Tribunale
indiano sospende il carcere a vita per un ribelle maoista
Narayan
Sanyal
NEW
DELHI, 7 maggio (UPI Asia) - La Corte Suprema dell'India lunedì, ha
liberato un ribelle maoista settantenne su cauzione e ha sospeso la
condanna all'ergastolo che gli era stata inflitta nel 2010 dopo
essere stato condannato per sedizione.
I
giudici della Corte Suprema GS Singhvi e SJ Mukhopadhaya hanno detto
di aver concesso la sospensione perché ha 78 anni ed era già stato
in carcere per sei anni. Nel 2010, un tribunale nello stato orientale
indiano del Chhattisgarh aveva condannato Sanyal, leader del
fuorilegge Partito Comunista dell'India (Maoista), con altri due.
Il
caso ha attirato l'attenzione internazionale nel 2008 quando il noto
attivista per i diritti umani Binayak Sen è stato implicato nel caso
per aver visitato in carcere Sanyal.
La
polizia aveva affermato che Sen, un medico, aveva consegnato messaggi
a Sanyal con il pretesto di fargli visita in carcere e visitarlo in
quanto medico.
Il
giudice del Chhattisgarh gli aveva dato cinque anni di carcere
secondo la controversa legge Unlawful Activities Prevention Act
[Legge di prevenzione sulle attività illegali].
L'arresto
di Sen è stato accolto con una protesta a livello nazionale dato
che egli è vicepresidente dell'Unione popolare per le libertà
civili, un gruppo indiano che critica i presunti eccessi della
polizia. Diversi premi Nobel hanno scritto al governo indiano un
appello per la sua liberazione.
La
Corte Suprema aveva concesso libertà su cauzione a Sen nell'aprile
dello scorso anno.
Sia
Sen che Sanyal si sono appellati contro la loro condanna presso
l'Alta Corte del Chhattisgarh.
Nessun commento:
Posta un commento