India - settimana maoista
contro la repressione in Odisha
Odisha: La vita quotidiana si è fermata a Kalimena
nell’ultimo giorno della settimana di protesta maoista.
La
vita nella zona rossa che comprende gran parte del paese, in particolare nelle aree
delle stazioni di polizia di Kalimela e Podi
si è fermata, dove i maoisti hanno ottenuto il controllo dei mercati, tra
uffici, servizi di trasporto e banche chiuse si tratta di una situazione di
coprifuoco che prevale oggi nelle zone infestate dai naxaliti, nell’ultimo
giorno di protesta che si è concluso l’ 8 Luglio. Anche se gli uffici
governativi erano rimasti aperti, la presenza dei dipendenti era poca. La
presenza dei negozi aperti è iniziata a diminuire e le saracinesche chiuse sono
aumentate seguendo il diktat maoista.
Il
traffico che ha sempre occupato le strade di Kalimena si è fermato, non c’era
nessun movimento per strada la normale vita esterna è stata annullata per dare
spazio alla marcia degli ultimi due giorni di protesta. Sono stati visti passeggeri
bloccati in diversi luoghi e molti
veicoli fermi fuori strada. Molte donne tribali sono state viste camminare in
strada per raggiungere la loro casa. La settimana di protesta dei ribelli rossi
non ha avuto nessun impatto in altre parti della città di Malkangiri, la vita
di tutti i giorni è proseguita normalmente. Tuttavia, il traffico veicolare tra
Jeypore-Malkangiri è rimasto paralizzato durante il passaggio pacifico della
protesta. La lunga settimana di protesta è iniziata il 1° Luglio lanciata dai
ribelli a causa di supposti falsi scontro
con la polizia avvenuti vicino il confine tra Andhra
e Odisha.
Maosti tengono una riunione il primo giorno di
bandh
Persone provenienti da ben 30 paesi hanno
partecipato ad un incontro condotto dal PCI (Maoista), lunedì al confine Andhra-Odisha, il primo dei
due giorni di bandh (sciopero generale
concernente sia i settori pubblico e privato e il movimento di automezzi n.d.t.).
L’incontro è stato condotto dalle divisioni del comitato di partito
Malkangiri-Visakha-Koraput e il segretario del comitato Venu aveva rinnovato
l’avvertimento al partito per le 5 famiglie che il partito ha accusato di
essere coinvolte nell’uccisione di due maoisti vicino Korukonda in Agenzia
Visakha lo scorso ottobre.
Il partito non vuole risparmiare le 5 famiglie,
ma il resto dei Girijans che vivono sul confine Andhra-Odisha non devono temere
i maoisti e possono rimanere nei loro villaggi. Non è stato necessario per i
Girijans fuggire dai loro villaggi, aveva dichiarato. Venu ha chiesto anche ai
rappresentanti del popolo di deliberare in Gram Sabhas (corti popolari n.d.t.) e negli organi legislativi contro la
proposta del governo di iniziare l’estrazione di bauxite nella zona
dell’agenzia. Voleva anche che i rappresentanti del popolo si dimettessero dal
loro incarico e prendessero parte all’agitazione dei Girijans contro
l'estrazione di bauxite.
Il numero dei
partecipanti alla riunione è stato significativo, in quanto l’attività dei
maoisti nell’agenzia Visakha non era molto presente, dove un maoista è stato
ucciso ed altri sono scampati in scontri a fuoco con la polizia nel recente
passato.
India, “mamme maoiste”
– resistenza alla repressione di stato
Combaitore: Quattro maoiste sono state arrestate recentemente dalla
polizia del Q Branch dopo essersi rifiutate di firmare e confermare che
appartenevano a loro i documenti sequestrati dalla polizia durante le
perquisizioni. Ciò è accaduto mercoledì scorso
davanti il principale giudice distrettuale R Pongiappan, al termine della loro
custodia in polizia. Le presunte maoisti sono R Shyna 42 anni, J Anup 31 anni,
C Veeramani alias Easwaran 60 anni e C Kannan 46 anni. Roopesh, l'altra maoista
arrestata dalla Q Branch, è ancora sotto la custodia della polizia del Kerala.
Le quattro hanno dato una
dichiarazione scritta al giudice esprimendo la loro mancanza di volontà nell’attestare
la legittimità dei documenti sequestrati dalla polizia. Hanno anche fatto
slogan contro la polizia.
India: applicazione smartphone "antimaoista"
La polizia del Chhattisgarh, lo
stato indiano pià colpito dall’insurrezione maoista, ha lanciato
un’applicazione per smartphone, che permette di comunicare anonimamente con le
forze dell’ordine con registrazioni audio e video e altre informazioni sui
maoisti. L’applicazione può essere scaricata da Google Play Store, il magazzino
di applicazioni degli smartphones Android. La polizia spera che l’applicazione
fornisca loro preziosi informazioni sul campo. L’applicazione anti-maoista è
stata progettata in particolare dalla Chhattisgarh Infotech & Biotech
Promotion Society (CHIPS), una società appartenente allo Stato del
Chhattisgarh. 146 torri di telecomunicazione per la telefonia cellulare saranno
messe in servizio nella “zona rossa” del Chhattisgarh il prossimo settembre.
Una torre di telecomunicazione di telefonia è stata fatta saltare in aria dai
maoisti ( nel distretto di Muzaffarpur nello
stato del Bihar).
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