domenica 30 ottobre 2016

Sciopero generale il 3 novembre in 5 stati indiani contro il massacro di maoisti da parte del regime fascista di Modi a Malkangiri - grandi manifestazioni di protesta in India - immediata mobilitazione internazionale - a Berlino manifestazione - Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India per il 24 novembre indice una giornata internazionale di azione - info csgpindia@gmail.com



Il PCI (Maoista) ha proclamato lo sciopero totale (bandh) in Andhra Pradesh, Telangana, Odisha, Chhattisgarh e Maharashtra per il 3 novembre per protestare contro lo scontro di Malkangiri in cui sono stati uccisi 30 maoisti.
Nella dichiarazione, il PCI (Maoista) ha confermato di aver subito un danno enorme dopo il massiccio scontro nelle profonde foreste al confine Andhra-Odisha.
Il PCI (Maoista) ha anche affermato che il governo centrale guidato dal Primo Ministro Modi, insieme con i governi dell’Odisha e dell’Andhra Pradesh, favorisce l’estrazione di bauxite nelle aree tribali contro la volontà delle popolazioni locali.
Il segretario del Comitato di Partito del PCI (Maoista) della Divisione, Kailash, ha rilasciato una registrazione audio in sui si ritengono i primi Ministri dell’Odisha e dell’Andra Pradesh responsabili per lo scontro.
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Video grande protesta popolare contro il  massacro dei comunisti naxaliti in un falso scontro in Odisha


28 presunti combattenti rivoluzionari Naxaliti, tra cui 8 donne e diversi quadri, secondo fonti della polizia, sono stati uccisi il 24 ottobre scorso in un falso scontro con le forze di sicurezza indiane, mentre effettivamente si è trattato di una esecuzione sommaria.
Il famoso poeta e scrittore rivoluzionario Vara Vara Rao ha denunciato l'incidente come un "falso scontro" tecnica usata dalle forze repressive indiane per nascondere semplici esecuzioni extragiudiziali di persone accusate di essere simpatizzanti del Partito Comunista dell'India (Maoista) e ha richiesto una autopsia indipendente e la successiva consegna dei corpi ai loro parenti.
Il video mostra una massiccia protesta popolare contro questi omicidi effettuati un paio di giorni fa e si può vedere il massiccio sostegno e simpatia su cui possono contare i guerriglieri naxaliti tra i settori popolari.
India - condannare fortemente l'offensiva militare e il massacro di 28 maoisti a Malkangari – manifestazione a Berlino
A mano a mano che passano i giorni si conoscono i dettagli del combattimento a Malkangiri in cui sono stati uccisi 28 combattenti dell’EGPL, lo scorso lunedì 24 ottobre.
Sembra che il nemico fosse a conoscenza, tramite informatori o spionaggio elettronico, della presenza nella zona del responsabile del comitato speciale di zona del confine Andhra-Odisha (AOBSZC), compagno RK, un leader veterano, di 60 anni, membro del Comitato Centrale del PCI (Maoista) e altri responsabili sia militari che politici.
Il partito e l’EGPL sono stati molto attivi nella zona, come si può sapere attraverso la stessa stampa reazionaria. Lo scorso settembre sono state organizzate massicce assemblee popolari per organizzare il boicottaggio della farsa elettorale e per la lotta contro le compagnie minerarie internazionali che cercano di distruggere il distretto, privando i contadini delle loro terre tribali e dei loro mezzi di sussistenza.
Una unità congiunta del comando di polizia, aerotrasportata, è riuscita a localizzare l’unità maoista, di circa sessanta combattenti, nelle vicinanze, in una zona boscosa del bacino di Balimela, ingaggiando una feroce battaglia con le unità dell’EGPL. Tutto sembra indicare che quest’ultima si è comportata in maniera eroica a scapito della propria vita, contro gli sbirri della polizia, riuscendo a far ritirare il grosso dell’unità insieme al compagno RK e altri quadri e combattenti.
Tra i morti vi sono due quadri veterani del partito e dell’EGPL, i compagni Daya e Ganesh, riconosciuti dai loro parenti, e il compagno Shivahi figlio del compagno RK, che era comandante di una unità di guerriglia. Sua madre lo ha riconosciuto. Anche la compagna Latha è morta, membro del Comitato di Area, identificata dal figlio. Il compagno Krishna, comandante del distretto di Medak e la compagna Budri del plotone di sicurezza dell’AOBSZC. Il compagno Madhu, capo del team tecnico, nato nel Godavari occidentale. Il comandante di Area del Comitato Regionale Centrale, il compagno Rajesh, anche i comandanti di Area compagno Birsu, il compagno Riono e la compagna Mamata sono tra quelli identificati.
In totale sono stati identificati 14 corpi, dei 28 uccisi dalle forze repressive.
Lo scrittore e poeta rivoluzionario Varavara Rao, insieme a Padma Kumari, la vedova del compagno Suresh assassinato nel 1998, ha accompagnato i familiari e ha denunciato che alcuni dei maoisti sono stati catturati vivi e poi uccisi simulando uno scontro. Ha anche protestato per il trattamento vessatorio dei cadaveri, dicendo che l‘obbiettivo dell’operazione è quello di schiacciare la resistenza contro le società minerarie.
Lal Salaam!
Onore e gloria agli eroi e alle eroine caduti per il Partito e la Rivoluzione!
Fermare la genocida "Operazione Green Hunt"!
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Berlino: Lal Salaam ai martiri di Malkangiri


29 ottobre Hermann Platz a Berlino-Neukölln – manifestazione contro la strage attuato dallo Stato indiano di 30 comunisti a Malkangiri.
Discorso:
Fermare l’"Operazione Green Hunt" - la guerra contro il popolo!
Difendere le lotte delle masse popolari in India!
Libertà per tutti i prigionieri politici in India!
Viva la rivoluzione di nuova democrazia!
Sostenere la guerra popolare in India!


Massacro di compagne e compagni in India!







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Appello per la Solidarietà internazionale contro la campagna militare in corso contro i maoisti in India – Red Spark

Guerra popolare in India
Appello per la Solidarietà internazionale contro la campagna militare in corso contro i maoisti in India
25 ottobre 2016°
Redspark ha ricevuto questo messaggio da un compagno di un'organizzazione democratica in India:
"Oggi, lo Stato indiano ha ucciso altri 3 compagni a sangue freddo, portando il numero a 27 in due giorni. Lo stato indiano ha scatenato una offensiva totale contro i maoisti che difendono i diritti del popolo dal legame multinazionali-governo creato per saccheggiare il paese delle sue risorse naturali.
Da un lato una parte della classe dominante ha chiesto colloqui di pace con i maoisti, ma lo Stato indiano ha continuato con i suoi omicidi raccapriccianti, senza sosta. Esortiamo la comunità internazionale a condannare la campagna militare in corso da parte dello Stato indiano e a essere solidali con i compagni."

Viva La resistenza popolare!
Abbasso Stato fascista indiano!
Lal Salaam!



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