martedì 14 gennaio 2020

Avanti nella guerra popolare di lunga durata per sconfiggere la tattica di guerra controrivoluzionarie PCI (Maoista)

PARTITO COMUNISTA D’INDIA (MAOISTA)
Comitato Centrale

Comunicato
12 dicembre 2019

PCI(MAOISTA) – Saluto rosso al membro del Comitato Centrale, segretario del DKSZC e amato dirigente del popolo compagno Ramanna (Srinivas Ravula)
Combattere fino all’ultimo respiro per realizzare il sogno dei nostri immortali martiri!

Il 7 dicembre alle 22 il compagno Ravula Srinivas (Ramanna, Narender), 55 anni, è morto, vittima di una grave malattia. Dall'ottobre 2011 aveva assunto la responsabilità di segretario del comitato zonale speciale Dandakaranya (DKSZC). Nel marzo 2013 era stato anche cooptato come centrale Membro del Comitato. La sua militanza rivoluzionaria lunga 36 anni è stata legata a tutte le svolte e tornanti del movimento rivoluzionario di Dandakaranya. Si era uno guadagnato il rispetto e la fiducia delle masse e dei quadri, di cui era il loro amato dirigente e combattente. In memoria della dedizione e dell’altissimo contributo reso da Ravula Srinivas al movimento rivoluzionario dell'India, in particolare a quello del Dandakaranya, il Comitato Centrale, umilmente, china la testa e gli rende il suo omaggio rivoluzionario e si impegna ad avanzare per realizzare i suoi sogni. Si unisce al lutto della sua famiglia, degli amici, dei compagni d'armi e delle masse oppresse. Il nostro Comitato Centrale fa appello alle schiere degli oppressi del Paese a che la Rivoluzione di Nuova Democrazia abbia successo e realizzi i sogni degli immortali martiri.
Il compagno Ramanna nacque nel luglio 1965, sesto figlii della madre Varamma e del padre Ramalingam, nel villaggio di Bekkal del panchayat Byranpalli, Cheriyalmandal del distretto allora non separato di Warangal dello stato del Telangana. I genitori lo chiamarono Srinivas. L'area di Jangama a Telangana era nota per la grande eredità rivoluzionaria delle storiche lotte armate degli eroici contadini, guidati dall'allora unito PCI, prima contro i Razakar della dominazione Nizam e poi contro l'esercito mercenario Nehru-Patel. In questa terra centinaia di combattenti hanno dato la vita combattendo con immenso coraggio e valore. Il nonno e il padre di Srinivas avevano partecipato attivamente a queste storiche lotte. Nato in questo leggendario villaggio, Srinivas frequentà il vicino liceo di Dhulmitta, dove incontrò la politica studentesca rivoluzionaria. L'eredità rivoluzionaria della sua terra e della sua famiglia gli furono di grande aiuto. Nel 1981-82 entrò nella Radical Students Union (RSU). Da membro attivo del suo collettivo, partecipò a diverse lotte studentesche. Prese parte alla campagna del 1982-83 "Studenti e giovani! Andiamo nei villaggi". In questo processo crebbe il suo spirito rivoluzionario. Nell'aprile 1983, subito dopo l'adesione al partito, cosciente delle necessità del movimento, fu mandato dal Comitato del distretto di Warangal come rivoluzionario di professione in Dandakaranya.
Nel giugno 1983, col suo nuovo nome, Ramanna si unì all’unità guerrigliera Dandakaranya-Bhadrachalam iniziò così la sua vita di guerrigliero. Nel dicembre di quell'anno fu trasferito alla squadra di Konta. Nel 1985 divenne vice comandante e nel 1987 divenne comandante della stessa squadra. Nel 1992 fu promosso segretario della squadra di Konta AC (SAC). Diresse così personalmente le diverse lotte delle masse contro lo sfruttamento della foresta e e delle risorse di quell’area, la tortura e l'oppressione, organizzando le masse adivasi dell’area di Konta, Sukma, Gorllapalli, Dornapaland Kishtaram. Attraverso il fronte, guidò i movimenti per la terra. Il compagno Ramanna era un valoroso combattente che guidò con coraggio la sua squadra nei combattimenti contro la polizia mercenaria del nemico e nell'eliminazione di feroci latifondisti come Kalmu Deval, Burda Wadde. Nel 1993 sposò una sua compagna d'armi ed hanno avuto un figlio.


Nel 1993, promosso membro del Comitato di divisione (DVC), divenne anche il comandante della prima squadra militare formata in quella zona. Nel marzo 1995, secondo le necessità del movimento, fu trasferito nel Nord Bastar dove lavorò col nuovo nome di Narendra e guidò le lotte popolari nell’area di Keshkal, Kondagaon, Koilibeda e Maad. Fu alla testa del movimento rivoluzionario che avanzava nonostante gli attacchi del nemico. Nel settembre 1998, fu nuovamente trasferito nel Sud Bastar. Nel settembre 2000, la 3a Conferenza di divisione del Bastar decise la suddivisione in Divisione Sud Bastar e Divisione Ovest Bastar e lo elesse Segretario della Divisione Sud Bastar. Nel dicembre dello stesso anno, alla 3a Conferenza della Zonale Speciale di Dandakaranya, fu eletto membro della SZC. Nel 2003 assunse le responsabilità quale membro della Segreteria della SZC e della Commissione militare statale. Nel 2005 divenne Segretario di Partito della Compagnia 2 (CyPC). La 4a Conferenza della zona speciale del 2006 lo elesse membro del DKSZC e continuò a far parte della segretaria. nel dicembre 2007 fu eletto Segretario dell'Ufficio Sub Zonale del Sud Bastar. Nell'agosto 2009 divenne Segretario del Comitato del Partito del Primo Battaglione del EGPL del Dandakaranya di cui comandò numerose azioni militari. Il compagno Ramanna ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della campagna contro Jan Jagaran Abhiyan del 1990, la resistenza e la sconfitta degli attacchi del Salva Judum (2005-2009) e della Operazione Green Hunt (2009-2017). Nell'ottobre 2011, il primo plenum della 4a Conferenza della Zona Specaiale DK, fu eletto Segretario della SZC. Nel marzo 2013, cooptato nel Comitato Centrale, condivise la responsabilità di sviluppare il movimento rivoluzionario in tutta l’India. Già da 20 anni soffriva di una grave forma di diabete e il 7 dicembre 2019 è spirato corcondato dai suoi quadri e combattenti del EGPL, combattendo disinteressatamente per le masse fino all'ultimo. Ostacolando ed impedendo i rifornimenti di cibo e farmaci e le cure necessarie ai malati e feriti del Partito e dell’EGPL il nemico viola le norme internazionalmente riconosciute del diritto nelle zone di guerra. Perciò la sua morte per mancanza di assistenza medica equivale a un assassinio di Stato.
Da quando, nel 1983, arrivò per la prima in Dandakaranya fino al suo ultimo respiro, il compagno Ramanna ha lottato allo stremo da dirigente e combattente per sviluppare Dandakaranya come base d’appoggio, nel processo per realizzare vittoriosamente la Rivoluzione di Nuova Democrazia in India. Non ebbe solo un ruolo importante nell’inchiesta sociale per comprendere la composizione di classe e identificare il nemico di classe nella società adivasi e afferrare gli aspetti sociali, economici, politici e culturali del Bastar, ma sviluppò anche una particolare abilità nell’organizzazione delle masse educandole fin dall'inizio alla politica rivoluzionaria per cui solo attraverso la lotta armata le persone possono conquistare il potere politico e riuscendo a organizzarle nella lotta di classe anti-feudale. Mostrò le sue capacità creative nello sviluppo delle organizzazioni di massa e della guerra popolare, organizzando le masse nelle lotte anti-feudali e antimperialiste e contro la violenza dello Stato. Maneggiando l'odio di classe, sviluppò il movimento popolare di resistenza militante, integrando le masse organizzate nella milizia, il Gram Raksha Dal (GRD), poi nella milizia di Bhoomkal, poi nei plotoni e compagnie della milizia. Organizzò le donne nella lotta di classe contro il patriarcato e la violenza di Stato, in varie organizzazioni in gran numero. Affrontò con determinazione la tante difficoltà e gli alti e bassi nella vita di guerriglia. Grazie a una salda convinzione della linea del partito e fiducia nelle masse, importante è stato il suo ruolo nell'organizzare le masse a livello di villaggio per la lotta di classe in campo sociale, economico, politico e culturale e nel formare allo stesso tempo organizzazioni di massa, milizia, cellule di partito, comitati di Partito di villaggio e di area come organi di potere politico popolare, prima un comitato gram rajya, poi un panchayat, un comitato popolare rivoluzionario a livello di area e divisione (RPC) e infine un comitato di coordinamento del Jantana Sarkar popolare rivoluzionario del Dandakaranya. Smascherò le classi dirigenti e organizzò gli adivasi del Dandakaranya, guidò i movimenti militanti contro il modello di falso sviluppo proposto dal combinato imperialismo-grandi compagnie, progetti minerari come Bailadilla, Nandraj Range, Raoghat, Hahladi, Kuwemaari, Surjagarh e quelli di impianti siderurgici come Lohadiguda e Dhurli nonché Bodhghat Dam ecc., che comportavano la deportazione centinaia di migliaia di persone. Motivò centinaia di giovani, ragazzi e ragazze organizzati nei vari fronti, a unirsi all’EGPL e sviluppando e rafforzando così le formazioni dell’EGPL. Diresse la formazione e sviluppo di una rete popolare segreta di informazione per contrastare le forze nemiche e la loro rete di spie. Ebbe un ruolo decisivo nell'affrontare tanto la continua repressione aperta quanto la politica di riforme, guerra psicologica, campagne di pseudo-pentiti ecc., tipici della strategia di guerra a bassa intensità delle classi dominanti sfruttatrici indiane per la distruzione i movimenti rivoluzionari da parte. Dall’azione a Kurnapalli del 1987, all’ imboscata di Lingampalli del 1992; alle azioni di Uppermetlla, Tadmetlla, Tongguda, Bhttiguda, Singanmadagu, Mukram, Kassalpad; a quelle di Yelladmadgu, Kasaram nel 2018; a quella di Kondasavli e all’imboscata di Keshkutul nel 2019, fino ai recenti attacchi a Kalimela e Bailadilla; il compagno Ramanna vi ha svolto un ruolo diretto e importante, per intensificare la guerra di guerriglia e, in particolare pianificando e realizzando l'imboscata di Mukram e l'incursione di Ranibodhelli, che avevano caratteristiche di guerra di movimento, per armare e sviluppare la capacità di sorpresa dell’EGPL. Ruolo importante ebbe anche in un gran numero di incursioni per confiscare armi. Il Plenum DK del 2011 valutò che il movimento rivoluzionario in Dandakaranya stava attraversando un momento difficile. Anche in questa situazione, il compagno svolse con coraggio, senza alcuna esitazione, il compito di segretario alla guida del DKSZC per far avanzare il movimento.
Lo spirito rivoluzionario del compagno Ramanna, la sua audacia, la semplicità del suo stile di vita di fronte a ogni avversità sono diventati dei modelli per i comunisti e la guerriglia rivoluzionaria. In ogni occasione difficile lo abbiamo sempre visto compattarsi con le masse e i quadri. I suoi lungimiranti sforzi per sviluppare il movimento popolare di resistenza e la guerriglia elevando la coscienza politica e l'odio di classe del popolo per sviluppare il Partito, l’EGPL e il Fronte Unito, sono un esempio per tutti i compagni. Come ogni buon rivoluzionario comunista e vero figlio del proletariato, odiava le tendenze alla capitolazione e alla diserzione in seno al partito e sviluppò tra i quadri e nellele masse la coscienza necessaria per affrontare tali tendenze. Gli ideali rivoluzionari da lui incarnati continueranno a ispirare i rivoluzionari del futuro.
Cari compagni, masse oppresse, andiamo a rendere omaggio all'amato dirigente rivoluzionario di tutta l’India, al guerriero e martire immortale compagno Srinivas Ravula! Eleviamo tra le masse i suoi ideali ispiratori! Avanti con determinazione per colmare il grande vuoti creato dalla sua perdita! Ricordiamo l'immortale martire compagno Ramanna organizzando commemorazioni in tutta l'India, a partire da tutti i distretti e villaggi del Dandakaranya! Che si levi in aria lo slogan "avanti nella guerra popolare di lunga durata per sconfiggere le tattica di guerra controrivoluzionarie del Samadhan, lanciato dal governo centrale e degli stati contro il Movimento rivoluzionario"! Mantenere con fermezza l’impegno ad assumere il compito di completare la Rivoluzione di Nuova Democrazia verso il socialismo e al comunismo, per realizzare il sogno di migliaia di martiri rivoluzionari!


Abhay
portavoce
Comitato Centrale

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