mercoledì 9 maggio 2012

Sospeso carcere a vita per un settantenne maoista


Tribunale indiano sospende il carcere a vita per un ribelle maoista

Narayan Sanyal

NEW DELHI, 7 maggio (UPI Asia) - La Corte Suprema dell'India lunedì, ha liberato un ribelle maoista settantenne su cauzione e ha sospeso la condanna all'ergastolo che gli era stata inflitta nel 2010 dopo essere stato condannato per sedizione.

I giudici della Corte Suprema GS Singhvi e SJ Mukhopadhaya hanno detto di aver concesso la sospensione perché ha 78 anni ed era già stato in carcere per sei anni. Nel 2010, un tribunale nello stato orientale indiano del Chhattisgarh aveva condannato Sanyal, leader del fuorilegge Partito Comunista dell'India (Maoista), con altri due.

Il caso ha attirato l'attenzione internazionale nel 2008 quando il noto attivista per i diritti umani Binayak Sen è stato implicato nel caso per aver visitato in carcere Sanyal.

La polizia aveva affermato che Sen, un medico, aveva consegnato messaggi a Sanyal con il pretesto di fargli visita in carcere e visitarlo in quanto medico.

Il giudice del Chhattisgarh gli aveva dato cinque anni di carcere secondo la controversa legge Unlawful Activities Prevention Act [Legge di prevenzione sulle attività illegali].

L'arresto di Sen è stato accolto con una protesta a livello nazionale dato che egli è vicepresidente dell'Unione popolare per le libertà civili, un gruppo indiano che critica i presunti eccessi della polizia. Diversi premi Nobel hanno scritto al governo indiano un appello per la sua liberazione.

La Corte Suprema aveva concesso libertà su cauzione a Sen nell'aprile dello scorso anno.

Sia Sen che Sanyal si sono appellati contro la loro condanna presso l'Alta Corte del Chhattisgarh.

Nessun commento:

Posta un commento