Compagni, amici,
A nome della Lega
contro l'aggressione imperialista vogliamo esprimere i nostri più calorosi
saluti rivoluzionari a tutti i combattenti dei movimenti di liberazione dei
popoli del mondo, a tutte le masse che resistono contro lo sfruttamento e
l'oppressione dell'imperialismo, nonché ai partecipanti di questo incontro. Salutiamo
dal profondo del cuore i dirigenti e membri del Partito Comunista dell'India
(Maoista), i combattenti dell’EPGL e le masse del nuovo potere. Sono una torcia
luminosa e fonte di fiducia per tutti i comunisti, i rivoluzionari, gli
antimperialisti e i progressisti di tutto il mondo.
Nei suoi dieci
anni di vita, dall'unificazione del Centro Comunista Maoista con il Partito
Comunista d’India Marxista-Leninista (People’s War), e grazie alla guerra
popolare che conduce, il PCI (Maoista) tiene alta la bandiera rossa della
rivoluzione di nuova democrazia, nonostante gli attacchi dei reazionari, e
serve da esempio e ispirazione per tutti i compagni del mondo che affrontano e
realizzano i loro doveri. La loro lotta contro il capitalismo burocratico, il
semi-colonialismo e il semi-feudalesimo è una delle più grandi lotte di massa
che il mondo abbia mai visto.
Nella maggior
parte del mondo, che sia l’India, il Perù, il Brasile, le Filippine o la
Turchia, l'imperialismo dissangua i popoli dei paesi soppressi col capitalismo
burocratico, saccheggia le loro ricchezze e ne distrugge i mezzi di
sussistenza. Le guerre di aggressione contro l'Iraq e l'Afghanistan, così come
il genocidio strisciante del popolo palestinese, sono chiara espressione e
risultato della profonda crisi in corso dell'imperialismo. L'imperialismo non
può e non smetterà di fomentare sempre nuove guerre per saziare la sua fame
insaziabile e spetta ai popoli del mondo porre fine una volta per tutte ai suoi
crimini. L'imperialismo ha trasformato il mondo in un inferno per il
proletariato e soprattutto per i popoli del mondo e continua a scaricare su di
essi il peso della sua crisi.
Denunciamo
politica di genocidio dei sionisti, i massacri loro e dei loro padroni yankee e
imperialisti e ribadiamo la nostra solidarietà con l'eroica resistenza del
popolo palestinese. Sionismo quale da testa di ponte e cane da guardia alla
catena dell’ imperialismo Yankee nel mondo arabo si meritato l'odio dei popoli
del mondo nei decenni di strategia di espulsione ed eradicazione e per le
atrocità commesse contro il popolo palestinese e siamo tutti ansiosi di
presentare loro il conto. Condanniamo anche l'aggressione imperialista contro
il popolo ucraino e le orde fasciste assassine ed affermiamo il nostro appoggio
alle masse nella loro lotta antifascista.
È evidente che la
contraddizione tra imperialismo e nazioni oppresse è ben lungi dal rallentare,
ma anzi si acuisce rapidamente. Ma la pressione che l'imperialismo impone sulle
nazioni oppresse produce uno sviluppo quantitativo e qualitativo. In vaste
parti del mondo divampano lotte di massa e si sviluppano partiti,
organizzazioni e movimenti antimperialisti che aspirano a distruggere
l'imperialismo. È così perché sono le masse fanno la storia e la stragrande
maggioranza di esse vive nelle nazioni oppresse.
Oltre a questa
contraddizione, che è la contraddizione principale a livello mondiale, è
necessario guardare alla dinamica della contraddizione tra proletariato e
borghesia, nonché alla contraddizione interimperialista per porre le basi per
schiacciare finalmente l'imperialismo. Solo con la fusione della rivoluzione
democratica e di quella socialista è possibile spazzare via la reazione e
l'imperialismo dalla faccia della terra. Ribadiamo con forza che la rivoluzione
nei paesi imperialisti è possibile, che è una necessità storica e che viene
favorita dallo sviluppo delle lotte delle nazioni oppresse.
I popoli del mondo
devono unirsi alle forze antimperialiste e al proletariato internazionale nella
lotta contro la loro schiavitù. Il loro odio contro lo sfruttamento e
l'oppressione derivanti dell'imperialismo li unisce e matura le condizioni per
la rivoluzione in ciascun paese e a livello mondiale. Questo fronte si deve
rafforzare con la parole d’ordine: “Proletari di tutti i paesi e popoli del
mondo unitevi!”. È questo che crea le basi per sotterrare l'imperialismo. Le
guerre popolari, guidate da forze comuniste, costituiscono l’avanguardia nel
cammino verso nuovo ordine, l’ordine delle masse che oggi sono oppresse,
umiliate e sfruttate. L'unità delle guerre popolari, delle diverse lotte armate
rivoluzionarie e delle lotte di liberazione nazionale in una singola tempesta
di guerra antimperialista schiaccerà l'imperialismo e aprirà la strada verso un
futuro luminoso per l’umanità.
Consideriamo la
situazione in India, vediamo che la lotta delle masse continua nella guerra
popolare, che si sviluppa anche sotto i duri colpi della reazione e nonostante
battute d'arresto temporanee. Essa è guidata dal Partito Comunista dell'India
(Maoista) che svolge il suo ruolo dirigente sulla base di una giusta linea
ideologica e politica. Esso educa le masse alla violenza rivoluzionaria, è
cosciente della necessità di battere la capitolazione, sotto forma dei
cosiddetti "accordi di pace", e riesce a superare con la sua
propaganda e agitazione le grandi contraddizioni tra le masse indiane. È grazie
al corretto trattamento di questioni importanti riguardanti le caste, la
religione, cultura e le nazionalità, che esso che svolge il suo ruolo di
dirigente della guerra popolare. Il suo profondo legame con le masse più
profonde e più larghe, con i più sfruttati e oppressi, la promozione e l'uso
della violenza rivoluzionaria, così come la base ideologica del partito, sono
il fondamento per combattere tutte le forme di opportunismo e le menzogne della
reazione, per denunciare e attaccare tutti i suoi lacchè.
Come parte del
movimento anti-imperialista mondiale, ci schieriamo fianco a fianco con i
nostri compagni in India, consideriamo la lotta contro l'imperialismo che si
combatte in India parte della lotta mondiale contro l'imperialismo, sulla vie
della rivoluzione e, quindi, come parte della nostra lotta.
Alla Conferenza
Internazionale di sostegno del 2012 abbiamo detto: “L’Antimperialismo è una
lotta su tutti i piani e con tutti i mezzi per seppellire il sistema più
sanguinoso che l’umanità abbia mai visto, per mettere fine a millenni di
sfruttamento e oppressione. Per questo motivo abbiamo il dovere verso noi
stessi di sostenerci a vicenda su ogni aspetto. Non è questione di correre
dietro a qualcuno e nemmeno di assumere posizioni con spirito gretto e pedante.
È questione di una unità vera tra tutti i combattenti.” Pensiamo che questo sia
oggi ancora più vero e che sia la base importante per un vero internazionalismo
proletario. Ciò sottolinea la necessità di un fronte comune
dell’antimperialismo, di approfondire le relazioni per rafforzarle. La lotta
determinata dei compagni indiani e il loro profondo legame con le masse è un
esempio per noi e ci aiuta a organizzare le forze antimperialiste. Solo il
legame con le masse può creare le condizioni per sviluppare una lotta vincente
e ottenere la vittoria finale. Il criterio di verità, la verifica della
correttezza del nostro lavoro, è la pratica, niente altro. La campagna a
sostegno della guerra popolare in India deve rafforzare il suo carattere di
massa per continuare il suo buon lavoro ed elevarlo ulteriormente.
Moltiplichiamo insieme i nostri sforzi per farlo.
Compagni, amici:
Avanti nella lotta anti-imperialista!
Vittoria per la guerra popolare in India!
Proletari di tutti i paesi e popoli del mondo,
unitevi!
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