Riportiamo uno
dei tanti casi che vede protagoniste molte organizzazioni di donne che si
oppongono a questa barbarie
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Hyderabad: protesta
lampo contro l’attacco a Soni Sori e la repressione in Bastar
Pubblicato da icspwi ⋅ 22 febbraio 2016
Pubblicato da icspwi ⋅ 22 febbraio 2016
Soni-Sury-demoHyderabad,
21 febbraio
(Maxim News): ...la gente spontaneamente si è riunita per protestare contro
l'attacco contro l’attivista adivasi Soni Sori, nonché per condannare gli
stupri di donne adivasi e i falsi scontri contro cui Soni Sori protesta senza
sosta, qui domenica a Tankbund.
Erano
presenti i rappresentanti di “Donne contro la violenza sessuale e la repressione
di Stato”, Sandhya della “Organizzazione progressista delle donne”, le attiviste
femministe Sajaya e Vanaja, i Prof. Laxman, Suresh, Raju e Narayana del
“Comitato per le libertà civili”, i Prof. Padmaja Shaw, Prof. Harjinder Singh
(Laltu ), Prof. KY Ratnam, Prof. G. Vijay della Rete degli Insegnanti
Democratici”, e numerosi docenti e studenti delle Università di Hyderabad e
EFLU per Soni Sori, leader adivasi locale e coordinatrice Aam Aadmi per la
Divisione del Partito del Bastar, che è stata attaccata da tre sicari mentre
tornava a casa il 20 febbraio a Geedam alle 11 di sera.
Soni Sori ha
comunicato che gli aggressori le hanno lanciato una sostanza chimica sul viso e
l'hanno minacciata dicendo "smettila di lamentarti contro l’Ispettore Generale,
smettila di sollevare la questione di Mardum. Se non si comporti bene, lo
faremo pure a tua figlia". È stata anche messa in guardia rispetto al
tentativo di presentare di nuovo una denuncia contro l'IG della polizia.
L'attacco a
Soni Sori fa parte di una più ampia campagna di violenza di Stato in Bastar; sotto
l'apparenza di operazioni anti-Naxalite, le forze di sicurezza commettono
stupri e saccheggi. Squadre di donne attiviste hanno documentato tre casi di
violenza sessuale di massa negli ultimi tre mesi, quando le forze di sicurezza
sono entrate nei villaggi di Sukma e Bijapur- spogliando donne, facendo stupri
di gruppo, saccheggiando le loro scorte di cibo, e distruggendo le loro case e
granai. Il numero di "scontri" è in aumento, le persone stanno
"scomparendo" dai villaggi, solo per riapparire nella lista dei
naxaliti "arresi" o "arrestati" diversi giorni più tardi
come riportano le rassegne stampa e le testimonianze. La polizia e
l'amministrazione locale, parlano con una voce sola di "ripulire" la
zona entro un anno.
Più di recente, Soni ha tentato di presentare una denuncia contro l’IG (Bastar) SRP Kalluri per aver istigato la gente a boicottarla e farle male fisicamente. Aveva anche sollevato la questione del falso scontro di Hidme in Thana Mardum nel distretto di Bastar. Soni aveva organizzato una conferenza stampa a Raipur con gli abitanti del villaggio e stava cercando di presentare una denuncia per quanto riguarda il caso. Mentre la polizia sostiene che Hidma era un alto esponente Naxalita ("1 lakh ka inami naxali") ucciso dopo un feroce scontro nella giungla, gli abitanti del villaggio sostengono che Hidma era un semplice abitante del villaggio, prelevato dalla polizia durante la notte da casa sua. La moglie e la figlia maggiore sono testimoni oculari e la moglie ricorda il nome del poliziotto che era venuto a casa.
Soni ha lavorato con i compagni adivasi nel rispondere alle violazioni dei diritti umani da parte delle autorità statali sotto forma di arresti casuali e detenzioni illegali, falsi scontri, aggressioni a donne ecc. Ma raduni e incontri popolari sono stati fermati, gli abitanti non sono stati autorizzati a registrare denunce e minacce regolarmente sono state fatte contro Soni Sori. In un recente incidente, la Nagar Panchayat di Geedam ha raggiunto la casa di Soni e l’ha interrogata per quanto riguarda il titolo di proprietà della sua casa e, indirettamente, ha minacciato di buttarla giù con una invasione. Una decina di giorni prima, parchas (frutti che significano disprezzo) sono stati gettati nella sua casa chiamandola “prostituta” e maoista. È stata messa in guardia dall’entrare a Bijapur, dove ha avuto luogo un'ondata di violenza sessuale da parte delle forze di sicurezza.
L'attacco e
le minacce a Soni hanno avuto luogo mentre al contempo si perseguitavano altri
giornalisti donne, avvocati e difensori dei diritti umani nel Chhattisgarh.
Questi
includono, Malini Subramanium, una giornalista indipendente, che ha prodotto
relazioni su ciò che succede nel Chhattisgarh tra cui la chiusura di scuole,
donne e bambini, la violenza brutale da parte delle forze di sicurezza contro
gli adivasi, finti scontri e rese nel Bastar. La lavoratrice domestica nella
casa di Malini è stata chiamata e trattenuta nella stazione di polizia fino a
tarda notte per terrorizzarla spingendola a dire che la giornalista era una
Naxalita. La sua padrona di casa è stata ugualmente minacciata dalla polizia
che le ha chiesto di lasciare la casa. Malini, temendo per la sicurezza di
coloro che hanno sempre vissuto con lei, ha lasciato Jagdalpur il 19 febbraio.
http://indtoday.com/human-rights-defenders-under-police-attack-in-chhattisgarh-indtoday-com/
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