venerdì 10 ottobre 2014

Introduzione e relazione al Meeting Internazionale a sostegno della guerra popolare in india in occasione del 10° anniversario della Fondazione del PCI (Maoista)

INTRODUZIONE

A nome del Comitato porgiamo il saluto a tutti i compagni e organizzazioni qui presenti, a tutti coloro che partecipano attraverso messaggi, a tutti coloro che stanno sviluppando iniziative simili e sullo stesso tema in questi giorni, a tutti coloro che sostengono nel mondo la guerra popolare in India, perchè non possono non celebrare con noi il 10° anniversario del PCI (M) che la dirige, organizza e, siamo certi, che la condurrà alla vittoria.
Il meeting che teniamo oggi non è la 2° Conferenza internazionale che avevamo proposto e che volevamo realizzare, dopo quella coronata da grande successo di Amburgo del 24 novembre 2012.
Abbiamo proposto che questa CI si tenesse in un altro grande paese fuori dall'Europa, il Brasile, al centro dello scontro mondiale tra imperialismo e popoli e che ha visto proprio in questo ultimo anno l'esplosione della lotta di classe e della rivolta popolare e dove i sostenitori della guerra popolare in India sono numerosi e hanno una consistente base di massa; anche per permettere a tante forze in America Latina di poter partecipare direttamente alla CI, cosa che non si è ancora realizzato in occasione della Conferenza di Amburgo.
Questa scelta è legata alla natura stessa del Comitato che lavora per unire i popoli del mondo nel sostegno alla guerra popolare in India, secondo la concezione “nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse”.
I compagni brasiliani ci hanno detto che non erano tuttora in condizioni di organizzare una simile conferenza e hanno indicato anche la necessità di mantenere alto lo scontro e il sostegno nell'Europa imperialista. Abbiamo accolto la loro valutazione, ma restiamo della nostra idea e il Comitato proporrà di lavorare nel futuro alla realizzazione della Conferenza Internazionale in Brasile.

Non potevamo però lasciare senza un evento di lotta e di sostegno l'importante scadenza del 10° anniversario della fondazione del Partito Comunista dell'India (maoista), e, quindi, contando sulle nostre forze abbiamo deciso di organizzare un meeting internazionale e internazionalista in questo mese e in contemporanea allo scatenamento della celebrazione del 10° anniversario nel fuoco della gp e a fronte della repressione genocida del regime indiano che si svolge in questi giorni in India.
Il nostro meeting è quindi con i delegati che hanno voluto accettare la proposta del Comitato.
Si svolge in forme riservate, corrispondenti alle condizioni concrete del paese e del luogo in cui siamo e ha l'obiettivo non tanto di chiudere le iniziative di sostegno per il 10° anniversario ma di aprirle in tutto il mondo, con l'obiettivo della 2° CI.
Il meeting è l'occasione per permettere a tutte le forze presenti, e dopo di esse, a tutte le forze partecipanti a diverso titolo, di dibattere, pianificare la continuità delle attività del Comitato con le proposte già esistenti, prima tra tutte la delegazione internazionale in India, e ogni altra iniziativa che i partecipanti vorranno proporre e indicare.
Apriremo il meeting con la lettura del messaggio che il PCI (M) ha preparato per questo meeting, come propria partecipazione. 

RELAZIONE

In India si sviluppa impetuosa una guerra di popolo contro l'imperialismo, il capitalismo burocratico e il feudalesimo.
Una guerra di popolo è iniziata nelle regioni dove sono più profonde le radici della rivolta alla miseria, allo sfruttamento capitalistico e tribale, dove sono più acute le contraddizioni prodotte da uno sviluppo fatto di saccheggio di risorse, oppressione di casta e sfruttamento da parte del capitalismo legato e asservito all'imperialismo.
Questa guerra di popolo continua l'epopea straordinaria della rivolta armata contadina di Naxalbari è ha trovato un nuovo livello di direzione, guida e programma con l'unificazione del maoisti, eredi di Naxalbari, nella fondazione del Partito Comunista dell'India (maoista).
10 anni dalla fondazione hanno dimostrato la potenza delle masse armate dirette da un partito comunista maoista; grazie alla direzione di questo partito la guerra popolare si è estesa in tutto il paese e ha costruito le sue basi in circa un terzo di esso. Una guerra popolare che è divenuta così la principale minaccia interna per il regime indiano e per l'imperialismo in una zona cruciale del mondo. Una guerra popolare che ha irradiato il suo messaggio e la sua forza tra le masse oppresse di tutto il mondo.

E' questa la base della nascita del Comitato internazionale, dello sviluppo del sostegno alla gp che si è esteso in tanti paesi attraverso sia campagne unificate, sia attraverso altre iniziative autonome dal Comitato, e che ha avuto una sua tappa importante nella Conferenza internazionale di Amburgo, organizzata dal Comitato e dalla Lega antimperialista di Amburgo.
Soprattutto dopo questa, anche il movimento internazionale di sostegno alla guerra popolare e il CI sono diventati un pericolo per il regime indiano e per l'imperialismo, che va via via prendendo iniziative di pressione sui governi per fermare questa solidarietà e sostegno e per colpire chi questo sostegno lo fa diventare una forma organizzata di un potenziale possente movimento che tappa per tappa si sta sviluppando.
Il regime indiano ha scatenato la più feroce delle repressioni contro il popolo in lotta. La gigantesca operazione 'Green Hunt' è una vera e propria caccia all'uomo in cui le masse povere dell'India che si ribellano sono trattate come animali da sterminare; una campagna di guerra condotta dal regime indiano contro il suo stesso popolo, con ampio dispiego di truppe super armate, oggi anche di droni, polizia e milizie paramilitari che seminano terrore e genocidio nei villaggi, con incursioni, deportazioni, stupri e massacri di massa.
Il cuore di questa repressione è colpire il PCI (M), i suoi quadri, i suoi dirigenti, i suoi militanti, i suoi sostenitori, non solo nelle zone in rivolta ma anche all'interno delle città, delle università e in tutte le classi e settori sociali che sostengono o simpatizzano con la guerra popolare, la ribellione maoista, la ribellione armata delle masse popolari.
Ma il regime indiano per condurre questa operazione ha dovuto via via abbandonare l'immagine coltivata di essere la “più grande democrazia del mondo” per consegnarsi nelle mani di un nuovo regime fascista indù, il regime di Modi. La rivoluzione anima sempre una potente controrivoluzione che oggi in India colpisce indiscriminatamente e vuole cancellare ogni opposizione politica.
In queste settimane il regime di Modi scatena la repressione non solo contro la guerra popolare, l'Esercito popolare, ma anche contro il Forum per l'Alternativa politica. Come ha dichiarato il compagno Vara Vara Rao: “il governo Modi lancia una guerra su vasta scala contro i ribelli maoisti e il popolo che essi guidano, montando un'isteria di guerra, una guerra agli ordini della grandi compagnie che puntano al controllo e al saccheggio delle nostre risorse”.

Ma più repressione, più oppressione non fanno che alimentare il movimento di ribellione e la stessa opposizione. Colpendo il Forum il governo mostra tutta la sua debolezza strategica e di classe, di fronte a chi dice “il popolo è con noi, in quanto siamo per l'autogoverno e per dare potere ai senza terra e ai settori oppressi della società”.

Il Comitato Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India esprime la più ampia solidarietà al compagno Vara Vara Rao, ai partecipanti del Forum per l'Alternativa politica, ne richiede l'immediata liberazione e fa appello a tutte le forze rivoluzionarie, antimperialiste e progressiste nel mondo a sviluppare iniziative di mobilitazione politica.

La repressione non può fermare le grandi celebrazioni del 10° anniversario, perchè non può fermare l'avanzata del popolo e della sua avanguardia.
Riprendiamo qui la risposta che ha dato Arundaty Roy ad un giornalista che le chiedeva che differenza esistesse tra i maoisti e il popolo, con riferimento alle zone in cui si sviluppa la guerra di popolo e il movimento di massa popolare guidato dai maoisti; Arundaty rispondeva: “Nessuna. Maoisti e popolo sono la stessa cosa”.

Lo sviluppo del sostegno alla guerra popolare deve far conoscere alle grandi masse del mondo non solo la forza delle iniziative armate dell'Esercito popolare ma la natura dei movimenti popolari che il partito dirige e che la guerra popolare involucra, anima; così come ciò che i Comitati popolari rivoluzionari realizza nelle zone dove la guerra popolare si insedia.
La lotta armata si sviluppa nelle foreste, nelle campagne come resistenza armata alle incursioni che distruggono villaggi e deportano gli abitanti; villaggi e abitanti che senza la lotta armata verrebbero cancellati, in una contesa in cui si vuole imporre uno sviluppo del capitalismo che nega al popolo il diritto di esistere.
Come abbiamo scritto fondando il CI: le masse indiane dirette dal PCI (M) stanno scrivendo una pagina storica dello scontro di classe attuale nel mondo. Dobbiamo contribuire a far comprendere al proletariato mondiale che l'avanzamento della guerra popolare in India mette in discussione i rapporti di forza non solo nel sud Asia ma in tutto l'assetto del sistema imperialista mondiale.

Il Comitato Internazionale si sviluppa come centro di azione e propaganda, in cui via via coloro che vogliono sostenere la guerra popolare possano prendere parte sia in forma unitaria e unificata, sia in forma coordinata. L'estensione progressiva delle campagne in circa 60 paesi dimostra la funzione internazionale del Comitato.
Le campagne e le giornate internazionali hanno lo scopo di dare a tutti la possibilità di partecipare e di unirsi nel sostegno.

Il sistema imperialista non riesce ad uscire dalla sua più grave crisi dagli anni '30, i suoi tentativi di affrontarla e superarla cadono nel vuoto perchè essa trova origine nel funzionamento stesso del sistema imperialista attuale. Nello scenario mondiale anche nella crisi si realizza un divario sempre più grande tra la ricchezza di un pugno di paesi imperialisti e la povertà di tre quarti dell'umanità dei paesi oppressi dall'imperialismo, tra la ricchezza nelle mani della borghesia e l'impoverimento assoluto e relativo dei proletari e masse popolari all'interno dei paesi imperialisti, e, in paesi come l'India, tra la straripante ricchezza di una borghesia compradora e parassitaria e le condizioni di vita di miseria e fame delle masse popolari.
Per questo la guerra popolare è ben interna alla risposta dei popoli a questa situazione e alla crisi di sistema; ed in questo è punta avanzata oggettiva e soggettiva della lotta delle masse oppresse nel mondo. Sostenerla quindi non è semplice solidarietà ma partecipazione a questa guerra globale contro l'imperialismo.

Il 10° anniversario mostra che là dove alla guida della ribellione dei popoli è un partito comunista, la ribellione delle masse non è preda e pedina della contesa interimperialista, non è in mano a forze reazionarie feudali che cavalcano la ribellione per riportarla nell'alveo delle classi dominanti o addirittura per portare indietro la ruota della storia. Il sostegno alla guerra popolare è quindi anche il modo per contribuire perchè questa tendenza si affermi ovunque è in corso la ribellione dei popoli.

Si può cogliere adeguatamente l'importanza della gp e le ragioni per sostenerla se essa la si inquadra nella situazione internazionale.
Oggi nell'analisi del mondo da un lato si accentuano le contraddizioni interimperialiste che possono portare ad una terza guerra mondiale, dall'altro si alimentano i fattori della rivoluzione e si manifesta chiara la contraddizione principale nel mondo d'oggi. La guerra popolare in India viene ad essere obiettivamente un punto di riferimento indispensabile per collocarsi dentro la contraddizione principale e la tendenza principale nel mondo d'oggi.

Il Comitato di sostegno alla guerra popolare non intende rinchiudere la sua azione nella denuncia del regime indiano, che pure è indispensabile e parte determinante della sua attività, ma favorire la conoscenza e il riconoscimento dei fattori di unità di classe e di unità antimperialista che esistono tra l'India e i paesi in cui il Comitato opera.
In India il governo è deciso a vendere e a spartire le risorse naturale e umane del paese alle multinazionali imperialiste occidentali, ai nuovi monopoli dei padroni della grandi fabbriche automobilistiche, siderurgiche, come Tata, Essar, Jindal, Mittal, che traggono dallo sfruttamento selvaggio di operai, spesso donne e bambini, i profitti che permettono loro di diventare acquirenti e partecipanti dei grandi monopoli internazionali del settore, in alleanza con i padroni dei paesi imperialisti.
Su questo deve esistere e può svilupparsi l'unità tra i lavoratori dei paesi imperialisti e i lavoratori e le masse oppresse in India.
Il Comitato attraverso l'azione, l'informazione ha un ruolo importante da svolgere.

Nel cuore dell'India la guerra contro il popolo e l'affermazione del regime fascista indù riempie il paese di stupri di donne guerrigliere, donne del popolo, nella guerra; e di stupri ripetuti nelle grandi città falso modernizzate, nelle università, ecc.
La lotta in India delle donne e la partecipazione delle donne alla guerra popolare rendono questo movimento in India un'indicazione generale per le donne in tutti i paesi del mondo. Il Comitato di sostegno alla guerra popolare contribuirà a raccogliere sempre più le forze possenti di questo movimento.

La guerra popolare in India è volta a cambiare il volto del secondo paese più popolato al mondo, ad incarnare lo spirito di cambiamento che anima anche la gioventù ribelle in tanti paesi del mondo, compreso nelle cittadelle imperialiste. Diffondere, quindi, gli avanzamenti, gli insegnamenti, la natura dello scontro in India, tra repressione di Stato e ribellione armata del popolo, è fonte e stimolo per indicare un orientamento effettivamente rivoluzionario alla ribellione della gioventù.

In questo senso la linea, la prassi del CI è ben più che un organismo di solidarietà, ma un arma e un valore aggiunto per tutte le forze comuniste, rivoluzionarie, antimperialiste nel mondo.
E' questa la base dell'unità raggiunta in piena autonomia con la guerra popolare in India, con il PCI (M), di cui celebriamo il 10° anniversario.

Questo meeting è una tappa in questo cammino che non si può arrestare e che tutti noi insieme dobbiamo far avanzare al servizio della liberazione dei proletari e dei popoli.

Questo è importante affermarlo proprio mentre in India quotidianamente cadono i nostri martiri, i figli migliori del nostro popolo, i nostri compagni, che dal cuore di quel paese affermano, con la voce del messaggi del PCI (M): “in conclusione, noi desideriamo parlare circa i grandi sforzi che voi state facendo in sostegno alla guerra di popolo in India. Le notizie delle vostre campagne, le sue vivide immagini, arrivano alle nostre fila, tra i combattenti dell'Esercito popolare in tutte le forme possibili, attraverso le nostre riviste, aperte o segrete, e parecchi altri mezzi. Quando essi sanno che i loro fratelli e sorelle, in terre molto lontane, si alzano in solidarietà militante con loro, e d essi vedono le immagini di protesta davanti alle ambasciate indiane, nelle scritte murali, il messaggio della loro rivoluzione alle masse di tanti paesi, i loro cuori si riempiono di orgoglio, di coraggio. Noi non siamo soli! Il nostro popolo è là! Noi siamo ovunque! Le vostre azioni ci ispirano e ci rendono ancor più determinati! Noi rafforzeremo tutto il nostro impegno per rispondere alla fiducia che riponete in noi”.
E noi possiamo dire da questo meeting che la nostra azione sarà all'altezza di questo messaggio!

MORTE AL REGIME INDIANO!
MORTE ALL'IMPERIALISMO!
ABBASSO IL REGIME FASCISTA INDU' DI MODI!
STOP GREEN HUNT!
LIBERTA' PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI!
ONORE AI MARTIRI DELLA RIVOLUZIONE!
VIVA IL 10° ANNIVERSARIPO DEL PARTITO COMUNISTA DELL'INDIA (MAOISTA)!
VIVA LA GUERRA POPOLARE!
VIVA LA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE!
VIVA L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!

Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare India
27.9.2014

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