La repressione dello Stato fascista indù si scatena contro chiunque
abbia "legami con i maosti" o faccia conferenze sul maoismo...
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Il collegio di difesa del leader maoista fa appello
Il collegio di difesa del leader maoista Kobad Ghandy, che è sotto accusa secondo la “legge di prevenzione delle attività illegali” (UAPA - Unlawful Activities Prevention Act), oggi ha presentato un ricorso dinanzi al Tribunale per le Sessioni aggiuntive e al giudice distrettuale Mohammad Gulzar, per chiedere il permesso che Ghandy possa comparire davanti al giudice attraverso la videoconferenza dal carcere di Hyderabad, dove è attualmente trattenuto.
Durante l'ultima udienza, quando Ghandy si trovava presso il carcere di Tihar, il collegio di difesa aveva presentato una richiesta simile al tribunale.
Ghandy era stato incriminato dalla polizia di Patiala Sadar nel gennaio 2010 secondo i paragrafi 10, 13, 18 e 20 della legge (UAPA) e i paragrafi 419 e 120-B del Codice penale indiano (IPC) per aver tenuto incontri sull’ideologia maoista nei locali della Punjabi University ad aprile e maggio 2009.
Ghandy, membro del Politburo del Partito Comunista dell’India (Maoista), dichiarato illegale dal governo, è stato arrestato dalla polizia di Delhi nel settembre 2009. Aveva proposto istanza di libertà su cauzione presso l’Alta Corte del Punjab e Haryana, che è stata respinta. Il leader maoista ha dichiarato di essere stato incriminato per aver tenuto una conferenza nel campus della Punjab University ad aprile e maggio nel 2009 quando ancora il governo non aveva masso al bando il PCI (Maoista). Ed ha aggiunto che il PCI (Maoista) è stato dichiarato illegale dal governo il 22 giugno 2009.
Da: Tribune News Service
Patiala 8 luglio
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