lunedì 4 febbraio 2013

NON POSSIAMO TOLLERARE GLI INFORMATORI DELLA POLIZIA, DICE UN COMANDANTE MAOISTA


Jamui: I maoisti hanno smentito le affermazioni che avevano chiesto un riscatto in cambio di 7 lavoratori che erano stati rapiti da un sito di costruzione di un ponte in Bihar il 26 Gennaio.
Hanno detto che si stavano opponendo alla costruzione del ponte sul fiume Badaldih e pertanto, hanno portato via 7 uomini che erano impegnati nel lavoro. "Possiamo rilasciare gli uomini rapiti quando il lavoro di costruzione è stato fermato", un comandante maoista ha detto a Dainik Bhaskar.
Ha detto che tutti quelli che erano tenuti in ostaggio sono salvi fin quando la polizia prenderà qualsiasi iniziativi contro i ribelli armati.
Accusando la polizia di colpire innocenti nel nome dei maoisti, ha detto, "poveri abitanti di villaggio sono stati tenuti dietro le sbarre su false accuse. La polizia deve fermare ciò". Quando gli è stato chiesto se il ponte non dovrebbe essere costruito, ha detto che non hanno nessun problema con questa costruzione ma alcune persone locali influenti hanno fatto centinaia di migliaia di rupie dall'imprenditore del ponte nel nome dei Maoisti. " Avevamo dato chiare istruzioni che fin quando i colpevoli non saranno identificati e arrestati, il lavoro di costruzione non incomincerà. Ma queste istruzioni sono state ignorate e ci hanno costretto a rapire i lavoratori,"ha detto.
Koda ha detto che loro non colpiscono mai la povera gente. "La povera gente e i lavoratori sono nostri fratelli. ma non possiamo tollerare gli informatori della polizia," ha detto.
I lavoratori hanno anche confermato che sono salvi e che i maoisti si stanno prendendo cura di loro.
i Maoisti hanno portato via 7 lavoratori dal villaggio di Badaldih nel distretto di Jamui del Bihar nella notte del 26 Gennaio. Avevano ripetutamente richiesto un'estorsione di 150.000.000 rupie. Il rifiuto di pagarli si è tradotto nel rapimento dei lavoratori.






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