domenica 27 luglio 2025
sabato 19 luglio 2025
Appello internazionale proposto per la mobilitazione in occasione della Settimana dei martiri (28 luglio – 03 agosto), in India e nel mondo
Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) chiama le organizzazioni e i partiti comunisti marxisti-leninisti-maoisti, tutte le organizzazioni e i partiti comunisti, i rivoluzionari, i progressisti e i sinceri democratici, alla mobilitazione a sostegno della Guerra Popolare in India e del partito che la dirige, il Partito Comunista dell'India (Maoista), in occasione della Settimana dei martiri (28 luglio – 03 agosto).
Il sangue versato dai martiri rivoluzionari indiani caduti
per la Rivoluzione di Nuova Democrazia in India, primo passo verso il
Socialismo ed il Comunismo, va onorato: è il sangue versato dai nostri compagni
che sono pronti all'estremo sacrificio per liberare l'India dal giogo
semifeudale e semicoloniale e dal capitalismo burocratico al servizio
dell'imperialismo.
L'India non è solo il più grande paese al mondo con circa un
miliardo e mezzo di persone, ma è anche il regime hindutva (fascismo con
caratteristiche indù) di Modi ed è il principale bastione dell'imperialismo
yankee nonché il principale sostenitore del regime sionista in Sud Asia e nel
mondo.
La rivoluzione indiana (con la strategia della Guerra
Popolare di Lunga Durata) è attiva sin dal 1969, nei decenni è riuscita a
liberare milioni di proletari e contadini e tribali dall'oppressione feudale e
di casta nelle zone in cui si è sviluppata, arrivando a coprire un'area abitata
da oltre 50 milioni di persone dall'estremo nord del subcontinente indiano fino
agli stati meridionali di Kerala e Karnataka.
Il Partito Comunista dell'India (Maoista) è praticamente il
più grande partito rivoluzionario in armi in assoluto per numero di compagni,
settori delle masse che mobilita tramite organizzazioni sindacali, delle donne,
per la difesa dell'ambiente e degli adivasi (popolazioni tribali) e senza casta.
L’EPGL conta circa 20.000 uomini armati senza contare le milizie popolari
locali.
Questa grande rivoluzione oggi attraversa una fase cruciale:
il regime hindutva di Modi tramite una brutale operazione militare e genocida
sostenuta dall'imperialismo e dal sionismo (tramite know how e droni forniti
direttamente dallo stato sionista israeliano), l'Operazione Kagar che impegna
decine di migliaia di poliziotti, paramilitari ed esercito, dichiara che
"sconfiggerà il maoismo" nel paese entro l'aprile del 2026.
Mentre tale scadenza si avvicina, l'Operazione Kagar si
intensifica: lo scorso maggio il segretario generale del Partito Comunista
dell'India (Maoista), il compagno 'Basavaraj, insieme ad altri 27 compagni e
guerriglieri, è caduto in combattimento dopo aver resistito ad un
accerchiamento durato oltre due giorni da oltre 2.000 paramilitari.
Nei mesi scorsi centinaia di persone, non solo rivoluzionari
ma anche abitanti dei villaggi e tribali sono stati massacrati nel corso di
tale operazione militare.
La società civile indiana ha fatto appello al governo di
fermare immediatamente questa "guerra contro il popolo" e di
accogliere la proposta del CPI (Maoist) a dare il via a delle negoziazioni, ma
il regime hindutva di Modi non solo prosegue per la sua strada ma etichetta
tali attivisti come "urban maoist" riservando repressione anche per
loro.
Quattordici anni fa il primo luglio cadeva il compagno Azad,
membro del comitato centrale e dell'ufficio politico del partito in un falso
scontro, arrestato e poi ucciso successivamente a sangue freddo.
Pochi mesi dopo, il 24 Novembre 2011, sempre in un falso
scontro veniva martirizzato il compagno Kishenji, membro dell'ufficio politico
del partito.
I martiri della rivoluzione indiana sono i migliori figli
del popolo indiano che hanno sacrificato la propria vita non solo per la
liberazione dallo sfruttamento dell'India, ma del mondo intero, contribuendo
alla Rivoluzione Proletaria Mondiale.
Il Partito Comunista dell'India (Maoista) dopo il 7 ottobre
2023 ha attivamente sostenuto la Resistenza palestinese, nonostante le
difficoltà che sta attraversando, organizzando azioni di sostegno e propaganda
in India.
È quindi un dovere internazionalista sostenere questa
avanzata esperienza rivoluzionaria, ricordare i suoi martiri, che sono anche i
nostri.
ICSPWI fa appello, dunque, alla mobilitazione in tutti i
paesi del mondo in occasione della settimana dei martiri del PCI (Maoista), dal
28 luglio al 03 agosto, e in accordo con le condizioni specifiche sia oggettive
che soggettive in ogni paese, organizzando:
- Azioni
e proteste alle ambasciate e ai consolati indiani
- Meeting
di sostegno
- Azioni
di propaganda nelle fabbriche, nei posti di lavoro, tra gli operai e i
contadini in lotta, nei quartieri popolari e nelle università
I martiri della rivoluzione sono immortali!
I rivoluzionari del PCI (Maoista) sono i nostri compagni!
I compagni Basavaraj, Azad e Kishenji, leader della
rivoluzione di nuova democrazia in India non saranno mai dimenticati, il loro
esempio darà vita a future generazioni di rivoluzionari!
Stop 'Operazione Kagar'! Libertà immediata per tutti i
prigionieri politici in India!
Viva il Partito Comunista dell'India (Maoista)!
Viva la Guerra Popolare in India!
per maggiori info e materiali contattare: csgpindia@gmail.com
ICSPWI
sabato 21 giugno 2025
Iniziative a sostegno dei prigionieri politici e della guerra popolare - Stop operazione Kagar - Onore e gloria a Basavaraj e ai compagni maoisti martiri
Palermo 19 giugno con i prigionieri politici dall'India alla Palestina e in tutto il mondo - a sostegno delle lotte dei popoli contro l'imperialismo
Un vivace presidio ieri mattina si è svolto a Palermo a piazza Verdi nella giornata del 19 giugno, giornata dell'eroismo, al fianco dei prigionieri e prigioniere politici dall'India alla Palestina a tutto il mondo nelle carceri imperialiste e nei paesi oppressi dall'imperialismo, in solidarietà con i popoli in lotta contro l'imperialismo che produce guerra oppressione miseria sfruttamento repressione devastazione ambientale
Onore al compagno dirigente Basavaraj e a tutti i compagni martiri del partito comunista indiano maoista uccisi dal governo fascista-indutva Modi
Sostenere le guerre popolari a partire dall'India contro la guerra di questo sistema imperialista.
Il governo Modi dell'India mentre massacra il suo popolo è sempre più legato con Israele/Netanyahu genocida.
Lottare contro il governo Meloni fascista per cacciarlo, un governo che stringe accordi economico militari con il governo Modi ed è pienamente complice del genocidio in Palestina, servo degli Usa con a capo il nazimperialista Trump, è oggi la risposta necessaria da mettere in campo in ogni forma di reale solidarietà internazionalista verso i popoli oppressi
Libertà per Anan, Alì e Mansour! La Resistenza non si processa!
Per George Hibraim Habdallah libertà!
Basavaraj all'università di Bologna (piazza Verdi, via Zamboni ) - Comitato internazionale di sostegno alla Guerra popolare in India /Italia
Basavaraj all'università di Bologna (piazza Verdi, via Zamboni ) - Comitato internazionale di sostegno alla Guerra popolare in India /Italia
Il governo fascioimperialista italiano della Meloni e il regime fascista 'indutva' di Modi in India stringono alleanze militari
info:
Mercoledì, la Camera dei Deputati ha approvato un patto di cooperazione militare con l'India accompagnato da un Piano d'azione strategico congiunto per gli anni 2025-29 (firmato al vertice del G20 a Rio de Janeiro), che prevede incontri strategici, partnership e un gruppo di lavoro, un accordo incentrato su addestramento, tecnologia e industria della difesa, e ora è in attesa di approvazione da parte del Senato.
Un altro passaggio che rafforza l'asse strategico tra Roma e Nuova Delhi nel contesto indo-mediterraneo.
I partner si impegnano a promuovere la cooperazione industriale tra le aziende del settore della difesa, sviluppando iniziative congiunte nella produzione, nella ricerca e nello scambio tecnologico, agevolando il dialogo tra governi e parti interessate del settore e creando un ambiente favorevole alle imprese per il commercio bilaterale nel settore della difesa.
Nell'ambito di tale Piano, nell'aprile 2025 è stato firmato anche un memorandum tecnico d'intesa a margine dell'XI Comitato bilaterale Italia-India, ospitato dalla Direzione nazionale degli armamenti a Palazzo Guidoni a Roma. Nell'ambito di tale Piano, nell'aprile 2025 è stato firmato anche un memorandum tecnico d'intesa a margine dell'XI Comitato bilaterale Italia-India, ospitato dalla Direzione nazionale degli armamenti a Palazzo Guidoni a Roma, in cui erano presenti il Segretario alla Difesa indiano Rajesh Kumar Singh e l'Ambasciatore dell'India in Italia, Vani Rao.
Dall'inizio dell'anno, Italia e India hanno tenuto due forum commerciali, entrambi incentrati sulla cooperazione nei settori della difesa e dell'aerospazio a Nuova Delhi e a Brescia e a maggio si è svolta la missione di Meloni in Asia centrale.
"Nel clima geopolitico attuale, accordi come questo sono essenziali: Italia e India condividono interessi comuni in materia di difesa e sicurezza nell'area indo-mediterranea, dove continuiamo a lavorare quotidianamente alla costruzione dell'IMEC, il corridoio geoeconomico che collega Europa, Asia e Medio Oriente"....“Le nostre aziende possono contribuire allo sviluppo della capacità di difesa dell'India, che è, allo stesso tempo, parte integrante della sicurezza indo-mediterranea” ha dichiarato Paolo Formentini, Vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati
E' necessario il legame internazionalista tra i proletari italiani e i proletari e le masse popolari indiane in lotta!
In India il regime fascista hindutva di Modi ha scatenato una guerra contro il suo stesso popolo con esercito e polizia mandati a reprimere le masse più sfruttate così come a colpire l'opposizione democratica e ha mandato le sue truppe reazionarie ad uccidere i compagni comunisti maoisti che dirigono la guerra di popolo per liberare le masse povere e oppresse dalle catene dell'imperialismo e del fascismo hindutva. Il boia Modi è arrivatonei giorni scorsi ad uccidere Basavaraj, Segretario Generale del PCI (Maoista), assassinato assieme a 27 quadri maoisti dalle forze armate nella foresta di Abujhmad, nel distretto di Narayanpur, in Chhattisgarh, il 21 maggio.
Una campagna internazionale è in corso e anche nel nostro paese continuano la campagna e le iniziative per denunciare il massacro di Modi, responsabile della violenza assassina dell'operazione Kagaar e per commemorare Basavaraj e i martiri uccisi e stringerci attorno alle masse in armi e al loro Partito che li dirige, il Partito comunista (maoista) dell'India.
In India ci sono state mobilitazioni e proteste e il Partito comunista (maoista) ha indetto uno sciopero generale il 10 giugno e una campagna dall'11 giugno al 3 agosto si terranno in tutto il Paese riunioni commemorative in onore dei maoisti assassinati
Il boia fascista Modi è tenuto in piedi dall'imperialismo, dai padroni multinazionali che lo sostengono e tra i governi che gli stringono le sue mani sporche di sangue mentre affama e massacra il suo stesso popolo c'è il governo italiano della fascista Meloni e il parlamento nero al servizio della borghesia imperialista italiana che in questi giorni hanno sottoscritto accordi di cooperazione militare tra Italia ed India.
Locandine in onore di Basavaraj e dei compagni maoisti martiri in diverse città italiane
Massiccia affissione in diverse città italiane
Dall'11 giugno al 3 agosto si terranno incontri commemorativi in onore dei maoisti uccisi in tutto il paese per condannare lo scontro e protestare contro l'"Operazione Kagaar" - ha dichiarato il compagno Abhay, portavoce del Partito Comunista dell'India (Maoista).
Per iniziativa del Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India (ICSPWI) si sviluppa una campagna internazionale in tanti paesi del mondo - prima iniziativa il 19 giugno
info per l'Italia csgindia@gmail.com
lunedì 9 giugno 2025
Il CC del PCI (maoista) indice il Bharat Bandh per il 10 giugno in risposta all'assassinio di Namballa Kesava Rao da parte del governo Modi
Il CC del PCI (maoista) indice il Bharat Bandh per il 10 giugno in risposta all'assassinio di Namballa Kesava Rao da parte del governo Modi
Il portavoce del Comitato Centrale del PCI (Maoista), il
compagno Abhay, ha indetto un Bharat Bandh il 10 giugno per condannare
l'uccisione del segretario generale del partito maoista Namballa Kesava Rao
alias Basavaraj in uno scontro in Chhattisgarh il 21 maggio.
Il compagno Abhay ha detto che, sotto le indicazioni del
primo ministro Narendra Modi e del ministro dell'Interno Amit Shah, un gran
numero di commandos militari e forze paramilitari e la polizia di Stato hanno
fatto irruzione nelle foreste nell'area di Maad, nel distretto di Narayanapur
nel Chhattisgarh, uccidendo molti quadri dell'EPGL (l'ala armata del PCI
(maoista)).
Dall'11 giugno al 3 agosto si terranno incontri
commemorativi in onore dei maoisti uccisi in tutto il paese per condannare lo
scontro e protestare contro l'"Operazione Kagaar", ha dichiarato il
compagno Abhay.
Il compagno Abhay ha dichiarato che Kesava Rao, nei suoi
51 anni di vita rivoluzionaria, ha dato un grande contributo al partito e che
la sua morte è stata una grande perdita per il movimento maoista, aggiungendo
che nonostante questa perdita il partito maoista si riorganizzerà e si
riprenderà.
Negli ultimi 53 anni, il PCI (maoista) ha perso molti
leader del comitato centrale e statale negli scontri, ma il partito maoista ha
continuato la sua lotta per le classi oppresse e i settori più poveri della
società, ha osservato il compagno Abhay.
Fonte :
https://telanganatoday.com/maoists-call-for-bharat-bandh-on-june-10
domenica 1 giugno 2025
Comunicato dall'India - Per il compagno Basavaraj - Omaggio agli immortali martiri di Gundekot!
Questa dichiarazione proviene dal Comitato Speciale Zonale del Dandakaranya del Partito Comunista dell’India (maoista). Data l'urgenza e l'importanza della questione, è stata tradotta dal Telugu all'inglese e dall’inglese all’italiano La traduzione non è ufficiale.
Segretario Generale del PCI (Maoista), Compagno Nambala Keshav Rao alias Basavaraj Amar Rahe!
lunga vita al Segretario Generale del PCI (Maoista), Compagno Nambala Keshav Rao alias Basavaraj !
Omaggio agli immortali martiri di Gundekot!
Denunciare il massacro del 21 maggio a Mad Gundekot!
Il nostro caro compagno, grande dirigente del movimento rivoluzionario indiano, Segretario Generale del Partito Comunista dell'India (Maoista), Nambala Kesava Rao, alias Basava Raju, alias BR Dada, è caduto martire nel massacro del 21 maggio 2026 nella foresta di Gundekote, area di Mad, distretto di Narayanpur.
Rendiamo omaggio inchinandosi umilmente a questo eroe rivoluzionario e a tutti i compagni che hanno perso la vita in questo massacro..tra cui il compagno del Comitato di Stato dello staff del CC Nageshwar Rao alias Madhu alias Jung Naveen, i compagni dello staff del CC Sangeetha, Bhumika, Vivek, il segretario del CPYPC compagno Chandan alias Mahesh, il membri del CPYPC Guddu, Rame, Lalsu, Surya, Mase, Kamala, Nagesh, Rago, Rajesh, Ravi, Sunil, Sarita, Reshma, Raju, Jamuna, Geeta, Hungi, Sanki, Badru, Nilesh, Sanju. Ci impegniamo a realizzare le aspirazioni di questi compagni. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze e dolore alle famiglie e agli amici di questi martiri.
Chiamiamo le masse di tutto il Paese, i membri del partito, dell'esercito popolare di guerrigli adi liberazione , i lavoratori e le organizzazioni rivoluzionarie di tutto il mondo a organizzare meeting in memoria di questi martiri e a proseguire sulla via della lotta con la ferma determinazione a realizzare le loro più alte aspirazioni. Condanniamo fermamente questo brutale massacro, parte della piani del governo fascista brahmanico Hindutva di Modi.
Gli agenti spioni della polizia sapevano già che il Segretario Generale del nostro partito, compagno BR Dada, si trovava a Mad. Negli ultimi 6 mesi, alcuni membri di varie unità nella zona di Mad hanno capitolato e si sono arresi alle forze di polizia, tradendoci. Tramite costoro nostre informazioni segrete sono arrivate alle agenzie di spionaggio. Già nei mesi di gennaio e marzo erano stati portati due importanti attacchi contro il compagno BR Dada, ma senza successo. Dopo queste operazioni, nell'ultimo mese e mezzo, 6 membri di quell'unità si sono arresi al nemico. Tra loro c'erano membri del CYPC che avevano avuto un ruolo fondamentale nella sicurezza di Dada. In quello stesso momento ha tradito anche il membro del Comando Unificato che guidava il movimento in Mad. Questo ha semplificato il compito. È per loro che abbiamo dovuto subire una perdita così ingente. L'operazione militare del regime volta a cacciare le masse dalle foreste e dalle terre per consegnarne i beni alle grandi compagnie multinazionali, è stata possibile anche grazie a questi traditori.
Dal 17 maggio, effettivi delle forze armate indiane DRG hanno iniziato a schierarsi nelle aree di Narayanpur e Kondagaon. Il 18, soldati del DRG provenienti da Dantewada, Bijapur e militari dal Bastar sono entrati in azione. Hanno raggiunto la nostra unità alle 9 del mattino del 19. La mattina del 19, dopo aver ricevuto la notizia che le forze di polizia avevano raggiunto un villaggio vicino, l'accampamento si è spostato da lì. Lungo il percorso, alle 10 del mattino c’è stato il primo scontro con la polizia. Successivamente, ci sono stati altri cinque scontri nella stessa
giornata. Nessuno è rimasto ferito in questi scontri. Il 20, per tutto il giorno, i compagni hanno cercato di uscire dall’accerchiamento. Ma non ci riusciti. Nella notte, 20.000 poliziotti hanno circondato la zona.
L'attacco finale è stato lanciato la mattina del 21. Da una parte, migliaia di scagnozzi dotati di armi moderne, riforniti da elicotteri di cibo e acqua, dall'altra parte, solo 35 rivoluzionari che combattevano . Non avevano trovato nulla da mangiare o da bere nelle ultime 60 ore. Erano affamati. È iniziata una battaglia tra queste due parti. I nostri compagni hanno opposto resistenza tenendo BR Dada in un luogo sicuro. Dopodiché, per un po' di tempo non hanno osato farsi avanti. Poi hanno ricominciato a sparare. Il primo martire a guidare attivamente la resistenza è stato il comandante Chandan. Ma tutti hanno resistito coraggiosamente fino alla fine. Molti militari sono rimasti feriti. Un gruppo è riuscito a sfondare l'accerchiamento. Ma per i pesanti bombardamenti gli altri non sono riusciti a fuggire attraverso quel varco. Dopo aver rotto l'assedio, il gruppo si è separato dal contingente principale. Tutti hanno svolto egregiamente il loro compito di proteggere la direzione e impedito fino alla fine che Dada si facesse un graffio. Dopo che tutti erano stati uccisi, il compagno BR Dada è stato catturato vivo e ucciso. C'erano 35 dei nostri compagni in quel gruppo. Di questi, 28 sono caduti martiri, 7 sono sfuggiti sani e salvi allo scontro.
Il punto principale da sottolineare è che da parte nostra in tutta questa zona era stato dichiarato un cessate il fuoco unilaterale. Su impulso del compagno BR Dada, le azioni delle forze armate governative erano state interrotte per creare un'atmosfera favorevole ai colloqui di pace. In 40 giorni non è stata intrapresa una sola azione. In questo periodo, attraverso una cospirazione, il governo centrale e quello statale hanno organizzato congiuntamente un attacco di grande portata. Nessun media ha dubbi al riguardo. Ciò è motivo di preoccupazione. In generale ci si pone la domanda: che cosa ha fatto il partito per la sicurezza dei dirigenti? È una domanda che tutti si pongono. Se dobbiamo rispondere a questa domanda, la risposta è sì... abbiamo fallito. Fino a gennaio, la forza di questa unità era di oltre 60 uomini. Il numero è stato ridotto per consentire facili spostamenti in condizioni difficili. Nel frattempo, alcuni effettivi di alto grado superiore di quella compagnia hanno ceduto e si sono arresi. Al momento dell'incidente, l’unità era ridotta a 35. Avevamo già previsto che ci sarebbero stati grandi attacchi nei mesi di aprile e maggio. Ma il compagno Basavaraj non era disposto a trasferirsi in un rifugio sicuro. Quando gli abbiamo chiesto della sua sicurezza, ci ha risposto... "Non dovete preoccuparvi per me, posso portare avanti questa responsabilità ancora per solo per due o tre anni. Dovete prendervi cura della sicurezza dei dirigenti giovani. Ispirato dai nostri sacrifici, il movimento rivoluzionario riemergerà con forza ancora maggiore, i piani oscuri di questo governo fascista non si avvereranno e la vittoria finale sarà del popolo". Anche quando molti nostri compagni hanno cercato di convincere Dada, non li ha ascoltati. Nonostante le circostanze avverse, ha deciso di rimanere con i quadri e di guidarli da vicino.
I politici del regime e i loro complici, i poliziotti e i media che stanno diffondendo falsa propaganda sul nostro movimento e sulla nostra direzione devono riconoscerlo. Tutti quelli che stanno diffondendo falsa propaganda sul fatto che la leadership abbia abbandonato le proprie responsabilità devono vergognarsi. I veri rivoluzionari non avranno mai paura. Siamo preoccupati per il futuro del Paese. Il governo e le forze reazionarie stanno celebrando la vittoria. La descrivono come una grande vittoria. Noi crediamo che questa sia una grande vittoria per loro. Se il loro piano di costruire una nazione indù corporativa verrà attuato, questa sarà una chiara vittoria in questa direzione. Ma i milioni di persone nel paese che non sono d'accordo con i piani di RSS e BJP di trasformare il paese in una nazione indù corporativa in nome della Nuova India, dell'India Sviluppata, sono preoccupate per questa perdita. Si tratta di una perdita enorme per il movimento rivoluzionario indiano. Il 21 maggio passerà alla storia come un giorno buio. Quando movimenti rivoluzionari si trovano ad affrontare un nemico forte è probabile che subiscano perdite simili. Ma questo movimento è stato costruito sulla sua forte ideologia e sul lavoro di lunga durata del compagno Basavaraj. Sotto la sua guida, è stato sviluppato un solido lavoro dei quadri. Esiste un Comitato Centrale con compagni esperti. Sulla questa base, il movimento rivoluzionario emergerà da questa situazione negativa. Il governo sta usando non solo tutta la suo forza, ma anche gli aiuti ricevuti dagli imperialisti. Schierano l'esercito all’interno del paese, violando le leggi e norme nazionali e internazionali. Si utilizzano artiglieria pesante e carri armati. Con ciò potranno ottenere dei risultati nell'eliminazione fisica dei rivoluzionari armati, ma non è possibile cancellare le idee rivoluzionarie.
Facciamo appello al popolo del Paese affinché comprenda il vero movente di questo massacro, nel nome della Operazione Kagar. Lo chiamiamo a sostenere le idee e la politica dei veri patrioti che stanno sacrificando la propria vita per proteggere il nostro Paese, le sue ricchezze e l'ambiente. Uniamoci contro quelli che stanno vendendo il Paese e i suoi beni ai padroni, alle multinazionali, all'imperialismo.
Il governo sta perseguendo il suo piano di uccidere centinaia di persone tribali e rivoluzionari, senza ascoltare gli appelli delle masse democratiche e rivoluzionarie del nostro Paese per un cessate il fuoco che risolva la questione attraverso colloqui di pace. Perché accade ciò? Quale forza ha tenuto la bocca chiusa sulla questione del cessate il fuoco con il Pakistan? Quali risultati si stanno ottenendo organizzando il Tiranga Yatra? Abbiamo ingannato noi il popolo? Ciò non significa che vogliamo la guerra con il Pakistan. Comprendiamo il nesso tra quelli al potere nel Paese, le grandi aziende e gli imperialisti. Ogni volta che occorre, creare continuamente questo tipo di clima al servizio dei loro piani e dei lori interessi.
Nota: il nostro Comitato Centrale pubblicherà un opuscolo sui sacrifici dei nostri compagni, martiri nel movimento rivoluzionario.
Vikalp
Portavoce Ufficiale,
Dandakaranya Special Zonal Committee
Partito Comunista dell’India (maoista)
May 25, 2025
sabato 24 maggio 2025
Comitato Internazionale per il Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) - dichiarazione
Il Comitato Internazionale per il Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) saluta il compagno Keshava Rao, Basavraj, segretario generale del PCI (maoista), assassinato dalle forze repressive del regime fascista di Modi, lacchè dell'imperialismo, insieme ad altri 26 quadri maoisti nella foresta di Abuijhmad, distretto di Narayanpur, Chhattisgarh, il 21 maggio.
Questa è un'enorme perdita per il Partito, per l'Esercito
Guerrigliero Popolare di Liberazione, per il proletariato e le masse dell'India
impegnate nella guerra popolare, per il Movimento Comunista Internazionale, per
i proletari, gli sfruttati e i popoli oppressi del mondo.
Il compagno Basavraj è stato il fondatore dell'Esercito
Guerrigliero Popolare nel 2000 e ha guidato come comandante le azioni più
importanti della guerra popolare negli ultimi anni, infliggendo duri colpi al
regime reazionario indiano e all'imperialismo. Il suo ruolo nella formazione
delle Basi della Guerriglia e nella nascita delle Organizzazioni del Potere
Popolare fu cruciale.
Basavraj è diventato segretario generale del Partito nel
2018. Fu formato dal Partito e dalle masse, dando sempre uno straordinario
esempio di coraggio, saggezza e determinazione. È stato un maestro della guerra
popolare e ha dato la sua vita per la rivoluzione.
Non sarà mai dimenticato!
Il regime indiano di Modi ha assassinato i compagni
nell'ambito dell'"Operazione Kagaar", una campagna genocida di
repressione, massacri, arresti, bombardamenti e devastazione sulla popolazione,
in particolare le masse più oppresse e sfruttate, gli Adivasi, ecc.,
all'interno di un piano che mira a spazzare via la guerra popolare e il Partito
che la guida entro marzo 2026.
Ora gridano vittoria, ma le masse indiane e il Partito sanno
come rispondere a questo attacco con una strategia e una tattica adeguate,
rafforzando ed estendendo la resistenza e la mobilitazione delle masse.
Il Comitato aveva già lanciato una campagna di solidarietà e
sostegno internazionalista durata un anno, tenendo una prima settimana di
azione di successo dal 7 al 12 aprile.
La morte del compagno Basavraj ci chiama, anche in suo onore
e nome, a moltiplicare i nostri sforzi affinché questa campagna sia ancora più
forte e più ampia e contribuisca a sferrare duri colpi al regime indiano e
all'imperialismo; tanto più che è indissolubilmente legata alla solidarietà
internazionale con il popolo palestinese, che affronta eroicamente il piano
genocida di Israele e dell'imperialismo – Netanyahu è sostenuto in tutte le
forme dal regime reazionario di Modi – e fa parte della lotta del proletariato
e dei popoli contro la guerra imperialista.
Onore in tutte le forme, compagno Basavraj!
Intensificare la mobilitazione e le azioni contro
l'Operazione Kagaar, per il rilascio dei prigionieri politici in India
Estendere il sostegno alla Guerra Popolare in India e al
Partito Comunista dell'India (Maoista), come importante punto di riferimento
internazionale per la lotta di liberazione del popolo oppresso
dall'imperialismo, per la rivoluzione proletaria mondiale, il socialismo e il
comunismo
Per la morte del segretario generale del PCI(Maoista) compagno Namballa Keshava Rao 'Basavraj' - info
Per la morte del segretario generale del PCI(Maoista) compagno Namballa Keshava Rao 'Basavraj' - info
ha perso la vita oggi in combattimento, condanniamo le genocide forze di sicurezza indiane -Harsh Thakor *
Il compagno Namballa Keshava Rao alias Basav Raj, Segretario
Generale del PCI (Maoista), è stato spietatamente assassinato nello scontro in
cui 27 quadri maoisti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza nella foresta
di Abujhmad, nel distretto di Narayanpur, in Chhattisgarh, mercoledì mattina
(21 maggio).
È la prima volta negli oltre quarant'anni di storia del
partito maoista che il suo massimo dirigente o segretario resta ucciso in uno
scontro.
Il martirio del compagno Basavaraj, Segretario Generale del
PCI (Maoista), è una perdita irreparabile per il popolo indiano e per gli
sfruttati e gli oppressi di tutto il mondo. Ha servito incrollabilmente la
causa del popolo e ha dato un’abile guida al movimento maoista.
Il compagno Basav Raj, che per cinquant’anni ha sempre
tenuto alta con incrollabile resilienza la bandiera della lotta rivoluzionaria
per la liberazione, ha conquistato per sempre un posto nei cuori degli
oppressi.
Il compagno Namballa Keshava Rao è il secondo Segretario
Generale, dopo Charu Mazumdar, a essere martirizzato per mano della polizia.
Senza dubbio ha conquistato un posto duraturo tra i più grandi leader maoisti
indiani di sempre.
Il percorso di vita di Kesava Rao ha mostrato e
simboleggiato come un rivoluzionario marxista resti impassibile anche di fronte
ai pericoli più gravi o lungo i cammini più tortuosi. Ha mostrato come il
fermento rivoluzionario genera un rivoluzionario e la trasformazione spirituale
che un rivoluzionario attraversa. Esplorare e sperimentare sono state
caratteristiche constanti della sua vita, che lo anno tempro a a far riemergere
lo slancio rivoluzionario anche dagli abissi più profondi della disperazione.
Le qualità di Kesava Rao erano un mix di tenacia, coraggio e creatività,
sviluppati a vette ineguaglibili. Ha sostenuto lo spirito collettivo e
combattuto l'individualismo fino all'ultimo.
Con impareggiabile maestria ha difeso il fulcro e base dei
movimenti e delle strutture rivoluzionarie. Pochi dirigenti comunisti sono
penetrati tanto profondamente sotto la superficie dei movimenti Dandakaranya e
seminato con così tenacemente i semi della democrazia rivoluzionaria. Il regime
fascista brahmanico Hindutva di Modi sta esultando per la morte del compagno.
Ciò che non riesce a comprendere, accecato dalla sua arroganza fascista, è che
la rivoluzione di nuova democrazia non è il prodotto di un singolo individuo e
non sarà spazzata via dal suo martirio, per quanto sia stata preziosa quella
vita per il popolo e per la rivoluzione. Di fatto, essa seminerà i semi
affinché nuove rose fioriscano ed estinguano le erbacce velenose.
Il percorso a dirigente comunista
Figlio di un insegnante, Keshava Rao proveniva dal villaggio
di Jiyyannapeta, distretto di Srikakulam, in Andhra Pradesh. Keshava Rao ebbe
la sua prima educazione nel villaggio natale, completò la scuola superiore a
Talagam (il villaggio del nonno, nel distretto di Tekkali) e frequentò il
Tekkali Junior College.
Il suo percorso rivoluzionario iniziò nel secondo anno di
studi universitari al REC (Regional Engineering College) nel 1973-74,
diventando uno dei membri fondatori della RSU (unione degli Studenti
Rivoluzionari). A Warangal, organizzò con coraggio lotte per isolare lo
squadrismo e le campagne fondamentaliste dell'ABVP. Contribuì cosi a dare al
REC la fama di "Radical Engineering College". Con l'intensificarsi
della repressione contro i rivoluzionari durante lo stato di emergenza, scelse
la clandestinità da cui non uscirà mai più.
Mentre era in clandestinità a Warangal, per alcuni mesi
lavorò come hamali (facchino), il che gli permise di organizzare i lavoratori
locali.
Contributo militare
Keshava Rao dimostrò grande abilità strategica nelle
operazioni dei maoisti così come nella pianificazione e sviluppo di guerriglia.
Nel 1980, quando il partito decise di inviare squadre nelle
foreste, col nome di battaglia "Ganganna", fu nominato comandante
della prima squadra nel distretto del Godavari Orientale . Gradualmente,
divenne parte integrante del movimento del Dandakaranya. Fu eletto prima nel
Comitato di Collegamento Forestale e poi nel Comitato Zonale Speciale
Dandakaranya. Per diversi anni, ricoprì la carica di segretario del comitato
Dandakaranya con il nome di Ganganna. Nel 1986, mentre era in attesa di missione
in Visakhapattanam, agenti della STF tentarono di arrestarlo, ma riuscì a
fuggire dopo essersi divincolato e aperto il fuoco. Da allora, fino allo
scontro in cui è caduto martire, la polizia è mai riuscita a catturarlo. Da
capo del CMC, ha diretto, comandato o combattuto in prima linea molte delle più
audaci vittorie militari del movimento rivoluzionario indiano. Nel 1995 ha
contribuito in modo fondamentale alla formazione di unità militari di alto
livello e ha fondato nel 2000 l'Esercito Popolare Guerrigliero e
nel 2004 l'Esercito Popolare Guerrigliero di Liberazione (PLGA). Come
comandante del PLGA, ha addestrato personalmente squadre in Andhra Pradesh,
Telangana, Bihar, Jharkhand e Dandakaranya, e ha partecipato direttamente ad
azioni militari.
Il suo ruolo nella riorganizzazione e direzione del partito
maoista
Spesso nel movimento rivoluzionario comunista indiano, i
gruppo ML si sono fusi in un unico partito per poi frammentarsi nuovamente a
causa di posizioni politiche o direzioni opportuniste . Dopo la fusione di
People's War e Party Unity nel 1998 e successivamente di Peoples War e MCCI nel
2004, la nascita del PCI (maoista), Il compagno B.R. ha avuto un ruolo
significativo nel garantire collettivamente un'unità duratura a livello
centrale. Determinante p stato i, suo ruolo in decisioni politiche cruciali,
come la creazione di basi di guerriglia nel in Dandakaranya e la nascita di
organi di potere democratici popolari.
Il compagno B.R. è diventato Segretario Generale del partito
all'età di 65 anni, mentre il movimento rivoluzionario stava attraversando una
crisi. In questo periodo di crisi e ha guidato il partito con fermezza e
combattuto instancabilmente fino all'ultimo respiro. All'età di 72 anni, il
compagno Basav Raj è caduto martire combattendo.
Il compagno B.R. Ha ricoperto la carica di Segretario
Generale del partito per sette anni, dal 2018 fino alla morte. Era già stato
responsabile, sin dalla costituzione nel 2001, della Commissione Militare
Centrale (CMC) di People’s War, il compagno B.R.. Dopo la fondazione del
PCI(maoista) nel 2004, ha servito come dirigente sia nella CMC che nell’Ufficio
Politico, svolgendo un ruolo fondamentale nella guida del movimento
rivoluzionario.
Omaggio rivoluzionario al compagno Keshava Rao.
* Harsh Thakor è un giornalista freelance. Si ringrazia Ravi Narla per le informazioni
In memoria del compagno Basavaraj @Nambala Keshava Rao
Il martirio del compagno Basavaraj, segretario generale del
PCI (maoista) è una perdita immensa per il popolo indiano e per gli sfruttati e
gli oppressi di tutto il mondo. Ha vissuto una vita completamente dedicata al
servizio del popolo e ha dato una guida capace al movimento maoista. Il regime
fascista brahmanico dell'Hindutva Modi sta gongolando per la morte del
compagno. A seguito di queste uccisioni, sicuramente continuerà con maggiore
fervore nella sua guerra contro il popolo, stimolando gli appelli alla pace da
parte di un'ampia società civile. Ciò che non riesce a capire, accecato dalla
sua arroganza fascista, è questo: la rivoluzione di nuova democrazia non è nata
da un individuo. Né finirà con il martirio di un individuo, non importa quanto
preziosa sia stata quella vita per il popolo e la rivoluzione. Questa non è la
prima volta che il movimento maoista in India perde un leader eminente. Non è
la prima volta che le classi dominanti se ne rallegrano. Ben presto si rivela fatto
temporaneo. Ben presto sono stati costretti a riconoscere ancora una volta il
movimento maoista come la più grande minaccia al loro dominio. Questo è ciò che
si ripeterà, ancora e ancora e ancora... finché non vincerà la rivoluzione. I
ricordi della vita e del martirio del compagno Basavaraj e di innumerevoli
altri rimarranno sempre un'ispirazione per il popolo, i giovani, di questo
paese.
Naxalbari non morirà mai!
Murali (Ajith)