mercoledì 17 luglio 2024

Sciopero totale (bandh) indetto dal PCI (maoista) ferma tutte le attività nella divisione di Kolhan

 

Distretto di East Singhbhum, 10 luglio 2024: mercoledì il Partito Comunista dell'India (Maoista) ha attuato con successo un bandh di un giorno in tutta la divisione di Kolhan, nello stato di Jharkhand. Il bandh, indetto per protestare contro la presunta brutalità della polizia nella regione di Kolhan-Saranda, ha avuto un impatto ad ampio raggio sulla vita quotidiana e sui trasporti della zona.

L'incidente più drammatico si è verificato nelle prime ore di mercoledì, quando i quadri del partito maoista hanno sradicato traversine dalla linea ferroviaria principale Howrah-Mumbai, costringendo all'arresto immediato di tutti i movimenti dei treni. Il sabotaggio alla linea ferroviaria è avvenuto tra le 2 e le 3 del mattino. Le forze di sicurezza si sono precipitate sul posto dopo aver ricevuto informazioni sull'incidente.

I quadri del partito maoista hanno posizionato uno striscione lungo i binari della ferrovia tra i pali numero 378/35A e 378/31A-35A sulla terza linea della sezione Manoharpur-Jaraikela. Lo striscione, attribuito al Comitato Zonale Meridionale del PCI (Maoista), chiedeva sostegno al bandh e denunciava quello che hanno definito un "massacro della polizia" nell'area di Kolhan Saranda.

I servizi ferroviari sono stati interrotti per circa cinque ore, dalle 2 alle 6:10, quando le forze di sicurezza hanno rimosso lo striscione e hanno completato le indagini.

L'impatto del bandh si estese oltre le ferrovie. Negli isolati di Manoharpur e Anandpur, la vita normale si è fermata a causa della chiusura degli uffici governativi e non governativi. Le strade erano per la maggior parte deserte, con il traffico veicolare a lunga percorrenza e locale che si è fermato completamente. Solo i servizi essenziali come le ambulanze, i veicoli per la fornitura di latte e quelli relativi alle emergenze ospedaliere sono stati esentati dal bandh.

A Chaibasa, la sede del distretto di West Singhbhum, i servizi di autobus a lunga percorrenza sono stati sospesi. La fermata dell'autobus, solitamente affollata, era silenziosa, con file di autobus fermi che fungevano da cruda rappresentazione visiva dell'efficacia del bandh.

Le forze dell'ordine, tra cui la polizia locale, la Forza di protezione ferroviaria e il personale CRPF (CoBRA), hanno mantenuto un'allerta elevata in tutte le aree colpite. Le misure di sicurezza sono state particolarmente rigorose nelle aree delle stazioni di polizia di Manoharpur, Anandpur, Jaraikela, Chotanagra e Chidiya OP sotto il Circolo di Manoharpur.

Il bandh è stato indetto dal compagno Ashok, portavoce del Comitato Zonale Meridionale del PCI (Maoista), in risposta alle operazioni di polizia e paramilitari in corso nelle aree forestali di Trijunction Podahat, Kolhan e Saranda. I maoisti sostengono che queste operazioni, tra cui l'"Operazione Kagaar" e l'"Operazione Clean", hanno provocato vittime civili in aree come Lovad e Lipunga.

 (dalla stampa indiana online)

giovedì 4 luglio 2024

1 luglio la giornata internazionale di azione a Taranto contro l'operazione Kahaar/proseguendo dal G7 e unendo operai e migranti

 


 La giornata internazionale d’azione a Taranto del 1° luglio si è sviluppata dopo la importante partecipazione al G7 di Puglia, dove nella manifestazione tenutasi a Fasano contro i governi imperialisti, la presenza di Modi è stata oggetto di una forte contestazione all’interno della grande manifestazione. Grandi pannelli hanno riempito la piazza da dove partiva la manifestazione che denunciavano l’operazione Kahaar e il ruolo di Modi nella guerra imperialista nel sostegno al regime sionista di Netanyahu, insieme vi erano immagini dei prigionieri politici, delle popolazioni massacrate, ma nello stesso tempo le immagini della più grande guerra popolare in corso.

I manifestanti hanno fortemente solidarizzato e si sono stretti intorno a questi cartelli e alle voci di denuncia, controinformazione, appello alla solidarietà del Comitato Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India. La stampa nazionale internazionale ha dovuto riprendere queste immagini e farle circolare su scala mondiale. Anche nel corso del corteo vi è stato un vibrante discorso di una compagna, facente parte del Comitato internazionale.  

La solidarietà al popolo palestinese e la lotta contro la guerra si sono quindi fuse con la denuncia del regime di Modi, servo dell’imperialismo e delle multinazionali.

Il primo luglio ha portato nel cuore della città di Taranto l’onda di questa manifestazione, con un presidio nella piazza principale, supportato da striscioni, cartelli, foto e immagini video.

Taranto è la città della più grande acciaieria d’Europa nelle mani dei padroni indiani Mittal, recentemente estromessi, e di altri padroni indiani, Jindal, che ora vogliono metterci le mani. Per questo importanti in questa città sono state le iniziative tra gli operai dell’Acciaieria, con volantini e incontri alle portinerie della grande fabbrica.

E proprio l’organizzazione dei lavoratori, Slai cobas per il sindacato di classe, che aderisce ed è parte attiva del Comitato internazionale, ha voluto caratterizzare la giornata del 1° luglio sottolineando il legame tra le masse popolari indiane e la guerra popolare e i lavoratori indiani in Italia, ponendo al centro - con un manifesto molto appoggiato dalle masse - l’orribile morte per mano dei padroni schiavisti italiani di Satnam Singh, bracciante di Latina, dove lavorano centinaia di lavoratori Sikh. 

Ma si è fatto di più, attraverso una squadra durante la serata della manifestazione si è andati là dove c’erano gruppi di immigrati, sia di origine africani sia di origine asiatica. Attivisti del Comitato Internazionale hanno spiegato a gruppi di migranti il significato della giornata internazionale, hanno fatto appello alla solidarietà internazionalista e ad intraprendere la via della guerra popolare sia all’interno dei paesi   imperialisti sia dei paesi oppressi dall’imperialismo.

Alla manifestazione hanno partecipato anche gruppi solidali con la Palestina del territorio. 

mercoledì 3 luglio 2024

BERGAMO, OPERAIE E OPERAI SOLIDALI RISPONDONO ALL’APPELLO PER LA GIORNATA DI AZIONE DEL 1 LUGLIO

 

Decine di lavoratori hanno animato la protesta del 1 luglio a Bergamo, con la solidarietà e il sostegno al popolo che in India lotta e resiste per rovesciare il regime fascista hindutva di Modi, della repressione, con l’operazione Kahaar, una guerra interna contro lo stesso popolo indiano, ‘per eliminare entro il 2024 i maoisti', la guerra popolare dal paese, con il genocidio delle popolazioni tribali Adivasi.

Un governo imperialista che ha cementato i suoi rapporti già molto estesi commerciali e di guerra col nostro governo proprio nel G7 di Puglia, mostrando la particolare vicinanza a Meloni, moderno fascista che sta trascinando il paese sempre più nel conflitto globale.

Un governo che tra l’altro ha già teso la sua rete di controllo e potere su di una grossa fetta dell’informazione. Tanto da rendere necessaria la controinformazione per smontare l’ignobile campagna arrivata anche tra le comunità indiane, con la falsa immagine di una Meloni addolorata per la morte di Satnam Singh, con le sue promesse di interventi per la sicurezza. Proprio la Meloni, quella con le mani sporche del sangue indelebile dei bambini di Cutro, quella a capo di un governo che copre i padroni fascisti e sfruttatori!

E non è un caso che dalle operaie e operai si sia sentita la forte preoccupazione da tutte le loro fabbriche, per le condizioni non sicure in cui lavorano, un allarme che si è fuso con la rabbia e il dolore, per la morte atroce di Satnam Singh, assassinato da padroni che considerano la vita dei braccianti uguale a zero.

‘Basta scappare dall’India per venire a morire a Latina’ è diventata così una proposta per non disperdere questa bella assemblea, ‘organizzarci e lottare uniti a casa nostra’, contro questo sistema di sfruttamento, sostenere le lotte dei popoli oppressi, dall’India alla Palestina, perché il nostro internazionalismo è fare la nostra parte per rovesciare il governo fascista e imperialista della Meloni.




martedì 2 luglio 2024

PALERMO giornata di azione e solidarietà internazionalista, dalla bella manifestazione in piazza

 Una manifestazione  che ha visto la partecipazione di una significativa presenza di lavoratori e lavoratrici dello Slai Cobas sc, di compagne e donne simpatizzanti del Mfpr, dei compagni di Proletari Comunisti, aderenti al Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India, ma presenti anche compagne e compagni di Assemblea Noguerra e coordinamento No Muos Palermo e di giovani del Fgc. 





Una manifestazione che ha espresso forte solidarietà alla resistente ed eroica lotta rivoluzionaria del popolo indiano, che ha denunciato con forza la repressione fascista e genocida del regime Hindutva di Modi, a capo del governo indiano, contro il movimento popolare rivoluzionario indiano , contro la guerra popolare guidata dal Partito comunista dell'India (maoista), gridando con forza STOP OPERAZIONE KAHAAR di cui è stata data attraverso interventi al megafono informazione e spiegazione ma anche attraverso pannelli che hanno riempito le scale della piazza, molto visibili e che hanno attirato l'attenzione di tanti che si sono fermati, hanno fatto foto, hanno fatto domande ed espresso solidarietà. Diffusi centinaia di volantini. 







Ma forte è stata anche la denuncia contro il governo fascio-imperialista Meloni che sin da quando si è insediato ha stretto accordi economici sempre più stretti con il regime di Modi all'insegna del profitto dei padroni capitalisti sulla pelle dei popoli sfruttati e oppressi ma ponendo anche nuovi passaggi/tappe sul piano strategico/militare alla luce della guerra imperialista che deve avanzare, alleanza che è stata ancor di più sancita al recente G7 in Puglia dei padroni del mondo dove Modi è stato invitato e presente. 
Due governi peraltro, quello Meloni e quello di Modi, accomunati dall'essere gravemente complici attivi del genocidio in corso in Palestina perpetrato dallo Stato nazisionista di Israele.


SOSTENERE CONCRETAMENTE LA LOTTA RIVOLUZIONARIA DEL POPOLO INDIANO SIGNIFICA LOTTARE IN QUESTO PAESE AD AMPIO RAGGIO CONTRO IL GOVERNO MELONI PER CACCIARLO . 
DALL'INDIA ALLA PALESTINA AL FIANCO DELLA LOTTA DEI POPOLI OPPRESSI! 



Scappare dall'India del regime di Modi della fame, povertà, repressione, persecuzione.
Venire in Italia e morire uccisi da padroni sfruttatori, senza scrupoli, per cui la vita dei braccianti agricoli vale meno che niente, padroni assassini di fatto coperti dal governo fascio-razzista Meloni. 



Per Satnam Singh ucciso barbaramente dal padrone, per tutti i/le Satnam Singh moderni schiavi fino alla morte 
UNIAMOCI NELLA LOTTA CONTRO QUESTO SISTEMA SOCIALE CAPITALISTA/IMPERIALISTA DI SFRUTTAMENTO MISERIA OPPRESSIONE E GUERRA



L'intervento di un precario Slai Cobas sc seguito da un commosso applauso per Satnam e per tutti i lavoratori immigrati sfruttati 



LOTTARE UNITI NEL NOSTRO PAESE
SOSTENERE LE LOTTE OPERAIE E POPOLARI IN INDIA 

l'intervento di una compagna di Proletari Comunisti 


stralci dell'intervento del compagno del Comitato di sostegno alla guerra popolare in India 

intervento compagno Fgc