lunedì 30 gennaio 2012

La Campagna internazionale a sostegno della guerra popolare - 14-22 Gennaio – organizzata dal comitato internazionale avanza in tutto il mondo

La Campagna internazionale a sostegno della guerra popolare - 14-22 Gennaio – organizzata dal comitato internazionale avanza in tutto il mondo Circa un centinaio di azioni in tutto il mondo sono state realizzate nel corso della settimana internazionale; Si formano nuovi Comitati, molte altre forze rivoluzionarie e antimperialiste hanno aderito alla campagna. Kishenji vive in questa campagna! Manifesti Kishenji e Azad sono sui muri di molti paesi e il loro esempio eroico vive nella lotta dei proletari e popoli oppressi. Dalla Colombia al Canada, dall’Italia alla Svezia, dall'Austria allo Stato spagnolo, dalla Francia alla Germania ecc, dalla Turchia all’Italia ecc, in circa 30 paesi i manifesti della campagna, molto apprezzati dai compagni indiani, hanno segnato la marcia del sostegno internazionalista! Il Comitato Internazionale a sostegno della Guerra Popolare in India mostra in tutto il mondo che la campagna imperialista e l’Operazione Green Hunt possono essere contrastati e sconfitti e la rivoluzione indiana e il PCIm che avanza ricevono un’eco crescente e sostegno in tutto il mondo. La linea del Comitato Internazionale, il metodo, l'approccio unitario al sostegno vince contro le posizioni scissioniste e anche contro chi vuole limitare l'appoggio solo contro l’operazione Green Hunt. In alcune occasioni queste tendenze di destra e di 'sinistra', producono, con parole diverse, lo stesso effetto, ma questi problemi non possono fermare lo sviluppo e insieme possiamo rendere più chiara e forte la solidarietà internazionalista. Ora il lavoro deve continuare in tutti i paesi ... ogni comitato, ogni forza può fare proposte, cento fiori nel giardino della solidarietà, in marcia verso la Conferenza Internazionale di sostegno alla Guerra Popolare in India -ICSPWI- che può essere realizzata in estate 2012. Ad aprile una riunione internazionale del Comitato Internazionale deciderà il luogo, la data e l'organizzazione di questa Conferenza, in accordo con i compagni indiani. Grazie mille, compagni! Comitato Internazionale SGP India 25 gennaio, 2012 csgpindia@gmail.com

domenica 29 gennaio 2012

GERMANIA - RESOCONTO CAMPAGNA

Rapporto sulla Campagna 14-22 gennaio 2012 in Germania a sostegno della Guerra Popolare in India Le attività hanno avuto inizio con la mobilitazione attraverso internet. Il poster e i volantini per la campagna in Germania sono stati postati in vari siti web di organizzazioni rivoluzionarie e su Indymedia. Attivisti hanno distribuito volantini al corteo d’inizio anno in commemorazione di Rosa Luxembourg e Karl Liebknecht a Berlino il 15 gennaio. A questa manifestazione hanno preso parte circa 10.000 persone, compreso delegazioni da tutte le parti della Germania e da altri Paesi europei. C’è stato grande interesse per la campagna ed è stato un modo molto buono per allargare la campagna non solo a Berlino ma in tutta la Germania. il 18 gennaio un attivista del BGIA- Lega contro l’aggressione imperialista (Bündnis gegen imperialistische Aggression – Hamburg) ha parlato ad un incontro pubblico a Berlino che abbiamo organizzato con il sostegno di Zusammen Kaempfen Berlin. (Combattere Insieme Berlino) Le linee principali del discorso hanno riguardato una generale descrizione della situazione economica e sociale dell’India, la storia del movimento maoista nel paese e l’attuale situazione della GP con l’accento sullo sviluppo del potere popolare. Nella seguente discussione sono state poste questioni sul lavoro dei maoisti nelle città, per esempio, le SEZ (Zone Economiche Speciali) come è organizzato il sistema di giustizia rivoluzionario, le esperienze del lavoro di solidarietà con le guerre popolari in Perù e Nepal e le lezioni per l’attuale campagna, ecc. Il 21 un attivista del BGIA ha parlato ad un incontro che abbiamo organizzato a Colonia con il sostegno della ADGH. Circa 20 persone, soprattutto rivoluzionari della Turchia e di origine curda hanno partecipato. Il discorso ha seguito le linee principali del precedente di Berlino. Nella discussione che è seguita sono state discusse le questioni riguardanti il ruolo delle donne nella GP in India e anche atri aspetti della teoria del Partito Comunista dell’India (Maoista) in generale. Il 22 abbiamo organizzato un incontro pubblico ad Amburgo. Poiché la campagna è stata sviluppata più sistematicamente nella città per qualche tempo, e i compagni perciò sono più informati sulle questioni basilari, il discorso si è concentrato soprattutto sulla attuale situazione della GP, la crescente escalation da parte della reazione e i piani dei maoisti, la situazione nel Bengala Occidentale e le lezioni da trarre dall’uccisione del compagno Kishenji e così via. Circa 40 persone hanno partecipato - soprattutto rivoluzionari internazionalisti di differenti paesi come la Palestina, il Perù, la Turchia e il Kurdistan ma anche molti compagni tedeschi. Durante i giorni di azione sono stati affissi posters in 3 città e distribuiti volantini. Sono stati toccati diversi luoghi di incontro - Pubs, info-shop, café, associazioni di immigrati - così come scuole e università. Sono stati stampati 3000 volantini e 3000 posters: tutti i volantini sono stati distribuiti e molti posters sono stati affissi, ma alcuni saranno usati per sviluppare la campagna ulteriormente. A causa di problemi legati alla scelta dei posti dove tenere le assemblee, i volantini sono stati stampati relativamente tardi e ciò ha avuto un impatto negativo sulla mobilitazione per le riunioni a Colonia e Amburgo (dove molti compagni che in genere partecipano ai dibattiti erano già impegnati in altri compiti). Ma in generale consideriamo la campagna un successo che ha permesso a molti altri compagni di avere informazioni sulla GP in India sulla quale abbiamo avuto molte buone risposte. Abbiamo perciò preparato il terreno per lo sviluppo di un più forte lavoro di solidarietà in Germania con l’eroica lotta del popolo dell’India e abbiamo fatto passi avanti verso lo sviluppo della campagna scegliendo Amburgo che diventi un centro per una rete per tutta la Repubblica Federale Tedesca. Lega contro l’aggressione imperialista - Amburgo Bündnis gegen imperialistische Aggression – Hamburg (BGIA), Januar 2012 *** Report on the Campaign 14-22 of January 2012 in Germany to support the Peoples War in India The activities started with mobilization through the Internet.  The poster and the leaflet for the German-campaign were posted of various websites of revolutionary organizations and Indymedia. Activists distributed leaflets on the yearly march in commemoration of Rosa Luxemborg  and Karl Liebknecht in Berlin on the 15th of January.  In this demonstration some ten thousand participants took part, including delegations from the all over Germany and from other European countries. There were a big interest for the campaign and it was a very good way to reach out with the campaign not only in Berlin but all over the FGR. On the 18th of January an activist from BGIA spoke at a public meeting in Berlin that we organized with the support from Zusammen Kämpfen Berlin. Some 50 people took part, mainly young German revolutionaries.  The outline of the speech was a general description of the economical and social situation of India, the history of the Maoist movement in the country and the current situation of the PW with accent on the development of the Peoples Power.  In the following discussion questions were raised on subjects such as the work of the Maoists in the cities, the SEZ: s,   how the revolutionary justices’ system is organized, the experiences of the solidarity work with the Peoples Wars in Peru and Nepal and its lessons for the current campaign, etc. On the 21th an activist of the BGIA spoke at a meeting that we organized in Cologne with the support of the ADGH.  Around 20 people, mainly revolutionaries of Turkish and Kurdish origin, participated. The speech followed the same outline as the one in Berlin. In the following discussion the questions regarding the role of the women in the PW in India were discussed but also more aspects of the theory of the Communist Party of India (Maoist) in general. On the 22th we organized a public meeting in Hamburg. Since the campaign have been developed more systematically in the city for some time, and the comrades therefore are more informed of the background, the speech were centered more on the current situation of the PW, the increasing escalation on behalf of the reaction and the plans of the Maoists, the situation in West-Bengal and the lessons to be learned from the murder of comrade Kishenji, and so forth.  Some 40 comrades participated – mainly internationalist revolutionaries’ from different countries such as Palestine, Peru, Turkey and Kurdistan but also many German comrades. During the days of action posters were put up in the 3 cities and leaflets were distributed.  Several meeting points – Pubs, Info-shops, cafés, immigrant associations –as well as schools and universities were reached.  3000 leaflets were printed as well as 3000 posters; all the leaflets have been distributed and many of the posters have been put up, but some will be used to develop the campaign further on.   Due to some problems regarding the locations for the public speeches, the leaflet could go into print relatively late which  had a negative impact on the mobilization for the speeches in Cologne and Hamburg (where many comrades who normally would have attended the event were “double-booked” and had to attend other tasks).  But, overall we consider the campaign to having been a success in reaching out to many new comrades with information on the PW in India and we have been getting very positive response. So, we have prepared the ground for a stronger development of the solidarity work in the FGR with the heroic struggle of the Indian people and we have taken steps from developing the campaign only in Hamburg to organizing an FGR-wide network.   Photos attached. League against Imperialist Aggression – Hamburg (BGIA),  January, 2012 ... Bericht über die Kampagne vom 14. bis zum 22. Januar 2012 in Deutschland zur Unterstützung des Volkskrieges in Indien Die Aktivitäten starteten mit einer Mobilisierung über das Internet. Das Plakat und das Flugblatt für die Kampagne in Deutschland wurden auf verschiedenen Websites revolutionärer Organisationen und bei Indymedia veröffentlicht. AktivistInnen verteilten Flugblätter auf der jährlichen Gedenkdemonstration für Rosa Luxemburg und Karl Liebknecht, am 15. Januar in Berlin. An der Demonstration nahmen mehrere zehntausend Menschen aus ganz Deutschland und anderen europäischen Ländern teil. Es gab ein großes Interesse an der Kampagne und es war eine sinnvolle Art und Weise die Kampagne nicht nur in Berlin, sondern deutschlandweit zu präsentieren. Am 18. Januar sprach ein Aktivist des BGIA in Berlin auf einer öffentlichen Veranstaltung, die gemeinsam mit Zusammen Kämpfen [Berlin] organisiert wurde. Etwa 50 Personen, vorwiegend junge deutsche Revolutionäre, nahmen teil. Der Leitfaden der Veranstaltung war eine generelle Beschreibung der ökonomischen und sozialen Situation in Indien, die Geschichte der maoistischen Bewegung im Land und die aktuelle Situation des Volkskrieges mit einem Fokus auf die Entwicklung der Volksmacht. Bei der anschließenden Diskussion gab es u.a. Fragen bezüglich der Arbeit der Maoisten in den Städten und den Sonderbewirtschaftugszonen, wie das revolutionäre Rechtswesen organisiert ist und über die Solidaritätsarbeit mit den Volkskriegen in Peru und Nepal und die Lehren daraus für die aktuelle Kampgne.   Am 21. Januar sprach ein Aktivist des BGIA in Köln auf einer öffentlichen Veranstaltung, die von ADGH unterstützt wurde. Etwa 20 Personen, vorwiegend Revolutionäre aus Kurdistan und der Türkei, nahmen teil. Der Vortrag hatte den gleichen Inhalt wie in Berlin. In der anschließenden Diskussion ging es um Fragen bezüglich der Rolle von Frauen im Volkskrieg in Indien, allerdings vorwiegend um Aspekte der Theorie der Kommunistischen Partei Indiens (Maoisten) im allgemeinen. Am 22. Januar organisierten wir eine öffentliche Veranstaltung in Hamburg. Da die Kampagne seit einiger Zeit in dieser Stadt systematisch entwickelt wurde und die GenossInnen daher die Hintergründe besser kennen, behandelte der Vortrag spezieller die aktuelle Situation des Volkskrieges, die ansteigende Eskalation von Seiten der Reaktion und die Pläne der Maoisten, die Situation in West-Bengalen und die Lektionen, die aus der Ermodung des Genossen Kishenji gelernt werden müssen. Etwa 40 GenossInnen, vorwiegend internationalistische Revolutionäre aus verschiedenen Ländern wie Palästina, Peru, der Türkei und Kurdistan, aber auch viele deutsche GenossInnen,  nahmen teil. Während der Aktionswoche wurden in den drei Städten Plakate verklebt und Flugblätter verteilt. So wurden verschiedene Kneipen, Infoläden, MigrantInnenvereine, aber auch Schulen und Universitäten erreicht. Es wurden jeweils 3.000 Plakate und 3000 Flyer gedruckt. Alle Flyer wurden verteilt und viele Plakate verklebt, jedoch wurden einige aufbewahrt um die Kampagne weiter zu entwickeln. Aufgrund von Problem bezüglich der Räumlichkeiten konnten die Flugblätter erst relativ spät gedruckt werden. Dies hatte einen negativen Einfluss auf die Mobilisierung für die Veranstaltungen in Köln und Hamburg, wo viele GenossInnen leider andere Termine wahrnehmen mussten. Wir schätzen die Kampagne allerdings trotzdem als Erfolg ein, da viele neue GenossInnen mit Informationen über den Volkskrieg in Indien erreicht wurden und wir sehr positive Resonanzen bekamen. Wir haben mit der Kampagne die Grundlage für eine stärkere Entwicklung der Solidaritätsarbeit für den heroischen Kampf des indischen Volkes in der BRD geschaffen und wir haben Schritte gemacht um diese über Hamburg hinaus auf eine bundesweite Ebene zu erheben. Fotos sind angehängt. Bündnis gegen imperialistische Aggression – Hamburg (BGIA), Januar 2012

sabato 28 gennaio 2012

NORVEGIA - CAMPAGNA DI SOLIDARIETA'

cari compagni, l’organizzazione “India Solidarity” è stata fondata in Norvegia il 7 dicembre 2011.India Solidarity è stata fondata da antimperialisti di differenti parti del paese con il proposito di fornire informazione e sostegno alla guerra popolare portata avanti dal Partito Comunista dell’India (Maoista) e i contadini poveri contro le classi dominanti indiane e il governo centrale. India Solidarity è organizzata secondo sezioni locali. il nostro primo intento rispetto alla attuale situazione, è di dare informazioni e puntare l’attenzione sulle lotte del popolo dell’India. Abbiamo intenzione di organizzare incontri pubblici sulla guerra popolare e organizzare manifestazioni contro l’Operazione Green Hunt. Siamo una piccola organizzazione oggi, ma il lavoro di solidarietà ha una lunga tradizione in Norvegia. Vogliamo costruire il più grande e ampio movimento possibile per sostenere la lotta del popolo in India. Abbiamo solo cominciato. Per esempio, noi terremo una manifestazione davanti l’ambasciata indiana a Oslo il 4 febbraio alle 14. Viva la rivoluzione democratica di nuovo tipo, per una nuova economia, una nuova politica e una nuova cultura! Dear comrades, The organization 'India Solidarity' was founded in Norway on 7 December 2011. India Solidarity was founded by anti-imperialists from different parts of the country with the purpose of providing information and support to the people's war waged by Communist Party of India (Maoist) and the poor peasants against the Indian ruling class and the central government. India Solidarity is organized by local chapters. Our primary purpose as the situation is now, is to provide information and focus on the struggles of the people of India. We plan to hold open meetings on people's war and organizing demonstrations against Operation Green Hunt. We is a small organization today, but solidarity work has long traditions in Norway. We want to build a large and broad movement as possible to support the people's struggle in India. We have just begun. We will, for example, hold a demonstration outside the Indian Embassy in Oslo on 4 February at. 14.00. LONG LIVE THE DEMOCRATIC REVOLUTION OF A NEW TYPE, FOR A NEW ECONOMY, NEW POLITICS AND NEW CULTURE!

mercoledì 25 gennaio 2012

La settimana di sostegno in Spagna: Madrid

La Settimana di Supporto alla GP in India aveva come epicentro delle attività l’importante giornata del sabato scorso 21 gennaio, durante il quale il Comitato proletario internazionalista aveva previsto varie attività. Le organizzazioni che compongono il CPI, organizzazioni diffuse in tutto lo stato spagnolo, si sono riunite a Madrid la mattina del sabato, insieme ad altri sostenitori e numerose persone interessate al sostegno e solidarietà con la GP, nel noto CSO La Traba nel centro di Madrid. Lì ha avuto inizio la Conferenza prevista dal CPI, e che a sua volta era divisa in due parti: una prima, dove è stato fatto uno schizzo storico del conflitto tra lo stato fascista e i Naxaliti rivoluzionari indiani, il suo sviluppo attraverso la storia, e la loro situazione attuale. La seconda parte consisteva in una presentazione ufficiale del CPI, a chi è formato, perché abbiamo deciso di stare insieme in questo comitato, dove è nata la necessità di unire le forze attorno alla GP in India e il tradimento in Nepal, strettamente legati... Dopo il discorso, si lasciò il posto alle domande in cui la partecipazione è stata molto attiva, cosa che è benvenuto, e che, inevitabilmente, ha lasciò il posto a una discussione improvvisata abbastanza ricca e sana. Quella sera, alle 17:00, era programmata la manifestazione davanti all'ambasciata dell'India a Madrid con lo slogan "STOP GREEN HUNT" In spagnolo “Operación Caza Verde”, una operazione messa in piedi da parte dello stato fascista Indiano attraverso i suoi militari e paramilitari e anche con la connivenza delle potenze imperialiste per fermare fisicamente i maoisti, le cui aree di influenza vengono definite con il termine "infestate", alludendo al fatto che sono "infestate" dai maoisti con tutto il carico peggiorativo che questo ha. Davanti all'ambasciata una cinquantina di persone per una mezz'ora ha scandito slogan come "Sostenere la Guerra Popolare", "Per Kishenji, per Azad, per la GP", "Lottare, creare potere popolare" e alla fine si è proceduto alla lettura della dichiarazione che il CPI aveva preparato. In breve, una grande giornata in cui i compagni di tutto lo stato abbiamo fatto insieme attività di solidarietà, internazionalista e di supporto alla GP, vero e proprio fuoco rivoluzionario per i lavoratori e gli oppressi del mondo.

domenica 22 gennaio 2012

LOCANDINA IN TURCO

DALLA TURCHIA

dai compagni turchi il membro del Partito Comunista dell’India-Maoista (CPI-Maoist) Mallojula Koteswara Rao alias Kishenji, che ha combattuto in India per lunghi anni, è stato assassinato il 24 novembre dalle forze indiane. Noi condanniamo l’assassinio dello Stato indiano. Il governatore dello stato del Bengala Occidentale Mamata Banerjee la classe dominante fascista Sonia-Manmohan-Pranab-Chidambaram-Jairam Ramesh, hanno assassinato Kishenji dopo averlo catturato vivo. L’assassinio del membro e leader del politburo del PCI(maoista) Mallojula Koteswara Rao nella foresta di Burisol del distretto di Midnapur nel Bengala Occidentale da parte delle forze di sicurezza indiane, ci ha toccato profondamente così come ha influenzato i rivoluzionari di tutto il mondo. esprimiamo i nostri profondi sentimenti di solidarietà per questa triste perdita del PCI.M e del popolo indiano in particolare, e i rivoluzionari e i popoli di tutto il mondo in generale. Kishenji che ha avuto un ruolo importante per il PCI-M e il suo popolo oppresso ha dedicato la sua vita alla liberazione degli oppressi. Kishenji è stato tra i leader dei contadini poveri dell’India che ha combattuto per proteggere la sua terra contro i monopoli delle multinazionali. La sua morte è una grande perdita per il movimento rivoluzionario di tutto il mondo. Nessuna forza sarà in grado di reprimere la giusta lotta del popolo indiano per la sua liberazione. Il compagno Kishenji è immortale! Viva la rivoluzione mondiale! ESP INTERNATIONAL BUREAU 7TH OF DECEMBER 2011 from turkish comrades....Comrade Kishenji is immortal! Ezilenlerin Sosyalist Partisi  Comrade Kishenji is immortal! Ek Belgeler: kishenji Senior member of Comunist Party of India-Maoist (CPI-Maoist) Mallojula Koteswara Rao alias Kishenji, who had fought in India for a long time, was slaughtered on 24 of November by Indian forces. We condemn the murderer Indian state. West Bengal Mayor Mamata Banerjee and facist Sonia-Manmohan-Pranab-Chidambaram-Jairam Ramesh ruling elite, slaughtered Kishenji after they had captured him alive. Slaughtering of CPI (Maoist) politburo member and leader Mallojula Koteswara Rao in Burisol forest of Midnapur district in West Bengal by Indian security forces, has influenced us deeply as much as it influenced all the revolutionaries around the world. We express our deep feelings of solidarity for this sad loss of CPI-M and Indian people in particular, and revolutionaries and peoples of the world in general. Kishenji who has taken an important place for CPI-M and his oppressed people, dedicated his life to the liberation of the oppressed. Kishenji was among the leaders of the Indian poor peasantry who fights to protect its' land against multinational monopolies. His death is a great loss for the revolutionary movement in the world. No force will be able to suppress the Indian people's just fight for liberation. Comrade Kishenji is immortal! Long live world revolution! ESP INTERNATIONAL BUREAU 7TH OF DECEMBER 2011

UNA CALDA PROTESTA IN UNA FREDDA CITTA'

Saluti compagni, abbiamo appena finito le nostre attività... Dopo essersi riuniti davanti la Hötorget a Stoccolma e distribuito volantini i manifestanti si sono diretti verso l’Ambasciata dell’India e hanno continuato a dare volantini. Sono stati distribuiti circa 200 volantini. Speriamo che altri volantini siano stati diffusi a Gothenburg, Malmö, Umeå... Che ne dite di una bandiera piena di colori la prossima volta? Martedì noi pensiamo e speriamo di avere più informazioni sulle altre iniziative di solidarietà che si sono tenute in Norvegia, Germania, Canada, ecc. Un grande saluto di solidarietà a tutti gli amici del movimento naxalita che sono stati presenti oggi! (PS: Il titolo si intende solo per il freddo) Saluti da Indiensolidaritet, Svezia international campaign to support to PW India in Sweden -- "A WARM PROTEST IN A COLD TOWN Hello comrades, We just finished todays activities... "A WARM PROTEST IN A COLD TOWN After having gathered in Hötorget in Stockholm and handed out fliers the protesters went down to the Indian Embassy and continued leafleting. A total of two hundred leaflets were distributed. We hope that leaflets also are spread in Gothenburg, Malmö and Umeå ... How about a colorful banner for next time? On Tuesday, we evaluate and hopefully, bye then, we will get more information on related solidarity activities in Norway, Germany, Canada, etc. countries. A big hug of solidarity to all friends of the naxalite movement who attended today! (PS, the title is intended only for the cold)" Greetings from Indiensolidaritet in Sweden

dal CANADA

Nuove azioni di propaganda in Spagna

Nuove azioni di propaganda oggi in risposta all’appello del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India. Centinaia di volantini con lo slogan della Settimana di Mobilitazione “La repressione del governo indiano e dell’imperialismo non spegne ma alimenta la ribellione” sono stati diffusi davanti all’ingresso del Museo dell’Antropologia di via Alfonso XII dove si tiene la mostra “Sogni d’India” e davanti la vicina stazione della metropolitana di Atocha. Volantini sono stati distribuiti anche al mercato dei libri antichi di Cuesta Moyano, dvanti la statua di Pio Baroja vicino il Retiro Park. Inoltre altri volantini sono stati diffusi all’ingresso del sindacato dei lavoratori delle ferrovie dove era in corso una assemblea di lavoratori appartenenti a collettivi di base e sindacati di opposizione di differenti regioni della Spagna... madrid - New propaganda actions took place today as a response to the call of the International Committee to Support Peoples War in India. Madrid (Spain). 21 January 2012. New propaganda actions took place today as a response to the call of the International Committee to Support Peoples War in India.   Hundreds of leaflets with the slogan of the International Week of Action “The repression by the Indian government and imperialism does not stop but feeds the peoples´s war!” were distributed at the entrance gate of the Museum of Anthropology at Alfonso XII street where the exhibition “Dreams of India” is taking place as well as in the nearby Atocha underground station. Leaflets were also distributed by the old books outdoor market of Cuesta Moyano, in front of the statue of Pio Baroja near the Retiro Park. Furthermore, leaflets were also distributed on the premises of the the Railway Workers Trade Union were a meeting of workers belonging to class-based opposition collectives and trade unions of different regions of Spain was being he Publicado Estado español: Acciones en Madrid en el marco de la campaña internacional.- Madrid 21 de Enero de 2012. Nuevas acciones de propaganda se han desarrollado hoy en Madrid con motivo de la Semana de Apoyo convocada por el Comité Internacional de apoyo a la guerra popular en la India. Centenares de octavillas reproduciendo el cartel con el lema de la Semana Internacional de Apoyo “La represión del gobierno indio y del imperialismo no apaga sino alimenta la guerra popular” fueron repartidas a la entrada del Museo de Antropología en la calle Alfonso XII donde está teniendo lugar en estos días la exposición “Sueños de la India” así como en la estación del metro de Atocha próximo a él. También fueron repartidas octavillas junto al mercadillo de libros viejos de la Cuesta de Moyano, delante de la estatua de Pio Baroja frente al Parque del Retiro. Igualmente fueron repartidas octavillas en el local del Sindicato Ferroviario donde se estaba celebrando una reunión de trabajadores pertenecientes a diferentes  colectivos y sindicatos alternativos y de clase de diferentes regiones de España.

MILANO A SOSTEGNO DELLA GUERRA POPOLARE

Milano, 21 gennaio.
Si è chiusa con la costituzione a Milano del Comitato di Sostegno alla Guerra Popolare in India l'ultima iniziativa in Italia della settimana internazionale di mobilitazione indetta in memoria dei compagni Azad e Kishenji, dirigenti maoisti torturati e assassinati dal governo indiano.
Nell'assemblea COA Transiti, affiancata da una concentrata campagna di affissioni e da un volantinaggio nel quartiere ad alta densità di immigrati dal Sud Asia, tutti i compagni presenti hanno apportato alla discussione un loro punto di vista e un contributo per la costituzione del comitato.

Le efficaci immagini dei video collezionati per l'iniziativa, i messaggi ricevuti dai maoisti indiani e l'introduzione, hanno stimolato i partecipanti a intervenire, segnalando temi significativi da approfondire nel dibattito e da propagare con lo strumento del Comitato.

In particolare, nell'introduzione è stato sottolineato il valore di "speranza nuova, che viene dai senza speranza" che la guerra popolare in India deve avere per i proletari di tutto il mondo, in quanto lotta di un intero popolo che, grazie alla direzione dei comunisti, va oltre la resistenza alla penetrazione economica e militare dell'imperialismo e, invece di cadere preda di ideologie arretrate e reazionarie, come in altre parti del mondo, si sviluppa come processo rivoluzionario, che pezzo dopo pezzo distrugge il vecchio ordine e ne costruisce uno nuovo.
Grazie alla direzione dei "naxaliti", la guerra di guerriglia nella giungla si affianca una costante agitazione e mobilitazione di masse di democratici e intellettuali contro lo stato di polizia della "più vasta democrazia del mondo"e, sempre più di recente, una vistosa crescita in dimensione e radicalità di lotte operaie.
Si è descritto un paese di 1.2 miliardi di persone, in cui sempre più si allarga il divario tra la povertà estrema della maggior parte della popolazione e la ricchezza estrema di un pugno di capitalisti legati all'imperialismo, i soli a beneficare di una crescita economica record e della spietata rapina delle grandi risorse del territorio, fino a diventare partner delle grandi imprese dell'imperialismo, con, in particolare per noi qui, una cresente presenza dell'imperialismo italiano, soprattutto nelle forniture belliche.
Tutto questo, si è concluso, fanno della rivoluzione indiana, un fatto di estrema e globale importanza, uno di quelli che possono cambiare la faccia di questo mondo e a cui i proletari di tutto il mondo devono guardare con attenzione e sostenere con calore.

Ricchi gli spunti di riflessione offerti dalla discussione successiva:
- Fino a che punto lo sviluppo del capitalismo indiano modifica la struttura del paese, facendone una potenza regionale egemonista, ma pur sempre nel quadro di rapporti di dominazione imperialista e delle contraddizioni interimperialiste nell'area.
- Il valore della via della guerra popolare anche per i paesi imperialisti e le tante rivolte che scuotono il mondo dell'imperialismo in crisi, in particolare le recenti rivolte nel mondo arabo.
- Quanto pesa sulle rivoluzioni nel mondo di oggi l'assenza di paesi socialisti e di un internazionale comunista
- Quanto difficile e importante è rompere silenzio e disinformazione che occultano le lotte di interi popoli e genocidi perpetrati in nome del profitto e dello "sviluppo", come avviene in India
- Quanto necessario è affermare oggi un nuovo internazionalismo, anche approfittando di tutti i nuovi mezzi di comunicazione, che metta al centro il sostegno alle guerre popolari e alle rivolte dei popoli contro l'imperialismo in crisi.

Di tutto questo e su tutto questo il Comitato i compagni che si sono uniti nel comitato si sono impegnati a tornare a discutere e lavorare più in profondità e soprattutto con impatto sempre maggiore.

Palermo: Cantieri Navali

Revolution in India
where workers burn the masters

sabato 21 gennaio 2012

Si è svolta ieri pomeriggio presso il box 3 del Cua - facoltà di lettere, l’iniziativa promossa dai rappresentanti a Palermo del Comitato Internazionale a sostegno della guerra popolare in India. Dopo la presentazione dell’iniziativa iniziata con la lettura del documento di ringraziamento del Partito Comunista dell’India maoista, inviato a tutti coloro che hanno espresso solidarietà dopo l’uccisione del compagno dirigente Kishenji nel quale gli si rende onore a seguito dell’ assassinio messo in atto dal regime genocida indiano, è stato proiettato il primo video di una intervista alla scrittrice indiana Arundhaty Roy, la coraggiosa e attiva scrittrice che è andata di persona nelle zone del nuovo potere del “corridoio rosso” trascorrendo alcune settimane nella foresta del Chattisgarh insieme ai compagni maioisti e alla popolazione in lotta, per fare un quadro ampio dell’attuale situazione nel paese con particolare riferimento al genocidio, così viene definito dalla stessa Roy, del popolo indiano attraverso l’Operazione messa in piedi dal governo chiamata Green Hunt “Caccia verde”, alla lotta contro la violenza dello Stato al sevizio degli interessi delle multinazionali. Questo e gli altri video sull’Operazione Green Hunt, sulla vita e sul funerale di Kishenji, sulle donne che subiscono le peggiori torture dai militari e dall’altro sono le protagoniste della Guerra Popolare, del suo esercito e del Partito, sono stati inframmezzati da commenti esplicativi dei vari passaggi con ulteriori dati e informazioni sulla funzione dell’informazione o meglio della mancanza di informazione in Italia. Dopo i video è stato fatto il punto sull’interesse dell’imperialismo italiano in India con particolare riferimento alla funzione della Finmeccanica, e della Fiat. La Finmeccanica come esempio di penetrazione dell’imperialismo italiano in India con il suo portato di morte, dato che produce essenzialmente sistemi d’arma, come gli elicotteri per la guerra, e di sostegno effettivo al governo indiano attraverso la corruzione dei suoi massimi esponenti e “modello di scandalo”, caratteristica “strutturale” dell’intervento dei paesi imperialisti in questo tipo di paesi... si è parlato della campagna contro la FInmeccanica che intendiamo sviluppare nel nostro paese come contributo concreto in generale alla guerra popolare indiana con un sguardo particolare alla condizione e alla lotta degli operai indiani supersfruttati nelle fabbriche e alle masse popolari che lottano contro l’espropiazione delle loro terre, il saccheggio e la rapina delle risorse naturali. Alcuni stralci degli interventi che sono seguiti: Un lavoratore precario ha detto che è terribile vedere il tipo di violenza scatenato dal governo indiano contro il proprio popolo... il tutto per mantenere una manciata di ricchi che diventano sempre più ricchi, una specie di cupola aiutata dai militari ”mi chiedo se dopo l’uccisione di questo leader, riferendosi a Kinshenji, ce ne siano altri dello stesso livello, capaci di prendere il suo posto... da noi la situazione è differente...” Una lavoratrice ha sottolineato che le lotte che facciamo nel nostro paese sono certamente diverse per la natura diversa di esso ma la lotta che si sta sviluppando in India è un grande esempio ... l’uomo, si dice in genere, è “normale” che faccia la guerra, ma l’immagine di donne madri che abbracciano i propri figli prima di andare in guerra per tutti i figli del popolo sono davvero forti e toccanti, prima di tutto però siamo essere umani con una dignità che deve essere rispettata e per la quale si deve lottare, la repressione feroce non arresta la lotta delle masse popolari indiane nonostante le gravi perdite di dirigenti amati dal popolo... questa informazione nuova e diversa cambia il nostro modo di pensare e di agire. Uno studente del Cua ha ritenuto l’iniziativa molto interessante perché si deve ammettere che non si ha normalmente questo tipo di informazione sul livello di scontro che c’è in India, di questa gente che mette in gioco nella lotta la propria vita e certezze. Il tipo di economia di cui si parla per l’India riguarda i cosiddetti paesi in via di sviluppo che adesso si chiamano BRIC Brasile, India, Cina e sarebbe interessante fare un’iniziativa per esempio sul Brasile che adesso dicono si stia sviluppando enormemente e dove è molto presente la Fiat che ha delocalizzato lì da molto tempo... Un aspetto di rilievo è quello relativo al controllo del territorio che hanno i compagni maoisti in India, “...noi abbiamo fatto qualche iniziativa sulle Farc in Colombia ma non è la stessa cosa... quelli hanno altri metodi... controllano sì il territorio e hanno gli ostaggi (in riferimento al trattamento di coloro che vengono catturati in India dai maoisti e poi rilasciati....) ma stanno sempre con i passamontagna quando vengono intervistati... qui si vede invece che stanno a volto scoperto... il livello di militarizzazione è avanzato...” Un compagno del comitato di sostegno ha aggiunto che in altre occasioni sono state approfondite gli aspetti dell’organizzazione nelle basi rosse, la cappa di silenzio è dovuta al fatto che in India la differenza della costruzione del nuovo potere è palese, la campagna che si sta facendo in tutto il mondo è stata apprezzata dai compagni che hanno mandato un ringraziamento generale e in particolare agli organizzatori, “...noi non facciamo queste iniziative per semplice solidarietà, noi vogliamo fare come loro adattando il tutto ad un paese come il nostro nella fase attuale...rispetto alla Fiat in India bisogna dire che è stato proprio il popolo in armi ad impedire che si realizzassero i piani di distruzione ambientale e di sfruttamento, in questo senso l’unica opposizione a questo tipo di globalizzazione, l’unica diga viene proprio dalla guerra popolare...” Una lavoratrice infine ha ricordato ai presenti che il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nell’ambito delle iniziative messe in campo nelle diverse città promosse dal movimento femminista proletario rivoluzionario, sul piano internazionale si è voluta dedicare la giornata in particolare alle donne indiane maoiste contro cui la violenza dello Stato indiano attraverso l'esercito e le forze paramilitari è feroce, la violenza sessuale usata come arma di repressione di stato ma che di contro diventa leva per lo scatenamento della ribellione delle donne contro una pesante condizione di oppressione patriarcale/feudale di lunga durata, in tante si uniscono e aderiscono sempre di più alla guerra popolare. Il dossier della Roy riporta in alcuni passi l'esperienza di diverse compagne. La questione delle donne è uno degli elementi fondamentali trattati dal partito comunista indiano maoista, lo sviluppo e il rafforzamneto della militanza rivoluzionaria delle donne, l'avanzamento delle compagne, tante sono quadri nell'esercito e all'interno del partito, anche se passi in avanti si devono ancora fare per affermare pienamente il ruolo dirigente delle compagne. La lotta contro l'oppressione feudale/patriarcale/maschilista nelle zone del nuovo potere è concreta e si afferma sia sul piano pratico che ideologico, così avviene all'interno del partito dove le compagne vengono da lunghi anni di lotta non solo per affermare i loro diritti ma per convicere il partito che l'uguaglianza tra uomini e donne è al centro di un'ideale di società giusta. L'India insegna che nella lotta rivoluzionaria le donne, le compagne non stanno a guardare ma sono protagoniste in essa stando in prima linea e mettendo già in atto sul campo la "rivoluzione nella rivoluzione". La lotta delle donne indiane ci incoraggia e ci arricchisce nella lotta che quotidianamente facciamo nel nostro paese come parte del cammino di liberazione della donne nel mondo contro violenza sessuale, uccisioni, doppia oppressione e sfruttamento.

giovedì 19 gennaio 2012

Iniziativa a MILANO

Sabato 21 gennaio 2012 Ore 17.30 ASSEMBLEA con mostra video, materiali, c/o COA Transiti, V. Transiti 28 La repressione del governo indiano e dell'imperialismo non ferma ma alimenta la guerra di popolo in India! Sosteniamola da ogni angolo del mondo! In India la guerra popolare si intensifica ogni giorno di più. Guidata dal Partito Comunista dell'India Maoista, coinvolge e gode dell'appoggio di milioni di contadini poveri, donne, masse di intoccabili, e oggi controlla vaste aree di una decina di Stati della Confederazione indiana. Una guerra di popolo contro la miseria, lo sfruttamento capitalistico feudale, che avvampa nelle regioni dove sono più acute le contraddizioni prodotte dal turbolento sviluppo di saccheggio di risorse, oppressione di casta e sfruttamento da parte del capitalismo indiano legato all'imperialismo. Un capitalismo che, per sua parte, oggi cresce sino a farsi spesso partner e compartecipe delle grandi aziende occidentali. Con l'aiuto e l'appoggio degli imperialisti e in special modo degli imperialisti USA, le classi dominanti e reazionarie dell'India stanno cercando di soffocare il movimento rivoluzionario. Il governo indiano, per conto dell'imperialismo, ha lanciato una vera e propria guerra contro il suo stesso popolo, sotto il nome di operazione "Green Hunt", con ampio impiego di truppe super armate, polizia e paramilitari che puntano a seminare terrore e genocidio, con deportazioni, distruzioni di villaggi, stupri e assassini di massa, arresti, sparizioni, ed eliminazioni dei dirigenti spacciate per scontri armati, come nei caso dei compagni Azad, nel luglio 2010, e Kishenji, lo scorso novembre, due tra i massimi dirigenti del PCI maoista. Tutto nell'illusione di annegare nel sangue la lotta di un popolo per la liberazione. Ma nonostante i duri colpi subiti, la guerra di popolo fronteggia vittoriosamente gli attacchi e, come ammette lo stesso governo indiano, la "operazione Green Hunt" è oggi in stallo. Le masse popolari indiane si uniscono alla guerra popolare, dando vita a grandi proteste e scioperi contro il rialzo dei prezzi, la corruzione e rispondono al terrorismo di Stato paralizzando intere città e regioni e trasformando i funerali dei dirigenti caduti in manifestazioni di massa contro i loro assassini. I governi imperialisti di Usa, Europa, Russia, e i loro mass media coprono e sostengono la criminale azione del governo indiano; ma anche in questi paesi cresce la denuncia e la solidarietà. Le masse indiane, dirette dal Partito Comunista dell'India maoista, stanno scrivendo una pagina storica nello scontro di classe attuale nel mondo. Lo sviluppo della guerra popolare in India conferma che è la rivoluzione oggi la tendenza principale nel mondo e che il maoismo assume un ruolo di comando e guida nella nuova ondata della rivoluzione mondiale contro l'imperialismo in crisi. Il proletariato mondiale comprende sempre più che l'avanzata della guerra di popolo in India mette in discussione i rapporti di forza non solo nella Regione sud asiatica ma in tutto l'assetto del sistema imperialista mondiale. Per questo il Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare ha lanciato una grande campagna che dal 14 al 21 gennaio mette in campo tante iniziative, in forme diverse e in un gran numero di paesi. Una campagna per conoscere e ciò che avviene in un'altra parte del mondo, per capire meglio cosa fare in questa parte del mondo. Comitato di Sostegno alla guerra popolare in India csgpindia@gmail.com f.i.p 18.1.2012

PALERMO CENTRO STORICO


Campagna in Italia: TARANTO

Nella serata del 18 gennaio a Taranto i rappresentanti dei lavoratori, precari, disoccupati organizzati hanno partecipato e approfondito la situazione internazionale alla luce della lotta dei proletari e popoli oppressi del mondo e in particolare la situazione della guerra popolare in India, nel quadro della campagna internazionale 14-22 gennaio in corso in diversi paesi del mondo. E' sembrato per una sera che i compagni indiani fossero presenti a questa riunione perchè essa ha visto inizialmente la lettura di due messaggi bellissimi e applauditi, uno inviato dai compagni indiani a proletari comunisti- PCm Italia sulla campagna e sulla conferenza internazionale in preparazione e un'altro sulla morte del compagno Kishenji emesso dal cc del PCIm il 13 gennaio, rivolto a tutti i sostenitori e amici della rivoluzione indiana - pubblicato nel nostro blog. Successivamente sono state viste le immmagini del grande funerale con cui le masse e i compagni indiani hanno salutato il compagno kishenji. Sono seguite le relazioni sul contesto internazionale di crisi dell'imperialismo in cui si sviluppa la guerra di popolo in India e sulla straordinaria importanza che l'avanzamento in India può avere nei rapporti di forza internazional. L'ultima parte dell'incontro è stato dedicato ai rapporti tra imperialismo-padroni italiani e l'India, sono stati esaminati i rapporti nell'industria bellica,automobilistica e siderurgica; proprio su questo i proletari presenti hanno intenzione di avviare una campagna specifica e una iniziativa nazionale. L'internazionalismo proletario è stato in questo incontro una reltà concreta. i compagni di taranto del Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India 18 gennaio 2012

mercoledì 18 gennaio 2012

In Canada edizione speciale del giornale Partisan per la settimana di solidarietà

Cari compagni e compagne, vi comunichiamo che in occasione della settimana di solidarietà con la guerra popolare in India è stata pubblicata una edizione speciale del giornale Partisan PRC-RCP (Canada)

Francia - Parigi - Sabato 21 gennaio - il sostegno alla guerra popolare in India

La campagna internazionale a sostegno della guerra popolare in India è appena iniziata. Diverse organizzazioni di diversi paesi vi partecipano. In Francia, è il Comitato di sostegno alla Rivoluzione in India, sostenuto da diverse organizzazioni, che porta avanti la campagna. Una trasmissione radio è già stata realizzata (avremo presto la registrazione) su Radio Pays. L’affissione dei manifesti è cominciata e anche qualche azione dovrebbe aver luogo a breve. In chiusura, il CSRI prevede una riunione informativa con con la trasmissione di un documentario. Sabato 21 gennaio alle 15h presso il locale Dersim, 16 rue des Petites Ecuries, Parigi X, M ° Strasbourg-Saint Denis. Partecipate numerosi!

L’Associazione delle Studentesse e degli Studenti dell'Università degli Studi marxisti dell’Università di Ottawa, Canada, sostiene la guerra popolare in India.

Un evento si è aggiunto nell'ambito della settimana internazionale di solidarietà con la Guerra Popolare in India. L'Associazione delle Studentesse e degli Studenti marxisti dell'Università di Ottawa, ha tenuto una lezione la sera del 16 gennaio in preparazione della manifestazione del 21. Lal Salaam! PCR-PCR (Canada)

Iniziativa all'Università di Palermo

La campagna in Italia: Firenze

parte bene dal CPA di Firenze la settimana internazionale di sostegno alla guerra popolare in India -- oggi ravenna Il CPA ha raccolto l'appello del Comitato internazionale di sostegno organizzando un incontro nello spazio per assemblee. La sala è stata allestita con i manifesti della campagna internazionale, con una mostra, le foto dei martiri dirigenti assassinati, Azad e Kishanji e con i materiali della campagna e la rivista "maoist road". Sono intervenuti lavoratori e studenti del movimento rivoluzionario, comunista e antimperialista, antifascista, di Firenze, a solidarizzare con la guerra popolare in India, "una vera guerra contro l'imperialismo", come l'ha definita il compagno del CPA nel suo intervento, una campagna necessaria contro i settori del movimento che non appoggiano questa rivoluzione, anzi, in alcuni casi la denigrano. L'ampia documentazione video ha riguardato la denuncia dell'assassinio del comandante dell'esercito popolare e massimo dirigente del Partito, Kishanji, arrestato, torturato prima di essere ucciso, i funerali di massa e lo sciopero generale come risposta del Partito. A seguire un reportage nelle zone della guerra popolare che documentano il nuovo potere nel "corridoio rosso", un'intervista ad Arundhati Roy, la coraggiosa scrittrice che ha raccontato le tre settimane nella foresta di Chhattisgarh in compagnia dei ribelli maoisti, il ruolo degli intellettuali, la lotta contro lo stato di polizia al servizio degli interessi delle multinazionali, la difesa delle popolazioni tribali, l'ipocrisia della non-violenza dei benpensanti e un altro video che denuncia l'operazione genocida dello Stato indiano conosciuta come "Green Hunt". Sono state fatte domande per approfondire alcuni temi, come il rapporto tra i maoisti e gli adivasi, l'apporto delle donne alla gp, il rapporto con il Partito del Nepal, il ruolo delle multinazionali e quello della sinistra revisionista che le sostiene e le lotte rivoluzionarie degli operai indiani . I popoli rivoluzionari stanno lottando contro l'imperialismo, dal nord africa alla Palestina, all'Afghanistan. Spesso combattono sotto altre bandiere, ma oggi le guerre popolari rappresentano la punta più avanzata di questo scontro perchè stanno costruendo un nuovo potere in mano agli oppressi. E' la battaglia, oggi, che alza la bandiera rossa per il comunismo. Per questo è nostro dovere fare conoscere e sostenere l'importanza della guerra popolare in India. I rappresentanti del comitato internazionale di sostegno hanno fatto conoscere l'estensione della nuova campagna internazionale dal Canada alla Spagna, dalla Francia alla Svezia all'Austria, dalla Germania alla Colombia...

Ringraziamenti del Partito Comunista dell'india Maoista

Ringraziamenti pubblici del PCI maoista - India ai solidali e sostenitori nel mondo nel quadro della campagna di sostegno alla guerra popolare in india, in atto in tutto il mondo, è giunto un messaggio pubblico del Comitato centrale del Partito Comunista dell'India maoista , che facciamo conoscere a tutti i compagni, a tutti i proletari, a tutti gli antimperialisti del nostro paese PARTITO COMUNISTA D’INDIA (MAOISTA) COMITATO CENTRALE Comunicato 13 gennaio 2012 Saluto rivoluzionario dal PCI (Maoista) a tutti gli amici della rivoluzione indiana Compagni e amici, Il 24 novembre 2011 la rivoluzione indiana ha perso un grande dirigente e le masse oppresse dell'India hanno perso il più affidabile dei suoi servitori. Il 24 novembre rimarrà un giorno buio nella storia della rivoluzione indiana. Il 1 ° luglio 2010 le classi dominanti indiane avevano assassinato il nostro compagno, membro dell’Ufficio Politico e portavoce, Azad. Un anno e mezzo dopo, un altro compagno membro del Ufficio Politico, Koteswarlu (popolare tra la gente e nelle file del partito come Kotanna, Prahlad, Ramji, Kishenji o Bimal) è stato catturato vivo in una operazione segreta, barbaramente torturato e assassinato in un falso scontro. In India, che sostiene di essere il più grande democrazia del mondo, le classi dominanti, feudali e borghesia burocratica e compradora, col sostegno degli imperialisti, in particolare l'imperialismo USA, stanno cercando di sopprimere i sotto un tallone di ferro o movimenti democratico, di liberazione nazionale e rivoluzionario. In particolare, dal 2009 stanno portando avanti una ingiusta guerra contro il popolo detta “Operazione Green Hunt”. Stanno spudoratamente violando anche la stessa Costituzione e le leggi che loro stessi hanno scritto e assassinando gente civili, attivisti e dirigenti del movimento. Cercano invano di giustificare tutti questi assassinii illegali coprendoli con la menzogna dei falsi 'scontri', seguendo dei dominatori coloniali britannici. È un fatto accertato che oggi ovunque in India 'scontro' significa un assassinio di Stato. Il compagno Koteswarlu era nato il 26 novembre 1954 nella città di Peddapalli, distretto di Karimnagar, erede della gloriosa lotta armata di Telangana. Per quarant’anni è stato alla direzione del movimento rivoluzionario indiano. Il compagno Koteswarlu proveniva da famiglia di orientamento democratico e fin dall’infanzia ne aveva assorbito i sentimenti patriottici e di amore per il popolo oppresso. Era rappresentante di primo piano della generazione seguente la gloriosa ribellione di Naxalbari. Anche se fu soppressa in pochi anni la ribellione di Naxalbari, che affermò la guerra popolare maoista di lunga durata come la via della rivoluzione indiana, ha avuto un grande impatto in tutto il paese. In molte altre aree si sono avute ribellioni contadine che ne hanno seguito l’esempio. Essa risvegliò anche gli studenti di scuole e università. Lo slogan 'Naxalbari Ek Hi Rasta' (l’unica via à Naxalbari) è risuonato in tutto il paese. Fu questo il contesto che fece del compagno Koteswarlu un rivoluzionario maoista. Dapprima, alla fine degli anni 70, organizzò i contadini contro il feudalesimo, profondamente radicato nel suo distretto natale di Karimnagar, dirigendo molte lotte. Ebbe ruolo chiave nel movimento contadino comunemente noto come 'Jagityal Jaitrayatra' (il marzo vittorioso di Jagityal). In breve tempo, dai distretti si Karimnagar e Adilabad, il movimento si diffuse in tutto il Nord Telangana. Mentre mobilitava i contadini nella lotta anti-feudale, si adoperò molto per attrarre studenti, scrittori, intellettuali, operai ... tutte le classi oppresse e i settori del popolo, nel fiume di movimento rivoluzionario. In questa fase, lavorò prima come organizzatore di partito, poi come segretario del comitato del distretto e infine fu eletto segretario del Comitato dello stato dell’Andhra Pradesh, conquistandosi il riconoscimento del popolo e delle file del partito. Dal 1986 ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo e l'espansione del movimento rivoluzionario nelle regioni centrale, orientale e settentrionale dell'India. In particolare concentrò la sua azione nel Dandakaranya, per otto anni, e nel Bengala Occidentale, per diciotto anni. Dal 1993 fino al suo ultimo giorno ha lavorato come membro del Comitato Centrale, poi dell’Ufficio Politico, con la responsabilità degli Uffici Regionali del Nord e dell’Est. Diede un contribuito notevolmente in molte sfere del partito, formazione politica, riviste, propaganda e spiccava come uomo dai molti talenti. Ha giocato un ruolo di primo piano nell’arricchire i documenti di partito e nello sviluppo della linea e pratica politico-militare del partito. Ha rappresentato il CC in incontri e riunioni bilaterali con diverse organizzazioni di liberazione nazionale e forze maoiste dell’Asia meridionale. Si adoperò molto per unire gruppi e individui marxisti-leninisti, divisi e dispersi dopo la sconfitta di Naxalbari e in particolare per raggiungere l'unità delle organizzazioni ML e MCC che dopo Naxalbari proseguirono per strade separate. Per tutto ciò il suo ruolo rimanrrà impresso per sempre nella storia della rivoluzione indiana. Se a fine anni 70, il compagno Koteswarlu giocò un ruolo cruciale nel movimento contadino di Jagityal, primi anni del 21 ° secolo è stato l’artefice dell’importante rivolta popolare di Lalgarh. Era un dirigente esemplare, che non abbandonava mai il popolo e i quadri del partito, mantenendosi saldo, con coraggio e iniziativa, nei tanti flussi e riflussi del movimento rivoluzionario indiano. Era un organizzatore intraprendente, un comandante di guerra e una guida che impartiva amore e cura. Fin dall'inizio, la sua sola presenza si è rivelata un osso duro per il nemico e il compagno uscì vittorioso da diversi attacchi e tentativi di ucciderlo. Era un guerriero instancabile che ha combattuto incessantemente e senza compromessi, senza perdere mai un’occasione per attaccare politicamente e militarmente il nemico. È per questo che la cricca al potere di questo paese, Sonia-Manmohan-Chidambaram-Pranab-Jairam in collusione con il primo ministro del Bengala Occidentale Mamata Banerjee lo hanno assassinato nel modo più crudele. I segni di brutali torture sul suo cadavere mostrano la natura fascista del nemico, la sua codardia e la sua sconfitta. Ha sopportata tutte le inumane torture nelle mani del nemico e ne è uscito vittorioso anche di fronte alla morte. Il rosso della bandiera internazionale dei proletari si è fatto più profondo, col suo sangue versato nella giungla di Mahal. Con l'assassinio del compagno Koteswarlu, alias Kishenji, il movimento rivoluzionario indiano ha perso un grande dirigente. Questa è una perdita enorme per il nostro partito. Da diversi anni il nostro partito continua a perdere forze di direzione principali e in queste circostanze tali perdite non possono essere evitate. Ma il nostro partito combatterà con fermezza per far avanzare la rivoluzione indiana sulla via della vittoria, superando queste perdite. Le classi sfruttatrici dominanti non riusciranno mai a comprendere la verità che il popolo e i movimenti popolari generano centinaia, migliaia di dirigenti come Koteswarlu e Azad e continuano a sognare ad occhi aperti di poter sopprimere i movimenti uccidendone i leader. Finché ci saranno sfruttamento e repressione, il popolo continuerà a ribellarsi. Dirigenti come Koteswarlu continueranno a emergere. Ecco perché le grandi lotte, il sacrificio e l’ideale affermato da migliaia di eroici martiri servono da ispirazione. Il nostro Comitato centrale rende il suo rosso omaggio e piega il capo di fronte al grande martire compagno Koteswarlu. Il nostro CC esprime profondo vicinanza alla madre Madhuramma, che pur immersa in un immenso dolore, sta chiamando il popolo a seguire le orme del suo figlio, e agli altri membri famigliari e amici del compagno Koteswarlu. Il nostro Comitato Centrale chiama tutto il partito, l’EGPL, gli attivisti delle organizzazioni di massa e le masse rivoluzionarie colpite da profondo dolore e angoscia per il brutale assassinio del compagno Koteswarlu, a superare il lutto e di intensificare la guerra popolare. Il nostro CC chiama i giovani a unirsi numerosi al nostro partito e all’EGPL per avanzare sule orme del compagno Kotanna e realizzare i sogni che accarezzava. Il nostro partito rivolge il suo saluto rivoluzionario a tutti i democratici e simpatizzanti rivoluzionari che hanno accompagnato la salma del compagno Koteswarlu dal West Bengala a Peddapalli e a tutta la gente che ha partecipato in massa al corteo funebre per rendere l'ultimo saluto al leader caduto, sfidando i tanti divieti dei governi e l’accerchiamento e delle forze di polizia. Esprimiamo umilmente il nostro grazie alle tante organizzazioni di massa, organizzazioni per i diritti civili, partiti rivoluzionari, democratici, scrittori, giornalisti, amici dei media, artisti e militanti della lotta per un Telangana separato, che hanno condannato il brutale assassinio del compagno Kishenji. Il nostro saluto rossi va a tutti quegli scrittori e intellettuali che hanno scritto articoli e rapporti che condannano in modo inequivocabile questo assassinio. Il nostro CC esprime il suo saluto rivoluzionario a tutti i partiti rivoluzionari e organizzazioni democratiche dei diversi paesi che hanno condannato l'assassinio del compagno Kishenji e la guerra scatenata dal governo indiano contro il suo popolo e hanno inviato messaggi di condoglianze al nostro partito. Il nostro CC si impegna ancora una volta, a nome di tutto il partito, dell’EGPL, delle organizzazioni di massa rivoluzionarie e delle masse rivoluzionarie dell'India, ad avanzare superando tutti gli ostacoli sulla via della realizzazione della Rivoluzione di Nuova Democrazia in India, con l'obiettivo di realizzare il socialismo e il comunismo e a perseguire gli obiettivi non realizzati delle migliaia di martiri, tra cui il compagno Kishenji, fino al loro compimento. Assicuriamo alle masse oppresse dell'India e del mondo intero che non avremo pace finché feudalesimo, la borghesia comprador-burocratica e l'imperialismo non saranno sottoterra e non sarà messa fine a ogni tipo di reazionari. Viva il Compagno Kishenji! Viva il Marxismo-Leninismo-Maoismo! Viva l’Internazionalismo Proletario! Abha, portavoce, Comitato Centrale, PCI (Maoista)

sabato 14 gennaio 2012

Campagna internazionale in Spagna


ACTIVIDADES DE LA SEMANA:
Sábado 21, concentración ante la Embajada de India en Madrid. ¡Paremos el genocidio del Pueblo indio!
Pegada de carteles en todo el Estado de apoyo a la Guerra Popular en la India.
Diversas actividades de propaganda.
Charlas

La Campagna in Svezia




TO ALL FRIENDS THE OF THE NAXALITE MOVEMENT. INTERNATIONAL WEEK OF SOLIDARITY!

We should all try to do something in every country all over the world the 14th to the 22nd of January. In Canada anti-imperialists are planning to make a demonstration and in Sweden we will make a small protest. The hordes of reaction are trying hard to crush our comrades. Our voices of solidarity will surely reach the right people (they are even watching pictures and youtube clips in the jungle, page 5, http://indiensolidaritet.org/lasning/personsidor%20lasning/navlaka/studiehafte3.pdf). Humans are the decisive factor in wars, the very fact that people all over the world are supporting our comrades will surely encourage and raise the morale in the struggle to defeat the ongoing Operation Green Hunt.

SO HIT THE STREETS AND LET EVERBODY KNOW ABOUT THE GREAT ACHIEVEMENTS OF OUR COMRADES!

Indiensolidaritet - Sweden (www.indiensolidaritet.org)

A TUTTI GLI AMICI DEL MOVIMENTO NAXALITA. SETTIMANA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA'

Dobbiamo provare a fare qualcosa in ogni paese del mondo tra il 14 e il 21 gennaio. In Canada gli antimperialisti stanno organizzando una manifestazione e in Svezia organizzeremo una piccola protesta. Le orde reazionarie stanno cercando di distruggere i nostri compagni. Le nostre voci di solidarietà arriveranno sicuramente al popolo (stanno osservando le foto e i filmati su youtube nella giungla...). Il fattore umano è quello decisivo nelle guerre, il fatto stesso che in tutto il mondo si stiano sostenendo i nostri compagni incoraggerà sicuramente e aumenterà il morale nella lotta per sconfiggere l'attuale Operazione Green Hunt...

SCENDIAMO IN STRADA E FACCIAMO SAPERE A TUTTI DEI GRANDI SUCCESSI DEI NOSTRI COMPAGNI!

Campagna in Canada


Presso la Scuola Serale del Movimento Studentesco Rivoluzionario
assemblee, video...

Wednesday, January 11 at 6:30pm Location: Room 223 at Innis College
2 Sussex Avenue, Toronto, ON M5S1J5
–> Readings provided. Click here.
–> Snacks provided–bring your friends!

The third installment of the Revolutionary Students Movement’s Communist Night School will be held in solidarity with the International Week of Support for the People’s War in India from January 14-22. Join us on Wednesday, January 11th at 6:30 for a screening of the documentary Blazing Trail: A Journey of the Indian Revolution, followed by discussion of the film and a short reading. Together we will learn more about the Indian people’s struggle against capitalist exploitation, poverty, caste oppression and imperialism.
Come learn. No previous knowledge of communism or Marxism-Leninism-Maoism required.
“May the wind of the people’s war reach the proletarian masses all around the world.”

– An invitation from the Revolutionary Student Movement –

Campagna internazionale in Spagna

Iniziative e migliaia di volantini in
Piazza Cuatro Caminos, Bravo Murillo e metropolitata di Alvarado, estrecho e Tatuan, distretti popolati da immigrati

Madrid (Spain). 13 January 2012. Following the call of the International Committee in support of the people´s war in India, hundreds of leaflets reproducing the poster with the slogan of the International Week of Action “The repression by the Indian government and imperialism does not stop but feeds the peoples´s war!”, were distributed in the early morning in the Cuatro Caminos square, Bravo Murillo street and the underground stations of Alvarado, Estrecho and Tetuán, all belonging to the popular district of Tetuán where an extensive population of inmigrants live.

La campagna in Germania


Campagna in Germania a sostegno della guerra popolare in India

assemblee:

- Berlin: 18 January, 19.00 hours, Café Commune

- Cologne: 21, January, 13.00 hours, Clara Jugend Zentrum

-  Hamburg: 22 January, 15.00 hours, B5

stampati 2000 poster a colori. 3000 volantini fino a questo momento. affissi poster e locandine

altre attività in corso

dal canada alla spagna, dalla francia all'italia, dalla svezia all'austria a sostegno della GP in india

mercoledì 11 gennaio 2012

LOCANDINA INIZIATIVA A RAVENNA

LOCANDINA INIZIATIVA A FIRENZE

Alcune ultime azioni della guerra popolare...

dalla stampa online
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29 DICEMBRE, 2011, 12:31 IST, IANS

Dantewada: capo della polizia spostato dopo l'attacco maoista

Raipur: Il governo del Chhattisgarh giovedì scorso ha spostato il sovrintendente della polizia del distretto Dantewada presso il locale quartier generale della questura dopo che i maoisti hanno fatto esplodere un nuovo edificio della polizia martedì, riferiscono fonti ufficiali.
Le fondi dicono che l’insediamento del nuovo capo della polizia in uno distretti dell’India maggiormente colpiti dall’insurrezione verrà effettuato entro il fine settimana. … il governo statale ha espresso un giudizio serio sull’attacco dei ribelli e ha deciso di spostare il sovrintendente del distretto di polizia, Ankit Garg.
Martedì scorso, decine di maoisti hanno fatto irruzione in un edificio a due piani della città di Geedam, a circa 10 km dalla città di Dantewada. Hanno fatto saltare in aria l'edificio di nuova costruzione che era stato costruito dal governo statale ad un costo di Rs.3.5 milioni. L'edificio, che era pronto per essere consegnato al dipartimento di polizia, si trovava appena un km dall’esistente stazione di polizia di Geedam in cui circa due dozzine di poliziotti erano presenti al momento dell'incidente. Ma nessun poliziotto raggiunto il luogo dell'esplosione per diverse ore.

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Un elicottero della IAF sotto attacco dei maoisti in Dantewada
Press Trust Of India
Raipur, 21 dicembre 2011

Naxaliti hanno sparato su un elicottero indiano della Air Force che era stato inviato per aiutare la polizia (Central Reserve Police Force) nel distretto di Dantewada.
Secondo le informazioni ufficiali cinque jawans (soldati) e il pilota si sono salvati sicuro, anche se l'elicottero è stato colpito da nove colpi lunedi.
L'elicottero MI-17 della IAF era stato inviato per aiutare le forze di polizia che avevano intrapreso una vasta operazione contro i Naxaliti il 18 dicembre.
Al ritorno, l'elicottero è stato centrato dal fuoco naxalita da una collina, anche se è riuscito a raggiungere Jagdalpur.
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Tre poliziotti sono morti in seguito all’esplosione di una mina piazzata dai maoisti in Orissa
Tre poliziotti sono morti e altrettanto sono rimasti feriti al passare sopra una mina terrestre posta lungo la strada verso il distretto di Kandhamanl nell’Orissa ad appena tre chilometri da una caserma della polizia.
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Maoisti bruciano machinari

Martedì scorso i maoisti hanno bruciato un rullo compressione di una ditta privata impegnata nella costruzione di una strada nel villaggio di Parta sotto la stazione di polizia di distretto colpito dai naxaliti di Amba nel Bihar, ha riferito la polizia.

Più di 25 estremisti hanno fatto irruzione nella sede della Società di Ingegneria Ajay e dato alle fiamme il rullo compressione… Il proprietario dell'azienda è l'ex LJP MLA Vijay Kumar Singh alias Dabloo Singh.

L'incidente avvenuto appena due giorni prima che il primo ministro Nitish Kumar proponesse un 'seva yatra' (“viaggio al servizio”) nel distretto. - PTI

FIRENZE: AL VIA LA SETTIMANA DI SOLIDARIETA'

Settimana di Solidarietà con la Guerra Popolare in India

SABATO 14 GENNAIO 2012

INIZIATIVA - DIBATTITO

ORE 18.30

Video intervista a Arundhati Roy la nota scrittrice antimperialista e un
video sulla guerra popolare in India fino agli ultimi avvenimenti -
l'assassinio del leader maoista Kishenji, responsabile dell'esercito
popolare, i suoi funerali, lo sciopero generale realizzato il 3-4 dicembre

mostra fotografica e altro materiale informativo diretto in italiano e in
altre lingue sulla lotta di liberazione guidata dai naxaliti indiani


0RE 19.30
INTERVENTO DI UN ESPONENTE DEL COMITATO INTERNAZIONALE DI SOSTEGNO ALLA
GUERRA POPOLARE IN INDIA

Nel corso dell'assemblea sarà letto un messaggio ai partecipanti del Partito
Comunista Indiano maoista

A SEGUIRE CENA POPOLARE E CONCERTO TRIBUTO A BOB MARLEY

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Le persecuzioni del governo contro i leader maoisti si smascherano da sole...

dalla stampa online
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India: un prigioniero politico maoista sfida le false accuse, costringe il tribunale a porre il caso in questione al governo
La Corte Suprema cerca prove contro Ghandy
Nuova Delhi, 4 gennaio, (IANS)

Mercoledì la Corte Suprema ha chiesto al governo di Andhra Pradesh di dimostrare che il leader maoista Kobad Ghandy che si trova in carcere è stato coinvolto nella uccisione del vice presidente dell’assemblea nel 2005.

Narsi Reddy e altri 10 sono stati uccisi il 15 Agosto 2005 nel quartiere Mahabubnagar dello Stato.
Riferendosi all’ordinanza dell’Alta Corte dell’Andhra Pradesh che ha accolto la cauzione per Ghandy, i giudici della Corte Suprema BS Chauhan e T.S. Thakur hanno riferito al consigliere Mahavir Singh che l'Alta corte aveva detto che non c'erano prove contro il leader del Partito Comunista dell'India-maoista.

Il governo dello stato ha spinto la corte nel tentativo di cancellazione della cauzione.
Quando Mahavir Singh, a difesa del governo dello stato, ha detto alla corte che Ghandy aveva confessato il suo ruolo dopo il suo arresto a Delhi nel 2009, il giudice ha detto che la dichiarazione non può essere considerata una prova.

Al governo sono stati concesse due settimane per fornire prove contro di lui. Ghandy è ora nel carcere Tihar di Delhi, da dove scrive ancora per diverse riviste - ed è conosciuto nel carcere come "Gandhi Baba".