a carico di Roopesh e Shyna durante il quale dalla casa dove Mallaraja Reddy aveva soggiornato erano stati sequestrati computer e pubblicazioni maoiste. Il confronto si è tenuto in segreto per evitare che qualche simpatizzante della loro causa li raggiungesse a Perumbavoor, dove ci sono molti lavoratori provenienti da altri stati. In diverse precedenti occasioni dei gruppi si erano riuniti per sostenerli gridando slogan al loro passaggio. Durante il trasferimento al tribunale avevano anche avuto occasione di parlare coi giornalisti. L’incidente probatorio è stato supervisionato dai DYSP A. Shanavas e KV Vijayan.


martedì 19 maggio 2015

Appello del PCI Maoista contro la riorganizzazione dei paramilitari fascisti Salvajudum

Solleviamoci contro l del salva judum-2  sotto il nome di Vikas Sangharsh Samithi(Comitato di lotta per lo sviluppo)!


Comitato Speciale di Zona - Dandakaranya
Partito Comunista dell'India (Maoista)

Ormai tutti voi saprete che il figlio di Mahendra Karma, il compradore numero uno delle classi dominanti e sfruttatrici, morto per mano del PLGA [Esercito Popolare Guerrigliero di Liberazione] nell'imboscata di Jeeramghati, Chavindra Karma, insieme con Chaitram Attami, P.Vijay, Sathar Ali e altri sicari dello stesso tipo sopravvissuti agli attacchi del PLGA durante la precedente operazione salwa judum insieme agli scagnozzi del BJP [Bharatiya Janata Party], ha annunciato il 5 maggio che avrebbero dato inizio all'operazione salva judum-2 per il bene della "pace" e dello "sviluppo" del Bastar, con il nome di Vikas Sangharsh Samithi (che significa comitato di lotta per lo sviluppo). Questo cosiddetto comitato di lotta per lo sviluppo non è altro che una banda organizzata di assassini prezzolati della famiglia del [Partito del] Congresso Karma a protezione del governo fascista indù del BJP, sicari del BJP e potenti famiglie antipopolari. Questo per contribuire ad intensificare l'attuale crudele, militare, repressiva campagna che va sotto il nome di Operazione Greenhunt.
Perché un'altra operazione salva judum?
In nome della "pace" e dello "sviluppo" il salva Judum-2, in sostanza, serve ad intensificare l'attuazione della campagna repressiva fascista organizzata militarmente Green Hunt, al fine di vendere le risorse naturali dello Stato ai giganti capitalisti nazionali ed esteri e per eliminare il potere del popolo, il janathana sarkar che sta fiorendo nel Dandakaranya per una vera autonomia e un vero sviluppo.
L'obiettivo reale di questa campagna è quello di spianare la strada alla borghesia burocratica compradora dei Tata, Essar, Jindal, Mithal, Neco e alle Multinazionali come TPG nel Dandakaranya ricco di risorse. Con queste multinazionali sono stati firmati MoU [Memorandum of Understanding – Accordi] per centinaia di milioni di rupie. Il MoU nel campo dei progetti per l'acciaio con Tata ed Essar è pari a circa 17 milioni. Secondo una stima, è in corso attualmente una corsa all'acquisizione di quasi centomila acri di terra, che è per lo più quella degli adivasi. Tutto ciò equivale alla violazione dei diritti previsti in favore degli adivasi secondo il 5° paragrafo della Costituzione e la legge PESA. Le miniere di ferro di Raoghat, Chargaon, Barabaspur, Kuvve, Budhiyarimad, AMDAI, Thulad situate da un angolo all'altro di tutto il Bastar, più di due dozzine di miniere di ferro, tra cui Pallemad in Rajnandgaon, Surjagarh in Gadchiroli e molte altre miniere sono state date in affitto ai capitalisti nazionali ed esteri. In aggiunta a questo, diversi MoU sono stati firmati per giganteschi impianti siderurgici con Tata, Essar e altre società e anche NMDC [multinazionali minerarie]. Al fine di depredare le risorse facilmente e agevolare la circolazione delle forze armate, la linea ferroviaria Dalli Raoghat-Jagadalpur è stata creata con la forza con l'aiuto della polizia. Un quarto del territorio della tribù primitiva Madia gond nel Maad, distretto di Narayanpur, sarà trasformato in un centro militare con una scuola di formazione militare. Tutti questi progetti si trovano ad affrontare una dura resistenza da parte del movimento popolare. È al solo scopo di avviare questi progetti, che le forze di polizia statali, le forze statali paramilitari centrali come CRPF, BSF, ITBP vengono dispiegate in decine di campi e stazioni di polizia. Questo processo è ancora in corso. Con il pretesto del pattugliamento, queste forze stanno scatenando continui attacchi contro i villaggi. Falsi scontri, massacri, falsi arresti sono diventati una caratteristica normale in questa area. Nel protestare contro questa repressione, si sta intensificando la lotta popolare contro gli sfollamenti forzati. Gli abitanti di questa zona sono in prima linea nella lotta contro la legge del governo centrale sull'acquisizione della terra. L'annuncio del salva judum-2 poco prima della visita del principale servo dei giganti delle multinazionali, nazionali ed estere, Narendra Modi, è da vedere in questo sfondo.
Qual è il significato di pace e sviluppo per le classi dominanti?
Per le classi sfruttatrici e dominanti, il significato della pace è violenza, razzia, atrocità e
sfruttamento del popolo. E, inoltre, che il popolo deve sopportare la repressione in silenzio. Se parla allora si dice che la pace è stata violata. Coloro che mettono in dubbio, protestano e alzano la voce contro gli stessi vengono marchiati come terroristi, estremisti, naxaliti e maoisti. Gli si può dare la caccia. La pace in sé per loro significa violenza. Il silenzio delle masse in lotta è la pace. Le normali masse popolari sono tenute in fame, povertà, vergogna e morte per il profitto dei capitalisti.
Sviluppo nei termini usati dai governi dello sfruttamento è lo sviluppo dei latifondisti, dei capitalisti burocratico-compradori e degli imperialisti e dei dirigenti dei burocrati.
Sviluppo significa mega industrie, grandi progetti minerari, grandi dighe, zone economiche speciali, corridoi industriali, progetti atomici, centri dell'esercito e dell'aviazione, scuola di addestramento militare, ampie e splendenti strade, superautostrade, hotel a 5 stelle, grattacieli, torri per la telefonia mobile, banche e stazioni e campi di polizia.
Sviluppo significa distruggere acqua foresta e terra e le risorse minerarie del popolo. Sviluppo significa per loro distruzione dell'ambiente. L'estrazione indiscriminata di risorse da parte dei capitalisti sta causando la perdita irrecuperabile dell'ambiente. Prendiamo l'esempio di Raoghat. Raoghat è considerata importante per i monsoni in Asia. L'industria mineraria in questa catena montuosa ha effetti sui monsoni nel Bastar. È un fatto noto che il progetto minerario Bailadilla ha creato un sacco di distruzione che ha toccato il popolo del Bastar. È noto a tutti che la tubazione sotterranea della Essar da Bailadilla a Visakhapatnam ha portato alla diminuzione del livello dell'acqua sotterranea in Bastar. La tubazione ha abbassato il costo del trasporto del minerale di ferro di Bailadilla da 300 rupie a tonnellata mediante collegamento ferroviario a 50 rupie per tonnellata che avvantaggia la società Essar. Il lavaggio del minerale di ferro di Bailadilla ha inquinato il fiume Malinger e così non solo gli esseri umani ma anche animali e gli uccelli non possono bere l'acqua. Il popolo inquinato a causa dell'acqua rossa di Bailadilla sta resistendo fortemente. Anche il fiume Mendki ha scatenato la stessa ira a causa del progetto Raoghat. Così come sviluppo significa spostamento forzato e distruzione del popolo.
Sviluppo per il popolo significa cibo, acqua, vestiario, alloggio, terra, educazione, salute, occupazione, irrigazione e altre strutture. Ma i governi dello sfruttamento non sono per niente disturbati dai problemi e dalle strutture di base del popolo. I governi stanno attuando false riforme con lo scopo di distrarre il popolo dal movimento rivoluzionario e di attirare verso di sé una piccola parte del popolo. Stanno spendendo milioni di rupie tratti dai fondi del popolo per le infrastrutture di base per il profitto dei giganti capitalisti nazionali ed esteri e per la macchina statale repressiva fatta di strade, torri per la telefonia mobile, campi di polizia, linea ferroviaria e dighe. Solo una piccolissima parte viene spesa per i servizi infrastrutturali per la gente comune. Nel tempo che impiega a raggiungere il villaggio partendo dall'alto della macchina statale diventa meno di un quarto del budget assegnato. Secondo una stima più di 2 milioni e mezzo di persone stanno migrando in disperata ricerca di sostentamento dal Chathisgarh ogni anno lasciando amici e parenti. In questo processo si trovano ad affrontare saccheggi e atrocità. Il tanto propagandato MANREGA o qualsiasi altro progetto non sembra essere in grado di fermare la migrazione. Chathisgarh si trova al centro della vicenda dei suicidi di agricoltori. Tutti i dipendenti insieme con gli insegnanti sono frustrati da molti problemi. I governi usano lathi [grossi bastoni in dotazione alla polizia], carcere e armi come unica risposta ai problemi del popolo. Dai governi dello sfruttamento in quanto rappresentanti delle classi sfruttatrici e dominanti non ci si può mai aspettare che intraprendano un vero sviluppo per il popolo.
Al fine di mascherare il volto del terrorismo delle forze armate del governo si stanno mettendo in pratica programmi di azione civica. Le mani delle forze armate intrise di sangue del popolo distribuiscono articoli. Perciò salva Judum non è né una campagna di pace né per lo sviluppo.


Questo è lo sviluppo delle classi dirigenti
Questi sono i cosiddetti campi di accoglienza
Questo è il significato della pace delle classi dirigenti

La repressione non è nuova per il popolo del Dandakaranya
Il popolo in lotta del Dandakaranya ha combattuto contro molte campagne repressive negli ultimi 35 anni del movimento rivoluzionario. Esso ha sufficiente esperienza per affrontare e combattere tali campagne.
Jan Jagaran: La prima campagna di repressione chiamata jan Jagaran nel 1990-'91 ha visto i sicari assassinare i dirigenti e quadri delle organizzazioni di massa e picchiare centinaia di loro. Decine di donne sono state violentate. Il popolo in lotta ha sconfitto questa campagna con la direzione del nostro Partito. Ancora una volta, nel 1997-'98 un altro jan Jagaran abhiyan è stato sconfitto dal popolo armato con la direzione del partito in un breve periodo.
Qual è stata la pace e lo sviluppo di salva judum?
Salva judum non è stata né una campagna di pace né ha fatto nulla per lo sviluppo del popolo. Salva judum è stata una campagna militare organizzata repressiva fascista del governo centrale e di quello dello stato federale volta a reprimere il popolo che lotta per la pace e lo sviluppo. Oltre alla CRPF sono stati dispiegati in questa campagna anche le forze di Naga e Mijo. Gli edifici scolastici sono stati trasformati in rifugi delle forze di polizia. Settecento villaggi sono stati distrutti negli attacchi crudeli dai sicari del salva judum e le forze armate governative. Più di millecinquecento adivasi tra cui bambini di due anni e vecchi di 70 anni, sono stati uccisi barbaramente. Decine di massacri sono stati commessi. Centinaia di persone sono state arrestate con false accuse e messe in prigione. Molti sono stati messi all'ergastolo su false testimonianze. Centinaia di giovani donne sono state violentate. Molti sono stati aggrediti in massa e poi uccisi. I seni delle donne sono stati tagliati, le donne in gravidanza sono state uccise, gli uteri aperti e i feti appesi alle porte. Gli atti atroci e crudeli del salva Judum fanno sentire vergogna. Beni mobili e immobili del valore di milioni di rupie sono stati o saccheggiati o bruciati. I giovani adivasi sono stati attratti o terrorizzati affinché diventassero Spo [agenti di polizia]. Era come costringere qualcuno a togliersi da solo gli occhi per creare divisione sociale.
Con la scusa dei campi di soccorso sono stati creati campi di concentramento nel tentativo di prosciugare il movimento popolare. Ci sono stati attacchi implacabili ai villaggi e più di 80 mila persone sono state costrette a stare in questi campi, come mucche e bufali. La vita in questi campi era peggiore di quella nelle carceri. La violenza sessuale e l'oppressione sulle donne da parte delle forze armate del campo era diventata insopportabile ed una questione normale. Grazie ai continui sforzi di partiti e democratici la maggior parte delle persone che erano stufe della vita da tortura nei cosiddetti campi di soccorso Salwa Judum è tornata ai propri villaggi. Più di centomila persone sono emigrate nel Telangana, Andhrapradesh e Orissa per paura di attacchi, massacri, falsi scontri, atrocità e torture, lasciando tutti i loro averi. Vivono una vita da sfollati. A causa degli attacchi del salva Judum migliaia di persone sono senza casa e sono costrette a vivere nella foresta. Erano in una situazione di vita o di morte. Sarebbe giusto citare un intellettuale che ha detto che nei 25 anni del movimento maoista nello Stato nemmeno una casa singola degli adivasi è stata bruciata, ma nei 4 anni del salva Judum decine di migliaia ne furono bruciate e centinaia di migliaia sono i senza tetto.
Da notare che questo salva judum è indicato come un movimento spontaneo popolare e una campagna di pace. Si può facilmente comprendere quanto sia quello passato che il salva Judum proposto adesso possano essere di pace o no.
Il forte movimento di popolo e la guerra popolare sono stati intensificati contro la campagna. Progressisti, democratici, organizzazioni sociali, intellettuali, scrittori, insegnanti, avvocati, personale dei media del paese e in tutto il mondo hanno alzato la voce contro la campagna fascista repressiva del salva Judum. Sono scesi in strada e hanno intrapreso anche la battaglia legale. Il governo ha dovuto interrompere inevitabilmente il salva Judum.
Operazione Green Hunt: A causa della campagna repressiva militare fascista su scala nazionale Operazione Greenhunt iniziata nell'agosto 2009, è stata intensificata la sicurezza nelle aree di lotta. Decine di battaglioni di polizia, forze paramilitari sono stati dispiegati e centinaia di campi e stazioni impiantati. Gli attacchi ai villaggi sono stati un fenomeno quotidiano. La politica di resa e di definitiva liquidazione è stata messa in evidenza. Stanno cospirando per terrorizzare il popolo attraverso massacri come quelli di Edsametta e Sarkingudem.
Sotto la direzione del Partito, il PLGA, il governo popolare janathana Sarkar, le organizzazioni di massa e i rivoluzionari stanno facendo sacrifici innumerevoli nella lotta contro l'Operazione Greenhunt. C'è una risposta senza precedenti contro la campagna repressiva fascista e la guerra contro il popolo e nel sostegno alla guerra popolare, da parte di organizzazioni di classe proletaria, partiti e organizzazioni maoiste, organizzazioni per i diritti umani, intellettuali, settori progressisti e democratici, personale dei media. Noi non solo speriamo, ma crediamo assolutamente che questa risposta andrà avanti in futuro e si rafforzerà.
Sponsorizzazione di Tata e Essar: si deve sapere che Tata ed Essar sponsorizzano salva Judum e che entrambe le società assegnano milioni di rupie in nome della CSR (Corporate Social Responsability) per gestire i campi di concentramento. Mahendra Karma, l'allora leader dell'opposizione e Baliram Kashyap l'allora deputato del partito di governo e altre persone anti-popolari di questo tipo che facevano propaganda per l'azienda e hanno cercato di costringere con la forza il popolo hanno ricevuto grandi quantità di soldi. Indubbiamente nel presente contesto le stesse aziende stanno anche sponsorizzando il Comitato di lotta per sviluppo al fine di avviare rapidamente i loro progetti. Non è fuori luogo citare la stampa quotidiana che parla di un ufficiale di rango IPS Giridhari Nayak, che è destinato a diventare il DGP dello Stato in un prossimo futuro e un altro dirigente IAS Durgesh Mishra che dovrebbe diventare presto segretario per l'industria hanno ricevuto migliaia di rupie per favorire la società dopo il loro arrivo a queste posizioni. Ciò dimostra chiaramente il metodo di lavoro delle grandi società. Acqua foreste e terra e le risorse potrebbero essere protetti solo intensificando la lotta contro gli sfollamenti forzati contro tutti i progetti minerari e industrie di Tata, Essar, Neco, Jindal, Mithal, TPG e altri aziende giganti nazionali ed estere.
Appello - Il nostro partito fa appello alle masse in lotta del Dandakaraya a combattere e sconfiggere l'attuale salva Judum con l'esperienza maturata negli ultimi due jan jagaran abhiyans e salva Judum.
Ci appelliamo agli adivasi, alle organizzazioni sociali non adivasi, Sarv adivasi Samaj, sarv Samaj poiché questa campagna è un grande pericolo per la sopravvivenza degli adivasi e non adivasi del Bastar, è necessario non solo stare lontano dalla campagna antipopolare, ma anche intraprendere una forte resistenza contro la stessa.
Ci appelliamo anche a tutti i progressisti e democratici, alle organizzazioni per i diritti umani, alle organizzazioni sociali di intellettuali, scrittori, artisti, insegnanti, avvocati, personale dei media a scendere in strada, alzare la voce in protesta contro la campagna organizzata repressiva fascista distruttrice e farsi avanti per proteggere acqua foresta e terra e le risorse e la sopravvivenza e l'identità degli adivasi.
Ancora una volta, il Salva Judum fatto di terrore e oppressione sta per iniziare. Il Bastar potrà essere protetto solo se questa campagna viene sconfitta. La guerra popolare e il movimento popolare devono essere intensificati e così le campagne repressive potrebbero essere sconfitte. Così l'organo del potere statale del popolo, il janathana Sarkar sarebbe rafforzato e ampliato. Solo così la fiducia in se stessi e il genuino sviluppo del popolo del Dandakaranya sono possibile.

Comitato speciale Zonale - Dandakaranya
Partito Comunista dell'India (Maoista)

Liberare i compagni arrestati in India - campagna intenazionale - info CSGPINDIA@GMAIL.COM

Dal Times of India

Tribunale prolunga la custodia di polizia di Murali e Ismail fino al 21 maggio

PUNE: Il dirigente v del PCI (Maoista), Murali Kannambally, e il suo compagno CP Ismail rimarranno sotto custodia della SquadraAnti-terrorismo (ATS) a Pune fino al maggio 21. Venerdì la Sessione del locale Tribunale ha esteso il fermo di polizia in custodia cautelare di ulteriori sei giorni, per agevolare le indagini in corso da parte della ATS sulla rete e le attività dei due arrestati, in forza dell'UA(P)A e altre norme penali.
Kannambally e Ismail sono stati arrestati dalla ATS l'8 maggio in Talegaon Dabhade, a circa 33 chilometri da Pune. Il 9 maggio, il giudice delle Sessioni Supplementari SV Mane, aveva ordinato la loro custodia cautelare nelle mani dell'ATS per sette giorni.
Nella sua ordinanza, il giudice titolare delle Sessioni Supplemenetari, DM Deshmuk ha osservato:"Considerando più nel particolare la natura e la gravità dei reati, appare prima facie che gli accusati sono elementi portanti del Partito Comunista (maoista), ossia del gruppo dei Naxaliti, bandito dal governo indiano. Risulta dalla relazione della custodia cautelare che l'accusato n. 1 (Kannambally) abbia assunto diverse identità. Le sue attività sono gravi ".
La corte inoltre osservato: " Appare prima facie che gli accusati sono coinvolti in attività anti-nazionali. Considerando, più in particolare, l'area, i vari stati in cui la suddetta organizzazione (PCI-maoista) sta operando, è necessario rimandare gli accusati in custodia cautelare di polizia, perché se non fosse disposto un periodo sufficiente di fermo di polizia, sarebbe difficile per il funzionario incaricato delle indagini colpire la rete e la l'organizzazione degli imputati . Gli Accusati sono rimessi alla custodia della polizia fino al 21 maggio".

mercoledì 13 maggio 2015

si intensifica la guerra contro il popolo del regime fascista indu' di Modi che riattiva le bande paramilitari

Coordinamento delle Organizzazioni per i Diritti Democratici (CODD)

Comunicato stampa 10 maggio 2015

Il CODD (Coordinamento delle Organizzazioni dei Diritti Democratici) esprime profonda preoccupazione per le recenti notizie riguardanti il ​​rilancio, dal 25 maggio 2015, della famigerata milizia anti-maoista sponsorizzata dallo stato, Salwa Judum. Durante l'inaugurazione del Vikas Sangharsh Samiti in Dantewada il 5 maggio , il nuovo leader, Chhavindra Kumar, ha annunciato che l'obiettivo principale del Samiti [comitato] sarà quello di "farla finita con i maoisti in Bastar". Questo annuncio arriva giusto in vista della visita del Primo Ministro in questo stato con la promessa della firma di due protocolli di intesa del significativo valore di 24 milioni di rupie. Si teme che il Samiti, come prima il Judum, possa ripetere la saga di sgomberi forzati e violenti nei villaggi in cui sono presenti maoisti, che resistono a questo modello di sviluppo delle multinazionali intrapreso dallo Stato. La storia del Salwa Judum presenta alcuni pericoli molto reali che esemplificano la pratica dello stato che incoraggia le forze paramilitari reclutate tra le comunità adivasi.
Autodefinitosi movimento di 'pace', l'avatar precedente aveva sparso il terrore e la paura nella regione del Bastar tra il 2005 e il 2009, quando il padre di Chhavindra Kumar, Mahendra Karma ei suoi seguaci avevano cacciato con la forza 35 mila adivasi da 640 villaggi in operazioni anti-maoiste. Molti Adivasi sono stati incarcerati in 'campi' gestiti dai membri del Judum e dalle forze dello Stato e sottoposti a forme brutali di tortura e di violenza sessuale. Cosa ancora più importante: quando è stato sostituito dall’Operazione Greenhunt guidata dallo Stato a partire dal settembre 2009 in poi, i membri del Judum si sono dati nuove identità come Spo (Special Police Officers-Agenti Speciali di Polizia) che hanno accompagnato le forze di sicurezza in 'esercizi di dominio di zona', un eufemismo per terrorismo di stato. Anche quando la Corte Suprema ha ritenuto che la Spo era incostituzionale e ha richiesto il suo immediato scioglimento nel 2011, una parte significativa si era già trasformata in Koya Commandos per sfuggire alla vigilanza della Corte, e il resto è stato regolarizzato come personale di polizia da parte del governo dello stato. Di conseguenza, i villaggi situati nei pressi dei campi di sicurezza hanno continuamente sopportato il terrore e la paura di personale armato.
In tutto questo, le minacce del Salwa Judum Parte n.2 sono già iniziate dato che Chhavindra Kumar ha sostenuto che "18 assemblee di villaggio hanno vietato l'ingresso di maoisti". Va ricordato che, nel 2005, Salwa Judum è stato lanciato pochi giorni dopo che erano stati firmati protocolli d'intesa con Essar e Tata per spianare la strada all'acquisizione da parte delle multinazionali di terreni forestali per l'industria mineraria e altri progetti. Questa complicità del Governo centrale, del governo dello Stato e delle aziende è evidente nell’attuale rilancio anticipato e Kumar ha dichiarato che il ruolo di Salwa Judum Parte 2 sarà quello di intraprendere "lavoro per lo sviluppo nella regione con l'aiuto del Governo a livello di Stato". L'imposizione del "modello di sviluppo" diretto dallo Stato in Chhattisgarh ha portato solo alla distruzione in termini di qualità di vita degli Adivasi ' e in termini di contributo dell’estrazione mineraria al degrado ambientale.
Anche se di recente l’entrata in vigore della legge per i Diritti forestali (Forest Rights Act) ha dato agli Adivasi un certo controllo sui terreni forestali, questa protezione ha poco o nessun significato dato che qualsiasi protesta per l’accaparramento di terra o di denuncia per molestie da parte delle forze di sicurezza è trattata come una 'offesa Naxalita'. Mettendo al bando i maoisti, la polizia ha avuto vita facile nell’arrestare chiunque resiste alle politiche del governo  favorevoli alle aziende. Di conseguenza, migliaia di Adivasi attualmente marciscono nelle carceri in Bastar - che sono famigerate per essere affollate, antigieniche, e sotto organico – senza possibilità di libertà su cauzione e senza alcuna speranza di giustizia. Il 'Salwa Judum Parte 2' di Chhavindra Kumar è parte della campagna dello Stato contro i maoisti. Come milizia sostenuta dallo stato desiderosa di combattere la guerra sporca dello Stato contro i maoisti, ha iniziato a scimmiottare la retorica dello sviluppo dello Stato  sviluppo che parla di pace mentre pratica la guerra. Il CODD fa appello ad una opposizione collettiva contro il suo rilancio e chiede la fine della illegalità decennale prevalente in Bastar.
Coordinatori di CODD:
C. Chandrasekhar (CLC, Andhra Pradesh),
Paramjeet Singh (PUDR, Delhi),
Parmindar Singh (AFDR, Punjab),
Phulendro Konsam (COHR, Manipur) e
Tapas Chakraborty (APDR, West Bengal)

Organizzazioni costituenti:
Associazione per la salvaguardia dei diritti democratici (APDR, West Bengal); Bandi Mukti Morcha (West Bengal); Campagna per la Pace e la Democrazia in Manipur (CPDM), Delhi; Comitato per le libertà civili (CLC), AP & Telengana; Comitato per la tutela dei diritti democratici (CPDR, Mumbai e Maharashtra); Coordinamento per i Diritti Umani (COHR, Manipur); Human Rights Forum (HRF, Andhra Pradesh); Manab Adhikar Sangram Samiti (MASS), Assam; Movimento Popolare Naga per i Diritti Umani (NPMHR); Organizzazione per la protezione dei diritti democratici (Opdr, Andhra Pradesh); Comitato Popolare per i Diritti Umani (PCHR, Jammu e Kashmir); Forum Popolare democratico (PDF, Karnataka); Unione dei Popoli per i diritti democratici (PUDR, Delhi) e dei popoli dell'Unione per i Diritti Civili (PUCR, Haryana) Consiglio Jharkhand per i diritti democratici (JCDR

Comunicato Partito Comunista dell’INDIA (Maoista)


Partito Comunista dell’INDIA (Maoista)
Comitato Di Zona Speciale Dandakaranya
Comunicato stampa
6 maggio 2015
Appello al popolo a battersi contro la nuova forma di Salva Judum e le organizzazioni di supporto di Green Hunt, Salva Judum 2

Il 5 maggio, Chavindra Karma, figlio di Mahendra Karma, morto nell’attacco dell’EPGL a Jeeramghatie uno dei capi del primo Salva Judum e, Chaitram Attami, insieme ad altri goonda, hanno annunciato il lancio del Salva Judum-2, per la “pace” e lo“sviluppo” del Bastar, e hanno formato il Vikas Sangharsh Samiti”. Questo salvaJudum-2 non è altro che un’organizzazione goonda assassina pagata dal governo fascista hindutva del BJP, costruita dalla famiglia Karma, del Congresso, e dai goondadel BJP ed altri nemici del popoloIn realtà è una nuova forma del vecchio SalvaJudum, organizzazione di supporto di Green HuntPrima Jan JagaranSalva Judum,Green Hunt, ora Salva Judum-Tutti questi abhiyan non sono che campagne perreprimere il popolo.
In nome della pace e dello sviluppoSalva Judum-2 serve a svendere la proprietà naturali di proprietà dello Stato ai capitalisti nazionali ed esteri. Serve ad eliminare il nascente potere popolare, il governo rivoluzionario popolareil Sarkar Janathana, che sta lavorando per l’autosufficienza e uno sviluppo autentico per il popolo del Dandakaranya. Serve ad intensificare la campagna repressiva militare e fascistacontro le masse scatenata dallo StatoNella storia del movimento rivoluzionario degliultimi 35 anni, le eroiche masse del Bastar hanno resistito con coraggio a tante campagne repressive di ogni tipo. Allo stesso modo sconfiggeranno anche il salvaJudum-2. Il movimento rivoluzionario e la guerra popolare si vendicheranno di questo nuovo Jan Jagaran come già hanno fatto con Mahendra Karma e gli altri goonda di Salva Judum.
Il nostro partito chiama le masse in lotta del Dandakaranya a opporre una strenua resistenza al Salva Judum-2, contando sull'esperienza e le lezioni della lotta al primoJan Jagaran Abhiyan e Salva JudumFacciamo appello alle masse del Bastar,principalmente gli adivasi, a tenersi pronti a battersi contro una campagna repressivaanti-popolare che li vuole deportare dal loro jal jungle & zameen e a restare vigilicontro chiunque ne sarà parteQuesta campagna è un pericolo mortale per tutto il popolo del Bastar, adivasi e nonFacciamo perciò appello a tutte le organizzazioni sociali, adivasi e non adivasi, al sarva adivasi Samaj e sarva Samaj a stare non soloalla larga da questa campagna contro il popolo, ma ad opporvisi con forzaPer classi le classi dirigenti sfruttatricipace significa fare silenzio su chi porta violenzarapina,atrocitàsfruttamento e repressione contro il popoloSviluppo significa distruzione,distruzione totale del popolo.
Per i governisviluppo significa lo sviluppo dei grandi gruppi industriali nazionali ed esterisviluppo per i latifondistisviluppo per chi ha il potere e i loro burocrati. Per loro,sviluppo significa grandi industrie, grandi progetti, grandi dighe, zone economiche speciali, corridoi industriali, impianti atomici, vigilanza aereabasi militari, scuole di addestramento militaristradeautostrade, alberghi a 5 stelle, grattacielitorri di comunicazione, banche, stazioni e campi di polizia, nient’altro.
Sviluppo significa deportazione delle popolazioniIl nostro partito sa bene che il vero sviluppo è cibo, vestiario, acqua, caseterraistruzionesalutelavoroirrigazione etutti gli altri servizi fondamentali per la maggior parte del popolo del paeseL’amara esperienza del primo Jagaran Jan del 1990-91, del secondo Jan Jagaran Abhiyan del 1997-98, del Salva Judum organizzato scatenato dai militari nel giugno 2005 eproseguito per quattro anni, della campagna repressiva militare fascista in tutto il paese Green Hunt iniziata nel 2009 e tuttora in corsoè fatta di innumerevoli atrocitàcontro il popolo, omicidi, massacrifalsi scontri, attacchiatrocità sessuali contro le donnerazzie, incendi, arresti ingiustificati, carcerazioni che durano una vita,distruzione di centinaia di villaggideportazioni in campi di concentramento chiamaticampi di accoglienzaIn realtà non sono che installazioni strategiche.
La migrazione di più di centomila persone dal Bastar al Telangana e Orissa in fuga dal terrore, decine di migliaia di profughi costretti a rifugiarsi nella foresta e tanto altro ancora sono cose che i popoli, non solo del Bastar, anche del paese e del mondo, conoscono bene. Migliaia di giovani adivasi sono stati costretti a diventare collaborazionisti del governo per paura, ricatto e avidità. È come se li costringessero a strapparsi gli occhi con le loro mani. Ricordiamo che anche il primo Salva Judum fu spacciato come una campagna di pace. Il movimento e la guerra popolare hanno resistito con forza a tutte queste campagne e continuano a resistere. Intellettuali progressisti e democratici, scrittori, insegnanti, avvocati, giornalisti hanno fatto sentire la loro voce contro la campagna repressiva militare, fascista, pianificata, Salva Judum e sono scesi in strada. Hanno intrapreso una battaglia legale. Così è diventato inevitabile E il governo fermare Salva Judum. Sotto la guida del partito, l’EPLG, i sarkars janathana, le organizzazioni di massa e le masse stanno facendo sacrifici incalcolabili per resistere all’attuale Operazione Green Hunt.
Le organizzazioni proletarie, i partiti e organizzazioni maoiste, le organizzazioni per i diritti umani, intellettuali, persone e testate progressiste e democratiche di tutto paese e del mondo si stanno facendo avanti come mai prima per protestare contro lacampagna repressiva fascista e a sostegno alla guerra popolare in India. Ci appelliamo agli intellettualiscrittoriinsegnantiavvocatigiornalistiorganizzazioni dei diritti umani, progressisti e democratici di tutto paese e del mondo a mobilitarsi per protestare contro la campagna anti-popolare, fascista e pianificata, a far sentire la propria voce e farsi avanti a difesa del jal jungle & zameen, delle risorse naturali, dell’ambiente, e per la sopravvivenza dell’identità adivasiI collaborazionisti che si sono uniti alle forze governative per paura o per avidità, hanno fatto per un po’ il loro lavoro contro il popolo, poi hanno compreso il loro errore e si sono arresi al popolo.
Hanno chiesto scusa per i loro errori e vivono con il popoloI nostri partito fa appello e vuol dare a chi che per propria debolezza, avidità o ricattosi è messo contro il movimento popolare, la possibilità di incontrare il popoloammettere i propri errori, chiedere scusa e vivere una vita normale e serenaIl nostre partito chiama l’EPGL a portare gli elementi anti-popolari, i nemici del popolo e i rinnegati davanti ai tribunali popolari e a prendere le misure necessarie.


(Gudsa Usendi)
Spokesperson,
Central Committee, CPI (Maoist)

Libertà immediata e incondizionata per K. Murali e CP Ismail! - parte una campagna internazionale e nazionale - comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India csgpindia@gmail.com Comitato per la Liberazione dei Prigionieri Politici (CRPP) 11 maggio 2015


Come confermato dai giornali e ulteriormente denunciato da attivisti dei diritti umani, l’intellettuale e scrittore maoista K Murali e un altro attivista, CP Ismail, sono stati dichiarati in arresto dalla sezione ATS della polizia del Maharashtra a Pune, a quanto dicono in una casa da loro affittata. Ma, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, attivisti delle libertà civili confermano che K Murali stava seguendo delle terapie in uno degli ospedali di Pune ed è lì che è stato arrestato. Qualsiasi cosa si possa decifrare dal breve scambio di battute avuto coi reporter, è chiaro che K Murali, cittadino anziano (62 anni), è stato arrestato mentre riceveva un trattamento medico.CP Ismail ha 29 anni. La data del suo arresto non è ancora chiara, anche se si dice che l’ATS lo abbia arrestato lo stesso venerdì e presentato in tribunale per essere rimesso alla custodia della polizia per 7 giorni.
È motivo di grave preoccupazione il fatto che Murali sia cardiopatico, che ha già subito un intervento chirurgico al cuore, e che ora non gli sia permesso di essere curato. Il tribunale lo ha invece rimesso alla custodia della polizia, dove con ogni probabilità le sue condizioni di salute posso ulteriormente deteriorarsi. Nel frattempo, a Murali and Ismail non è stato ancora permesso di vedere i loro avvocati, come a tutti i prigionieri politici colpiti dal draconiano UAPA. Murali e Ismail non sono sfuggiti alla illegalità legalizzata della legislazione peggiore di sempre, che trasferisce all’accusato l’onere della prova mentre lascia alla polizia ampia garanzia di ottenere ogni tipo di impunità. In questo scenario, è altamente improbabile che la polizia gli permetta di ricevere i necessari trattamenti sanitari per i quali era stato ricoverato in ospedale.
Come intellettuale maoista, K. Murali è autore di molti libri e articoli sulle traiettorie politiche, economiche e storiche che hanno contribuito a costituire la formazione sociale del Kerala. Il suo lavoro più noto e “Land, Caste and Bondage (Bhoomi, Jati, Bandhanam, in Malayalam). È stato redattore di ‘A World to Win’ e ‘Massline’, due riviste teoriche e politiche che hanno analizzato lo scenario nazionale e internazionale da un punto di vista maoista. Come CRPP esigiamo che siano garantiti il loro il diritto al silenzio e ad incontrare il avvocato di fiducia, insieme al diritto fondamentale di essere protetti da ogni forma di tortura.
Richiediamo inoltre che non sia la galera il luogo da riservare a questi pensatori sociali e politici che attraverso le loro acute osservazioni hanno arricchito ed esteso l’orizzonte del dibattito su questioni centrali per il presente e il futuro del popolo del Kerala e di tutto il subcontinente. Deve essere permesso loro di esprimere liberamente le loro idee e opinioni, non solo come diritto fondamentale della loro libertà di espressione, ma anche per approfondire quella democrazia che diciamo di essere

Libertà immediate e incondizionata per K. Murali e CP Ismail!
Abroghiamo il draconiano UAPA e tutte le leggi anti-popolari!

In Solidarietà,
SAR Geelani Presidente
Amit Bhattacharyya Sesgretario generale
Jagmohan Singh Vicepresidente
Sukhendu Bhattacharjee Vicepresidente
PA Sebastian Vicepresidente
MN Ravunni Vicepresidente
N. Venuh Vicepresidente

Rona Wilson, Segretaria, Pubbliche Relazioni

lunedì 11 maggio 2015

giù le mani da AJIIT - immediata mobilitazione !

difendere la sua vita e le sue condizioni di detenzione!

a cura di 
comitato di sostegno alla guerra popolare in india
soccorso rosso proletario
info


The New Indian Express

Maoista cade nella rete della Polizia a Pune

MUMBAI/ THIRUVANANTHAPURAM:La squadra antiterrorismo del Maharashtra (ATS) ha arrestato sabato il dirigenete maoista Ajith, 62 anni, alias K Muralidharan alias Thomas Joseph in un ospedale di Talegaon-Dabhade, a circa 30 km da Pune, insieme a Ismail Hamaza Chiragpilli, 29 anni, alias Pravin alias James Mathew.Sono stati tradotti davanti il Giudice delle Sessioni aggiunte, S V Mane, che li ha consegnati in custodia alla polizia per sette giorni. La polizia ritiene Ajith uno stretto collaboratore del massimo dirigente del PCI (Maoista) Ganapathy.Lui e Ismail vivevano sotto falso nome a Talegaon-Dabhade. “Li abbiamo arrestati dopo aver ricevuto una soffiata da una una fonte. Appartengono al PCI (Maoista),” ha detto Bhanupratap Barge, ispettore capo della ATS di Pune. Nato a Irumbanam, Ajith è il minore di cinque figli. . Il giovane Murali aveva studiato al Maharajas con alti voti prima di entrare al Regional Engineering College di Kozhikode. È lì che il suo nome è stato presto associato a quello di P Rajan, studente dello stesso College marchiato come estremista di sinistra e ignobilmente ucciso dalla polizia mentre era in custodia.“A suo tempo il nome di Murali fu inserito erroneamente nella lista degli accusati per aver attaccato una stazione di polizia di Kozhikode. Per questo fu detenuto in diversi campi di polizia, compreso il famigerato campo di Kakkayam,” ha detto una fonte vicina a Murali.

Kaumundi online
Dirigente maoista Murali Kannambally catturato in Maharashtra
PUNE:il dirigente maoista Murali Kannambally è stato catturato dalla polizia del Maharastra. Murali, nativo di Ernakulam, è stati arrestato a Pune insieme ad un altro maoista identificato come Ismail, fratello di Moideen di Pandikkadu, mente degli attacchi maoisti in Kerala. La polizia sta interrogando i due in una località segreta. Murali, accusato dell’attacco alla stazione di polizia di Kayanna, in Kozhikode nel 1970 era in clandestinità da 40 anni. Murali, coinvolto in attività terroriste nel nor India, aveva pubblicato diversi libri sul maoismo. Murali, era studente del Kozhikode Regional Engineering College, interruppe gli studi e lasciò lo stato. Da studente aderì al naxalismo e formò poi un gruppo armato chiamato Naxalbari. Quando questo subì una scissione, si schierò con K Venu. In seguito, quando il gruppo si riunificò, divenne il Massimo dirigente di Naxalbari
Asian Age
Due sospetti maoisti arrestati a Pune
Grazie ad una soffiata, la Squadra Antiterrorismo del Maharashtra (ATS) ha arrestato a Pune due persone sospettate di essere dirigenti maoisti di unità dell’India meridionale. Sono stati catturati nei dintorni di Pune la mattina di sabato. I tribunale speciale di Pune ha rimesso i due alla custodia della ATS per sette giorni.
I funzionari della ATS hanno identificato i due sospetti maoisti come K. Muralidharan (62), noto come Ajith, alias Thomas Joseph, residente a Ernakulam, Kerala, e il ventinovenne Ismail Hamaza CP (Chiragpilli) alias Pravin alias James Mathew, residente di Mallapuram, Kerala. Entrambi alloggiavano alla Lotus Villa, blocco 7, Tukaram Nagar, Talegaon, Pune.
Uomini della ATS hanno detto di aver ricevuto notizie sulle loro attività, grazie alle quail li hanno arrestati intorno alle 5 e 40 del mattino nell’ospedale Morya di Sant Tukaram Nagar, Talegaon Dabhade.
Lo stessi giorno sono stati presentati davanti a un giudice di Pune. Per impedire che fossero riconosciuto, i loro volti sono stati coperti da cappucci mentre erano trasferiti al tribunale.
Le autorità sospettano Ajith di avere stretti rapporti coi massimi dirigenti maoisti del PCI (Maoista), ma rifiutano di dire chi sia. Entrambi vivevano sotto falso nome a Pune, Muralidharan come Thomas, Ismail come James.
Sono stati imputati ex articoli 10, 13, 20, 38 dell’ Unlawful Activities (Prevention) Act e 419, 467, 468, 471 e 34 del codice penale indiano.
Importanti domande, come quali attività stavano svolgendo a Pune, quali attività naxalite hanno svolto in passato, se hanno un curriculum criminale, che cosa gli è stato sequestrato, che cosa stavano pianificando di fare a Pune, sono tutte rimaste senza risposta. L’ispettore capo Bhanupratap Barge della ATS di Pune ha insitito ne “no comment” sugli arresti. “Aspettate qualche giorno e riceverete una nota stampa”, ha detto.
Per motive di sicurezza, ai giornalisti non è stato permesso di entrare nell’aula durante l’udienza, ma mentre gli agenti della ATS scortavano i sospetti al tribunale del distretto di Shivajinagar di Pune, uno dei due ha definito il suo arresto un atto illegale delle autorità.
 
The New Indian Express

martedì 5 maggio 2015

Importante comunicato del Partito Comunista dell'India (maoista), pervenuto e distribuito internazionalmente dal Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare

Partito Comunista dell’India (maoista)
Comitato Speciale di Zona DANDAKARANYA
Comunicato stampa
3 maggio 2015
Boicottare la visita in Chathisgarh di Modi, primo servo della borghesia 
compradora-burocratica e delle multinazionali

Il Partito Comunista dell’India (Maoista) denuncia la visita del primo ministro indiano Narendra Modi on Chathisgarh prevista il 9 maggio 2015. Facciamo a tutto il popolo dello Stato, democratici, progressisti, patrioti, operai e contadini, alle organizzazioni sociali adivasi e non adivasi, perché contestino questa visita, che ha il solo scopo di firmare altri protocolli d’intesa per svendere le risorse naturali dello Stato alle grandi imprese. Facciamo appello a organizzare ogni tipo di azione di protesta, cortei, roghi di fantocci di Ramansingh e Modi, ecc. Questo boicottaggio sarebbe un simbolo della lotta delle masse lavoratrici, specie dei contadini e adivasi, per la loro sopravvivenza e identità, per il “jal jungle zameen” e proteggere le risorse minerarie dello Stato.
Da quando Modi è salito al potere, c’è stata una foga senza precedenti nell’attuazione quelle politiche finanziarie e industriali che servono alle grandi società nazionali e straniere. Dietro lo slogan ingannevole “fare in India”, in nome dello sviluppo del paese e col pretesto di dare lavoro ai giovani del paese, Modi ha aperto le porte ai grandi gruppi industriali nazionali ed esteri. Ha imposto il decreto sull’acquisizione delle terre al solo scopo di facilitare l’incessante rapina di terre vergini e risorse minerarie del paese. In realtà, Modi non è il primo ministro dell’India. È il “primo servo” dei capitalisti burocratici compradori e delle multinazionali.
Quel che Modi fa all’India, Raman Singh cerca di fare al Chathisgarh, saccheggiando le risorse naturali dello Stato, come dimostrano il bilancio recentemente approvato e la nuova politica industriale. Dal Centro sono state inviate Forze para- militari in gran numero per garantire la costruzione della linea ferroviaria Dalli-Raoghat, che ha il solo scopo di agevolare la razzia del ferro e degli altro minerali. Ora Modi viene in Chathisgarh per imporre l’espansione della Raoghat-Jagadalpur, firmare protocolli d’intesa per un mega-impianto siderurgico e inaugurare la Centrale di Polizia di Naya Raipur. La contemporaneità della firma del protocollo d’intesa e dell’inaugurazione della Centrale di polizia nella nuova capitale, non sono una coincidenza.
Calpestando i poteri costituzionali, il Quinto Titolo, il PESA e le competenze dei gramsabha, i governi hanno accelerato i loro sforzi per avviare i progetti minerari di Raoghat, Chargam, Aamdayi, Kuvve, Budhiyarimad, Pallemad e altri ancora in Bastar sambhag e Rajnandgaon. Si stringono anche i tempi di attuazione del piano per installare campi di addestramento militare in un quarto del territorio del Maad, per farne una piattaforma dell’esercito. In questo contesto, in tutte le aree di lotta, compreso il Maad, si sono intensificati il controllo delle campagne e gli attacchi contro i villaggi. Gli attacchi per ottenere informazioni e i falsi scontri con il PLGA sono diventati prassi comune.
Il nostro partito fa appello al popolo dello stato a intraprendere un largo, organizzato e militante movimento popolare il governo fascista Hindutva BJP dello Stato, per proteggere le risorse naturali, in particolare jal jungle and zamen, le risorse minerali o l’identità adivasi. Diamo ogni sostegno possibile alla guerra popolare rivoluzionaria del Dandakaranya. Denunciamo la guerra al popolo chiamata Operazione Green Hunt.

(Gudsa Usendi), portavoce, Dandakaranya Special Zonal Committee, PCI (maoista)