giovedì 30 maggio 2013
LA BORGHESIA INDIANA TEME L'AVANZATA DELLA GUERRA POPOLARE: "I maoisti potrebbero uccidere in città: i report"
NEW DELHI: rapporti di intelligence hanno messo in guardia sulla possibilità che i grandi centri urbani, compresa la capitale nazionale, potrebbero essere testimone di omicidi mirati da parte dei maoisti nei prossimi mesi, dato che sono alla ricerca di opportunità per commettere atti di violenza.
Dopo il massacro di 27 persone, tra cui i leader del Congresso, in Chhattisgarh, i maoisti stanno facendo del loro meglio per espandere le attività di PCI (Maoista) oltre la sua area di influenza, e le uccisioni mirate sono una delle opzioni principali.
Le relazioni preparate dai servizi segreti suggeriscono che i maoisti hanno sofferto significativi passi indietro nel recente passato e l'attacco di Sabato in Jagdalpur era risultato il tentativo degli estremisti per una ribalta nazionale e riaffermare la propria influenza.
I rapporti dicono che per ottenere la massima attenzione internazionale e per aumentare il morale dei quadri, i maoisti cercherebbero ora di realizzare violenza spettacolare sui bersagli facili nei centri urbani.
Secondo fonti ufficiali, la disperazione dei maoisti è riflessa nelle conversazioni intercettate dei pochi leader migliori per lo più nascosti nelle giungle profonde del Chhattisgarh, Jharkhand e Odisha.
Agenzie di sicurezza ritengono che le operazioni contro i maoisti saranno un compito prolungato e necessiteranno quasi ventisettemila paramilitari in più, e almeno due-tre anni per la pulizia dalle zone dominate dai Naxaliti in Bastar (Chhattisgarh), Malkangiri e Koraput (in Odisha) e Latehar (Jharkhand).
Attualmente, 82.000 paramilitari sono dispiegati nelle operazioni anti-Naxaliti, a parte le forze di polizia statali.
Libera traduzione dal quotidiano borghese "The Times of India" del 29/05/13
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