sabato 19 luglio 2025

Appello internazionale proposto per la mobilitazione in occasione della Settimana dei martiri (28 luglio – 03 agosto), in India e nel mondo

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) chiama le organizzazioni e i partiti comunisti marxisti-leninisti-maoisti, tutte le organizzazioni e i partiti comunisti, i rivoluzionari, i progressisti e i sinceri democratici, alla mobilitazione a sostegno della Guerra Popolare in India e del partito che la dirige, il Partito Comunista dell'India (Maoista), in occasione della Settimana dei martiri (28 luglio – 03 agosto).

Il sangue versato dai martiri rivoluzionari indiani caduti per la Rivoluzione di Nuova Democrazia in India, primo passo verso il Socialismo ed il Comunismo, va onorato: è il sangue versato dai nostri compagni che sono pronti all'estremo sacrificio per liberare l'India dal giogo semifeudale e semicoloniale e dal capitalismo burocratico al servizio dell'imperialismo.

L'India non è solo il più grande paese al mondo con circa un miliardo e mezzo di persone, ma è anche il regime hindutva (fascismo con caratteristiche indù) di Modi ed è il principale bastione dell'imperialismo yankee nonché il principale sostenitore del regime sionista in Sud Asia e nel mondo.

La rivoluzione indiana (con la strategia della Guerra Popolare di Lunga Durata) è attiva sin dal 1969, nei decenni è riuscita a liberare milioni di proletari e contadini e tribali dall'oppressione feudale e di casta nelle zone in cui si è sviluppata, arrivando a coprire un'area abitata da oltre 50 milioni di persone dall'estremo nord del subcontinente indiano fino agli stati meridionali di Kerala e Karnataka.

Il Partito Comunista dell'India (Maoista) è praticamente il più grande partito rivoluzionario in armi in assoluto per numero di compagni, settori delle masse che mobilita tramite organizzazioni sindacali, delle donne, per la difesa dell'ambiente e degli adivasi (popolazioni tribali) e senza casta. L’EPGL conta circa 20.000 uomini armati senza contare le milizie popolari locali.

Questa grande rivoluzione oggi attraversa una fase cruciale: il regime hindutva di Modi tramite una brutale operazione militare e genocida sostenuta dall'imperialismo e dal sionismo (tramite know how e droni forniti direttamente dallo stato sionista israeliano), l'Operazione Kagar che impegna decine di migliaia di poliziotti, paramilitari ed esercito, dichiara che "sconfiggerà il maoismo" nel paese entro l'aprile del 2026.

Mentre tale scadenza si avvicina, l'Operazione Kagar si intensifica: lo scorso maggio il segretario generale del Partito Comunista dell'India (Maoista), il compagno 'Basavaraj, insieme ad altri 27 compagni e guerriglieri, è caduto in combattimento dopo aver resistito ad un accerchiamento durato oltre due giorni da oltre 2.000 paramilitari.

Nei mesi scorsi centinaia di persone, non solo rivoluzionari ma anche abitanti dei villaggi e tribali sono stati massacrati nel corso di tale operazione militare.

La società civile indiana ha fatto appello al governo di fermare immediatamente questa "guerra contro il popolo" e di accogliere la proposta del CPI (Maoist) a dare il via a delle negoziazioni, ma il regime hindutva di Modi non solo prosegue per la sua strada ma etichetta tali attivisti come "urban maoist" riservando repressione anche per loro.

Quattordici anni fa il primo luglio cadeva il compagno Azad, membro del comitato centrale e dell'ufficio politico del partito in un falso scontro, arrestato e poi ucciso successivamente a sangue freddo.

Pochi mesi dopo, il 24 Novembre 2011, sempre in un falso scontro veniva martirizzato il compagno Kishenji, membro dell'ufficio politico del partito.

I martiri della rivoluzione indiana sono i migliori figli del popolo indiano che hanno sacrificato la propria vita non solo per la liberazione dallo sfruttamento dell'India, ma del mondo intero, contribuendo alla Rivoluzione Proletaria Mondiale.

Il Partito Comunista dell'India (Maoista) dopo il 7 ottobre 2023 ha attivamente sostenuto la Resistenza palestinese, nonostante le difficoltà che sta attraversando, organizzando azioni di sostegno e propaganda in India.

È quindi un dovere internazionalista sostenere questa avanzata esperienza rivoluzionaria, ricordare i suoi martiri, che sono anche i nostri.

ICSPWI fa appello, dunque, alla mobilitazione in tutti i paesi del mondo in occasione della settimana dei martiri del PCI (Maoista), dal 28 luglio al 03 agosto, e in accordo con le condizioni specifiche sia oggettive che soggettive in ogni paese, organizzando:

  • Azioni e proteste alle ambasciate e ai consolati indiani
  • Meeting di sostegno
  • Azioni di propaganda nelle fabbriche, nei posti di lavoro, tra gli operai e i contadini in lotta, nei quartieri popolari e nelle università

I martiri della rivoluzione sono immortali!

I rivoluzionari del PCI (Maoista) sono i nostri compagni!

I compagni Basavaraj, Azad e Kishenji, leader della rivoluzione di nuova democrazia in India non saranno mai dimenticati, il loro esempio darà vita a future generazioni di rivoluzionari!

Stop 'Operazione Kagar'! Libertà immediata per tutti i prigionieri politici in India!

Viva il Partito Comunista dell'India (Maoista)!

Viva la Guerra Popolare in India!

per maggiori info e materiali contattare: csgpindia@gmail.com

ICSPWI