domenica 31 luglio 2016
il comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in india – italia - propone una riunione aperta di compagni e realtà italiane a tutti i sostenitori della Gp e a tutti coloro che vogliono partecipare in diverse forme alla campagna nel nostro paese, che ha in programma numerose iniziative per i prossimi mesi la data prevista per questa prima riunione è 18 settembre 0re10 a dalmine bergamo – comunicazioni via email in agosto possibilmente entro il 28 agosto o eventualmente nella settimana successiva csgpindia@gmail.com, anche telefoniche al 347-1102638 in settembre comitato internazionale di sostegno alla gp in India csgpindia@gmail.com
giovedì 28 luglio 2016
Ancora nuovi battaglioni armati contro la guerra popolare guidata dai maoisti - l'azione disperata di un regime antipopolare e pro imperialista!
La disperazione del governo si vede anche nel tentativo di reclutamento
tra le stesse masse tribali, provando a mettere masse contro masse, come
si può leggere nel testo della stampa borghese indiana online che
pubblichiamo sotto
Il governo organizza tredici
nuovi battaglioni di polizia armata per affrontare i Naxaliti
Il Comitato sulla Sicurezza
(CCS), guidato dal primo ministro Narendra Modi, ha approvato 12 battaglioni
della Riserva dell’India per gli stati colpiti dall’estremismo di sinistra.
Tredici nuovi battaglioni di polizia armata, tra cui uno che comprende per lo
più tribali provenienti dai distretti maggiormente colpiti dai maoisti, saranno
organizzati dal governo per affrontare la minaccia Naxalita.
Il Comitato sulla Sicurezza
(CCS), guidato dal primo ministro Narendra Modi, ha approvato 12
battaglioni della Riserva dell’India per gli stati colpiti dall’estremismo di sinistra. Dei 12 battaglioni, quattro saranno impiegati nel Chhattisgarh, tre in Jharkhand e Odisha e due in Maharashtra.
battaglioni della Riserva dell’India per gli stati colpiti dall’estremismo di sinistra. Dei 12 battaglioni, quattro saranno impiegati nel Chhattisgarh, tre in Jharkhand e Odisha e due in Maharashtra.
Il CCS ha chiarito che il 75 per
cento dei posti di poliziotto sarà riempito dai 27 stati più colpiti dai Naxaliti
e ci dovrebbe essere un allentamento nei criteri di età e di istruzione per
poter reclutare giovani locali, come ha detto un funzionario del ministero
dell’interno.
Inoltre, è stato dato l’assenso alla
CRPF (Forza centrale della riserva di polizia) alla formazione di un battaglione
'Bastariya' reclutando giovani dal distretto non ancora diviso del Bastar in Chhattisgarh.
Per questo battaglione, tutti i poliziotti saranno reclutati da distretti a
dominanza tribale: Sukma, Dantewada, Narayanpur e Bijapur (tutte parti del
Bastar non ancora diviso).
Inoltre, due dei già esistenti
battaglioni della Riserva dell’India saranno convertiti in battaglioni
ausiliari della CRPF reclutando giovani da 15 distretti gravemente colpiti dai Naxaliti
di Jharkhand, Chhattisgarh, Bihar, Maharashtra e Odisha. Di questi 15
distretti, cinque appartengono al Chhattisgarh.
Il concetto di battaglione
'Bastariya' è stato considerato utile dato che le reclute saranno per lo più
tribali che saranno aiutati a risolvere il problema della disoccupazione
locale, forniranno un vantaggio tattico alla CRPF nelle operazioni, raccolta di
informazioni e vantaggi per la lingua. Mentre nel caso del reclutamento di
tribali nel resto del paese per i quali l'altezza minima deve essere 160 cm, per
quelli provenienti dalla regione del Bastar c’è una flessibilità di ben 4,5 cm,
mentre per il peso la flessibilità sarà del 10 per cento, visto che ci deve
essere proporzione tra altezza e l'età in caso di altre reclute.
http://indianexpress.com/article/india/india-news-india/government-to-raise-13-new-armed-police-battalions-to-tackle-naxals-2932555/
martedì 26 luglio 2016
SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE
INDIA: Comitê para a Defesa e Libertação do Dr. GN Saibaba
CEBRASPO (Centro Brasileiro de Solidariedade aos Povos),
INDIA: Stop War on Adivasis Stand With Bastar ! Kolkata.
lunedì 25 luglio 2016
Secondo appello nazionale e internazionale di proletari comunisti/PCm Italia sull'emergenza Turchia
L'appello per l'emergenza internazionale lanciato dal nostro Partito è l'indispensabile riferimento che proletari, masse popolari, partiti e organizzazioni comuniste, forze rivoluzionarie, democratiche e antimperialiste devono assumere e costruire tutte le iniziative urgenti e necessarie che la situazione in Turchia determina.
Apprezziamo e facciamo conoscere tutte
le analisi che vengono fatte sul tentato golpe, sulla risposta di
Erdogan ad esso, sulla collocazione di questi eventi nelle
contraddizioni interimperialiste e nella incandescente situazione
nell'area.
Ma in tutta sincerità dobbiamo dire
che non è essenzialmente il tempo delle analisi.
La questione è che vi è stato un solo
golpe, innescato da quello fallito, che è quello del regime fascista
islamico di Erdogan. E' importante in questo momento aggiungere la
parola islamico o islamista, perchè evidentemente la trasformazione
ulteriore della dittatura fascista di Erdogan fa leva
sull'organizzazione e scatenamento del fattore religioso e sullo
sviluppo dell'integralismo, come cemento del consenso alla sua
dittatura.
E' evidente che tocca alle forze
all'interno della Turchia costruire la mobilitazione necessaria per
fronteggiare la situazione.
Il nostro massimo sostegno va al
TKP/ML, a MKP, alle forze rivoluzionarie militanti del MLKPE e di
Fronte popolare e all'intero movimento di liberazione Nord Kurdistan.
Fronte popolare e all'intero movimento di liberazione Nord Kurdistan.
Noi pensiamo che queste forze debbano
trovare una base di intesa per resistere al regime di Erdogan, per
organizzare e armare il popolo contro di esso.
Queste forze debbono essere il nucleo
di un fronte unito popolare che abbracci tutte le organizzazioni
sindacali e le associazioni democratiche, il movimento degli studenti
e nelle università e tutti coloro che sono oggetto della feroce
repressione scatenata da Erdogan.
venerdì 22 luglio 2016
Turchia - il controgolpe perfetto di Erdogan - l'incandescente situazione ha partorito un mostro - EMERGENZA INTERNAZIONALE APPELLO
Turchia, sospesa la Convenzione europea sui diritti umani:
“Rimozioni di massa senza giudizio in tribunale CosìErdogan vuole liberarsi dei professori”
PIANO DI ISLAMIZZAZIONE: SCUOLE RELIGIOSE AUMENTATE 7 VOLTE
•10MILA ARRESTI, 35MILA DOCENTI RIMOSSI, RETTORI E IMAM SILURATI
“La repressione contro i
professori è destinata a peggiorare”. Non ha dubbi Cem Oyvat, economista
dell’Università di Greenwich, in Inghilterra. È tra i primi firmatari
della petizione Academics for Peace, appello sottoscritto, solo
in Turchia, da oltre 1300 professori. Le epurazioni proseguono senza
sosta, ma per ora le sospensioni sono temporanee perché la legge prevede
un passaggio in tribunale. Tuttavia il ministro del Lavoro Suleyman
Soylu – riportano Sabah e Akşam, giornali finora
vicini al governo – sta lavorando alla modifica dell’articolo 657 dello
Statuto dei Lavoratori per rendere le sospensioni permanenti senza dover
passare dalle aule giudiziali
TURCHIA - EMERGENZA INTERNAZIONALE - APPELLO DI PROLETARI COMUNISTI - PC m ITALIA
comunicato urgente
QUALI CHE SIANO STATE LE VICENDE CONCRETE DEL GOLPE
TENTATO-MANCATO AUTOGOLPE..
LA REALTA’ ORA E’ UNA SOLA:
ERDOGAN IL SUO PARTITO I SUOI MILITARI EDIFICANO UNA
FEROCE DITTATURA FASCISTA ISLAMICA AL SERVIZIO DEI PADRONI E DI TUTTE LE CLASSI
DOMINANTI PARASSITARIE
NON SOLO TUTTI I DIRITTI DI OGNI GENERE E TIPO VENGO
CANCELLATI E IN PARTICOLARE QUELLI DI OPERAI – DONNE – STUDENTI E DOCENTI –
INTELLETTUALI, GIORNALISTI ECC.
MA SONO A RISCHIO VITA CENTINAIA DI DI MIGLIAIA DI OPPOSITORI –
DECINE DI MIGLIAIA DI PRIGIONIERI POLITICI E MILITANTI DELLE ORGANIZZAZIONI
RIVOLUZIONARIE DI OGNI E TENDENZA
E SONO A RISCHIO GENOCIDIO LE POPOLAZIONI DEL NORD
KURDISTAN
SONO A RISCHIO ESPULSIONE E MASSACRI DECINE DI
MIGLIAIA DI MIGRANTI,
LA TURCHIA E’ UN PAESE CHIAVE PER GLI IMPERIALISTI
USA, PER LA NATO, PER GLI STATI E GOVERNI IMPERIALISTI EUROPEI - E’ IN UNA FASE
DI LEGAME E COPERTURA DA PARTE DELLO STATO D’ISRAELE E LA RUSSIA DI PUTIN – E’
COLLOCATO AL CENTRO DELL’AGGRESSIONE IMPERIALISTA NEL MEDIORIENTE – GOLFO
PERSICO, MONDO ARABO E NEL PRINCIPALE FOCOLAIO DI TENSIONE VERSO LA GUERRA
MONDIALE DEL MONDO
BISOGNA SVILUPPARE IL PIU’ AMPIO MOVIMENTO DI
DENUNCIA E ISOLAMENTO DEL REGIME DI ERDOGAN
IL PIU’ AMPIO MOVIMENTO DI SOLIDARIETA’ CON LE MASSE
PROLETARIE, GIOVANILI, FEMMINILI, CON LE FORZE RIVOLUZIONARIE TURCHE E TUTTE LE
FORZE DI OPPOSIZIONE DEMOCRATICA IN TURCHIA, CON TUTTE LE FORZE DEL MOVIMENTO DI
AUTODERMINAZIONE NAZIONALE KURDO,
UN MOVIMENTO ANTIFASCISTA, ANTI INTEGRALISMO
ISLAMICO, ANTIMPERIALISTA
OGNI PAESE D’EUROPA DEVE ESSERE TERRENO DI QUESTO
MOVIMENTO
I PAESI NATO E EUROPEI DEVONO ESSERE COINVOLTI E LE
AMBASCIATE TURCHE E LE ISTITUZIONI DI QUESTI PAESI ASSEDIATI
OGNI INIZIATIVA, DI MASSA E DI AVANGUARDIA, PACIFICA
E NON, SONO NECESSARIE PER RAGGIUNGERE LO SCOPO
PROLETARI COMUNISTI
– PCm Italia
20 luglio
2016
lunedì 18 luglio 2016
Massacri e repressione delle popolazioni in India! Sosteniamo la guerra popolare guidata dai maoisti, la più grande lotta antimperialista al mondo - Comitato di sostegno internazionale
Dandacaranya - the Song by Oskar from the group Naxaliterna (the naxalites)
The Sun is rising in Dandacaranya
the eyes of the trees see a people so proud
The Sun is shining and the rivers run free
Praise the people of Dandacaranya
The Heart of India covered in darkness,
Souless soldiers villages burn
For nothing but money so turns this world
Guns to our head
But we are not dead
No Stay ! Adivasis say
The Indian Army must run away
A future worth fighting for
Deep in the forests of Dandacaranya
The Sun is shining and the rivers run free
Praise the people of Dandacaranya
The Heart of India covered in darkness,
Souless soldiers villages burn
For nothing but money so turns this world
Guns to our head
But we are not dead
No Stay ! Adivasis say
The Indian Army must run away
A future worth fighting for
Deep in the forests of Dandacaranya
Il regime fascista-indù di Modi continua la barbara repressione contro il popolo
SEI ABITANTI DI UN VILLAGGIO UCCISI DAI PARAMILITARI
Ranchi: Un giovane è stato picchiato a morte dalla polizia dopo essere stato detenuto con l'accusa di essere legato ai maoisti, secondo una denuncia che la sua famiglia ha presentato alla questura. Rupesh alias Chotu Swamy è stato arrestato dalla polizia giovedì sera, mentre stava andando al negozio dove lavorava, dice la denuncia. È stato trattenuto con l'accusa di essere legato ai guerriglieri maoisti ed è stato brutalmente picchiato nella stazione di polizia, dicono i familiari.
Rupesh è stato portato venerdì al Rajendra Institute of Medical Science (RIMS) dove è stato dichiarato morto dai medici, secondo la denuncia.
Sulla base della denuncia, il sovrintendente di polizia di Ranchi Kuldeep Dwivedi ha sospeso Ashok Prasad e Pankaj Kumar, che erano a capo delle stazioni di polizia di Rahe e Dasham. Inoltre è stata ordinata l’apertura di una inchiesta.
Gli abitanti del villaggio trasportano le loro vittime |
Sei
abitanti del villaggio, tra cui due donne e un bambino di 2 anni, sono stati
uccisi durante un'operazione anti-guerriglia del CRPF (Forza Centrale della
Police di Riserva: principale forza paramilitare indiana specializzata nella
controinsurrezione: 250.000 combattenti di cui 10.000 appartenenti alle unità COBRA)
e del Gruppo Operazioni Speciali della polizia dello stato di Odischa a
Gumutmaha. Altri
tre abitanti del villaggio sono stati feriti. Le
vittime, operai che tornavano dal lavoro e che viaggiavano in un auto-risciò,
sono state crivellate di colpi da parte dei paramilitari.
Il
portavoce della polizia ha parlato di un incidente "sfortunato" e ha
detto che i paramilitari stavano combattendo contro i guerriglieri quando il
risciò è comparso sulla strada. Ha
anche detto che il suo ufficio aveva avviato la procedura di risarcimento delle
vittime. Per
protestare contro l'uccisione di civili, gli abitanti hanno bloccato via di
comunicazione nazionale Gopalpur-Raipur vicino Paramapanga. Hanno
chiesto sostanziale risarcimento alle famiglie delle vittime. Chiedono
anche il ritiro di CRPF dalla loro regione.
La polizia picchia a morte un giovane nello Jharkhand perché
sospettato di legami con i maoisti
Ranchi: Un giovane è stato picchiato a morte dalla polizia dopo essere stato detenuto con l'accusa di essere legato ai maoisti, secondo una denuncia che la sua famiglia ha presentato alla questura. Rupesh alias Chotu Swamy è stato arrestato dalla polizia giovedì sera, mentre stava andando al negozio dove lavorava, dice la denuncia. È stato trattenuto con l'accusa di essere legato ai guerriglieri maoisti ed è stato brutalmente picchiato nella stazione di polizia, dicono i familiari.
Rupesh è stato portato venerdì al Rajendra Institute of Medical Science (RIMS) dove è stato dichiarato morto dai medici, secondo la denuncia.
Sulla base della denuncia, il sovrintendente di polizia di Ranchi Kuldeep Dwivedi ha sospeso Ashok Prasad e Pankaj Kumar, che erano a capo delle stazioni di polizia di Rahe e Dasham. Inoltre è stata ordinata l’apertura di una inchiesta.
LIBERTA' PER KOBAD GANDHI!
La repressione dello Stato fascista indù si scatena contro chiunque
abbia "legami con i maosti" o faccia conferenze sul maoismo...
***
Il collegio di difesa del leader maoista fa appello
Il collegio di difesa del leader maoista Kobad Ghandy, che è sotto accusa secondo la “legge di prevenzione delle attività illegali” (UAPA - Unlawful Activities Prevention Act), oggi ha presentato un ricorso dinanzi al Tribunale per le Sessioni aggiuntive e al giudice distrettuale Mohammad Gulzar, per chiedere il permesso che Ghandy possa comparire davanti al giudice attraverso la videoconferenza dal carcere di Hyderabad, dove è attualmente trattenuto.
Durante l'ultima udienza, quando Ghandy si trovava presso il carcere di Tihar, il collegio di difesa aveva presentato una richiesta simile al tribunale.
Ghandy era stato incriminato dalla polizia di Patiala Sadar nel gennaio 2010 secondo i paragrafi 10, 13, 18 e 20 della legge (UAPA) e i paragrafi 419 e 120-B del Codice penale indiano (IPC) per aver tenuto incontri sull’ideologia maoista nei locali della Punjabi University ad aprile e maggio 2009.
Ghandy, membro del Politburo del Partito Comunista dell’India (Maoista), dichiarato illegale dal governo, è stato arrestato dalla polizia di Delhi nel settembre 2009. Aveva proposto istanza di libertà su cauzione presso l’Alta Corte del Punjab e Haryana, che è stata respinta. Il leader maoista ha dichiarato di essere stato incriminato per aver tenuto una conferenza nel campus della Punjab University ad aprile e maggio nel 2009 quando ancora il governo non aveva masso al bando il PCI (Maoista). Ed ha aggiunto che il PCI (Maoista) è stato dichiarato illegale dal governo il 22 giugno 2009.
Da: Tribune News Service
Patiala 8 luglio
Patiala 8 luglio
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