mercoledì 26 marzo 2025

Il regime di Modi avanza nella militarizzazione al servizio dell'imperialismo USA e delle proprie mire espansioniste in Sud Asia

 Sosteniamo ora più che mai la guerra popolare in India guidata dal Partito Comunista dell'India (Maoista) nella settimana internazionale di azione dal 7 al 13 aprile 2025 

Il regime di Modi guidato ideologicamente da un suprematismo hindu di stampo reazionario e fascista (ideologia hindutva) si sta militarizzando puntando sull'industria militare nazionale al fine di diventare una potenza regionale sempre più agguerrita nel Sud Asia e di svolgere il proprio ruolo di partner affidabile dell'imperialismo yankee.

Questo doppio ruolo serve alla borghesia compradora e burocratica indiana per espandersi nell'area a danno degli Stati vicini ed in particolare Nepal e Buthan1 ma anche di Pakistan e Bangladesh.

Per quanto riguarda invece le relazioni con la Cina, essendo quest'ultima un paese social-imperialista, quindi molto più sviluppato economicamente, l'India in questa fase punta a svolgere il ruolo da testa di ponte al servizio dell'imperialismo USA contro il proprio vicino.

Infatti l'India attualmente non è in grado di competere direttamente con la Cina né sul piano economico né quindi su quello strettamente militare (e i numeri parlano chiaro: quest'anno la Cina ha destinato investimenti nel settore militare per 275 miliardi di dollari mentre la quota indiana, equivale a 75 miliardi di dollari, con un incremento di 7 miliardi rispetto all'anno precedente).

In ogni caso il regime hindutva di Modi non solo ha aumentato il proprio budget rispetto agli anni precedenti, ma da un punto di vista qualitativo sta puntando alla "nazionalizzazione" del settore limitando l'importazione di armi e sviluppando l'industria militare interna anche tramite il supporto di aziende private e startup nazionali nonché di joint ventures.

India: la "più grande democrazia del mondo"?

L'India oggi è il paese più popoloso del mondo con circa 1 miliardo e 400 milioni di persone, un paese in crescita economica (7,5 % annuo, più del doppio della media mondiale), ma la sua economia è ancora dipendente dall'imperialismo e la borghesia indiana sogna di costruire un paese forte cementato dall'ideologia fascista hindutva in cui non vi è posto né per le minoranze religiose come cristiani e musulmani (che in certi Stati federati sono però la maggioranza come in Kashmir o una buona fetta della popolazione) né per il dissenso democratico.

In realtà l'India è un paese profondamente eterogeneo e diviso, o come viene definito dai compagni indiani è una "prigione dei popoli", in cui molte nazionalità sono costrette a essere parte della federazione indiana (composta da 28 stati e 8 territori).

Sono infatti presenti movimenti indipendentisti in almeno otto Stati, a partire dalle "sette sorelle" (gli Stati federati del Nord-est di Assam, Maghalaya, Manipur, Mizoram, Tripuram, Nagaland e Arunachal Pradesh) e nel Kashmir, quest'ultimo dal 2019 è stato "degradato" dal regime di Modi, da Stato federato a "territorio" amministrato direttamente da Nuova Delhi, inoltre è stata modificata la legislazione favorendo l'acquisizione della cittadinanza e l'acquisizione di terre e proprietà da parte degli indiani non kashmiri. Ciò in aperta violazione della Costituzione del 1947 apre la strada a forme più brutali di colonialismo in Kashmir da parte del governo centrale.

A ciò si aggiunge che l'imposizione dell'ideologia hindutva nell'ultimo decennio, poco si adatta agli Stati in cui vi sono forti identità linguistiche, culturali e nazionali come in Tamil Nadu e Punjab.



L'alternativa all'India hindutva è la Rivoluzione di Nuova Democrazia per un India veramente democratica e socialista

Ma è la Guerra Popolare lanciata nel 1968 a Naxalbari nel Bengala Occidentale (da qui i termini "naxalismo" e "naxaliti" per definire rispettivamente il maoismo ed i maoisti in India) e oggi diretta dal Partito Comunista dell'India (Maoista), frutto dell'unificazione nel 2004 dei due principali tronconi "naxaliti", il Partito Comunista dell'India (marxista-leninista) Gruppo Guerra Popolare ed il Centro Comunista Maoista, a cui nel 2012 si è unito il Partito Comunista dell'India (marxista-leninista) Naxalbari, che oggi rappresenta il "principale pericolo interno alla sicurezza" dell'India come lo definì l'ex primo ministro Singh nel 2006.

Il Partito Comunista dell'India (Maoista) tramite la strategia della guerra di popolo, conduce una Rivoluzione di Nuova Democrazia con l'obiettivo di eliminare i residui feudali che opprimono i contadini, gli adivasi (le popolazioni tribali) ed il popolo nelle campagne e distribuire le terre ai contadini ed eliminare la dipendenza semicoloniale del paese verso l'imperialismo ed in particolare quello yankee. Tale rivoluzione condotta a partire dalle vaste aree rurali del paese, ma anche con presenza nelle metropoli, non può che coronarsi con la presa del potere politico centrale e la continuazione rivoluzionaria senza interruzione verso una rivoluzione socialista guidata dai lavoratori e dalla classe operaia indiana alleata alle altre classi sociali oppresse del paese. Inoltre il PCI (Maoista) sostiene i movimenti indipendentisti e le nazioni oppresse all'interno della federazione indiana.


Il PCI (Maoista) è un partito genuinamente internazionalista, sostenendo innanzitutto le altre guerre popolari e le lotte armate dei partiti fratelli m-l-m in corso nelle Filippine, nel Manipur (all'interno del paese) guidata dal Partito Comunista Maoista del Manipur, in Turchia e Nord-Kurdistan ed in Bangladesh nonché dei movimenti di liberazione nazionale a partire da quello palestinese e sostenendo anche la lotta di classe dei lavoratori nei Paesi Imperialisti.

Dopo l'operazione Diluvio di Al-Aqsa da parte della Resistenza Palestinese il 7 ottobre 2023, il PCI (Maoista) ha espresso pieno appoggio ad Hamas e a tutti i gruppi della resistenza organizzando iniziative e campagne politiche tra le masse indiane ed i lavoratori a partire dalle zone liberate e nelle zone di guerriglia in cui il PCI (Maoista) opera.

Da tutto ciò si evince che solo la linea politica e strategica del PCI (Maoista) guidata dall'ideologia marxista-leninista-maoista rappresenti oggi l'unica reale alternativa al progetto della borghesia indiana, vero e proprio incubo per i popoli e per le masse popolari indiani.

Quello che dalla borghesia indiana viene percepito come un pericolo esistenziale, per i popoli dell'India e del mondo rappresenta la liberazione dallo sfruttamento e dal giogo imperialista.

Il regime di Modi è antipopolare ed al servizio dell'imperialismo yankee e del sionismo

Il governo indiano di Modi ed il regime indiano in generale è stato da sempre un forte alleato del sionismo e dello Stato sionista di Israele.


Tale alleanza tra i due paesi guidati da ideologie reazionarie di tipo nazista come il sionismo e l'hindutva, é diventata sempre più forte traducendosi in una stretta cooperazione economico-militare, tecnologica e di intelligence. I sionisti non solo hanno fornito l'India di droni e know-how, ma hanno formato le forze repressive indiane nelle tecniche di anti-guerriglia e di eliminazione selettiva da loro applicate in Palestina ed in Medio Oriente contro i leader della Resistenza.

Oggi con l'ascesa di Trump alla presidenza USA, l'asse Washington-Nuova Delhi è ancor più rafforzato, dato che l'area dell'indo-pacifico ed in particolare Taiwan, sta diventando il centro delle contradizioni inter-imperialistiche tra l'imperialismo yankee ed il social-imperialismo cinese.

La borghesia compradora e burocratica indiana in questa fase non aspettava di meglio per poter garantire ancor più il proprio ruolo di bastione dell'imperialismo yankee in Sud Asia e trarre ancor più vantaggio della propria posizione garantita dall'imperialismo stesso.

 


La controrivoluzione genocida del regime indiano e del governo Modi

A partire dal novembre 2009 il regime indiano ha lanciato un'operazione militare chiamata Green Hunt con l'obiettivo di fare terra bruciata nelle zone liberate sotto il governo popolare del PCI (Maoista) e nelle zone di guerriglia, trasferendo interi villaggi in campi di concentramento per separare la popolazione (il mare) dai rivoluzionari (il pesce) e per danneggiare quindi non solo il partito ma anche le organizzazioni popolari di massa dei contadini e degli adivasi, allo stesso tempo sono state create forze speciali di élite come i Greyhounds o il corpo COBRA da affiancare ai vari corpi di polizia (ovvero alla polizia federale, a quella locale di ogni stato, alla polizia transfrontaliera tra i vari Stati) che si sono macchiati di crimini orrendi perpetuando massacri nei villaggi contadini e adivasi.

Contemporaneamente il governo ha provato a penetrare nelle aree rivoluzionarie promettendo "sviluppo", con la costruzione di infrastrutture a partire dalle strade, che in realtà sono il mezzo per facilitare il movimento di truppe e mentre avanzano le strade, come funghi sorgono centrali di polizia, prigioni, campi di concentramento insieme al moltiplicarsi di contratti per aziende straniere e joint ventures per sfruttare le materie prime di quelle regioni a danno dell'economia delle popolazioni locali.

Anche se nel corso di questi 15 anni il PCI (Maoista) ed il EPGL hanno organizzato campagne controffensive costringendo il regime indiano a rimandare di volta in volta la sua promessa di eliminare completamente il naxalismo, come affermano gli stessi compagni indiani, le perdite nel campo rivoluzionario sono state ingenti: molte aree liberate sono state riconquistate, i fronti di guerriglia sono diminuiti, alcuni importanti leader del partito anche a livello del comitato centrale sono stati assassinati e arrestati cosi come sono aumentate le perdite tra le file dei guerriglieri.

Tutto ciò è stato favorito anche dalla capacità del regime indiano di aggiornare la propria strategia generale dell'Operazione Green Hunt, tramite le sotto-operazioni Samadhan e Prahar a partire dal 2017 che ha visto l'utilizzo di bombardamenti aerei con l'impiego dell'esercito a partire dal 2021.

Contemporaneamente negli ultimi 15 anni il regime indiano ha intensificato la repressione verso intellettuali democratici, progressisti e rivoluzionari che criticano la repressione militare e l'uccisione di migliaia di civili tribali nelle aree della Zona Compatta Rivoluzionaria (le aree in cui opera il PCI (Maoista) che la borghesia chiama "corridoio rosso").

Questi intellettuali sono etichettati dal governo "urban maoists" e sono arrestati applicando la legge antiterrorista la Unlawful Activities Prevention Act del 1967 (varata un anno prima la rivolta di Naxalbari) che è stata ampiamente modificata ed estesa nel 2004, l'anno della nascita del PCI (Maoista). Emblematico è stato il lento assassinio di Stato del prof. Saibaba dell'Università di Nuova Delhi, leader progressista che ha denunciato l'Operazione Green Hunt.

Accusato di essere un "urban maoist", in seguito a lunghi periodi di detenzione a partire dal 2014 in condizioni che hanno minato progressivamente la sua salute precaria è infine deceduto lo scorso 12 ottobre.

Rivoluzione o Reazione? Schierarsi é d'obbligo!

Adesso l'ultima deadline fissata dal governo indiano per eliminare il naxalismo in India è marzo 2026 tramite l'attuale operazione genocida denominata Kagaar.

Ora più che mai è necessario sostenere a livello mondiale la Guerra Popolare in India ed il PCI (Maoista) perché solo la GP è l'unica alternativa alla barbarie hindutva che obbliga la maggior parte della popolazione indiana a vivere nella miseria e che la condanna alla spoliazione delle ricchezze del proprio paese da parte dell'imperialismo in combutta con la borghesia compradora indiana.

Sostenere la GP in India ed il PCI(Maoista) che la dirige:

significa quindi sostenere la possibilità che il paese più popolato del mondo si liberi dall'oppressione;

significa intralciare i piani dell'imperialismo in Asia e nell'area dell'indo-pacifico;

significa sostenere lo sviluppo dei movimenti rivoluzionari in Sud Asia ed in particolare nei paesi confinanti come in Nepal, Buthan, Myanmar e nella stessa Cina social-imperialista;

significa sostenere il fronte anti-imperialista mondiale ed in particolare sostenere la lotta di liberazione nazionale in Palestina colpendo l'asse Israele-India.

La campagna internazionale di sostegno lanciata dal nostro comitato fa appello a tutti le organizzazioni e partiti marxisti-leninisti-maoisti, a tutti i comunisti e ai rivoluzionari, ai progressisti e ai democratici di sostenere la campagna internazionale di sostegno alla Guerra Popolare in India e al PCI (Maoista) nella settimana tra il 7 ed il 13 aprile in tutti i continenti e in più paesi del mondo possibili.

Questa settimana internazionale è la prima tappa di una campagna prolungata di un anno per sostenere con tutte i mezzi e le forze possibili la Rivoluzione in India contro la reazione hindutva sostenuta dall'imperialismo.

1Per questi due paesi si parla di processo di sikkimizzazione, che prende il nome dall'annessione negli anni '70 del piccolo Stato indipendente del Sikkim (sito proprio tra Nepal e Buthan) tramite un referendum farsa. L'India non solo annette annualmente piccole porzioni di territorio nepalese spostando arbitrariamente

domenica 23 marzo 2025

il regime fascista e pro imperialista di Modi si arma sempre più per prepararsi alla guerra esterna mentre procede con la guerra interna fatta di massacri e repressione

 


 7- 12 aprile settimana internazionale di azione 

qui l'appello

https://guerrapopolare-india.blogspot.com/2025/03/settimana-di-azione-internazionale-e.html

India, titoli della difesa in rialzo dopo che il governo approva un piano 6,25 miliardi di dollari

I principali titoli della difesa indiana sono saliti venerdì dopo che il Consiglio per la Difesa del Paese ha approvato progetti per 540 miliardi di rupie (circa 6,25 miliardi di dollari). Il piano del governo prevede investimenti in motori potenziati per i carri armati T-90 dell’esercito, siluri per sottomarini e velivoli di allerta precoce. Hindustan Aeronautics (produttore di jet da combattimento) è salita fino al 2,38%, segnando il quinto giorno consecutivo di rialzi. Bharat Dynamics, specializzata in munizioni e missili, è cresciuta fino al 5,67%. (riproduzione riservata) 

Le forze armate indiane in piena attività contro i maoisti della guerra popolare

 


La polizia afferma di aver ucciso 30 maoisti in diversi scontri con il personale di sicurezza nella divisione Bastar

Distretto di Raipur, 20 marzo 2025: Almeno 30 persone che la polizia sostiene essere quadri del PCI (maoista) sono state uccise in due scontri separati giovedì nella divisione di Bastar, nello stato di Chhattisgarh, secondo quanto ha annunciato oggi alla stampa un funzionario di polizia.

Secondo il funzionario di polizia, una squadra congiunta di forze di sicurezza ha lanciato un'operazione anti-maoista basata su input dell’intelligence. Intorno alle 7 del mattino, è scoppiato uno scontro nelle fitte foreste lungo il confine inter-distrettuale di Bijapur e Dantewada, dove sono stati uccisi almeno 26 presunti maoisti, aggiungendo che durante lo scambio a fuoco, è stato ucciso un jawan [soldato] della Guardia della Riserva Distrettuale (DRG).

In una dichiarazione alla stampa, il ministro dell'Interno Vijay Sharma ha confermato che finora sono stati recuperati 18 corpi, mentre le operazioni di ricerca sono ancora in corso, aggiungendo che diverse armi ed esplosivi sono stati sequestrati dal luogo dello scontro.

Secondo un rappresentante della polizia distrettuale, in un altro scontro in corso nel distretto di Kanker, divisione Bastar, una squadra congiunta di personale della Border Security Force (BSF) e del DRG ha ucciso quattro presunti maoisti vicino alla giungla di Abujhmad nel distretto di Narayanpur, aggiungendo che nessun personale di sicurezza è rimasto ferito nell'operazione e che si attendono ulteriori dettagli.

Secondo i funzionari di polizia, Bijapur, Dantewada, Kanker e Narayanpur rimangono tra i sette distretti più colpiti dai maoisti nello stato di Chhattisgarh.

mercoledì 12 marzo 2025

Settimana di azione internazionale e internazionalista dal 7 al 12 aprile - Per una campagna lunga un anno da aprile 2025 a marzo 2026


La campagna mondiale contro la Operazione Kagaar, che continua, ha denunciato e colpito gli imperialisti e il governo Modi, che avevano posto l’obiettivo di cancellare il movimento democratico, popolare e rivoluzionario e la guerra popolare diretta dal PCI (Maoista), che sono la reale alternativa politica per i proletari e il popolo dell’India.

Tutte le campagne lanciate negli anni scorsi dal regime fascista di Modi , dalla “Operazione Green Hunt” in poi hanno fallito l’obiettivo posto dal regime.

Oggi Modi dichiara che spazzerà via la guerra popolare, il movimento rivoluzionario e il PCI(Maoista) entro marzo 2026.

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) chiama tutti i partiti e organizzazioni marxiste-leniniste-maoiste, i partiti rivoluzionari, le forze antimperialiste a raccogliere la sfida lanciata dal governo Modi con una campagna lunga un anno da aprile 2025 a marzo 2026.

È a un anno di mobilitazione e sostegno alla rivoluzione indiana a cui il ICSPWI fa appello, a partire da una settimana internazionale e internazionalista di azione dal 7 al 12 aprile.

Il PCI(Maoista) e le masse popolari stanno resistendo e respingendo con determinazione ed eroismo la operazione Kagaar.

In ogni settore dell’economia il regime sta scaricando sulle masse la crisi prodotta dall’imperialismo, dai suoi lacchè e dalle politiche al servizio dei grandi capitalisti, come Adani, Ambani ecc, e latifondisti indiani.

Modi è stato il primo capo di stato accorso a incontrare e rendere omaggio al nuovo capo dell’imperialismo USA, Trump. I due si sono incontrati il 12 febbraio per ribadire l’importanza del loro rapporto nel contesto delle alleanze all’interno del sistema imperialista mondiale, in particolare nei settori dell’energia e della difesa.

Nel settore dell’energia Trump chiede all’India di essere sempre più il principale acquirente del settore petrolifero americano, che di recente è stato indebolito anche per effetto dell’invasione russa dell’Ucraina. Modi si è impegnato con Trump a raggiungere l’obiettivo di portare gli scambi tra i due paesi nel settore energetico dagli attuali 15 a 25 miliardi di dollari entro i prossimi 5 anni.

Nel settore della difesa l’India è il maggiore importatore mondiale di armi, che compra anche dalla Russia e diversi altri paesi. Nel suddetto incontro, Modi ha aperto a ulteriori acquisti dagli USA e Trump ha offerto di vendere all’India gli F35. Infine, come parte del controllo strategico delle rotte commerciali, la grande novità portata dall’incontro è stata la decisione di rilanciare il progetto del “corridoio India-Medio Oriente-Europa” una via di scambio di merci, dati ed energia dall’India a Israele all’Italia, fino agli USA. Un progetto che esisteva già ma che l’attacco della resistenza palestinese e le contraddizioni causate da esso tra Israele e i paesi arabi avevano bloccato. In questo incontro Trump e Modi hanno rilanciato il progetto.

Questo incontro Trump/Modi dovrebbe rendere evidente a tutti il legame indissolubile tra l’imperialismo americano e i suoi servi e il regime indiano.

Il regime indiano è uno dei più importanti sostenitori di Netanyahu e della sua offensiva genocida in Palestina. Per questo motivo l’ICSPWI chiama a unire durante la settimana di azione la solidarietà con la resistenza del popolo palestinese alla campagna contro il regime di Modi e l’imperialismo.

L’ICSPWI fa appello a intensificare la mobilitazione contro la Operazione Kagaar, fatta di massacri, deportazioni, assassinii di gente dei villaggi e dirigenti delle masse tribali, attivisti sociali e dirigenti rivoluzionari, con anche la persecuzione dei giornalisti e attivisti dei diritti umani che vi si oppongono.

L’ICSPWI assume con forza l’appello dei compagni indiani e sostenere il popolo di Maad, che si sta opponendo risolutamente alla decisione di usare le loro terre e foreste per le manovre militari della genocida guerra al popolo chiamata Operazione Kagaar.

Sostenere la guerra popolare in India e il Partito Comunista dell’India (Maoista) è uno dei compiti fondamentali dei movimenti antifascista, antimperialista, comunista del mondo.

Il Partito Comunista dell’India (Maoista) dirige la guerra popolare per fare la rivoluzione di Nuova Democrazia, per liberare il paese e le masse lavoratrici da sfruttamento e oppressione e marciare, unito ai proletari e alle masse popolari del mondo, verso la rivoluzione socialista mondiale.

Per questa ragione, è dovere di tutti fermare l’imperialismo, il regime di Modi e le loro mani genocide come parte della lotta globale contro l’imperialismo, che porta a guerre, fascismo, povertà e oppressione dei popoli.

L’ICSPWI chiama tutti ad aderire alla settimana internazionale di azione, dal 7 al 12 aprile decidendo ognuno iniziative e forme di lotta secondo la situazione concreta. Da parte sua, l’ICSPWI fa appello a:

  • una grande giornata di mobilitazione verso i lavoratori, nelle fabbriche e posti di lavoro

  • manifestazioni pubbliche di ogni tipo verso ambasciate e consolati

  • Assemblee di sostegno del PCI(maoista) e studio dei suoi documenti, in particolare Messaggio per il 20o anniversario della fondazione del Partito

STOP OPERAZIONE KAGAAR!

CONTRO LA REPRESSIONE DI REGIME PER LA LIBERAZIONE DI TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI IN INDIA!

LOTTIAMO CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA E IN SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE!

CON LA GUERRA POPOLARE E IL PCI (Maoista) FINO ALLA VITTORIA!

VIVA L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!

ICSPWI

International Committee to Support the People's War in India.

Comitato Internazionale di sostegno alla Guerra Popolare in India 

https://icspwindia.site/

csgpindia@gmail.com

venerdì 7 marzo 2025

Il governo del fascista hidutva Modi continua la campagna di arresti a tutto campo contro gli oppositori, dai partiti socialdemocratici agli adivasi, tutti etichettati come MAOISTI!


IL CASR [CAMPAGNA CONTRO LA REPRESSIONE DI STATO] CONDANNA FERMAMENTE L'ARRESTO DEL DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI DEL BASTAR ED EX PRESIDENTE DEL MOOLWASI BACCHAO MANCH RAGHU MIDIYAMI

SMETTETELA DI FARE LA GUERRA CONTRO GLI ATTIVISTI PER I DIRITTI DEGLI ADIVASI!!

REVOCARE IL DIVIETO SU MOOLWASI BACCHAO MANCH!!

L'importante leader adivasi Raghu Midiyami è stato arrestato il 27 febbraio dalla NIA a Dantewada, dove si stava riprendendo dalle gravi ferite riportate in un incidente motociclistico. Raghu è stato arrestato ai sensi del FIR RC-02/2023/NIA/ Raipur. In questo caso, la NIA aveva già arrestato Gajendra Madavi, un ex portavoce della Moolwasi Bacchao Manch e Laxman Kunjam. La NIA ha affermato che Raghu sta ricevendo fondi dal partito maoista che distribuisce tra le persone che stanno guidando la protesta nell'area di Adivasi del Bastar. Raghu Midiyami (23 anni) è un giovane leader adivasi popolare ed ex presidente dell'ormai bandito Moolwasi Bachao Manch, un'organizzazione ombrello formata dai contadini Adivasi per chiedere l'attuazione del PESA [Nota dell'editore: legge che garantisce l'autogoverno nelle aree a predominanza indigena] e del 5° Allegato [Nota dell'editore: diritti costituzionali relativi alla protezione dei popoli indigeni], l'arresto delle attività minerarie e degli sfollamenti, la cessazione delle uccisioni di massa da parte delle forze di sicurezza e la militarizzazione dilagante del Bastar.

È importante ricordare che Raghu è stato coinvolto nel coordinamento pacifico di quasi 30 sit-in di protesta in tutto il Bastar per resistere al saccheggio delle multinazionali, alla militarizzazione dilagante e alla repressione statale. L'arresto di questi giovani leader adivasi, che hanno avanzato le loro richieste democraticamente all'interno del quadro costituzionale, suggerisce che lo stato è deciso a peggiorare le condizioni, e non è in alcun modo interessato a risolvere la questione dei contadini adivasi, ma solo determinato a rimuovere tutti gli ostacoli, siano essi armati o disarmati, per intensificare ulteriormente il saccheggio delle risorse del paese da parte delle multinazionali straniere e nazionali.

L'anno scorso, a ottobre, il governo del Chhattisgarh ha bandito il Moolwasi Bacchao Manch e in seguito ha iniziato la caccia alle streghe degli attivisti associati all'organizzazione e ha arrestato molti attivisti della stessa organizzazione, tra cui Suneeta Pottam e Sarju Tekam.

L'intensificarsi della repressione da parte del governo fascista Hindutva BJP-RSS nell'India centrale indica chiaramente che lo stato indiano desidera spazzare via tutti i movimenti di resistenza per la protezione di Jal-Jangal-Jameen. Gli arresti sotto l'UAPA e le uccisioni in falsi scontri sono molto comuni nel Bastar.

Esortiamo tutte le organizzazioni democratiche e progressiste e i singoli individui a unirsi e ad alzare la voce contro gli arresti, le intimidazioni, i falsi scontri e i bagni di sangue in corso nell'India centrale.

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IL CASR CONDANNA FERMAMENTE L'ARRESTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL'SDPI M. K. FAIZY DA PARTE DELLA DIREZIONE PER L'ESECUZIONE DELLA DRACONIANA LEGGE PMLA

Il 3 marzo, intorno alle 22, la DE ha arrestato il presidente nazionale dell'SDPI M K Faizy ai sensi della draconiana legge PMLA all'aeroporto di Nuova Delhi, e ieri è stato portato nel tribunale di Patiala House, Delhi e condannato a 6 giorni di detenzione. Il mese scorso, il 28 febbraio, anche la sua casa è stata perquisita dalla DE in Kerala.

L'arresto di M.K. Faizy fa parte di una più ampia repressione dei musulmani indiani e delle loro organizzazioni, sia i partiti politici, le organizzazioni per i diritti civili, le istituzioni educative delle minoranze o qualsiasi altro organismo che cerca di proteggere i diritti della minoranza anche nel quadro democratico attraverso mezzi costituzionali. Tutti i tipi di sforzi sono stati brutalmente schiacciati dallo Stato fascista brahmanico Hindutva.

In un comunicato stampa emesso dalla DE, si afferma che l'SDPI [NdR: Partito Socialdemocratico dell'India] è finanziato dal PFI [NdR: Fronte Popolare dell'India, organizzazione bandita in India] e da un gruppo politico del PFI. Come sappiamo, nel settembre 2022 il PFI, insieme a 8 organizzazioni, è stato bandito dal governo centrale. In base alla legge UAPA in quel periodo, vari dirigenti degli uffici dell'SDPI sono stati perquisiti dalla NIA e da altre agenzie per garantire che, in futuro, useranno qualsiasi mezzo, per dire che l'SDPI è anche un gruppo politico che utilizza il finanziamento del terrorismo. L'agenda dello stato Hindutva e dei servizi è chiaramente visibile ora: stanno cercando di costruire un ambiente per garantire che, in futuro, bandiranno anche il Partito Politico Socialdemocratico dell'India.

Dopo il divieto del PFI e di altre 8 organizzazioni nel 2022, la società civile indiana e coloro che sostenevano di sollevare la questione dei diritti democratici del popolo senza discriminazioni non sono riusciti a costruire una campagna contro questo divieto arbitrario e illegale e hanno chiesto il rilascio di tutti gli attivisti associati al PFI e ad altre organizzazioni. Questo fallimento ha dato forza allo stato fascista Hindutva, così altre organizzazioni sono state etichettate e più persone sono state arrestate in questo caso costruito di cospirazione del PFI.

Il CASR ha anche esortato tutte le organizzazioni democratiche e progressiste a unirsi e costruire una campagna contro la continua caccia alle streghe degli attivisti in corso in tutta l'India sotto le leggi draconiane.

Abbiamo anche chiesto l'immediato rilascio del presidente nazionale dell'SDPI M K FAIZY.

CAMPAGNA CONTRO LA REPRESSIONE STATALE

Team Organizzativo

(AIRSO, AISA, AISF, APCR, ASA, BASF, BSM, Bhim Army, bsCEM, CEM, COLLECTIVE, CRPP, CSM CTF, , DISSC, DSU, DTF, Forum contro la repressione Telangana, Fraternità, IAPL, Innocence Network, Karnataka Janashakti, LAA, Mazdoor Adhikar Sangathan, Mazdoor Patrika, NAPM, NAZARIYA, Nishant Natya Manch, Nowruz, NTUI, People's Watch, Rihai Manch, Samajwadi Janparishad, Smajwadi lok manch, Bahujan Samjavadi Mnach, SFI, United Peace Alliance,  WSS,Y4S)