domenica 8 maggio 2011

Prime iniziative in Italia contro l'arresto dei 3 compagni indiani!

Il comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India fa appello a tutte le realtà proletarie e antimperialiste a una denuncia e mobilitazione nel quadro della campagna di sostegno alla guerra popolare in india, prime iniziative diffusione di questo testo in volanntino e locandine, giro di rappresentanti italiani del comitato nelle prossime settimane in diverse città italiane per incontri informali e pubblici a Genova, Milano,Torino,Bergamo,Roma e inoltre Taranto e Palermo per info e materiali csgpindia@gmail.com
Entro questo mese le prime iniziative, presto saranno diffuse le date.

mercoledì 4 maggio 2011

condanniamo gli arresti di 3 membri del comitato centrale del PCI maoista nel bihar

il comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in Indiaf a appello a tutte le realtà proletarie e antimperialiste a una denuncia e mobilitazione nel quadro della campagna di sostegnocsgpindia@gmail.com
Condannare gli arresti dei membri del CC del PCI (Maoista) Compagni V. Subramanyam (Vimal / Shrikant), Vijay Kumar Arya (Jaspal ji), Punendu Shekhar Mukherjee (Saheb da) e altri da parte dei servizi segreti e dell’APSIB [Andhra Pradesh Special Intelligence Bureau]!

Chiediamo che tutti i compagni arrestati vengano portati davanti al giudice immediatamente!Le agenzie centrali di intelligence e i famigerati sicari dell’APSIB hanno arrestato i nostri tre compagni V CC. Subramanyam, Vijay Kumar Arya, Punendu Shekhar Mukherjee insieme ad alcuni altri compagni e simpatizzanti nel distretto di Katihar nel Bihar su precise informazioni. In effetti, il compagno Subramanyam è stato sotto sorveglianza da parte dell’APSIB da tanti mesi.

Avevano anche progettato di assassinarlo. Ma a causa della denuncia della loro cospirazione davanti al popolo, non potevano ucciderlo. Gli assassini con licenza di uccidere dell’APSIB e altri settori dell’intelligence indiano addestrati dalla CIA e dal Mossad hanno preso di mira i leader della rivoluzione indiana come parte della loro 'guerra contro il popolo' da molto tempo. Amatissimi dirigenti del popolo indiano come Azad, Patel Sudhakar, Shakhamuri Apparao, Prasad e BK sono stati uccisi da questi assassini per ordine della cricca al governo Sonia-Manmohan-Chidambaram, a braccetto con i loro padroni imperialisti. Alcuni altri leader e attivisti sono stati arrestati e messi nelle celle di varie carceri.Le classi dirigenti indiane da un lato hanno venduto la nazione alle multinazionali e alle aziende del Grande Affare firmando centinaia di protocolli di intesa con loro, e d'altra parte hanno cercato di schiacciare il movimento rivoluzionario in modo da assicurarsi che nessuna resistenza venisse messa in campo contro le loro politiche anti-popolari e pro-imperialiste. Dato che il nostro partito è in prima linea nelle lotte di massa contro questo sistema di corruzione, oppressione e sfruttamento, le classi dominanti indiane stanno usando ogni mezzo repressivo a loro disposizione per lasciare le masse indiane senza direzione.Il Comitato Centrale del PCI (Maoista) condanna gli arresti illegali e le torture fisiche e mentali cui sono sottoposti questi compagni. Facciamo appello agli operai, ai contadini, agli studenti, agli intellettuali e a tutti i settori oppressi del nostro paese a condannare la guerra ingiusta delle classi dominanti contro il popolo e mettersi in prima linea per far avanzare la rivoluzione di nuova democrazia indiana spazzando via il feudalesimo, la borghesia burocratica compradora e l'imperialismo.

(Abhay)Portavoce,
Comitato Centrale,
PCI (Maoista)

mercoledì 13 aprile 2011

A Torino l'ultimo appuntamento in Italia della settimana internazionale a sostegno della guerra popolare in India

Si è tenuta sabato 9 a Torino l’ultima delle assemblee in programma in Italia come parte della settimana internazionale di appoggio alla guerra popolare in India. L’assemblea so è stata annunciata da una estesa e ben visibile affissione del manifesto internazionale, specie nei quartieri con più alta densità di popolazione immigrata. Essendo l’ultima assemblea in programma in Italia, è stato possibile rendere conto dello straordinario successo che la campagna ha avuto a livello mondiale, illustrando le tante iniziative che hanno raggiunto tutti i continenti e il ruolo che esso ha svolto: un volano al servizio dell’unità dei comunisti intorno al maoismo verificato, alla strategia e alle esperienze della guerra popolare attualmente più estesa e avanzata, la cui vittoria sarebbe di portata epocale e cambierebbe nettamente i rapporti di forza nel mondo attuale. Se altrove in Europa e nel mondo la campagna è stata l’occasione per avanzare nell’unità dei comunisti, i Italia, e in particolare a Torino, tanti sedicenti comunisti si sono sottratti all’impegno, Anche questo è stato sottolineato. La relazione ha poi spiegato il senso della campagna: andare oltre la solidarietà e la denuncia della sporca guerra condotta dallo stato indiano contro il suo stesso popolo, essere “una goccia nel mare” delle masse in rivolta contro l’imperialismo in crisi per essere sempre più all’altezza del compito di trasformarle in rivoluzione. La parola è stata poi data ad Arundhati Roy, che nella sua intervista filmata ha ben rappresentato anche emotivamente la realtà di una rivoluzione vista da vicino “camminando con i compagni. Infine è stata illustrata la mostra allestita nazionalmente per la campagna e, nella città della Thyssen, approfondire l’esperienza della rivoluzione nel paese in cui “gli operai bruciano i padroni”, ha avuto un impatto particolare. Nel dibattito che è seguito i compagni hanno sottolineato in particolare l’importanza di non solo estendere la conoscenza della guerra popolare in India, ma anche di “motivare”: “nelle società ingiuste il pacifismo non è contemplato. Senza giustizia nessuna pace è il messaggio che di dobbiamo impegnare a portare tra gli operai” è stato detto. Hanno preso la parola anche due missionari cattolici, uno per anni vissuto in India tra le popolazioni tribali oggetto dell’attuale offensiva governativa. Pur riconoscendo innanzitutto di aver sempre avuto buoni rapporti e rispetto da e per i naxaliti, hanno cercato di ridurre la rivoluzione che i maoisti dirigono presentandola come più come uno “scontro tra civiltà”, quella dell’industrializzazione e sfruttamento delle risorse nell’interesse delle multinazionali e dei loro partner indiani contro quella millenaria dei popoli nativi, che resistono fin dai tempi della conquista indù, prima ancora della colonizzazione. È stata l’occasione per affermare che quella che viene dipinta come una resistenza tribale è in realtà una rivoluzione politica e sociale che avanza, non per perpetuare una tradizione oppressa ma per sviluppare nuove relazioni, una nuova società attraverso un nuovo potere nelle mani del popolo. L’assemblea si è conclusa con la sottoscrizione della mozione operaia e l’impegno di tutti nel continuare a lavorare a sostegno della rivoluzione in india, da oggi in poi nella prospettiva di una grande conferenza internazionale di massa, con partecipazione da tutta Europa e cin la presenza di una testimonianza diretta della guerra popolare. Comitato Internazionale a sostegno della Guerra Popolare in India

martedì 12 aprile 2011

Perù iniziative della guerra popolare


Perú: la guerrilla maoísta realiza acciones de agitación y propaganda 8 de abril 2011A escasos días de las elecciones la guerrilla maoísta hizo acto de presencia en Tingo María. De acuerdo a las informaciones de la prensa colocaron banderas rojas con la hoz y el martillo y pintaron mensajes en la carretera Fernando Belaúnde, entre Tingo María y Aucayacu. Los medios de comunicación locales comprobaron la presencia de más de veinte banderas rojas y pinturas en los sectores de Tulumayo, Pendencia, Pueblo Nuevo, Santo Domingo de Anda, Pacae y otras zonas.Los pobladores comentaron que los guerrilleros comunistas llegaron a partir de la medianoche del jueves y se desplazaron libremente para efectuar sus acciones de agitación y propaganda.Las fuerzas del orden procedieron a retirar las banderas rojas y a reforzar la seguridad.Hace algunos días, en esa misma zona, integrantes del Partido Comunista del Perú regaron volantes y colocaron más de veinte banderas rojas en las localidades del valle del Monzón, entre ellas Bella y Cachicoto y la carretera Fernando Belaúnde Terry, entre las ciudades de Tingo María y Aucayacu.

la settimana internazionale a sostegno della guerra popolare in India in Germania


Como parte de la semana internacional de apoyo a la guerra popular en India, en la ciudad de Hamburgo (Alemania) se llevó acabo varias actividades. Antes y durante la semana del 2 al 9 de abril, se repartió volantes. En los barrios de Altona, Barmbek y St. Pauli, así como en el Campo Universitario, se pegó dazibaos con el llamamiento local. El día 9 de abril se llevó acabo una manifestación en la estación de metro de Sternschanze (barrio St. Pauli), con la presencia de unos cuarenta activistas. La campaña en la ciudad ha sido organizada por la “Liga contra la agresión imperialista”, que agrupa entre otros, maoístas peruanos, activistas palestinos y colombianos, así como antiimperialistas alemanes. En la pagina web www.vnd-peru.blogspot.com se encuentran algunas fotos de las actividades. …As part of the international week in support of the People’s War in India several activities was done in the city of Hamburg (Germany). Before and during the week of 2 to 9 April, leaflets were distributed. In the neighbourhoods of Altona, Barmbek and St. Pauli, and of the University campus, Dazibaos with the local call was put up. The 9th of April a manifestation was held at the local train station of Sternschanze (St. Pauli), with the presence of some 40 activists. The campaign in the city were organized by the “League against imperialist aggression” that unite, among others, Peruvian Maoists, Palestinian and Colombian activists and German anti-imperialists. On the webpage www.vnd-peru.blogspot.com you find Photos from the activities. …In Hamburg gab es eine Vielfalt von Aktivitäten als Teil der internationalen Woche zur Unterstutzung des Volkskriegs in Indien. Vor und während der Woche vom 02.-09. April wurden Flugblätter verteilt. In die Stadtteilen Altona, Barmbek und St. Pauli, und ebenso an der Uni Campus wurden Dazibaos mit dem lokalen Aufruf geklebt. Am 09. April gab es eine Kundgebung an den Eingang der S-Bahn Sternschanze (St. Pauli), in dem ca. 40 Aktivisten teilgenommen haben. Die Kampagne in die Stadt wurde von dem „Bündnis gegen imperialistische Aggression“ organisiert, der unter anderen peruanischen Maoisten, palästinensischen und kolumbianischen Aktivisten und deutschen Antiimperialisten vereint. An der Webseite www.vnd-peru.blogspot.com können Sie Fotos der einigen Aktivitäten sehen.

Colombia..assemblea con i lavoratori a sostegno della GP in India


come un fiume in piena .. la campagna pro GP in India a Zurigo Svizzera


On the 8th of April 2011 swiss supporters of the Revolutionary MaoistMovement in India have left a telling message at the Indian ConsulateGeneral in Zurich, Switzerland. This action of solidarity coincides withthe International week of support of the People's War in India.---------------------------------------------------------------------UnterstützerInnen der revolutionären maoistischen Bewegung Indiens habenam 8. April 2011 am indischen Generalkonsulat in Zürich/Schweiz,Sonnenbergstrasse 50, eine Solidaritäts-Botschaft hinterlassen. Dies imRahmen der internationalen Aktionswoche zur Unterstützung desVolkskrieges in Indien.

in Bolivia la campagna a sostegno della gp in india


Apoyar la Revolución en la IndiaEl movimiento revolucionario en la India ha cobrado un gran auge en estos últimos años, su gran desarrollo está sirviendo a los revolucionarios del mundo de inspiración para profundizar el trabajo en cada uno de nuestros países en pro de la revolución. Este ejemplo inagotable, construido con las vidas de los camaradas del Partido Comunista de la India (Maoísta), con el esfuerzo y la sangre de los combatientes del ejército revolucionario y con las vidas de las propias masas pobres de ese país, es una de las fuentes que renueva nuestra moral y reafirma nuestro compromiso de trabajar por la liberación de nuestra tierra.La lucha de los maoístas en la India tiene un gran significado porque desmiente a todos aquellos que niegan la posibilidad de la Revolución, a los reaccionarios que hablan de la caducidad del marxismo, a los oportunistas y reformistas rechazan una revolución con la dirección del proletariado a través de un Partido Comunista y buscan experimentos intermedios a través de reformas dentro del sistema capitalista.Esta lucha del pueblo indio y su Partido reafirma la vigencia de la violencia revolucionaria como herramienta necesaria para transformar la sociedad y pone en entredicho al falso pacifismo burgués de “la violencia es mala venga de donde venga” que se propala en América Latina, articulado por el imperialismo a través de sus agencias de cooperación.La revolución maoísta ha desnudado las contradicciones del Estado Indio, ha puesto en evidencia el carácter de clase de un sistema que se hace llamar la mayor democracia del mundo, ha puesto en cuestión la propia democracia burguesa. El viejo Estado reaccionario Indio no ha dudado en responder de manera criminal y asesina al levantamiento armado de las masas, ha perpetrado genocidios contra el Partido y el pueblo insurrecto, ha organizado matanzas contra la población desarmada en su afán de acabar con la revolución, en este mismo momento está llevando adelante una campaña criminal denominada “Cacería Verde” que ha sido condenada por los revolucionarios del mundo y otras personalidades democráticas. El Estado Indio ha perseguido, encarcelado y asesinado a muchos dirigentes y luchadores populares, muchas de esas muertes han sido realizadas por los organismos de seguridad del Estado después de detener y montar falsos enfrentamientos.Apoyar la Revolución en la India es apoyar la lucha de las masas pobres y explotadas para acabar con un sistema que los ha explotado durante siglos; es apoyar la Revolución Democrática de Nuevo Tipo que dirige el Partido Comunista de la India (Maoístas) y que construyen los combatientes del Ejército Guerrillero Popular de Liberación, es apoyar la Guerra Popular que ha levantado a millones de personas pobres. Apoyar la Revolución en la India es el deber de todos los revolucionarios del mundo.Al tiempo que manifestamos nuestro apoyo a este gran proceso revolucionario reafirmamos nuestro compromiso de trabajo por la revolución en nuestro propio país, porque es la forma más efectiva de apoyar la revolución en el mundo.¡Viva la Revolución en la India!¡Vivan las luchas del proletariado internacional!Frente Revolucionario del PuebloBolivia, abril de 2011

lunedì 11 aprile 2011

CAMPAGNA INDIA INIZIATIVE ANCHE DALL'ECUADOR

Dal Frente de luchas Pueblo - Ecuador Campaña de apoyo a la guerra popular en la india Saludos ROJOS Somos los hijos del sol, los comunistas, los que tenemos sello de clase, que mbregamos por la revolución de nueva democracia para romper las cadenas del capitalismo burocrático, el imperialismo. Hemos apoyado la campaña de la guerra popular de la India con humildes acciones para hacer conocer a los estudiantes universitarios y secundario...


Palermo - operai e lavoratori a sostegno della guerra popolare in India

Dalla mattina di ieri, 8 aprile 2011, l’appello e la mozione di solidarietà alla guerra popolare in India sta circolando nelle mani degli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese con i quali, durante l’ingresso al primo turno, si sono scambiate battute sui rapporti tra operai delle fabbriche dei cosiddetti paesi civili come l’Italia e paesi “in via di sviluppo” come l’India. Alla Fincantieri dove la maggioranza degli operai è in cassa integrazione è stata fatta l’affissione del manifesto e delle locandine con invito alle due iniziative, quella all’Accademia delle Belle Arti che si è tenuta il 7 aprile e quella presso la sede sindacale dello Slai Cobas per il sindacato di classe prevista per il pomeriggio dell’8. Ieri pomeriggio quindi si è tenuta l’assemblea con lavoratori, precari e alcuni disoccupati. Sono stati spiegati, grazie anche all’ausilio della mostra, di filmati e diapositive, e dei documenti presenti sul banchetto, i motivi della campagna di solidarietà internazionale. È stata sottolineata la necessità dell’informazione praticamente negata dai mezzi di stampa e di comunicazione ufficiali e la differenza di fondo tra la guerra popolare guidata dal partito comunista indiano maoista e le altre “guerre”, Iraq, Afghanistan… o le rivolte cui assistiamo in questi giorni principalmente nei paesi arabi. In particolare si è parlato degli aspetti legati al mondo del lavoro, fabbriche, call center, e alle strette relazioni anche tra le politiche di svendita e privatizzazione del settore pubblico dei vari paesi “sviluppati” ed “emergenti” che peggiorano, o rendono impossibili, le condizioni di vita e di lavoro delle grandi masse. Sono stati riportati esempi di come i compagni indiani guidano le lotte sindacali organizzando gli operai, i lavoratori, i grandi scioperi e le manifestazioni di massa che vengono messe in campo contro i padroni, il governo indiani. Sempre particolarmente toccante in questi momenti è, all’interno delle condizioni generali, il racconto/denuncia delle condizioni delle donne ma soprattutto la risposta in senso rivoluzionario che queste stesse donne sempre di più danno, aderendo come protagoniste in prima linea alla guerra popolare, al governo reazionario indiano che attraverso l’operazione Green Hunt sta commettendo un genocidio contro il proprio popolo. Tra i documenti citati, che denunciano questa operazione e che è stato anche utilizzato un po’ come “guida” nel percorso del sostegno alla guerra popolare, vi è il resoconto di Arundhaty Roy “In marcia con i compagni” che i presenti e in particolare le donne lavoratrici e precarie hanno richiesto con molta curiosità ed interesse. Alla fine è stata letta la mozione di solidarietà che è stata sottoscritta da tutti i presenti. ***** TESTO DELLA MOZIONE India, il paese dove “gli operai bruciano i padroni” Noi operai, lavoratori, precari, disoccupati salutiamo la lotta delle masse popolari indiane contro il regime reazionario indiano e l’imperialismo che lo sostiene.In India le masse lottano contro i padroni che licenziano e sfruttano, contro il carovita, la corruzione e il terrorismo di Stato, con grandi scioperi e manifestazioni, occupazioni di fabbriche, attacchi ai padroni.In India il governo è deciso a vendere le risorse naturali e umane alle multinazionali imperialiste occidentali, ai nuovi monopoli dei padroni delle grandi fabbriche automobolistiche e siderurgiche, come Tata, Essar, Jindal, Mittal, ecc., che traggono dallo sfruttamento selvaggio di operai, spesso donne e bambini, i profitti che permettono loro di divenire acquirenti e partecipanti dei grandi monopoli internazionali del settore, in alleanza anche con i padroni italiani.Contro tutto questo le masse popolari indiane si ribellano e sviluppano una guerra di popolo guidata dal partito della classe operaia indiana, il Partito Comunista dell’India maoista.Il governo indiano e l’imperialismo scatenano contro le masse ribelli una repressione che, sotto il nome di “operazione Green Hunt”, è fatta di massacri, esecuzioni sommarie, repressione verso interi villaggi e settori della popolazione, per cercare di cancellare quello che i padroni del mondo definiscono “la più grave minaccia interna e un pericolo per il sistema internazionale”, la guerra di popolo che ha invece per obiettivo quello di stabilire un governo popolare basato sull’unità di operai e contadini, rovesciando gli imperialisti, la borghesia e le classi feudali.La lotta per i diritti dei lavoratori e dei popoli, la lotta per il lavoro, i salari, le condizioni di vita; la lotta per la libertà, per la democrazia; la lotta per rovesciare il potere dei padroni e per il potere nelle mani dei lavoratori e delle masse popolari, è una lotta internazionale che ci unisce in ogni angolo del mondo.Per questo esprimiamo la massima solidarietà alle masse popolari indiane, al Partito che le guida, perchè respingano gli attacchi del nemico e avanzino fino alla vittoria. proletari comunisti - PCm Italy campagna di sostegno internazionale alla guerra popolare in India 2-9 aprile diffuso in fabbriche, posti di lavoro, organizzazioni sindacali, lotte proletarie