In ottobre lo si credeva morto nell'attacco di Malkangiri, dove i Grey Hounds uccisero 33 alti comandanti e combattenti maoisti. Molti avevano perfino inviato messaggi di condoglianze per Gajarla Ravi alias Ganesh. Ma durante la visita di The Weeknella zona liberata del Dandakaranya, abbiamo visto Ganesh camminare lungo un sentiero nel bosco per fare il punto della situazione sul dispiegamento delle forze dopo quell'attacco. Avanzava con un AK-57 in spalla e cartucciere alla vita e tracolla, circondato da un fitto un anello di sicurezza di una cinquantina di maoisti armati.
È uno dei migliori strateghi militari del PCI (Maoista) e degli uomini più ricercati dai servizi di sicurezza, Ganesh, poco più di 50 anni, noto anche come ideologo del partito. Era presente durante l'attacco a Malkangiri, insieme a un altro membro del Politburo, Rama Krishnan, ma, grazie all’ingente anello di sicurezza, Ganesh e RK riuscirono a sfuggire. I problemi di salute di RK, lo hanno costretto a passare il 'testimone' a Ganesh per la persistenza del partito in Dandakaranya. L'attacco ha evidenziato i limiti dei maoisti e ora Ganesh sta ricostruendo il partito in Malkangiri reclutando forze fresche e migliorandone la sicurezza. Noto per essere vicino sia al capo del partito, Ganapathy, che al secondo in comando, Prashanta Bose (Kishan bis), Ganesh è anche responsabile di zona della regione Orientale. Anche i suoi tre fratelli, non più in vita, erano maoisti. Studente di ingegneria, Ganesh lasciò il college e si unì all'ala studentesca del gruppo People’s War. Si avvicinò subito a Ganapathy, che lo prese con sé quando passò in clandestinità e lo ha formato come ideologo del partito ed esperto militare.
Ganesh e RK uscirono dalla clandestinità nel 2004 per i negoziati con il governo dell'Andhra Pradesh allora guidato da Y.S. Rajasekhara Reddy. Un anno fa, Ganesh aveva progettato l’uccisione N. Chandrababu Naidu.
Diabetico, Ganesh porta sempre con sé l'insulina. Negli ultimi tempi ha reclutato un gran numero di ragazzi e ragazze e li ha destinati in Malkangiri. Inizialmente riluttante, ha poi accettato di parlare The week e ci ha chiesto di raggiungere un villaggio (che non dobbiamo menzionare), promettendo che ci avrebbe raggiunto dopo mezz'ora. Ha mantenuto la parola. Era ormai sera. Ganesh ha ordinato di preparare il tè e la cena - riso e verdure al curry. Hanno svolto telo sul pavimento di fango di una capanna, mentre un anello di sicurezza a quattro cerchi si schierava intorno alla capanna. Sul tappeto, sorseggiando latte, Ganesh ha parlato con The Week in una intervista a ruota libera fino a quando è stata servita la cena. Ha ammesso il CPI (Maoista) sta attraversando momenti difficili, avendo perso quasi tutto il vertice del partito. Comunque è sicuro che i maoisti rimonteranno.
Alcuni estratti:
Il governo afferma che avete subito una delle maggiori perdite dall’inizio della guerriglia per mano delle forze di sicurezza.
È vero fino a un certo punto, ma non nella zona liberata, dove esercitiamo il nostro governo. Qui non faremo più guerra di guerriglia ma reagiremo solo quando attaccati. Nel 2007, nell’ultimo congresso del nostro partito, abbiamo deciso che l’Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione, la nostra ala militare, si sarebbe trasformato in Esercito Popolare di Liberazione. Stiamo anche facendo sforzi per espandere il partito di là delle nostre roccaforti.
Abbandonando guerriglia, avete intenzione di adottare il modello cinese di Esercito Popolare di Liberazione?
Sì. Come fece l’EPL cinese, passeremo all’azione quando necessario. Sarà soprattutto un esercito mobile centrato sul popolo.
Dite che il vostro controllo sulla zona liberata è intatto, ma in Malkangiri avete subito uno dei peggiori attacchi degli ultimi tempi.
In questo memento siamo in Malkangiri. Hai incontrato qualsiasi polizia diversa dalla nostra? Lanciano attacchi perché il governo ha intrapreso la via di schiacciare spietatamente il diritti del popolo che vive nella giungla. Non lasceremo che mai che accada.
In Bengala il vostro movimento si è indebolito e neppure in Jharkhand se la passa bene.
Nel Bengala, abbiamo sofferto amaramente l’assenza di prospettiva politica. Ci siamo sbagliati su Mamata Banerjee [il Primo Ministro]. Tuttavia, in Bengala come ovunque abbiamo subito un arretramento, abbiamo deciso di ricostruire il nostro partito.
Molti leader maoisti hanno dichiarato anche per iscritto che si sarebbero vendicati con Mamata Banerjee per la morte di Kishenji.
Sì, quella sarà la vendetta. Ma, l’avremo dando vita in Bengala a un altro movimento tipo il Lalgarh, che rovescerà il governo di Mamata Banerjee. Non intendiamo eliminarla fisicamente.
Si direbbe un approccio morbido da parte un sostenitore della linea dura, cheprobabilmente i politici di tutta l'India apprezzeranno.
Stiamo cambiando il nostro partito. Stiamo attraendo elementi colti e dando loro una formazione ideologica e di base complessiva su maoismo e comunismo. Molti studenti brillanti si sono uniti a noi come attivisti studenteschi e hanno subito raggiunto la direzione di secondo livello, pronti a colmare i vuoti nel livello superiore.
Parliamo della leadership
Buona parte della direzione è stata eliminata o incarcerata. Le morti di Kishenji, Azad, P.B. Rao, l'arresto del nostro capo ufficio propaganda Kobad Gandhy e di molti altri hanno lasciato dei vuoti. Il governo attuale (NDA) è più aggressivo rispetto a quello dell’UPA. Ci stanno attaccando dall’aria, hanno scatenato i corpi speciali spietati come i Grey Hounds ma non riescono a finirci. Abbiamo reclutato molti uomini e donne di valore che svolgeranno compiti superiori.
Mettendo fine alla guerriglia, metterete fine alla lotta armata?
No, mai. La rivoluzione è la nostra via e intendiamo di rovesciare la falsa democrazia attuale. Ma occorre che il popolo sia con noi, e anche gli intellettuali.
Perché non riuscite a tenere una conferenza di partito da quasi dieci anni? E quando si terrà?
Si terrà (sorride). Ma abbiamo altro lavoro da fare ora. Charu Majumdar ha diretto il primo congresso del partito nel 1969 e abbiamo noi abbiamo tenuto il settimo nel 2007. Attualmente siamo impegnati a ristrutturare la nostra organizzazione in Jharkhand, Bengala Occidentale e in altre parti del paese, compreso il Maharashtra e altri stati del nord. Quindi, ci vorrà del tempo.
Sembrate non essere influenzati dall'attacco in Malkangiri dove avete perso così tanti dirigenti.
I compagni sono morti per una causa. Noi non ci soffermiamo sul passato. Guardiamo al futuro. La zona liberata del Dandakaranya è intatta, e lo sarà anche in futuro.
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