domenica 1 maggio 2022

Viva il Primo Maggio Rosso! - Dichiarazione Congiunta Internazionale dei comunisti-marxisti-leninisti maoisti

Viva il Primo Maggio Rosso! - Dichiarazione Congiunta Internazionale dei comunisti-marxisti-leninisti maoisti

Viva il Primo Maggio Rosso!

Il compito immediato del proletariato mondiale e delle forze marxiste-

leniniste-maoiste è approfittare della situazione rivoluzionaria in sviluppo a

 livello internazionale

distruggere l’imperialismo che distrugge e stabilire il socialismo, dove non c’è spazio per la guerra !

Il Primo Maggio è la giornata in cui il proletariato mondiale esprime la sua determinazione a combattere. È la giornata in cui il proletariato valuta i rapporti di forza per la libertà, l'indipendenza, l'uguaglianza e la sovranità e mobilita tutte le sue forze per combattere instancabilmente e con ancora più determinazione. In questa giornata rinnova il suo impegno per la vittoria delle rivoluzioni proletarie nei rispettivi paesi e così per quella della Rivoluzione Socialista Mondiale. In occasione di questo Primo Maggio, rivolgiamo il saluto rosso al proletariato mondiale, in lotta senza tregua contro l'imperialismo.

È nella natura dell'imperialismo distruggere il mondo, l'ambiente e i popoli. Sopravvive solo grazie a una distruzione permanente. L'imperialismo, che ha creato il letale Corona virus, ristruttura ora le sue economie come parte delle politiche di globalizzazione per superare la crisi economica e finanziaria e scaricarne tutto il peso sui popoli. Nei paesi arretrati di Asia, Africa e America Latina collabora con le classi borghesi compradore burocratiche e dei grandi latifondisti e ne depreda indiscriminatamente le risorse naturali, la manodopera a basso costo e i mercati, in nome del capitale e della tecnologia, con accordi forzati e ineguali. Ciononostante non sembra che si stia riprendendo dalla sua crisi. Recessione, inflazione e disoccupazione si sono intensificate. Tutta la vita dei proletari e i popoli, la salute e l'istruzione, è in crisi ele masse si trovano ad affrontare difficoltà estreme. Cresce la disuguaglianza tra ricchi e poveri. L'economia americana, dipendente dalla guerra, istiga innumerevoli guerre in ogni angolo del mondo per vendere armi trarne super profitti. La vita è diventata durissima e proletari e popoli oppressi si stanno ribellando. Per reprimerli l'imperialismo sostiene forze fasciste. A causa delle politiche distruttive perseguite dall'imperialismo, le contraddizioni fondamentali a livello internazionale e interno si stanno intensificando e si sviluppano così condizioni rivoluzionarie.

Contraddizione tra imperialismo e popoli e nazionalità oppresse

I popoli di diversi paesi arretrati stanno combattendo con coraggio contro la globalizzazione imperialista e i governi che non garantiscono lavoro, istruzione, salute e altre strutture fondamentali ma causano carovita. Le nazionalità oppresse combattono contro la soppressione delle nazionalità. Il ritiro delle truppe americane che hanno oppresso l'Afghanistan negli ultimi 20 anni è uno degli sviluppi importanti dell'ultimo anno. Nel 2021 in Afghanistan gli USA hanno subito una sconfitta come quella in Vietnam nel 1975. Questi sviluppi dimostrano che se il popolo combatte con ferma determinazione, gli eserciti imperialisti moderni devono ritirarsi. In India, ad esempio, sono in corso lotte militanti di diverse classi e settori sociali, popolazioni tribali e nazionalità oppresse contro le politiche neoliberiste del governo brahmanico di Hindutva di Modi sponsorizzate dalle multinazionali. I lavoratori stanno lottando uniti contro i quattro codici introdotti in sostituzione della legislazione sul lavoro, contro le privatizzazioni, contro sistema di contratti occasionale, il controllo dell'intelligenza artificiale, il carico di lavoro sui lavoratori, l’aumento dell'orario di lavoro, il calo dei salari reali, condizioni di lavoro terribili e i tagli dei programmi di welfare e per il salario minimo e a garanzia dell'occupazione. Il successo senza precedenti dello sciopero nazionale indetto dai sindacati il 28-29 marzo, con l'ampio sostegno delle organizzazioni contadine, è un segno dell'unità operai-contadini.

Contraddizione tra borghesia e proletariato nei paesi imperialisti

Per superare la sua crisi, l'imperialismo sfrutta il proletariato e la classe media. Utilizzando la tecnologia dell'Intelligenza Artificiale per tagliare posti di lavoro stabili e i programmi di welfare, aggrava all’estremo il carico fiscale sul popolo. Le restrizioni COVID anche dopo la crisi della pandemia, la perdita di posti di lavoro, l'aumento dell'orario di lavoro, la diminuzione dei salari e il carovita stanno portando proletari, impiegati, studenti e attivisti ecologisti a mobilitazioni e scioperi su larga scala. In diversi paesi, le manifestazioni dei lavoratori stanno assumendo una forma militante.

Contraddizione tra i paesi imperialisti

Il nuovo presidente USA Joe Biden sta prendendo e attuando decisioni estremamente aggressive per sostenere l'egemonia mondiale americana in declino. Per controllare la Russia e la Cina che stanno emergendo come rivali imperialisti, ha sostenuto l'egemonia della NATO e dei paesi del G-7; ha rafforzato il "QUAD"; ha formato l’“AUKUS”. Ma l'Europa imperialista non è in condizione di collaborare con gli USA. Germania e Francia dipendono dalle importazioni di petrolio e gas dalla Russia. D'altra parte, sta intervenendo negli affari di Taiwan e la contesa crescente di esercitazioni militari di Cina e USA nel mare di Taiwan stanno rendendo quelle acque sempre più pericolose. Russia e Cina hanno stretto un accordo di cooperazione militare. Le tensioni e i conflitti tra i paesi imperialisti hanno raggiunto un livello di intensità senza precedenti dalla fine della guerra fredda. In questo processo la Russia ha lanciato una guerra di aggressione contro l'Ucraina. Gli USA non hanno mantenuto le promesse fatte alla Russia e hanno ampliato la NATO, con la forza o con lusinghe, a 30 paesi; hanno annunciato che si sarebbe unita anche l'Ucraina, che sarebbe la 3a maggiore forza militare in Europa nella NATO; hanno effettuato esercitazioni militari congiunte in l'Ucraina; hanno schierato forze militari, navi e missili a sostegno dell'Ucraina; la Russia ha risposto schierando un esercito di 50.000 uomini ai confini dell'Ucraina e le contraddizioni imperialiste sono precipitate e hanno portato alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, che da due mesi sta andando avanti in forma devastante. Il 12 aprile sono falliti i negoziati tra Russia e Ucraina. Senza dubbio la guerra porterà ulteriori distruzioni, spingerà il popolo verso oppressione e crisi insopportabili. Il proletariato mondiale e le altre classi e nazionalità oppresse subiscono i giochi dei paesi imperialisti per i loro interessi economici ed egemonici.

Incombe il pericolo di una Terza Guerra Mondiale

La guerra che è scoppiata sotto forma di guerra di aggressione russa contro l'Ucraina è una guerra imperialista. L'Ucraina è un'esca nelle mani degli USA. Chiamiamo gli operai, i contadini, le classi medie e le altre classi e nazionalità oppresse a condannare la guerra. Chiamiamo in proletari di tutto mondo, le classi oppresse e le nazionalità oppresse a fare propri gli insegnamenti di Karl Marx e Friedrich Engels secondo cui "il proletariato non ha nazione … i comunisti in ogni luogo sostengono sempre ogni movimento rivoluzionario contro il sistema socio-politico (capitalista) esistente", "lavoratori di tutti i paesi, unitevi!" così come l'insegnamento del grande maestro marxista Lenin, "…il proletariato cosciente non sostiene nessuno dei lupi dell'orda imperialista…”, e a non schierarsi dalla parte di nessun paese imperialista in guerra. Proletari e popoli in tutto il mondo stanno conducendo lotte militanti esigendo il ritiro dalla NATO a guida USA, per opporsi alle manovre devastanti degli USA a sostegno della loro egemonia mondiale in declino, che fanno dell'Ucraina una pedina da sacrificare, per la fine immediata e incondizionata dell’aggressione Russa all'Ucraina e il ritiro delle truppe russe. Si stanno sviluppando sempre più condizioni rivoluzionarie. È compito del proletariato mondiale approfittarne e intensificare la lotta antimperialista, fare pressione sul governo Putin. Se la Russia ricorre alla guerra nucleare e scoppia la Terza Guerra Mondiale, il proletariato deve trarre lezione dalla grande esperienza rivoluzione d'ottobre, dalla vittoria di tutte le classi e nazionalità oppresse guidate dal proletariato diretto dai compagni Lenin e Stalin nel 1917, che trasformarono la prima guerra mondiale in guerra civile, e raccoglierne l'eredità, abbattere il governo Putin, stabilire un nuovo e superiore governo socialista sotto la direzione del proletariato. I proletari e masse popolari degli Stati Uniti e dei paesi europei devono sviluppare movimenti militanti sotto la guida del proletariato, richiedendo la fine dell’istigazione dell'Ucraina in questa guerra. Se l'alleanza USA-NATO scatena la Terza Guerra Mondiale, devono trasformarla in guerra civile.

Allo stesso modo, deve trarne lezione il proletariato della neo-potenza socialimperialista cinese. Facciamo appello al proletariato mondiale e ai popoli oppressi affinché proteggano con spirito umanitario il popolo ucraino in fuga come profughi. Il proletariato e il popolo oppresso dell'Ucraina devono denunciare i sostenitori della NATO, in particolare le politiche filo-imperialiste pro-USA-UE del governo Zelensky, che ha trasformato il paese in un satellite della NATO, in particolare degli imperialisti americani. Devono trasformare la guerra imposta loro dagli imperialisti in guerra civile, per difendere la sovranità del loro paese e la sopravvivenza della loro nazionalità. Il popolo ucraino oppresso, guidato dal proletariato, deve combattere contro ogni tipo di imperialismo e conquistare la sovranità. Le nazionalità oppresse e le popolazioni delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk nel Donbass devono realizzare il loro futuro basandosi sulle proprie forze, guidate del proletariato, e non sull'imperialismo russo. I popoli dei paesi oppressi devono lottare per la revoca di ogni tipo di accordo, compresi gli accordi militari stipulati dai governi capitalisti compradori con i paesi imperialisti. L'unica via e compito immediato del proletariato mondiale e delle forze marxiste-leniniste-maoiste per ottenere la liberazione dallo sfruttamento e dall'oppressione imperialisti e stabilire la pace nel mondo è cancellare l'imperialismo dalla faccia della terra e stabilire il socialismo, dove non c'è posto per le guerre.

Per realizzare questo compito è necessario formare un'adeguata Organizzazione Proletaria Rivoluzionaria Internazionale, secondo le condizioni concrete attuali. Negli ultimi tempi, gruppi e organizzazioni d'avanguardia di tutto il mondo stanno raccogliendo l'esigenza attuale delle masse lavoratrici e si stanno progressivamente consolidando per fornire una guida unita alle lotte per la loro liberazione, per il socialismo, per rivoluzioni di nuova democrazia e lotte di liberazione nazionale e rivoluzioni socialiste. Tra questi si stanno sviluppando unità e solidarietà. È uno sviluppo positivo che alcuni partiti e organizzazioni maoiste abbiano accolto la proposta sulla necessità di costruire un forum internazionale e adottare immediatamente misure in questa direzione. Questo è segno dello sviluppo della forza soggettiva del proletariato mondiale. Sulla base di ciò, creiamo forum internazionali uniti con un piano specifico per fornire una leadership unita per combattere ogni tipo di attacco e guerra degli imperialisti, per stabilire la pace nel mondo, in particolare in Ucraina, e per la lotta antimperialista.

Avanziamo nella Rivoluzione Socialista su scala mondiale

Uniamoci sempre più in questa direzione.


Communist Party of India (Maoist)

Communist Party of Turkey/Marxist-Leninist

Construction Committee of the Maoist Communist Party of Galicia

Maoist Communist Party – Italy

Communist Party of Nepal (Revolutionary Maoist)

Communist (Maoist) Party of Afghanistan

Communist (Maoist) Party of Afghanistan – Shola Jawid

El Kadehines Party – Tunisia

Maoist Revolutionary League - Sri Lanka

Revolutionary Communists (RK) of Norway

Revolutionary Collective Britain (Formerly RVM)

Red Road Maoist Group of Iran

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