Il Comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in India - sezione italiana esprime il suo saluto rivoluzionario, democratico, antimperialista e comunista al professor Saibaba.
Afferma innanzitutto che il professor Saibaba è stato assassinato. La sua morte non è dovuta, se non tecnicamente, all'evoluzione della malattia e alle sue ultime vicende che hanno poi causato la sua morte. La sua morte è dovuta alla sua carcerazione, persecuzione in tutte le forme che il regime fascista indù ha fatto nei suoi confronti. Il regime di Modi e il suo governo hanno fatto di tutto per mettere a tacere la sua voce e il suo impegno.
Il suo impegno svolto nelle università e tra le masse popolari ha raccolto l'adesione, la mobilitazione non solo del mondo intellettuale, democratico in India, ma di ampie fette delle masse popolari.
Il professor Saibaba per questo è diventato un simbolo della grande battaglia che in India si è combattuta e si combatte contro il regime fascista hindutva, contro la repressione, la persecuzione, i massacri che questo regime, per conto e come parte dell'imperialismo, sviluppa contro il suo popolo. Da un lato, quindi, Saibaba è stato vittima di una guerra, dall'altro è stato parte della guerra che le masse popolari in tutte le forme hanno fatto e continuano a fare contro il regime e l’imperialismo. L'India, che gli imperialisti amano chiamare “la più grande democrazia del mondo”, è in realtà una gigantesca prigione dei popoli. L'imperialismo USA e altri paesi imperialisti la considerano una riserva di materie prime, manodopera, terre a basso costo e un grande mercato internazionale delle multinazionali.
L'India è il paese di grandi oppressioni e sfruttamento a livelli incalcolabili. Il 77% della popolazione vive con mezzo dollaro al giorno, gran parte della popolazione non ha accesso al sapere. A ogni nuova spirale della crisi economica il governo indiano e il suo regime continuano a colpire contadini, lavoratori e popolazioni.
A questa oppressione le masse hanno reagito con grandi lotte di massa, con la resistenza e con lo sviluppo della guerra popolare guidata dal Partito Comunista dell’India (Maoista).
E’ questa guerra popolare di lunga durata in corso in India l'habitat della vita e dell’opera del professor Saibaba.
Oggi tutti i suoi sostenitori, ma anche parte dei suoi nemici diretti o mascherati, hanno reso onore a Saibaba in diverse forme, valorizzandone la natura di intellettuale democratico coerente e irriducibile perseguitato.
Il fatto che Saibaba era colpito da una paralisi provocata dalla polio ha reso ancora più inumana la persecuzione che ha subito nelle carceri e nei tribunali.
Saibaba è stato arrestato, condannato e incarcerato innanzitutto perhè era il Segretario generale del Fronte democratico rivoluzionario dell'India. Il Fronte ha raccolto ampie forze che sostenevano la lotta del popolo indiano di cui parte importante è la guerra popolare guidata dal PCI (Maoista).
Il regime ha teso a dipingere il professor Saibaba perché legato al PCI (Maoista). Il professor Saibaba non aveva da difendersi da questa “accusa” perché in tutta la sua vita ha inflessibilmente lottato dalla parte degli oppressi e sfruttati dell'India.
Penalizzato su una sedia a rotelle con disabilità superiore al 90%, ma con un cervello che funzionava benissimo. E’ la cancellazione di quel cervello l'obiettivo dichiarato di tutta la sua persecuzione. In questo giustamente qualcuno ha paragonato la sua persecuzione a quella del fascismo italiano nei confronti del dirigente comunista Antonio Gramsci.
Il professor Saibaba è diventato non solo un simbolo della resistenza al regime di Modi ma anche del sostegno alle forze della rivoluzione in India, alle grandi e giuste lotte dei contadini. Saibaba è stato anche analista delle lotte dei lavoratori contro le politiche antioperaie dei padroni e delle multinazionali indiane e straniere.
Saibaba è divenuto un simbolo dei prigionieri politici rivoluzionari, democratici, antimperialisti, comunisti marxisti leninisti maoisti che hanno riempito le carceri indiane, subendo le infami condizioni di detenzione, la tortura e l’assassinio.
A difesa di Saibaba si sono levate molte voci nel mondo intellettuale, in India e all'estero e si è sviluppato un potente movimento di massa a difesa dei diritti dei prigionieri politici.
Onore e gloria al professor Saibaba, che ha conquistato il suo posto nella storia dell’India, del proletariato e del movimento comunista internazionale, con il suo impegno che lo ha portato a dare la vita per la liberazione del popolo indiano e per un'alternativa al regime fascista indù, espressione della borghesia capitalistica e delle sue componenti feudali al servizio e uniti all'imperialismo mondiale.
Il PCI (Maoista) ha chiesto a tutte le organizzazioni comuniste e ai progressisti, democratici e rivoluzionari nel mondo di difendere Saibaba come parte della difesa dei prigionieri politici e del loro rilascio immediato.
Il Partito Comunista dell'India, in questa importante battaglia internazionale, ha potuto contare sul Comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in India, che è stato promotore e animatore in alcuni paesi del mondo delle campagne per la liberazione del professor Saibaba e di tutti i prigionieri politici.
Il Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India ha incontrato, in uno dei brevi momenti in cui è stato libero, il professor Saibaba e ha condiviso con lui l’analisi della situazione in India nella fase della lotta contro l’operazione Green Hunt e discusso il ruolo della campagna internazionale per la sua liberazione e le forme che essa poteva assumere.
Il Comitato ha sviluppato iniziative di ogni tipo per contribuire alla liberazione del Professor Saibaba, in un quadro che richiedeva la liberazione di tutti gli intellettuali democratici, scrittori, artisti, avvocati, giuristi che in India combattono questa battaglia e sono perseguitati perché difendono i diritti del popolo, il diritto alla resistenza, il diritto a sviluppare una guerra popolare di liberazione.
Attraverso diverse operazioni repressive, il regime fascista hindutva di Modi, sostenuto dall'imperialismo, ha fatto di tutto per cancellare la guerra popolare e per reprimere fino alla morte tutti coloro che la sostenevano. Per questo hanno pagato con la vita un numero grande non solo di militanti e combattenti della guerra popolare ma anche di intellettuali, democratici, giovani studenti, esponenti delle minoranze nazionali e degli adivasi, colpiti con massacri, prigioni e torture.
Saibaba vive nella necessaria continuità di questa lotta in India e nel mondo.
Salutiamo e appoggiamo gli ampi settori delle masse che in India gli hanno reso omaggio sia con la partecipazione militante al suo funerale, sia con la volontà di continuare la lotta in India per liberare il paese dal regime dei mostri.
Il Comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in India si impegna a rafforzare nel nome di Saibaba il lavoro per unire tutto ciò che si può unire per una campagna prolungata, fatta di azioni militanti e di massa che possano contribuire a far avanzare a livello internazionale questa battaglia.
In particolare va rivendicata oggi la liberazione di tutti i prigionieri politici in India, lo stop alle operazioni repressive, oggi operazione Kagaar.
Il professor Saibaba per primo sapeva benissimo che le campagne democratiche e la lotta per la democrazia in India non aveva alcun futuro senza che avanzi la lotta di liberazione del proletariato e delle masse popolari.
La guerra popolare in India guidata dal PCI (Maoista) è la vera speranza del popolo indiano e di tutti i democratici, anti-imperialisti in India per la liberazione del popolo, per mettere fine al fascismo indù e per mettere fine, al dominio imperialista sull'India. per mettere fine alla classe in questo paese.
Per questo il Comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in India ha sempre unito la lotta per la liberazione di Saibaba, la lotta per la liberazione dei prigionieri politici al sostegno della guerra popolare, guidata dal Partito comunista dell'India maoista.
Per questo il saluto e onore al compagno Saibaba alla celebrazione del 20° anniversario del PCI (Maoista) Il Comitato pubblica in questi giorni giorni in tutto il mondo e con tutti i mezzi, il Documento del PCI (Maoista) che celebra il ventesimo anniversario.
Si tratta di un documento estremamente importante in cui il Partito analizza lo stato effettivo della guerra popolare in India, e lo analizza con metodo scientifico marxista-leninista-maoista, scevro da ogni autocelebrazione e da ogni retorica. Il Partito avanza nella sua costruzione nel fuoco della guerra di popolo. Questa lotta comprende una lotta al suo interno, contro ogni resa e abbandono, una lotta per la bolscevizzazione, perché essa è la chiave per avanzare nella guerra di popolo.
Il Partito comunista dell'India maoista in questo documento analizza difficoltà limiti ed errori. Ciò non ha niente a che fare con i ‘celebratori di guerre popolari che avanzano sempre e comunque’, che non analizzano avanzate e ritirate e compromettono il futuro della rivoluzione nei loro paesi.
Quanta ipocrisia in chi celebra il Partito comunista dell'India maoista e nello stesso tempo nelle loro riunioni lo attaccano! Il PCI (Maoista) dell'India è la bandiera e il riferimento più importante della guerra popolare nel mondo.
Dobbiamo rilanciare come Comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in India la campagna prolungata contro le operazioni genocide repressive del regime di Modi.
La guerra di popolo e il PCI (Maoista) hanno resistito e reso vane l’Operazione Green Hunt, la Operazione Samadan e oggi combatte e resiste all’Operazione Kagaar, che hanno l’obiettivo di cancellare e distruggere la guerra popolare.
Per questo oggi la lotta contro il regime fascista e le sue operazioni, la difesa dei prigionieri politici in India sono legate al sostegno alla guerra popolare; sono uno dei due compiti principali che hanno i partiti e le organizzazioni comuniste nel mondo così come tutte le forze autenticamente antimperialiste.
Il Comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in India ha scelto, là dove ha potuto, di portare il saluto a Saibaba dove si combatte la lotta della classe operaia. Lo ha portato in Italia tra i lavoratori, gli operai, gli operai indiani. Una pagina importante è stata scritta a Bergamo dove gli operai indiani in lotta hanno reso onore a Saibaba e lo hanno ricordato nel fuoco della loro lotta per iniziativa del Comitato internazionale di sostegno della guerra popolare in India e delle forze che in Italia lo compongono.
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Nello stesso tempo. Stiamo portando il sostegno alla guerra popolare in India all'interno del movimento gigantesco che si sviluppa di solidarietà alla Palestina. Perché in questo movimento si affermi non solo il sostegno dei popoli in lotta, ma anche la necessità della guerra di popolo come unica via per liberare le masse oppresse nel mondo, in India come in Palestina.
Così come all’interno dei movimenti di lotta contro la guerra imperialista, attivata e sviluppata in forme accelerate con l'invasione dell'imperialismo russo in Ucraina e la volontà delle forze imperialisti a guida USA di trasformare questa guerra in una guerra imperialista mondiale.
È lì che la voce della guerra di popolo, che la voce a difesa dei diritti dei prigionieri politici in India e del professor Saibaba, è lì che la lotta intransigente a sostegno del gigantesco movimento dei contadini, degli operai, delle popolazioni adivasi contro il regime fascista indù trova il suo ascolto e il suo sostegno. Nella considerazione che la lotta dei popoli oppressi è una, è indivisibile e vincente se diretta dal proletariato con i suoi partiti. E i suoi fronti e i suoi eserciti.
In questo svolgiamo il ruolo di cui abbiamo parlato nell’incontro con Saibaba.
Allora avevamo naturalmente un problema nella battaglia per la sua liberazione, di non rendere pubblici gli incontri col professor Saibaba, di non rendere pubblici aspetti della sua attività militante perché non offrissero il destro all'operazione repressiva persecutoria e oggi omicida. Ora però è giusto restituire la figura di Saibaba a 360°, e restituirla ai proletari, ai popoli per quella che realmente è stata la sua vita che, certamente, la sua compagna, i suoi compagni più vicini conoscono benissimo.
Onore e gloria al professor Saibaba!
Viva il XX Congresso del Partito Comunista dell'India (Maoista)!
Massimo sostegno alla guerra popolare in India!
Massimo sostegno al Partito Comunista dell'India (Maoista) che la guida!
Viva l'internazionalismo proletario e le sue due facce: lo sviluppo della rivoluzione all'interno dei propri paesi; il sostegno a coloro che conducono la stessa rivoluzione in tutti i paesi del mondo.
E Saibaba è parte di questa battaglia.
video del funerale e della mobilitazione delle masse
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