domenica 13 ottobre 2024

L'ex prigioniero politico Dr G N Saibaba muore all'età di 57 anni nel distretto di Hyderabad

 

Distretto di Hyderabad, 12 ottobre 2024: il dottor G.N. Saibaba, ex prigioniero politico e professore di inglese presso il Ram lal Anand College dell'Università di Delhi, è deceduto nella tarda serata di oggi a seguito di complicazioni post-operatorie dopo aver subito un intervento chirurgico per calcoli alla cistifellea. Aveva 57 anni.

Saibaba, costretto su una sedia a rotelle, che era disabile al 90% a causa di un attacco di poliomielite infantile, era in cura presso l'Istituto di Scienze Mediche di Nizam nel distretto di Hyderabad nel Telangana, dove era stato ricoverato 10 giorni fa a causa di problemi di salute. I suoi assistenti hanno detto che ha avuto un attacco di cuore intorno alle 20 ed è stato dichiarato morto dai medici dell'ospedale alle 20,30.

Il dottor Saibaba è stato assolto dal tribunale di Nagpur dell'Alta Corte di Bombay il 5 marzo di quest'anno, quasi 10 anni dopo essere stato arrestato per la prima volta in un presunto caso di legami maoisti. È stato rilasciato dal carcere di Nagpur il 7 marzo.

Parlando alla stampa, Deepak Kumar, un caro amico di famiglia del dottor Saibaba che ha aiutato la famiglia a prendersi cura di lui dopo il suo rilascio dal carcere, e che è anche membro del Comitato per la difesa e il rilascio del dottor G N Saibaba, un'organizzazione che stava facendo campagna per il dottor Saibaba durante la sua incarcerazione, ha detto: "L'ho lasciato all'aeroporto di Delhi il 18 settembre. Due giorni prima, soffriva di un dolore estremo alla cistifellea. Lo abbiamo portato in un ospedale a Vasant Kunj e anche all'AIIMS, ma alla fine abbiamo deciso di ricoverarlo al NIMS di Hyderabad perché avevamo la famiglia lì e pensavamo che sarebbe stata una procedura che richiedeva tempo".

Kumar aveva svolto un ruolo attivo nella campagna per il dottor Saibaba durante il suo periodo in prigione.

"Ci siamo presi cura di lui giorno e notte. Parlava sempre di migliorare la sua salute e di tornare al suo lavoro per i diritti umani e voleva anche insegnare. La sua cistifellea è stata rimossa all'inizio di questo mese, questo intervento chirurgico ha avuto successo e si stava riprendendo. L'ultima volta che gli ho parlato, il 6 ottobre, sembrava a posto. Mi ha chiesto tutto su una recente protesta che avevo tenuto, ma la sua salute ha iniziato a peggiorare intorno al 7 ottobre", ha detto Kumar, aggiungendo che Saibaba aveva sviluppato una febbre alta da venerdì sera.

Il dottor Saibaba stava anche lottando attivamente legalmente per riavere il suo lavoro all'Università di Delhi, hanno detto alla stampa stretti collaboratori. L'ultima udienza del caso è stata a settembre di quest'anno.

Nandita Narain, ex professore dell’Università di Delhi e amico di famiglia del dottor G.N. Saibaba, ha dichiarato: "Ciò che è ancora più spiacevole è che mentre la sua famiglia stava combattendo e aveva ancora speranza nella sua battaglia legale, era appena tornato a casa dopo essere stato assolto e le cose stavano tornando alla normalità, ma ancora una volta è successo questo sfortunato incidente".

"Era un uomo brillante ed è così triste perderlo. Dobbiamo mantenere viva la sua eredità e il suo coraggio", ha detto Narain, aggiungendo di essere stata costantemente in contatto con la famiglia da quando il dottor Saibaba è stato ricoverato al NIMS 10 giorni fa.

Durante un'intervista con la stampa dopo la sua assoluzione, il dottor Saibaba ha dichiarato: "Ho perso molto più dei 10 anni che ho trascorso in prigione".

I giudici Vinay Joshi e Valmiki SA Menezes hanno annullato la condanna all'ergastolo inflitta al dottor Saibaba e hanno assolto altri cinque imputati nello stesso caso. Il tribunale ha detto che stava assolvendo tutti gli imputati poiché l'accusa non è riuscita a dimostrare il fatto oltre ogni ragionevole dubbio contro di loro.

Il dottor Saibaba è stato accusato di aver organizzato un incontro degli altri accusati – lo studente della JNU Hem Mishra e il giornalista dell'Uttarakhand Prashant Rahi – con membri del PCI (maoista) e della sua presunta organizzazione di fronte, il Fronte Democratico Rivoluzionario.

È stato arrestato il 9 maggio 2014. Nel marzo 2017, un tribunale del Maharashtra ha condannato il dottor Saibaba e altre cinque persone, tra cui Mahesh Tirki, Pandu Narote, Hem Mishra, Prashant Rahi e Vijay Tirki, per presunti legami con il partito maoista e coinvolgimento in attività ritenute di guerra contro la nazione.

E' morto il compagno prof. Saibaba - Onore e Gloria!

 

lunedì 7 ottobre 2024

Oggi 7 ottobre la settimana internazionale di sostegno alla palestina è cominciata (7-13 ottobre) - Dichiarazione congiunta su Palestina e Operazione Kagaar

 


Dichiarazione congiunta internazionale a base della Settimana internazionalista d'azione a sostegno della Resistenza Palestinese

Intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

Sono passati già 12 mesi dall’inizio dell’offensiva criminale da parte dello stato terrorista di Israele contro il popolo palestinese. Da allora oltre 40.000 palestinesi sono stati assassinati, tra essi donne e bambini e oltre 100 mila risultano feriti

I sionisti durante i loro bombardamenti, massacri e occupazioni, hanno obbligato più di un milione di palestinesi a spostarsi verso il sud della striscia di Gaza. Senza dubbio i genocidi sionisti stanno sviluppando un’operazione per occupare il sud della striscia di Gaza. I sionisti vogliono annientare il popolo palestinese, appropriarsi del suo territorio e risorse, cercando di spingere i palestinesi nel deserto del Sinai in Egitto, vecchio progetto di spostamento forzato che lasci il cammino libero all’occupazione definitiva di tutto il territorio della Palestina.

La loro intenzione di annientare il popolo palestinese pere appropriarsi del suo territorio e risorse, cercano di spingere i palestinesi nel deserto del Sinai in Egitto. Un vecchio progetto di deportazione forzata che lasci il cammino libero ad Israele per occupare definitivamente il territorio della Palestina.

Rafah, città a sud della striscia di Gaza, è servita come rifugio dei palestinesi, concentrando quasi un milione e mezzo di persone in un piccolo territorio, dove vivono sotto bombardamenti e ostacoli posti dalle forze israeliane perché arrivino aiuti umanitari.

Questo aggrava la crisi umanitaria poiché la popolazione palestinese che si trova a Rafah sta soffrendo malattie infettive prodotte dalla mancanza di acqua potabile, scarsità di mezzi di igiene, insicurezza alimentare, mancanza di ospedali e rifugi in buone condizioni causati dalla costante offensiva dei sionisti. Sono tanti i bambini che muoiono non solo per i bombardamenti ma per la mancanza di cure e di cibo.

Secondo le informazioni della stessa Agenzia sanitaria dell’ONU, circa l’80% dei bambini palestinesi minori di 5 anni non riescono a mangiare tutti i giorni.

Questo si unisce con l’intenzione dei sionisti di colpire anche moralmente il popolo palestinese con atti violenti che vanno al di là del massacro dei civili. La distruzione premeditata dei templi, dei luoghi di vita, scuole, università, ospedali, unita alla privazione di acqua, energie, attacca selvaggiamente la vita dei palestinesi, distrugge le speranze, li espone a morte lenta.

Gli assedi agli ospedali violano le fondamentali regole della guerra, causando effetti pesanti con distruzione delle infrastrutture per assistere infermi e feriti, assassinare il personale medico e assediare le zone vicine.

Il popolo palestinese deve sopportare soldati delle forze sioniste che burlano e disprezzano la loro condizioni, ballano sulle rovine delle loro case e riprendono disprezzabili scene che esaltano le loro azioni, fuse con assurdi spot commerciali delle TV. I loro video nei social sono pieni di discorsi anti palestinesi, uniti a dichiarazioni razziste dei governanti israeliani ed educazione violenta sui bambini, insegnandoli ad odiare i palestinesi fin da piccoli.

Il genocidio contro il popolo palestinese non è solo opera del sionismo israeliano. Gli Stati imperialisti che prestano il loro appoggio sono responsabili, specialmente Stati Uniti, Gran Bretagna con gli altri governi imperialisti europei, Germania, Francia, Italia, ecc. complici.

Gli imperialisti yankee appoggiano senza condizione il loro cane da guardia in Medio Oriente. Utilizzano il loro potere di veto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU per bloccare qualunque misura di iniziativa di pace, inviano armi e denaro ai sionisti per rafforzare il loro potere militare, e recentemente con un atto che molti considerano storico il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un progetto di legge per sanzionare la Corte Penale Internazionale per aver disposto l’arresto dei dirigenti politici sionisti.

A fronte di tutto questo il popolo palestinese e le sue Organizzazioni di Resistenza, oppongono nelle condizioni date un’eroica resistenza, continuando ad assestare colpi alle truppe di occupazione, di invasione genocida.

Esprimiamo il massimo appoggio a questa Resistenza.

Il genocidio contro il popolo palestinese ha acceso la solidarietà internazionale che da ottobre non si è mai fermata.

I proletari e i popoli del mondo hanno mantenuta alta la causa della liberazione della Palestina, condannando la feroce offensiva sionista.

Respingendo la repressione degli Stati reazionari, le masse hanno realizzato meeting e grandi manifestazioni, richiedendo di fermare l’aggressione, sviluppando il boicottaggio delle imprese israeliane e di quelle che appoggiano i sionisti, esigendo la rottura delle relazioni e i trattati dei governi con Israele; fino allo straordinario sviluppo negli ultimi mesi del movimento degli studenti che ha incendiato le Università, le strade, dagli Usa, all’Europa a tutto il mondo, ricordando il movimento di solidarietà con la causa del popolo vietnamita degli anni 60 e 70.

Sotto la pressione delle masse, alcuni governi hanno interrotto le relazioni con Israele e hanno obbligato parte degli organismi internazionali a promuovere azioni giuridiche.

La Corte Internazionale di Giustizia ha accolto la domanda presentata dal Sud Africa e sostenuta da altri Stati che ordina ai sionisti la cessazione immediata delle operazioni militari contro la striscia di Gaza. La Corte Penale Internazionale ha emesso ordini di arresto contro il Ministro Netanyahu e il suo Ministro di Difesa, Gallant.

Ma nello stesso tempo ha ordinato la detenzione dei dirigenti di Hamas.

Quest’ultimo fatto dimostra il carattere borghese della CPI nell’equiparare la violenza degli oppressori e quella degli oppressi.

A fronte della situazione è necessario ora più che mai intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

La pressione popolare deve elevarsi a scioperi di solidarietà, ad azioni sempre più dure contro i governi che appoggiano Israele e le Ambasciate israeliane in ogni angolo del mondo.

I partiti e le organizzazioni comuniste marxiste-leniniste-maoiste devono svolgere un ruolo sempre più di prima fila in questo movimento, intorno alle rivendicazioni di massa condivise:

esigere che le truppe israeliane abbandonino la striscia di Gaza e la Cisgiordania;

esigere che le truppe imperialiste abbandonino la regione e cessino le loro azioni militari in Medio Oriente in appoggio allo stato di Israele e contro le forze solidali con il popolo palestinese, in Mar rosso, in Libano, ecc.;

esigere la rottura delle relazioni diplomatiche, commerciali, militari con Israele;

esigere che i governanti sionisti siano giudicati per crimini di guerra e genocidi.

Nello stesso tempo invitiamo che nelle manifestazioni di solidarietà con il popolo della Palestina e di denuncia del genocidio dei sionisti, si realizzi anche la denuncia dell’azione che sta realizzando lo stato fascista hindutva di Modi/India, grande sostenitore del governo di Netanyahu, appoggiato dall’imperialismo Usa contro i popoli indigeni, tribali in questo paese. Una campagna di stampo genocida, denominata ‘Operazione Kaghaar’, nel mezzo della quale vengono perpetrati massacri e deportazioni forzate, assassinati civili e dirigenti dei popoli tribali, attivisti e dirigenti rivoluzionari; così come vengono perseguitati giornalisti, difensori dei diritti umani che si oppongono. Operazione che mira a soffocare la lotta di liberazione delle masse indiane, la guerra di popolo anti imperialista delle masse popolari.

I lavoratori e i popoli del mondo devono appoggiare la resistenza e la guerra di liberazione nazionale del popolo palestinese, dentro la lotta di liberazione definitiva dei popoli dallo sfruttamento e l’oppressione capitalista, imperialista, che sarà possibile con il trionfo delle rivoluzioni in ogni paese e l’avanzata della rivoluzione proletaria mondiale, per sradicare dalla faccia della terra ogni forma di oppressione e sfruttamento.

Proletari e popoli del mondo uniamoci contro l’imperialismo!

Viva la lotta di liberazione del popolo palestinese!

Palestina libera!

 

Lista aperta di adesioni

International Commitee Support People's War India

Communist (Maoist) Party of Afghanistan 

Communist Party of Australia (Marxist-Leninist)

Communist Party of Turkey - Marxist Leninist (TKP-ML)*

Communist Worker Union (mlm) Colombia

Construction Committee of the Maoist Communist Party of Galicia

Maoist Communist Party – Italy

Proletarian Party Of Purbo Bangla(PBSP)/Bangladesh*

Red Road of Iran (Maoist group)

Revolutionary Study Group (USA)

Revolutionary Communist Party of Uruguay

Chinese Proletarian Alliance Communist Party*

Partito marxista-leninista italiano

Russian Maoist Party 

Reagroupacion Proletaria de Peru'

Maoist Communist Committee – Brazil. 

 

per materiali e adesioni alla Dichiarazione e alla settimana di azione

info per l'Italia pcro.red@gmail.com

 ICSPWI csgpindia@gmail.com 

*con nota di commento

domenica 6 ottobre 2024

L’Alta Corte del Kerala ribalta le condanne degli attivisti del Frontre Democratico Rivoluzionario nel caso costruito contro di loro dalla NIA

 

Distretto di Alappuzha, 25 settembre 2024: mercoledì una sezione dell'Alta Corte del Kerala ha annullato il verdetto del Tribunale speciale di Ernakulam per le accuse della NIA [National Investigation Agency] che hanno portato alla condanna di cinque attivisti del Fronte Democratico Rivoluzionario (FDR) a tre anni di reclusione per una riunione di persone presunte quadri dirigenti del partito maoista a Mavelikara.

Le accuse della NIA contro gli attivisti dicevano che avevano organizzato una riunione segreta del FDR, che si pretendeva fosse un'organizzazione di facciata del PCI (maoista), in un alloggio a Mavelikara il 29 dicembre 2012, con l'intenzione di formare un'ala studentesca del FDR nello stato del Kerala.

Il tribunale ha assolto gli imputati sulla base del fatto che l'accusa in questo caso non era riuscita a stabilire che il FDR fosse un'organizzazione terroristica. La corte ha sottolineato che il FDR non è stato elencato come organizzazione terroristica nel primo elenco dell'Unlawful Activities (Prevention) Act (UAPA), sebbene il PCI (Maoista) e le sue organizzazioni di facciata siano attualmente messe al bando dal governo dell'Unione.

Coloro che sono stati assolti sono il primo accusato Rajesh Madhavan, il secondo accusato Gopal, il terzo accusato Devarajan, il quarto accusato Bahuleyan e il quinto accusato Ajayakumar alias Ajayan alias Mannoor Ajayan.