Condannare fortemente l’uccisione del compagno Praya Majhi
membro del Comitato Centrale del PCI (Maoista) e altri otto attivisti politici!
25/04/2025
In nome della creazione di una “India libera dai maoisti”,
lo stato indiano sta conducendo una inesorabile guerra contro il popolo nelle
vaste regioni dell’India centrale. Negli ultimi due anni, l’intensità e la
brutalità di questa guerra contro le masse è cresciuta ad una estensione tale
che oltre 400 persone – compreso attivisti politici maoisti e abitanti dei
villaggi – sono stati uccisi per mano delle forze armate dello stato. La
rivoluzione non è un pranzo di gala, e i rivoluzionari sanno bene che portare
avanti una guerra rivoluzionaria richiede i più alti sacrifici. Ma in nome del
contrasto al maoismo, il regime bramanico, fascista hindutva del RSS-BJP
continua a portare avanti massacri genocidi, che devono essere immediatamente fermati.
In questo contesto il compagno Abhay portavoce del comitato centrale del PCI
(Maoista) ha fatto appello ad un cessate il fuoco.
Dalle dichiarazioni fatte dagli attivisti politici maoisti
su canali YouTube gestiti da giornalisti dalle zone di conflitto nel
Chhattisgarh, veniamo a conoscenza anche che le loro forze guerrigliere sono
state temporaneamente istruite per fermare gli attacchi alle forze dello stato,
eccetto nei casi di scontro diretto per l’autodifesa.
Sebbene gli attivisti politici maoisti abbiano espresso la
volontà di portare avanti dialoghi centrati sul cessate il fuoco e per creare
adeguate condizioni per queste discussioni, lo stato indiano sembra
completamente non volere allontanarsi dalla sua strategia di “eliminare il
dissenso politico attraverso la forza militare”. Nonostante diversi comitati di
consulenza ufficiali hanno ripetutamente messo in luce le condizioni
economico-sociali della società indiana come causa fondamentale del movimento
maoista e suggerito soluzioni politiche, lo stato indiano ha ignorate tali
raccomandazioni.
In un momento in cui il Comitato centrale del PCI(Maoista)
fa appello al cessate il fuoco, lo stato ha assassinato il compagno Prayag
Majhi, membro del Comitato Centrale, insieme ad altri otto attivisti politici
maoisti – un quadro di assoluta depravazione nella condotta della guerra.
Abbiamo già visto in passato come i compagni che si sono
fatti avanti due volte per iniziare i colloqui per il cessate il fuoco siano
stati o arrestati o uccisi. Anche nel 2010, durante le discussioni tese a
creare le condizioni adatte per il cessate il fuoco, il portavoce del Comitato
Centrale, compagno Azad e il giornalista Hemchandra Pandev vennero uccisi dal
governo a guida del partito del Congresso. Nonostante la Suprema Corte abbia
stabilito che “una repubblica non può uccidere i suoi cittadini”, lo stato
indiano guidato dal bramanico, fascista hindutva RSS-BJP – in bancarotta
politica – continua ad imporre la guerra contro il popolo usando le tasse stesse
pagate dal popolo e la forza militare per reprimere il movimento maoista.
Noi, del Fronte Rivoluzionario degli Studenti, ci opponiamo
fermamente a questa guerra imposta contro il popolo, all’Operazione Kagar e
alla violenza genocida che viene perpetrata su infinite vite degli Adivasi,
compreso il compagno Prayag Majhi e altri. Allo stesso tempo, facciamo appello
a tutte le forze progressiste, democratiche e di sinistra a costruire un grande
movimento di massa che abbia come scopo la creazione di un ambiente favorevole
per il cessate il fuoco e una soluzione politica.
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